ITUA20163774A1 - Dispositivo per la custodia e/o l’allevamento di animali - Google Patents

Description

NUOVO DISPOSITIVO MULTIFUNZIONALE PER LA CUSTODIA E/O L’ALLEVAMENTO DI ANIMALI.

SETTORE DELLA TECNICA.

L'allevamento "comunque finalizzato", consiste nell'attività di custodire, far crescere ed opportunamente riprodurre, animali in cattività. NeN'ambito di detta macro area, si è sviluppato un vasto comparto industriale, caratterizzato da innumerevoli prodotti ed accessori per svariate forme di l'allevamento, industriale, amatoriale e per animali da affezione. Infatti, come si vedrà in seguito, le applicazioni sviluppabili di cui alla descrizione di seguito esposta, per le particolari caratteristiche e specifiche tecniche, troverà applicazioni nelle seguenti tipologie di allevamento: Avicoltura, Pollicoltura, Bovinicoltura, Caprinicoltura, Ovinicoltura, Coniglicoltura, Ippicoltura, Pastorizia bovina/caprina/ovina/ecc., Suinicoltura, Allevamento cavia, Allevamento dello struzzo, Animali da affezione. E' importante precisare, che l'elencazione di cui sopra, è stata operata a titolo illustrativo e non limitativo, (per come in seguito verrà meglio precisato), infatti, le nuove soluzioni sviluppabili dal presente trovato, risultano particolarmente adatte per le specie animali predisposti a razzolare e/o pascolare liberamente sui terreni, ma risultano altrettanto adatte per gli Animali da affezione. In particolare, le superfici di terreno prative, sono utilizzabili dagli animali erbivori per la loro alimentazione, ma sono altresì impiegabili anche per finalità di sport, svago, ricreative da parte ad esempio degli animali da affezione (non necessariamente erbivori) quali appunto Cani, gatti, conigli, serpenti ecc.. I seguenti termini, "pascolo" e/o "pascolo arborato", vengono usati per qualificare la destinazione/i censuaria di determinati terreni, che generalmente risultano impediti ad avere coltivazioni più produttive. In particolare, i pascoli possono essere saltuari o permanenti a secondo l'esistenza di fattori pedoclimatici limitanti, inoltre per questo tipo di destinazioni agrarie, intervengono altri fattori (eccessiva pendenza del suolo, limitata profondità, eccessiva pietrosità e/o presenza di rocce affioranti, basse temperature, scarsa quantità di luce). Inoltre, in funzione alle condizioni climatiche, (prendendo il paese Italia come esempio), il pascolo è produttivo, a secondo della quota di sua collocazione: - sulle Alpi in estate per due/quattro mesi; b) nell'Appennino nel periodo primavera autunno per cinque/sei mesi; c) Nel Meridione ed isole Italiane nel periodo primavera autunno per cinque/sei mesi.

Le tecniche di pascolamento, considerano il carico di bestiame sostenibile e le turnazioni praticabili in funzione della permanenza degli erbivori al pascolo. Nei terreni maggiormente produttivi, compresi quelli aventi destinazioni colturali differenti, è rarissimo trovare forme di allevamento libero di animali, poiché spesso le tipologie di coltivazioni non sono compatibili con la tenuta al pascolo di animali e/o non esistono soluzioni praticabili che siano compatibili rispetto alle esigenze colturali.

L'attività di pascolo, (sempre più difficoltosa da praticare), risulta annoverata sin daN'origine nei testi di legge del Codice Penale Italiano, in cui veniva prevista la fattispecie di reato, di "pascolo abusivo", depenalizzato recentemente, essendo cambiato l'orientamento giuridico oggetto di tutela, spostandosi dalla difesa della proprietà privata verso il rispetto degli animali. Infatti, negli ultimi lustri, sono state introdotte una serie di nuove misure legislative a tutela della sfera di vita degli animali, in particolare venivano introdotte le fattispecie riguardanti "il maltrattamento e l'abbandono degli animali". Anche in ambito imprenditoriale, i legislatori hanno messo in atto dei provvedimenti che disciplinano le modalità per l'allevamento di animali in cattività. Per fare un esempio, nel settore dell'avicoltura, a partire dal 2013 sono state bandite le gabbie metalliche meglio note come "batterie", (diffusasi in Italia negli anni 1960), che mettono in evidenza il forte cambiamento in atto nel settore. I recenti orientamenti legislativi (spinti principalmente da esigenze salutistiche), hanno la finalità di diffondere e valorizzare gli allevamenti di razze "ruspanti", imponendo altresì nuovi standard minimi, più rispettosi verso le esigenze degli animali allevati in cattività. In questa fase di transizione, l'industria che produce gabbie per l'allevamento in cattività di animali, attraversa un momento di profonda crisi, poiché i loro prodotti sono fuori l'ottica di questa normativa e sono distanti dai principi sia dell'alimentazione naturale. Inoltre, i dispositivi industrializzati atti a favorire il controllo dei pascoli per l'allevamento di erbivori all'interno di spazi pre-determinati, sono costituiti da prodotti classificabili nella scala dell'innovazione come "maturi", ed in particolare, sono i seguenti: - staccionate/recinzioni, (comprese quelle eseguite con nuovi materiali); - reti e sistemi di delimitazione (comprese quelle aventi nuove forme e materiali innovativi); - dissuasori elettronici finalizzati ad allontanare i predatori; - sistemi di controllo elettronici degli animali. I dispositivi sopra elencati, offrono soluzioni finalizzate all'uso di aree di terreno da impiegare a pascolo, in modo da poterle rendere fruibili agli erbivori ed agli animali da cortile, (compresi quelli allevati a scopo industriale), animali da affezione ecc., con tutte le problematiche in seguito meglio indicate.

