ITTO960975A1 - Dispositivo di bloccaggio e sostituzione rapida di un elettrodo su un braccio di una puntatrice, con sistema di raffreddamento forzato. - Google Patents

Dispositivo di bloccaggio e sostituzione rapida di un elettrodo su un braccio di una puntatrice, con sistema di raffreddamento forzato. Download PDF

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ITTO960975A1
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Albino Grimaldi
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Grimaldi Brevetti Di Grimaldi
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Abstract

Trattasi di una muffola da inserire in forni a ciclo continuo o statici, per trattamenti termici quali ricottura, saldobrasatura, saldatura, rinvenimento, bonifica,* ecc. Detta muffola presenta un corpo (1) in acciaio inossidabile refrattario o altro materiale resistente alle alte temperature ed avente sostanzialmente una forma allungata nella direzione di avanzamento dei prodotti da trattare. Detto corpo va a delimitare, al suo interno, una camera (2) dove sono posti, in modo mobile o statico, i prodotti (4) da trattare. Caratteristica fondamentale del dispositivo di cui al trovato è costituita dal fatto che detta camera (2) viene riscaldata e portata a temperatura ottimale dal calore prodotto direttamente dal suddetto corpo (1), vantaggiosamente per effetto Joule.(Fig. 1).

Description

D E S C RIZ I ONE
di Brevetto per Invenzione Industriale,
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo di bloccaggio e sostituzione rapida di un elettrodo su un braccio porta-elettrodo di una macchina puntatrice, dotato di sistema di raffreddamento forzato. In particolare, il dispositivo dell’invenzione è applicabile alle macchine puntatrici del tipo utilizzato nelle carrozzerie, per la riparazione dei veicoli, ed in lavori di carpenteria metallica in genere.
Le macchine puntatrici del tipo suddetto sono normalmente macchine portatili, maneggiabili manualmente e, quindi, di relativamente piccole dimensioni; esse, pertanto, non dispongono degli usuali sistemi di raffreddamento forzato degli elettrodi (e/o dei bracci porta-elettrodo) disponibili sulle macchine più grandi. L’assenza di sistemi di raffreddamento riduce ulteriormente la vita utile degli elettrodi, che devono essere sostituiti frequentemente. Per evitare di sostituire l’intero braccio della puntatrice, gli elettrodi di saldatura, anziché essere ricavati in un unico pezzo con i bracci portaelettrodo, sono montati scorrevoli all’ interno di rispettive sedi radiali ricavate attraverso i bracci stessi, in modo da poter essere sostituiti senza dover sostituire anche tutto il relativo braccio.
Il bloccaggio degli elettrodi rimovibili nelle suddette sedi radiali è attualmente effettuato o tramite spine o chiavette passanti, oppure attraverso una opportuna conformatone a forcella della estremità libera del braccio porta-elettrodo ed una o più viti di smaggio, che permettono di serrare a pressione la forcella sull’elettrodo, disposto nella sua sede, definita entro la forcella stessa.
I sistemi di bloccaggio suddetti presentano alcuni inconvenienti: in primo luogo essi producono deformazioni plastiche localizzate, sia sull’elettrodo che sul braccio porta-elettrodo, in prossimità della sede per l’elettrodo e, di conseguenza, dopo solo pochi montaggi/smontaggi ripetuti il dispositivo rischia di diventare inutilizzabile; in secondo luogo, i dispositivi di bloccaggio descritti riducono l’area di contatto tra elettrodo e braccio porta-elettrodo e quindi l’area di passaggio della corrente elettrica erogata, causando surriscaldamenti localizzati sugli elettrodi e conseguentemente un cattivo funzionamento della puntatrice. Inoltre, gli operatori che eseguono le operazioni di saldatura, nel tentativo di aumentarne la produttività, provvedono di solito a raffreddare gli elettrodi mediante immersione degli stessi in acqua corrente; questo, però, comporta una rapida ossidazione degli elettrodi, che devono pertanto venire sostituiti ancora più frequentemente. Infine, i dispositivi del tipo descritto risultano di difficile manovrabilità, per cui la sostituzione dell’elettrodo risulta una operazione lenta e difficoltosa.
La domanda italiana di brevetto per invenzione industriale n. T095A000925 del 17/11/95 dello stesso Richiedente risolve gli inconvenienti sopra esposti, fornendo un dispositivo di bloccaggio e sostituzione degli elettrodi efficiente e di uso facile e rapido, in grado inoltre di ridurre i surriscaldamenti a carico dell’elettrodo.
