ITUB20156908A1 - Etichetta elettronica - Google Patents

Etichetta elettronica Download PDF

Info

Publication number
ITUB20156908A1
ITUB20156908A1 ITUB2015A006908A ITUB20156908A ITUB20156908A1 IT UB20156908 A1 ITUB20156908 A1 IT UB20156908A1 IT UB2015A006908 A ITUB2015A006908 A IT UB2015A006908A IT UB20156908 A ITUB20156908 A IT UB20156908A IT UB20156908 A1 ITUB20156908 A1 IT UB20156908A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
antenna
microchip
electronic label
tag
switch means
Prior art date
Application number
ITUB2015A006908A
Other languages
English (en)
Inventor
Mauro Cappelletti
Fabio Ferretti
Original Assignee
Sistemico Srl Unipersonale
Derma Health Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Sistemico Srl Unipersonale, Derma Health Srl filed Critical Sistemico Srl Unipersonale
Priority to ITUB2015A006908A priority Critical patent/ITUB20156908A1/it
Publication of ITUB20156908A1 publication Critical patent/ITUB20156908A1/it

Links

Classifications

    • GPHYSICS
    • G06COMPUTING; CALCULATING OR COUNTING
    • G06KGRAPHICAL DATA READING; PRESENTATION OF DATA; RECORD CARRIERS; HANDLING RECORD CARRIERS
    • G06K19/00Record carriers for use with machines and with at least a part designed to carry digital markings
    • G06K19/06Record carriers for use with machines and with at least a part designed to carry digital markings characterised by the kind of the digital marking, e.g. shape, nature, code
    • G06K19/067Record carriers with conductive marks, printed circuits or semiconductor circuit elements, e.g. credit or identity cards also with resonating or responding marks without active components
    • G06K19/07Record carriers with conductive marks, printed circuits or semiconductor circuit elements, e.g. credit or identity cards also with resonating or responding marks without active components with integrated circuit chips
    • G06K19/0716Record carriers with conductive marks, printed circuits or semiconductor circuit elements, e.g. credit or identity cards also with resonating or responding marks without active components with integrated circuit chips at least one of the integrated circuit chips comprising a sensor or an interface to a sensor
    • G06K19/0717Record carriers with conductive marks, printed circuits or semiconductor circuit elements, e.g. credit or identity cards also with resonating or responding marks without active components with integrated circuit chips at least one of the integrated circuit chips comprising a sensor or an interface to a sensor the sensor being capable of sensing environmental conditions such as temperature history or pressure
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61FFILTERS IMPLANTABLE INTO BLOOD VESSELS; PROSTHESES; DEVICES PROVIDING PATENCY TO, OR PREVENTING COLLAPSING OF, TUBULAR STRUCTURES OF THE BODY, e.g. STENTS; ORTHOPAEDIC, NURSING OR CONTRACEPTIVE DEVICES; FOMENTATION; TREATMENT OR PROTECTION OF EYES OR EARS; BANDAGES, DRESSINGS OR ABSORBENT PADS; FIRST-AID KITS
    • A61F13/00Bandages or dressings; Absorbent pads
    • A61F13/15Absorbent pads, e.g. sanitary towels, swabs or tampons for external or internal application to the body; Supporting or fastening means therefor; Tampon applicators
    • A61F13/42Absorbent pads, e.g. sanitary towels, swabs or tampons for external or internal application to the body; Supporting or fastening means therefor; Tampon applicators with wetness indicator or alarm
    • GPHYSICS
    • G06COMPUTING; CALCULATING OR COUNTING
    • G06KGRAPHICAL DATA READING; PRESENTATION OF DATA; RECORD CARRIERS; HANDLING RECORD CARRIERS
    • G06K19/00Record carriers for use with machines and with at least a part designed to carry digital markings
    • G06K19/06Record carriers for use with machines and with at least a part designed to carry digital markings characterised by the kind of the digital marking, e.g. shape, nature, code
    • G06K19/067Record carriers with conductive marks, printed circuits or semiconductor circuit elements, e.g. credit or identity cards also with resonating or responding marks without active components
    • G06K19/07Record carriers with conductive marks, printed circuits or semiconductor circuit elements, e.g. credit or identity cards also with resonating or responding marks without active components with integrated circuit chips
    • G06K19/073Special arrangements for circuits, e.g. for protecting identification code in memory
    • G06K19/07309Means for preventing undesired reading or writing from or onto record carriers
    • G06K19/07345Means for preventing undesired reading or writing from or onto record carriers by activating or deactivating at least a part of the circuit on the record carrier, e.g. ON/OFF switches

