ITUB20152685A1 - Spazzola industriale o per hobbistica ed un elemento di rinforzo per una spazzola industriale o per hobbistica. - Google Patents

Spazzola industriale o per hobbistica ed un elemento di rinforzo per una spazzola industriale o per hobbistica. Download PDF

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ITUB20152685A1
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brush
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annular
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Mattia Palladini
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Balestri Marcella
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    • A46B13/008Disc-shaped brush bodies
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Description

DESCRIZIONE
SPAZZOLA INDUSTRIALE O PER HOBBISTICA ED UN ELEMENTO DI RINFORZO PER UNA SPAZZOLA INDUSTRIALE O PER HOBBISTICA.
Il presente trovato ha per oggetto una spazzola industriale o per hobbistica ed un elemento di rinforzo per una spazzola industriale o per hobbistica.
Il presente trovato riguarda dunque il settore delle spazzole industriali e/o per hobbistica, cioè spazzole utilizzate per lavorazioni meccaniche (per esempio sbavatura delle superfici, pulizia delle saldatura, ecc), utilizzabili sia in ambito industriale, sia in ambito di privato.
Le spazzole della tecnica nota sono tipicamente di tre tipologie, a tazza, coniche o circolari.
Tali spazzole si compongono solitamente di un primo ed un secondo guscio, metallici, realizzati per stampaggio a freddo e a sezione circolare, tra loro accoppiabili coassialmente per definire un volume anulare di accoglimento di una pluralità di fili (metallici o sintetici) della spazzola. Tali fili sono collegati generalmente ad un anello e si sviluppano radialmente a partire da esso, in modo che un posizionamento dell’anello coassiale ai gusci e tra essi interposto comporti un posizionamento circolare dei fili perifericamente alla spazzola.
I gusci e l’anello sono serrati “a pacco” da una riduzione collocata in attraversamento degli stessi in modo da definirne l’asse di rotazione.
Tale riduzione presenta preferibilmente una superficie interna filettata per consentire l’accoppiamento della spazzola con mezzi attuatori. Alternativamente, la riduzione potrebbe comprendere un perno protrudente in allontanamento da un estradosso del primo guscio (o guscio esterno) per consentire l’accoppiamento con una rispettiva cavità dei mezzi attuatori (come ad esempio un trapano).
Si noti che la presente invenzione è principalmente applicabile a spazzole del tipo a tazza o coniche, ma può essere applicato anche a spazzole circolari.
Dunque, il primo guscio presenta una porzione centrale, a sezione circolare, provvista di un foro centrale per l’attraversamento della suddetta riduzione, ed una porzione periferica anulare, disposta attorno a detta porzione centrale.
Nel caso di spazzole a tazza, la porzione centrale si sviluppa in modo sostanzialmente piano, mentre la porzione periferica anulare si sviluppa con un’inclinazione tale da definire un setto laterale di contenimento dei fili della spazzola. In altre parole, la porzione periferica si sviluppa trasversalmente alla porzione centrale per definire un volume di contenimento dei fili.
Nelle spazzole coniche, entrambe le porzioni si sviluppano con sostanziale continuità con andamento tronco-conico.
Il secondo guscio, in funzione del tipo di spazzola, presenta conformazione complementare a quella del primo guscio.
Durante l’uso, le spazzole vengono premute contro la superficie da lavorare, il che induce uno “spanciamento” dei fili i quali tendono ad aprire la porzione periferica del primo guscio.
Svantaggiosamente, la porzione periferica scarica l’azione dei fili sulla porzione centrale, la quale tende a deformarsi compromettendo, con il passare dei cicli di lavoro, la funzionalità della spazzola.
Scopo del presente trovato è mettere a disposizione una spazzola industriale o per hobbistica ed un elemento di rinforzo per detta spazzola in grado di superare gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo del presente trovato mettere a disposizione una spazzola industriale o per hobbistica altamente resistente ed in grado di mantenere le proprie funzionalità inalterate per numerosi oidi di lavoro e ad alte velocità, senza incremento degli spessori.
Inoltre, scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un elemento di rinforzo per una spazzola industriale o per hobbistica altamente performante e di semplice posizionamento.
Detti scopi sono pienamente raggiunti dalla spazzola industriale o per hobbistica oggetto del presente trovato.
Queste ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica in esploso di una spazzola industriale o per hobbistica secondo il presente trovato;
- la figura 2 mostra una vista in pianta della spazzola di figura 1;
- la figura 3 mostra una vista prospettiva della spazzola di figura 1 ;
- la figura 4 mostra una vista in sezione trasversale della spazzola di figura 1.
