CH701252A2 - Dispositivo di chiusura ad apertura rapida mediante l'uso di una sola mano per sacchetti sigillati in materiale plastico o di carta. - Google Patents

Abstract

Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti sigillati a-pribili ed utilizzabili con una sola mano mediante lacerazione dell’apertura grazie all’inflessione di due lamine giustapposte provocata dalla compressione di due dita.

Description

PREAMBOLO

[0001] I sacchetti di materiale plastico e di carta sigillati sono utilizzati in molteplici procedimenti di imballaggio. I contenuti più correnti sono minuterie varie, pezzi di ricambio di piccole dimensioni, polveri tecniche, polveri alimentari quali zucchero, spezie, erbe per infusi, medicinali, piccoli esemplari di campionatura vari. I problemi comuni a tutti questi piccoli imballaggi sono la necessità di utilizzare entrambe le mani per lacerare la loro apertura e la particolare attenzione necessaria al loro successivo svuotamento per evitare la perdita del loro contenuto, senza contare la perdita di tempo per queste operazioni. La soluzione offerta dalla presente invenzione risolve contemporaneamente questi tre problemi.

DESCRIZIONE DIFFERENZE DALLO STATO DELL’ARTE.

[0002] Un sistema analogo di apertura già esiste da tempo sul mercato ed è rappresentato dal dispositivo d’apertura di piccoli portamonete ed affini che disponevano di due lamine flessibili in acciaio che si aprivano per inflessione tramite pressione delle dita sulle loro estremità. Il dispositivo oggetto della presente invenzione si differenzia dal sistema suddetto sia nella particolare forma e nel materiale delle lamine 1 che nella loro specifica funzione di lacerazione in corrispondenza del bordo esterno a spigolo vivo delle lamine 1 stesse del sacchetto 2 durante l’apertura e nella loro specifica utilizzazione per l’apertura di sacchetti 2 sigillati.

[0003] I! principio di questa invenzione consiste nel’utiiizzo di due lamine 1 in materiale elastico preferibilmente in polimero plastico giustapposte a sacchetto 2 chiuso, anche con sezioni variabili nel senso della loro lunghezza, aventi ciascuna una lunghezza pari alla metà della circonferenza dell’apertura del sacchetto 2, ed una altezza ed uno spessore tali da permettere una inflessione controllata che le allontani l’una dall’altra nella loro zona centrale e contemporaneamente laceri l’orlo dell’apertura del sacchetto 2 quando venga loro applicata una compressione C, tramite due dita, sulle loro estremità. Generalmente queste due lamine 1 vengono saldate o incollate, preferibilmente all’interno del bordo 6 da aprire del sacchetto 2. In alcuni casi può anche essere utile applicarle all’esterno. Inoltre, le sezioni ortogonali lungo le dette lamine 1 elastiche possono essere diverse e tali da facilitare l’allontanamento reciproco iniziale ed ancora, come vedremo meglio appresso, sono in grado di lacerare con precisione i due lembi chiusi dell’apertura del sacchetto 2.. Queste operazioni vengono facilmente condotte a termine con la semplice compressione C, agente lungo la loro lunghezza, delle due lamine 1. ad esempio fra il pollice e l’indice. La stessa mano che a provocato l’apertura, ovviamente, provvedere in seguito a versare il contenuto del sacchetto 2 dove necessario.

