ITTO930447A1 - Processo di taglio mediante un fascio laser - Google Patents

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Description

D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione si riferisce ad un processo di taglio mediante un fascio laser.
Come ? noto, il taglio mediante un fascio laser di un pezzo, ad esempio una lastra metallica, ? generalmente eseguito inviando sulla zona di taglio un getto di un gas di assistenza, per facilitare l'espulsione del materiale liquefatto con l'azione fluido-meccanica generatasi all'impatto del gas con tale materiale.
Nel taglio dei materiali ferrosi, viene generalmente utilizzato l'ossigeno, quale gas d'assistenza, a causa della reazione esotermica di ossidazione del ferro che avviene in maniera rilevante, pari ad una combustione, ad alte temperature (maggiori di 720? C); l'energia cos? prodotta e gli effetti di natura fluidoterraodinamica, se ben impiegati, possono apportare una maggiore velocit? di taglio a pari potenza laser e una migliore espulsione del materiale liquefatto e finitura delle pareti di taglio.
I risultati finora ottenuti, sia in termini di velocit? di taglio che in termini di qualit?, sono tuttavia insoddisfacenti.
Infatti, con i processi di taglio laser attualmente impiegati si raggiungono velocit? modeste (dell'ordine dei metri o di qualche decina di metri al minuto), con finiture superficiali delle pareti del taglio spesso inadeguate per la presenza di irregolarit? geometriche e/o metallurgiche (rigature, sgocciolamenti, zone indurite) .
In effetti, lo studio dei fenomeni che avvengono nella zona di taglio ? estremamente complesso; ci? a causa della presenza di un campo fluido-termodinamico non stazionario per sua stessa natura, in quanto risultante dall'interazione tra un gas ed il materiale sottoposto a taglio; il gas ? pertanto soggetto ad un elevato apporto di calore dal fascio laser e dal materiale liquefatto, nonch? all'apporto di massa da parte del materiale stesso, in forma di particelle liquide di varia dimensione, le quali possono essere vaporizzate; il vapore pu? essere a sua volta eccitato o addirittura ionizzato.
Se il gas ? reattivo, ad esempio ossigeno, la derivante reazione esotermica di ossidazione (combustione) del ferro che si innesca a temperature superiori a 720?C accentua ulteriormente i fenomeni sopra descritti e rende ancora pi? marcata la loro non-stazionariet? nel tempo.
I processi di taglio laser tradizionalmente utilizzati non soltanto risentono dei suddetti fenomeni, ma li amplificano a causa di una gestione scorretta del gas di assistenza e degli altri parametri di processo.
Ad esempio, nella maggior parte delle apparecchiature laser note l'ossigeno viene inviato a vena libera sulla zona di taglio mediante un ugello conico, attraverso il quale viene focalizzato il fascio laser. Gli inconvenienti connessi con questa soluzione sono molteplici.
Un primo inconveniente ? il consumo eccessivo di ossigeno, gran parte del quale impatta sulla superficie del materiale ai lati del taglio e quindi non contribuisce affatto all'asportazione del materiale liquefatto. Inoltre il getto a vena libera risulta instabile in direzione ed in velocit?, il che amplifica le alterazioni del flusso dovute ad effetti aerodinamici all'interno del taglio (formazione di strati limite e conseguente riduzione della sezione del condotto gi? al suo imbocco) ed all'esterno (mescolamento e trascinamento dell'aria ambiente).
L'instabilit? del getto a vena libera amplifica le difficolt? sia di ingresso che di penetrazione del getto nel taglio; il risultato ? che il fenomeno di strozzamento ("choking") di natura viscosa e termica che accompagna flussi subsonici e supersonici in un condotto viene amplificato. Nella parte del condotto seguente la sezione di "choking" la velocit? risulta significativamente diminuita. Esaminando le pareti di un taglio eseguito con le tecniche note, si osserva una linea longitudinale (ovvero parallela alle superfici superiore ed inferiore del pezzo) attribuibile al "choking"; a monte e a valle di tale linea si riscontrano rigature con inclinazioni diverse, indicative di una variazione della velocit? del flusso, In particolare, tali rigature presentano inclinazione maggiore a valle della linea di "choking", indicativa della riduzione di velocit? subita dal flusso.
