IT201600074712A1 - Sistema e metodo di trasmissione a divisione di tempo - Google Patents

Sistema e metodo di trasmissione a divisione di tempo

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IT201600074712A1
IT201600074712A1 IT102016000074712A IT201600074712A IT201600074712A1 IT 201600074712 A1 IT201600074712 A1 IT 201600074712A1 IT 102016000074712 A IT102016000074712 A IT 102016000074712A IT 201600074712 A IT201600074712 A IT 201600074712A IT 201600074712 A1 IT201600074712 A1 IT 201600074712A1
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Giuseppe Ciulli
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Description

“Sistema e metodo di trasmissione a divisione di tempo”
Campo della tecnica
La presente invenzione concerne il campo dei sistemi di trasmissione radio.
Più in dettaglio, la presente invenzione concerne un sistema di trasmissione radio multinodo.
La presente invenzione concerne altresì un metodo di trasmissione di dati via radio su di una struttura multinodo.
Arte nota
Ad oggi sono noti diversi tipi di sistemi radio in grado di offrire trasmissione di dati a fine di segnalazione.
Con particolare riferimento al settore della sicurezza stradale, le tecnologie ad oggi in uso ricoprono un ruolo fondamentale per ridurre al minimo il rischio di incidente in qualunque condizione ambientale, di fondo stradale 0 in presenza di eventi quali incendi, traffico eccessivo o ostacoli in carreggiata.
Al momento sono disponibili sul mercato dispositivi di segnalazione a LED per comunicare informazioni aN'automobilista, sistemi di illuminazione per garantire la migliore percezione degli ostacoli in qualunque condizione e sensori di varia natura.
1 sistemi di tipo noto sono gestiti da unità di controllo dislocate sul territorio e da sistemi di supervisione centralizzati, che sono invece posizionati in aree strategiche.
L'interconnessione di questi dispositivi, al momento viene realizzata per mezzo ad esempio delle seguenti tipologie di canale trasmissivo:
- ethernet in rame
ethernet in fibra ottica
bus RS485
- onde convogliate
- Wireless LAN 802.11
Radio punto-punto
Nell’individuazione del canale trasmissivo ottimale, si tiene conto di aspetti quali la possibilità materiale di realizzare l'impianto (passaggio cavi, installazione di antenne, conflitti con sistemi preesistenti, normative vigenti), la tipologia di dispositivi da controllare (interfacce disponibili, banda passante richiesta, protocolli e sicurezza richieste) considerando altresì il costo del sistema stesso.
Facendo specifico riferimento alla sicurezza stradale, tra le questioni ancora perfettibili negli impianti di sicurezza stradale, assume un ruolo importante proprio la tecnologia di interconnessione. Le possibilità precedentemente citate, presentano tutte pregi e difetti, ed in alcune situazioni, costringono il progettista a compromessi non sempre trascurabili.
Più in dettaglio, fatta eccezione per tutti quei dispositivi a larga banda (telecamere, telefoni, ecc.) dove la scelta del canale di comunicazione è praticamente obbligata, esiste un insieme di apparati a banda molto stretta, dove la scelta della tecnologia di interconnessione potrebbe incidere troppo sul prezzo o non essere completamente adeguata.
Partendo dalla tecnologia trasmissiva più diffusa, troviamo innanzitutto le tecnologie a cavo dedicato (ethernet rame, ethernet fibra ottica, bus RS485); nelle tecnologie a cavo dedicato, svantaggiosamente, è richiesta la posa di cavi, così come l'installazione di apparati specifici. Nel caso di ampliamenti o ammodernamenti di impianti preesistenti, non è garantita la possibilità di aggiungere nuovi cavi ed in ogni caso i costi sono elevati. Successivamente, meno diffusi rispetto alle tecnologie a cavo dedicato, vi sono i sistemi a onde convogliate: in questi sistemi il segnale dati è trasmesso attraverso i cavi di alimentazione elettrica tradizionalmente presenti in ogni abitazione.