Infine, nel settore della tecnica, risultano note alcune tipologie di gabbie, (prive di fondo), aventi una struttura in grado di poter essere spostate sui terreni. Tali gabbie, possono essere usate per migliorare la qualità degli allevamenti di Avicoli di tipo familiare.

IL PROBLEMA TECNICO.

Alle numerose specie di animali allevati in cattività, si contrappongono altrettanti predatori, (volpi, lupi, aquile, ecc.) in grado di intervenire dannosamente, persino introducendosi all'interno dei ricoveri. In questo scenario, le forme di allevamento di animali in cattività, sviluppate nei paesi industrializzati negli ultimi 50 anni, hanno contribuito ad incentivare, nei rispettivi comparti, l'adozione di tecniche basate prevalentemente nella stabulazioni di erbivori/ovini/avicoli ecc. Tali forme di allevamento, si sono diffuse principalmente per via delle esigenze di proteggere le coltivazioni terriere degli animali allevati dall'uomo. Partendo da questa problematica principale, si aggiungevano quelle sulle aggressioni dei predatori e/o le interazioni di alcune specie allevate con la fauna selvatica. In tale contesto, nelle varie forme di allevamento, classificabili in modo più o meno intensivo, si sono sviluppati modelli finalizzati a ridurre le tempistiche di accrescimento degli animali per apportare maggiori profitti economici nei differenti comparti della Zootecnica. Questi "modelli" di allevamento, hanno prodotto nel tempo numerose problematiche, che vanno dalle note mutazioni genetiche con insorgenza di pericolose patologie, fino ad alle più attuali problematiche presenti nei prodotti della catena alimentare. Oggi nei paesi industrializzati, ed in particolar modo in Europa, l'industria zootecnica è in piena evoluzione innovativa. Infatti, se nel corso dei decenni è divenuto sempre più raro il mestiere del pastore che fa uso dei cani da guardia per accudire gli animali allevati liberamente, dall'altro, è divenuto impopolare prendere atto su come ancora vengono allevate alcune specie animali dalle industrie del settore, tanto che interi comparti della zootecnica sono in fase di cambiamenti, attuando forme di allevamento che migliorano il grado di libertà degli animali tenuti in cattività nonché la qualità dell'alimentazione somministrata. L'uso di recinzioni nei ricoveri degli allevamenti di animali quale strumento di difesa dai predatori e la necessità di garantire superfici di pascolo, fa insorgere notevoli problematiche di gestione poiché nel settore ancora non sono disponibili soluzioni in grado di assicurare flessibilità di movimento e contestuale protezione degli animali. I pascoli adatti all'allevamento degli animali, sono difficoltosi da praticare per le transumanze e dislocamenti temporanei su terreni marginali, spesso collocati a quote alte. Nei terreni coltivati, posti a quote più basse, le erbe impiegabili per gli allevamenti, non sono utilizzate, e vengono spesso essiccate con l'uso di mezzi tecnici specifici (decespugliatori, trattori diserbanti ) essendo troppo oneroso impiegare tali erbe come alimento per animali tenuti in cattività, nonostante la disponibilità presente nei diversi periodi dell'anno solare. Al pari, avviene sempre più raramente, essendo oneroso, impiegare il letame prodotto dagli animali tenuti in cattività per concimare i terreni vicini (raccolta, trasporto, ecc). L'uso massiccio di mangimi industriali per l'allevamento di animali e l'uso di tecniche di diserbo nelle pratiche agricole, a portato a rompere quasi completamente la correlazione naturale tra allevamento/i e coltivazione/i, divenendo altrettanto problematico, operarne periodicamente la raccolta del letame dai ricoveri e trasportarlo sulle parti coltivate.