Quando questa riduzione diventa significativa si possono incontrare variazioni anche nella periodicit? delle righe; tale riduzione di velocit? comporta inoltre la presenza di zone erose e sgocciolamenti del materiale liquefatto proveniente da tali zone. Questi fenomeni sono imputabili ad una reazione esotermica incontrollata dovuta alla maggiore penetrazione in parete della Nella soluzione tecnica descritta, l'ossigeno interagisce con la radiazione laser gi? al di fuori del pezzo per un tratto e una durata notevoli, e si riscalda subendo effetti chimico-fisici del tutto dannosi per il processo di taglio: in particolare, si determinano variazioni non uniformi del coefficiente di rifrazione e moti convettivi per cui la focalizzazione del fascio laser risulta peggiorata. Nel caso in cui il riscaldamento duri tanto a lungo da portare il gas alla soglia prima di eccitazione e poi di ionizzazione termica, tali fenomeni altamente dissipativi possono intervenire anche alle intensit? di potenza usate nel processo di taglio, ed assorbire l'energia del fascio laser.
L'assorbimento di energia e la defocalizzazione del fascio riducono la densit? di potenza ed aumentano il diametro della macchia focale, effetti entrambi sfavorevoli per ottenere efficientemente un taglio il pi? sottile possibile. Inoltre, l'instabilit? dovuta ai moti convettivi, sommandosi ai fenomeni di flusso necessari per far penetrare il getto di gas d'assistenza nella fessura del taglio, induce fenomeni non stazionari che causano anch'essi perdite di efficienza di taglio e di qualit? delle superfici del taglio: rigature, sgocciolamenti, zone con propriet? metallurgiche indesiderabili .
I problemi sopra discussi sono stati in parte risolti con processi di taglio in cui il gas di assistenza viene inviato in vena guidata fino alla zona di taglio/ con una velocit? preferibilmente supersonica. Si riducono in questo modo i fenomeni di instabilit? connessi con il flusso a vena libera e con la parte inutile dell'interazione tra il gas ed il fascio laser, ottenendosi pertanto una maggiore regolarit? e ripetibilit? del processo, e quindi una migliore qualit? di taglio, oltre che una migliore utilizzazione dell 'ossigeno.
I risultati raggiunti sono tuttavia ancora molto al di sotto delle potenzialit? raggiungibili, sia in termini di consumo energetico e di gas di assistenza, sia in termini di produttivit?.
Infatti, i dati disponibili relativi all'impiego di
riportano un aumento di energia termica dell'ordine del 30-40% rispetto al caso in cui l'ossigeno non venga impiegato, cio? al caso in cui tutta la potenza termica sia fornita dal laser.
Tenendo conto del fatto che l'energia di combustione del ferro ? almeno quattro volte superiore all'energia di fusione, il dato sopra riportato consente di affermare che il suddetto aumento di energia ottenuto equivale ad una frazione molto piccola dell'energia teoricamente disponibile, dell'ordine del 10%, e quindi che la combustione non avviene in modo efficiente a causa di un apporto non corretto dell'ossigeno nella zona di lavorazione.
La scarsa efficienza dei processi di taglio laser noti ha come risultato finale una velocit? di taglio relativamente ridotta, mentre un incremento della produttivit? permetterebbe un maggiore impiego della tecnologia laser in tutti i campi; si pensi ad esempio al taglio delle lamiere nell'industria metalmeccanica in generale ed automobilistica in particolare.
Scopo della presente invenzione ? la realizzazione di un processo di taglio laser, il quale sia privo degli inconvenienti connessi con i processi noti e sopra specificati, e consenta in particolare di ottenere elevate velocit? di taglio e nel contempo ottimi risultati qualitativi.
