ITTO20120336A1 - Dispositivo elastico di supporto destinato ad impianti industriali, in particolare per il sostegno a terra o sospeso di tubazioni - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
"DISPOSITIVO ELASTICO DI SUPPORTO DESTINATO AD IMPIANTI INDUSTRIALI, IN PARTICOLARE PER IL SOSTEGNO A TERRA 0 SOSPESO DI TUBAZIONI"
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo di supporto elastico per impianti industriali, in particolare per effettuare il sostegno, a terra o sospeso, di tubazioni o di altri elementi che necessitano di un sostegno elastico a causa di un carico meccanico variabile agente sull'elemento in esercizio, ad esempio causato da dilatazioni termiche differenziali e/o da spinte dinamiche e/o vibrazioni.
È noto che negli impianti industriali si presenta spesso il problema di sostenere tubazioni o altri elementi a notevole sviluppo in lunghezza mediante supporti elastici, come ad esempio quello descritto in US-A-3552695.
Preferibilmente, si tende ad utilizzare supporti di tipo standardizzato, che vengono poi accoppiati tra loro e/o con elementi di carpenteria metallica, supporti fissi ed eventuali leverismi, per soddisfare specifiche esigenze.
Un supporto di tipo standardizzato comprende una scatola cilindrica saldata entro cui è alloggiata una molla elicoidale, collegata con uno stelo che fuoriesce passante attraverso una estremità della scatola. Una parete laterale della scatola, generalmente realizzata in lamiera metallica, è preferibilmente dotata di una feritoia longitudinale per il passaggio di un indice, collegato solidale allo stelo e che coopera in uso con una apposita tabella fissata sulla superficie esterna della parete laterale, per dare una indicazione proporzionale alla sollecitazione meccanica applicata al supporto.
I supporti elastici del tipo descritto presentano numerosi inconvenienti. In primo luogo essi prevedono l'esecuzione di saldature tra la parete laterale e rispettive testate costituenti le opposte estremità della scatola; questo comporta il fatto che il supporto non potrebbe venire verniciato o trattato galvanicamente, se non dopo l'esecuzione delle saldature, lasciando così non trattate le pareti interne; l'interno della scatola, comunque accessibile, attraverso la citata feritoia, da parte di contaminanti esterni corrosivi come acqua e polvere, può essere pertanto soggetto a corrosione. In secondo luogo, la forza di reazione elastica della molla non è tarabile, in particolare non è tarabile in campo, durante o dopo l'assemblaggio sulle tubazioni. Infine, il ciclo produttivo del supporto elastico risulta complesso e costoso.
Scopo del trovato è dunque quello di superare gli inconvenienti dell'arte nota tramite un dispositivo di supporto elastico per impianti industriali, in particolare per effettuare il sostegno, a terra o sospeso, di tubazioni o di altri elementi che necessitano di un sostegno elastico, che presenti ingombri e pesi ridotti insieme ad un basso costo di fabbricazione e ad una elevata affidabilità in esercizio, sia in termini di durata e resistenza alla corrosione, che di efficace smorzamento delle vibrazioni, in particolare risultando tarabile in campo.
In base all'invenzione viene dunque fornito un dispositivo di supporto elastico per impianti industriali, in particolare per effettuare il sostegno, a terra o sospeso, di tubazioni o di altri elementi che necessitano di un sostegno elastico, secondo quanto definito nella rivendicazione 1.
Caratteristiche e vantaggi dell'invenzione appariranno chiare dalla descrizione che segue di alcune sue forme non limitative di attuazione, effettuata a scopo puramente esemplificativo, con riferimento alle figure dei disegni annessi, nei quali:
la figura 1 illustra una vista in elevazione, parzialmente in sezione radiale, di un dispositivo di supporto elastico realizzato secondo il trovato, eseguito in una prima configurazione "base" o "standard", particolarmente adatta per effettuare il supporto sospeso di tubazioni;
la figura 2 illustra una vista in elevazione, parzialmente in sezione radiale, di un dispositivo di supporto elastico realizzato secondo il trovato, eseguito in una seconda configurazione "base" o "standard", particolarmente adatta per effettuare il supporto a terra di tubazioni;
- la figura 3 illustra una vista in elevazione ed in completa sezione radiale di una variante del dispositivo di supporto elastico di figura 2;
- la figura 4 illustra una vista prospettica di tre quarti dall'alto del dispositivo di supporto di figura 3;
- la figura 5 illustra una vista in elevazione ed in completa sezione radiale di una variante del dispositivo di supporto elastico di figura 1;
le figure 6 e 7 illustrano due diversi supporti elastici secondo il trovato eseguiti in una configurazione "complessa", adatti a supportare gruppi di tubazioni, utilizzanti i dispositivi di supporto delle figure precedenti ; e
- la figura 8 illustra schematicamente un dispositivo di supporto a carico costante realizzato secondo il trovato, utilizzando uno qualsiasi dei dispositivi di supporto elastico in configurazione "base" di figure da 2 a 5.