Tuttavia anche i sistemi ad onde convogliate sono contraddistinti da alcuni inconvenienti: essi sono innanzitutto a portata molto limitata, risentono dei disturbi indotti sulla rete elettrica e a loro volta necessitano di costosi sistemi di filtraggio calcolati di volta in volta su ogni impianto. Data l'elevata probabilità di errore nella trasmissione, sommata alla ridotta banda ammessa da questa tecnologia, i tempi per il trasferimento di un segnale, spesso non sono compatibili con le prestazioni richieste.
Quindi vi è la trasmissione di dati mediante Wireless LAN. Anche se è un sistema a banda molto larga, esso presenta svantaggi non trascurabili in applicazioni stradali e più in generale nelle applicazioni di segnalazione su aree ampie. Le caratteristiche di propagazione delle frequenze impiegate in Wi-Fi, ne riducono notevolmente la capacità di aggirare gli ostacoli, e da ciò ne consegue che la distanza massima raggiungibile è influenzata daN'ambiente circostante e dato il costo del dispositivo, aumentarne la portata con antenne più efficienti o ripetitori, potrebbe non essere accettabile, specialmente se rapportato alla tipologia di dispositivo che come abbiamo detto non ha particolari esigenze in termini di banda.
Infine vi sono i sistemi radio punto-punto: usati per coprire lunghe distanze senza la posa di cavi, sono in realtà apparati ingombranti ed estremamente costosi.
Spesso data l'elevata direttività delle antenne, sono richiesti tralicci per creare una linea ottica tra i ricetrasmettitori. Quasi mai utilizzati per il controllo di un singolo dispositivo, molto più spesso questi sistemi servono a mettere in collegamento due sotto-reti distanti.
È conosciuto un sistema per la trasmissione di segnali radio, in grado di ovviare almeno in parte ai problemi presentati dall’arte nota, questo sistema di trasmissione di segnali radio è composto da una pluralità di nodi. Ciascun nodo è dotato di: un’antenna, uno stadio di ricetrasmissione a radiofrequenza e un’unità di elaborazione dati configurata per la trasmissione di segnali radio. I nodi sono disposti in una mesh lineare di ricetrasmittenti radio dove ad ogni nodo viene assegnato un indirizzo univoco. Questo sistema di trasmissione è tale che il segnale, dopo essere stato generato, viene propagato sfruttando i nodi intermedi tra la stazione di origine del segnale e quella di ricevimento dello stesso come ripetitori. Operativamente la stazione di origine del segnale accoda al segnale stesso anche l’informazione relativa all'indirizzo di destinazione del segnale e quella del nodo che deve svolgere funzione di ripetitore. Tutti i nodi che si trovano all’interno del raggio di trasmissione dell’unità principale riceveranno il segnale, ma solamente quello indicato all’interno del segnale stesso come ripetitore lo propagherà indicando, nel caso la stazione di destinazione sia ancora al di fuori della portata di trasmissione di questo primo ripetitore, l’indirizzo del successivo nodo che dovrà svolgere la funzione di ripetitore. Tale soluzione presenta però a sua volta degli svantaggi: nel caso in cui la rete sia composta da un numero molto elevato di nodi, per esempio superiore a 20, o che la rete sia installata in zone dove è presente un’elevata componente di rumore elettromagnetico, diventa difficile valutare la possibile incidenza di errori. In caso di errore nella trasmissione, o di guasto di uno dei nodi, può rendersi necessaria la ripetizione del segnale rendendo impossibile valutare a priori quando il canale di trasmissione radio sarà libero. A causa di ciò potrebbero verificarsi sovrapposizioni nella trasmissione di un segnale. Questa problematica causa ritardi e a volte anche errori nella rete che si possono accumulare fino al collasso della stessa.
Lo scopo della presente invenzione è quindi quello di mettere a disposizione un sistema, e un metodo ad esso associato, di trasmissione radio multinodo che permetta di risolvere gli inconvenienti della tecnica anteriore ed in particolare che sia in grado di garantire la corretta trasmissione del segnale indipendentemente da eventuali errori di trasmissione o guasti di uno o più nodi della rete. Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di permettere di ottenere una trasmissione anche su lunghe distanze in modo configurabile modularmente in modo tale che il sistema stesso possa espandersi senza grossi investimenti sulle porzioni già installate.