Nel dispositivo realizzato secondo tale domanda di brevetto, l’elettrodo è alloggiato in un foro radiale ad una estremità del braccio porta-elettrodo, bloccato in esso da mezzi di battuta di cui è provvista un’estremità di un manicotto montato mobile in senso assiale sul braccio stesso; i manicotto è provvisto, all’altra estremità, di mezzi di spallamento assiale atti a cooperare con analoghi mezzi di spallamento ricavati sull’estremità del braccio porta-elettrodo opposta al foro; mezzi di comando consentono di spostare in senso assiale il manicotto in modo da portare i mezzi (fi battuta a cooperare a spinta contro l’elettrodo, forzandolo contro una parete laterale interna del foro. ll forzamento dell’elettrodo, alloggiato nel foro, produce 3 bloccaggio ad attrito dell’elettrodo nella sede, senza peraltro ridurre l’area di contatto con 3 braccio portaelettrodo; anzi, aumentando l’aderenza tra superici dell’elettrodo e della sede, diminuisce la resistenza elettrica di tale accoppiamento.
Anche 3 dispositivo sopra descritto soffre però dell ’inconveniente principale di non prevedere un sistema di raffreddamento degli elettrodi e/o dei bracci portaelettrodo, che consenta di ridurre l’usura degli elettrodi stessi e prolungante l’efficienza.
Scopo della presente invenzione è superare gli inconvenienti dei dispositivi noti, fornendo un dispositivo di bloccaggio degli elettrodi che sia nel contempo efficiente, fic3e e rapido da manovrare e dotato di un sistema di raffreddamento forzato di realizzazione semplice e costo contenuto, che riduca la frequenza di sostituzione degli elettrodi e aumenti la produttività.
In base all’ invenzione viene dunque fornito un dispositivo di bloccaggio e sostituzione rapida di un elettrodo su un braccio di una puntatrice, comprendente: un elemento di supporto dell’elettrodo, ricavato ad una estremità libera del braccio della puntatrice e comprendente una sede per l alloggiamento dell’ elettrodo; un manicotto montato mob3e in senso assiale su detto elemento di supporto dell’elettrodo, atto a serrare l’elettrodo in detta sede, e mezzi di comando per spostare in modo controllato, in senso assiale, detto manicotto su detto elemento di supporto; caratterizzato dal fitto di comprendere inoltre mezzi di raffreddamento forzato, atti a convogliare un fluido di raffreddamento lungo detto elemento di supporto fino all’interno di detta sede dell’elettrodo.
In particolare, tali mezzi di raffreddamento comprendono condotti di passaggio del fluido di raffreddamento (tipicamente aria compressa o acqua nebulizzata in una corrente d’aria compressa) ricavati tra l’elemento di supporto ed il manicotto mobile; secondo una preferita forma di attuazione dell’invenzione, tali condotti sono costituiti da almeno un foro realizzato passante nella parete laterale del manicotto e da almeno una scanalatura ricavata sulla superficie laterale esterna dell’elemento di supporto.
Tali mezzi di raffreddamento evitano dunque il surriscaldamento non solo dell’elettrodo, ma dell’intero braccio porta-elettrodo: ciò riduce l’usura dell’elettrodo stesso e quindi la frequenza con cui deve essere sostituito e aumenta la produttività dell’operazione di saldatura. Il dispositivo richiede inoltre solo una modesta portata di fluido, il cui afflusso da un erogatore esterno può essere fralmente regolato, ad esempio tramite azionamento di un semplice rubinetto.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione seguente di alcuni suoi esempi non limitativi di attuazione, illustrati nelle figure dei disegni annessi, nei quali:
- le figure 1 e 2 illustrano, rispettivamente, una vista esplosa in elevazione ed in sezione di un braccio porta-elettrodo e del relativo dispositivo di presa e sostituzione dell’elettrodo realizzato secondo il trovato, ed il dispositivo di figura 1 assemblato; - la figura 3 è una vista in elevazione di una prima variante del dispositivo secondo il trovato, illustrato in configurazione d’uso;
- la figura 4 è una vista in elevazione e in sezione di una seconda variante del dispositivo secondo il trovato;
- la figura 3 è una vista esplosa in elevazione e in sezione di una terza possibile variante al dispositivo secondo il trovato.