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Computer Hardware Design (AREA)
  • Microelectronics & Electronic Packaging (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • General Physics & Mathematics (AREA)
  • Theoretical Computer Science (AREA)
  • Electrochromic Elements, Electrophoresis, Or Variable Reflection Or Absorption Elements (AREA)
  • Organic Low-Molecular-Weight Compounds And Preparation Thereof (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
“ETICHETTA ELETTRONICA”
DESCRIZIONE DELL ’INVEN ZIONE
La presente invenzione riguarda un sistema RFID, in particolare un un’etichetta elettronica RFID,
In telecomunicazioni ed elettronica con l'acronimo RFID (Radio-Frequency IDentification) s’intende una tecnologia per l'identificazione e/o memorizzazione automatica di informazioni inerenti oggetti, animali o persone (automatic identifying and data capture, AIDC),
Detta tecnologia si basa sulla capacità di memorizzazione di dati da parte di particolari etichette elettroniche, chiamate tag (o anche transponder), e sulla loro capacità di rispondere all'interrogazione a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili, chiamati lettori o reader (o anche interrogator).
Questa interrogazione avviene mediante radiofrequenza, grazie alla quale un lettore è in grado di comunicare e/o aggiornare le informazioni contenute nel tag che sta interrogando; infatti un lettore è in grado anche di scrivere informazioni.
I dispositivi RFID possono essere quindi assimilabili a sistemi di lettura e/o scrittura senza fili con svariate applicazioni.
L'etichetta RFID può essere attiva, passiva, semi -passi va o semi-attiva. Se è attiva, dispone di:
- una batteria d’alimentazione elettrica;
- una o più antenne per inviare e ricevere segnali;
- uno o più transponder/tag RFID.
Se è passiva contiene semplicemente un microchip privo di alimentazione elettrica, un'antenna ed un materiale che fa da supporto fisico chiamato "substrato" e che viene "eccitato, alimentato e/o scritto" al passaggio di un lettore che emette un segnale radio.
Attualmente detti dispositivi RFID trovano impiego in settori differenti per diverse applicazioni, come ad esempio sistemi an ti taccheggio, sistemi di tracciabilità dei prodotti, sistemi anticontraffazione, sistemi di gestione logistica.
II limite maggiore che detta tecnologia presenta, è legato alle esigue informazioni che fornisce sul bene reale a cui i tag sono associati, in particolare sullo stato di detto bene.
Ad esempio si consideri un tag associato ad un paio di scarpe impiegato in un sistema antitaccheggio; se il paio di scarpe attraversa le barriere di controllo, il sistema si attiva e scatta Γ allarme.
In realtà il sistema anti taccheggio sta monitorando il tag e si attiva solo se detto tag passa attraverso le barriere di controllo, non fornendo alcun genere d’informazione inerente direttamente le scarpe.
In particolare nel caso detto tag fosse di tipo passivo, una volta programmato e dotato di una determinata sequenza di byte, è in grado di trasmettere solo detta sequenza senza alcun riferimento o specifica riguardante l’oggetto reale.
Questo inconveniente limita fortemente l’utilizzo di detti tag, ri ducendo ne le potenzialità applicative.
Scopo della presente invenzione è fornire un sistema RF1D in grado di fornire informazioni sull’oggetto reale a cui è associato il tag.
Scopo particolare, di almeno una variante della presente invenzione, è fornire un’etichetta elettronica in grado di monitorare e controllare determinate grandezze fisiche dell’oggetto a cui è associato.
Questi e altri scopi, che risulteranno chiari in seguito, si conseguono con un’etichetta elettronica, illustrata nella seguente descrizione e nelle rivendicazioni annesse, che costituiscono parte integrante della descrizione medesima.
Ulteriori caratteristiche del presente trovato risulteranno meglio evidenziate dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione, conforme alle rivendicazioni brevettuali e illustrata, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 mostra una vista schematica di un generico tag di tipo noto; - la figura 2 mostra una vista del tag secondo una prima possibile esecuzione della presente invenzione;
- la figura 3 mostra una vista del tag in accordo con una seconda possibile esecuzione della presente invenzione;
- la figura 4 mostra un dettaglio di una possibile esecuzione del mezzo interruttore secondo la presente invenzione;
- la figura 5 mostra una vista dei mezzi interruttori raffigurati in Fig. 4; - la figura 6 mostra una vista schematica della disposizione dei tag secondo una variabile realizzativa della presente invenzione;
- la figura 7 è una vista schematica del tag secondo una terza possibile esecuzione della presente invenzione;
- la figura 8 mostra una vista del tag in accordo con una quarta possibile esecuzione della presente invenzione.
Salvo ove altrimenti precisato, nella presente relazione qualsiasi eventuale riferimento spaziale quale i termini “in alto/in basso, anteriore/posteriore, destro/sinistro ecc.” si riferisce alla posizione in cui gli elementi sono rappresentati nelle figure allegate.
Con lo scopo di evidenziare talune caratteristiche piuttosto che altre, non necessariamente quanto riportato nei disegni allegati è in scala.
Si descrivono ora le caratteristiche del trovato, avvalendosi dei riferimenti contenuti nelle figure.
La figura 1 mostra una vista schematica di un generica etichetta RFID 1 di tipo noto, da qui in poi chiamata tag 1, comprendente un microchip contenente i dati memorizzati, un’antenna 11 e un supporto fisico 10 che incorpora detto microchip mettendolo in comunicazione con detta antenna 11.
Il tag 1 rappresentato in figura è di tipo passivo.
Nei tag passivi, un lettore emette un campo elettromagnetico o elettrico (a seconda delle frequenze) che l’antenna I I, tramite un processo d’induzione, trasforma in corrente elettrica, alimentando il microchip.