[0004] Allo scopo di permettere alle due lamine 1 flessibili di inflettersi distanziandosi fra di loro lacerando l’apertura del sacchetto, la loro eventuale pre-piegatura e le sezioni ortogonali ed lungo la loro dimensione massima (la loro lunghezza) potranno avere sagome diverse e comunque taii da creare delle componenti perpendicolari alla forza di compressione C delle dita dirette verso l’esterno. Secondo la presente invenzione vi sono almeno tre modi basici di ottenere questo risultato dalle lamine 1 in questione, che comprendono ovviamente anche le loro varianti concettualmente equivalenti, che vengono elencati qui appresso: 1) Realizzare le due lamine 1 (fig. 2) in modo che siano prepiegate nel senso della lunghezza affinché, quando saranno fatte combaciare le loro parti concave in occasione della chiusura del sacchetto, la loro struttura interna sarà in uno stato di tensione flettente la quale, in combinazione con la forza di compressione C delle dita, applicabile in occasione dell’apertura, permetterà le inflessioni verso l’esterno delle due dette lamine 1 flessibili. In questo caso le sezioni ortogonali delle dette lamine 1 elastiche potranno avere qualsivoglia sezione meccanicamente valida ed anche essere tutte uguali. Almeno uno dei due bordi superiori di dette lamine avrà uno spigolo vivo per facilitare la lacerazione dell’apertura. Una delle due facce giacerà su di una superficie cilindrica per facilitare l’incollaggio o la saldatura dei bordi 6 del sacchetto 2. 2) Realizzare le due lamine 1 ( fig.3) con una faccia piana e con la loro zona centrale più spessa di quelle delle estremità distali.In questo modo il piano neutro durante l’inflessione è più distante al centro che alle due estremità distali rispetto dalla loro superficie piana comune di contatto. L’ottimizzazione si ottiene con sezioni a spessore degradante dal centro verso le due estremità distali. Vari tipi di deformata potranno essere ottenuti facendo variare opportunamente i momenti d’inerzia ( ad esempio I = bh3 /12 nel caso di sezioni rettangolari) lungo le lamine. Quando le lamine saranno sottoposte ad una compressione C si creerà un momento ivi iniziale nelle varie sezioni pari alla forza di compressione C moltiplicata per la meta dello spessore della sezione presa in esame, ovvero C x % s. Questo momento iniziale provocherà sempre un’inflessione verso l’esterno ed il raggio locale R della deformata sarà ovunque uguale a Exì/M dove E è il modulo di elasticità del materiale, ed I il momento d’inerzia suaccennato. 3) Realizzare le due lamine 1 (fig.4) preferibilmente con sezione costante, o anche non costante, le cui facce interne che devono combaciare, a sacchetto chiuso, recano due solchi 5 a sezione costante perpendicolari alla lunghezza delle dette lamine 1 che ne indeboliscono localmente il momento resistente alla flessione ( ad esempio, nel caso di sezioni rettangolari detto momento resistente sarà come è noto b. h2 / 6 ). Detti due solchi 5, ovvero uno per ogni lamina 1, saranno reciprocamente localizzati simmetricamente rispetto al loro comune centro longitudinale in modo che, quando saranno sottoposti alla compressione C delle due dita, assumeranno una deformata prestabilita con due spezzate ciascuna avente una forma di parallelogramma. Questa conforinazione facilita l’inizio della lacerazione del bordo delle apertura del sacchetto in corrispondenza dei due solchi 5.

[0005] Per semplificare questa operazione nelle tre realizzazioni e relative varianti descritte sopra, le due lamine 1 potranno essere già unite, formandone una sola, con due delle loro estremità distali tramite una corta pellicola 4 sottile di giunzione. In tale modo esse potranno giustapporsi facilmente quando verranno piegate una contro l’altra a 180° insieme con il nastro sul quale sono incollate o saldate. L’ottenimento delle lamine potrà facilmente essere realizzato, secondo la forma delle sezioni, sia per stampaggio che per estrusione con successivo taglio It parallelo alla loro lunghezza. Il taglio It può anche essere inclinato per creare uno spigolo vivo ad angolo acuto. La realizzazione più semplice di questa apertura rapida su sacchetti 2 da riempire (fig. 6) consiste nel preparare un nastro di carta o di materiale plastico sul quale vengono applicati, perpendicolarmente alla lunghezza del nastro e ad uguale distanza fra di loro due lamine 1 flessibili una in fila all’altra o unite 4 fra di loro testa a testa. Le modalità di applicazione possono essere diverse ma le più semplici consistono in incollaggi nel caso di carta ed in saldature in caso di materiale plastico. Il nastro quindi potrà essere piegato Ip a 180° lungo la sua mezzeria longitudinale per poi essere incollato o saldato lungo i suoi due bordi laterali liberi. Le due lamine 1 allora saranno giustapposte l’una sull’altra, ed eventualmente incollate con un mastice tipo Stick-no-stick.

[0006] Per finire il nastro cosi ripiegato verrà tagliato It alla lunghezza voluta dei sacchetti e poi, o contemporaneamente al taglio It verrà saldato od incollato immediatamente sopra le due lamine 1 in modo che l’incollaggio o la saldatura realizzino contemporaneamente le chiusure del fondo e dell’apertura di ciascun sacchetto. 2. I due bordi liberi laterali 6 potranno quindi essere incollati o saldati, dopo il loro eventuale riempimento laterale, con tradizionali macchine di riempimento in uso nel commercio. Questa soluzione si presta anche per sacchetti 2 riempibili a mano quando le due lamine 1 giustapposte sono tenute aderenti da mastice Stick-no-stick. In questo caso l’inflessione non lacererà la carta o il materiale plastico ma scollerà le due lamine 1 che si rincolleranno al rilascio della compressione. C.