Con riferimento alle figure 1 e 2, è indicato con 1 un dispositivo di bloccaggio e sostituzione rapida di un elettrodo 2 intercambiabile su un braccio porta-elettrodo 3 di una puntatrice di tipo noto (non rappresentata per semplicità), per esempio una puntatrice manuale per l’esecuzione di lavori di carrozzeria e carpenteria metallica. Nella fattispecie illustrata l’elettrodo 2 è un elettrodo cilindrico portato trasversalmente passante attraverso il braccio 3 e quest’ultimo è definito da uno spezzone cilindrico pieno.
Il dispositivo 1 comprende un elemento di supporto 5 dell’elettrodo 2, costituito da una battuta cilindrica 6, di diametro maggiore di quello del braccio 3, ricavata all’estremità libera 7 (cioè l’estremità a sbalzo, lontana dalla puntatrice) del braccio 3 e provvista di un foro radiale 8 di alloggiamento per una estremità 9 dell’elettrodo 2; la battuta cilindrica 6 termina, da banda opposta al foro 8, con uno spallamelo assiale 10 definito, nella fattispecie, da un gradino anulare creato dalla differenza tra i diametri della battuta 6 e del resto del braccio 3. Sulla superficie laterale 11 della battuta 6 è ricavata inoltre una scanalatura 13, nella fattispecie elicoidale.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un manicotto 14 di lunghezza regolabile, montato scorrevolmente in senso assiale sulla battuta 6, che è conformata appunto in modo da essere atta a riceverlo e guidarlo; il manicotto 14 è composto da due opposte boccole 15 e 16, avvitate una sull’altra: la boccola 15 è provvista di un secondo foro radiale 17 di diametro sostanzialmente identico a quello del foro 8 e che può essere disposto, come si vedrà, allineato coassiale con quest’ultimo; la boccola 16, viceversa, è provvista di un secondo spallamento assiale 18 disposto opposto ed affacciato allo spallamento 10 ed atto a cooperare in battuta con quest’ultimo. Dalla boccola 15 si estende inoltre, da banda opposta al foro 17, una battuta cilindrica 19 avente diametro esterno minore di quello della boccola stessa e terminante in una estremità filettata 20; la boccola 15 e la battuta cilindrica 19 hanno lo stesso diametro interno, sostanzialmente uguale al diametro della battuta 6, che è conformata appunto in modo da accoppiar» internamente con esse, scorrendo al loro interno. Nella parete laterale della battuta 19 è inoltre praticato un foro passante 21, parallelo al foro 17.
La boccola 16 è provvista, lateralmente sull’esterno, di mezzi di afferraggio 25, definiti nella fattispecie dalla conformazone della boccola 16 stessa, realizzata a sezione retta esagonale, atti a permetterne un facile afferraggio, manuale o con l’ausilio di una chiave, per ruotarla e/o traslarla relativamente alla battuta cilindrica 6. Internamente, la boccola 16 presenta, a partire da una sua prima estremità 26 disposta adiacente alla boccola 15, una prima battuta anulare cilindrica interna 27, provvista di una filettatura interna 28 ed atta ad accogliere l’estremità filettata 20 della boccola 15, una seconda battuta anulare cilindrica interna 29, di diametro minore della prima battuta 27 e sostanzialmente uguale al diametro esterno della battuta cilindrica 6, in modo da accoppiarsi scorrevolmente con quest’ultima, ed una terza battuta anulare cilindrica intera 30, di diametro minore della seconda battuta 29 e uguale al diametro del braccio portaelettrodo 3, atta ad accoppiarsi a sovrapposizione su un tratto di quest’ultimo immediatamente adiacente la battuta 6.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un collettore 33 per un fluido di raffreddamento, a tenuta stagna, costituito da un manicotto cilindrico 34 avente diametro interno sostanzialmente uguale al diametro esterno della battuta 19, in modo da accoppiarsi scorrevolmente con essa, e provvisto di un foro 35 di alloggiamento per un attacco 36 (figura 2) di un condotto di adduzione del fluido di raffreddamento, di tipo noto e rappresentato solo schematicamente nelle figure, per semplicità. Allo scopo di garantire la tenuta di fluido del collettore 33, quest’ultimo è provvisto di due anelli di tenuta 37, 38.
