ITVR940066A1 - Dispositivo di frenatura automatica cordino per guinzaglio avvolgibile - Google Patents

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ITVR940066A1
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leash
axis
tubular element
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rewinding
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IT94VR000066A
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Carlo Vaccari
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Ferplast Spa
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Abstract

Il guinzaglio avvolgibile secondo l'invenzione è dotato di un dispositivo formante freno che agisce solamente nel caso in cui la velocità di riavvolgimento del cordino sul rocchetto oltrepassi un certo limite durante la fase finale della corsa di riavvolgimento. In questo caso il rocchetto porta un pignone atto a trasferire, tramite una cinghia dentata, il moto rotatorio del rocchetto ad una puleggia dentata appartenente al citato dispositivo di frenatura automatica. Detta puleggia dentata è solidale con un elemento tubolare atto a ruotare attorno all'asse individuato da una vite senza fine montata fissa, il detto elemento tubolare essendo dotato di una porzione interna che coopera con un organo dotato di un foro filettato e montato sulla vite senza fine. Pertanto, il movimento di rotazione dell'elemento tubolare attorno all'asse della vite senza fine risulta in un movimento di traslazione del detto organo lungo il medesimo asse. Tale organo, atto a traslare lungo questo asse, è dotato di una protuberanza sulla quale è montato a rotazione limitata un nottolino il cui movimento di rotazione attorno al proprio asse è determinato dalla forza centrifuga, e che è atto ad entrare in cooperazione, in una posizione predeterminata, con una superficie formante battuta appartenente ad un secondo elemento tubolare solidale con il dispositivo di frenatura propriamente detto, nel caso di specie ad un freno al silicone.

Description

Descrizione del trovato avente per titolo :
"DISPOSITIVO DI FRENATURA AUTOMATICA CORDINO PER GUINZAGLIO AVVOLGIBILE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un guinzaglio avvolgibile .
Più particolarmente, la presente invenzione si riferisce ad un guinzaglio del tipo comprendente un involucro in materiale sintetico stampato racchiudente al proprio interno un rocchetto girevole atto all'avvolgimento di un cordino ad una estremità del quale sono previsti mezzi di aggancio ad un collare o simile, il detto rocchetto essendo inoltre dotato di mezzi di richiamo elastico allo scopo di riavvolgere velocemente il cordino sul rocchetto stesso.
L'invenzione trova principale applicazione nel campo del-1'industria per la produzione di articoli per animali domestici.
STATO DELLA TECNICA
I guinzagli di tipo avvolgibile, del tipo più sopra descritto , sono noti nella tecnica .
Oltre agli elementi sopra menzionati, essi comprendono inoltre una leva multifunzione mobile manualmente, da parte dell'utente, atta da una parte a bloccare istantaneamente la rotazione del rocchetto, sia nel caso che il cordino stia venendo avvolto che nel caso opposto e, dall'altra parte, a mantenere permanentemente il rocchetto in posizione bloccata a qualsiasi distanza si trovi l'estremità del cordino dotata dei mezzi di aggancio.
In questi guinzagli i mezzi di richiamo elastico sono costituiti da una molla a spirale una estremità della quale è fissata all'involucro e l'altra estremità della quale è fissata al rocchetto; in questo modo, lo svolgimento del cordino dal rocchetto, in seguito all'allontanamento dell'animale agganciato all’estremità del cordino stesso, provoca il caricamento della molla.
L'energia elastica così accumulata viene di seguito utilizzata per riavvolgere il cordino sul rocchetto.
Un guinzaglio avvolgibile di questo tipo è ad esempio descritto nelle domande di brevetto italiano n. PD91A000146 e PD91A000211.
I guinzagli avvolgibili del tipo sopra menzionato soffrono di alcuni inconvenienti e svantaggi, in quanto essi non sono dotati di alcun mezzo che agisca in modo tale da frenare automaticamente la velocità di richiamo del cordino nella fase finale della corsa di riavvolgimento di quest'ultimo sul rocchetto .
Infatti, dato che l’energia elastica accumulata nella molla è relativamente elevata, e che quindi la velocità di richiamo del cordino è pure relativamente elevata, ciò allo scopo di favorire il controllo dell'animale da parte del conduttore, l'assenza di qualsiasi mezzo che freni automaticamente la velocità di riavvolgimento del cordino nella fase finale della corsa dello stesso, è fonte di potenziali pericoli per il conduttore.
