ITUD20080191A1 - Elemento strutturale per l'edilizia - Google Patents

Elemento strutturale per l'edilizia Download PDF

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ITUD20080191A1
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    • E04BUILDING
    • E04CSTRUCTURAL ELEMENTS; BUILDING MATERIALS
    • E04C1/00Building elements of block or other shape for the construction of parts of buildings
    • E04C1/40Building elements of block or other shape for the construction of parts of buildings built-up from parts of different materials, e.g. composed of layers of different materials or stones with filling material or with insulating inserts
    • E04C1/41Building elements of block or other shape for the construction of parts of buildings built-up from parts of different materials, e.g. composed of layers of different materials or stones with filling material or with insulating inserts composed of insulating material and load-bearing concrete, stone or stone-like material
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
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    • E04B2/02Walls, e.g. partitions, for buildings; Wall construction with regard to insulation; Connections specially adapted to walls built-up from layers of building elements
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"ELEMENTO STRUTTURALE PER L'EDILIZIA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un elemento strutturale per l'edilizia quale ad esempio un mattone, un blocco, un pannello, un solaio o simili manufatti in materiale conglomerato, tipo calcestruzzo, a base di cemento od altro, eventualmente provvisti di uno o più inserti in materiale isolante, quale polistirolo, o simili termo/fono isolanti oppure in materiale di riempimento .
STATO DELLA TECNICA
E noto realizzare un elemento strutturale costituito da due parti portanti in calcestruzzo, una rivolta verso l'esterno ed una verso l'interno. Tali elementi strutturali noti hanno una forma complessiva di tipo parallelepipedo rettangolo, tipica di mattoni o blocchi costruttivi comunemente impiegati nell'edilizia per realizzare strutture quali le pareti di un edificio.
L'elemento strutturale noto può essere di tipo pieno, di norma utilizzato per la realizzazione di strutture portanti, oppure parzialmente pieno, o "forato", utilizzato per la realizzazione di strutture non portanti. L'elemento parzialmente pieno comprende fori passanti, disposti con regolarità, di forma circolare, semirettangolare od altra, i quali si estendono in altezza nel corpo dell'elemento costruttivo stesso. Tali fori consentono sia di alleggerire il peso del blocco, rendendolo pertanto idoneo alla realizzazione di strutture o pareti non portanti, che di aumentare le sue proprietà termo/fono isolanti.
L'elemento strutturale noto può comprendere uno o più elementi termo/fono isolanti in polistirolo sagomato o di materiale di riempimento, interposti alle due parti portanti.
Un inconveniente di tali elementi strutturali noti è che la loro posa in opera per la realizzazione di porzioni angolari di dette strutture comporta complicate e lunghe operazioni di taglio trasversale degli elementi strutturali stessi e, quindi, un aumento di tempi e costi di realizzazione complessivi.
Un ulteriore inconveniente è che, nel caso in cui l'elemento costruttivo comprende uno o più di detti elementi termo/fono isolanti, operazioni di taglio non particolarmente precise, o frettolose, possono comportare la realizzazione di porzioni sagomate che, disposte in uso, non realizzano un accoppiamento desiderato e/o preciso dei corrispondenti elementi termo/fono isolanti. Ciò può determinare, ad esempio, la formazione di ponti termici indesiderati durante la stesura della malta fra un blocco e l'altro, e, quindi, una sostanziale diminuzione delle proprietà termo/fono isolanti della struttura nella sua forma realizzativa finale. Se si realizzano porzioni angolari specializzate, ciò comporta un aumento degli stampi di formatura, con relativi costi, nonché difficoltà di reperimento e di gestione delle scorte.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un elemento costruttivo per l'edilizia, che consenta un'agevole e veloce posa in opera di porzioni angolari di strutture edilizie evitando, o riducendo, la formazione di ponti termici.
Inoltre, altro scopo del presente trovato è quello di ridurre il numero di stampi necessari e di pezzi specializzati.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.
Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un elemento strutturale secondo il presente trovato è utilizzabile per l'uso come mattone, blocco costruttivo, pannello, solaio o simili per la realizzazione di strutture edilizie ed in particolare, all'occorenza, di sue porzioni angolari.
L'elemento strutturale, a forma sostanzialmente parallelepipeda, comprende almeno una parte in materiale conglomerato, quale calcestruzzo e simili, a definire perifericamente almeno una prima faccia di collegamento ad altro elemento strutturale .
Sulla prima faccia di collegamento sono atti ad essere abbinati, lungo un piano di appoggio previsto in corrispondenza di detta faccia di collegamento, uno o più ulteriori elementi strutturali per la loro posa in opera ed il loro collegamento stabile mediante uno strato di materiale di presa.
Tipicamente la prima faccia di collegamento è atta ad essere disposta in orizzontale, per l'abbinamento superiore di altro elemento strutturale, mentre seconde facce di collegamento, laterali, sono normalmente atte ad essere disposte in verticale, per l'abbinamento a fianco, o laterale, di altro elemento strutturale.
Secondo un aspetto del presente trovato, la prima faccia di collegamento comprende elementi indicatori predisposti a definire linee di taglio preferenziali, sostanzialmente disposte in diagonale rispetto alla superficie del blocco, o della faccia di collegamento stessa. Le linee di taglio preferenziali permettono un comodo taglio selettivo dell'elemento strutturale secondo un piano di taglio, sostanzialmente ortogonale alla faccia di collegamento, in modo da ottenere sottoelementi strutturali atti ad essere utilizzati per la formazione di porzioni angolari. Detto piano di taglio definisce un piano di contatto per il collegamento di ciascun sottoelemento strutturale, così ottenuto, ad almeno un altro sottoelemento strutturale dello stesso o di un altro elemento strutturale, in modo da realizzare una continuità di linea anche nelle porzioni angolari della struttura edilizia secondo un' angolatura predefinita e correlata all ' inclinazione delle linee di taglio .
Secondo una prima variante del presente trovato, gli elementi indicatori sono reciprocamente ortogonali, per definire sostanzialmente , all 'occorrenza, quattro porzioni angolari da uno stesso blocco.
Secondo un'ulteriore variante gli elementi indicatori si intersecano sostanzialmente in corrispondenza di una porzione mediana della prima faccia di collegamento.
Secondo un'ulteriore variante del presente trovato, gli elementi indicatori sono disposti inclinati a 45° rispetto ai lati della prima faccia di collegamento .
Costituisce, inoltre , variante del presente trovato prevedere che gli elementi indicatori siano associati ad asole che si sviluppano sulla prima faccia di collegamento, secondo un asse di sviluppo longitudinale sostanzialmente coincidente con detti elementi indicatori .
E ' , inoltre, variante il fatto che le asole definiscono un foro di collegamento fra la prima faccia di collegamento ed una contrapposta faccia dell ' elemento strutturale, in modo da definire in ciascun sottoelemento strutturale , dopo il taglio, una sede rientrante rispetto al piano di contatto per la stesura del materiale da presa. Tali asole hanno uno spessore predefinito in modo da realizzare dette sedi rientranti con una predeterminata profondità, rispetto al piano di contatto, la quale è correlata al predefinito spessore di materiale da presa da stendere .
E ' pure variante del presente trovato prevedere che l 'elemento strutturale secondo il presente trovato comprende un inserto in materiale isolante, ad esempio fono/termo isolante tipo polistirolo, o di riempimento. Secondo il trovato, ciascun sottoelemento strutturale si collega, in corrispondenza delle porzioni angolari , ad un altro sottoelemento strutturale in modo che i relativi inserti in materiale isolante presentano una superficie di contatto sostanzialmente complanare al piano di contatto , per realizzare, in corrispondenza di dette porzioni angolari, una continuità di isolamento perimetrale della struttura edilizia.
