ITUD980028U1 - Scopaspira - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DI MODELLO INDUSTRIALE DI UTILITÀ' avente per titolo: SOOPASPIRA

Lo scopaspira non è altro che un piccolo aspirapolvere temporizzato, nascosto dietro al battiscopa di un qualsiasi mobile, che ad un solo tocco si avvia aspirando facilmente lo sporco raccolto con la scopa e inmagazinandolo in un apposito cassetto grazie ad uno speciale ricircolo d'aria .

Fino ad oggi il settore degli elettrodomestici ha proposto aspiratori di qualunque dimensione e potenza. La mia idea è nata pensando a persone come casalinghe, anziani e tutti coloro che vivono la casa e la crescente necessità per la società moderna di ridurre al minimo i consumi energetici così da contenere al massimo le spese. Questo trovato, però, può essere utilizzato da chiunque e può trovare applicazione ovunque grazie alla sua versibilità: infatti, è stato pensato di piccole dimensioni per ottimizzare gli spazi ma può essere costruito in tutte le dimensioni e utilizzando aspiratori anche più potenti, a seconda delle necessità. Ho sempre trovato scomodo chinarmi a raccogliere lo sporco radunato con la scopa: così non ho fatto altro che conglobare in un modesto spazio, sotto un qualsiasi mobiletto (o sotto al battiscopa) un vano diviso in due sezioni.

Da una parte un piccolo aspiratore temporizzato azionabile con un leggero tocco di scopa (evitando così di doversi chinare) e dall'altra un semplice cassetto in cui viene raccolta la sporcizia. Il funzionamento e la costruzione dello SCOPASPIRA è molto semplice; è costituito (come da tavola n.l) da: una scatola esterna (A), da uno sportello a battiscopa (B), da un boccaglio di aspirazione (C), da un cassetto raccoglitore (D), da un filtro (E), da una chiocciola aspirante (F), da un motore (G), da un timer (H), da un pulsante di avvio (I) e da una presa di corrente 10A (L).

La sua realizzazione si articola in cinque principali fasi:

- adattamento su mobile o ambiente d'uso;

- realizzazione della scatola esterna;

- realizzazione del cassetto raccoglitore;

- assemblaggio del gruppo aspirante;

- collegamento della parte elettrica.

Dopo aver deciso di quali dimensioni costruire lo SCOPASPIRA, si procede alla sua realizzazione. Per comodità io descriverò materiali, misure e costruzione del mio prototipo. Per prima cosa ci si procura il materiale con cui costruire il contenitore esterno. Io ho utilizzato tavole di legno di spessore circa 1 cm e viti per assemblare il vano e per applicare lo sportello anteriore a battiscopa. La scatola misurerà cm 30 X 45 con un'altezza di dii15; avrà là forma di uh parallelepipedo aperto dal lato anteriore dove si applicherà lo sportello che potrà essere facilmente sollevato a 180°.

All'interno la scatola viene divisa da un separé in legno forellato. Si vengono a creare così due scompartì: a sinistra scorre il cassetto raccoglitore, mentre a destra trova spazio il vero e proprio gruppo aspirante. Arrivati a questo punto è necessario far uso della tavola n.2 per la descrizione della costruzione del cassetto. Anche il cassetto ha la forma di parallelepipedo e misura cm 15 X 26 con un altezza di cm 7,5. Il cassetto è stato realizzato con un compensato di imi 5 di spessore. Nella parte anteriore troviamo il boccaglio di entrata della sporcizia (tavola n.2 lett.A), nella parte superiore vi è un tappo cernierato apribile a 90° (tavola n.2 lett.B), che permette di svuotare facilmente il cassetto. Il lato confinante con il separé, è stato forellato e gli è stato applicato un piccolo filtro (tavola n.2 lett.C). All'interno, per far sì che la sporcizia non fuoriesca, ho applicato una sorta di valvola di non ritorno (tavola n.2 lett.D). Nella parte destra della scatola viene collocato il gruppo aspirante, costituito da una chiocciola (tavola n.l lett.F) che consiste in un banale ventilatorino, simile a quelli che troviamo nelle cappe delle cucine, e da un motorino di 220V (tavola n.l lett.G). La chiocciola spirante verrà rivolta verso il lato forato del separé. Intorno alla chiocciola aspirante e al motore, che costituiscono il "cuore" dell'apparecchio, si costruisce, con una serie di paretine di compensato, il convogliatore (tavola n.l lett.M).

