ITTO20130063A1 - Apparecchiatura e procedimento per la costruzione di pilastri di fondazione - Google Patents

Apparecchiatura e procedimento per la costruzione di pilastri di fondazione

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ITTO20130063A1
ITTO20130063A1 IT000063A ITTO20130063A ITTO20130063A1 IT TO20130063 A1 ITTO20130063 A1 IT TO20130063A1 IT 000063 A IT000063 A IT 000063A IT TO20130063 A ITTO20130063 A IT TO20130063A IT TO20130063 A1 ITTO20130063 A1 IT TO20130063A1
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frame
adjustable
bearing element
excavation
centering
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Alessandro Bertero
Monte Davide Del
Danilo Fusaroli
Manuel Toniolo
Terzo Turci
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Trevi Spa
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    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02DFOUNDATIONS; EXCAVATIONS; EMBANKMENTS; UNDERGROUND OR UNDERWATER STRUCTURES
    • E02D5/00Bulkheads, piles, or other structural elements specially adapted to foundation engineering
    • E02D5/22Piles
    • E02D5/24Prefabricated piles
    • E02D5/30Prefabricated piles made of concrete or reinforced concrete or made of steel and concrete
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02DFOUNDATIONS; EXCAVATIONS; EMBANKMENTS; UNDERGROUND OR UNDERWATER STRUCTURES
    • E02D13/00Accessories for placing or removing piles or bulkheads, e.g. noise attenuating chambers
    • E02D13/04Guide devices; Guide frames

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  • Foundations (AREA)
  • Suspension Of Electric Lines Or Cables (AREA)
  • Electric Cable Installation (AREA)
  • Conveying And Assembling Of Building Elements In Situ (AREA)

Description

“Apparecchiatura e procedimento per la costruzione di pilastri di fondazione".
DESCRIZIONE
La presente invenzione si pone nel settore della tecnologia di costruzione nota come “topdown†, che prevede la costruzione di pilastri di fondazione portanti. Secondo questa tecnologia, si realizza preliminarmente un pozzo o foro di scavo verticale, e vi si inserisce un elemento portante d’acciaio, tipicamente una colonna o tubo d’acciaio, o un elemento prefabbricato di calcestruzzo. In certi casi l’elemento portante (o colonna-pilastro) viene calato in un foro di scavo già parzialmente riempito di cemento.
Nella maggior parte dei casi, l’elemento portante deve essere posizionato con precisione molto elevata. Lo stato dell'arte prevede sistemi che sfruttano elementi di fissaggio e guida posti all'interno del foro e/o che richiedono l'impiego di pedane prefabbricate in calcestruzzo di appoggio e contrasto. Secondo questi sistemi noti, il posizionamento planimetrico e verticale, e le successive regolazioni di posizione e inclinazione sono effettuate agendo sulla struttura che sostiene temporaneamente la colonna-pilastro. In questo modo il sistema deve prevedere l’impiego di una struttura di posizionamento molto pesante e rigida, in grado di muovere colonne-pilastro di notevole peso (oltre le 10-15 tonnellate).
È quindi sentita l’esigenza di un metodo e un’apparecchiatura che consenta di posare le colonne pilastro in una posizione planimetrica precisa, mantenendole correttamente orientate verticalmente. Si desidera, inoltre, semplificare la regolazione della posizione e dell’orientamento delle colonne pilastro.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi, che saranno compresi meglio dalla lettura della descrizione che segue, sono raggiunti secondo l'invenzione da un procedimento che prevede le fasi operative enunciate nelle rivendicazioni annesse. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, si propone un’apparecchiatura per l’attuazione di tale procedimento.