Il suddetto scopo ? raggiunto dalla presente invenzione in quanto essa ? relativa ad un processo di taglio di un pezzo in materiale ferroso mediante un fascio laser, in cui il detto fascio viene diretto su una zona di taglio del detto pezzo, ed un flusso di ossigeno viene inviato sulla detta zona di taglio attraverso un condotto a pareti solide che guida il flusso sostanzialmente fino a contatto con una superficie del detto pezzo, detto fascio laser e detto pezzo essendo sottoposti ad un moto relativo in direzione parallela alla detta superficie del detto pezzo, caratterizzato dalla seguente combinazione di condizioni:
- il detto fascio laser esercita sul detto pezzo una densit? di potenza maggiore di io* KW/cm<a >, ;- l 'ossigeno ? inviato sulla detta zona di taglio del detto pezzo con una pressione di impatto sufficiente ad innescare, alla detta densit? di potenza, reazioni esotermiche di ossidazione del ferro aventi carattere di combustione, e ;- l 'ossigeno viene alimentato in quantit? almeno stechiometrica in modo da mantenere le dette reazioni in condizioni di equilibrio dinamico e da ottenere le dette reazioni in modo completo. ;Per una migliore comprensione della presente invenzione viene descritta una forma preferita di attuazione, con riferimento ai disegni allegati, nei quali: ;la figura 1 ? una vista schematica in elevazione ed in sezione di un 'apparecchiatura di taglio laser. ;realizzazione di un processo secondo ? dettami della presente invenzione; e ;la figura 2 ? una sezione eseguita lungo la linea II-II in figura 1, in scala ingrandita. ;Con riferimento alla figura 1, ? indicata genericamente con 1 un'apparecchiatura per il taglio di un pezzo 2 di un materiale ferroso, ad esempio una lastra di acciaio, mediante un fascio laser 3. ;L'apparecchiatura 1 comprende essenzialmente una testa 4 di focalizzazione del fascio 3, e un dispositivo 5 di adduzione di un gas di assistenza, in particolare ossigeno, nella zona di taglio. ;Il fascio laser 3 viene diretto in modo da incidere su una zona di taglio 6 del pezzo 2. ;La macchia focale S ? leggermente spostata verso l'interno del materiale, rispetto ad una superficie 7 del pezzo 2. La testa 4 ed il pezzo sono dotati di un moto relativo, ad esempio (ma non necessariamente) rettilineo, in modo da spostare la zona di incidenza del fascio lungo una linea prefissata, per eseguire un taglio 8. E' indicato con la freccia F il verso di avanzamento della testa 4 rispetto al pezzo 2. ;Sono indicate con 9 le pareti affacciate tra loro, che si originano dall'esecuzione del taglio 8 e che lo delimitano lateralmente. ;Il fascio 3 viene diretto sul pezzo 2 in direzione normale alla superficie 7 del pezzo stesso, e determina la liquefazione di una porzione 10 del materiale; nella condizione di moto stazionario della testa 4, la superficie 11 superiore del materiale liquefatto 10 ? inclinata rispetto alla direzione del moto come illustrato in figura 1. ;Il dispositivo 5 di adduzione dell'ossigeno alla zona di taglio comprende essenzialmente un serbatoio 12, in cui l'ossigeno si trova alle condizioni di pressione e di temperatura (Po, T0) cosiddette di stagnazione, ed un condotto 13 atto a convogliare l'ossigeno entro pareti solide, e pertanto a vena guidata, fino alla zona di taglio. Il condotto 13 definisce convenientemente, nella propria parte terminale, un ugello 14 convergente-divergente per ottenere un flusso supersonico, allo scopo di permettere un migliore controllo del flusso e di ridurre le sollecitazioni meccaniche sull'ugello stesso, migliorando e controllando l'azione dinamica del flusso all'impatto con il materiale, sulla cui superficie la pressione assumer? un valore pari a quello di stagnazione, diminuito delle perdite dovute alle onde d'urto dipendenti dal profilo che acquister? la superficie stessa. ;Il condotto 13 presenta una sezione di efflusso 15, posta sostanzialmente a contatto con la superficie 7 del pezzo, avente forma allungata nella direzione del taglio, con larghezza sostanzialmente uguale a quella del taglio e lunghezza pari a 2-3 volte la larghezza del taglio. La sezione di efflusso 15 ? convenientemente rastremata ad una propria estremit? 