All'atto pratico risulta infatti possibile che, in condizioni particolari (ove ad esempio si spezzi repentinamente il collare dell'animale), il cordino venga repentinamente avvolto senza che il conduttore agisca sui mezzi di bloccaggio e che il conduttore stesso venga colpito dai mezzi di aggancio (generalmente un moschettone) presenti all'estremità libera del cordino.
La domanda di brevetto italiano n. PD92A000174 descrive un guinzaglio avvolgibile perfezionato, comprendente anche dei mezzi frenanti che agiscono sul cordino e/o sul rocchetto per frenare l'avvolgimento del cordino sul rocchetto almeno in prossimità di una fase conclusiva dell'avvolgimento.
Le soluzioni proposte in tale domanda di brevetto italiano risultano tuttavia di difficoltosa attuabilità pratica.
In effetti, tutte le soluzioni secondo le quali viene frenato direttamente il cordino, per l'interposizione di pioli, pattini o altri elementi meccanici provocanti un'azione di attrito contro il cordino, provocano una precoce usura e lo sfilacciamento dello stesso, abbreviando in modo drastico la vita del guinzaglio.
Tale domanda di brevetto italiano divulga inoltre altre soluzioni, secondo le quali si viene ad agire direttamente sulla molla; tuttavia, anche queste soluzioni soffrono di gravi inconvenienti, in quanto la vita della molla, e quindi del guinzaglio, viene notevolmente ridotta.
Inoltre, vengono descritte ulteriori soluzioni secondo cui elementi meccanici vengono proiettati verso l'esterno, a contatto con l'involucro, a seguito dell'azione della forza centrifuga generata dalla velocità di avvolgimento del rocchetto.
Anche queste soluzioni risultano di difficoltosa applicabilità in quanto generano un forte rumore durante l’utilizzo del guinzaglio, e prevedono l'uso di numerosi elementi meccanici quali molle elicoidali, sfere metalliche, pistoncini ecc., che rendono estremamente difficoltoso l'assemblaggio in fabbrica del guinzaglio e che ne elevano notevolmente il costo.
Il documento EP-A-550856 descrive un guinzaglio riavvolgibile dotato di elementi agenti per forza centrifuga, come più sopra descritti; tale guinzaglio è caratterizzato dai medesimi problemi di rumorosità di esercizio.
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
Conformemente alla presente invenzione, viene proposto un guinzaglio avvolgibile dotato di mezzi di frenatura automatica del cordino che agiscano durante la fase finale della corsa di riavvolgimento del cordino sul rocchetto.
Ciò è ottenuto mediante un guinzaglio avente le caratteristiche descritte alla rivendicazione 1 ed alle sue rivendicazioni dipendenti.
Il guinzaglio avvolgibile secondo l'invenzione è dotato di un dispositivo formante freno che agisce solamente nel caso in cui la velocità di riavvolgimento del cordino sul rocchetto oltrepassi un certo limite durante la fase finale della corsa di riavvolgimento.
In questo caso il rocchetto porta un pignone atto a trasferire, tramite una cinghia dentata, il moto rotatorio del rocchetto ad una puleggia dentata appartenente al citato dispositivo di frenatura automatica.
Detta puleggia dentata è solidale con un elemento tubolare atto a ruotare attorno all'asse individuato da una vite senza fine montata fissa, il detto elemento tubolare essendo dotato di una porzione interna che coopera con un organo dotato di un foro filettato e montato sulla vite senza fine.
Pertanto, il movimento di rotazione dell'elemento tubolare attorno all'asse della vite senza fine risulta in un movimento di traslazione del detto organo lungo il medesimo asse .
Tale organo, atto a traslare lungo questo asse, è dotato di una protuberanza sulla quale è montato a rotazione limitata un nottolino il cui movimento di rotazione attorno al proprio asse è determinato dalla forza centrifuga, e che è atto ad entrare in cooperazione, in una posizione predeterminata, con una superficie formante battuta appartenente ad un secondo elemento tubolare solidale con il dispositivo di frenatura propriamente detto, nel caso di specie ad un freno al silicone di tipo di per sé noto ai tecnici esperti.