Grazie alla struttura descritta, dopo avere inserito il manicotto 14 sulla battuta cilindrica 6, fino ad accoppiare gli spallamenti 10 e 18, ruotando relativamente le boccole 15, 16 si può regolare la lunghezza del manicotto 14 per portare i fori 8 e 17 in corrispondenza perfetta; l’elettrodo 2 viene quindi inserito sul braccio 3 facendolo scorrere attraverso tali fori e può essere serrato nella sua sede (costituita in sostanza dal foro 8) semplicemente diminuendo la lunghezza del manicotto 14, mediante parziale avvitamento relativo e conseguente avvicinamento delle due boccole 15, 16. L’elettrodo 2 blocca infatti la rotazione della boccola 15, rendendola angolarmente solidale alla battuta 6, per cui il movimento di avvicinamento delle due boccole 15, 16, assialmente vincolate rispettivamente dallo stesso elettrodo 2 e dallo spallamelo 10, si traduce in un forzamento dell’elettrodo 2 contro una porzione 22 di parete laterale interna del foro 8, disposta dalla parte dell’estremità di attacco 70 del braccio 3 alla puntatrice. ll fatto che il forzamento dell’elettrodo 2 nel foro 8 avvenga verso l’estremità di attacco 70 del braccio 3, ovvero dalla parte da cui proviene la corrente elettrica erogata dalla macchina puntatrice, consente di evitare che la corrente, per arrivare alla zona di contatto braccio-elettrodo, debba attraversare la sezione di braccio 3 ristretta per la presenza del foro 8: in questo modo si evita l’aumento di resistenza e di potenza dissipata conseguente al passaggio per la citata sezione ristretta.
Inoltre, l’accoppiamento della boccola 15 con il collettore 33 e di questi sulla superficie 1 1 dell’elemento di supporto 5 realizza secondo l’invenzione l’assemblaggio di un sistema di raffreddamento forzato, indicato nel suo complesso con 4, comprendente il collettore 33, la scanalatura 11 e il manicotto 14.
In uso, il collettore 33 può essere collegato, tramite l’attacco 36, che è preferibilmente un attacco di tipo rapido, a un circuito di erogazione di aria compressa, oppure di aria compressa e acqua nebulizzata: nella configurazione d’uso, inoltre, il collettore 33 è disposto in modo che l’attacco 36 risulti in corrispondenza del foro 21 ricavato sul manicotto, così che l’aria, passando attraverso di esso, possa arrivare alla scanalatura 1 1 ricavata sull’elemento di supporto 5. L’aria fluisce quindi entro il canale definito dalla scanalatura 11 e dalla parete laterale interna del manicotto 14 e raggiunge la sede dell’elettrodo, costituita dal foro 8, da cui fuoriesce dopo essersi distribuita a lambire Finterà superficie interna di questo, raffreddando l’elettrodo 2 in esso inserito. In realtà, a causa della presenza di Un gioco radiale tra l’elemento di supporto 5 e il manicotto 14, l’aria fuoriesce anche da diversi punti del dispositivo, in particolare dalle estremità del manicotto 14, raffreddando dunque non solo l’elettrodo ma tutto il braccio portaelettrodo, fino al contatto tra questo e la puntatrice.
Secondo una preferita forma di realizzazione del trovato, la boccola 15 è realizzata in rame, mentre la boccola 16 è realizzata in ottone, come pure il collettore 33, in modo che anche il complesso manicotto-collettore contribuisca al passaggio di corrente elettrica verso l’elettrodo.
Secondo una possibile variante, il collettore 33 per il fluido di raffreddamento può mancare e l’attacco 36 del condotto di adduzione di tale fluido può essere collegato, in qualsiasi modo noto, direttamente alla boccola 15, in corrispondenza del foro passante 21: tale variante è illustrata in figura 3, che rappresenta l’applicazione del dispositivo secondo l’invenzione a una attrezzatura di saldatura avente una particolare disposizione, nota, degli elettrodi; in figura 3 i dettagli simili o uguali a quelli già descritti sono indicati con i medesimi numeri.