Il convogliatore è una spece di tubo che sulla ventola è di diametro uguale a questa, poi via via si ridimensiona dando la possibilità all'aria aspirata di forzarsi e rindirizzarsi all'entrata sul boccaglio aspirante.

Semplice, ma molto importante, la realizzazione della parte elettrica, costituita oltre che dal motore da: un temporizzatore (tavola n.1 lett.H), da un pulsante tipo fine corsa (tavola n.1 lett.I), da una presa di corrente da 10A (tavola n.l lett.L) e da un metro circa di cavo alimentazióne 3 X 15 mm . Per il collegamento, quindi, si sguaina qualche centrimetro di cavo alimentazione, si collega il conduttore di neutro (blu) e il conduttore di protezione (giallo-verde) direttamente sulla morsettiera del motore; mentre la fase bisogna collegarla al pulsante, da questo al temporizzatore e infine al motore. Naturalmente dall'altro capo del cavo applicheremo la presa di corrente (tavola n.1 lett.L). La chiocciola, il motore, il convogliatore e la parte elettrica occupano alla fine uno spazio di cm 24 X 26 con un'altezza di αη 14.

Una volta assemblato tutti i componenti, l'aspiratore può essere utilizzato così: con un leggero tocco sullo sportello a battiscopa (tavola n.1 lett.B) si aziona il pulsante di avvio interno (tavola n.1 lett.I) che a sua volta dà l'impulso al temporizzatore (tavola n.1 lett.fi) quésto dà tensione e quindi mette ih funzione il motore dell'aspiratore (tavola n.1 lett.G) per un periodo determinato dalla regolazione del timer temporizzatore (che si può facilmente regolare dall'esterno agendo su una vite di registro).

Il mio prototipo si presenta esternamente cane da tavola n.4 disegno n.l. Lo SCOPASPIRA l'ho integrato in un mobiletto a ripiani. Nella zona N è inserito lo SCOPASPIRA, nella zona 0 ho costruito i ripiani. Esternamente, quindi, sembra un normale mobiletto, ma sollevando il tappo a battiscopa (tavola n.4 disegno n.2) scopriamo lo SCOPASPIRA: a sinistra il cassetto raccoglitore si presenta cane tavola n.4 disegno n.2 lett.Q , mentre il gruppo aspirante viene coperto da una tavoletta di legno (tavola n.4 disegno n.2 lett.R), si intravede solamente il pulsante di avvio (tavola n.4 disegno n.2 lett.S) e una parte del convogliatore d'aria (tavola n.4 disegno n.2 lett.T).

Durante il funzionamento di un normale aspiratore l'aria espulsa dalla ventola viene dispersa; la mia idea è, invece, stata di riciclarla (tavola n.3): un volta espulsa indirizzarla nuovamente all'ingresso ottenendo così una doppia potenza; una di normale aspirazione, l'altra di "aiuto forzato" che spinge lo sporco, raccolto con la scopa, da terra nel cassetto. Basterà periodicamente alzare lo sportello (che si apre a 180°) per estrarre il cassetto raccoglitore e svuotarlo.

Questo riciclo d'aria, quindi, permette di spingere la sporcizia nel cassetto e anche di sfruttare nel miglior modo la potenza del piccolo aspiratore, ottenendo così anche un risparmio energetico.

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1) RICICLO DELL'ARIA TRAMITE UN FILTRO E UN CONVOGLIATORE: L'aria aspirata viene filtrata all'interno e spinta all'esterno. Qui viene riutilizzata; viene deviata nuovamente verso l'entrata spingendo 10 sporco all'interno. Questo sistema permette di utilizzare al meglio la forza del piccolo aspiratore e quindi di minimizzare i consumi.
2. 2) TIMER: Il timer è facilmente regolabile dall'esterno. Ogni utente lo regolerà secondo le proprie esigenze; il motore quindi viene disinserito automaticamente.
3. 3) OTTIMIZZAZIONE DELLO SPAZIO: Tale aspiratore può essere collocato in uno spazio che normalmente non viene utilizzato cane la parte più bassa di un mobile o il battiscopa.