Sommario dell'invenzione
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un sistema e da un metodo di trasmissione radio multinodo a divisione di tempo, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a possibili differenti forme di realizzazione dell'invenzione. In particolare, in accordo con un primo aspetto, la presente invenzione riguarda un sistema di trasmissione a divisione di tempo di un segnale radio in una rete di radiocomunicazioni. La rete di radiocomunicazioni comprende una pluralità di nodi di rete, in cui ad ogni nodo di rete è assegnato un rispettivo identificativo univoco ed un rispettivo slot temporale. Il sistema comprende un primo nodo di rete configurato per trasmettere, in un primo slot temporale verso una prima area circostante il primo nodo di rete, un segnale comprendente un identificativo di un nodo di destinazione.
II sistema comprende inoltre un secondo nodo di rete, appartenente alla prima area circostante. Il secondo nodo di rete è configurato per ricevere il segnale e verificare se il proprio identificativo è uguale aN’identificativo del nodo di destinazione. Il secondo nodo di rete è inoltre configurato per ritrasmettere in un secondo slot temporale verso una seconda area circostante il secondo nodo di rete, il segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione, in caso di verifica negativa.
In accordo con un secondo aspetto, la presente invenzione riguarda un metodo di trasmissione a divisione di tempo di un segnale radio in una rete di radiocomunicazioni.
In accordo con tale metodo è previsto di trasmettere nel primo slot temporale dal primo nodo di rete verso la prima area circostante il primo nodo di rete, il segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione. E’ preferibilmente previsto che tutti i nodi di rete situati nella prima area circostante ricevano il segnale e nell’eventualità che l’istruzione debba essere da loro eseguita, anche se non sono loro i destinatari, essa venga attuata eventualmente anche al di fuori dello slot temporale strettamente di loro pertinenza. Inoltre, nel secondo slot temporale, è previsto che il secondo nodo di rete verifichi se il suo identificativo è uguale all’identificativo del nodo di destinazione e, in caso di verifica negativa, ritrasmetta il segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione verso la seconda area circostante il secondo nodo di rete. In uno o più degli aspetti indicati, la presente invenzione può comprendere una o più delle seguenti caratteristiche.
Preferibilmente è previsto un terzo nodo di rete, appartenente alla seconda area circostante il secondo nodo di rete. Tale terzo nodo di rete è configurato per ricevere il segnale e verificare se il suo identificativo è uguale all’identificativo del nodo di destinazione. In caso di verifica negativa, il terzo nodo di rete è configurato per ritrasmettere in un terzo slot temporale verso una terza area circostante il terzo nodo di rete, il segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione.
Preferibilmente una stazione di controllo è configurata per originare il segnale comprendente un identificativo di un nodo di destinazione e trasmetterlo in un area circostante alla stazione di controllo stessa comprendente almeno il primo nodo di rete.
Preferibilmente al primo nodo di rete è assegnato il primo slot temporale immediatamente successivo alla trasmissione del segnale da parte della stazione di controllo.
Preferibilmente è previsto che tutti i nodi di rete della seconda area circostante ricevano il segnale, e lo attuino se necessario, e che il terzo nodo di rete verifichi, nel terzo slot temporale, se il suo identificativo è uguale all’identificativo del nodo di destinazione. In caso di verifica negativa, è previsto che il terzo nodo di rete ritrasmetta nel terzo slot temporale il segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione verso una terza area circostante il terzo nodo di rete.
Preferibilmente le azioni sopraindicate vengono ripetute per ulteriori nodi di rete, fino a quando la verifica è positiva.
Preferibilmente la stazione di controllo comprende almeno un'antenna, uno stadio di ricetrasmissione a radiofrequenza elettricamente connesso alla detta antenna e un'unità di elaborazione dati configurata per causare, attraverso lo stadio di ricetrasmissione a radiofrequenza, la trasmissione di almeno un segnale radio verso almeno un nodo di rete.
Preferibilmente i nodi di rete comprendono almeno un'antenna e un proprio stadio di ricetrasmissione a radiofrequenza elettricamente connesso alla antenna.
Vantaggiosamente, i nodi di rete ed eventualmente la stazione di controllo realizzano una rete di radiocomunicazioni di tipo mesh lineare.