All'atto pratico, durante il movimento di svolgimento del cordino, il nottolino è sempre sganciato dalla superficie formante battuta appartenente al freno, che non esercita quindi alcuna azione frenante.
Nel caso in cui il cordino venga riavvolto, la molla esercita la propria azione elastica sul rocchetto, il quale pone in rotazione il proprio pignone, e questo movimento viene rinviato sulla puleggia dentata e sull'organo atto a traslare lungo l'asse individuato dalla vite senza fine, ruotando attorno alla stessa.
Il movimento combinato di traslazione e di rotazione del detto organo prosegue liberamente fino a che il cordino non pervenga ad una distanza predeterminata e regolabile, valutabile ad esempio in 1,5-2 metri dalla posizione finale in cui l'elemento di aggancio collegato all'estremità libera del cordino è in battuta contro il bocchettone di uscita del cordino dal guinzaglio.
A questo punto, se la velocità angolare del rocchetto è sufficientemente elevata, e supera un limite predeterminato, il nottolino viene a ruotare attorno al proprio asse per effetto della forza centrifuga ed entra in contatto con la superficie formante battuta del freno al silicone.
Viene operata quindi una immediata azione di frenatura continua e progressiva del rocchetto, e di conseguenza del cordino, che viene ad a percorrere dolcemente l'ultimo tratto della corsa di rientro, raggiungendo così gli scopi dell'invenzione.
Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa dell'invenzione, il nottolino è sottoposto permanentemente ad una forza di richiamo elastica predeterminata, che viene all'atto pratico messa in opera tramite una molla di richiamo.
In questo modo risulta possibile tarare il dispositivo in modo tale che il nottolino entri in contatto con la superficie di battuta del freno solamente nel caso in cui la velocità angolare del rocchetto sia superiore ad un limite predeterminato .
Conformemente ad una ulteriore forma di realizzazione preferenziale, il freno al silicone è dotato di mezzi di taratura della forza frenante; tali mezzi sono in genere costituiti da mezzi a vite che vengono ad esercitare una influenza sulla dimensione dei passaggi entro i quali viene a scorrere il silicone durante l'azionamento del freno.
Risulta in questo modo possibile aggiustare la forza frenante in modo tale che il cordino si riaw olga, durante la corsa terminale, ad una maggiore o minore velocità, a seconda delle esigenze.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti, alla lettura della descrizione seguente, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con l'ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate, in cui:
- la figura 1 mostra una sezione schematica del guinzaglio avvolgibile secondo l ' invenzione;
- la figura 2 mostra una vista parziale e schematica in pianta del collegamento tra rocchetto e dispositivo automatico di frenatura;
- la figura 3 mostra una sezione del dispositivo automatico di frenatura;
- la figura 4 illustra una posizione del dispositivo automatico di frenatura; e
la figura 5 illustra un’altra posizione del dispositivo automatico di frenatura.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE
Nelle figure, il numero di riferimento 10 indica generalmente un guinzaglio avvolgibile per animali domestici secondo la presente invenzione.
Il guinzaglio 10 comprende un involucro formato da due conchiglie 11 in materiale sintetico stampato, atte ad essere unite tramite mezzi a vite, e che definiscono una impugnatura 12, un bocchettone 13 di uscita di un cordino (non rappresentato) ed una cavità 14 all'interno della quale è disposto un rocchetto 15 in materiale sintetico, girevole attorno ad un asse fisso 16 e che è destinato all'avvolgimento ed allo svolgimento del cordino.
In corrispondenza di una porzione interna del rocchetto 15 è posizionata una molla a spirale 17, una estremità della quale è fissata al rocchetto 15 e l’altra estremità della quale -è fissata alla conchiglia 11 in prossimità dell'asse 16.
La molla 17 è disposta in modo tale da essere caricata svolgendo il cordino dal rocchetto 15, e da trovarsi in posizione pressoché completamente caricata una volta che l’intero cordino sia svolto dal rocchetto 15.
Il rocchetto 15 è dotato di una serie di protuberanze radiali 18, 18', 18" ..., ciascuna delle quali è dotata di una superficie 19, 19', 19" ... formante battuta, il cui scopo è descritto nella domanda di brevetto italiano n.
a nome della richiedente.
