ITAR940011A1 - Rivelatore di metalli per controllo accessi combinato in forma integrata con rivelatore a trasponder - Google Patents

Rivelatore di metalli per controllo accessi combinato in forma integrata con rivelatore a trasponder Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
L'invenzione concerne un rivelatore di metalli combinato in forma integrata con un rivelatore a trasponder, rivolta al campo della sicurezza e adatta per essere disposta all'ingresso di accessi controllati ed in particolare nel varco di entrata di ambienti -quali banche, ambasciate, installazioni militari, aereoporti ed altri- da proteggere dall'ingresso di persone armate.
Sono conosciuti rivelatori di metalli, di seguito indicati anche con M.D., costituiti da uno o più avvolgimenti trasmettitori Txi, uno o più avvolgimenti ricevitori Rxi e da una circuiteria elettronica atta ad elaborare i segnali elettrici e ad azionare i sistemi elettromeccanici di sicurezza allorché i segnali ricevuti dai trasduttori Rxi hanno subito una variazione rispetto ad una situazione di riferimento, che può essere imputata al transito nel passaggio controllato di una massa metallica assimilabile ad un'arma.
Per evitare che le masse metalliche ubicate in vicinanza dei trasduttori Txi Rxi del rivelatore di metalli e che i campi magnetici prodotti da sorgenti esterne, come ad esempio gruppi di accensione di motori, disturbino il funzionamento del rivelatore di metalli, gli avvolgimenti, sia quelli adibiti alla trasmissione di segnali, che quelli adibiti alla loro ricezione, sono normalmente con una configurazione di tipo multipolare, ossia in essi si alternano polarità di segno opposto in modo che gli effetti indotti da detti segnali parassitari diano origine ad un segnale indotto nullo o minimo nei trasduttori Rxi. Il campo di frequenza su cui operano detti rivelatori di metalli è quello delle audiofrequenze, normalmente compreso fra 1KHz e 10KHz, in modo tale che sottili fogli di stagnola, come quelli all'interno dei pacchetti di sigarette, le lamine metalliche molto sottili e gli oggetti metallici ad uso personale, come le chiavi o le monete, non siano causa di perturbazioni del campo magnetico prodotto dai trasmettitori Txi di ampiezza tale da essere assimilate a quelle prodotte dal passaggio di una massa metallica paragonabile ad un’arma.
Gli avvolgimenti Txi e Rxi dei M.D. sono infine strutturati in modo che i campi elettromagnetici in gioco interessino uno spazio relativamente piccolo, quindi siano capaci di verficare la presenza di masse metalliche assimilabili ad armi in movimento nel solo spazio della via di transito del passaggio da controllare, delimitato dall'area compresa tra le stesse antenne Txi e Rxi.
Inoltre detti avvolgimenti sono normalmente multipli e disposti secondo varie direzioni in modo da rendere possibile l'induzione di correnti sui metalli in transito nella via controllata, per qualsiasi loro traiettoria ed orientamento.
Infine il campo magnetico emesso dai gruppi Txi ha un basso valore di induzione magnetica allo scopo di risultare innocuo anche per le persone provviste di pacemaker in transito nella via controllata.
Sono noti inoltre rivelatori a trasponder costituiti da una antenna, normalmente costituita da un ampio avvolgimento omopolare, agente come trasmettitrice, disposta nelle immediate vicinanze dell'accesso controllato, e da una scheda elettronica alloggiale un ricetrasmettitore di campo elettromagnetico, che viene eccitata ogni qualvolta entra nel campo d'azione dell'antenna trasmettitrice e reagente con un segnale codificato. Esso, quando è irradiato dalla scheda, viene ricevuto dall'antenna omopolare anzidetta, agente anche come ricevitore, quindi è analizzato e, se pari ad uno di quelli abilitati, influenza la gestione dell'accesso, in particolare può disabilitare il dispositivo di sicurezza, che può consistere in mezzi elettromeccanici di bloccaggio della apertura di porte.
Diversamente, la persona priva di scheda trasponder o provvista di scheda trasponder non abilitata allo svolgimento di una determinata funzione, quale ad esempio l'apertura di una porta, è impedita all'attraversamento della porta medesima.