Con riferimento alle allegate figure, con il numero 10 è indicato un elemento di rinforzo per una spazzola 1 industriale o per hobbistica secondo il presente trovato.
La spazzola 1 comprende dunque un primo 2 ed un secondo guscio 3 (o prima e seconda coppa), aventi sezione circolare e disposti coassialmente uno sopra l’altro.
Più precisamente, il primo guscio 2 comprende una porzione centrale 2a ed una porzione periferica anulare 2b disposta attorno alla porzione centrale 2a.
La porzione centrale 2a presenta un foro 4 (passante) coassiale ad un asse di rotazione “A” della spazzola. Più precisamente, il foro 4 definisce l’asse di rotazione “A” della spazzola 1.
Tale primo guscio 2a presenta una geometria almeno in parte concava. Dunque, una sua superficie esterna alla concavità definisce un estradosso 5a del primo guscio 2 ed una sua superficie interna alla concavità definisce un intradosso 5b del primo guscio 2.
Un secondo guscio 3, anch’esso a sezione circolare, e dunque disposto coassialmente al primo guscio 2. Più precisamente, il secondo guscio 3 è sostanzialmente alloggiato all’interno del primo guscio 2 in modo tale da definire un volume di alloggiamento 7 sostanzialmente anulare per una pluralità di fili 8 della spazzola 1. Si noti che anche il secondo guscio 3 presenta un foro 3d centrale.
Il foro 4 del primo guscio 2 è dunque coassiale al foro del secondo guscio 3.
Nel dettaglio, anche il secondo guscio 3 presenta una geometria sostanzialmente concava. Dunque, una sua superficie esterna alla concavità di tale secondo guscio 3 ne definisce un estradosso 6a e, conseguentemente, una sua superficie interna alla concavità ne definisce un intradosso 6b. In questa luce, il secondo guscio 3 è attestato al primo guscio 2 in modo che il proprio estradosso 6a sia affacciato all’intradosso del primo guscio 5b, definendo così il succitato volume di alloggiamento 7. In particolare, un bordo esterno 2c del primo guscio 2 è affacciato e distanziato ad un corrispondente bordo esterno del secondo guscio 3 in modo da definire una sezione anulare di attraversamento per una pluralità di fili 8 della spazzola 1.
La spazzola 1 comprende dunque anche una pluralità di fili 8 (o mazzetti ritorti), in parte alloggiati nel volume di alloggiamento 7 ed in parte sporgenti da un bordo esterno 2c del primo guscio 2 (in particolare della porzione periferica 2b).
Più precisamente, la spazzola comprende un anello 9 interposto tra il primo 2 ed il secondo guscio 3, coassialmente ad essi, a cui sono vincolati i fili 8 (o mazzetti ritorti).
Ciascun filo 8 (o mazzetto) si sviluppa dunque in allontanamento dall’anello 9 tra un proprio primo estremo 8a, vincolato all’anello 9, ed un proprio secondo estremo 8b sporgente esternamente ai gusci 2, 3.
Ciascun filo 8 (in particolare il primo estremo 8a) è ripiegato attorno all’anello 9 per vincolarsi ad esso.
Dunque, I fili 8 (o mazzetti ritorti) sono disposti anularmente, ciascuno in attraversamento della sezione anulare, ovvero interposti tra i bordi esterni 2c del primo 2 e del secondo guscio 3.
Si noti che i fili 8 possono essere di vario tipo, ovvero metallici (a mazzetti ritorti o filo ondulato) oppure fili sintetici (a filo liscio o ondulato).
Per mantenere uniti i componenti (gusci 2, 3 e fili 8), la spazzola 1 comprende mezzi di giunzione 11 associati al primo 2 ed al secondo guscio 3 per serrarli “a pacco”.
Più precisamente, i mezzi di giunzione 11 comprendono un perno 11a inserito del foro 4 del primo guscio 2 ed in quello del secondo guscio 3 per mantenerli allineati (coassiali). Tale perno 11a è provvisto di due spalle di battuta 11 b alle proprie estremità per serrare il primo guscio 2 al secondo guscio 3, impedendone l’allontanamento.
Nella forma realizzativa preferita, il perno 11a è definito da una riduzione 12 filettata provvista di un dado alla propria estremità superiore, in battuta sull’estradosso 5a del primo guscio 2, ed un dente di arresto alla propria estremità inferiore, in battuta con l’intradosso 6b del secondo guscio 3. Operativamente, il dente di arresto è realizzato mediante imbutitura della riduzione 12.
La riduzione 12 è dunque un corpo tubolare il cui estremo inferiore viene imbutito per realizzare il dente di arresto per il serraggio della spazzola 1. Si noti che il perno potrebbe anche essere di altra forma, purché adatto a mantenere coassiali e serrati i due gusci 2, 3 (e l'anello 9).