In particolare, con la e lb sono indicati due dispositivi di bloccaggio e sostituzione rapida rispettivamente degli elettrodi 2a e 2b sui due bracci 3a e 3b di una puntatrice. Il dispositivo la comprende ancora un manicotto 14 di lunghezza variabile, scorrevole su una battuta 6 del braccio porta-elettrodo 3a e costituito da due boccole 15 e 16 avvitate una sull’altra: non comprende però il collettore 33, in quanto l’attacco 36 per il condotto di adduzione del fluido di raffreddamento è montato direttamente sulla boccola 15. Secondo questa variante, inoltre, la boccola 15 è più corta che nella forma di realizzazione precedentemente descritta (figure 1 e 2): secondo l’invenzione, infatti, il manicotto 14 (ovvero le boccole 15 e 16 che lo compongono) può essere realizzato di qualsiasi lunghezza, anche in relazione ad impieghi specifici, quale è appunto quello rappresentato in figura 3. In questa variante, inoltre, non è necessaria la presenza della scanalatura 13, in quanto il fluido di raffreddamento raggiunge direttamente la sede dell’elettrodo 2a attraverso il foro ricavato passante nella parete laterale del manicotto 14 (non rappresentato per semplicità).
Il dispositivo lb è sostanzialmente simile al dispositivo la, ma la battuta 6b è inoltre provvista di un’ulteriore sfinestratura passante 40, parallela al foro 8 per l’alloggiamento dell’elettrodo 2b; anche la boccola 15 è provvista di una analoga sfinestratura passante 41, che potrà essere disposta allineata coassiale con la precedente, in modo che al loro interno possa essere inserito un manicotto 42 realizzato in materiale isolante, nel quale, in uso, può essere a sua volta alloggiato passante l’elettrodo 2a.
Il dispositivo lb è inoltre provvisto di una scanalatura 13, ricavata sulla superficie laterale della battuta 6b del braccio porta-elettrodo 3b, con inizio in corrispondenza dell’attacco 36b per il fluido di raffreddamento, e comprendente un primo tratto 13a rettilineo e parallelo all’asse del braccio stesso e un secondo tratto 13b circonferenziale e perpendicolare al precedente, che termina incontrando il foro 8 per l’alloggiamento dell’elettrodo 2b.
In figura 4, nella quale i dettagli simili od uguali a quelli già descritti sono indicati per semplicità con i medesimi numeri, è illustrata un’altra possibile variante le al dispositivo secondo l invenzione.
L’elettrodo 2 è costituito da due porzioni di estremità opposte 9 e 90, cilindriche e di eguale diametro, la prima delle quali è atta ad essere alloggiata nei fori 8 e 17 e la seconda costituisce la punta di saldatura, e da una porzione intermedia eccentrica 91, pure cilindrica ma di diametro maggiore a quello delle due porzioni di estremità 9 e 90. La porzione intermedia 91 è raccordata alla porzione di estremità 90 da una ulteriore porzione tronco-conica 92, i cui diametri di base sono rispettivamente uguali ai diametri delle porzioni 91 e 90 che raccorda. Le porzioni 9, 90 e 91 hanno assi paralleli, e nella fattispecie le porzioni di estremità 9 e 90 sono coassiali. È chiaro, però, che le tre porzioni possono essere comunque disposte, anche in modo eccentrico, ad esempio per eseguire saldature in punti particolari. All’interno della porzione intermedia 91 è ricavato un foro passante 93, con asse parallelo a quello della porzione 91 e costituente un condotto di Venturi, avente cioè sezioni trasversali di area gradualmente decrescente fino a un valore minimo e successivamente gradualmente crescenti.
Nella parete laterale del manicotto 14, in corrispondenza dell’imbocco del condotto 93, è praticato un ulteriore fòro passante 94, attraverso il quale il fluido di raffreddamento può passare dalla scanalatura 13 ricavata sull’elemento di supporto 5 al condotto 93; la conformazione del condotto 93 è tale da favorire, sfruttando il noto effetto Venturi, la creazione, all’intemo del fòro 8 di alloggiamento della porzione 9 dell’elettrodo 2, di una depressione sufficiente a richiamare aria ambiente all’intemo della sede 8 stessa, attraverso i giochi tra questa e l’elettrodo 2, nonché a determinare l’eiezione di un flusso veloce d’aria verso l’estremità 90 di quest’ultimo.