Preferibilmente il metodo prevede l’assegnazione predeterminata di uno slot temporale ad ogni nodo di rete, all’interno del quale il nodo stesso deve compiere tutte le operazioni che gli competono, vantaggiosamente il nodo non può trasmettere al di fuori del proprio slot temporale.
Vantaggiosamente se durante uno slot temporale l’indirizzo del nodo di destinazione è uguale o inferiore a quello del nodo a cui appartiene quello slot temporale allora il nodo in questione non ritrasmetterà il segnale.
Descrizione delle figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un metodo di trasmissione di un segnale radio.
Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - le figure 1-4 illustrano uno schema a blocchi di una sequenza di condizione d’uso di un sistema di trasmissione radio;
- la figura 1a illustra uno schema a blocchi di una possibile prima condizione d’uso del sistema di trasmissione radio di figura 1-4;
- le figure 5-8 illustrano uno schema a blocchi di una sequenza di condizione d’uso del sistema di trasmissione radio di figura 1-4 in una situazione di guasto di uno dei nodi.
Descrizione dettagliata dell'invenzione
Come illustrato in figura 1 , con il numero di riferimento 100 è indicato nel suo complesso un sistema di trasmissione a divisione di tempo di un segnale radio in una rete di radiocomunicazioni comprendente una pluralità di nodi di rete.
II sistema 100 è concepito per poter trasmettere dati di segnalazione tra più nodi remotamente posizionati l’uno rispetto all’altro.
I dati di segnalazione possono ad esempio e non limitatamente essere dati di segnalazione di tipo stradale, e quindi concernere misure di velocità di cadenza di traffico, di presenza di persone in una carreggiata, di contravvenzioni o di altre situazioni tipiche dell’ambiente stradale.
In accordo con una possibile forma di realizzazione, per esempio illustrata in figura 1a, il sistema 100 comprende una stazione di controllo 110 ed una pluralità di nodi di rete 120a-120h tra loro interconnessi mediante un canale di trasmissione radio.
In dettaglio il sistema 100, nella trasmissione dei dati impiega preferibilmente una modulazione numerica nella banda di frequenza dei 433MHz o degli 868 MHz; la scelta di tali bande di frequenza non deve essere intesa in modo limitativo, ma è comunque preferibile utilizzare trasmissioni al di sotto del GHz, al fine di ridurre i fenomeni di riduzione della qualità di trasmissione a causa dello scattering; inoltre è preferibile utilizzare delle bande di frequenza in cui non vi sia necessità di domanda di licenza ministeriale per utilizzo di frequenze specificamente assegnate. La stazione di controllo 110 può essere realizzata come descritto nella domanda di brevetto FI2014A000215 a nome della stessa Richiedente e qui incorporata per riferimento per quanto riguarda la struttura della stazione di controllo.
Più in dettaglio, nel sistema 100 usato come sistema di trasmissione radio per l’utilizzo della presente invenzione, possono esistere fino a 10 stazioni di controllo, ognuna delle quali individua un indirizzo di rete che pertanto potrà andare da 0 a 9; il sistema 100 oggetto della presente invenzione può inoltre comprendere fino a 65524 nodi, ognuno dei quali è indirizzato con un numero univoco pertanto compreso tra 10 e 65523, numero che rappresenta per l’appunto l’indirizzo di nodo.
Il sistema 100 si configura come rete mesh di tipo lineare, in cui ogni nodo può fungere sia da ripetitore di segnale sia da unità finale.
Ogni nodo di rete comprende almeno uno stadio RF in grado di operare in configurazione da ripetitore, che alimenta almeno un’antenna 121 configurata per operare sulla medesima frequenza di emissione della stazione di controllo 110, se presente, o comunque nella medesima banda.
Ogni nodo presenta una pluralità di terminali 122, 123 di connessione elettrica con un utilizzatore 800, che per semplicità di rappresentazione è raffigurato nelle figure annesse come una lampada; tale specifica configurazione non deve comunque essere intesa in modo limitativo. Su tali terminali 122, 123 possono essere trasmessi segnali elettrici di controllo e/o di alimentazione secondo una qualsiasi delle tecniche note. Alternativamente alle lampade potrebbero essere connessi dei moduli alimentatori variabili per lampade di tipo tradizionale, ricetrasmittenti segnali di controllo e/o di risposta verso altri tipi di lampade utilizzando delle tecnologie tipo 1-10V, PWM o ancora RS485.