Come detto, la spazzola 1 può essere a tazza o di tipo conico.
Dunque, la porzione centrale 2a e la porzione periferica 2b del primo guscio 2 sono tra loro angolate.
Più precisamente, la porzione centrale 2a presenta conformazione sostanzialmente discoidale (piana) mentre la porzione periferica 2b è definita da una parete anulare ergentesi dalla porzione centrale 2a per definire un volume a tazza.
In particolare, la porzione periferica 2b definisce con la porzione centrale 2a un angolo a compreso tra 30 e 90°.
In tali forme realizzative, anche il secondo guscio 3 presenta simile conformazione, ovvero è provvisto di una porzione centrale sostanzialmente piana ed una porzione
Alternativamente, la porzione centrale 2a del primo guscio 2 e la porzione periferica 2b sono tra loro sostanzialmente continue per definire uno sviluppo conico (tronco-conico) del primo guscio 2.
In altre parole, la porzione centrale 2a e quella periferica 2b definiscono una parete anulare tronco-conica sviluppantesi tra un bordo interno, delimitante il foro 4, ed un bordo esterno.
Si noti che anche nella conformazione conica, la porzione centrale 2a e quella periferica 2b potrebbero essere tra loro angolate; in tal caso tra esse è definito un angolo a compreso tra 15 e 30°
In tali forme realizzative, anche il secondo guscio 3 presenta simile conformazione, ovvero presenta geometria sostanzialmente tronco-conica. Alternativamente, la spazzola potrebbe essere di tipo circolare (non illustrata), con la porzione centrale e quella periferica tra loro complanari (angolo a circa uguale a 0) ed ortogonali all’asse di rotazione.
Secondo il trovato, la spazzola 1 comprende un elemento di rinforzo 10. Preferibilmente, l’elemento di rinforzo 13 comprende una piastra anulare 13 di rinforzo sovrapposta alla porzione centrale 2a del primo guscio 2 e ad essa vincolato.
La piastra anulare 13 presenta preferibilmente una propria apertura centrale 17 coassiale all’asse di rotazione “A”.
Vantaggiosamente, in tal modo la piastra anulare definisce un rinforzo per la spazzola che permette la realizzazione di gusci più sottili e/o più elevate velocità di esercizio.
Preferibilmente, la piastra anulare 13 è vincolata alla porzione centrale 2a del primo guscio 2 in modo da risultare solidale con esso. Tale vincolo può essere reversibile o irreversibile.
In una prima forma realizzativa, la piastra anulare è mantenuta solidale al primo guscio mediante mezzi di collegamento 14.
In tale forma realizzativa, la piastra anulare 13 è chiusa a pacco tra detti mezzi di collegamento 14 e detta porzione centrale 2a del primo guscio 2 per mantenersi assialmente vincolata ad essa.
Preferibilmente, i mezzi di collegamento 14 comprendono almeno un dado 15 avente una prima 15a ed una seconda base15b opposta alla prima 15a, in cui la prima base 15a è attestata alla piastra anulare 13.
Si noti che, preferibilmente, il dado 15 è parte della riduzione filettata 12. A tale riguardo, si noti che l’apertura della piastra anulare 13 (così come la porzione centrale 2a) permette l’accoglimento di detti mezzi di collegamento 14 (in particolare della riduzione 12).
Alternativamente, in talune forme di realizzazione non illustrate, la piastra anulare 13 è invece saldata al primo guscio 2.
La piastra anulare 13 si sviluppa dunque tra un proprio bordo interno 13a ed un proprio bordo esterno 13b.
Il bordo esterno 13b è collocato in prossimità di una zona ricurva 2c di giunzione tra la porzione centrale 2a e la porzione periferica anulare 2b del primo guscio 2.
Dunque, la piastra anulare 13 si sviluppa in modo sostanzialmente planare sulla porzione centrale 2a.
Più in generale, la piastra anulare 13 presenta la medesima inclinazione della porzione centrale 2a del primo guscio, cui è sovrapposta ed attestata.
Preferibilmente, la piastra anulare 13 presenta almeno tre nervature radiali 16 di rinforzo sviluppantisi a partire dal bordo interno 13a della piastra 13 (dunque dall’apertura 17), in allontanamento dall’asse di rotazione “A” e tra loro angolarmente spaziate.
Preferibilmente, le nervatura sono angolarmente equispaziate (dunque, nell’esempio illustrato sono sfasate di 120° tra Ισο).
In forme realizzative alternative, le nervature possono anche essere più di tre.