In sintesi, il procedimento consente di regolare la corretta posa plano-altimetrica delle colonne pilastro e la loro verticalità; si utilizza un’apparecchiatura che prevede due telai: un telaio inferiore, di centraggio, e un telaio superiore regolabile in altezza, inclinazione e in posizione planimetrica. La posizione planimetrica del telaio superiore, destinato a sostenere provvisoriamente la colonna-pilastro, viene regolata prima dell’inserimento della colonna-pilastro. I due telai sono leggeri, poco ingombranti e di veloce messa in opera con la sola gru di servizio. Il procedimento prevede che inizialmente si esegua la regolazione planimetrica, muovendo il telaio superiore rispetto a quello di base; dopo che la posizione del telaio superiore à ̈ stata regolata con precisione, si cala la colonna-pilastro mediante una gru. Il telaio superiore sostiene la colonna-pilastro nella giusta posizione planimetrica. Si regola quindi la sola l’inclinazione della colonnapilastro, mentre questa à ̈ sospesa al telaio superiore. In questo modo non c’à ̈ l’esigenza di dover traslare la colonna (che può pesare fino a 20 tonnellate) e quindi i telai di supporto e livellamento sono notevolmente più leggeri di quelli usati tradizionalmente.
Verranno ora descritte alcune forme di attuazione preferite ma non limitative di un procedimento e di un’apparecchiatura secondo l'invenzione; si fa riferimento ai disegni allegati, in cui:
le figure 1(a) – 1(i) sono viste in sezione verticale che rappresentano schematicamente una sequenza di fasi nell’esecuzione di un procedimento per la costruzione di un palo di fondazione;
le figure da 2 a 8 sono viste prospettiche, parzialmente sezionate, che raffigurano in maggiore dettaglio diverse fasi di un procedimento secondo una forma di attuazione dell’invenzione.
Con riferimento ai disegni, inizialmente si realizza nel terreno uno scavo verticale 10, che si può estendere per una profondità limitata ad una frazione o alla totalità della profondità della fondazione che si vuole costruire. Ad esempio, per la realizzazione di una colonna-pilastro inserita in un palo di fondazione profondo circa 50 m, lo scavo può estendersi inizialmente per una profondità di circa 15 m, in funzione delle caratteristiche litostratigrafiche del terreno. Il procedimento non à ̈ limitato a questi valori, che vengono forniti solo a titolo esemplificativo.
Nella particolare forma di realizzazione illustrata, lo scavo à ̈ realizzato come un pozzo o foro di scavo a sezione circolare. Il procedimento non à ̈ limitato alla forma o alle dimensioni dello scavo, che potranno variare. Ad esempio, lo scavo può avere sezione quadrata o rettangolare. In particolare, il procedimento può essere applicato per rinforzare (armare) diaframmi, nel qual caso lo scavo avrà forma di una trincea rettangolare.
Nella parte sommitale dello scavo 10 si inserisce un rivestimento 11 in lamiera metallica, in questo esempio un rivestimento tubolare, a sostegno delle pareti dello scavo. Il rivestimento viene introdotto nello scavo mediante una gru di servizio ed eventualmente utilizzando un macchinario vibratore (non illustrato), in grado di favorire l’inserimento del rivestimento 11 ed estrarlo a lavori ultimati, mediante un’azione vibrante atta a ridurre le forze di attrito fra il terreno e il rivestimento metallico stesso.
Il rivestimento tubolare 11 presenta una parte cilindrica 11a, a stretto contatto con le pareti dello scavo, atta a sostenerle temporaneamente. Il rivestimento 11 presenta inoltre una porzione sommitale 11b, costituente una base d’appoggio che sporge oltre la superficie del piano campagna e poggia a terra per mezzo di una flangia orizzontale 11c.
Si può procedere, quindi, con la trivellazione di un secondo tratto di scavo 13, che lo allunga per una lunghezza stabilita dal progetto, che nell’esempio illustrato à ̈ circa il doppio della lunghezza del primo tratto 10 di scavo e del rivestimento metallico 11. Ad esempio, per la costruzione di una colonna-pilastro inserita in un palo di fondazione di 50 m, il secondo tratto trivellato dello scavo può avere una lunghezza di circa 35 m, ed una larghezza sostanzialmente corrispondente alla larghezza del primo tratto 10.