Tutt'ora, non esistono appropriati "recinti" che permetterebbero di praticare il pascolo in porzioni di terreni coltivati. I prodotti sviluppati, non hanno trovato adeguato sviluppo, per l'incompatibilità di gestione dei dispositivi rispetto le esigenze delle attività e pratiche agricole colturali. In particolare, le recinzioni presentano difficoltà economiche di realizzazione e si prestano poco in termini di flessibilità per praticare le rotazioni delle coltivazioni e dei pascoli, nonché per garantire nel tempo le loro funzioni protettive. Nel merito del problema, va evidenziato che: - le reti elettro-saldate consigliate per delimitare il perimetro esterno del pascolo, presentano alti costi; - i fili elettrificati risultano poco affidabili, essendo non sempre efficaci per via delle problematiche di loro manutenzione, - le gabbie mobili, ad esempio quelle prive di fondo per avicoli, (non sono state industrializzate) poiché poco si prestano ad integrarsi nelle coltivazioni intensive ed industrializzate.

Per tutte le problematiche sopra evidenziate, non esistono delle soluzioni competitive che permettono di rendere facili ed accessibili dal punto di vista economico delle rotazioni di pascolo direttamente su terreni anche coltivati. Ad esempio, allo stato dell'arte, sarebbe impensabile: - allevare al pascolo dei tacchini all'interno di un agrumeto, se lo stesso, non è adeguatamente delimitato e con degli accorgimenti idonei a proteggere gli animali dai predatori; - allevare al pascolo dei suini tra le inter-file di un agrumeto, senza proteggere le piante dai danni che le stesse potrebbero subire nel fusto e all'apparato radicale; - gestire porzioni determinate di pascolo, al fine di ripartire il corretto carico animale, turnando le aree prative, senza operare delle delimitazioni/recinzioni.

A completare il quadro delle problematiche del settore della tecnica attinenti al presente trovato, si evidenziano anche quelle che interessano la gestione degli animali da affezione. In particolare, si descrivono alcuni esempi rappresentativi: a) per un coniglio allevato dentro casa, risulterebbe problematico liberarlo all'aperto su un prato (spazio pubblico), anche per breve tempo, poiché sarebbe facile preda, o rischierebbe di scappare impaurito da imprevisti/rumori daN'ambiente circostante; b) poter regalare un momento di libertà ad un gatto e/o altro animale da affezione, facendolo correre su un prato/aiuola, soprattutto dopo aver trascorso diverse ore in aereo/treno/macchina, non risulta oggi praticabile, per i pericoli presenti all'esterno di spazi pubblici; c) poter utilizzare, ad esempio, durante i viaggi con i diversi mezzi, quali aereo, aliscafi, treno, automobile, ecc., un sistema di custodia e trasporto di animali agevole, semplice, senza doverlo tenere sempre come un peso in cui l'animale è relegato nell'involucro.

Sul mercato, non sono presenti dei dispositivi idonei che permettono attività anche simili a diverse categorie di animali da affezione. Infatti, gli attuali alloggiamenti destinati per il trasporto e/o le recinzioni/gabbie non permettono di poter assolvere in modo pratico e sicuro a tali bisogni.

Il presente trovato, nasce da una visione complessiva dei problemi tecnici sopra esposti, ed introduce una innovazione "radicale", in grado di rivoluzionare prodotti e settori, da decenni ritenuti maturi, incidendo in molteplici comparti industriali. Infatti, una delle novità più importanti, portata dalla soluzione descritta, consiste neN'ampia flessibilità applicativa di nuove forme di allevamento che si integrano perfettamente in altrettante pratiche agrarie di coltivazione, implementando le funzioni naturali e biologiche sia nei prodotti zootecnici che in quelli agro alimentari. Infatti, l'applicazione descritta risolverebbe anche problematiche mediante il controllo naturale delle erbe infestanti/e della presenza di insetti nocivi nelle coltivazioni, mantenendo una forte competitività economica alle rispettive attività, che in molti casi diverrebbero simbiotiche "trasformazione delle erbe in prodotti zootecnici/restituzione degli escrementi e contestuale concimazione e lavorazione del terreno ad esempio razzolatura", il tutto in modo automatico.

DESCRIZIONE.