Inoltre, la conchiglia 11 presenta una sede atta ad accogliere un dispositivo 20 automatico di frenatura cordino che verrà nel seguito dettagliatamente descritto.
La conchiglia 11 è dotata nella sua parte superiore di un perno 21 fisso sul quale è montata una leva girevole 22 dotata di una prima estremità 23 sulla quale è fissata una estremità di una cinghia 24 di frenatura manuale del cordino, ed una seconda estremità 25 atta a cooperare con una porzione di una leva multifunzione 26 una prima estremità della quale è conformata a pulsante 27 e fuoriesce dalla conchiglia 11 per essere azionata manualmente dall'utente.
Ulteriori dettagli relativi al dispositivo di frenatura manuale sono descritti nella citata da domanda di brevetto italiano n. a nome della richiedente.
Le figure da 2 a 5 illustrano in maggiore dettaglio gli elementi costitutivi del dispositivo 20 di frenatura automatica del cordino associato al guinzaglio 10 secondo 1'invenzione.
La figura 2 mostra in pianta il rocchetto 15, sull'asse 16 di rotazione del quale è montato un pignone 40 integrale con il rocchetto 15.
Detto pignone 40 è atto a trasferire, tramite una cinghia dentata 41, il moto rotatorio del rocchetto 15 ad una puleggia dentata 42 appartenente al citato dispositivo di frenatura automatica 20.
Detta puleggia dentata 42 è solidale con un elemento tubolare 43 (vedi fig. 3) atto a ruotare attorno all'asse individuato da una vite senza fine 44 montata fissa, il detto eiemento tubolare essendo dotato di una porzione interna 45 che coopera con un organo 46 dotato di un foro filettato e montato sulla vite senza fine 44.
Pertanto, il movimento di rotazione dell'elemento tubolare 43 attorno all'asse della vite senza fine 44 risulta in un movimento di traslazione dell'organo 46 lungo il medesimo asse .
L'organo 46, atto a traslare lungo questo asse, è dotato di una protuberanza sulla quale è montato a rotazione limitata un nottolino 47 il cui movimento di rotazione attorno al proprio asse 48 è determinato dalla forza centrifuga, e che è atto ad entrare in cooperazione, in una posizione predeterminata, con una superficie formante battuta 49 appartenente ad un secondo elemento tubolare 50 solidale con il dispositivo di frenatura propriamente detto 51, nel caso di specie ad un freno al silicone di tipo di per sé noto ai tecnici esperti.
All'atto pratico, durante il movimento di svolgimento del cordino, il nottolino 47 è sempre sganciato dalla superficie formante battuta 49 appartenente al freno, che non esercita quindi alcuna azione frenante.
Nel caso in cui il cordino venga riavvolto, la molla 17 (vedi figure da 1 a 3) esercita la propria azione elastica sul rocchetto 15, il quale pone in rotazione il proprio pignone 40, e questo movimento viene rinviato sulla puleggia dentata 42 e sull'organo 46 atto a traslare lungo l'asse individuato dalla vite senza fine 44, ruotando attorno alla stessa.
Il movimento combinato di traslazione e di rotazione del detto organo prosegue liberamente fino a che il cordino non pervenga ad una distanza predeterminata e regolabile, valutabile ad esempio in 1,5-2 metri dalla posizione finale in cui l'elemento di aggancio collegato all'estremità libera del cordino è in battuta contro il bocchettone di uscita 13 del cordino dal guinzaglio 10.
A questo punto, se la velocità angolare del rocchetto 15 è sufficientemente elevata, e supera un limite predeterminato, il nottolino 47 viene a ruotare attorno al proprio asse 48 per effetto della forza centrifuga ed entra in contatto con la superficie formante battuta 49 dell'elemento tubolare 50 collegato al freno al silicone 51.
Viene operata quindi, tramite la cinghia dentata 41, una immediata azione di frenatura continua e progressiva del rocchetto 15, e di conseguenza del cordino, che viene ad a percorrere dolcemente l'ultimo tratto della corsa di rientro, raggiungendo così gli scopi dell'invenzione.
Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa dell'invenzione, il nottolino 47 è sottoposto permanentemente ad una forza di richiamo elastica predeterminata, che viene all'atto pratico messa in opera tramite una molla di richiamo (non rappresentata).