Il rivelatore a trasponder permette la lettura a distanza della scheda e consente al suo possessore di transitare attraverso il passaggio controllato senza doversi fermare. Tali rivelatori a trasponder operano in un campo di frequenze comprese fra 50KHz e 450KHz per consentire l'utilizzo di schede di piccole dimensioni con avvolgimenti interni di poche spire e, data la conformazione normalmente omopolare dell'antenna che irradia un campo concentrato sul suo asse e nelle sue vicinanze è richiesto che quello emesso sia un campo magnetico piuttosto intenso affichè sia resa possibile la intercettazione della scheda su tutto il varco da controllare, anche quando non è perfettamente orientata rispetto al flusso emesso dal trasmettitore. L'intensificazione del campo di eccitazione necessaria per poter attivare il trasponder anche quando transitante in posizioni ad orientamenti critici implica, però, la possibilità di eccitazione, nei casi di migliore orientamento, anche quando la scheda si trova adiacente ma al di fuori del varco controllato. Ciò può influenzare negativamente la sicurezza globale dell'accesso potendo consentire in tali casi il passaggio di persone che precedono il possessore della scheda.
I due gruppi rivelatori, ossia il Metal Detector ed il rivelatore a trasponder, sono quindi concepiti per operare secondo logiche diverse e antitetiche, per cui per la struttura e per la logica funzionale che governa quelli attualmente noti, essi non sono combinabili fra loro allo scopo di consentire, nella massima sicurezza, un aumento del deflusso delle persone attraverso il varco controllato, come viene richiesto dai gestori dei sistemi di sicurezza. L’attraversamento del passaggio controllato dal M.D. dovrebbe essere facilitato a persone note provviste di schede trasponder, per le quali il M.D. potrebbe essere ridotto nella sua sensibilità, consentendo loro il passaggio attraverso il varco controllato con una maggiore discriminazione delle masse metalliche personali possedute e/o trasportate, snellendo in tal modo per esse il passaggio attraverso la via di transito controllata. Quando l'ingresso controllato è attraversato da persone non abilitate sprovviste di scheda trasponder valida, dovrebbe essere invece utilizzato il M.D. operante in condizioni di elevata sensibilità, con il rischio di un maggior numero di allarmi, ma con il vantaggio della massima sicurezza di controllo. L'effetto globale del sistema è quello di fornire la massima sicurezza con il miglior flusso di transito.
Attualmente tale effetto, ossia lo snellimento del traffico attraverso varchi controllati con M.D., è raggiunto combinando il rivelatore di masse metalliche con lettori biometrici o con lettori di schede magnetiche, mediante i quali le persone autorizzate nel primo caso si sottopongono alla lettura di una parte del corpo durante il passaggio nel varco controllato, nel secondo caso inseriscono la scheda in apposita sede di lettura e nel contempo viene digitato su tastiera il codice proprio della persona che la possiede. Se la lettura biometrica o la lettura della scheda forniscono i dati corrispondenti alle persone autorizzate o abilitate, al loro passaggio-lettura viene disattivata o ridotta la sensibilità del M.D., consentendo loro l'attraversamento anche quando in possesso di rilevanti masse metalliche.
Tali soluzioni però, se da un lato favoriscono l'aumento della sicurezza, dall'altro richiedono alle persone abilitate di sottoporsi a lettura biometrica o di inserire la scheda personale nel lettore di schede richiedendo una operazione che può infastidirli in quanto obbliga a sottostare in modo manifesto al controllo e quindi produce la possibilità per i malintenzionati di identificare chiaramente le persone abilitate ad un accesso con livello di controllo inferiore. Inoltre i controlli di tipo biometrico portano sovente a contestazioni e perplessità di tipo igienico.
Tali soluzioni agli effetti pratici risultano quindi non funzionali.
Scopo della presente invenzione è quello di trovare una soluzione tecnica ingegnosa che consenta la compatibilità del M.D. con il rivelatore a scheda trasponder nonché renda possibile la loro integrazione circuitale, allo scopo di ridurre i costi del rivelatore risultante dalla combinazione dei due.
Altro scopo è quello di realizzare un dispositivo rivelatore composito che non richieda alle persone in transito abilitate di svolgere alcuna operazione durante l'attraversamento del varco controllato; ulteriore obiettivo è quello di realizzare un rivelatore composito che, airavvicinarsi al varco controllato della persona munita di trasponder, non determini alcuna riduzione di sensibilità del M.D. finché la persona abilitata non lo attraversi, onde impedire che una persona non abilitata che precede una munita di trasponder attraversi il varco controllato con il M.D. in condizioni di sensibilità ridotta.