Con riferimento alla figura 1, è indicato nel suo complesso con 1 un dispositivo di supporto elastico destinato ad equipaggiare impianti industriali di qualsiasi tipo noto, in particolare per effettuare il sostegno, a terra o sospeso, di tubazioni 2 o di altri similari elementi sviluppati in lunghezza, che necessitano per esigenze operative di un sostegno elastico.
Il dispositivo 1 comprende almeno un elemento elastico 3 atto a deformarsi elasticamente lungo una direzione D prestabilita, due testate 4 e 5, collegate rigidamente tra loro, spaziate ad una distanza prefissata d una dall'altra, distanza misurata lungo la direzione D, ed uno stelo 6 alloggiato scorrevolmente passante attraverso una prima delle testate 4,5, nell'esempio non limitativo illustrato la testata inferiore 5 (il dispositivo 1 in figura 1 è illustrato in elevazione) ; lo stelo 6 si estende in lunghezza parallelamente alla direzione prestabilita D e trasla in uso sempre parallelamente alla direzione D, a meno di un eventuale angolo di disallineamento di modesta entità .
Una prima estremità 7 dello stelo sporge a sbalzo dalla testata 5, da banda opposta alla testata 4 ed è atto a ricevere, direttamente o indirettamente, un elemento da sostenere, nella fattispecie illustrata una tubazione 2.
Con l'espressione "direttamente o indirettamente" si deve intendere, qui e nel seguito, che una singola tubazione 2 può essere vincolata direttamente solidale alla/sulla estremità 7, in qualsiasi modo noto, ad esempio mediante fasce, staffe, eccetera, fissate integrali da una parte alla tubazione 2 e dall'altra parte all'estremità 7, oppure che, come si vedrà, una o più tubazioni 2 può/possono essere vincolate alla estremità 7 attraverso l'interposizione di uno o più elementi di carpenteria metallica e/o di una trasmissione articolata a leve.
Una seconda estremità 8 dello stelo 6, opposta alla prima estremità 7, coopera con una prima estremità 9 dell'elemento elasticamente deformabile 3, il quale è alloggiato interposto tra le testate 4,5 e coopera in battuta, con una sua seconda estremità 10, opposta alla estremità 9, contro una delle testate 4,5, nella fattispecie illustrata contro la medesima testata inferiore 5 attraversata passante dalla estremità 7 dello stelo 6 e rispetto alla quale testata 5 l'estremità 7 dello stelo 6 sporge a sbalzo.
In particolare, 1'almeno un elemento elasticamente deformabile 3 è preferibilmente costituito da una molla elicoidale avente un asse A di avvolgimento definente la direzione prestabilita D e che è anche l'asse di simmetria del dispositivo 1; nella fattispecie illustrata l'asse A è disposto in uso verticale.
Secondo un aspetto del trovato, il dispositivo 1 comprende inoltre almeno una coppia di tiranti 11 filettati (ma potrebbero essere tre o quattro o più), angolarmente spaziati tra loro in modo regolare intorno all'asse A e che collegano rigidamente tra loro le testate 4 e 5, alla citata distanza d una dall'altra; il dispositivo 1 secondo il trovato comprende, in combinazione, una flangia 12 disposta tra le testate 4 e 5 e che impegna scorrevolmente i tiranti filettati 11; la flangia o slitta 12 coopera in appoggio diretto con l'estremità 9 della molla elicoidale 3 ed alla flangia o slitta 12 è vincolata l'estremità 8 dello stelo 6.
In particolare, lo stelo 6 è vincolato assialmente di sbalzo alla flangia 12, dalla quale sporge verso la testata 5, coassiale con l'asse A della molla elicoidale 3, la quale è montata a pacco tra la testata inferiore 5 e la flangia 12.
Il dispositivo 1 è completato da una coppia di dadi 13 e 14 filettati per ciascun tirante 11 filettato; i dadi 13,14 di ciascuna coppia di dadi sono avvitati su un rispettivo tirante 11 in modo da essere atti a cooperare in battuta, da bande (lati) opposte (opposti) con la flangia 12.
