ITTV970012U1 - Dispositivo perfezionato a calamita per l'arresto dei battenti partico larmente per zanzariere in kit. - Google Patents

Dispositivo perfezionato a calamita per l'arresto dei battenti partico larmente per zanzariere in kit. Download PDF

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Denis Bettio
Loris Bettio
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Brevetto per modello industriale di utilità
Titolo:
DISPOSITIVO PERFEZIONATO A CALAMITA PER L’ARRESTO DEI BATTENTI, PARTICOLARMENTE PER ZANZARIERE IN KIT.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo perfezionato calamita di arresto dei battenti, particolarmente per zanzariere in kit.
Esso, trova particolare se pur non esclusiva applicazione nel settore degli accessori per zanzariere proposte al pubblico in kit di montaggio.
Nello stato della tecnica sono note diverse tipologie di zanzariere, cosi come note, sono le tendine parasole per ambienti. Le prime, ed è il settore al quale il presente trovato si rivolge principalmente, possono suddividersi sostanzialmente In due tipi. Per definizione, la zanzariera è sicuramente quella cosiddetta -misura-, ovvero realizzata sin dall’origine seconda le, dimensioni ricevute dal committente. Proprio per l'assoluta precisione delle dimensioni, è generalmente provvista di una qualità decisamente più elevata che non altre, per certi versi anche sotto il profilo meccanico, ciò che permétte il raggiungimento di ottimi risultati.
Un secondo tipo di zanzariera, caratterizzata da una sufficiente funzionalità ed un costo molto contenuto, al quale si rivolge maggiormente la presente invenzione, è attualmente presente sul mercato in maniera decisamente più diffusa che non la prima. Essa, sfruttando della tecnologia nota, offre un prodotto comunque in grado di soddisfare delle comuni esigenze ma che ovviamente non può essere comparata qualitativamente con le soluzioni del tipo a misura.
In entrambe le tipologie citate, è possibile riscontrare degli elementi realizzativi comuni, i quali si sostanziano nel cassonetto, dei tipo generalmente dato da un profilato in alluminio, all'Interno del quale viene inserito coassialmente il rullo avvolgitore della tenda retinata, unitamente^ alla corrispondente molla di richiamo precaricata. Le estremità cassonetto, poi, sono normalmente chiuse da apposite piastrine o testatele vengono fornite in due versioni del tipo fisso oppure registrabile, in quest’ultimo caso essendo scomposte per estremità, in due parti. Naturalmente sono pure note delle varianti, esse tuttavia, paiono molto simili alle soluzioni ora descritte.
Alcune dì queste soluzioni, utilizzano dei dispositivi manuali per lo Svolgimento e viceversa della relativa tendina zanzariera o della tela, altre ancora invece ne prevedono la motorizzazione. A titolo esemplificativo, dei dispositivi di riavvolgìmento del primo tipo prevedono in linea di massima i l precaricamento di una molla elicoidale mediante torsione, la cui forza di svolgimento (ripristinando’ la forma) consentirà il riavvolgimento su di un rullo od albero, della tela precedentemente svolta. L'albero, come abbiamo visto è generalmente costituito da un tubolare metallico, contenuto all'interno di una struttura associabile all'infisso, il cassonetto, il quale può essere fornito in diverse misure a seconda delle esigenze dell'installatore, se del tipo a misura, oppure in versione standard nel caso del kit. Infine, vi è da rilevare il fatto che tra le due varianti, kit e misura, normalmente si riscontrano delle diversità sul telaio, mentre la meccanica di riavvoglimento resta pressoché immutata.
