ITVI20090094A1 - Struttura di arredo modulare - Google Patents
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Description
STRUTTURA DI ARREDO MODULARE
La presente invenzione si riferisce genericamente ad una struttura di arredo modulare.
Più in particolare, l’invenzione riguarda una struttura di arredo bagno e/o di arredamento in genere, che viene realizzata componendo due o più elementi modulari, di varia natura, forma e/o dimensioni, innestati tra loro e/o ad un piedistallo di riferimento tramite mezzi di contrasto, quali anelli o-ring.
In questo modo, vi à ̈ la possibilità di comporre infinite soluzioni di arredo, quali, per esempio, piantane per bagno, appendiabiti, scaffalature, mobili a giorno, servomuto, piani di lavoro regolabili in altezza, basi di appoggio e strutture di copertura per esterno in genere, ecc., impiegando pochi pezzi standard e in assenza di qualsiasi vite di fissaggio tra i vari elementi.
E’ noto che i mobili cosiddetti componibili sono costituiti da diversi elementi modulari, che possono essere di forma parallelepipeda o cubica, con una o più delle superfici a giorno.
Gli elementi modulari sono normalmente disposti in orizzontale e/o in verticale, in linea o sormontati uno all’altro, in modo tale da realizzare una superficie che costituisce di per sé la struttura di arredo.
La struttura di arredo, utilizzabile sia in ambiente domestico che in uffici, crea inoltre uno spazio organizzato ove poter alloggiare libri, riviste, suppellettili, ecc.
Tuttavia, gli elementi modulari componibili di tipo noto, che realizzano le strutture di arredo tradizionali, sono collegabili tra loro in modo fisso e obbligato e, quindi, la flessibilità di organizzazione dello spazio risulta alquanto limitata.
Inoltre, nel caso di elementi modulari componibili, essi possono essere impilati verticalmente, in modo che ciascun elemento mantenga la propria posizione quando à ̈ caricato di oggetti al proprio interno.
Tuttavia, anche in questo caso, si rilevano alcuni inconvenienti, primo fra tutti quello determinato dal fatto che qualsiasi urto può causare il distacco e la caduta degli elementi modulari più alti.
Alternativamente, si utilizzano elementi modulari componibili realizzati in modo tale da poterli fissare tra loro, tramite viti, morsetti o blocchetti, e creare così una struttura rigida, che risulta modificabile nel tempo solo dopo aver smontato l’intera struttura originaria.
Infine, i componenti di arredo costituiti da elementi modulari componibili di tipo noto richiedono manodopera specializzata, in quanto l’acquirente non à ̈ sempre in grado di capire con la dovuta chiarezza le istruzioni per il montaggio della struttura, così come non à ̈ sempre in grado di avere la sufficiente destrezza per realizzare la composizione modulare che desidera.
Scopo della presente invenzione à ̈, quindi, quello di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati e, in particolare, quello di indicare una struttura di arredo modulare, che permetta di realizzare infinite soluzioni di arredamento in genere e, in particolare, di arredo bagno, impiegando pochi e semplici pezzi aventi struttura e dimensioni di tipo standard.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di indicare una struttura di arredo modulare, che permetta di realizzare, con semplicità e rapidità , varie strutture, quali appendiabiti, piantane per bagno, scaffalature, mobili a giorno, servomuto, piani di lavoro regolabili in altezza, basi di appoggio e strutture di copertura per esterno in genere, ecc., in assenza di viti di fissaggio tra i vari elementi.
Ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare una struttura di arredo modulare, che consenta di essere personalizzata da parte dell’utente, aggiungendo o togliendo componenti a seconda delle scelte dell’utente, il quale può così modificare la composizione in qualunque momento.
Questi ed altri scopi sono conseguiti da una struttura di arredo modulare, secondo la rivendicazione 1 allegata; altre caratteristiche tecniche di dettaglio sono riportate nelle rivendicazioni successive.