Tali risultati sono raggiunti con l'oggetto della presente invenzione che si concretizza in un rivelatore composito comprendente un rivelatore di masse metalliche (M.D.) a frequenze audio di trasmissione "foi" provvisto in ricezione di una circuitene ausiliaria per l'elaborazione di segnali informativi codificati trasmessi a frequenze adiacenti ma non coincidenti con quelle "foi" del M.D. emessi da una scheda trasponder che viene eccitata dai gruppi trasmettitori del rivelatore di metalli -con la quale sono attivati i mezzi e/o la logica operativa per snellire il deflusso delle persone autorizzate nella via controllata- combinato con schede elettroniche trasponder di tipo attivo, con avvolgimento/i RxTx chiusi su circuitazioni ad alta impedenza per i segnali di frequenze "foi", tale che per essi, quindi per il rivelatore di metalli, le schede elettroniche risultino invisibili.
Un dispositivo rivelatore composito siffatto permette vantaggiosamente:
- di utilizzare almeno le antenne di trasmissione e ricezione della componente M.D. anche per la componente rivelatore a trasponder, con un considerevole risparmio economico e con una semplificazione della loro costruzione, sì da permettere migliori effetti estetici risultando detti avvolgimenti in vista con l'aspetto di pannelli piani o di colonnette;
- di utilizzare la circuiteria elettronica della componente rivelatore di metalli M.D. per il pretrattamento di tutti i segnali ricevuti, compresi quelli generati dal trasduttore della scheda a trasponder;
- di utilizzare campi elettromagnetici multipli e multipolari caratteristici dei rivelatori di metalli più evoluti che forniscono sicurezza di lettura per tutte le traiettorie e qualsiasi orientamento sia delle masse metalliche da rilevare, sia della scheda trasponder;
- di impiegare campi magnetici di frequenza audio a bassa intensità non soggetti a concessioni sulla radiofrequenza e rispondenti alle norme di innoquità prefissate dagli Standards Internazionali per i portatori di pace-makers e per le donne in stato interessante;
- di impiegare campi elettromagnetici prevalentemente focalizzati nella zona della via di transito controllata fra l'antenna di trasmissione e quella di ricezione;
- di avere l'attivazione della scheda trasponder in transito solo quando sta attraversando lo spazio interposto fra l’antenna trasmittente e quella ricevente, con l'effetto di eliminare le letture intempestive di schede transitanti in prossimità ad una delle antenne ma ancora al di fuori dello spazio controllato, annullando in tal modo il pericolo di modifica dei parametri funzionali del rivelatore di metalli per persone non autorizzate;
- di utilizzare schede con un avvolgimento Tx ed uno Rx, coincidenti o distinti, chiusi su impedenze altissime per le frequenze "foi" utilizzate per la componente rivelatore di metalli tale che il passaggio della scheda avviene in modo inosservato, quindi senza alterare i campi a frequenze "foi" della componente rivelatore di metalli oltre a richiedere un consumo energetico minimo, elevando in tal modo la durata del generatore elettrico incorporato.
II trovato nella sua struttura composita e nella sua logica funzionale è descritto dettagliatamente nel seguito con riferimento ai disegni esemplificativi della tavola allegata riferiti alla soluzione tecnica preferita, nei quali:
- la fig. 1 è una esemplificazione del trovato con le antenne trasducici alloggiate in supporti conformati a pannello, pilotate da una circuiteria elettronica alloggiata in una struttura a scatola connessa con cavetti ad un dispositivo elettromeccanico per il bloccaggio di porte e ad un segnalatore acustico di allarmi;
- la fig. 2 è lo schema a blocchi esemplificante la componente rivelatore di metalli (M.D.) in cui il gruppo di ricezione è provvisto di circuiteria per l'elaborazione dei segnali trasmessi dalla scheda elettronica della componente rivelatore a trasponder;
- la fig. 3 è lo schema a blocchi esemplificante una scheda elettronica a trasponder del tipo attivo, con generatore incorporato;
- la fig. 4 è lo schema a blocchi semplificato della scheda elettronica con l'avvolgimento trasmettitore-ricevitore chiuso su una impedenza altissima per frequenze diverse dalle frequenze "foi" proprie del gruppo rivelatore di metalli.