Naturalmente, la collocazione delle dette zanzariere può trovare impiego in diversi generi di serramenti, dalla tradizionale finestra, alle più complesse porte d'ingresso ad una anta, oppure per delle ancora più grandi superficl apribili, come ad esempio per porte di veranda a più d’una e così via. Nel caso delle zanzariere con cassonetto perpendicolare al suolo, quindi del tipo a svolgimento per trazione su piano orizzontale, si pone/il problema di come effettuare, sulla parte di infisso opposto al cassonetto; l'ancoraggio dell'estremità della tendina per mantenerla correttamente con la superficie distesa, essendo dall'altro lato forzatamente richiamata dal dispositivo di riavvolgimento. La soluzione interessa due parti della struttura, che essendo ognuna provvista di convenienti mezzi di reciproco impegno, interagiscono. Rispettivamente, un primo è previsto lungo un profilato d'estremità della tela, meglio nota come barra maniglia, generalmente Attenuto iniàlluminio, il quale funge anche da mezzo di presa prevedendo almeno s u un fianco un' impugnatura longitudinale, ed un secondo mezzo di aggancio previsto lungo il correntino del lato di battuta, così consentendo l'aggàncio della tela all'estremità opposta dei serramento.
Ancora più in dettaglio, il bordo dell'infisso sul quale la detta tendina zanzarièra si aggancierà prevede un correntino, generalmente costituito da un profilato metallico con sezione ad "U", all'interno del quale si impegna il corrispondente dispositivo di aggancio. Nella fattispecie, un primo dispositivo ha consistito nelle tradizionali calamite, le quali vengono impegnate su entrambi i profilati da un lato sulla barra maniglia, dall'altro sul correntino finale, trovando largo impiego sia nei serramenti ad una che a due ante. Questo metodo pur non necessitando di correntini alti quindi esteticamente sgradevoli, presenta comunque il grave inconveniente di non assicurare una sufficiente tenuta, potendo causare, considerata la forza di richiamo imposta dal rullo avvolgitore, il disimpegno involontario e conseguentemente la chiusura inaspettata della tendina.
Un' alternativa, prevista quasi esclusivamente per porte singole ovvero ad una anta, ha consistito nel prevedere dei ganci e controganci perfettamente simmetrici, impegnati l'uno sulla barra maniglia, l'altro correntino ad una medesima altezza. La conformazione di questi, vista da un lato, prevede anzitutto un mezzo di ancoraggio al profilato essendo costituito da una slitta inseribile longitudinalmente ad una guida ricavata nel profilato, dall'altro una sorta di doppio uncino o conformazione uncinata a mò d'ancoretta, di modo che detti ganci siano incastrabili l'uno contro l'altro con le rispettive alette in contrapposizione. GII Inconvenienti riscontrabili in tale soluzione consistono nel fatto che debbono ricorrere necessariamente alla predisposizione di correntini dal bordo piuttosto alto, quindi particolarmente anti estetici. In secondo luogo presentano delle oggettive difficoltà nello sganciamento, poiché richiedono due movimenti anziché uno, un primo di ulteriore tendimento della tela, ed un secondo di sollevamento della barra maniglia per disassare i dispositivi di aggancio una volta disimpegnati.
Attualmente, il mercato appare nuovamente orientato verso il tradizionale sistema a calamita, ciò che ha indotto numerose imprese del settore ad adeguare il prodotto alle mutate esigenze, in primo luogo intervenendo sul problema della Insufficienza di tenuta. La bontà di una zanzariera come noto, dipende dalla capacità di permanere con fa superficie protettiva perfettamente distesa, resistendo o deformandosi impercettibilmente sotto l'impatto delle correnti d'aria. Un buon tendimento come noto, è assicurato da una conveniente molta di torsione precancata, nella quale maggiore è la forza di richiamo, maggiore ovviamente sarà la capacità di permanere in condizione perfettamente distesa della superficie protettiva. Ne consegue, che nel processo di ottimizzazione, si è intervenuto su entrambi I magneti, incrementandone ìà capacità attrattiva delie due superfici speculari e piane, ovvero ortogonali al senso di distacco. Il fenomeno ha sostanzialmente prodotto due inconvenienti. Innanzitutto, un considerevole aumento del costo di acquisto della materia prima, riflettendosi negativamente sul prodotto finito, e secondariamente un maggiore sforzo da esercitare nella fase di distacco. Dal lato pratico , quest'ultimo è forse l'aspetto più svantaggioso, poiché impedisce al consumatore una corretta e facile apertura, talvolta spingendo a defromare struttura vi è -da dire infine, che all'incremento della capacità del magnete , corrisponde anche un aumento della superficie di contatto, impibnendó opportuni ridimensionamenti dei profili di alluminio, che di conseguenza essendo particolarmente vistosi, ne abbruttiscono la struttura.