Detto microchip, così attivato, trasmette i dati attraverso Γ antenna 11 al lettore.
Il tag di figura I attiene allo stato delParte così come inizialmente descritto.
L’etichetta elettronica secondo l’invenzione, da qui in poi chiamata tag, invece, comprende almeno un supporto fisico che incorpora almeno un microchip e almeno un mezzo di trasmissione e ricezione del segnale di comunicazione, sostanzialmente un’antenna, ed è caratterizzato dal fatto che comprende un mezzo interruttore sensibile (ovvero in grado di fornire una risposta a variazioni di una grandezza) a parametri o grandezze fisiche associate all’uso o alla funzionalità dell’oggetto su cui è installata detta etichetta elettronica.
In particolare detto mezzo interruttore può essere posizionato sull’antenna in modo da interrompere provvisoriamente la comunicazione tra detto microchip e detto lettore, attivandola solo quando si verificano determinate condizioni chimico- fisiche.
Questo permette di monitorare l’oggetto e di individuare e determinare eventuali alterazioni o variazioni dei parametri e/o delle grandezze fisiche che contraddistinguono il suo utilizzo o la sua funzionalità; rilevate dette alterazioni o variazioni detto mezzo interruttore attiva il collegamento elettrico tra l’antenna e il microchip, permettendone la comunicazione con il lettore.
In alternativa detto mezzo interruttore interrompe l’alimentazione elettrica al microchip (ovvero disattiva il collegamento elettrico tra l’antenna e il microchip) solo quando si verificano determinate variazioni delle condizioni chimico- fisiche.
Detto almeno un mezzo interruttore può essere scelto ad hoc in base al tipo di monitoraggio che si vuol fare dell’ oggetto ad esso associato, in particolare in base al tipo di parametro o grandezza fisica che caratterizza l’utilizzo o la funzionalità di detto oggetto.
In particolare detto mezzo interruttore può comprendere un elemento degradabile, ovvero che si disperde una volta avvenuta detta alterazione o variazione.
Detto elemento degradabile può essere solubile in particolari solventi o sostanze, evaporabile o fondibile a temperature differenti, deteriorabile o rompibile da particolari sollecitazioni meccaniche.
Inoltre detto tag è posizionabile in qualsiasi punto dell’oggetto, preferibilmente in zone che agevolano e garantiscono un efficace rilevamento di dette alterazioni o variazioni dei parametri e/o grandezze fisiche.
Ulteriormente è possibile posizionare sull’oggetto una pluralità di tag disposti secondo differenti geometrie (in linea, alternata, a zig-zag) o in punti specifici, in modo da rendere più efficace il monitoraggio.
A titolo esemplificativo e non limitativo la figura 2 mostra una prima forma esecutiva del tag 2 secondo la presente invenzione, comprendente un supporto fisico 20 incorporante almeno un microchip, e almeno un’antenna 21, essendo detta antenna 21 provvista di almeno un opportuno mezzo interruttore 210.
In una forma esecutiva preferita, il mezzo interruttore 210 interrompe in un punto la continuità strutturale dell’antenna 21, impedendo alla corrente elettrica di raggiungere il microchip, che resta disattivo e non interrogabile.
Una possibile applicazione di questa forma esecutiva, portata a titolo esemplificativo e non limitativo, riguarda i pannolini (destinati a neonati e/o persone incontinenti).
Lo scopo del pannolino è di contenere e trattenere le urine e le feci, permettendo di mantenere l'abbigliamento sovrastante asciutto e pulito, e deve essere sostituito in tempi rapidi per evitare Γ insorgere di problematiche igienicosanitarie.
Un disturbo comune dovuto a una non regolare sostituzione del pannolino è Γ eritema da pannolino, ovvero un’irritazione cutanea dovuta ad un contatto prolungato della pelle con un pannolino sporco o umido.
Applicando al pannolino il tag 2 è possibile monitorare le condizioni del pannolino stesso.
Con riferimento alle figure 4 e 5, in detta variante realizzati va i mezzi interruttori 210 possono comprendere una capsula interposta tra due porzioni adiacenti dell’antenna 21, essendo detta capsula 210 degradabile in presenza d’umidità o di composti chimici con cui può reagire, ed essendo dette porzioni dell’ antenna 21 suscettibili di venir in contatto (fisico e/o elettrico) tra loro se non fosse per detta capsula 210 tra loro interposta, che funge da ostacolo.
Ad esempio quando detta capsula 210 viene a contatto con urine o feci si dissolve disperdendosi, permettendo a dette due porzioni adiacenti dell’antenna 21 di portarsi in contatto, rispristinando la continuità di detta antenna 21 e attivando, quindi, l’alimentazione elettrica al microchip.
In questo modo il microchip del tag 2 può essere interrogato dal lettore e comunicare che il pannolino deve essere sostituito.
Per questa specifica applicazione, la “non visibilità” del tag 2 (ovvero la sua incapacità di risposta quando interrogato dal lettore) indica che il pannolino è pulito, mentre la “presenza” del detto tag 2 (ovvero la sua capacità di interazione e comunicazione con il lettore) indica che detto pannolino va sostituito.
In particolare l’incapacità del detto microchip di comunicare con il mezzo lettore indica che non vi è stato alcun mutamento dei parametri o delle grandezze fisiche associate all’oggetto, mentre la possibilità di comunicazione tra detto microchip e detto mezzo lettore indica che vi è stato un mutamento di detti parametri o grandezze fisiche associate all’oggetto.
Questa logica d’ utilizzo permette d’eliminare i falsi positivi, in quanto se è possibile comunicare con detto tag 2 significa che si è verificata la condizione monitorata.
Infatti la relazione che lega la visibilità del tag 2 con la variazione della condizione monitorata è univoca e unidirezionale, ovvero il mezzo interruttore 210 attiva la comunicazione tra il tag 2 e il lettore solo e solo se si è verificata detta variazione.