Questo consente di realizzare agevolmente ed in tempi rapidi strutture edilizie comprendenti uno strato isolante , sostanzialmente definito dalla continuità di inserti isolanti , che si sviluppa in maniera perimetrale su tutta l 'estensione della struttura stessa, evitando la formazione di possibili ponti termici in corrispondenza delle sue porzioni angolari .
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui :
- la fig. 1 è una vista in pianta di un elemento strutturale secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista prospettica dell 'elemento strutturale di fig. 1 ;
- la fig. 3 è una vista in pianta dell 'elemento strutturale secondo il presente trovato e di suoi sottoelementi strutturali;
la fig. 4 è una vista in pianta di un primo esempio di posa in opera di una struttura edilizia comprendente più sottoelementi strutturali di fig. 3; la fig. 5 è una vista in pianta di un secondo esempio di posa in opera di una struttura edilizia comprendente sottoelementi strutturali di fig. 3.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un elemento strutturale 10 per l'edilizia secondo il presente trovato comprende un corpo 12 realizzato in un materiale conglomerato, come ad esempio calcestruzzo cementizio, ma anche lapillo vulcanico, calcestruzzo bituminoso, od altri materiali simili.
La forma dell'elemento strutturale 10 è quella tradizionale a parallelepipedo rettangolo, tipica di mattoni o blocchi costruttivi comunemente impiegati nell'edilizia per realizzare le pareti 72 di un edificio.
Il corpo 12 dell'elemento strutturale 10 comprende una prima faccia 14, superiore, di collegamento ad un altro elemento strutturale 10, abbinato ad esempio superiormente e mantenuto legato mediante uno strato di materiale da presa, tipo malta.
Per malta s'intende, qui e nel prosieguo della descrizione, un materiale di presa tra elementi strutturali/costruttivi formato da un impasto di una sostanza agglomerante o legante (calce, cemento) con un materiale inerte finemente diviso (sabbia) e acqua, adoperato come costituente essenziale di opere murarie.
La prima faccia 14 in particolare definisce un piano di appoggio A per la realizzazione del suddetto abbinamento superiore con un altro elemento strutturale.
L'elemento strutturale 10 comprende, inoltre, seconde facce 16, 17, laterali, normalmente disposte in verticale per l'abbinamento a fianco con un altro elemento strutturale 10 dello stesso tipo o di tipo differente. Ciascuna seconda faccia 16, 17 definisce un primo piano di contatto Cl, C2 predisposto al contatto con una corrispondente faccia laterale 16, 17 di un altro elemento strutturale 10.
L'elemento strutturale 10 comprende, inoltre, due facce frontali 18, 19, tipicamente una interna 18 atta ad essere rivolta verso l'ambiente interno dell'edificio e l'altra esterna 19 rivolta verso l'ambiente esterno.
Il corpo 12 dell'elemento strutturale 10 comprende inoltre una faccia inferiore 20, contrapposta alla prima faccia 14, la quale normalmente va a collocarsi su un'altro elemento strutturale 10.
Le facce 14, 16, 17 comprendono sedi ribassate 141, 161, 171 rispetto ai piani di contatto A, CI e C2, cioè rispetto a bordi 21 sporgenti che definiscono i suddetti piani di contatto A, Cl, C2. Le sedi ribassate 141, 161, 171 sono predisposte alla stesura di un predeterminato strato di malta fra elementi strutturali 10 disposti affiancati o secondo il suddetto abbinamento superiore.
II corpo 12 comprende, inoltre, una porzione centrale 22, compatta, formata da due bracci 23a, 23b, incrociati, reciprocamente ortogonali ed inclinati a 45° rispetto alle facce 16, 17, 18, 19. I bracci 23a, 23b si intersecano in una porzione sostanzialmente mediana della lunghezza L dell ' elemento strutturale 10 e si estendono sostanzialmente per quasi tutta la sua altezza H , contribuendo a realizzare la sede ribassata 141 della prima faccia 14.