16 opposta alla zona di taglio. ;Il getto viene inviato secondo una direzione A inclinata rispetto alla normale alla superficie 7 del pezzo e preferibilmente normale alla superficie superiore 11 del materiale liquefatto 10. ;Quest'ultima si deforma all'impatto con l'ossigeno e il materiale fuso 10 scorre a contatto con il materiale ancora solido che sta alle sue spalle, come indicato a tratteggio in figura 1. Il risultato ? pertanto un'azione meccanica di espulsione del materiale fuso. ;Il processo di taglio, come ? noto, consiste in una liquefazione localizzata del materiale grazie all'apporto termico del fascio laser e delle reazioni di ossidazione del ferro, il cui carattere esotermico nel campo di temperature ? tale da contribuire significativamente alla liquefazione del materiale, e nella susseguente espulsione del materiale liquefatto dal taglio per l'impatto del flusso di ossigeno sulla massa liquefatta. ;Le reazioni suddette, specialmente nel caso dell'innesco di reazioni a catena, sono state studiate molto poco, in passato, sia dal punto di vista delle specie chimiche che si producono al variare della temperatura sia, soprattutto, dal punto di vista della cinetica chimica. ;Secondo la presente invenzione, l'ossigeno viene alimentato sulla zona di taglio con una pressione di impatto sufficiente ad innescare una reazione esotermica di ossidazione del ferro avente carattere di combustione, ed in leggero eccesso rispetto alla quantit? stechiometrica, in modo da ottenere tale reazione di combustione in modo completo e da mantenerla in condizioni di equilibrio dinamico, come viene chiarito nel seguito. ;E' noto che alle basse temperature la reazione di ossidazione del ferro prevalente ? la seguente: ;[1] 2Fe 02 ? > 2FeO (4.779 KJ/g) ;La reazione [1J ? esotermica, ed a temperature superiori a 720?C acquista il carattere di combustione "lenta", intendendosi con tale termine una reazione a carattere certamente non esplosivo. ;Alle alte temperature (ad esempio alla temperatura di fusione del ferro pari a circa 1500?c a pressione ambiente) e in presenza di specie chimiche altamente energetiche e reattive quali si trovano al di sopra della macchia focale (vapore di ferro dissociato, eccitato e ionizzato, ossigeno dissociato, eccitato e ionizzato) le reazioni esotermiche da prendere in considerazione sono, oltre alla [1], le seguenti ;[2] 3Fe 20* ? > Fe304 (6.673 KJ/g);
[3] 4Fe 302 ? > 2Fe203 (7.367 KJ/g).
Sono indicate tra parentesi, per ciascuna reazione, le energie di combustione. Va notato che tali energie sono ben maggiori di quelle richieste per la fusione del ferro, che ? 1010 KJ/g. Pertanto, dalla combustione del ferro secondo rapporti stechiometrici in base alla presente invenzione, si ottiene un'energia pari a oltre 4 volte (fino a circa 7 volte) l'energia di fusione, che ? l'energia che dovrebbe essere spesa eseguendo il taglio laser con un gas di assistenza inerte.
Se si confronta questo risultato con quello relativo all'arte nota, in cui tale incremento ? dell'ordine del 30-40%, si pu? concludere che la presente invenzione consente di ottenere dal gas di assistenza un'energia disponibile pari a 10-15 volte quella dell'arte nota, il tutto riducendo i\ consumo di ossigeno ad una quantit? poco pi? che stechiometrica.
Secondo la presente invenzione, si ? verificato che sottoponendo il materiale ad un fascio laser ad elevata densit? di potenza, in particolare maggiore di 10<e >KW/cm<2>, si crea una zona superficiale liquefatta, al centro della quale dal liquido surriscaldato emerge una "cresta" di vapore e plasma. In queste condizioni la temperatura pu? variare localmente da valori pari alla temperatura di fusione del ferro [1540?] a valori dell'ordine delle migliaia di gradi nel materiale vaporizzato, fino a temperature dell'ordine dei ? 100.000?C nel plasma.
Queste condizioni sono propizie alla formazione radicali attivi provenienti principalmente dal metallo e dai residui del gas ambiente, i quali, in presenza di un flusso di ossigeno con opportune condizioni di pressione e temperatura (quest 'ultima sostanzialmente definita dalla temperatura dei vapori metallici prodotti dall'interazione laser-materiale), possono determinare condizioni di innesco, ovvero un aumento sostanziale della velocit? di reazione.
Si ? in particolare verificato che ad una pressione di stagnazione dell'ossigeno pari a 10-15 bar, densit? di potenza comprese tra 10<? >e IO<7 >KW/cm<2 >consentono di innescare una reazione di combustion? completa del ferro, nella quale cio? il consumo di ossigeno ? sostanzialmente in proporzione stechiometrica con la quantit? di materiale liquefatto ed asportato.