In modo vantaggioso, la presente invenzione à ̈ diretta ad una struttura di arredo composta da elementi modulari componibili fra loro, ove tali elementi modulari sono semplicemente inseribili uno nell’altro e/o ancorabili ad una struttura di base, quale un piedistallo, in modo reversibile, semplice e stabile. In particolare, si ha la possibilità di comporre infinite soluzioni di arredo, senza dover utilizzare utensili, viti di fissaggio o altri mezzi di collegamento tra i vari elementi e senza dover posizionare gli elementi modulari componibili in luoghi obbligati e/o secondo modalità predefinite.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue, relativa ad alcune forme di realizzazione preferite ed esemplificative, ma non limitative, della struttura di arredo modulare, secondo la presente invenzione, e dai disegni annessi, in cui:
- la figura 1A Ã ̈ una vista laterale di un primo elemento modulare componibile impiegato nella struttura di arredo modulare, secondo la presente invenzione;
- la figura 1B Ã ̈ una vista laterale di un secondo elemento modulare componibile impiegato nella struttura di arredo modulare, secondo la presente invenzione;
- le figure 2, 3 e 4 mostrano tre esempi preferiti ed esemplificativi, ma non limitativi, di strutture di arredo modulare realizzabili secondo la presente invenzione.
Si sottolinea sin da subito che, anche se la descrizione che segue e le figure allegate si riferiscono a particolari strutture di arredo, quali appendiabiti e piantane per bagno, il concetto innovativo descritto nella presente invenzione, come si vedrà nel seguito della trattazione, può essere facilmente esteso a qualsiasi altra struttura di arredamento in generale, quali mobili a giorno, servomuto, scaffalature, piani di lavoro regolabili in altezza, basi di appoggio, strutture di copertura per esterno in genere, ecc.
Con particolare riferimento alla figura 1A menzionata, essa mostra uno degli elementi modulari componibili, indicato genericamente con 10, che presenta un corpo 11 sostanzialmente cilindrico, realizzato preferibilmente in acciaio inox ed avente, in corrispondenza di una delle estremità 26 del corpo 11, una cava o cavità interna 12, di forma circolare, e, da parte opposta, in corrispondenza dell’altra estremità del corpo 11, un’appendice o stelo allungato 13, che sporge dal corpo 11, anch’esso di forma cilindrica e con diametro minore rispetto al diametro del corpo 11, e dotato di anelli di contrasto o tenuta 14, alloggiati in rispettive sedi, che, in forme di realizzazione preferite, ma non limitative, dell’invenzione, sono costituiti da o-ring. Sul corpo cilindrico 11 à ̈ altresì ricavata, nelle vicinanze dell’appendice cilindrica 13 ed in posizione centrale rispetto al corpo 11, rispetto all’appendice 13 e rispetto alla cava 12, un’apertura sagomata o foro 15, atto all’alloggiamento di un secondo elemento modulare componibile 20 (mostrato in dettaglio nella figura 1B allegata), il quale, in forme realizzative preferite ed esemplificative, ma non limitative, dell’invenzione, à ̈ costituito genericamente da una porzione cilindrica allungata 16, all’estremità della quale à ̈ avvitato o fissato un disco piatto 17, atto a realizzare una funzione di appendino.
In forme di realizzazione esemplificative e preferite, ma non limitative, dell’invenzione, anche la porzione cilindrica allungata 16 ed il disco piatto 17 sono realizzati preferibilmente in acciaio inox.
Come mostrato più in dettaglio nelle figure 2, 3 e 4, l’estremità 21 della porzione cilindrica allungata 16, opposta rispetto al disco piatto 17, à ̈ inserita all’interno dell’apertura 15 ed à ̈ preferibilmente e vantaggiosamente mantenuta in posizione tramite l’azione di contrasto di un perno filettato 22 inserito nel condotto cilindrico 23, che sfocia lateralmente ed all’interno dell’apertura 15 e comunica con l’esterno in corrispondenza dell’estremità 24 dell’appendice 13. Tale estremità 24, infatti, presenta un’apertura o foro centrale, che comunica con il condotto 23, in modo tale da poter azionare il perno filettato 22 in apertura o in chiusura, tramite un attrezzo opportuno (quale una brugola) che agisce sulla testa del perno, al fine di, rispettivamente, rimuovere l’elemento 20 dall’apertura 15 o fissare il suddetto elemento 20 all’interno dell’apertura 15.