Nello scavo si posa una gabbia di armatura 14 (figura 2) che si estende fino in prossimità del fondo dello scavo e che può essere vincolata, mediante un sistema di catene e ganci rimovibili (non illustrati), alla porzione sommitale 11b del rivestimento.
Sopra la porzione sommitale 11b del rivestimento si dispone un telaio di centraggio 15, che presenta nel suo insieme una struttura ad anello chiuso che definisce un asse centrale verticale e forma un’apertura passante centrale 15a. Il telaio di centraggio 15 viene collocato in posizione assialmente allineata con l’asse verticale dello scavo e del rivestimento 11. In tutta la presente descrizione e nelle rivendicazioni, i termini e le espressioni indicanti posizioni ed orientamenti quali ad esempio “radiale†, “trasversale†, “esterno†, “interno†, ecc., si intendono riferiti all’asse verticale dello scavo.
Il telaio di centraggio 15 presenta una superficie orizzontale superiore 15b rivolta verso l’alto ed una serie di bracci orizzontali 15c, ad esempio tre bracci angolarmente equidistanziati di 120°, che si estendono radialmente o trasversalmente rispetto all’asse centrale verticale del telaio di centraggio stesso.
Il telaio di centraggio 15 presenta inoltre una pluralità di piedi d’appoggio 15d che possono appoggiare sulla flangia orizzontale 11c attorno alla porzione sommitale 11b del rivestimento 11. Ciascun braccio radiale 15c serve da guida e supporto per un rispettivo cursore 15e, la cui posizione radiale à ̈ regolabile per mezzo di una barra filettata 15f avente un’estremità radialmente esterna impegnata in uno spallamento di contrasto 15h fissato in una posizione periferica esterna del rispettivo braccio radiale 15c. Ciascun braccio radiale 15c può presentare superiormente una o più guide radiali rettilinee 15i che servono a guidare il movimento rettilineo del rispettivo cursore 15e. All’estremità radialmente esterna della barra filettata à ̈ fissata, in questo esempio, una leva di comando 15g per effettuare una regolazione manuale della posizione dei cursori. In alternativa, i cursori possono essere azionati in modo elettrico o fluidodinamico.
Un telaio mobile 16, di forma complessivamente anulare, viene appoggiato, con l’ausilio di una gru, sopra la superficie superiore orizzontale 15b del telaio di centraggio 15. Il telaio mobile 16 presenta una superficie periferica esterna 16b sostanzialmente verticale, contro la quale vanno ad agire in rapporto di spinta i cursori 15e del telaio di centraggio. In una forma di attuazione, durante la fase di posa del telaio superiore mobile 16 sul telaio inferiore di centraggio 15, la posizione planimetrica del telaio mobile 16 può essere rilevata grazie ad un elemento di riferimento ottico, ad esempio una mira topografica (non illustrata) montata sul telaio mobile 16, che consente di individuare con precisione elevata la posizione planimetrica del telaio mobile 16.
Una volta posato il telaio mobile sul telaio di centraggio, la posizione planimetrica del telaio mobile viene regolata agendo sulle barre filettate di registro 15f, o da altri meccanismi o dispositivi equivalenti. Le barre filettate 15f vengono ruotate in modo tale che l’azione combinata dei vari cursori 15e collochi il telaio mobile 16 nella posizione planimetrica desiderata.
La posizione planimetrica del telaio mobile 16 determina la posizione dell’asse centrale verticale di un elemento portante allungato 17, in questo esempio una colonna-pilastro tubolare, che viene posizionata mediante l’ausilio di una gru (non illustrata) o di un altro macchinario. In altre forme di realizzazione, l’elemento portante può essere un profilato d’acciaio (ad esempio con sezione a H o “doppio T†), oppure un elemento prefabbricato in calcestruzzo.