Preventivamente, si precisa che per tutti quei dispositivi destinati agli animali da affezione, con il termine letterale "pascolo" indicato nella presente descrizione dovrà intendersi anche compreso lo svago, il trasporto e la libertà di movimenti di questa particolare categoria di animali, (carnivori compresi, come il gatto, il cane ecc.) essendo il nuovo dispositivo, impiegabile anche per lo sviluppo di prodotti nel settore degli animali domestici e da affezione.

Il dispositivo oggetto della presente descrizione, è in grado di automatizzare le turnazioni di pascolo entro superfici di terreno predeterminate, mantenendo custoditi/protetti gli animali allevati in particolari contenitori e/o gabbie in grado di spostarsi progressivamente sulle superfici esterne inerbite anche se interposte tra filari, salvaguardando piante e/o coltivazioni. Le differenti soluzioni che si possono sviluppare dal presente trovato, sono suddivisibili a seconda se destinate per terreni pressoché pianeggianti e/o per terreni in declivio/collinari, e si differenziano in termini di filoni di prodotto, in funzione delle dimensioni e della tipologia di allevamento a cui sono destinati.

La soluzione di cui al presente trovato è applicabile sia per i terreni pianeggianti, che per quelli in pendenza, indipendentemente dalla destinazione colturale del terreno, (Pascolo, vigneto, arboreto, orto eccetera).

Se il dispositivo opererà solo in piano, lo stesso, per la maggior parte dei prodotti sviluppabili, sarà caratterizzato dall'essere azionato con la semplice coppia meccanica prodotta da almeno un animale in esso custodito. Infatti, tale coppia di forzante, verrà prodotta prevalentemente dal peso e/o spinta che l'animale/i eserciterà sulla porzione interna di parete curvilinea del dispositivo (di questa tipologia di prodotto), e precisamente sulla porzione di parete che emergendo dal contatto con il terreno, si sviluppa per delimitarlo in altezza.

Mentre, se il dispositivo opera su terreni aventi andamenti anche in pendenza, lo stesso, non potendo funzionare "azionato con la semplice coppia meccanica prodotta da almeno un animale in esso custodito", dovrà essere caratterizzato da almeno un sistema di controllo della locomozione e/o eventualmente azionata da apposito congegno/motore debitamente integrato nel medesimo dispositivo, opportunamente dotato di azionamenti, in modo che lo stesso non richieda l'intervento esterno dell'uomo.

Pertanto, nei terreni destinati a pascolo e/o coltivati, l'uso del dispositivo oggetto del presente trovato, permette sia l'attività di ricovero per l'allevamento (ovile, pollaio, conigliera, ecc.) che una gestione automatica e precisa delle erbe disponibili, con una serie di vantaggi competitivi: "eliminazione delle erbe infestanti tramite gli stessi animali allevati"; "concimazione direttamente sul campo con il letame prodotto dalle deiezioni durante il pascolo, che viene distribuito automaticamente dallo spostamento progressivo del dispositivo"; "il tutto con l'ulteriore vantaggio che non avranno la necessità di essere vigilati dall'uomo o portati in altri ripari". Gli animali allevati in cattività nel dispositivo sono in grado di alimentarsi autonomamente (Brucatura e/o razzolatura) direttamente dal terreno mediante lo spostamento continuo del dispositivo, attuabile o da almeno un animale in esso presente e/o da un apposito sistema di controllo della locomozione eventualmente azionata da apposito congegno/motore debitamente integrato nel medesimo dispositivo.

Per la descrizione del funzionamento illustrerò un esempio di dispositivo scelto solo a titolo descrittivo e non limitativo al fine di evidenziare i principali caratteri inventivi del presente trovato, senza che tale esempio possa limitarne in alcun modo lo sviluppo di tutti i possibili altri prodotti industriali (di seguito meglio esposti nella descrizione).