Sull’appendice 13 à ̈ altresì realizzato un foro 25, preferibilmente posto allo stesso livello dell’apertura 15 ed in comunicazione con il condotto cilindrico 23, atto a consentire il passaggio di aria all’interno dell’apertura 15 per un corretto inserimento e per la conseguente fuoriuscita della porzione allungata 16 dell’elemento modulare 20.
Da quanto descritto à ̈ evidente che, inserendo almeno una prima appendice cilindrica 13 di un primo elemento modulare 10 (dotato o meno del secondo elemento modulare 20) all’interno di una cava ricavata internamente ad una o più porzioni tubolari di base 18, associate ad uno o più piedistalli 19, e sovrapponendo uno o più ulteriori elementi modulari 10 fra di loro, tramite l’inserimento dell’appendice cilindrica 13 di uno di essi all’interno della cava 12 dell’elemento modulare 10 precedente, si ottiene il fissaggio sicuro degli elementi 10 uno sopra l’altro o in varie altre configurazioni, la cui disposizione dipende dalla tipologia del piedistallo 19 e delle porzioni tubolari 18 di base.
Così operando, si ottiene con rapidità e facilità una configurazione del tipo di quelle mostrate nelle figure 2, 3 e 4, ove à ̈ possibile osservare che il semplice inserimento di un primo elemento modulare 10 all’interno di un ulteriore elemento modulare 10, avente medesime forma e dimensioni, consente di ottenere un sistema di giunzione stabile e sicuro, in cui la presenza degli anelli di contrasto e ritenuta 14 permette il fissaggio degli elementi modulari 10 uno sull’altro, la loro rotazione reciproca e la possibilità di essere nuovamente separati con facilità uno dall’altro, in modo tale da poter variare la componibilità della struttura di arredo a seconda delle esigenze dell’utilizzatore.
In particolare, la possibilità di ruotare un elemento modulare 10 sull’altro, così come la possibilità di associare piedistalli 19, variamente sagomati, ad una o più porzioni tubolari di base 18 ed agli elementi modulari 10 e 20, consentono altresì di variare a piacimento la disposizione delle porzioni 16 e dei relativi dischi 17 dell’elemento modulare 20, al fine di ottenere differenti strutture, quali piantane per bagni, appendiabiti, scaffalature, mobili a giorno, servomuto, piani di lavoro regolabili in altezza, basi di appoggio, strutture di copertura per esterno in genere, ecc.
Inoltre, la presenza di piedistalli 19 e porzioni tubolari di base 18 consente, ancora vantaggiosamente, sia di ancorare stabilmente la struttura di arredo, sia di sostenerla senza necessità di appoggiarla ad una o più pareti.
E’ evidente che, in altre forme esecutive dell’invenzione, gli elementi modulari componibili 10 e/o 20 potranno avere una forma differente da quella cilindrica e comunque tale da consentire la combinazione dei suddetti elementi modulari 10 e/o 20 tra loro, così come potranno essere realizzati, oltre che in acciaio inox, in altri materiali, quali alluminio, acciaio, ottone, bronzo, materie plastiche, ecc.
Inoltre, anche se le strutture mostrate nelle figure allegate si riferiscono preferibilmente al settore dell’arredo bagno, tramite il sistema di giunzione ad innesto sopra descritto, secondo la presente invenzione, à ̈ possibile analogamente ottenere la realizzazione di prototipi e di prodotti finiti, anche di alto design e di alta gamma, per applicazioni nell’ambito più ampio dell’arredamento in genere.
Naturalmente, infatti, le forme di realizzazione o di organizzazione degli spazi potranno essere le più disparate e le strutture di arredo potranno assumere le forme più complesse, essendo sufficiente, per questo, utilizzare elementi modulari componibili 10 e/o 20 diversi nella forma, nei colori e nella disposizione. Resta comunque il fatto che tali elementi modulari 10 e/o 20 vengono collegati tra loro e/o ad una o più porzioni tubolari di base 18 esclusivamente tramite sistemi di giunzione e rotazione ad innesto e, quindi, senza la necessità di utilizzare viti di fissaggio tra i vari elementi, dadi o altri mezzi di connessione che non potrebbero essere utilizzati da chiunque e che, soprattutto, pongono un limite strutturale alle configurazioni ottenibili, che l’invenzione riesce a superare, potendo la struttura di arredo essere trasformata nella sua forma in qualsiasi momento.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche della struttura di arredo modulare, che à ̈ oggetto della presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi.