In questo modo risulta possibile tarare il dispositivo in modo tale che il nottolino 47 entri in contatto con la superficie 49 di battuta del freno solamente nel caso in cui la velocità angolare del rocchetto 15 sia superiore ad un limite predeterminato.
Conformemente ad una ulteriore forma di realizzazione preferenziale, il freno al silicone 51 è dotato di mezzi di taratura della forza frenante; tali mezzi sono in genere costituiti da mezzi a vite 52 che vengono ad esercitare una influenza sulla dimensione dei passaggi entro i quali viene a scorrere il silicone durante l'azionamento del freno.
Risulta in questo modo possibile aggiustare la forza frenante in modo tale che il cordino si riavvolga, durante la corsa terminale, ad una maggiore o minore velocità, a seconda delle esigenze.
Nelle figure 4 e 5 tali mezzi a vite sono illustrati all'interno dell'involucro 11; tuttavia, secondo un'altra forma di realizzazione preferenziale dell'invenzione, l'involucro 11 può essere dotato di un opportuno orifizio di accesso ai mezzi a vite 52 in modo tale che la taratura della forza frenante possa essere effettuata semplicemente da parte dell'utente.
L'invenzione è stata precedentemente descritta con riferimento ad una sua particolare forma di realizzazione preferenziale, in cui il guinzaglio 10 è dotato di un dispositivo automatico di frenatura del cordino, agente nella fase finale della corsa di riaw olgimento dello stesso.
Appare chiaro che l'invenzione non comprende unicamente questa forma di realizzazione, unitamente alle sue varianti dettate dalle equivalenze meccaniche.
Sono infatti realizzabili, senza uscire dagli scopi dell'invenzione, guinzagli rispettivamente dotati sia del dispositivo di frenatura automatica rocchetto che del dispositivo di frenatura manuale rocchetto descritto nella domanda di brevetto italiano n. a nome della richiedente.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Guinzaglio avvolgibile (10), comprendente un involucro (11) in materiale sintetico stampato racchiudente al proprio interno primi mezzi (15) atti all'avvolgimento di un cordino ad una estremità del quale sono previsti secondi mezzi di aggancio ad un collare o simile, i detti primi mezzi (15) essendo inoltre dotati di terzi mezzi di richiamo elastico (17) allo scopo di riavvolgere velocemente il cordino, caratterizzato dal fatto che esso comprende quarti mezzi (20, 51), agenti sui detti primi mezzi (15), atti a consentire la frenatura automatica della corsa finale di riavvolgimento del cordino all'interno del guinzaglio (10), detti mezzi (20) essendo atti ad entrare in funzione solamente nel caso in cui la velocità di riavvolgimento del cordino superi un limite predeterminato.
  2. 2 . Guinzaglio (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti quarti mezzi (20) di frenatura automatica comprendono un freno al silicone (51).
  3. 3. Guinzaglio (10) secondo una delle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che i detti primi mezzi di riavvolgimento comprendono un rocchetto (15) girevole all'interno del detto involucro (11), e dal fatto che i detti secondi mezzi (17) di richiamo elastico comprendono una molla a spirale una estremità della quale è fissata al detto rocchetto (15) e l'altra estremità della quale è fissata al detto involucro (11).
  4. 4 . Guinzaglio (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il detto rocchetto (15) comprende un organo rotante (40) collegato con mezzi a cinghia (41) ad una puleggia (42) solidale con un elemento tubolare (43) atto a ruotare attorno all'asse individuato da una vite senza fine (44) montata fissa, il detto elemento tubolare (43) essendo dotato di una porzione interna (45) che coopera con un organo (46) dotato di un foro filettato e montato sulla detta vite senza fine (44), il detto organo (46) essendo dotato di una protuberanza sulla quale è montato a rotazione limitata un nottolino (47) il cui movimento di rotazione attorno al proprio asse (48) è determinato dalla forza centrifuga, e che è atto ad entrare in cooperazione, in una posizione predeterminata, con una superficie formante battuta (49) appartenente ad un secondo elemento tubolare (50) solidale con detti mezzi (20, 51) di frenatura automatica.
  5. 5 . Guinzaglio secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto nottolino (47) è sottoposto all'azione di mezzi di richiamo elastico. Guinzaglio secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che il detto freno al silicone (51) è tarabile, vantaggiosamente tramite mezzi a vite (52).
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