Con riferimento alle figure 1-8, è stata illustrata una possibile forma realizzativa del sistema 100 comprendente un’unità principale 110 e una pluralità di nodi 120a-120g (quindi sette nodi di rete nel caso particolare mostrato dalle figure) ognuno dei quali esemplificativamente rappresentato da una lampada 800 connessa ognuna ad un proprio nodo 120 tramite una pluralità di terminali di connessione elettrica sui quali possono essere trasmessi segnali elettrici di controllo e/o alimentazione secondo una qualsiasi delle tecniche note.
Nelle figure 1-8 sono indicati in linee continue i segnali trasmessi da un nodo verso gli altri nodi presenti all’interno dell’area circostante il nodo stesso e che rappresenta l’area di portata del segnale radio.
In fase di installazione il sistema 100 oggetto della presente invenzione viene predisposto come segue: dapprima viene attribuito a ogni nodo della rete, assieme al suo indirizzo univoco, uno slot temporale predefinito la cui durata viene decisa in modo da ottimizzare i tempi di trasmissione del segnale, assicurandosi però di tenere in considerazione i tempi elaborativi del nodo, al fine di fare in modo che questo abbia il tempo sufficiente di eseguire tutte le operazioni che gli sono state richieste.
Le figure 1-8 rappresentano la successione di una serie di slot temporali. In accordo con una possibile forma di realizzazione, mostrata in figura 1 , il sistema 100 comprende un primo nodo di rete 120a configurato per trasmettere in un primo slot temporale, verso una prima area 130a circostante il primo nodo di rete, un segnale comprendente un identificativo di un nodo di destinazione.
Preferibilmente, come mostrato in figura 1a, la stazione di controllo 110 è configurata per originare tale segnale comprendente un identificativo di un nodo di destinazione e trasmetterlo in un area 130 circostante alla stazione di controllo stessa comprendente almeno il primo nodo di rete 120a. In particolare si può definire primo nodo di rete quello al quale è assegnato il primo slot temporale immediatamente successivo alla trasmissione del segnale da parte della stazione di controllo.
In figura 2 è illustrato la situazione in un secondo slot temporale dove si mostra che il sistema 100 comprende un secondo nodo di rete 120b, appartenente alla prima area 130a, configurato per ricevere il segnale e verificare se il proprio identificativo è uguale all’identificativo del nodo di destinazione. In caso di verifica negativa, il secondo nodo 120b è configurato per ritrasmettere, nel secondo slot temporale verso una seconda area 130b circostante il secondo nodo di rete, il segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione.
Il sistema comprende inoltre un terzo nodo di rete 120c, appartenente alla seconda area 130b, il quale è attivo durante lo slot temporale mostrato in figura 3, che corrisponde ad un terzo slot temporale. Il terzo di rete 120c è configurato per ricevere il segnale e verificare se il proprio identificativo è uguale all’identificativo del nodo di destinazione. In caso di verifica negativa, il terzo nodo di rete 120c è configurato per ritrasmettere nel terzo slot temporale verso una terza area 130c circostante il terzo nodo di rete, il segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione,
Le suddette fasi si ripetono secondo la successione temporale degli slot temporali.
Si assuma per questa particolare forma di realizzazione che il destinatario finale del segnale inviato dalla stazione di controllo 110 sia il settimo nodo 120g. Come visibile nella figura 4, la trasmissione eseguita da un quarto nodo 120d in una quarta area 130d circostante il quarto nodo ottiene già il risultato desiderato di far arrivare a destinazione il segnale. Tuttavia anche negli slot temporali successivi, ovvero quelli assegnati al quinto e sesto nodo, rispettivamente 120e e 120f, avverrà comunque la ritrasmissione del segnale.
Nel settimo slot temporale, non illustrato, il settimo nodo 120g, destinatario originale del segnale inviato, attuerà il segnale senza ritrasmetterlo, dopo avere riconosciuto che il proprio indirizzo coincide con quello indicato dal segnale.