Vantaggiosamente detto mezzo interruttore 210 può comprendere anche un mezzo di richiamo elastico 221 atto a favorire e mantenere il contatto tra dette porzioni di antenna 21 a capsula 210 dispersa.
Detti mezzi di richiamo elastico 221 possono comprendere elementi elastici o simili.
Alternativamente dette porzioni dell’antenna 21 possono essere realizzate con un’apposita sagomatura o deformazione, che le porta in contatto a capsula 210 dispersa.
Altra soluzione prevede un richiamo magnetico tra dette porzioni dell’antenna 21, esistendo tra esse una forza magnetica d’attrazione.
Altre varianti di detto richiamo delle porzioni dell’antenna 21 sono attuabili e deducibili dall’esperto del settore, senza che questo limiti l’ambito di tutela della presente invenzione.
In alternativa il mezzo interruttore interrompe l’alimentazione elettrica al microchip solo quando si verificano determinate variazioni delle condizioni chimico- fisiche, in modo tale che l’incapacità del detto microchip di comunicare con detto mezzo lettore indica che vi è stato un mutamento di detti parametri o grandezze associate all’oggetto.
Secondo tale variante detti mezzi di richiamo elastico 221 mantengono in contatto le porzioni dell’antenna 21 fino al mutamento di detti parametri o grandezze associate all’oggetto, essendo realizzati in materiale degradatole e sensibile a detto mutamento.
La figura 3 mostra, in accordo con una seconda forma esecutiva dell’invenzione, un tag 2 comprendente un’antenna 21 provvista di una pluralità di mezzi interruttori 210, 211, 212, 213.
In base alla specifica applicazione e al tipo di grandezza fisica o parametro da monitorare, detti mezzi interruttori 210, 211, 212, 213 possono essere:
- della stessa tipologia e con stessi livelli di percezione della grandezza fisica o del parametro da controllare;
- dello stessa tipologia ma con livelli di percezione differenti;
- di tipologie diverse l’uno dall’altro.
Detti mezzi interruttori 210, 211, 212 e 213 possono essere interrogabili a frequenze diverse, in modo da realizzare un’interrogazione univoca e diretta di ciascun mezzo interruttore (ciò risulterà più chiaro successivamente).
Quanto rappresentato in figura è portato a titolo esemplificativo, e non deve limitare il numero di mezzi interruttori impiegati, che varia da almeno uno a “n”, in base a necessità.
Quando il mezzo interruttore 210 si deteriora attiva il collegamento di una porzione d’antenna 21; la porzione d’antenna 21 che va dal microchip al successivo mezzo interruttore 211 è sufficiente per far comunicare detto microchip con il lettore.
In questo modo il microchip può essere interrogato, fornendo le informazioni necessarie inerenti l’oggetto monitorato.
Man mano che il valore del parametro controllato aumenta o diminuisce, in base al tipo d’applicazione, si deteriorano in cascata anche i mezzi interruttori 21 1, 212 e 213, permettendo di valutare l’entità della variazione del parametro.
In generale detti mezzi interruttori sono suscettibili di variare il loro stato ON/OFF (cioè di permettere la comunicazione o no), dal più interno al più esterno lungo l’antenna, a valori progressivamente crescenti o decrescenti della grandezza fisica che s’intende monitorare.
In alternativa il mezzo interruttore interrompe l’alimentazione elettrica al microchip solo quando si verificano determinate variazioni del parametro monitorato, in modo tale che l’incapacità del detto microchip di comunicare con detto mezzo lettore indica che vi è stato un mutamento di detti parametri o grandezze associate all’oggetto.
Il lettore con cui viene letto detto tag 2 è un lettore che emette segnali con frequenze diverse, così da poter rilevare lo status di ciascun mezzo interruttore 210, 211, 212 e 213, che come detto in precedenza dialogano a frequenze differenti.
Tale variante costruttiva può essere impiegata, ad esempio, per il controllo della catena del freddo dei generi alimentari, dei prodotti farmaceutici, o di tutti quei beni che debbono essere conservati e mantenuti in un determinato intervallo di temperatura.
Si consideri di applicare il tag 2, provvisto di una pluralità di mezzi interruttori 210-213, ad un prodotto surgelato per il monitoraggio della catena del freddo.
Con catena del freddo s’intende il mantenimento dei prodotti surgelati ad una temperatura costante e comunque inferiore ai -18°C lungo tutta la filiera dalla produzione alla vendita, comprese le fasi di trasporto, stoccaggio ed esposizione.
Tale mantenimento è necessario per evitare processi di scongelamento, anche parziale, che provocano un deterioramento delle proprietà organolettiche dell'alimento e favoriscono lo sviluppo di microrganismi e batteri indesiderati e dannosi in modo più o meno grave a seconda dell’innalzamento della temperatura e della durata dell’evento.
Come detto ciascuno di detti mezzi interruttori 210, 211, 212 e 213 ha un determinato grado di sensibilità e percezione della grandezza fisica o del parametro considerato, e in questo caso presentano una risposta differente alla temperatura; in particolare il mezzo interruttore 210 è quello che risponde e attiva per primo all’innalzamento della temperatura e si deteriora a -18°C, poi si deteriora il mezzo interruttore 211 a -15°C, poi il mezzo interruttore 212 a
-10°C; e infine il mezzo interruttore 213 a 0°C (i valori sono casuali e riportati a titolo esemplificativo).
Se il prodotto surgelato raggiunge i -18°C il mezzo interruttore 210 si deteriora attivando l’antenna 21, per una lunghezza che va dal microchip 20 al successivo mezzo interruttore 211.
La porzione d’antenna 21 che va dal microchip al successivo mezzo interruttore 211 è sufficiente per far comunicare detto microchip con il lettore, così che possa avvertire dell 'innalzamento di temperatura che il prodotto surgelato sta subendo.