La porzione centrale 22 definisce, pertanto, una struttura portante che collega una prima porzione del corpo 12 associata alla faccia esterna 19 , ad una seconda porzione sostanzialmente associata alla faccia interna 18. Tale porzione centrale 22 definisce inoltre due primi vani 40 disposti in maniera speculare rispetto alla porzione centrale 22 e due secondi vani 41. Tali vani 40 , 41 , passanti sull ' altezza H dell ' elemento strutturale 10 , consentono di alleggerire il peso dell ' elemento strutturale 10. I vani 40 , 41 possono essere chiusi sia superiormente che inferiormente da corrispondenti strati di materiale conglomerato per ampliare la superficie di stesa della malta in corrispondenza del piano di appoggio A. Vantaggiosamente gli strati a chiusura dei vani ( fig . 3 ) comprendono fori 43 predisposti a consentire un agevole rottura e rimozione degli strati di chiusura. Ciò consente di utilizzare i vani 40 , 41 come zona di passaggio per elementi strutturali portanti delle pareti 72 dell ' edificio, o di elementi di impiantistica, come tubazioni e/o canaline.
L'elemento strutturale 10 comprende inoltre un inserto isolante 30, in materiale isolante, tipo un pannello in polistirolo termo/fono isolante vincolato fra la faccia interna 18 e la faccia esterna 19. Si può prevedere anche l'utilizzo di altri polimeri od altri materiali isolanti, anche di origine naturale, tipo il legno, oppure semplicemente di materiali di riempimento.
Sia il corpo 12 in materiale conglomerato, sia l'inserto 30 presentano prime 31 e seconde 32 nervature a coda di rondine, che definiscono tra loro rispettive e complementari prime 35 e seconde 36 scanalature longitudinali. Alternativa alla sezione a coda di rondine potrebbe essere una forma a "T". Le prime 31 e le seconde 32 nervature sono disposte sostanzialmente in maniera speculare secondo la lunghezza L dell'elemento strutturale 10 rispetto ad un asse mediano m (fig. 1) ed ortogonale alle facce interna 18 ed esterna 19. Il vincolo tra il corpo 12 e l'inserto isolante 30 è realizzato mediante l'accoppiamento delle prime nervature 31 alle prime scanalature 35 ed il corrispondente accoppiamento delle seconde nervature 32 alle seconde scanalature 36 (figg. 1 e 2).
L'elemento strutturale 10 comprende, inoltre, asole 24a, 24b allungate che si estendono rispettivamente sui bracci 23a, 23b della porzione centrale 22. Tali asole 24a, 24b si sviluppano, con spessore trasversale predefinito e costante, sostanzialmente secondo assi paralleli alle inclinazioni dei bracci 23a, 23b stessi e mediani rispetto allo spessore di ciascun braccio 23a, 23b. Tali assi definiscono rispettive linee di taglio tl, t2 predisposte alla realizzazione di un taglio, o sezionamento, selettivo dell'elemento strutturale 10 secondo un piano di taglio passante per una delle due linee di taglio ed ortogonale alla prima faccia 14, cioè al piano di appoggio A.
Il taglio selettivo dell'elemento strutturale 10 secondo la linea di taglio tl (fig. 3) consente di ottenere due sottoelementi strutturali 101, 102 rispettivamente sinistro interno e sinistro esterno. Il taglio selettivo dell'elemento strutturale 10 secondo la linea di taglio t2 consente di ottenere due sottoelementi strutturali 103, 104 rispettivamente destro interno e destro esterno. I sottoelementi 101, 102, 103, 104 così ottenuti presentano a seguito del taglio una terza faccia 25 di collegamento disposta a 45° rispetto alle facce 18, 19, 16, 17. La terza faccia 25 definisce un piano di contatto C3 per l'abbinamento reciproco fra due sottoelementi stessi in modo da ottenere porzioni angolari interna 44 ed esterna 45 della parete 72 dell'edificio. Tali porzioni angolari 44, 45 sono realizzate in maniera che i corrispondenti inserti isolanti 30 siano disposti a contatto lungo il secondo piano di contatto C3, in maniera da realizzare uno sviluppo perimetrale continuo di uno strato isolante nelle pareti 72.
