CH631910A5 - Device for gripping cylindrical bodies, in particular cans (jars) - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce a dispositivi di presa di corpi cilindrici segnatamente di barattoli litografati o comunque trattati superficialmente con prodotti relativamente delicati i quali devono essere afferrati da macchine automatiche che provvedono all'operazione finale di rastrema-tura e ad altre operazioni che preparano i barattoli per la consegna.

Finora i dispositivi di presa per questi tipi di barattoli venivano realizzati con ganasce una delle quali era fissa e l'altra mobile. Questo dispositivo poteva provocare diversi svantaggi: le ganasce potevano pizzicare i barattoli che non pervenivano in posizione perfettamente centrata oppure le ganasce provocavano il danneggiamento della superficie esterna del barattolo, soprattutto se questa era già trattata per la vendita, cioè resa piacevole con diciture, coloriture o disegni. Inoltre le ganasce finora in uso non permettevano in alcun modo un autocentraggio del barattolo rispetto alle successive laborazioni. Con questo si vuol intendere che il barattolo afferrato dalle ganasce veniva posizionato in modo da rendere fisso il suo asse longitudinale, così che per un eventuale leggero cattivo posizionamento delle ganasce l'asse del barattolo poteva essere spostato rispetto all'asse di uno o più dispositivi che dovevano poi eseguire la lavorazione sul barattolo. Ciò necessitava una esatta regolazione della posizione delle ganasce e dei successivi dispositivi per la lavorazione del barattolo in modo che l'asse del barattolo coincidesse esattamente con ogni asse dei dispositivi per la lavorazione successiva.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di presa per barattoli o altri corpi cilindrici secondo cui i barattoli possono essere ricevuti con un'ampia tolleranza di centraggio, mentre poi successivamente in posizione di bloccaggio detto dispositivo risulti autocentrante, cioè permetta una oscillazione dell'asse del barattolo in modo che questo possa adattarsi alle eventuali posizioni sfalsate che possono presentare uno o più dei dispositivi di lavorazione successivi agenti su detto barattolo.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di trattare in modo delicato il barattolo pur realizzando un suo perfetto bloccaggio.

Gli scopi sopra detti sono stati ottenuti prevedendo che il dispositivo di bloccaggio sia costituito da un anello torico cavo elastico il cui interno è in comunicazione tramite una valvola, con un fluido in pressione. In particolare a pressione atmosferica l'anello permette l'entrata del barattolo, mentre successivamente questo viene bloccato non appena la cavità interna dell'anello è messa in comunicazione col fluido in pressione.

Una realizzazione preferita dell'invenzione prevede che la zona cava all'interno dell'anello sia collegata alla sorgente di pressione per mezzo di una valvola sottoposta all'azione di una molla la quale mantiene la pressione all'interno dell'anello fintanto che non viene contrastata l'azione di detta molla. Detta valvola permette l'entrata della pressione ogni qual volta la pressione esterna è tale da spostare il pistoncino della valvola contro l'azione della molla.

Un'ulteriore realizzazione preferita dell'invenzione prevede che la valvola presenti una sporgenza rivolta verso l'esterno la quale può essere azionata sia manualmente che con dispositivi meccanici, ad esempio una camma la quale spingendo la sporgenza permette lo scarico della pressione contenuta nell'anello.

L'invenzione verrà ora meglio chiarita sulla scorta di un esempio di realizzazione che è stato rappresentato nella figura allegata in cui:

fig. 1 è una vista frontale del dispositivo secondo la presente invenzione; e fig. 2 è una vista in sezione presa lungo la linea II-II di fig. 1.

Con riferimento ai disegni si noterà come con 1 si sia indicato il corpo di supporto del dispositivo di presa, con 2 e 3 due flange anulari che trattengono tra di esse l'anello torico elastico 5 il quale internamente è cavo. Detto anello 5 viene fissato a tenuta entro le flange 2 e 3 ad esempio inserendo nell'anello un divisore di pressione 4 il quale distribuisce la pressione su tutto l'anello e contemporaneamente crea uno spessore sufficiente perché l'anello risulti montato a tenuta. Il divisore di pressione 4 presenta in un punto un foro 4a il quale mette in comunicazione la parte interna dell'anello 5 con la valvola che descriveremo qui sotto.

La valvola è composta da un pistoncino 12 avente inferiormente una sezione quadra la quale scorre entro un foro tondo 13a praticato nel dado 13, essendo previsto nella parte inferiore del pistoncino 12 una cavità 12a entro cui viene inserita una molla 11 la cui altra estremità va ad appoggiarsi su una ranella 10 fissata entro il dado 13 da un anello di tenuta 9. Delle guarnizioni costituite da anelli in gomma 6 e 15 provvedono alla tenuta della valvola così come la guarnizione 14.

Partendo dalla condizione rappresentata in fig. 2 con linea piena, cioè quando l'anello torico elastico 5 è scarico, si provvede ad inserire il barattolo B nel foro compreso tra le due flange anulari 2 e 3. Quando si desidera bloccare il barattolo si esercita una pressione sull'estremità 12b del pistoncino 12 che fuoriesce dal dado 13 e lo si fa quindi abbassare contrastando l'azione della molla 11, così che un fluido in pressione può penetrare entro l'anello elastico 5.

L'anello elastico 5 si gonfia allora come indicato con linee tratteggiate in fig. 2 e blocca il barattolo. Come si noterà, è possibile inserire il corpo cilindrico o barattolo con ampie tolleranze di posizionamento, dato che la deformazione dell'anello 5 può essere più o meno forte. Inoltre il barattolo bloccato nel modo descritto può oscillare intorno al punto di presa, cioè il suo asse A può assumere le posizioni indicate con A' e A".

Si noterà inoltre che la presa realizzata con il dispositivo descritto non può provocare alcun danneggiamento della su-peficie del barattolo dato che essa viene esercitata in modo molto dolce.

Quando le lavorazioni che devono essere eseguite sul barattolo sono terminate si prowederà a lasciar libero il barattolo semplicemente agendo sul pistone 12 e contemporaneamente espellendo il barattolo, ad esempio per mezzo di

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un pistone che agisce su una estremità del corpo cilindrico, come è stato indicato schematicamente con P in fig. 2.

L'azione del pistone può essere agevolata da un soffio d'aria che proviene da un foro disposto lungo l'asse del pistone.

Bisogna inoltre notare come l'apparecchiatura descritta può esere facilmente adattata a corpi cilindrici aventi diametri molto diversi. A questo scopo basta svitare le tre viti 7 e sostituire il blocco formato dalle flange anulari 2 e 3 comprendenti l'anello elastico 5 e il divisore di pressione 4 con altro analogo ma avente dimensioni diverse, mentre il corpo 5 di supporto 1 e la valvola rimangono saldamente fissati alla macchina per mezzo delle viti 8.

v

1 foglio disegni

Claims (4)

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1. Dispositivo di presa per corpi cilindrici, caratterizzato dal fatto che esso è costituito da un anello torico cavo elastico (5) il cui interno è in comunicazione, tramite una valvola (10-14), con un fluido in pressione.

2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la cavità interna dell'anello elastico (5) viene collegata alla sorgente di pressione per mezzo di una valvola di immissione e di tenuta sottoposta all'azione di una molla (11).

2

RIVENDICAZIONI

3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la valvola di tenuta presenta un pistoncino (12) la cui estremità (12b) fuoriesce dal dispositivo di presa il quale può essere azionato a mano o per mezzo di un attrezzo, ad esempio una camma.

4. Macchina per il trattamento di corpi cilindrici, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un dispositivo di presa secondo la rivendicazione 1.