L'aumento della velocit? di reazione conseguente al completo utilizzo dell'ossigeno rende disponibile, a parit? di bilancio energetico, una potenza termica molto elevata, la quale determina la capacit? di produrre lavoro esterno e quindi la velocit? di taglio; tale potenza deve essere tuttavia gestita in modo appropriato, come descritto nel seguito, sia per sfruttarne i benefici effetti in termini di efficienza di processo, sia per mantenere il processo in condizioni di equilibrio dinamico che evitano l'allargamento del taglio.
In particolare, secondo la presente invenzione, il
condizioni sostanzialmente stabili nel tempo richiede innanzitutto un'attenta regolazione del flusso di ossigeno, in modo che la quantit? di ossigeno disponibile nella zona di taglio sia in rapporto almeno stechiometrico, convenientemente in leggero eccesso, rispetto alla quantit? di ferro. Inoltre, in presenza di una densit? di potenza sufficiente all'innesco della reazione completa e di una quantit? di ossigeno sufficiente al suo mantenimento, occorre impedire che l'apporto termico che ne deriva si traduca in un'eccessiva propagazione della reazione esotermica in direzione trasversale al taglio e quindi in un'eccessiva larghezza del taglio.
Secondo un'ulteriore caratteristica della presente invenzione, ci? ? ottenuto aumentando la velocit? di taglio in modo proporzionale all'aumento di potenza termica resa disponibile dalla reazione esotermica completa, e riducendo pertanto gli effetti della trasmissione del calore nel pezzo, per conduzione, in direzione trasversale al taglio. Con riferimento ai valori delle energie di combustione delle reazioni sopra richiamate, la velocit? di taglio pu? essere aumentata di un fattore compreso tra 4 e 7 rispetto alla velocit? ottenibile in assenza di reazione esotermica, cio? nel caso in cui il gas di assistenza fosse inerte e tutta la potenza termica fosse fornita dal laser, ci? corrisponde ad un aumento della velocit? di taglio pari ad .almeno 3-4 volte rispetto ai processi di taglio convenzionali, il che ? uno degli obiettivi della presente invenzione.
L'aumento della cinetica di reazione, ovvero un innesco sufficiente a garantire che la reazione stessa avvenga in modo completo, ha come effetto un assorbimento pressoch? totale dell'ossigeno che entra a far parte della fase liquida o solida costituita dai prodotti di reazione. Ci? elimina tutti i fenomeni fluidodinamici nella zona compresa tra le pareti delVi taglio/ quali la frammentazione del materiale fuso in goccioline con conseguente mescolamento e riscaldamento dell'ossigeno che non ha partecipato alla reazione/ e tutti gli altri inconvenienti precedentemente descritti, incluso il "choking" fluidodinamico e termico.
Oltre all'aumento della velocit? di taglio di cui si ? detto, la presente invenzione consente anche di ridurre la potenza del laser poich?, a differenza di quanto avviene nei processi tradizionali, non tutto il volume di ferro (o quasi) deve esser fuso dal laser stesso; anzi, il laser deve soltanto fornire l'innesco, per il quale si pu? prevedere un fabbisogno energetico pari al 20% del totale, la restante energia essendo fornita dall'ossigeno.
A pressioni di stagnazione dell'ossigeno pari ad alcune decine di bar, ad esempio 60 bar, e con densit? di potenza maggiori di IO<7 >KW/cm<2>, si innesca una combustione a carattere esplosivo, avente cio? una velocit? di reazione che pu? essere pi? di 100 volte maggiore della velocit? di reazione normalmente ottenuta. Anche in questo caso, la reazione di combustione deve essere mantenuta in condizioni di equilibrio dinamico, fornendo ossigeno in leggero eccesso rispetto alla quantit? stechiometrica ed aumentando la velocit? di taglio in modo da impedire che la maggiore potenza termica che si genera con la combustione del ferro produca un allargamento indesiderato del taglio.
La presenza di una zona di reazione veloce (esplosiva), oltre a quanto sopra descritto, comporta al fronte di reazione verso il materiale ancora solido un effetto di choc termo-meccanico che riduce di un ordine 10 le capacit? di resistenza del materiale stesso. Tale riduzione ? imputabile alla incapacit? del materiale di reagire in maniera elastica al carico impulsivo, per cui la sua struttura cristallina viene a disgregarsi. Il materiale pu? quindi ridursi in forma di piccoli granuli facilmente attaccabili dall'eccesso di ossigeno presente ad alta temperatura e quindi contribuire, a sua volta, ad incrementare ulteriormente la velocit? di combustione .