Negli allegati disegni da Fg. 1 a Fg.5 viene raffigurato un esempio di dispositivo per avicoli, avente le seguenti caratteristiche: con il numero "1" viene indicata una gabbia rotante a forma di recinto circolare realizzata con rete a maglia elettro-saldata avente una struttura di tenuta intelaiata agli anelli circolari "2" di Fg. 1 e 2. Tale struttura costituisce un involucro a gabbia in cui è necessario praticare apposita apertura chiudibile da anta curva "3" Fg. 2 e 5, nonché un asse "4" (Fg. 1, 4) che rimane sostanzialmente fermo durante la rotazione degli elementi "1" , "2" e "3". Sull'asse "4" (che resterà fermo per effetto dei mozzi "5" di Fg. 1 e 2, presenti negli anelli circolari "2"), sarà appeso, da una parte un sistema di abbeveratoio "6" (Fg. 3, 4 e 5, composto da due serbatoi di dieci litri cadauno) collegati tra loro ed appositamente dotati di un apparato distributore "7" (Fg. 3 e 5), dall'altro lato dell'asse "4" ci sarà un nido per le uova "8" (Fg. 4) composto da apposita griglia. Come è facilmente intuibile, durante la rotazioni degli elementi "1", "2" e "3" (solidari tra loro), gli altri elementi resteranno pressoché stabili (senza ruotare su se stessi), permettendo in questo modo il corretto funzionamento dell'abbeveratoio, del nido per le uova e del posatoio ricavato sul rimanente spazio centrale dell'asse "4". La forma regolare della gabbia cilindrica, ruotando su una superficie piana, potrà avanzare in direzione trasversale rispetto al suo asse di rotazione (nell'esempio coincidente l'asse "4"), permettendo di stabilire l'area di pascolo in funzione della collocazione iniziale di tale dispositivo sul terreno. A queste caratteristiche di cui all'esempio raffigurato negli allegati disegni, si aggiungeranno una serie di possibili opzioni atte ad arricchire le dotazioni del medesimo dispositivo rendendolo più comodo e vivibile.

Sempre a titolo di esempio, si descrive la dotazione successiva formata dagli elementi seguenti:

elementi di protezione dei serbatoi "6" dai raggi UV nonché dal riscaldamento e dal gelo;

elementi di protezione degli animali dai raggi UV e dagli agenti atmosferici, mediante tetto/i impermeabile di materiale adeguato;

elementi di protezione degli animali dal freddo/gelo e/o dagli attacchi dei predatori, mediante nicchia coibentata.

Tutti i predetti elementi, saranno collocati solidamente con uno o più mozzi "5" e/o con l'asse "4" in modo che gli stessi non possano ruotare durante ogni avanzamento/spostamento della gabbia.

Il movimento del dispositivo di gabbia descritto, (facilitato dalla sua particolare forma dell'involucro "1", dagli attriti trascurabile dei mozzi "5" e dalla leggerezza complessiva dei suoi materiali costruttivi) sarà possibile mediante rotolamento dell'involucro "1" sul terreno, praticabile in una delle due direzioni opposte e trasversali rispetto l'asse di rotazione passante per l'elemento "4". La coppia necessaria per produrre la rotazione progressiva dell'esempio di gabbia descritta, avviene con le forzanti generate da uno o più animali che, spostandosi sulle porzioni curvilinee interne al perimetro inferiore della gabbia, producono un momento meccanico. Infatti, la forza distribuita dagli animali contenuti nella gabbia, allorquando questi si spostano verso il suo estremo, creano una coppia torcente per effetto della sezione circolare a mensola che ha la gabbia. Detta coppia di forze farà ruotare l'intera gabbia in senso orario o antiorario e conseguentemente la farà avanzare sul terreno a seconda della porzione in cui uno o più animali si collocano da una parte o dall'altra, rispetto la proiezione dell'asse di rotazione sul terreno.

Inoltre, allorquando si volesse migliorare tale/i coppia/e di forzanti, si potranno allestire dei posatoi a mensola fissandoli (mediante apposito incastro) nella superficie perimetrale interna del cilindro "1", facendo in modo che gli stessi possano estendersi trasversalmente in direzione dell'asse di rotazione della gabbia "4". Tali posatoi, opportunamente distribuiti, permetteranno agli avicoli di sostarvi anche solo per spostarsi e/o salire nel nido o sul posatoio principale dell'asse "4", generando in questo modo una coppia di forzante/i più efficace/i dovute aN'ampliamento del braccio dall'asse di rotazione su cui insiste il carico dell'animale che appunto produce detta coppia. Tale soluzione, potrà essere impiegata anche per permettere la rotazione unidirezionale prevalente del dispositivo, mediante la realizzazione di un insieme di posatoi sopra descritti, dotati di apposita mensola incernierata in prossimità del suo ancoraggio, tale che durante la rotazione i posatoi si aprono o si chiudono alternativamente in funzione del posizionamento avanti o dietro dell'asse "4" di rotazione della gabbia. Mediante l'impiego di tale dotazione di allestimento, il verso di rotazione del dispositivo sarà prevalentemente unidirezionale. Pertanto, a titolo di esempio, un dispositivo così allestito, potrà essere collocato in posizione iniziale di funzionamento all'inizio di un interfilare (es. costituita da alberi da frutto ben allineati), in modo che il dispositivo, contenente gli animali, possa percorrere l'intera superficie di terreno interposta tra gli alberi, e raggiungere dopo un certo tempo, un punto di fine corsa presente e/o predisposto alla fine del tratto desiderato, muovendosi in piano, con la sola forza generata dagli animali ivi tenuti. Raggiunta la fine, il dispositivo (a meno che non si decida di fargli rifare lo stesso percorso inverso) potrà essere trascinato su un nuovo interfilare ruotandolo di 180 gradi, per indirizzarlo a rifare il percorso inverso su una nuova striscia di terreno. Le dimensioni preordinate del dispositivo ed il suo carico animale, permetteranno di regolare i tempi di permanenza degli animali sui varie spazi tra le interfilari stabilendo il numero di turnazione dei percorsi. Il risultato applicativo di tale esempio, consiste nella capacità di allevare degli "avicoli" in associazione simbiotica con le coltivazioni. Vengono associate al processo di allevamento la disponibilità di erbe ed insetti presenti lungo le fasce di terreno degli spazi interfilari percorsi dal dispositivo, senza che le stesse devano essere oggetto di lavorazioni agricole specifiche. Alla riduzione della necessità di mangime per il loro mantenimento, gli avicoli, daranno una miglio qualità di prodotto in termini di uova e/o carne mentre saranno eliminate le operazioni di smaltimento degli accumuli di letame, poiché il dispositivo, si presta allo spargimento contestuale delle deiezioni lungo le fasce percorse dal medesimo.