Preferibilmente, inoltre, la piastra anulare 13 è ricoperta da uno strato di colore (differente da quello del primo guscio 2) al fine rendere maggiormente riconoscibile la spazzola 1.
Il trovato raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi. Infatti, la presenza della piastra anulare permette di ottenere un effetto di irrigidimento e rinforzo per il guscio della spazzola, senza tuttavia comportare un aumento dei costi di realizzazione né di lavorazione dei gusci della spazzola.
Peraltro, la presenza della piastra permette di adattare spazzole con determinati limiti strutturali a velocità di esercizio superiori, determinabili e modulabili in funzione del materiale e dello spessore della piastra stessa. Dunque, la soluzione di cui al presente trovato permette anche maggiore flessibilità produttiva e riduce le scorte a magazzino, potendo una stessa coppia di gusci essere utilizzata per una gamma di velocità di esercizio molto tanto ampia quante sono le piastre ad essa applicabili.
Inoltre, la possibilità di colorare la sola piastra rende semplice ed economica per il produttore la realizzazione di set o kit particolarmente distintivi ed accattivanti per la clientela.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Spazzola industriale o per hobbistica, comprendente: - un primo guscio (2) metallico avente sezione circolare e provvisto di una porzione centrale (2a) ed una porzione periferica anulare (2b) disposta attorno a detta porzione centrale (2a), in cui detta porzione centrale (2a) presenta, in corrispondenza di un asse di rotazione (A) della spazzola, mezzi di collegamento (14) con un attuatore rotativo; - un secondo guscio (3) metallico avente sezione circolare e disposto coassialmente a detto primo guscio (3) in modo che un estradosso (6a) di detto secondo guscio (3) sia affacciato ad un intradosso (5a) del primo guscio (2) per definire un volume di alloggiamento (7); - una pluralità di fili (8) in parte alloggiati in detto volume di alloggiamento (7) ed in parte sporgenti da un bordo esterno (2c) del primo guscio (2); caratterizzata dal fatto di comprendere una piastra anulare (13) di rinforzo sovrapposta alla porzione centrale (2a) del primo guscio (2) e ad essa vincolato.
  2. 2. Spazzola secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta piastra anulare (13) presenta una propria apertura centrale (17) coassiale a detto asse di rotazione (A).
  3. 3. Spazzola secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta piastra anulare (13) presenta almeno tre nervature radiali (16) di rinforzo sviluppantisi a partire da un proprio bordo interno (13a) in allontanamento da detto asse di rotazione (A) e tra loro angolarmente spaziate, preferibilmente equispaziate.
  4. 4. Spazzola secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta piastra anulare (13) si sviluppa tra un proprio bordo interno (13a) ed un proprio bordo esterno (13b), in cui il bordo esterno (13b) è collocato in prossimità di una zona ricurva (2c) di giunzione tra la porzione centrale (2a) e la porzione periferica anulare (2b).
  5. 5. Spazzola secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la piastra anulare (13) si sviluppa in modo sostanzialmente planare.
  6. 6. Spazzola secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta piastra anulare (13) è ricoperta da uno strato di colore o vernice o smalto al fine rendere maggiormente riconoscibile la spazzola.
  7. 7. Spazzola secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione centrale (2a) del primo guscio (2) presenta, in corrispondenza di un asse di rotazione (A) della spazzola, un’apertura di accoglimento di detti mezzi di collegamento 14; detta piastra anulare (13) essendo provvista di una propri apertura (17) centrale coassiale all’apertura di accoglimento del primo guscio (2) ed essendo chiusa a pacco tra detti mezzi di collegamento (14) e detta porzione centrale (2a) del primo guscio (2) per mantenersi assialmente vincolata ad essa.
  8. 8. Spazzola secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento (14) comprendono almeno un dado (15) avente una prima (15a) ed una seconda base (15b), opposta alla prima (15a), in cui detta prima base (15a) è attestata alla piastra anulare (13).
  9. 9. Elemento di rinforzo per una spazzola industriale o per hobbistica, comprendente una piastra anulare (13) sovrapponibile ad una porzione centrale (2a) di un primo guscio (2) della spazzola e provvista di un bordo interno (13a) delimitante un’apertura centrale (17) ed un bordo esterno (13b) ; detta piastra anulare (13) comprendendo inoltre almeno tre nervature radiali (16) di rinforzo sviluppantisi a partire da detto bordo interno (13a) in allontanamento dall’apertura (17) e tra loro angolarmente spaziate, preferibilmente equispaziate.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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WO2014097097A1 (en) * 2012-12-21 2014-06-26 BALESTRI, Marcella Industrial or hobby brush and method for making it

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