Al crollo della resistenza ed all'aumento della potenza esotermica si pu? attribuire un ulteriore incremento di ordine 10 della velocit? di taglio.
Da un esame del processo di taglio laser secondo la presente invenzione sono evidenti i vantaggi che esso consente di ottenere. L'utilizzo completo dell'ossigeno nella reazione di combustione del ferro rende disponibile una potenza termica molto pi? elevata nella zona di taglio; pertanto, solo una frazione relativamente piccola della potenza termica necessaria per il taglio deve essere fornita dal laser, la restante parte essendo fornita dalla reazione di combustione stessa. Ne conseguono una maggiore velocit? di processo e, grazie all'assorbimento sostanzialmente completo dell'ossigeno nella zona di taglio, un notevole miglioramento della qualit?, affidabilit? e ripetibilit? del processo stesso, con eliminazione dei problemi di natura termo-fluidodinamica imputabili all'ossigeno in eccesso.
Risulta infine chiaro che al processo descritto possono essere apportate modifiche e varianti che non escono dall'ambito di protezione della presente invenzione.
In particolare, possono essere previsti mezzi di aspirazione dell'eventuale ossigeno in eccesso nella zona del taglio, in modo da evitare i problemi di natura termo-fluidodinamica sopra esposti.

Claims (1)

  1. R IV E N D ICA Z I O N I 1.- Processo di taglio di un pezzo (2) in materiale ferroso mediante un fascio laser (3), in cui il detto fascio viene diretto su una zona di taglio (6) del detto pezzo, ed un flusso di ossigeno viene inviato sulla detta zona di taglio (6) attraverso un condotto (13) a pareti solide che guida il flusso sostanzialmente fino a contatto con una superficie (7) del detto pezzo (2), detto fascio laser (3) e detto pezzo (2) essendo sottoposti ad un moto relativo in direzione parallela alla detta superficie (7) del detto pezzo (2), caratterizzato dalla seguente combinazione di condizioni : - il detto fascio laser (3) esercita sul detto pezzo (2) una densit? di potenza maggiore di 10<6 >KW/cm<2>, - l ossigeno ? inviato sul detto pezzo (2) con una pressione di impatto sufficiente ad innescare, alla detta densit? di potenza, reazioni esotermiche di ossidazione del ferro aventi carattere di combustione, e - l'ossigeno viene alimentato sulla detta zona di taglio (6) in quantit? almeno stechiometrica in modo da mantenere le dette reazioni in condizioni di equilibrio dinamico e da ottenere le dette reazioni in modo completo Processo secondo la rivendicazione 1, caratterizza dal fatto che l'ossigeno viene alimentato sulla detta zona di taglio (6) in leggero eccesso rispetto alla proporzione stechiometrica. 3.- Processo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la velocit? del detto moto relativo tra il detto fascio laser ed il detto pezzo ? aumentata, rispetto alla velocit? in un analogo processo di taglio con l'impiego di un gas di assistenza inerte, di un fattore almeno pari al rapporto tra l'energia di combustione delle dette reazioni esotermiche e l'energia di fusione del ferro. 4.- Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto condotto (13) ? orientato in modo da dirigere il detto flusso in direzione (A) normale ad una superficie libera (11) superiore del materiale liquefatto (10). 5.- Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto condotto presenta una sezione di efflusso (15) allungata nella direzione del taglio. 6.- Processo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la detta sezione di efflusso (15) presenta larghezza sostanzialmente uguale alla larghezza del detto taglio (8) e lunghezza compresa tra 2 e 3 volte la larghezza del detto taglio (8). 7.- Processo secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che la detta sezione di efflusso (15) ? rastremata in direzione opposta alla detta zona di taglio (6). 8.- Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto flusso ? supersonico. 9.- Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti/ caratterizzato dal fatto che il detto fascio laser (3) esercita sul detto pezzo (2) una densit? di potenza maggiore di IO<"7 >KW/cm<2 >e che le dette reazioni di combustione del ferro presentano carattere esplosivo. 10.- Processo di taglio di un pezzo in materiale ferroso mediante un fascio laser, sostanzialmente come descritto ed illustrato nel disegno allegato.
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