Oltre l'accessorio appena descritto, potranno essere realizzati lungo la superficie cilindrica "1" in relazione al suo diametro e alla sua lunghezza, ulteriori dispositivi accessori quali ad esempio delle aperture scorrevoli ricavate lungo il perimetro, costituite da elementi scorrevoli dotate di molla di ritorno con sistema di apertura a pedale e/o tramite un sistema meccanico-elettronico, tale che in presenza della pressione esercitata da un animale l'elemento scorrevole/i si aprirà quando queste sono collocate parallelamente al terreno e resteranno aperte fin quando l'animale allevato resterà sulla superficie della pedana, chiudendosi, per effetto della molla di ritorno, allorquando l'animale si allontanerà. Oltre alla dotazione descritta, applicabile all'esempio illustrato, potranno essere inserite numerose altre dotazioni quali mangiatoie con o senza dosatori e numerosi altri dispositivi accessori.

Un ulteriore esempio di dispositivo funzionante su superfici pressoché pianeggianti, è quello destinato agli ovini, costituito ad esempio da un contenitore per una o più pecore. Detto dispositivo, a differenza del precedente, avrà delle protezioni completamente differenti poiché i predatori degli ovini sono i cani selvatici e i lupi.

Dopo questa descrizione dettagliata di esempio è facile intuire che ubicando tale dispositivo su un terreno pianeggiante, anche se coltivato, lo stesso dispositivo per la sua particolare forma, potrà ruotare/spostarsi lungo le due direzioni opposte pressoché trasversali rispetto l'asse teorico di rotazione del medesimo dispositivo, spinto istintivamente da almeno un animale in esso racchiuso. Tale elemento è caratterizzante poiché permette al recinto a forma di gabbia di potersi muovere autonomamente, semplicemente ruotando, su una superficie prestabilita anche se questa è prossima a spazi interdetti al pascolo o volutamente sottratti dalla superficie disponibile ad essere brucata. La limitata superficie di recinzione necessaria per il dispositivo descritto, la sua particolare mobilità e le caratteristiche che permettono la completa protezione dai predatori costituiscono le caratteristiche più importanti del presente trovato, il quale si presta all'installazione di numerosi accessori (abbeveratoio, nido/i per uova, porzioni rotanti di contatto per ruspanti, nascondigli, tettoie impermeabili e/o di protezione dai raggi solari, eccetera).

Un ulteriore esempio è quello di dispositivo funzionante su superfici aventi andamenti anche in pendenza, costituito ad esempio da un contenitore avente una forma descritta nell'esempio precedente di cui allegato, o di forma differente in funzione dei specifici casi, conservando il principio di funzionamento e gli elementi caratterizzanti del presente trovato. In questo specifico esempio, il dispositivo, sarà caratterizzato da un sistema di controllo della locomozione opportunamente azionato da apposito motore integrato ad esempio sul mozzo di una ruota, alimentato da un sistema di accumulo dell'energia, costituito ad esempio da pannelli fotovoltaici posti sulla parte superiore del dispositivo, debitamente adagiato senza alterare il principio di funzionamento del presente trovato, dove oltre a fornire l'energia per il motore, potrebbero garantire la protezione agli animali dai raggi UV e/o la pioggia. L'avanzamento del dispositivo relativamente a questo esempio, può essere preventivamente regolabile, secondo le esigenze, perché tramite il sistema elettronico di controllo eventualmente provvisto di determinati sensori, è possibile pianificare un percorso che va a pilotare autonomamente il sistema di locomozione, muovendo ad esempio il dispositivo di x metri al giorno ed eventualmente dotato controllo automatico per la correzione della traiettoria nonché eventualmente comunicare in remoto le sue informazioni riguardanti ad esempio la posizione, la velocità eccetera, attraverso il sistema di ricezione e trasmissione radio debitamente integrato nel sistema di controllo elettronico.

