ITTV20130005U1 - Profilati in materiali termoplastici e/o metallici costituiti da superfici discontinue ma connesse per mezzo di un sistema a giunto/i elastico/i, atte al ricevimento mediante incollaggio del laminato di finitura. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DI MODELLO DI UTILITÀ'

Avente per titolo : PROFILATI IN MATERIALI TERMOPLASTICI E/O METALLICI COSTITUITI DA SUPERFICI DISCONTINUE MA CONNESSE PER MEZZO DI UN SISTEMA A GIUNTO/I ELASTICO/I , ATTE AL RICEVIMENTO MEDIANTE INCOLLAGGIO DEL LAMINATO DI FINITURA.

DESCRIZIONE DEL MODELLO DI UTILITÀ' : La soluzione oggetto della presente domanda dì brevetto si propone di permettere di utilizzare laminati ( HPL/CPL e/o tranciati di legno, strisce di PVC e/o altri materiali anche metallici ) siano essi sotto forma di bobina -indipendentemente dalle specifiche in LARGHEZZA dei diversi produttori, - e/o in strisce a lunghezza predefinita -indipendentemente dalle tolleranze dì taglio in LARGHEZZA, - per il rivestimento di profilati in materiali termoplastici e/o metallici , senza dover procedere alla calibratura in larghezza dei laminati stessi, mediante I' introduzione di un SISTEMA A GIUNTO/I ELASTICO/I che permetta al profilato di adattarsi in larghezza. PROBLEMA: La reperibilità di laminati aventi misura di larghezza compatibile con le larghezze definite e fisse di supporti impiegati per ricevere i laminati mediante operazione di incollaggio superficiale . Infatti, mentre da un lato il produttore di profilato termoplastico e/o metallico o altro adotta delle larghezze di profilato definite e con tolleranze stabilite, dall' altro la reperibilità sul mercato dei laminati comporta due situazioni:

-la prima vede Γ impiego di laminati in strisce ottenute mediante taglio in larghezza di fogli di laminato con dimensioni reperibili a commercio.

LIMITE DI TALE SOLUZIONE : Le macchine di taglio utilizzate sono quasi sempre delle tranciatrici verticali a coltello, e le tolleranze delle strisce così ottenute contrastano con le tolleranze in larghezza delle sedi previste nei profilati per Γ incollaggio dei laminati, obbligando a aumentare le larghezze di taglio ed a successive e dispendiose operazioni di calibratura in larghezza delle strisce di laminato prima di procedere all' operazione di incollaggio.

-la seconda vede Γ impiego di laminati in bobine a larghezza nominale stabilita, anche queste reperibili a commercio.

LIMITE DI TALE SOLUZIONE : A parità di larghezza nominale, i laminati in bobina dei diversi produttori differiscono di quote dell' ordine di svariati decimi di millimetro , sia per eccesso che per difetto rispetto alla quota nominale. Ciò comporta il dover rimuovere mediante calibratura la quota di materiale in eccesso prima dell' incollaggio, oppure Γ impossibilità di impiegare la

bobina di laminato qualora la larghezza sia in difetto rispetto alla quota nominale, pena Γ ottenimento di un risultato di finitura estetica alquanto discutibile e quindi contestabile dal diente.

In data 4/03⁄4£G13 la sottoscritta ha depositato una richiesta di Brevetto di Invenzione Industriale relativa a : PROFILATI IN MATERIALI TERMOPLASTICI E/O METALLICI COSTITUITI DA DUE SEMI-SUPPORTI PER IL RICEVIMENTO MEDIANTE INCOLLAGGIO DEL LAMINATO DI FINITURA. Il presente modello di utilità risulta impiegare un concetto del tutto diverso , per risolvere una analoga problematica, legata alle tolleranze dei laminati di finitura superficiale dei profilati.

DESCRIZIONE DEL MODELLO DI UTILITÀ'

Il modello di utilità consiste nel realizzare un profilato MONOLITICO costituito da SUPERFÌCI DISCONTINUE, collegate tra loro da una (o più) connessione a giunto/i elastico/i, che risulta dimensionata in modo da permettere al profilo di essere regolabile in larghezza secondo dimensioni minime e massime stabilite, e tali da assorbire le variazioni delle tolleranze nominali in larghezza delle strisce dei laminati impiegati per la finitura superficiale. La connessione a giunto/i elastico/i viene realizzata o direttamente nella fase di estrusione- (coestrusione della connessione a giunto/i elastico/i )- oppure in una fase successiva - (post-estrusione della connessione a giunto/i elastico/i ) -mediante appropriati elastomeri che introducano un' adeguata elasticità al profilato, (che altrimenti risulta rigido e non deformabile) .La connessione giunto/i elastico/i applicata nei punti più adatti del profilato assicura X elasticità richiesta: valutazioni tecniche e/o degli aspetti economico-produttivi del prodotto stabiliranno la quantità e la tipologìa della connessione a giunto/i elastico/i . Le superfici discontinue sono quindi in grado di allontanarsi elasticamente nel senso della larghezza da una misura minima ( connessione elastica a riposo ) ad una misura massima definibile caso per caso in relazione alle tolleranze in larghezza del laminato da applicare come finitura superficiale . E' evidente che il modello di utilità non si limita ad una sola larghezza di laminato ma copre qualsiasi misura di larghezza si voglia considerare , facendo gli opportuni adattamenti relativamente al dimensionamento delle superfici discontinue ma connesse e di quello delle connessioni elastiche.