Se la temperatura continua a salire, si deteriorano via via anche gli altri mezzi interruttori 211, 212, 213, permettendo di capire l’entità dell’innalzamento della temperatura dalla lunghezza attiva dell’antenna 21 progressivamente creata.
Infatti il lettore interroga il tag 2 con segnali a frequenze diverse, uno per ciascun mezzo interruttore 210, 211, 212 e 213, così da interrogarli tutti.
Laddove un determinato mezzo interruttore non dia risposta, significa che è integro e che quindi la temperatura non ha raggiunto il suo livello di guardia, ad esempio;
- se il tag 2 non è interrogabile, significa che il mezzo interni ttor e 210 è integro, e quindi non si è interrotta la catena del freddo del surgelato;
- se il mezzo interruttore 211 non comunica con il lettore significa che è integro e quindi la temperatura non si è innalzata oltre i -15°C; e così via per gli altri mezzi interruttori 212 e 213.
Le informazioni così ricavate permettono di verificare se la catena del freddo si è interrotta in qualche punto della filiera dal produttore al consumatore.
Inoltre il tag 2 secondo la presente invenzione permette di determinare i valori di temperatura a cui è stato esposto il prodotto surgelato, consentendo di stabilire se il prodotto ha subito dei deterioramenti.
Detto tag 2 può essere provvisto di un ulteriore mezzo interruttore (non illustrato) che si degrada a temperature inferiori a - 18 °C ( ad esempio a -20°C), in modo d’assicurare che il prodotto abbia raggiunto la temperatura di surgelamento, e quindi abbia conservato tutte le sue proprietà e caratteristiche.
In base alle esigenze possono essere previste forme realizzati ve differenti: - detto ulteriore mezzo interruttore è posto su detta antenna 21 tra il microchip e il mezzo interruttore 210; se detto ulteriore mezzo interruttore non è degradato il tag 2 non è leggibile, quindi il prodotto non ha raggiunto la temperatura di surgelamento;
- detto ulteriore mezzo interruttore non è posizionato lungo l’antenna 21, ma è collegato con il microchip, e funge da ulteriore mezzo di trasmissione essendo in grado di mettere in comunicazione detto microchip con il lettore.
In particolare in detta seconda variante detto mezzo interruttore è posto su una seconda antenna; ciò permette di determinare rapidamente se il prodotto ha raggiunto o meno la temperatura di surgelamento.
Si riporta di seguito una variante realizzati va, portata a titolo esemplificativo e non limitativo, del tag 2 impiegato per la catena del freddo.
Ciascun mezzo interruttore 210, 211, 212, 213 comprende una capsula degradabile contenente alPinterno una soluzione sensibile alla variazione di temperatura, e che solidifica, mantenendosi tale, a determinate temperature (ad esempio la soluzione del mezzo interruttore 210 solidifica a -18°C, quella del mezzo interruttore 211 a -15°C, e così via).
Preferibilmente detta soluzione comprende una quantità d’acqua che funge da solvente e una quantità di soluto, ad esempio un alcool, che determina la temperatura di solidificazione della detta soluzione.
In particolare la quantità di alcool presente nella soluzione è decrescente dal mezzo interruttore più interno (210) al più esterno (213), in modo da ottenere temperature di solidificazione/fusione via via crescenti dal più interno al più esterno.
Ulteriormente detta capsula può contenere sostanze differenti che solidificano/fondono a temperature differenti; ovvero ciascuna capsula di ciascun mezzo interruttore può contenere una sostanza diversa con specifiche proprietà chimico-fìsiche.
Quanto esposto permette di monitorare l’eventuale riscaldamento di un prodotto/oggetto; vicendevolmente il tag secondo la presente invenzione può monitorare anche il raffreddamento di un prodotto/oggetto, variando i componenti contenuti in detta capsula.
Vantaggiosamente il tag 2 viene realizzato e prodotto a temperatura ambiente, quindi la soluzione di ciascun mezzo interruttore è inizialmente allo stato liquido.
Una volta applicato il tag 2 al prodotto, detto prodotto viene surgelato, subendo un repentino abbassamento di temperatura.
Quando la soluzione di ciascuna capsula raggiunge la temperatura di solidificazione, passa dallo stato liquido allo stato solido, rompendo la membrana contenitiva (o superfìcie) della detta capsula.
Detta rottura può essere vantaggiosamente data da un aumento di volume della soluzione, che esercitando pressione sulla parete interna della capsula ne rompe la superficie.
Rotta la capsula la soluzione, essendo solida, rimane disposta tra le porzioni di detta antenna, secondo quanto precedentemente descritto.
Raggiunta la temperatura di surgelamento, tutte le capsule dei mezzi interruttori sono rotte, e la soluzione allo stato solido mantiene le porzioni dell’ antenna 21 separate.
Qualora ci fosse un aumento di temperatura, ad esempio si raggiungessero i -18°C, la soluzione del mezzo interruttore 210 passa allo stato liquido, permettendo alle porzioni dell’antenna 21 di tornare in contatto secondo quanto precedentemente illustrato.
La soluzione può essere elettricamente conduttiva così da favorire Γ interazione elettrica delle due porzioni dell’antenna 21, o presentare un’adeguata tensione superficiale, così da disperdersi più facilmente.
È intuitivo che i materiali e le soluzioni impiegate per realizzare il tag secondo la presente invenzione, sono tali da risultare inerti con i prodotti o gli oggetti con cui vengono in contatto, o confinati in un involucro che ne evita la diffusione.
Il tag 2, quindi, permette un monitoraggio semplice, diretto e a basso costo, indicativo dell’ oggetto e delle sue reali condizioni.
Ulteriormente detto tag 2 può essere provvisto di mezzi interruttori sensibili e reattivi alla pressione, alle sollecitazioni meccaniche, a particolari sostanze o elementi chimici, a radiazioni.
