CH686912A5 - Portafoglio elettronico. - Google Patents

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CH686912A5
CH686912A5 CH294091A CH294091A CH686912A5 CH 686912 A5 CH686912 A5 CH 686912A5 CH 294091 A CH294091 A CH 294091A CH 294091 A CH294091 A CH 294091A CH 686912 A5 CH686912 A5 CH 686912A5
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    • G07F7/08—Mechanisms actuated by objects other than coins to free or to actuate vending, hiring, coin or paper currency dispensing or refunding apparatus by coded identity card or credit card or other personal identification means
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    • G07F7/1008—Active credit-cards provided with means to personalise their use, e.g. with PIN-introduction/comparison system
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    • G07G—REGISTERING THE RECEIPT OF CASH, VALUABLES, OR TOKENS
    • G07G5/00—Receipt-giving machines

Description

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Descrizione
Attualmente le unità di conto che costituiscono la liquidità a disposizione di un individuo sono costituite fisicamente da monete, banconote od assegni, affinché possano essere utilizzate dal proprietario in tutte le sue attività che comportano l'uso del denaro.
Questo è uno dei motivi fondamentali alla base della necessità dell'esistenza della «massa monetaria» in tutti gli stati organizzati economicamente.
L'esistenza di tale massa cartacea o metallica che sia, ha da sempre comportato dei problemi mai risolti quali il rischio di furti, di smarrimenti, di «riciclaggi» ecc.
L'inventore ha inteso con il presente trovato fornire una soluzione nuova, moderna e vantaggiosa al problema della circolazione del cosiddetto «liquido», creando un apparecchio elettronico che consente sostanzialmente di potere, volendo, addirittura eliminare la prima citata massa monetaria.
Tale apparecchio, nella memoria del quale è registrata la situazione di liquidità, ovvero il numero delle unità di conto di cui dispone il proprietario, è concepito in modo da poter eseguire e registrare tutte le operazioni per cassa di qualunque importo (contenuto entro il suddetto numero) sia in dare che in avere, agendo in sintonia con un altro dispositivo identico posseduto dalla controparte che partecipa alle suddette operazioni.
In altre parole l'apparecchio, che per questo viene denominato «portafoglio elettronico», è concepito in modo che, qualora ad esempio la persona A debba eseguire un pagamento a favore della persona B, munità anch'essa dello stesso tipo di portafoglio, il pagamento avvenga elettronicamente, sottraendo dall'importo nella memoria del portafoglio di A la cifra voluta, e sommando lo stesso importo all'importo nella memoria del portafoglio di B.
I portafogli di entrambe le persone, se esibiti all'ente finaziario, ad esempio una banca, che li ha «emessi» testimoniamo, mediante l'importo residuo in memoria, in qualsiasi momento, della situazione di credito reale residuo a disposizione di A e di B.
Sono evidenti i vantaggi rappresentati da tale invenzione, sia sotto l'aspetto della comodità, che sotto l'aspetto della sicurezza contro furti e frodi. Da un portafoglio elettronico secondo l'invenzione, infatti, può venire prelevato esclusivamente un numero di unità di conto minore o uguale al numero di unità realmente esistenti in memoria, cioè a credito.
L'invenzione è costituita da un portafoglio elettronico calcolatore e visualizzatore dotato di memoria, caratterizzato dal fatto di essere provvisto di primi mezzi atti ad emettere ed a ricevere impulsi e di secondi mezzi atti a far si che sia l'emissione che la ricezione di detti impulsi aventi determinate caratteristiche fisiche inducano nell'apparecchio stesso dei segnali di tipo analogico-numerico che modificano in prefissata misura un numero inserito in memoria.
Facendo riferimento al disegno allegato si procederà ora a descrivere in dettaglio il funzionamento di un esempio preferito di realizzazione, non limitativo nè vincolativo rispetto ai concetti espressi nelle allegate rivendicazioni.
Il disegno rappresenta una vista frontale del dispositivo oggetto dell'invenzione.
Il portafoglio viene attivato nella sua memoria 3, mediante una scheda 6, con il prefissato numero di unità di conto disponibili a credito, presso l'ente finanziario che emette il portafoglio stesso.