E' inteso che i disegni hanno carattere esemplificativo e sono dati esclusivamente a titolo d'illustrazione dell'oggetto dell'invenzione senza costituirne in alcuna maniera una limitazione.
Nei disegni sono stati indicati con 1 e 2 i pannelli recanti al loro interno gli avvolgimenti trasmettitore Txi e gli avvolgimenti ricevitori Rxi, con 3 è indicata la scheda trasponder, con 4 la struttura scatolare alloggiarne la circuitene elettronica del rivelatore composito, con 5 un gruppo elettromeccanico atto a bloccare i mezzi di chiusura al transito della via controllata, con 6 il gruppo segnalatore dello stato di allarme. Nella figura 2 con LOG Tx Rx è indicato il gruppo elettronico che governa i gruppi trasmettitori ed almeno un gruppo ricevitore, con Ati, AT2, ATn gli amplificatori che precedono gli avvolgimenti trasmettitori Txi , Tx2, Txn, con Rxi , RX2, Rxm gli avvolgimenti ricevitori, con AR1, AR2, ARm i gruppi di pretrattamento dei segnali ricevuti, con DEM1 , con FIL1, con C O N 1 rispettivamente un gruppo demodulatore, un filtro e un convertitore relativi alla circuiteria del gruppo rivelatore di metalli associati al trasduttore Rxi, con DES1 , FISt e COS1 sono indicati un demodulatore, un filtro ed un convertitore analogico-digitale relativi al gruppo rivelatore di scheda trasponder 3, con MC un gruppo computer di analisi dei segnali.
Nella figura 3, riproducente in forma di schema a blocchi la scheda elettronica trasponder, sono indicati con E il generatore, con A un gruppo amplificatore, con TR un gruppo trigger, con MIC un gruppo microcomputer, con TC un gruppo trasmettitore codificato, con L l'avvolgimento agente come trasduttore ricevitore e come trasduttore trasmettitore.
Nella figura 4 invece è indicato con ATX un amplificatore di trasmissione, con Z una impedenza ausiliaria, con L l'avvolgimento agente come trasduttore elettromagnetico per la trasmissione e per la ricezione dei segnali, con ARX l'amplificatore dei segnali a frequenze "foi" ricevuti e con MP un microprocessore, il segnale emesso dal quale è a frequenza "foi±Δf adiacente ma non coincidente con quelle "foi". Nella forma realizzativa preferita esemplificata nei disegni, il trovato comprende due rivelatori fra loro integrati, dei quali il primo è rivolto alla rivelazione di masse metalliche in transito nella via controllata ed è tarato in modo che ogni massa metallica attraversante il passaggio controllato che produce una perturbazione del campo magnetico superiore ad un valore di taratura predeterminato, provochi l'eccitazione del gruppo elettromeccanico 5 e/o del gruppo 6. Il gruppo 5 è connesso normalmente ad una o più porte atte a interdire il passaggio di persone e cose attraverso la via controllata, il gruppo 6 è atto a segnalare lo stato di allarme, con l'emissione di un segnale acustico. Possono essere presenti altri dispositivi comandati dalla circuiteria elettronica di controllo fra i quali, ad esemio, i segnalatori luminosi e gli emettitori di messaggi preregistrati.
Il secondo rivelatore è di tipo a scheda trasponder nel quale un gruppo trasmettitore ed un gruppo ricevitore interagiscono con una scheda elettronica trasponder, dalla interazione con la quale viene decisa una risposta a seguito della quale è facilitato o meno, a colui che possiede la scheda, l'attraversamento del passaggio controllato, ad esempio attraverso la diminuizione della sensibilità di rivelazione della parte rivelatore di metalli sì da permettere il passaggio della persona munita di scheda riconosciuta anche se è in possesso di sensibili masse metalliche, che diversamente avrebbero provocato l'attivazione dei gruppi di allarme 5 e 6 ad opera del gruppo rivelatore di masse metalliche.