In figura 5 è illustrata un’ulteriore variante ld al dispositivo secondo l’invenzione. Anche in figura S i dettagli simili o uguali a quelli già descritti sono indicati con i medesimi numeri. Nel dispositivo ld, la sede di alloggiamento dell’elettrodo 2 non è costituita da un foro radiale ricavato nel braccio porta-elettrodo 3, bensì da un foro assiale cieco 80, ricavato entro l’elemento di supporto 5, entro il quale viene inserito per una lunghezza prefissata una estremità 9 dell’elettrodo 2 ripiegata a L. La battuta cilindrica 6 termina inoltre con una porzione tronco-conica 81, convergente verso l’estremità libera 7 del braccio 3. In una parete laterale 82 della battuta cilindrica 6, definente internamente il foro deco 80, inoltre, sono praticate due scanalature passanti 83, 84, nella fattispecie costituite da due feritoie assiali ricavate in posizioni diametralmente opposte sulla battuta 6. Le due feritoie passanti 83, 84 suddividono in pratica la parete laterale 82, limitatamente a una sua prefissata estensione, in due pareti semi-cilindriche 85, 86. Nella stessa parete laterale 82, in prossimità di una parete di fondo del foro cieco 80, è inoltre praticato un foro radiale passante 87. Anche la boccola 15 termina, da banda opposta alla estremità filettata 20, con una porzione tronco-conica 88.
In uso, dopo che l’estremità 9 deU’elettrodo 2 è stata inserita nel foro 80, avvitando le boccole 15, 16 una sull’altra è possibile, come descritto in precedenza, variare la lunghezza del manicotto 14 e, in particolare, portare la porzione tronco-conica 88 ad accoppiarsi a spinta contro la corrispondente porzione 81: in questo modo le estremità libere delle due pareti semi-cilindriche 85, 86 vengono avvicinate tra loro e serrano l’elettrodo 2 nella sede 80; la presenza delle due feritoie 83, 84 consente la deformalone elastica delle due pareti semi-cilindriche 85, 86.
Anche in questa variante, l’attacco 36 per il condotto del fluido di raffreddamento è collegato direttamente alla boccola 15, in corrispondenza del foro passante 21 e dell’ulteriore foro 87 nella parete laterale dell’elemento di supporto 5. Attraverso questi due fori, il fluido di raffreddamento fluisce nel foro assiale 80, percorre il condotto definito dalle feritoie 83, 84 tra la parete laterale dello stesso foro 80 e l’elettrodo 2 e quindi fuoriesce, raffreddando anche la porzione di elettrodo 2 esterna alla sede 80. Per convogliare più efficacemente il flusso del fluido di raffreddamento verso la punta di saldatura dell’elettrodo 2, può essere applicato all’estremità 7 del braccio portaelettrodo 3 un soffietto 89 in materiale flessibile, rappresentato a tratto e punto e solo schematicamente in figura 5.
Risulta infine chiaro che al dispositivo descritto possono essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di bloccaggio e sostituzione rapida di un elettrodo su un braccio di una puntatrice, comprendente: un elemento di supporto dell’elettrodo, ricavato ad una estremità libera del braccio porta-elettrodo e comprendente una sede per l’alloggiamento dell’elettrodo; un manicotto montato mobile in senso assiale su detto elemento di supporto dell’elettrodo, atto a serrare l’elettrodo in detta sede, e mezzi di comando per spostare in modo controllato in senso assiale detto manicotto su detto elemento di supporto; caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi di raffreddamento forzato, atti a convogliare un fluido di raffreddamento lungo detto elemento di supporto fino all’interno di detta sede dell’elettrodo.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di raffreddamento comprendono mezzi di passaggio fluidodinamico per il fluido di raffreddamento ricavati tra detto elemento di supporto e detto manicotto.
  3. 3. . Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di raffreddamento comprendono inoltre un attacco per un condotto del fluido di raffreddamento, collegato con un dispositivo erogatore esterno.
  4. 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detto fluido di raffreddamento è costituito da aria compressa.
  5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detto fluido di raffreddamento è costituito da acqua nebulizzata dispersa in una corrente d’aria compressa.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fato che detti mezzi di raffreddamento comprendono almeno un primo foro ricavato passante in una parete laterale di deto manicoto e almeno una scanalatura ricavata su una superficie laterale esterna di deto elemento di supporto, detta scanalatura avendo origine in un punto di detta superficie laterale esterna dell 'demento di supporto affacciato a detto primo foro e avendo termine entro detta sede per l’alloggiamento dell’elettrodo.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta scanalatura è elicoidale.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta scanalatura comprende un primo tratto rettilineo e parallelo all’asse di detto bracdo portaelettrodo e un secondo tratto circonferenziale e perpendicolare al precedente, detto secondo tratto terminando entro detta sede per l’alloggiamento dell’elettrodo.