Nella forma di realizzazione preferita, la colonna-pilastro 17 à ̈ composta da due parti accoppiabili, che includono una parte principale strutturale inferiore 17a, atta a rimanere stabilmente incorporata nella fondazione, e un tratto superiore 17b, di lunghezza minore rispetto alla parte inferiore, che à ̈ collegato in modo svincolabile a quest’ultima. In questo esempio, per il collegamento della parte superiore a quella inferiore, sono previsti collegamenti bullonati 17c (fig. 5).
Sul tratto superiore 17b, rimovibile, della colonna-pilastro, può essere fissato un inclinometro 17d, che permette di rilevare l’inclinazione della colonna-pilastro. La colonna-pilastro viene preassemblata a terra, prima di essere calata nello scavo secondo le modalità che seguono.
Nella forma di realizzazione illustrata, il tratto superiore 17b della colonna-pilastro presenta una doppia flangia: una flangia superiore 17e che serve per collegare mediante bulloni la colonna-pilastro ad un elemento di sospensione a piastra 18 facente parte della gru, e una flangia inferiore 17f. Quest’ultima serve per appoggiare la colonnapilastro su una serie di elementi di bloccaggio a sbalzo 16c, in questo esempio in numero di tre, portati in posizioni angolarmente equidistanziate dal telaio mobile 16; le posizioni e il numero di elementi di elementi 16c sono stabiliti in funzione della tipologia e diametro della colonna-pilastro 17.
Gli elementi di bloccaggio a sbalzo 16c sono vincolati in modo radialmente regolabile sulla sommità del telaio mobile 16 e presentano una superficie di impegno arcuata 16d, con concavità rivolta verso l’asse centrale dello scavo. Ciascun elemento di bloccaggio 16c à ̈ fissabile a sbalzo in modo tale che esso sporga almeno parzialmente su un’apertura passante 16e, in questo esempio di forma circolare, formata dal telaio mobile, attraverso la quale viene introdotta la colonna-pilastro. Ciascun elemento di bloccaggio può presentare una o più guide radiali (non illustrate), che permettono di guidare il movimento di regolazione radiale degli elementi di bloccaggio 16c rispetto alla superficie superiore del telaio mobile 16. Ad esempio, tali guide possono essere realizzate come feritoie estese radialmente nelle quali si possono impegnare rispettivi perni filettati o altri elementi di fissaggio (non illustrati) sporgenti dalla superficie superiore del telaio 16 per bloccare temporaneamente la posizione dell’elemento di bloccaggio 16c rispetto al telaio mobile 16, una volta che ciascun elemento di bloccaggio 16c viene avvicinato e portato sostanzialmente a contatto con la superficie esterna della colonna-pilastro.
Una volta portati gli elementi di bloccaggio 16c in posizioni radialmente interne a contatto con la colonna-pilastro, mediante la gru si cala la colonna-pilastro (fig. 6) in modo tale da portare la faccia inferiore della flangia 17f ad appoggiare su rispettive superfici d’appoggio orizzontali 16h, presentate da ciascuno degli elementi di bloccaggio 16c.
La colonna-pilastro viene così temporaneamente sostenuta dagli elementi di bloccaggio a sbalzo 16c in una posizione planimetrica esattamente centrata rispetto al telaio mobile 16.
Il telaio mobile 16 (superiore) poggia sul telaio di centraggio 15 (inferiore) mediante una serie di elementi di appoggio 21 verticalmente regolabili, in questo esempio tre martinetti verticali, angolarmente equidistanziati di 120° attorno all’asse centrale verticale del telaio.
Ciascun martinetto 21 à ̈ regolabile in modo tale che si possa modificare l’inclinazione del telaio mobile 16, e quindi l’orientamento dell’asse della colonna-pilastro 17, in funzione dei dati di verticalità resi disponibili dall’inclinometro 17d.