La scheda elettronica trasponder 3 è costituita da un avvolgimento L di molte spire ed il suo attraversamento del passaggio controllato non determina sensibili alterazioni del campo magnetico a frequenze "foi" prodotte dai trasduttori trasmettitori del gruppo rivelatore di metalli poiché è chiuso su una impedenza altissima che fa circolare in detto avvolgimento L una corrente minima alle frequenze "foi". Detta corrente è però capace di attivare il gruppo trigger TR, quindi il microcomputer MIC che pilota il gruppo trasmettitore TC dal quale il segnale in uscita ha frequenza pari ad "foi±Δf", ossia una frequenza audio diversa, adiacente ma non coincidente a "foi" per essere distinto dai segnali a frequenza "foi" emessi dai gruppi trasmettitori Txi del rivelatore di metalli M.D. (figure 2 e 3). In particolare il segnale di uscita dal microcomputer MIC (figura 3) o dal microprocessore MP (figura 4) viene amplificato dal gruppo amplificatore TC o ATX quindi trasmesso all'avvolgimento L. Nella figura 4 è indicata l'impedenza Z che, insieme ad L, origina per le frequenze del segnale "foi+Af" una condizione di risonanza per la quale i segnali a frequenze "foi+Δf" originano una corrente sensibile che, attraversando l'avvolgimento L, origina un campo elettromagnetico di facile ricezione dai trasduttore Rxi comuni al rivelatore di metalli e al rivelatore di scheda trasponder. Nel contempo, per le frequenze "foi" proprie del rivelatore di metalli, il circuito ZL presenta una impedenza molto alta che rende minima la corrispondente corrente, sì da non alterare il campo magnetico proprio del gruppo rivelatore di metalli, risultando in tal modo per esso la scheda 3 invisibile. Al passaggio di essa scheda non scatta lo stato di allarme, anche se la scheda in transito non è abilitata a consentire il passaggio della persona che la possiede, perchè, ad esempio, è relativa ad un diverso impianto di rivelazione. In tal caso la scheda 3 passa inosservata ed il suo possessore è analizzato dalia componente rivelatore di metalli in oggetto come un qualsiasi estraneo o persona sconosciuta.
Sostanzialmente quindi l'invenzione comprende un rivelatore di metalli ed un rivelatore di scheda trasponder facenti uso entrambi delle stesse antenne di trasmissione e di ricezione alloggiate in strutture conformate a pannello 1 e 2, a colonnetta o secondo altre strutture alla tecnica note.
I due gruppi di rivelazione sono fra loro integrati ed in trasmissione usano onde elettromagnetiche alle stesse frequenze audio "foi", mentre in ricezione il gruppo rivelatore di metalli opera con segnali ancora alle frequenze "foi", mentre il gruppo rivelatore di scheda trasponder opera con campi elettromagnetici e segnali alle frequenze audio "foi±Δf", con Δf un intervallo di frequenza che consente in ricezione la separazione di due segnali.
Il rivelatore composito normalmente, come esemplificato in figura 2, presenta più gruppi trasmettitori distinti Txi (con "i" normalmente minore o uguale a cinque) ed un numero uguale o diverso di gruppo ricevitori Rxi, almeno uno dei quali, a valle di un gruppo di pretrattamento ARi comune a tutti i segnali ricevuti ove subiscono almeno una amplificazione, presenta due rami, dei quali il primo (DEMi, FILi, CONi) è atto ad elaborare i segnali a frequenza "foi" relativi al gruppo rivelatore di metalli, il secondo (DESi, FISi, COSÌ) elabora i segnali a frequenza "foi±Δf" emessi dalla scheda elettronica trasponder 3. Con detta elaborazione il segnale viene demodulato nel gruppo DESi, quindi filtrato dai segnali indesiderati nel gruppo di filtraggio FISi, quindi il segnale prescelto convertito da analogico in digitale nel gruppo COSÌ e trasmesso al computer di analisi MC in cui viene elaborato e, se relativo ad una scheda associata ad una persona abilitata, ad esempio nel caso di applicazione ad istituti bancari un dipendente o un cliente ben conosciuto, viene diminuita la sensibilità del gruppo rivelatore di metalli consentendo a detta persona di transitare anche con sensibili masse metalliche, senza provocare allarmi e quindi senza bloccare l'accesso al locale protetto, pur mantenendo la capacità di intercettazione per armi da fuoco di dimensioni predeterminate.