In particolare, rispettivi dadi 13 cooperano in battuta, sotto l'effetto della spinta della molla 3, con una prima superficie frontale 15 della flangia 12, rivolta verso la testata 4, servendo pertanto da arresto di fine corsa per la flangia o slitta 12; mentre i dadi 14 sono atti a cooperare (nella configurazione illustrata in figura I, cooperano) con una seconda superficie frontale 16 della flangia 12, opposta alla superficie 15 e pertanto rivolta verso la testata 5 e la molla 3. Tuttavia, i dadi 14 possono essere avvitati/svitati sui/dai rispettivi tiranti II, che sono filettati per tutta la loro lunghezza o almeno per la maggior parte della distanza d, in modo da poter liberamente traslare (quando ricevono una coppia di azionamento) lungo il tirante 11 su cui sono accoppiati e, quindi allontanarsi da, o avvicinarsi a, la flangia 12, lungo la direzione D. Anche i dadi 13 presentano la medesima libertà di movimento lungo i tiranti 11. Pertanto, i dadi 13 e 14, accoppiati sui tiranti 11, sono atti, per effetto dell'angolo di attrito dei filetti dei dadi 13,14 e dei tiranti 11 accoppiati, a sostenere senza muoversi una spinta assiale diretta lungo la direzione D, ma, quando dadi 13,14 e tiranti 11 vengono ruotati relativamente gli uni rispetto agli altri i dadi 13 e 14 sono atti a traslare ruotando, per effetto della filettatura degli stessi, lungo i tiranti 11.
Nell'esempio illustrato, le testate 4, 5 sono definite da rispettive piastre piane provviste di fori passanti 17 entro i quali sono rigidamente fissate opposte estremità 18,19 dei tiranti filettati 11; la flangia scorrevole o slitta 12 è anch'essa provvista di aperture 20, lateralmente e assialmente passanti, ad esempio costituite da scanalature assiali lateralmente esterne (figura 4).
In base a quanto descritto, la estremità 8 dello stelo 6 impegna passante la flangia 12 in modo che lo stelo 6 sporge a sbalzo dalla flangia 12 dalla parte della superficie frontale 16 rivolta verso la medesima testata 5 da cui sporge a sbalzo l'estremità 7; l'estremità 10 della molla 3 appoggia direttamente in battuta contro la testata 5, la quale è provvista di un foro assiale passante 21 che è attraversato con gioco radiale dalla estremità 7 dello stelo 6.
Sempre secondo quanto illustrato in figura 1, l'estremità 8 dello stelo 6 è vincolata alla flangia 12 per semplice appoggio diretto contro la superficie frontale 15; in particolare, l'estremità 8 è munita di una testa 22 delimitata verso la flangia 12 da una superficie curva 23 e che coopera contro una corrispondente superficie curva ad essa coniugata di un bassofondo 24 ricavato sulla prima superficie frontale 15 della flangia 12, concentricamente ad un foro passante 25 della flangia, alloggiante passante l'estremità 8 dello stelo 6.
La testata 4 viene in uso collegata in modo noto ad un supporto sospeso 26 (indicato schematicamente ed a tratteggio con un blocco in figura 1), in modo che il dispositivo 1 è atto a supportare in modo sospeso dall'alto la tubazione 2.
Il dispositivo 1 è completato da almeno un elemento 27 di tamponatura laterale montato a pacco tra la le testate 4 e 5 e che forma con le stesse una scatola 28 entro cui sono alloggiati la molla 3 e la flangia 12; i tiranti filettati 11 sono disposti radialmente sull'esterno dell'elemento 27 di tamponatura rispetto alla direzione prestabilita D e con riferimento all'asse A e l'elemento di tamponatura 27 forma una parete laterale della scatola 28 e delimita attraverso la scatola 28 una coppia di feritoie longitudinali 29 parallele alla direzione prestabilita D ed attraverso le quali opposte estremità laterali 130 della flangia 12 impegnano i tiranti filettati 11.
La scatola 28, in definitiva, può essere formata da un unico elemento di tamponatura 27 cilindrico (o prismatico), provvisto di feritoie laterali 29 per solo parte (quasi tutta) della propria lunghezza, oppure essere formata da una coppia di elementi 27 simmetrici semicilindrici (o semiprismatici, a profilo di base poligonale), disposti adiacenti con le concavità affacciate a delimitare tra loro spazi vuoti definenti le feritoie 29. L'elemento o gli elementi 27 possono inoltre essere solo appoggiati contro le testate 4,5, tenuta bloccati a pressione tra le stesse, oppure venire saldati integrali alle testate 4,5.