I martinetti 21 sono inoltre utili per effettuare regolazioni dell’altezza della colonna-pilastro 17 rispetto alla superficie nel terreno. Nell’esempio illustrato, sono previsti tre martinetti 21 a comando manuale, per mezzo di meccanismi a vite 22. In alternativa, tali martinetti o altri mezzi di sollevamento o di regolazione dell’inclinazione del telaio mobile rispetto a quello di centraggio, possono essere ad esempio di tipo idraulico, o elettrico.
Una volta che la posizione planimetrica della colonna-pilastro à ̈ stata stabilita e bloccata dagli elementi di bloccaggio a sbalzo 16c, e che l’inclinazione della colonna-pilastro à ̈ stata orientata secondo la verticale agendo sui martinetti 21 (manuali o idraulici), si svincola la colonnapilastro dalla gru. Quindi si rimuove la flangia di sollevamento 18 e si può inserire un tubo-getto 22 nello scavo (figura 1(f)), in questo esempio nella cavità tubolare della colonna-pilastro. Poi (figura 6) si effettua un getto di calcestruzzo che riempie lo scavo e la parte inferiore della colonnapilastro fino ad un’altezza prestabilita, così da completare il pilastro di fondazione, formando una testa inferiore 23 di calcestruzzo nella quale rimane annegato e vincolato il piede della colonnapilastro.
Si attende la presa ed inizio maturazione della testa inferiore di calcestruzzo, in modo che la stessa testa di calcestruzzo possa sostenere il peso della colonna-pilastro.
Si possono poi abbassare i martinetti 21, controllando che la colonna-pilastro stia stabile e rimanga in posizione, si smontano gli elementi di bloccaggio a sbalzo 16c e si può poi rimuovere l’intero dispositivo di centraggio (dato dall’insieme del telaio mobile 16 e del telaio di centraggio 15).
Si può riempire eventualmente con materiale inerte o miscele leggere l’intercapedine 24 individuata tra la colonna-pilastro 17 e il tubo di rivestimento 11, al di sopra della testa inferiore 23 di calcestruzzo.
La fase di riempimento con materiale inerte o miscele leggere dell’intercapedine 24 può essere eseguita prima o dopo la rimozione del telaio mobile 16 e del telaio di centraggio 15. Nel caso in cui i telai 15 e 16 siano rimossi prima del riempimento dell’intercapedine 24, può essere vantaggioso predisporre un contrasto provvisorio e una guida sommitale della colonna pilastro 17, per prevenirne spostamenti indesiderati mentre si riempie l’intercapedine 24. A questo scopo si possono ad esempio usare tre viti di centraggio 26 (figura 7), disposte a 120°, orientate radialmente e portate dalla porzione sommitale 11b del tubo di rivestimento metallico 11. Le viti di centraggio 26 sono spinte a contatto con la parte alta della colonna pilastro 17, mantenendola stabilmente in posizione verticale.
Si può quindi svincolare (figura 8) il tratto superiore 17b della colonna-pilastro rispetto al tratto principale inferiore 17a, il cui piede à ̈ annegato nel calcestruzzo.
Si procede, quindi, rimuovendo il rivestimento tubolare d’acciaio, estraendolo per mezzo di un macchinario vibratore o direttamente mediante la gru di servizio. Infine si può riempire l’interno della colonna-pilastro di calcestruzzo 25.
Si può apprezzare che la presente invenzione permette di collocare con precisione, in via preliminare, i mezzi che permettono il centraggio della colonna-pilastro prima ancora che questa venga collocata. Il vantaggio à ̈ che la regolazione della posizione avviene spostando una massa minima, rappresentata dal telaio mobile, in assenza della colonna d’acciaio. I sistemi noti, invece, effettuano il centraggio della colonna-pilastro dopo che questa à ̈ già stata inserita nello scavo. Siccome una colonna-pilastro può pesare ad esempio fino a 20 tonnellate, à ̈ difficile da manovrare con precisione. Secondo l’invenzione, vantaggiosamente, la regolazione della posizione planimetrica viene effettuata mentre la colonna-pilastro à ̈ sostenuta dalla gru.