La scheda o schede elttroniche trasponder 3 sono normalmente di tipo attivo, ossia dotate di alimentazione elettrica propria, operata con il ricorso ad una minuscola pila E, e sono dotate di uno o due avvolgimenti L per la ricezione dei segnali a frequenze "foi" e per la trasmissione di quelli prodotti nella scheda medesima alla frequenza "foi±Af". Detti avvolgimenti, negli esempi riprodotti nelle figure 3 e 4 sono coincidenti e comunque sono caratterizzati dal fatto di offrire una impedenza molto elevata alle correnti a frequenze "foi" proprie del gruppo rivelatore di metalli. In tal modo nel'avvolgimento L, durante l’attraversamento della via controllata, non si ha circolazione di corrente di valore apprezzabile in essa, per cui non si determina alterazione del campo elettromagnetico prodotto dai gruppi trasmettitori del rivelatore di metalli e per esso la scheda risulta in tal modo invisibile, ossia non provoca alcun allarme.
Detto avvolgimento L della scheda elettronica (3) operante come trasmettitore ha in serie l'impedenza Z di valore tale che la serie ZL, quindi il ramo che li contiene, risulti per i segnali a frequenze "foi±Af" un circito risonante a bassa resistenza, tale che la scheda, operante come trasmettitore alle frequenze "foi±Δf", generi un campo elettromagnetico ricevibile dall'antenna ricevente Rxi del rivelatore composito.
Quindi da un lato la scheda 3 per il rivelatore di masse metalliche risulta invisibile, dall'altro per il rivelatore di scheda trasponder risulta attiva quando posta nello spazio delimitato sotto controllo compreso fra l'antenna trasmittente 1 e quella ricevente 2 del trovato.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Rivelatore di metalli per controllo accessi combinato in forma integrata con rivelatore a trasponder, rivolto al campo della sicurezza per il controllo di accessi ed in particolare di varchi di entrata di ambienti da proteggere dall'ingresso di persone armate, caratterizzato da un rivelatore di masse metalliche a frequenze audio "foi" provvisto in ricezione di una circuiteria ausiliaria per l'elaborazione di segnali informativi codificati trasmessi a frequenze "foi±Δf" da una scheda trasponder (3) che viene attivata dai gruppi Txi del rivelatore di metalli - con la quale sono attivati i mezzi e/o la logica operativa per snellire il deflusso delle persone autorizzate nella via controllata - combinato con schede elettroniche trasponder (3) di tipo attivo, con avvolgimento/i (L) chiusi su circuitazioni ad alta impedenza per i segnali a frequenze "foi".
  2. 2) Rivelatore di metalli per controllo accessi combinato in forma integrata con rivelatore a trasponder, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che il gruppo rivelatore di metalli ed il gruppo rivelatore di scheda trasponder fanno uso entrambi delle stesse antenne di trasmissione e di ricezione (1) e (2).
  3. 3) Rivelatore di metalli per controllo accessi combinato in forma integrata con rivelatore a trasponder, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che il rivelatore di metalli ed il rivelatore di schede trasponder in trasmissione usano onde elettromagnetiche alle stesse frequenze audio "foi".
  4. 4) Rivelatore di metalli per controllo accessi combinato in forma integrata con rivelatore a trasponder, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che in ricezione il rivelatore di metalli ed il rivelatore di scheda trasponder usano campi elettromagnetici e segnali ad audio frequenze diverse, adiacenti ma non coincidenti.
  5. 5) Rivelatore di metalli per controllo accessi combinato in forma integrata con rivelatore a trasponder, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che il circuito elettronico di elaborazione dei segnali ricevuti presenta almeno un gruppo di pretrattamento (ARi) comune ai segnali ricevuti, quindi si divide in due rami, dei quali il primo (DEMi, FILi, CONi) per l'elaborazone dei segnali a frequenze "foi", l'altro {DESi, FISi, COSÌ) per i segnali emessi dalla scheda trasponder (3) a frequenze "foi±Δf".
  6. 6) Rivelatore di metalli per controllo accessi combinato in forma integrata con rivelatore a trasponder, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto di comprendere schede elettroniche trasponder (3) dotate di alimentazione (E) propria e di uno o due avvolgimenti (L) chiusi su impedenze molto elevate per i segnali a frequenze "foi" proprie del gruppo rivelatore di metalli.
  7. 7) Rivelatore di metalli per controllo accessi combinato in forma integrata con rivelatore a trasponder, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che l'avvolgimento (L) della scheda elettronica trasponder (3) operante come trasmettitore ha in serie una impedenza (Z) che rende il ramo che li contiene di bassa impedenza per le frequenze di trasmissione ”foi±Δf" del trasponder e di alta impedenza per le frequenze "foi" di trasmissione del gruppo rivelatore di metalli.
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