[0007] Un secondo procedimento (fig 7) per la realizzazione dei sacchetti 2 che da gli stessi risultati consiste nell’applicare due lamine 1 contigue o già unite 4 fra di loro, come da rivendicazione n. 5, seguite da due altre lamine 1 contigue uguali distanziate dalle due prime da una distanza 2s pari a al doppio del loro spessore disposte ortogonalmente ad un nastro largo quanto al doppio della larghezza del sacchetto più due bordi 6 per l’incollaggio o la saldatura laterali.. Le due doppie lamine 1 saranno distanziate lungo il nastro dalle successive due da una distanza pari al doppio della lunghezza del sacchetto più due bordi 6 per l’incollaggio o la saldatura finali del fondo sacchetto. In questo procedimento il nastro viene tagliato It e saldato o incollato parallelamente alle lamine 1 a mezza distanza fra due successive doppie lamine 1. Gli spezzoni di nastro cosi ottenuti verranno piegati Ip a 180° fra le due doppie lamine 1 contigue le quali in tal modo verranno giustapposte Quindi verranno incollati o saldati i bordi 6 laterali. L’apertura del fondo verrà poi incollata o saldata dopo il riempimento del sacchetto 2. Questa soluzione si presta per sacchetti 2 sigillati e l’apertura avviene sempre per lacerazione.

[0008] Un terzo procedimento (fig. 8) consiste nell’applicare al centro del nastro, largo quanto due volte la lunghezza di sacchetti 2 più due bordi 6 da incollare o saldare, più due volte lo spessore 2s delle lamine 1, e lungo tutta la sua lunghezza due file parallele di lamine 1 contigue distanziate fra di loro da una larghezza 2s pari a due volte lo spessore delle lamine 1 stesse. Le due doppie coppie di lamine 1 verranno separate fra di loro longitudinalmente rispetto al nastro da una distanza pari al doppio di un bordo 6 per l’incollaggio o saldatura laterale. Il nastro verrà poi piegato Ip a 180° lungo la sua mezzeria ovvero a uguale distanza fra le due file di coppie di lamine 1 e quindi verrà tagliato It, ortogonalmente alla lunghezza del nastro, ad uguale distanza fra le rispettive estremità di due doppie coppie di laminel contigue Questi spezzoni di nastro potranno poi essere saldati od incollati sui due lati 6 del sacchetto per venire successivamente riempiti e sigillati dal fondo del sacchetto 2. Questo procedimento si presta facilmente ad esser automatizzato in linea. Anche in questo caso l’apertura manuale avviene per lacerazione.

[0009] Ovviamente questi tre sistemi artigianali o semi artigianali di produrre sacchetti 2 riempibili e saldabili od incollabili dopo riempimento possono essere facilmente trasformati in processi meccanizzati automaticamente che producono in serie e ad alta velocità sacchetti 2 sigillati che vengono riempiti durante il processo stesso. Questi sono generalmente i casi di utilizzo di sacchetti 2 contenenti polveri medicinali oppure alimentari quali ad esempio i sacchetti contenenti le dosi di zucchero destinate ai bar. Il numero degli imballaggi ed il costo del loro contenuto determineranno cosi la scelta del procedimento di imballaggio da seguire, più o meno automatizzato secondo le esigenze numeriche, commerciali ed economiche. Vari sono i metodi di insaccamento e di produzione automatici dei sacchetti esistenti sul mercato ed uno qualsivoglia di detti noti procedimenti potrà essere modificato facilmente per la sola applicazione delle due lamine 1 flessibili per ogni sacchetto 2 che costituiscono gli elementi sostanziali, insieme con la loro peculiare utilizzazione, della presente invenzione.

[0010] Per aprire rapidamente un sacchetto 2 secondo questa invenzione basterà prendere il sacchetto 2 con due dita, preferibilmente l’indice ed il pollice, ponendo i due polpastrelli sulle estremità distali delle due lamine 1 flessibili giustapposte del sacchetto 2 chiuso. Una semplice compressione C delle dette due dita provocherà una inflessione delle due lamine 1 verso l’esterno che lacereranno il bordo 6 di carta o di materiale plastico incollato o saldato in corrispondenza o vicino al bordo superiore a spigolo vivo delle due lamine 1 stesse. La chiusura incollata o saldata sarà eseguita in modo tale da opporre la giusta resistenza alla lacerazione e quindi alla compressione C delle due dita. In pratica, affinché l’apertura sia alla portata di tutte le persone, tale forza sarà circa quella che serve alle due dita per tenere una tazza di caffè per la sua ansa.. In tale modo si avrà una chiusura facilmente apribile ma sufficientemente solida e sicura. Fra i tre tipi di lamine 1 per ottenere questo risultato la soluzione n.3 è quella più confacente a forze ci compressione ridotte poiché gli spigoli delle lamine (1) che assumono una deformata a forma di parallelepipedo presentano due punti, in corrispondenza dei due solchi 5, dove la pressione cresce molto rapidamente e dove giocoforza si inizia la lacerazione.