Ciò permette di impiegare il tag 2 secondo la presente invenzione in diverse applicazioni, ad esempio potrebbe essere impiegato come profondimetro o altimetro, dove la differenza di pressione tra l’ambi ente esterno e F interno della capsula deteriora detta capsula, come indicatore dei livelli di radiazione, nei sistemi antitaccheggio, ecc.
La figura 6 è una vista schematica della disposizione dei tag secondo una variabile realizzativa della presente invenzione.
In detta forma esecutiva si prevede di applicare una pluralità di tag 2 su 1Γ oggetto disponendoli nel modo più efficace per il monitoraggio, in particolare posizionandoli secondo geometrie che favoriscono Γ interazione tra il mezzo interruttore e il parametro o la grandezza fisica da controllare.
A titolo esemplificativo la figura rappresenta schematicamente un pannolino 4 su cui viene posizionata una pluralità di tag 2, in modo da rilevare in modo efficace la presenza di urina o di feci.
Dalla figura si evince come detti tag 2 sono vantaggiosamente disposti nelle zone che vengono per prime interessate dal contatto con urine e feci, in particolare lungo il lembo 40 che unisce la parte frontale 41 del pannolino 4 con quella posteriore 42.
La geometria di disposizione dei tag 2 può prevedere diverse varianti (in linea, alternata, a zig-zag), essendo ogni variante funzionale a rilevare il più rapidamente possibile la presenza di urina o feci, in modo da segnalare tempestivamente la sostituzione del pannolino 4.
Nulla vieta di applicare detta variante anche per il controllo della catena del freddo.
Si pensi ad esempio a surgelati di grandi dimensioni o al loro stoccaggio in ampie celle frigorifere; in queste condizioni risulta utile posizionare sul prodotto surgelato una pluralità di tag 2 atti a rilevare eventuali variazioni di temperatura su differenti punti della sua superficie, o nel caso delle celle frigorifere per determinare se all’ interno del locale refrigerato vi siano aree più fredde e altre più calde.
La figura 7 mostra una vista schematica di una terza possibile variante del tag secondo la presente invenzione.
In questa variante realizzati va, alternativa a quella di Fig. 6, il tag 2 è provvisto di una pluralità di antenne 21, ciascuna provvista di un mezzo interruttore 210, e opportunamente disposte al fine di monitorare con un solo tag 2 più zone o una superficie più ampia delFoggetto.
Ciascuna antenna 21 è in grado di mettere in comunicazione il microchip di detto tag 2 con il lettore.
Anche questa variante, risulta vantaggiosamente applicabile a un prodotto surgelato per monitorarne la catena del freddo, indagando e controllando se vi siano punti della sua superficie soggetti a variazioni di temperatura.
Dette variazioni di temperatura possono essere dovute a fonti di calore improprie (come lampade per Γ illuminazione) poste in prossimità di una superfice del surgelato.
La figura 8 mostra una vista del tag in accordo con una quarta possibile esecuzione della presente invenzione.
In figura è visibile il tag 3 comprendente il supporto fisico 30 che incorpora un microchip, l’antenna 31, e almeno un circuito elementare 32 ciascuno provvisto di almeno un mezzo interruttore 320.
In questa variante il tag 3 è provvisto di una pluralità di circuiti elementari 32 (ognuno dotato di un mezzo interruttore) e l’antenna 31 risulta collegata al microchip senza alcun tipo d’interruzione o controllo, ovvero è priva di mezzi interruttori.
Detto mezzo interruttore 320 può comprendere un ingresso digitale associato al parametro o alla grandezza fisica monitorata.
Quando il microchip viene interrogato dal lettore, l’antenna 31 crea la corrente elettrica e alimenta detto microchip.
Il microchip procede con il controllo dei circuiti elementari 32, verificando attraverso il bit di risposta, se v’è stata una variazione dei parametri o delle grandezze fisiche monitorate.
Infatti qualora il mezzo interruttore 320 sia integro, il circuito elementare 32 risponde con un bit pari a zero, mentre se detto mezzo interruttore 320 si è degradato, il circuito elementare 32 risponde con un bit pari a uno.
Se il microchip comunica una sequenza di bit [0100] (in codice binario) significa che i mezzi interruttori 323, 321 e 320 dei rispettivi primo, terzo e quarto circuito elementare 32 sono integri, mentre il mezzo interruttore 322 relativo al secondo circuito elementare 32 si è degradato in seguito ad una variazione dei parametri o delle grandezze fisiche monitorate.
Qualora si voglia applicare detto tag 3 al monitoraggio della catena del freddo, ciascun circuito elementare 32 sarà provvisto di un opportuno mezzo interruttore 320, 321, 322 e 323, secondo quanto illustrato precedentemente, ovvero con differenti percezioni della grandezza fisica o del parametro da controllare.
Quanto sopra esposto inerente la disposizione, il posizionamento, e le varianti realizzati ve, è valido anche per detto tag 3.
Ad esempio i mezzi interruttori 320, 321, 322 e 323 possono comprendere vantaggiosamente i mezzi di richiamo elastico sopra descritti.
Il tag secondo la presente invenzione, quindi, permette un monitoraggio dettagliato e approfondito dell’ oggetto, permettendo d’indagare e controllare le grandezze fisiche o i parametri che ne caratterizzano l’uso o la funzionalità.
Ulteriormente detto tag può essere impiegato come sensore a radiofrequenza con un costo esiguo, prestazioni elevate e ampi campi d’impiego.
Inoltre detto tag non richiede alcun tipo d’alimentazione elettrica, visto che sfrutta la radiofrequenza per attivarsi e può quindi sfruttare qualsiasi sistema o apparato a radiofrequenza.
Un’ulteriore variante esecutiva prevede che detto mezzo interruttore funga da elemento di collegamento elettrico tra dette porzioni di antenna, al sopraggiungere delle condizioni chimico fisiche monitorate.