Si precisa che le forme relative all'involucro del dispositivo potranno cambiare sia in relazione al genere di materiali impiegati, alle dimensioni delle maglie o aperture trasversali e/o longitudinali nonché per determinati dispositivi oggetto del presente travato, l'involucro "1" potrà essere diverso dalla forma cilindrica dell'esempio ed essere appoggiato su una o più parti rotanti che potrebbero essere costituite da ruote e/o cingoli e/o pattini.

Un ulteriore ambito di applicazione del dispositivo, è rappresentato dall'impiego dello stesso per il trasporto degli animali durante un viaggio. Infatti, a titolo di esempio, considerando i disegni di cui in allegato, con dimensioni idonee a contenere un gatto, è possibile integrare come accessorio un manico ergonomico similmente a quello delle valigie, per consentire il trasporto dell'animale ma al contempo la possibilità che esso si muovi liberamente rispetto le normative imposte dalle compagnie dei mezzi di trasporto, siano essi pubbliche e/o private, al fine di non disturbare gli altri viaggiatori nonché la protezione dell'animale stesso da incontri con i suoi simili. Anche in questo esempio d'applicazione del dispositivo, è possibile integrare come accessorio le aperture scorrevoli ricavate lungo il perimetro, come descritto nell'esempio precedente, costituite ad esempio da elementi scorrevoli dotate di molla di ritorno con sistema di apertura a pedale, per far si che lo stesso si rilasci o si contrae allorquando un utente tira il dispositivo facendo presa sul manico consentendo il movimento unidirezionale e si rilasci quando l'utente si trova nello stato di risposo per consentire al dispositivo di stazionare sul terreno.

Numerosi possono essere i prodotti e gli accessori realizzabili dal presente trovato con cui si è voluto identificare l'ambito dei settori di sviluppo.

I prodotti industriali in ambito agricolo/zootecnico che possono essere realizzati con il presente trovato, possono suddividersi ad esempio in relazione alle dimensioni del pascolo e/o alla destinazione d'uso del medesimo:

1) Grandi Dispositivi per l'allevamento al pascolo in totale sicurezza da predatori (pascoli estesi);

2) Medi Dispositivi per l'allevamento al pascolo in totale sicurezza da predatori di fasce di prato, poste anche in eventuali interfilari di arboreti;

3) Piccoli o mini Dispositivi per l'allevamento al pascolo in totale sicurezza da predatori per prati o cortili. Oppure possono diversificarsi in funzione del genere di animali da allevare e/o custodire al pascolo in dispositivi per: Avicoltura, Pollicoltura, Bovinicoltura, Caprinicoltura, Ovinicoltura, Coniglicoltura, Ippicoltura, Pastorizia bovina/caprina/ovina/ecc., Suinicoltura, Allevamento cavia, Allevamento dello struzzo, Animali da affezione.

Infine, in funzione ai differenti filoni di prodotto, si possono sviluppare le seguenti categorie:

gabbie per zootecnica da allevamento e custodia per terreni pressoché pianeggianti;

gabbie per zootecnica motorizzate per terreni pressoché pianeggianti;

gabbie per zootecnica motorizzate per terreni anche in pendenza;

custodia da trasporto di grandi, medie e piccole dimensioni;

custodie da trasporto per animali da affezione per auto, treni, aerei, eccetera.

Tali prodotti elencati a titolo esemplificativo potranno essere dotati di una vastità di accessori e dotazioni elettroniche quali ad esempio:

Stazioni dati/meteo, connettività, videocamere, sensoristica, unità elaborative, sistemi di recupero e/o conversione e/o stoccaggio di energia, unità di archiviazione, sistemi di apertura e chiusura dei fondi di rete sul terreno, sistemi dissuasivi per predatori, ulteriori dotazioni zootecniche di diverso genere.