Nel primo caso, che è quello illustrato in figura 1, i tiranti 11 presentano le estremità 18 e 19 pure filettate, impegnate passanti nei fori 17 (lisci nel caso della testata 4 e filettati nel caso della testata 5) e che sono fissate integrali in modo amovibile contro le piastre costituenti le testate 4,5 mediante rispettivi dadi filettati 30. In questo modo è possibile "spingere" le piastre 4 e 5 una verso l'altra e bloccare così il singolo (o la coppia di) elemento/i 27. La scatola 28 e l'intero dispositivo 1 risultano inoltre completamente smontabili.
Attraverso una delle feritoie 29 è possibile far passare un indice (noto e non illustrato per semplicità) vincolato alla flangia 12 o alla molla 3, cooperante con una tabella 31 portata esternamente dall'elemento 27.
È evidente che con la struttura descritta si raggiungono tutti gli scopi del trovato. Il dispositivo 1 può venire assemblato per semplice avvitatura dei dadi 13,14, e 30 sui tiranti 11, con la flangia 12 bloccata e la molla 3 pre-caricata con una certa taratura.
In campo, dopo aver montato il dispositivo 1 sul supporto 26 ed averci collegato la tubazione 2, è sufficiente svitare parzialmente i dadi 14 per allontanarli dalla flangia 12 per rendere il dispositivo 1 operativo, ovvero permettere movimenti lungo la direzione D della flangia 12 e del relativo stelo 6 contro l'azione della molla 3. È anche possibile tarare in campo il dispositivo 1, avvitando o svitando i dadi 13, in modo da aumentare o diminuire il pre-carico sulla molla 3. Ogni componente del dispositivo 1 può esser verniciato o protetto galvanicamente, evitando così ogni corrosione.
In figura 5 è illustrata una possibile variante lb del dispositivo 1 di figura 1. I dettagli simili od uguali a quelli già descritti sono indicati per semplicità con i medesimi numeri.
In pratica, il dispositivo lb è largamente identico al dispositivo 1 già descritto e differisce da quest'ultimo solo per due dettagli costruttivi. In primo luogo, la seconda estremità 8 dello stelo 6 è vincolata rigidamente integrale alla flangia 12, nella fattispecie non limitativa illustrata in quanto è dotata di una testa 22b che è piantata solidale entro il foro 25. In secondo luogo, la scatola 28 non risulta smontabile, contrariamente al caso del dispositivo 1, in quanto le opposte estremità 18,19 dei tiranti filettati 11 (che possono essere anche lisce) sono rigidamente fissate integrali alle testate 4,5, in quanto sono saldate alle piastre 4,5, definenti le testate, direttamente entro i fori 17. Anche l'elemento di tamponatura (o i due elementi di tamponatura simmetrici) 27 è/sono saldati alle piastre o testate 4,5.
In questo modo, mentre si conservano intatti i vantaggi di facile montaggio, ridotto costo costruttivo e possibile taratura in campo del dispositivo 1, si assicura una struttura della scatola 28 più "robusta" e in generale più gradita ad utenti "tradizionalisti". In ogni caso, anche la struttura del dispositivo 1 prima descritto è assolutamente sicura, in quanto, per evitare possibili allentamenti dei dadi 30, sono previste delle rondelle 32 dotate di alette 33 risvoltate in uso direttamente contro i dadi 30.
Con riferimento ora alla figura 2, è illustrata una variante le del dispositivo 1 descritto. I dettagli simili od uguali a quelli già descritti sono indicati per semplicità con i medesimi numeri. In particolare, il dispositivo le differisce dal dispositivo 1 solo per la posizione relativa dello stelo 6 rispetto alle testate 4,5, in quanto il dispositivo le è destinato a costituire un supporto a terra per una tubazione 2, dunque destinato a stare in posizione sottostante la tubazione 2, con la piastra 5 definente la testata inferiore appoggiata al suolo.
Nel dispositivo le, pertanto, la seconda estremità 8 dello stelo 6 è vincolata rigidamente integrale (ad esempio è saldata) alla flangia 12, in modo che lo stelo 6 sporge a sbalzo dalla flangia 12 dalla parte della superficie frontale superiore 15, che è rivolta verso la testata superiore 4 la quale, al contrario che nel dispositivo 1, è la testata attraversata passante dallo stelo 6; la testata 4 è pertanto provvista di un foro passante 21 impegnato passante e con gioco radiale dallo stelo 6, che sporge assialmente di sbalzo dalla testata 4 e dalla parte opposta a quella rivolta verso la testata inferiore 5 con la sua estremità 7 destinata a ricevere, in modo noto, la tubazione o altro elemento 2 da sostenere.