Tale attivazione è analoga a quella effettuata per una carta o scheda magnetica, e non richiede una spiegazione più dettagliata, essendo tale procedura ben nota agli esperti del ramo. Va fatta menzione solo del fatto che essa può avvenire mediante onde acustiche, raggi infrarossi ecc. agenti sulla scheda 6. Il proprietario A del portafoglio poi, ad esempio, per effettuare un pagamento a favore di un'altra persona B, preme un pulsante di entrata 10, con conseguente illuminazione del visualizzatore 5, la radiazione luminosa per tale illuminazione essendo atta a venire diffusa con almeno due colori, il rosso ed il verde, da usarsi a seconda della logica e delle preferenze individuali. Si procede poi alla introduzione, mediante la tastiera numerica 4 di un numero di accesso, o chiave elettronica, a conoscenza del solo proprietario (per evidenti ragioni di sicurezza contro i furti). A quel punto si può procedere al pagamento, impostando sulla stessa tastiera 4 il numero pari all'importo dell'operazione. Composto tale numero, si preme il tasto 11 di operazione ed il dispositivo emette degli impulsi corrispondenti a detto importo, siano essi onde elettromagnetiche o acustiche o radiazioni infrarosse. Dal numero in memoria viene sottratto un ammontare di unità pari all'importo dell'operazione.
I suddetti impulsi vengono ricevuti, e tradotti in un segnale di tipo analogico numerico, dal portafoglio della persona B, che deve operare in avere, e che avrà anch'esso premuto preventivamente, ad esempio due volte, il citato tasto di entrata 10 per predisporre il dispositivo appunto per un operazione in avere, e che avrà battuto anche sulla sua tastiera numerica 4 il numero pari all'importo dell'operazione in questione, più il tasto 11 di operazione.
II numero in memoria di quest'ultimo portafoglio risulterà aumentato dell'importo stesso.
I portafogli rimarranno entrambi attivati, per eventuali ulteriori operazioni, per un tempo limite, ad esempio 3:5 minuti, dopodiché si spegneranno automaticamente.
II dispositivo, ovviamente, potrà disporre di altre funzioni, quali ad esempio un tasto di correzione (13) per potere modificare le cifre prima di emettere o ricevere gli impulsi dell'altro portafoglio, od altre simili.
Un ulteriore funzione è, ad esempio, un tasto di cambio 18 premendo il quale, e premendo poi per un prefissato numero di volte un altro tasto 16, si otterrà di moltiplicare o dividere un'importo per il tasso di cambio di altre valute rispetto a quella di base sulla quale opera il dispositivo.
È importante che nel dispositivo sia contenuta una piccola unità stampante 2, atta a registrare per iscritto, immagazzinando tutto ciò che stampa, ogni variazione del numero inserito in memoria, nonché i parametri caratteristici-numero di operazione, data,
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tipo di operazione, risultato in memoria e similari -di tutte le operazioni che hanno indotto ciascuna delle suddette variazioni.
La funzione di questa unità esplica, in un certo senso, il compito della «scatola nera» dei velivoli.
È prevista anche l'esistenza di un'ulteriore unità 7 atta a stampare e ad emettere dei fogli o delle schede riportanti desiderati dati e/o numeri.
Mediante quest'ultima unità, attivabile ad esempio con un ulteriore pulsante 19, si può ottenere l'emissione di veri e propri mini-assegni, sicuramente coperti in quanto non possono venire emessi se in memoria non esiste un credito corrispondente, miniassegni i quali possono servire come denaro liquido per effettuare pagamenti a favore di persone o enti sprovvisti di portafoglio elettronico.
Va fatto rilevare che è previsto che il dispositivo sia provvisto di un'unità elettronica atta a distinguere fra una pluralità di impulsi con caratteristiche uguali, ed a permettere la ricezione del solo segnale proveniente dall'emittente più vicina. Ciò permette di evitare intromissioni illecite di terzi nelle operazioni. Per finalità pratiche, è inoltre previsto che due portafogli non possano scambiarsi impulsi quando siano posti ad una distanza superiore ad una distanza di riferimento. Tale distanza può ad esempio essere fissata in ca. 1 m.
L'inventore ha anche previsto che le frequenze, o le altre caratteristiche fisiche del segnale emesso, variino automaticamente nel tempo secondo una prefissata sequenza logica segreta.
Anche questo accorgimento serve ad evitare intromissioni ed usi indebiti da parte di terzi.
Un ultimo accorgimento per conseguire la massima sicurezza è il fatto che tutti i circuiti di cui è provvisto l'apparecchio siano collegati ad una parte interna (ad esempio un rivestimento o un telaio) dell'involucro 1 dell'apparecchio stesso in modo tale che qualsiasi evento che ne provochi la rottura faccia sì che i circuiti stessi risultino interrotti o cortocircuitati.
È comprensibile che sia le funzioni dell'apparecchio che le loro interconnessioni possono variare in larga misura per ovviare a tutte le possibili esigenze, dicostandosi quindi dall'esempio fin qui descritto, ma rimanendo nell'ambito di quanto espresso nelle allegate rivendicazioni.
Per comunicare dati «via filo» sono previste due uscite 12, che servono sia per operazioni a distanza, sia per altre connessioni, ad esempio per la trasmissione di dati all'ente che ha emesso il portafoglio.
Dato che l'apparecchio è portatile, è ovvio che l'alimentazione è prevista mediante batterie (8).