[0011] Una volta aperto il sacchetto (2) le stesse due dita provvederanno, senza lasciare presa, al versamento del contenuto dove richiesto.

[0012] Lo sfasamento equidistante dei due solchi 5 da parte e l’altra del centro delle due lamine 1 permette la necessaria rigidità dell’insieme dell’apertura rapida evitando cosi un involontario piegamento unilaterale della chiusura sessa.

LEGENDA DISEGNI

[0013] La Fig. N° 1 illusta una mano che tiene un tipico sacchetto 2 aperto oggetto della presente invenzione a seguito della lacerazione dei bordi 3 della apertura dovuta alla compressione C sulle lamine 1 esercitata dall’indice e dal pollice. L’apertura a forma di parallelogramma è prodotta da solchi 5 ricavati nelle lamine 1 che ne indeboliscono il momento resistente locale.

[0014] La Fig. N° 2 illustra due lamine 1 prepiegate. Si possono osservare una vista dall’alto di due lamine 1 giustapposte (a sacchetto sigillato), una vista dall’alto di due lamine 1 incurvate (senza tensioni interne) ed una vista laterale con inferiormente la sua sezione rettangolare.

[0015] La Fig. N° 3 illustra due lamine 1 a spessore variabile (spessore maggiore al centro).Si possono osservare una vista dall’alto di due lamine 1 giustapposte, due lamine collegate da una pellicola 4 a due loro estremità leggermente aperte ed una vista laterale con inferiormente la sua sezione trapezoidale.

[0016] La Fig. N° 4 illustra due 1 recanti un solco 5 ciascuna. Si possono osservare una vista dall’alto delle due lamine 5 giustapposte con i loro due solchi 5 sfasati, due lamine appena aperte a forma di parallelogramma ed una vista laterale delle parti nteriori delle due lamine 1 con inferiormente le loro due sezioni a parallelogramma..

[0017] La Fig. N° 5 illustra cinque tipi di sezioni compatibili con il corretto funzionamento della invenzione.

[0018] La Fig. N° 6 illustra una porzione di nastro di qualsivoglia opportuno materiale 7 sul quale sono incollate o saldate due lamine 1 contigue disposte ortogonalmente alla lunghezza del nastro stesso. Si popssono osservare le linee lt di taglio e la linea lp di piegamento a 180°. Si vedono altresì i bordi 6 da incollare o saldare.

[0019] La Fig. N° 7 illustra una porzione di nastro di qualsivoglia opportuno materiale 7 sul quale sono incollate o saldate, ortogonalmente alla lunghezza del nastro, una serie di due lamine 1 parallele accostate e separate fra di loro da una distanza 2s pari a due volte il loro spessore. Ciascuna coppia di lamine 1 è separata dalle sue due adiacenti da una distanza pari a due volte la lunghezza hs di un sacchetto 2. Si possono ancora osservare le linee lt di taglio e le linee lp di piegatura a 180°. Si vedono altresì i bordi 6 da incollare.

[0020] La Fig. N° 8 illustra una porzione di nastro di qualsivoglia opportuno materiale 7 sul quale sono incollare o saldate lungo la mezzeria del nastro una serie di coppie di lamine 1 parallele, accostate e separate fra di loro da una distanza 2s pari a due volte il loro spessore La distanza fra due coppie contigue è uguale alla larghezza di due bordi 6. Si possono osservare le linee di taglio lt, le linee di piegatura lp a 180°. si vedono altresì i bordi 6 da incollare o saldare.La distanza dei tagli fra di loro è uguale alla larghezza del sacchetto 2, mentre la lunghezza dei sacchetti è pari alla metà della larghezza del nastro.