La combinazione degli elementi caratterizzanti e distintivi di cui al presente trovato, comunque vengano combinate con soluzioni in termini di materiali, colori, forme esteriori, dimensioni nonché con uno o più accessori, non determineranno privative differenti da quelle elencate nella descrizione e nelle rivendicazioni di cui il presente trovato risulta promotore.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per animali, costituito da un involucro protettivo, in qualsiasi tipo di materiale/i realizzato ed in qualsiasi modo sia allestito e/o accessoriato, caratterizzato da una forma curvilinea tale, che in funzione alla tipologia di animale cui sarà destinato, avrà dimensioni e massa complessiva tali, da poter ruotare/rotolare e/o spostarsi in modo progressivo su porzione/i attigua/e di terreno pressoché pianeggiante in seguito a forzante/i operata/e oppure attivata da almeno un animale in esso custodito per qualsivoglia motivazione e/o finalità compreso il tempo libero, lo svago, la cura, l'allevamento, il pascolo, la cattura, eccetera.
2. 2. Dispositivo di cui alla rivendicazione precedente, caratterizzato dall'avere una forma particolare delle sua/e parte/i rotante/i da imporre allo stesso, movimento/i tale/i che il suo avanzamento e/o indietreggiamento progressivo, sia possibile in entrambe due direzioni opposte e pressoché trasversali rispetto l'asse teorico di rotazione del medesimo dispositivo, permettendo per dette caratteristiche sia di poter rendere controllabili fasce di terreno aventi forme pressoché regolari e/o facenti parte di una maggiore superficie nonché di essere pre-determinabili in funzione di ciascun posizionamento iniziale del dispositivo in argomento.
3. 3. Dispositivo di cui alle precedenti rivendicazioni, avente caratteristiche particolari da permettere di azionare del moto meccanico rotazionale mediante le forzante/i indicate nella rivendicazione 1 operata/e oppure attivata da almeno un animale in esso custodito al fine di essere efficaci solo per consentire lo spostamento su una sola delle due opposte direzioni, oppure che siano congegnati blocchi in modo tale che permettano la movimentazione del dispositivo lungo una sola delle due opposte direzioni descritte nella rivendicazione 2.
4. 4. Dispositivo di cui alle rivendicazioni precedenti, avente qualsiasi forma del suo involucro e caratterizzato dal fatto di potersi spostare progressivamente su nuove porzioni attigue di terreno ivi comprese le parte/i non pianeggiante/i, mediante l'ausilio di un sistema di locomozione a motore opportunamente integrato nel medesimo dispositivo, il cui azionamento sia preventivamente regolabile in termini di velocità e/o tempi di funzionamento e/o direzione/i e/o percorsi secondo le esigenze, indipendentemente ed a prescindere dalla tipologia di alimentazione energetica prevista per il suo funzionamento ed azionamento.
5. 5. Dispositivo di cui alla rivendicazione precedente, caratterizzato da una disposizione delle parti atte ad operare la sua locomozione, in modo da soddisfare i requisiti della direzionalità di cui alla rivendicazioni 2 e 3.
6. 6. Dispositivo di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da un sistema elettronico in grado di ricevere come ingresso i dati idonei a pianificare un percorso che va a pilotare autonomamente il sistema di locomozione in esso previsto.
7. 7. Dispositivo di cui a tutte le precedenti rivendicazioni, caratterizzato da un sistema di controllo automatico in grado di monitorare ed eventualmente correggere e/o ottimizzare il sistema di locomozione, sia in termini di velocità di spostamenti che di direzione/i.
8. 8. Dispositivo di cui a tutte le precedenti rivendicazioni caratterizzato da un sistema di accumulo energetico proveniente da qualsiasi fonte, al fine di poter alimentare adeguatamente tutti i sistemi principali ed accessori presenti nel dispositivo anche impiegando sistemi di stoccaggio energetico.
9. 9. Dispositivo di cui a tutte le precedenti rivendicazioni caratterizzato da un sistema elettronico dotato di tecnologia per la localizzazione geografica e/o eventuale tecnologia di interfaccia per telecomunicazione e/o eventuale collegamento ad internet e/o un sistema per la sua sicurezza in termini di furto/i, anche parziali, attacchi dolosi, incidenti, attacchi da parte di predatori, eccetera.
10. 10. Dispositivo di cui a tutte le precedenti rivendicazioni, caratterizzato da dotazioni accessorie funzionali rispetto gli animali oggetto di ricovero quali, dotazioni adatte alle tipologie di erbe presenti, e/o per la distribuzione di acqua e/o alimenti e/o tipologie di involucri protettivi per acqua e/o sole e/o vento con o senza eventuale fondo di protezione da urine/escrementi e/o eventuale dotazioni di maglia/e per la trasportabilità e/o lo spostamento adatti a favorire il pascolo e/o la razzolatura e/o lo svago di animali tenuti nel suo interno, terreno.