Claims (16)

Rivendicazioni
1. Portafoglio elettronico calcolatore e visualizzatore dotato di memoria, caratterizzato dal fatto di essere provvisto di primi mezzi atti ad emettere ed a ricevere impulsi e di secondi mezzi atti a far si che sia l'emissione che la ricezione di detti impulsi aventi determinate caratteristiche fisiche inducano nell'apparecchio stesso dei segnali di tipo analogi-co-numerico che modificano in prefissata misura un numero inserito in memoria.
2. Portafoglio elettronico secondo la rivendicazione 1, nel quale i suddetti secondi mezzi di cui è provvisto sono tali da far sì che l'emissione o la ricezione di uno stesso segnale inducano rispettivamente variazioni di uguale valore assoluto ma di segno opposto del numero inserito in memoria.
3. Portafoglio elettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, nel quale i suddetti secondi mezzi sono dei circuiti atti a trasformare i suddetti impulsi nelle suddette variazioni del numero inserito in memoria.
4. Portafoglio elettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, nel quale gli impulsi citati generati dai detti primi mezzi sono onde elettromagnetiche, o raggi infrarossi od onde sonore, senza alcun tipo di collegamento fisso per la loro trasmissione.
5. Portafoglio elettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una tastiera numerica (4) azionando la quale possono venire emessi o ricevuti impulsi di determinata natura od entità, che variano a seconda dei tasti azionati.
6. Portafoglio elettronico secondo la rivendicazione 5, comprendente una unità stampante (2) che registra per iscritto, immagazzinando tutto ciò che stampa, ogni variazione del numero inserito in memoria, nonché parametri caratteristici - numero di operazione, data, tipo di operazione, risultato in memoria e similari - di tutte le operazioni che hanno indotto ciascuna delle suddette variazioni.
7. Portafoglio elettronico secondo la rivendicazione 6 comprendente anche una unità (7) atta a stampare e ad emettere dei fogli o delle schede riportanti dati e/o numeri desiderati.
8. Portafoglio elettronico secondo la rivendicazione 7, nel quale esiste almeno un tasto (18), collegato a circuiti atti ad eseguire operazioni matematiche, azionando il quale vengono modificati i numeri composti mediante la suddetta tastiera numerica moltiplicandoli o dividendoli per prefissati coefficienti numerici.
9. Portafoglio elettronico secondo la rivendicazione 8, nel quale i suddetti prefissati coefficienti numerici sono i tassi di cambio di altre valute rispetto ad una valuta di riferimento in base alla quale il portafoglio elettronico esegue le sue operazioni.
10. Portafoglio elettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una chiave elettronica di accesso senza attivare la quale non è possibile eseguire alcuna operazione.
11. Portafoglio elettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tutti i circuiti di cui è provvisto sono collegati ad una parte interna dell'involucro (1) dell'apparecchio in modo tale, che qualsiasi evento che ne provochi la rottura faccia sì che i circuiti stessi risultino interrotti o cortocircuitati.
12. Portafoglio elettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente anche un'unità elettronica atta a distinguere fra una pluralità di impulsi con caratteristiche uguali, ed a permettere la ricezione del solo segnale proveniente dalla emittente situata a distanza minore.
13. Portafoglio elettronico secondo la rivendica-
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zione 12, caratterizzato dal fatto che le frequenze, od altre caratteristiche fisiche del segnale emesso variano automaticamente nel tempo secondo una prefissata sequenza logica.
14. Portafoglio elettronico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, provvisto di terzi mezzi atti ad illuminare il dispositivo visualizzatore (5) con radiazioni luminose che possono avere almeno due differenti colori.
15. Portafoglio elettronico secondo la rivendicazione 14, comprendente: un involucro (1), una unità stampante miniaturizzata (2) una unità di memoria (3), una tastiera numerica (4), un visualizzatore (5), una scheda (6), un congegno per l'emissione di mini-assegni (7), due batterie (8), una batteria di riserva (9), un pulsante di entrata (10), un pulsante di operazione (11), due uscite di connessione (12).
16. Portafoglio elettronico comprendente due uscite (12), una per lo scarico e conservazione dati, l'altra per trasmissioni a distanza di operazioni con altri portafogli elettronici tramite particolare banda telefonica, Modem, o Swift.
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