L’invenzione presenta inoltre i seguenti vantaggi:
1. L’apparecchiatura presenta, diversamente dai sistemi noti, tutti i dispositivi di regolazione e fissaggio fuori dallo scavo.
2. I telai 15, 16 sono strutture leggere, di facile movimentazione.
3. La colonna-pilastro viene posata in una condizione svincolata dalla gabbia d’armatura 14 del palo precedentemente posata, in modo da separare le tolleranze di verticalità degli elementi pilastro (<0,4%), da quelle proprie di un palo trivellato (generalmente <1,5%).
4. Vi à ̈ un notevole spazio disponibile, al centro dei telai 15, 16, che consente la posa di colonne di diametri diversi mediante le stesse attrezzature, semplicemente variando la posizione e le dimensioni degli elementi di bloccaggio a sbalzo 16c.
5. La scomposizione della colonna-pilastro in due tronchi, di cui una parte sommitale recuperabile 17b, facilita le operazioni di produzione, assemblaggio e messa in opera della colonna pilastro stessa; inoltre la strumentazione di controllo inclinometrica 17d può essere fissata in maniera stabile e controllata sulla parte sommitale 17b, in quanto recuperabile.
Nonostante sia stata illustrata una forma di realizzazione esemplificativa nella precedente descrizione dettagliata, si dovrà apprezzare che si può configurare una grande varietà di colonnepilastro e di apparecchiature per la loro posa conformate diversamente da quanto illustrato e descritto, ad esempio per quanto riguarda la forma e la collocazione dei mezzi di regolazione della posizione del telaio mobile rispetto al telaio di centraggio, o gli elementi a sbalzo di bloccaggio sostegno temporaneo della colonna-pilastro. Si dovrà anche apprezzare che la forma di attuazione illustrata costituisce solo un esempio, e non à ̈ da intendersi come limitativa in alcun modo della portata, dell'applicabilità, o della configurazione. I disegni e la descrizione dettagliata che precede, invece, forniranno alle persone esperte nel settore una traccia conveniente per l'attuazione dell'invenzione, restando inteso che potranno essere apportati diversi cambiamenti ai valori descritti, senza esulare dall'ambito dell'invenzione così come definito nelle rivendicazioni annesse e nei loro equivalenti legali.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per il posizionamento di un elemento portante allungato (17) in uno scavo (10, 13), comprendente le fasi di: disporre un telaio di centraggio (15) in superficie attorno allo scavo; disporre sul telaio di centraggio (15) un telaio regolabile (16) avente uno o più elementi di sostegno (16c) configurati per sostenere almeno temporaneamente l’elemento portante (17); regolare la posizione planimetrica del telaio regolabile (16) rispetto al telaio di centraggio (15); calare l’elemento portante (17) nello scavo per mezzo di una gru e appoggiare l’elemento portante sugli elementi di sostegno (16c) del telaio mobile, così da ottenere una posizione planimetrica desiderata dell’elemento portante; regolare l’inclinazione del telaio regolabile (16) rispetto al telaio di centraggio (15), così da ottenere un’orientazione desiderata dell’elemento portante (17).
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la regolazione della posizione planimetrica del telaio regolabile (16) à ̈ effettuata spingendo il telaio regolabile mediante una pluralità di spintori (15d) regolabili lungo rispettive direzioni orizzontali angolarmente distanziate attorno ad un asse centrale verticale definito dal telaio regolabile (16).
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la regolazione dell’inclinazione del telaio regolabile (16) à ̈ effettuata agendo su una pluralità di meccanismi di sollevamento (21), regolabili verticalmente, interposti tra il telaio di centraggio (15) e il telaio regolabile (16) ed angolarmente distanziati attorno ad un asse centrale verticale definito dal telaio regolabile (16).
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui la regolazione dell’inclinazione del telaio regolabile à ̈ effettuata utilizzando dati di inclinazione resi disponibili da un inclinometro (17d).