Eventuali nodi successivi a quello di destinazione, non illustrati, possono avere già ricevuto il segnale da parte dei nodi precedenti al settimo nodo 120g. In questo caso, ciascun nodo successivo, all’interno del proprio slot temporale, verifica il proprio indirizzo comparandolo con quello del destinatario. In questo caso l’esito della verifica indica che l’indirizzo trasmesso assieme al segnale corrisponde a un nodo a cui è stato assegnato un indirizzo inferiore al proprio. Conseguentemente i nodi successivi sono configurati per non compiere azioni.
Preferibilmente il nodo di destinazione può essere configurato per generare un segnale di conferma di ricezione che avrà come indirizzo di destinazione quello del nodo che ha originariamente generato il segnale da attuare. La trasmissione di questo segnale di conferma di ricezione avviene secondo lo stesso protocollo utilizzato per il segnale da attuare: ogni nodo all’interno del proprio slot temporale prenderà tutte le decisioni relative alla ritrasmissione del segnale di conferma di ricezione ma, a differenza di quanto avveniva per il segnale da attuare, lo ritrasmetterà solamente se il proprio indirizzo di nodo è maggiore di quello del nodo di destinazione. Preferibilmente ogni nodo è configurato per riconoscere se ha già ritrasmesso, all’interno del proprio slot temporale precedente, un segnale che ha ricevuto. Preferibilmente se il segnale è stato già ritrasmesso, ogni nodo è configurato per non compiere nessuna azione. In accordo con una possibile forma di realizzazione, al termine del ciclo di slot temporali, si ricomincerà dal primo slot temporale assegnato al primo nodo della rete 120a. Preferibilmente il primo nodo 120a è configurato per riconoscere se ha già ritrasmesso, all’interno del proprio slot temporale precedente, un segnale che ha ricevuto. Vantaggiosamente se il segnale è stato già ritrasmesso, il primo nodo 120a è configurato per non compiere nessuna azione. Altrimenti il primo nodo è configurato per procedere come precedentemente descritto.
Le figure 5-8 mostrano come si comporta il sistema nel caso in cui si sia verificato un guasto in uno dei nodi, in particolare nel terzo nodo 120c. Come nell’esempio precedente il destinatario del segnale è il settimo nodo 120g, quindi, come evidente dalle figure 5 e 6, il primo e il secondo nodo, rispettivamente 120a e 120b, trasmettono il segnale come nel caso precedente. All’interno del terzo slot temporale, come è mostrato in Fig. 7, essendo il terzo nodo 120c danneggiato, non si verificherà alcuna ritrasmissione del segnale. Normalmente questo causerebbe la perdita del segnale, ma grazie all’elevata ridondanza permessa dalla presente invenzione, si riesce a evitare questo problema. Infatti, come si vede nelle figure 5 e 6, durante i primi due slot temporali il segnale viene inviato anche al quarto nodo 120d della rete che potrà quindi, all’interno del proprio slot temporale, mostrato in figura 8, garantire la continuazione della propagazione del segnale fino al nodo di destinazione 120g senza che questa venga interrotta.
Risulta quindi evidente che il presente metodo di trasmissione grazie a una serie di ritrasmissioni del segnale che risultano essere ridondanti permette di eliminare il rischio che, a causa di guasti lungo la linea di trasmissione o di interferenze dovute al rumore elettromagnetico eventualmente presente nell’area dove è stata installata la rete, il segnale vada perso e non venga quindi correttamente trasmesso a destinazione. In particolare, nel caso in cui si verifichi un guasto anche nel quarto nodo 120d la ripetizione della trasmissione del segnale effettuata dal nodo 120e garantirebbe la consegna del segnale al nodo di destinazione 120g. Vantaggiosamente il sistema oggetto della presente invenzione non necessita di particolari accorgimenti nella definizione e progettazione degli stadi a radiofrequenza e delle antenne proprio perché la loro portata è limitata. Conseguentemente anche l'inquinamento elettromagnetico prodotto da o dei nodi 120 è ridotto.
