ITTP20120001A1 - Utensile per estirpare e raccogliere le piante di vite - Google Patents

Description

DESCRIZIONE:

Ad oggi, non sono note macchine che riescono a compiere simultaneamente le operazioni di estirpazione e raccolta delle piante di vite. Le macchine di cui si ha notizia sono soltanto atte all'estirpazione di tali piante pertanto, per la raccolta si rende necessario passare nuovamente sulla stessa area di terreno con un altro utensile montato sulla stessa macchina motrice : ciò comporta un utilizzo prolungato della macchina, il che si traduce in una perdita di tempo oltre che una perdita economica dovuta all'aumento dei costi di gestione.

La presente invenzione ha lo scopo principale di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati, fornendo un utensile unico che renda meno difficoltose le operazioni di estirpazione di vitigni vecchi o morti e di raccolta degli arbusti estirpati. L'originalità dell'invenzione sta anche nella presenza di un pistone idraulico che permette la rotazione relativa delle varie parti dell'utensile.

L'utensile è stato realizzato in acciaio, come la giunzione di due parti: nella parte anteriore è collocato uno strumento atto alla rimozione degli arbusti della vite, mentre nella parte posteriore vi è uno strumento che, con una particolare forma a pettine, permette di raccogliere gli arbusti estirpati. Le due parti sono state collegate tramite una struttura costituita da travi nella quale è inserito un pistone idraulico la cui funzione è quella di permettere la rotazione della parte posteriore. L'utensile viene comandato dal ripper di una ruspa; la praticità di aggancio al ripper della ruspa è uno dei vantaggi di questa macchina.

Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una possibile realizzazione esemplificativa applicante tali principi.

Nei disegni:

-figura 1 rappresenta una vista frontale dell'invenzione (scala 1:20);

-figura 2 rappresenta una vista laterale dell'invenzione in posizione di lavoro (scala 1:20);

-figura 3 rappresenta una vista dall'alto dell'invenzione (scala 1:20);

-figura 4 rappresenta una vista frontale dell'invenzione in posizione di massima apertura del pistone (scala 1:20);

-figura 5 rappresenta l'utensile atto all'estirpazione (scala 1:10);

-figura 6 rappresenta la parte posteriore dell'invenzione atta alla raccolta degli arbusti (scala 1:10).

La parte anteriore è simmetrica rispetto all'asse della macchina ed è collegata al ripper della ruspa mediante un apposito gancio (1); tale gancio è saldato ad una trave cilindrica (2) ai cui estremi sono collegati, sempre mediante saldatura, due bracci (3); ciascuno dei due bracci presenta una lama tagliente "apri-terreno" (4) la cui funzione è quella, appunto, di scavare il terreno per permettere di raggiungere una profondità di passata di circa un metro. Alle estremità inferiori dei due bracci è stata saldata una piastra sulla cui parte anteriore sono stati applicati sette denti appuntiti equamente distanziati gli uni dagli altri (5), necessari al fine di estirpare sin dalle radici la pianta di vite, mentre sulla parte posteriore vi sono tre profili (6) che facilitano lo scavo. Sulla trave cilindrica sono state inoltre collegate mediante saldatura due piastre (7), che serviranno per l'attacco anteriore del pistone oleodinamico (il collegamento tra (7) e (11) è realizzato con l'impiego di bulloni).

La parte anteriore e la posteriore sono collegate da un telaio che è costituito da due travi (8) profilo HEA 100 di acciaio poste simmetriche rispetto all'asse longitudinale dell'attrezzo, e dagli elementi (12) e (13); a quest'ultimo sono state saldate due piastre (10) alle quali viene vincolato posteriormente il pistone oleodinamico, sempre mediante collegamento filettato con bullone. Le travi del telaio (8) sono collegate tramite bocchettone (9) alla parte anteriore: la presenza del bocchettone permette la rotazione tra le due parti. Alla parte posteriore del telaio sono state saldate due travi (14) di sostegno per la struttura a pettine che permette di raccogliere le piante già estirpate; essa è costituita da una trave a sezione rettangolare cava (15) e da un'altra a sezione quadrata cava (17) alle quali sono state assemblate, mediante collegamenti filettati (bulloni M12 con rosetta elastica spaccata come dispositivo antisvitamento), n° 8 vomeri (16) (lame di acciaio curve) equamente distanziati gli uni dagli altri e collocati a due a due in posizione simmetrica rispetto all'asse trasversale, che con la loro particolare forma permettono il raccoglimento degli arbusti. È da notare che le travi sopra citate presentano le estremità ripiegate verso l'interno: questa configurazione è vantaggiosa in quanto comporta il concentramento degli arbusti verso la parte centrale del pettine evitandone lo sparpagliamento.

Il funzionamento della macchina sopra descritta è il seguente.

Inizialmente si collega l'utensile al ripper della ruspa andando ad inserire il gancio (1) nell'apposito spazio.

La posizione di partenza dell'utensile è quella visualizzata in fig. 2 cioè quella in cui il pistone si trova nella sua configurazione di metà corsa, in modo tale che, la parte anteriore può affondare nel terreno per una profondità di circa 0,8 metri, mentre le estremità dei vomeri, presenti nella parte posteriore, rimangono in superficie.

La ruspa, una volta messa in movimento, trascina l'utensile, il quale, grazie alla presenza delle lame (4) che con la loro forma sono adatte a scavare il terreno, comincia ad affondare nel terreno fino al raggiungimento della profondità richiesta. Una volta raggiunta la profondità adatta, i denti appuntiti (5) iniziano ad adempiere il loro compito, cioè l'estirpazione degli arbusti fin dalle radici. Man mano che la motrice procede con il suo moto, la struttura a pettine comincia a raccogliere i resti degli arbusti estirpati, fin quando non si riempie. A questo punto entra in azione il pistone oleodinamico che, portandosi della configurazione di fine corsa, permette alla parte posteriore di ruotare e di sollevarsi rispetto al terreno. Con l'utensile in questa posizione, visibile in fig. 4, la ruspa continua il suo moto e consente all'utensile di oltrepassare il cumulo di arbusti venutosi a creare; successivamente l'utensile viene riportato nella sua configurazione iniziale e può ricominciare ad espletare la sua funzione.

Naturalmente, la descrizione fatta sopra di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI: 1. Utensile per estirpare e raccogliere le piante di vite, ha la caratteristica di aver posto consecutivamente all'utensile per estirpare (vedi fig. 5) un altro utensile (fig. 6 ) per la raccolta e l'accumulo degli arbusti.
2. 2. Utensile secondo rivendicazione 1, caratterizzato dalla presenza del pistone oleodinamico che consente la rotazione del telaio e della parte posteriore rispetto all'utensile per estirpare in modo da consentire la formazione di cumuli dei resti dell'estirpazione.