Ad esempio detto mezzo interruttore può comprendere una capsula all’interno della quale è contenuto un liquido elettricamente conduttivo.
Quando la capsula si deteriora il liquido fuoriesce permettendo il passaggio di corrente elettrica tra le due porzioni dell’antenna 21.
Il tag secondo la presente invenzione può trovare applicazione anche nell’Internet delle Cose IoT (Internet of Things), ovvero in un’evoluzione di Internet dove oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie alla facoltà di poter comunicare dati e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri oggetti.
Quanto illustrato e descritto, non vieta di realizzare un tag reversibile, ovvero in grado di tornare al suo stato originario una volta rilevata la condizione chimico- fisica monitorata.
Il tag quindi;
- passa da uno stato iniziale di controllo del parametro o della grandezza fisica, - ad uno stato finale in cui attiva la comunicazione tra il microchip e il lettore, - ritornando allo stato iniziale quando cessa o scompare la variazione del parametro o della grandezza fisica monitorata.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI Etichetta elettronica (2; 3) o tag applicabile a un generico oggetto, leggibile, interrogabile e scrivibile attraverso un opportuno mezzo lettore operante tramite campi elettromagnetici o elettrici, comprendente; - almeno un supporto fisico (20; 30) che incorpora almeno un microchip; - almeno un mezzo di trasmissione e ricezione (21; 31) del segnale di comunicazione, sostanzialmente un’antenna; dove detta antenna (21; 31) sfrutta il campo elettromagnetico o elettrico generato dal mezzo lettore, tramite un processo d’induzione, per generare una corrente elettrica che alimenta il microchip mettendolo in comunicazione con detto mezzo lettore, caratterizzato dal fatto che: - comprende almeno un mezzo interruttore (210, 211, 212, 213, 320, 321, 322, 323,) sensibile a parametri o grandezze fisiche associate all’uso o alla funzionalità dell’oggetto su cui è installata detta etichetta elettronica (2; 3).
  2. Etichetta elettronica (2) secondo la rivendicazione 1, in cui detto mezzo interruttore (210, 211, 212, 213) è posto sull’antenna (21) e comprende almeno un elemento degradabile interposto tra due porzioni adiacenti di detta antenna (21), e interrompe l’alimentazione elettrica al microchip che risulta non interrogabile dal mezzo lettore, e l’attiva solo quando si verificano determinate variazioni delle condizioni chimico- fisiche, in modo tale che l’incapacità del detto microchip di comunicare con detto mezzo lettore indica che non vi è stato alcun mutamento dei parametri o delle grandezze associate alF oggetto, mentre la possibilità di comunicazione tra detto microchip e detto mezzo lettore indica che vi è stato un mutamento di detti parametri o grandezze associate alP oggetto.
  3. Etichetta elettronica (3) secondo la rivendicazione 1, comprendente ulteriormente almeno un circuito elementare (32) provvisto di almeno un mezzo interruttore (320, 321, 322, 323), fungendo detto mezzo interruttore (320, 321, 322, 323) da ingresso digitale.
  4. Etichetta elettronica (2; 3) secondo le precedenti rivendicazioni, in cui detto mezzo interruttore (210, 211, 212, 213, 320, 321, 322, 323) comprende ulteriormente almeno un mezzo di richiamo elastico (221) atto a favorire e mantenere il contatto tra dette porzioni adiacenti dell’antenna (21) o del circuito elementare (32).
  5. Etichetta elettronica (2; 3) secondo la rivendicazione 4, in cui detto mezzo di richiamo elastico può prevedere elementi elastici, apposite sagomature o deformazioni delle porzioni dell’antenna (21) o del circuito elementare (32), mezzi magnetici.
  6. Etichetta elettronica (2) secondo la rivendicazione 1, in cui detto mezzo interruttore (210, 211, 212, 213) è posto sull’antenna (21) e comprende almeno un elemento degradabile interposto tra due porzioni adiacenti di detta antenna (21), e interrompe l’alimentazione elettrica al microchip solo quando si verificano determinate variazioni delle condizioni chimico-fisiche, in modo tale che l’incapacità del detto microchip di comunicare con detto mezzo lettore indica che vi è stato un mutamento di detti parametri o grandezze associate all’ oggetto. Riv.
  7. 7 Etichetta elettronica (2; 3) secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detta antenna (21) o detto circuito elementare (32) comprendono una pluralità di mezzi interruttori (210, 211, 212, 213, 320, 321, 322, 323) che possono essere: - della stessa tipologia e con stessi livelli di percezione della grandezza fisica o del parametro da controllare; - dello stessa tipologia ma con livelli di percezione differenti; - di tipologie diverse l’uno dall’altro. Riv.
  8. 8 Etichetta elettronica (2; 3) secondo le rivendicazioni precedenti da 1 a 7, caratterizzata dal fatto che è atta ad essere applicata ad un pannolino (4) per monitorarne lo stato e segnalare la necessaria sostituzione. Riv.
  9. 9 Etichetta elettronica (2; 3) secondo le rivendicazioni precedenti da 1 a 7, caratterizzata dal fatto che è atta ad essere applicata per il controllo della catena del freddo di uno o più prodotti surgelati. Riv.
  10. 10 Pannolino (4) con proprietà assorbenti per neonati e/o persone incontinenti, atto a contenere e trattenere urine e feci, caratterizzato dal fatto di comprendere il tag (2; 3) secondo le rivendicazioni precedenti da 1 a 8. Riv.
  11. 11 Sistema per il controllo della catena del freddo di un prodotto surgelato, caratterizzato dal fatto di comprendere e posizionare su detto prodotto surgelato il tag (2; 3) secondo le rivendicazioni precedenti da 1 a 9, 8 esclusa.
ITUB2015A006908A 2015-12-11 2015-12-11 Etichetta elettronica ITUB20156908A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITUB2015A006908A ITUB20156908A1 (it) 2015-12-11 2015-12-11 Etichetta elettronica