La variabilità in larghezza di un profilato che utilizza le connessioni elastiche si basa principalmente , ma non esclusivamente:

-sulle caratteristiche dei materiali impiegati per la realizzazione delle connessioni a giunto/i elastico/i medesime (PVC, Gomme di varia natura, etc.) ,

-sul loro dimensionamento.

-sul loro quantitativo numerico all' interno del profilato ( ovvero una, o più connessioni a giunto/i elastico/i .) Il processo di incollaggio del laminato, che vedremo più avanti, permette allo stesso tempo anche il consolidamento delle superfici discontinue , così che, una volta indurito il collante, si otterrà un profilato recante il laminato di finitura, senza interstizi dovuti alle tolleranze in precedenza esaminate. A titolo esemplificativo, ma non esclusivo, vengono riportati alcuni esempi di applicazione dell' innovazione nelle tavole allegate .

DESCRIZIONE DELLE TAVOLE 1-2

La tavola 1) riporta la sezione di un profilato secondo invenzione, con superfici discontinue dettaglio 1) collegate attraverso connessione a giunto/i elastico/i dettaglio 2). Viene evidenziata la possibilità delle superfici discontinue di allontanarsi tra loro in virtù della giunzione elastica assicurata dalla connessione a giunto/i elastico/i di cui al dettaglio 2).

La tavola 2) propone alcune proposte di sezioni di profilati, senza

peraltro definire tutte le possibilità. Inoltre , il modello di utilità delle superfici discontinue ma connesse abbinato alla connessione a giunto/i elastico/i delle medesime può essere applicato sta a superfici piane che a superfici curve, come riportato nei disegni.

Dettaglio 1) riprende delle superfici discontinue ma connesse .

Dettaglio 2) riprende la connessione a giunto/i elastico/i. Nei disegni vengono riportate a titolo esemplificativo, ma non esclusivo, tre soluzioni di connessione a giunto/i elastico/i : in relazione alle tolleranze da recuperare, le soluzioni di design , posizionamento e dimensionamento delle connessioni elastiche applicabili sono infinite, evidenziando altresì che Γ innovazione può essere applicata sia a superfici piane che a superfici curvilinee.

Dettaglio 3) indica il posizionamento superficiale di un laminato.

INCOLLAGGIO DEI LAMINATI: (HPL/CPL e/o tranciati di legno, strisce di PVC e/o altri materiali anche metallici) .Prendendo a riferimento la tavola 1) : Si dispone in posizione in orizzontale il profilato composto dalle superfici discontinue ma connesse allontanandole ala distanza massima tra di loro nel senso della larghezza in virtù della connessione elastica esistente. Si dispone il collante sulle superfici discontinue e si dispone il laminato da incollare sopra il collante. La pressione laterale causata dal sistema elastico spinge le superfici discontinue a stringere il laminato fino alla posizione di larghezza minima, che sarà dettata dalla larghezza della striscia di laminato impiegata. Deve inoltre venire contemporaneamente effettuata una pressione normale alla superficie del laminato per farlo aderire bene alla superficie del profilato. L' indurimento del collante impiegato formerà un blocco unico tra superfici discontinue ma connesse ed il laminato stesso. L' incollaggio potrà essere eseguito:

-Con operazione strettamente manuale , tipica del sistema artigianale.

-Con operazione semiautomatica, tipica del sistema semiartigianale.

-Con operazione automatica , tipica dei sistemi industriali. Logicamente, le caratteristiche dei macchinari e/o collanti da impiegare saranno diverse nei 3 casi sopraesposti, in relazione alle cadenze di produzione.

Dagli esempi di cui sopra si evince che il modello di utilità considerato può essere adottato indifferentemente da qualsiasi sistema industriale si prefigga Γ incollaggio di laminati ( HPL/CPL e/o tranciati di legno, strisce di PVC e/o altri materiali anche metallici ) su PROFILATI IN MATERIALI TERMOPLASTICI E/O METALLICI COSTITUITI DA SUPERFICI DISCONTINUE MA CONNESSE PER MEZZO DI UN SISTEMA A GIUNTO/I ELASTICO/I indipendentemente dalla dimensione dell' ambito industriale.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1) PROFILATI IN MATERIALI TERMOPLASTICI E/O METALLICI COSTITUITI DA SUPERFICI DISCONTINUE MA CONNESSE PER MEZZO DI UN SISTEMA A GIUNTO/I ELASTICO/I, ATTE AL RICEVIMENTO MEDIANTE INCOLLAGGIO DEL LAMINATO DI FINITURA e caratterizzati dal fatto che dette superfici sono connesse a mezzo di un sistema a giunto/i elastico/i che permette di adattare la larghezza dei profilati stessi alla larghezza e/o tolleranza dei laminati di finitura { HPL/CPL e/o tranciati di legno, strisce di PVC e/o altri materiali anche metallici ) .
2. 2) PROFILATI IN MATERIALI TERMOPLASTICI E/O METALLICI COSTITUITI DA SUPERFICI DISCONTINUE MA CONNESSE PER MEZZO DI UN SISTEMA A GIUNTO/I ELASTICO/I, ATTE AL RICEVIMENTO MEDIANTE INCOLLAGGIO DEL LAMINATO Dì FINITURA di cui alla precedente rivendicazione 1) e caratterizzati dal fatto che le superfici discontinue ma connesse possono essere RETTILINEE O CURVILINEE in relazione alla tipologia del materiale da applicare e/o al design del manufatto finale.