E' infine chiaro che a quanto descritto nella presente invenzione possono essere applicate aggiunte, modifiche o varianti ovvie per un tecnico del ramo senza per questo fuoriuscire daN'ambito di tutela fornito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di trasmissione (100) a divisione di tempo di un segnale radio in una rete di radiocomunicazioni comprendente una pluralità di nodi di rete (120a-120g), in cui ad ogni nodo di rete è assegnato un rispettivo identificativo univoco ed un rispettivo slot temporale, il sistema comprendente: - un primo nodo di rete (120a) configurato per trasmettere, in un primo slot temporale verso una prima area (130a) circostante il primo nodo di rete (120a), un segnale comprendente un identificativo di un nodo di destinazione; - un secondo nodo di rete (120b), appartenente alla prima area (130a), configurato per: - ricevere il segnale e verificare se il proprio l’identificativo è uguale all’identificativo del nodo di destinazione; - in caso di verifica negativa, ritrasmettere, in un secondo slot temporale verso una seconda area (130b) circostante il secondo nodo di rete, il segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione.
  2. 2. Sistema di trasmissione secondo la rivendicazione 1 , comprendente ulteriormente un terzo nodo di rete (120c), appartenente alla seconda area (130b), configurato per: - ricevere il segnale e verificare se il proprio identificativo è uguale all’identificativo del nodo di destinazione; - in caso di verifica negativa, ritrasmettere in un terzo slot temporale verso una terza area (130c) circostante il terzo nodo di rete (120c), il segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione.
  3. 3. Sistema di trasmissione secondo la rivendicazione 1 , comprendente una stazione di controllo (110) configurata per originare detto segnale comprendente un identificativo di un nodo di destinazione e trasmetterlo in un area (130) circostante alla stazione di controllo stessa comprendente almeno detto primo nodo di rete (120a).
  4. 4. Sistema di trasmissione secondo la rivendicazione 3, in cui a detto primo nodo di rete (120a) è assegnato il primo slot temporale immediatamente successivo alla trasmissione del segnale da parte della stazione di controllo (110).
  5. 5. Metodo di trasmissione a divisione di tempo di un segnale radio in una rete di radiocomunicazioni comprendente una pluralità di nodi di rete (120a-120g), in cui ad ogni nodo di rete è assegnato un rispettivo identificativo univoco ed un rispettivo slot temporale, detto metodo comprendendo i passi di: a) trasmettere in un primo slot temporale da un primo nodo di rete (120a) verso una prima area (130a) circostante il primo nodo di rete, un segnale comprendente un identificativo di un nodo di destinazione; b) ricevere il segnale a tutti i nodi di rete (120b-120d) situati nella prima area (130a); c) in un secondo slot temporale, verificare se l’identificativo di un secondo nodo di rete (120b) della prima area (130a) a cui è assegnato detto secondo slot temporale è uguale all’identificativo del nodo di destinazione e, in caso di verifica negativa, ritrasmettere in detto secondo slot temporale dal secondo nodo di rete (120b) verso una seconda area (130b) circostante il secondo nodo di rete, detto segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione.
  6. 6. Metodo di trasmissione secondo la rivendicazione 5, comprendente ulteriormente i passi di: d) ricevere il segnale a tutti i nodi di rete (120c-120e) della seconda area (130b) e verificare, in un terzo slot temporale, se l’identificativo di un terzo nodo di rete (120c) è uguale all’identificativo del nodo di destinazione; e) in caso di verifica negativa, ritrasmettere in detto terzo slot temporale dal terzo nodo di rete (120c) verso una terza area (130c) circostante il terzo nodo di rete, detto segnale comprendente l’identificativo del nodo di destinazione.
  7. 7. Metodo di trasmissione secondo la rivendicazione 6, in cui i passi d)-e) vengono ripetuti per ulteriori nodi di rete, fino a quando detta verifica è positiva.
  8. 8. Metodo di trasmissione secondo la rivendicazione 7, in cui detto nodo di destinazione attua il segnale senza ritrasmetterlo, a seguito della verifica positiva avendo riconosciuto che il proprio indirizzo coincide con quello indicato dal segnale.
  9. 9. Metodo di trasmissione secondo la rivendicazione 8, in cui ciascun nodo successivo a quello di destinazione non compie azioni all’interno del proprio slot temporale avendo verificato che il proprio indirizzo è superiore all'indirizzo del nodo di destinazione.
  10. 10. Metodo di trasmissione secondo una o più delle rivendicazioni 5-9, comprendente verificare da parte di ciascun nodo, se il segnale ricevuto coincide con un segnale precedentemente ritrasmesso.
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