  5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 4, in cui l’elemento portante (17) comprende due parti collegate in modo staccabile l’una all’altra: una prima parte (17b), superiore, avente almeno una flangia orizzontale (17d) atta a poggiare sugli elementi di sostegno (16c, 16h) presentati dal telaio regolabile e porta l’inclinometro (17d); una seconda parte (17a), inferiore, più lunga della parte superiore (17b), atta a rimanere permanentemente fissata nello scavo (10, 13) mediante un getto di calcestruzzo (23).
  6. 6. Apparecchiatura per il posizionamento di un elemento portante allungato (17) in uno scavo (10, 13), comprendente: un telaio di centraggio (15) posizionabile in superficie attorno allo scavo ed avente un’apertura centrale; un telaio regolabile (16) disposto sopra il telaio di centraggio (15) ed avente un’apertura centrale (16e) sostanzialmente allineata verticalmente con l’apertura centrale del telaio di centraggio, ed uno o più elementi di sostegno (16c, 16h) disposti attorno all’apertura (16e) del telaio regolabile e configurati per sostenere almeno temporaneamente l’elemento portante (17); una pluralità di spintori (15d) regolabili in modo indipendente lungo rispettive direzioni orizzontali angolarmente distanziate attorno all’apertura centrale del telaio di centraggio, agenti contro il telaio regolabile (16) per regolarne la posizione planimetrica; una pluralità di meccanismi di sollevamento (21), verticalmente regolabili in modo indipendente, interposti tra il telaio di centraggio (15) e il telaio regolabile (16) ed angolarmente distanziati attorno all’apertura del telaio di centraggio per regolare l’inclinazione del telaio regolabile (16) rispetto al telaio di centraggio, così da ottenere un’orientazione desiderata dell’elemento portante allungato (17).
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, in cui gli elementi di sostegno comprendono una pluralità di elementi di bloccaggio a sbalzo (16c) i quali sono fissabili in modo radialmente regolabile su una parte superiore del telaio regolabile (16) e presentano ciascuno una superficie di impegno (16d) sporgente sull’apertura centrale (16e) ed una superficie d’appoggio orizzontale (16h) rivolta verso l’alto, configurata per sostenere almeno una parte dell’elemento portante allungato (17).
  8. 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, in cui la superficie di impegno (16d) à ̈ arcuata con concavità rivolta verso il centro dell’apertura centrale (16e) per bloccare un elemento portante allungato (17) a forma di colonna circolare.
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui gli elementi di sostegno sono radialmente regolabili rispetto al telaio regolabile (16), e sono bloccabili in un posizioni di fondo corsa radialmente più vicine al centro dell’apertura (16e) così da portare le rispettive superfici di impegno (16d) adiacenti all’elemento portante.
  10. 10. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, in cui il telaio di centraggio (15) comprende inoltre una pluralità di piedi d’appoggio inferiori (15c) che vanno ad appoggiare su una flangia orizzontale (11c) formata da una porzione sommitale (11b) di un rivestimento (11) atto a rivestire almeno un tratto superiore dello scavo (10).
  11. 11. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 6 a 10, comprendente inoltre di un rivestimento (11) atto a rivestire almeno un tratto superiore dello scavo (10), una pluralità di elementi di regolazione (26) angolarmente distanziati tra loro e sporgenti in direzioni radialmente convergenti verso un asse verticale dello scavo, dove gli elementi di regolazione (26) sono atti a fornire un contrasto provvisorio per una parte sommitale dell’elemento portante (17) per impedire a questa di muoversi durante il riempimento di un’intercapedine (24) individuata tra l’elemento portante (17) e il tubo di rivestimento (11).
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Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US4627211A (en) * 1985-09-23 1986-12-09 Foster Jr Thomas W Sled for a reinforcing cage used in a pier
GB2473683A (en) * 2010-01-05 2011-03-23 Fast Frames Method and apparatus for driving a pile into a substrate

Patent Citations (2)

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