  9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 6, 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto dell’elettrodo è costituito da una battuta cilindrica di diametro maggiore delle dimensioni trasversali del braccio porta-elettrodo, in modo da determinare in corrispondenza di una porzione di base di tale battuta un primo spallamento assiale; e dal fatto che detto manicotto è costituito da due boccole avvitate una sull’altra, una prima boccola essendo provvista di detti mezzi di bloccaggio e una seconda boccola essendo provvista di un secondo spallamento assiale, disposto affacciato a detto primo spallamento e atto a cooperare in battuta con esso.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta sede per l’alloggiamento dell’elettrodo è costituita da un secondo foro radiale ricavato da banda opposta a detta porzione di base di detta battuta cilindrica e che detti mezzi di bloccaggio sono costituiti da un terzo foro radiale.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto manicotto è atto a forzare detto elettrodo contro una porzione di parete laterale interna di detto secondo foro, detta porzione di parete essendo disposta dalla parte di un’estremità di attacco di detto elettrodo a detta puntatrice.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che deta sede per l’alloggiamento dell’elettrodo è costituita da una cavità assiale delimitata da una parete laterale di detto elemento di supporto, detta cavità essendo aperta ad una estremità libera di detto elemento di supporto; detta parete laterale essendo provvista di almeno due feritoie longitudinali passanti, dette feritoie essendo atte a consentire la deformazione elastica di detta parete laterale.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto detto manicotto è atto a forzare una porzione di parete laterale interna di detta cavità assale contro detto elettrodo.
  14. 14. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 9 a 13, caratterizzato dal latto che detto attacco è montato su un collettore cilindrico a tenuta stagna, atto ad accoppiarsi a sovrapposizione almeno parzialmente su un tratto di detta prima boccola, in corrispondenza di detto primo foro.
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detto collettore è realizzato in ottone.
  16. 16. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 9 a 13, caratterizzato dal fatto che detto attacco è montato direttamente su detto manicotto.
  17. 17. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 9 a 16, caratterizzato dal fatto che detta prima boccola è realizzata in rame e detta seconda boccola è realizzata in ottone.
  18. 18. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 9 a 17, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di raffreddamento forzato comprendono inoltre almeno un condotto ricavato passante attraverso una porzione longitudinale di detto elettrodo.
  19. 19. Dispositivo secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detto condotto ricavato passante attraverso l’elettrodo è costituito da un condotto di Venturi, avente cioè sezioni trasversali (ti area gradualmente decrescente fino a un valore minimo e successivamente gradualmente crescenti.
  20. 20. Dispositivo secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che l’elettrodo comprende due porzioni di estremità cilindriche ad assi paralleli ed una porzione intermedia, sostanzialmente cilindrica, avente dimensioni trasversali maggiori dei diametri di dette due porzioni di estremità ed asse parallelo agli assi di queste ultime, detto condotto di Venturi essendo ricavato attraverso detta porzione intermedia.
  21. 21. Dispositivo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che detta porzione intermedia allargata è eccentrica rispetto alle dette due porzioni di estremità.
  22. 22. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 9 a 21, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando comprendono mezzi di afferraggio di detta seconda boccola atti a consentire l avitamento/svitamento relativo di dette prima e seconda boccola.
  23. 23. Dispositivo di bloccaggio e sostituzione rapida di un elettrodo su un braccio di una puntatrice, comprendente: un elemento di supporto dell’elettrodo, ricavato ad una estremità libera del braccio porta-elettrodo e comprendente una sede per l’alloggiamento dell’elettrodo; un manicotto montato mobile in senso assiale su detto elemento di supporto dell’elettrodo, atto a serrare l’elettrodo in detta sede, e mezzi di comando per spostare in modo controllato in senso assiale detto manicotto su detto elemento di supporto; caratterizzato dal fatto che detta sede per l’alloggiamento dell’elettrodo è disposta in senso assiale entro detto elemento di supporto, e detto manicotto mobile è atto a serrare una porzione di parete laterale interna di detta sede contro detto elettrodo.
  24. 24. Dispositivo di bloccaggio e sostituzione rapida di un elettrodo su un braccio di una puntatrice, con sistema di raffreddamento orzato, sostanzialmente come descritto con riferimento ai disegni annessi.
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