Scopo del presente trovato è anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni mediante un dispositivo perfezionato a calamita di arresto dei battenti, particolarmente per zanzariere in kit sia del tipo ad una che due ante, comprendenti almeno un cassonetto fissabile a parete di supporto di un rullo di riavvolgimento di una tendina protettiva, il quale lungo il battente della barra maniglia prevede impegnato un magnete registrabile, detto magnete essendo costituito da un corpo con piano di contatto inclinato ed in cui il battente opposto che accoglie il primo prevede lungo io stesso un magnete analogo con piano di contatto inclinato, associato in contrapposizione.
Conseguentemente, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico vengono raggiunti alcuni vantaggi.
In primo luogo, si ottiene una sostanziale riduzione dello sforzo necessario. al distacco dei battenti, senza compromettere l'efficacia longitudinale -della tenuta. Infatti al pubblico, è necessario praticare una lieve diverse tra ì due battenti, agendo contemporaneamente su entrambi in senso ortogonale allo svolgimento delia tendina protettiva, od alternativamente nella versione ad una sola anta traendo la barra maniglia a se o viceversa sospingendola. Questa è senza dubbio una manovra più facilmente eseguibile da parte di qualsiasi soggetto, indipendentemente dalle condizioni fisiche, e comunque meno impegnativa dal punto di vista fisico che non la trazione in contrapposizione delle tendine svolte, impugnando le estremità delle stesse lungo la barra maniglia. Al tempo stesso, la caratteristica inclinazione del piano di contatto del magnete, consente di incrementare in maniera considerevole la superficie senza incidere sotto il profilo dimensionale, restando sempre in valori contenuti, e soprattutto senza richiedere una modifica dei profili che ne consentono il supporto, beneficiandone soprattutto dal punto di vista estetico. Infine per quanto riguarda l'impresa, viene migliorata sensibilmente l'offerta sul mercato, ottenendo una lieve riduzione dei costi di realizzazione rispetto alle soluzioni preesistenti, considerato il fatto che non risulta essere applicazione particolarmente complessa.
Questi, ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati I cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.
La Figura 1., rappresenta un prospetto di una possibile struttura di zanzariera in kit, del tipo orizzontale a doppia anta.
La Figura 2., rappresenta una vista dall'alto della medesima zanzariera in kit di cui in Figura 1.
La Figura 3., rappresenta una vista in particolare del collegamento tra i due battenti per la reciproca ritenuta.
La Figura 4., rappresenta una vista di pianta di un corpo di calamita. Infine, la Figura 5. rappresenta una vista laterale del medesimo corpo di calamita di cui alla Figura precedente.
Facendo riferimento anche alle figure, si osserva in primo luogo che una struttura di zanzariera orizzontale (A), è del tipo a due ante, comprendendo di conseguenza due cassonetti perpendicolari, rispettivamente (1) e (2), impegnati ai lati dei serramento interessato, ognuno provvisto di propria tendina protettiva corrispondendo ad un anta. L'estremità dì ogni tendina è corredata di una barra maniglia (3, 3'}, del tipo costituita da un profilo d’alluminio, nel caso di specie runa con battente maschio l’altra femmina.