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITUB2015A006908A ITUB20156908A1 (it) 2015-12-11 2015-12-11 Etichetta elettronica

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITUB20156908A1 true ITUB20156908A1 (it) 2017-06-11

Family

ID=55588419

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITUB2015A006908A ITUB20156908A1 (it) 2015-12-11 2015-12-11 Etichetta elettronica

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITUB20156908A1 (it)

Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20130033364A1 (en) * 2010-04-22 2013-02-07 R.F Keeper Ltd Event driven context switching in passive radio frequency identification tags
EP2738748A1 (en) * 2011-07-29 2014-06-04 Advance Technology Limited Wireless bedwetting alarm and disposable diaper product
US20150080819A1 (en) * 2013-09-14 2015-03-19 SingLi Technology Inc. Diaper structure capable of wirelessly detecting a soaking wet condition thereof and diaper detection system of the same

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20130033364A1 (en) * 2010-04-22 2013-02-07 R.F Keeper Ltd Event driven context switching in passive radio frequency identification tags
EP2738748A1 (en) * 2011-07-29 2014-06-04 Advance Technology Limited Wireless bedwetting alarm and disposable diaper product
US20150080819A1 (en) * 2013-09-14 2015-03-19 SingLi Technology Inc. Diaper structure capable of wirelessly detecting a soaking wet condition thereof and diaper detection system of the same

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US8830072B2 (en) RF systems and methods for providing visual, tactile, and electronic indicators of an alarm condition
US7796038B2 (en) RFID sensor tag with manual modes and functions
US10282967B2 (en) Time-temperature tracking label
US20130033364A1 (en) Event driven context switching in passive radio frequency identification tags
US7275863B1 (en) Threshold calorimeter/shelf life monitor
US20020067264A1 (en) Tamper Evident Radio Frequency Identification System And Package
CN104067096B (zh) 温敏标签
US20150317896A1 (en) Smart label with integrated sensor
KR20180117638A (ko) 환경 센서 감응형 스위칭 가능한 rfid 안테나
US20100156606A1 (en) RFID Sensor Assemblies and Methods of Use
CN112469979B (zh) 柔性传感器标签系统
US20220180139A1 (en) Temperature indicator
BR112020013261A2 (pt) mídias ativas de temperatura de rfid com tecnologia passiva dupla
CN102682318A (zh) 一种用于监测存放装置状态的rfid传感标签系统
ITUB20156908A1 (it) Etichetta elettronica
FR2969356B1 (fr) Systeme de surveillance
EP3732622B1 (en) Interfacing electronic anti-tamper devices with display elements
NL2010569C2 (en) A moisture sensing module and a napkin.
Chan et al. Cold and ultra-cold chain integrity monitoring via embedded resonant sensor indicators
US20210341340A1 (en) System and method for monitoring a container environment
KR101021741B1 (ko) 시온 기능을 갖는 rf 태그 장치
BG4504U1 (bg) Температурен транспондер
Ji et al. The Monitoring System of Marine Refrigerated Containers Based on RFID Temperature Tags
WO2016004544A1 (es) Etiqueta para entregar información experta respecto a la condición óptima de consumo y/o uso de un producto
ES1074617U (es) Tag rfid pasivo activado mediante sensor pasivo integrado.