In particolare, il sottoelemento sinistro interno 101 è collegabile, in corrispondenza della sua terza faccia 25, al sottoelemento destro interno 103 per ottenere (fig. 4) una porzione angolare interna 44 della parete 72. Per porzione angolare interna si intende una porzione angolare che definisce angoli o spigoli rivolti all'interno delle pareti 72 dell'edificio, in cui le corrispondenti facce interne 18 degli elementi strutturali 10 sono disposte ortogonalmente a definire un angolo interno di ampiezza uguale a 270°
Il sottoelemento destro esterno 104 è collegabile, in corrispondenza della sua terza faccia 25, al sottoelemento sinistro esterno 102 per ottenere una porzione angolare esterna 45. Per porzione angolare esterna si intende una porzione angolare che definisce angoli o spigoli rivolti all'esterno della parete 72 dell'edificio, in cui le corrispondenti facce esterne 19 degli elementi strutturali 10 sono disposte ortogonalmente a definire un angolo a esterno di ampiezza uguale a 270°.
Le asole 24a, 24b sono inoltre atte a definire nella terza faccia 25, dopo il taglio selettivo dell'elemento strutturale 10, una seconda sede 27 rientrante rispetto al secondo piano di contatto C3, predisposta alla stesura della malta per consentire la presa rispettivamente fra i sottoelementi 101, 103 e fra i sottoelementi 102, 104 disposti a formare le porzioni angolari 44 e 45 La posa in opera e l'utilizzo dell'elemento strutturale 10 secondo il presente trovato sono di seguito descritti.
Con riferimento alle figg. 4 e 5 la realizzazione di uno strato di una parete 72 prevede la posa di mattoni 80 o di elementi strutturali 10 lungo corrispondenti porzioni rettilinee delle pareti stesse
In corrispondenza di ciascuna porzione angolare interna 44 vengono posati un sottoelemento sinistro interno 101 ed un sottoelemento destro interno 103, ottenuti sezionando un primo elemento strutturale 10 secondo la linea di taglio tl e un secondo elemento strutturale 10 secondo la linea di taglio t2. I sottoelementi 101 e 103 vengono disposti con la loro terza faccia 25 a contatto reciproco, in modo che le corrispondenti porzioni di inserto isolante risultino a contatto reciproco in corrispondenza del secondo piano di contatto C3, e che le seconde sedi 27 vengano disposte affacciate in maniera da realizzare una rientranza in cui collocare il materiale da presa per esercitare un'azione legante. Le seconde facce 16, 17 dei sottoelementi strutturali 101, 103 vengono quindi affiancate a corrispondenti seconde facce 16, 17 di un altro elemento strutturale 10 non sezionato o di un mattone 80 (fig. 5) di tipo normale.
La realizzazione di ciascuna porzione angolare esterna 45 prevede la posa di un sottoelemento sinistro esterno 102 e di un sottoelemento destro esterno 104, ottenuti sezionando un primo elemento strutturale 10 secondo la linea di taglio tl e un secondo elemento strutturale 10 secondo la linea di taglio t2 . I sottoelementi 102 , 104 sono disposti in maniera analoga a quanto precedentemente descritto per la posa dei sottoelementi 101 e 103. La posa di uno strato successivo della parete 72 72a avviene depositando uno strato di malta sulle sedi ribassate degli elementi strutturali 10 o dei sottoelementi 101 , 102 , 103 , 104 ed abbinando superiormente sulla prima faccia 14 ulteriori elementi strutturali 10 , o mattoni 80 , o sottoelementi strutturali in corrispondenza delle porzioni angolari 44 , 45 fino alla realizzazione della parete 72 nella sua forma voluta .