Claims (10)

1. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti sigillati di carta o di materiale plastico caratterizzato dal fatto di essere costituito da due lamine (1) flessibili diritte o anche curve aventi una forma allungata, ovvero con lunghezza molto maggiore della loro larghezza e del loro spessore, le cui sezioni possono avere forme, larghezza e spessore variabili oppure anche costanti in funzione dei momenti d’inerzia I desiderati, le quali lamine (1) sono incollate o saldate internamente o esternamente al bordo (3) dell’apertura del sacchetto (2) e sono parallele e giustapposte, a sacchetto (2) chiuso, ma possono distanziarsi fra di loro inflettendosi verso l’esterno quando viene applicata, ad esempio tipico, tramite pollice ed indice, una compressione C sulle loro estremità distali mentre specificatamente detta inflessione è prevista per provocare l’apertura rapida del sacchetto (2) tramite la lacerazione grazie alle due lamine (1) in corrispondenza dei suoi bordi (3) incollati di carta o saldati di materiale plastico che chiudono il sacchetto (2)

2. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti (2) sigillati secondo la rivendicazione n.1 caratterizzato dal fatto che le due lamine (1) elastiche sono pre - piegate in modo che una volta giustapposte, ovvero messe a contatto faccia a faccia su di un piano fra di loro in occasione della chiusura dei sacchetto (2), si generino delle tensioni interne al materiale col quale sono realizzate le quali tensioni tendono ad allontanare le zone centrali delle due lamine(1) flessibili fra di loro e quindi a lacerare l’apertura del sacchetto (2) stesso quando viene applicata una compressione C manuale sulle loro estremità distali.

3. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti (2) sigillati secondo la rivendicazione n. 1 caratterizzato dal fatto che le due lamine elastiche (1) hanno ciascuna una superficie o un piano che devono giustapporsi a quelli dell’altra ovvero che devono venire a contatto fra di loro mentre hanno spessori maggiori nella loro zona centrale e minori presso le loro estremità distali in modo che, in condizioni di materiale privo di tensioni strutturali interne, il loro piano neutro sia più distante dalla loro comune superficie piana nella zona centrale che in quella distale e ciò allo scopo di poter creare un momento M inflettente iniziale verso l’esterno quando viene applicata la forza di compressione C fra le loro estremità distali.

4. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti sigillati (2) secondo la rivendicazione n.1 caratterizzato dal fatto che le due lamine (1) che ne orlano l’apertura recano ciascuna un solco (5) perpendicolare alla loro lunghezza, realizzato sul lato opposto a quello dove viene incollato o saldato il bordo (3) dell’apertura del sacchetto (2), per indebolire localmente il loro momento resistente mentre ciascun solco (5) è disposto ad uguale distanza dal centro comune delle due lamine (1) in modo che, quando le due lamine (1) vengono compresse, esse si infletteranno lacerando il bordo del sacchetto (2) creando un’apertura a forma di parallelogramma.

5. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti (2) sigillati secondo la rivendicazione n.1 e seguenti caratterizzato dal fatto che le due lamine (1) che ne orlano l’apertura sono unite fra di loro, ciascuna in corrispondenza di una delle sue estremità distali da una corta sottile pellicola (4) dello stesso loro materiale in modo che possano venire giustapposte quando vengono ripiegate di 180° una sull’altra.

6. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti (2) sigillati secondo la rivendicazione n. 1 e seguenti caratterizzato dal fatto che le sezioni costanti o variabili delle lamine flessibili hanno una forma triangolare (fig. 5 / IIP) su uno dei lati delle quali vengono incollati o saldati i bordi di apertura del sacchetto di carta o di materiale plastico.

7. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti (2) sigillati secondo la rivendicazione n. 1) e seguenti caratterizzato dal fatto che le sezioni costanti o variabili delle lamine (1) flessibili hanno una forma trapezoidale retta (fig. 5 / IP), sul lato base o quello opposto della quale vengono incollati o saldati i bordi (3) di apertura del sacchetto (2) di carta o di materiale plastico.

8. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti (2) sigillati secondo la rivendicazione n.1 e seguenti caratterizzato dal fatto che il materiale (7) costituente le pareti dei sacchetti (2) può avere vari strati di materiali diversi a protezione contro l’umidità, la luce o altri fattori nocivi al loro contenuto.

9. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti (2) sigillati secondo la rivendicazione n.1 caratterizzato dal fatto che il materiale (7) utilizzato per le pareti interne dei sacchetti può essere in materiale idoneo all’uso alimentare o specificatamente tecnologico per usi farmaceutici o altrimenti industriali.

10. Dispositivo di chiusura ad apertura rapida per sacchetti (2) sigillati secondo la rivendicazione n.1 e seguenti nel quale la sigillatura non è effettuata per incollaggio o saldatura ma bensì grazie all’applicazione di un mastice «stick - no - stick» alle due labbra (3) della chiusura in corrispondenza della zona di applicazione delle due lamine (1) flessibili.