In particolare, essi riguardano i seguenti aspetti:
- assenza di viti di fissaggio tra i vari elementi, dadi o altri mezzi di fissaggio;
- possibilità di personalizzare la composizione; - possibilità di aggiungere componenti in qualunque momento;
- possibilità di modificare la composizione in qualunque momento.
E’ chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate alla struttura di arredo in questione, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come à ̈ chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e gli stessi potranno essere sostituiti con altri equivalenti.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Struttura di arredo modulare, atta alla composizione, da parte di un utilizzatore, di varie soluzioni di arredo, quali piantane, appendiabiti, scaffalature, mobili, piani di lavoro regolabili in altezza, basi di appoggio, strutture di copertura per esterno in genere, ecc., senza dover utilizzare utensili, viti di fissaggio o altri mezzi di collegamento tra i vari elementi componibili, e comprendente almeno un elemento di base (18, 19), a contatto con almeno una superficie di riferimento, ed almeno un primo elemento modulare componibile (10), atto ad essere connesso amovibilmente a detto elemento di base (18, 19), caratterizzata dal fatto che detto primo elemento modulare (10) presenta un corpo sagomato (11), che prevede, ad una prima estremità , almeno un’appendice o stelo allungato (13), avente dimensioni di ingombro minori delle dimensioni di ingombro di detto corpo sagomato (11), e, in corrispondenza di un’estremità (26) opposta a detta prima estremità , almeno una cava (12), ricavata internamente a detto corpo sagomato (11), all’interno della quale à ̈ innestabile detta appendice o stelo allungato (13) di almeno un secondo elemento modulare componibile avente forma e dimensioni uguali a quelle di detto primo elemento modulare componibile (10).
- 2. Struttura di arredo modulare come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto corpo sagomato (11) Ã ̈ sostanzialmente cilindrico.
- 3. Struttura di arredo modulare come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di essere realizzata in alluminio e/o acciaio e/o acciaio inox e/o ottone e/o bronzo e/o materie plastiche in genere.
- 4. Struttura di arredo modulare come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta appendice (13) Ã ̈ dotata di una serie di anelli di contrasto o tenuta (14), alloggiati in rispettive sedi e costituiti preferibilmente da o-ring.
- 5. Struttura di arredo modulare come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che su detto corpo sagomato (11) à ̈ ricavata almeno un’apertura sagomata (15), atta all’alloggiamento di almeno un terzo elemento modulare componibile (20).
- 6. Struttura di arredo modulare come alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto terzo elemento modulare componibile (20) comprende almeno una porzione allungata (16), all’estremità della quale à ̈ connesso almeno un elemento terminale (17) di aggancio, detta porzione allungata (16) essendo inserita all’interno di detta apertura sagomata (15).
- 7. Struttura di arredo modulare come alla rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detta porzione allungata (16) à ̈ mantenuta in posizione tramite l’azione di contrasto di almeno un perno filettato (22) inserito all’interno di un condotto (23), detto condotto (23) essendo atto a sfociare lateralmente ed all’interno di detta apertura sagomata (15) e comunicante con l’esterno in corrispondenza di almeno una estremità (24) di detta appendice (13).
- 8. Struttura di arredo modulare come alla rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta estremità (24) di detta appendice (13) presenta un’apertura, che comunica con detto condotto (23), in modo tale da poter azionare detto perno filettato (22) al fine di rimuovere detto terzo elemento modulare componibile (20) da detta apertura sagomata (15) o fissare detto terzo elemento modulare componibile (20) all’interno di detta apertura sagomata (15).
- 9. Struttura di arredo modulare come alla rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che su detta appendice o stelo allungato (13) à ̈ realizzato un foro (25), che comunica con detto condotto (23), atto a consentire il passaggio di aria all’interno di detta apertura sagomata (15) per un corretto inserimento ed una corretta fuoriuscita di detta porzione allungata (16) di detto terzo elemento modulare componibile (20).
- 10. Struttura di arredo modulare come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento modulare componibile (10) Ã ̈ girevolmente associato a detto secondo elemento modulare componibile.
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