Ancora più in dettaglio, ogni barra maniglia (3, 3‘) presenta una struttura con sezione monocellulare, provvista sull'estradosso, ovvero lungo i due iati maggiori, di appendici perpendicolari (4, 5) che costituiscono il mezzo proprio di presa, di cui una più pronunciata dell’altra e terminanti con una estremità arrotondata. Ogni profilo (3, 3') presenta inoltre una estremità comune (6) costituita da una sede essenzialmente a "C", all'interno della quale viene Impegnata l'estremità della tendina zanzariera, consentendone la distensione rispetto al dispositivo di svolgimento contenuto nel cassonetto fissato ai lati, lungo i piedritti, del vano da proteggere.
Per quanto riguarda la testa delle barre maniglie (3, 3’), esse comprendono, come è stato rilevato, un battente maschio ed uno femmina. Il primo realizza unicamente una sede a "C" (7) all'interno della quale viene introdotta la base (10") convenientemente conformata, di una calamita (B) e fissata lungo il detto bàttente all’altezza desiderata. Il secondo, o battente femmina in una barra maniglia (3‘) prevede sempre un' analoga sede a "C" (8), atta as impegnare ancóra una base (10") di una medesima calamita (B), ma delimitata lateralmente da sponde longitudinali (9). Dette sponde (9), nella condizione in cui i battenti combaciano, essendo protratte in avanti, tendono a sovrapporsi parzialmente all'estradosso del primo profilo maschio di barra maniglia (3).
Ogni calamita (B) è costituita da un corpo magnetico (10), sviluppato longitudinalmente, il quale sporge con una estremità rispetto alla sede a "C" (7, 8). La detta estremità sporgente del corpo magnetico (10) prevede un profilo con un piano di contatto inclinato (10') di circa 23°, con il bordo arrotondato, mentre dall'altro lato prevede una base (10"), essenzialmente a "T", la quale richiama in positivo la sezione delle sedi a ”'C" (7, 8) ricavate dal profilo delle barre maniglie (3, 3').
L'associazione delie caiamite (B), lungo i battenti delle barre. maniglie (3, 3'), è in contrapposizione, ruotata l'una rispetto all'altra 180° sicché, in condizione riavvicinate, combacino con i rispettivi inclinati (10‘) per essere reciprocamente attratte.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo perfezionato a calamita di arresto dei battenti, particolarmente per zanzariera in kit sia dei tipo ad una che due ante, comprendente almeno un cassonetto (1, 2), fissabile a parete, di supporto di un rullo di riavvolgimento di una tendina protettiva, caratterizzata dal fatto che lungo il battente di almeno una barra maniglia (3, 3') si prevede impegnato un magnete registrabile (B) costituito da un corpo (10) con piano di contatto Inclinato (10') ed in cui il battente opposto che interferisce in chiusura con il primo, prevede logicamente impegnato in contrapposizione un magnete analogo (B).
  2. 2. Dispositivo perfezionato, secondo la rivendicazione 1., caratterizzato dal fatto che ogni calamita (B) comprende un corpo (10), sviluppato/ longitudinalmente, il cui profilo con un piano di contatto inclinato sporge rispetto ad una sede di ancoraggio (7, 8) ricavata lungo i batenti.
  3. 3. Dispositivo perfezionato, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo magnetico (10), prevede una base (10*), essenzialmente a "T", la quale richiama in positivo la sezione delle sedi di ancoraggio a *’C".(7, 8) ricavate dal profilo delle barre maniglie
  4. 4. Dispositivo perfezionato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in una zanzariera (A) del tipo a due ante, sono previste delle barre maniglie (3, 3'), lungo i battenti delle viene introdotta è fissata la base (10") convenientemente conformata, di una calamita(B) dettaassociazione essendo ottenuta in contrapposizione, ruotata rìspetto all'altra di 180° talché, in condizione riavvicinate, combacino i rispettivi piani inclinati (10') per essere reciprocamente attratte.
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