In questo modo , le asole 24a, 24b agevolano il taglio di ciascun elemento strutturale 10 per la realizzazione dei sottoelementi strutturali 101 , 102 , 13 , 104 secondo linee di taglio predefinite , evitando complesse e laboriose operazioni di taglio trasversale . Ciò consente al personale predisposto alla posa di sezionare rapidamente gli elementi strutturali 10 , in modo da diminuire i tempi di realizzazione delle pareti 72 .
È chiaro che all ' elemento strutturale fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti , senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di elemento strutturale, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento strutturale per l'edilizia, utilizzabile per la costruzione di pareti (72), o simili, e relative porzioni angolari (44,45), comprendente una parte in materiale conglomerato (12), avente almeno una prima faccia (14), per il collegamento stabile, mediante abbinamento superiore, ad altro elemento strutturale e seconde facce di collegamento (16, 17), per l'abbinamento affiancato ad altri elementi strutturali, caratterizzato dal fatto che detta prima faccia (14) comprende elementi indicatori (23) predisposti a definire linee di taglio preferenziali (tl, t2), disposte sostanzialmente in diagonale rispetto alla superficie dell'elemento strutturale, per il taglio selettivo dell'elemento strutturale secondo un piano di taglio, ortogonale a detta prima faccia (14) e ad ottenere sottoelementi strutturali (101, 102, 103, 104) atti ad essere utilizzati per realizzare dette porzioni angolari (44, 45).
  2. 2. Elemento strutturale come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi indicatori (23) sono reciprocamente ortogonali.
  3. 3. Elemento strutturale come nelle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti elementi indicatori (23) si intersecano sostanzialmente in corrispondenza di una porzione mediana della prima faccia (14).
  4. 4. Elemento strutturale come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi indicatori (23) sono inclinati di 45° rispetto ai lati di detta prima faccia (14).
  5. 5. Elemento strutturale come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi indicatori sono associati ad asole forate (24a, 24b) che si sviluppano su detta prima faccia (14), secondo un asse di sviluppo longitudinale sostanzialmente coincidente con detti elementi indicatori (23).
  6. 6. Elemento strutturale come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette asole (24a, 24b) definiscono un foro che collega detta prima faccia di collegamento (14) ad una contrapposta faccia (20) di appoggio, per definire in detti sottoelementi strutturali (101,102,103,104), una sede rientrante (27) per la stesura di uno strato di materiale da presa, avendo dette asole (24a,24b) uno spessore predefinito in modo che dette sedi rientranti (27) abbiano una predeterminata profondità rispetto ad un piano di contatto (C3) reciproco di detti sottoelementi strutturali (101, 102, 103, 104), essendo detta predeterminata profondità correlata allo spessore dello strato di materiale da presa da stendere.
  7. 7. Elemento strutturale come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un inserto (30) in materiale fono/termo isolante tipo polistirolo, o di riempimento, e che ciascun sottoelemento strutturale (101, 102, 103, 104) si collega, in corrispondenza delle porzioni angolari (44,45), ad altro sottoelemento strutturale (101, 102, 103, 104) in modo che i relativi inserti (30) in materiale isolante presentano una superficie di contatto sostanzialmente complanare a detto piano di contatto (C3), atta a realizzare una continuità perimetrale di isolamento di dette pareti (72) in corrispondenza di dette porzioni angolari (44,45).
  8. 8. Elemento strutturale per l'edilizia, sostanzialmente come descritto, con riferimento agli annessi disegni.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2501261A1 (fr) * 1981-03-04 1982-09-10 Heisel Raymond Parpaings speciaux complementaires pour construction de monomurs isolants
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