La estremità 9 della molla elicoidale 3 appoggia in battuta contro la superficie frontale inferiore 16 della flangia 12, mentre l'opposta estremità 10, inferiore, della molla 3 appoggia direttamente in battuta contro la testata 5 inferiore, cioè contro quella testata, tra la coppia di testate 4,5, opposta a quella attraversata dalla estremità 7 dello stelo 6 (mentre nel dispositivo 1 lo stelo 6 attraversa con l'estremità 7 la medesima testata 5 contro cui riposa l'estremità inferiore 10 della molla 3).
I tiranti 11 e l'elemento di tamponatura 27 sono fissati in modo identico a quanto descritto per il dispositivo 1, mediante dadi 30 e rondelle 32. Nel caso del dispositivo le, tuttavia, lo stelo 6 vincolato alla flangia 12 è definito da un tubo, il quale è guidato scorrevolmente su un secondo stelo 34, pieno o tubolare anch'esso, che è fissato integrale di pezzo alla testata 5 inferiore (ad esempio saldato) e che sporge a sbalzo dalla testata 5, verso la testata 4 superiore e la flangia 12.
Con riferimento alle figure 3 e 4, è indicato con ld una ulteriore variante del dispositivo di supporto secondo il trovato, la quale si rapporta al dispositivo le appena descritto sostanzialmente nel medesimo modo in cui il dispositivo lb si rapporta al dispositivo 1. Infatti, la struttura complessiva del dispositivo ld è identica a quella del dispositivo le (i dettagli identici o simili sono indicati con i medesimi numeri), ma i tiranti 11 sono direttamente saldati entro i fori 17 alle piastre definenti le testate 4 e 5; similmente, anche l'elemento di tamponatura 37 può essere saldato alle piastre 4 e 5. Inoltre, per ottenere una migliore guida dello stelo 6 lungo l'asse A, lo stelo 6 è tubolare, si accoppia con un secondo stelo 34 pure tubolare, ed un terzo stelo 35, pieno o tubolare, si estende a sbalzo entro lo stelo tubolare 6, verso l'estremità 8 e si accoppia scorrevolmente entro lo stelo tubolare 34. Inoltre, la piastra definente la testata inferiore 5 è di forma quadrata o rettangolare ed è delimitata da una flangia perimetrale 36 che si estende radialmente di sbalzo, sull'esterno, rispetto ai tiranti 11 e che è dotata di attacchi di fissaggio 37 a terra.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato (figura 8), uno qualsiasi dei dispositivi lb, le, ld descritti, nella fattispecie illustrata il dispositivo le, può essere disposto con asse A orizzontale, invece di verticale, con l'estremità 7 dello stelo 6 collegata solo indirettamente alla tubazione o elemento 2 da sostenere, attraverso mezzi 38 di ricezione per l'elemento 2, noti ed illustrati solo schematicamente per semplicità, mediante una trasmissione 39 articolata a leve 40, la quale è supportata insieme con le testate 4,5 ed i mezzi di ricezione 38 da una staffa 41 ad angolo. Il complesso di questi elementi (dispositivo le, mezzi di ricezione 38, staffa 41 e trasmissione 39) formano un cosiddetto "supporto costante" 100, in cui la molla 3 del supporto le è sempre caricata, in qualunque posizione dello stelo 6, da una sollecitazione costante, grazie alla compensazione effettuata dalla trasmissione 39. Nella fattispecie illustrata, la staffa 41 è appoggiata a terra o su un traliccio (noto e non illustrato) e la tubazione 2 pende inferiormente dai mezzi di ricezione 38, a fianco del traliccio o entro uno spazio inferiore al piano di campagna .
Secondo quanto schematicamente illustrato in figure 6 e 7, più dispositivi 1, lb, le, ld secondo il trovato possono essere usati contemporaneamente per sostenere una singola tubazione o elemento 2 od un gruppo di tubazioni/elementi 2, in modo indiretto, mediante l'interposizione di strutture in carpenteria metallica.
In figura 6 è indicato nel complesso con 43 un "supporto complesso" formato da due dispositivi 1 (montati a rovescio rispetto a quanto illustrato in figura 1) alle cui estremità 7 degli steli 6, che vengono appese ad un supporto fisso, non illustrato, sono collegate integrali opposte estremità di una traversa 45 realizzata in carpenteria metallica, sulla quale possono essere appoggiate superiormente, in modo noto, più tubazioni 2.
In figura 7 è invece illustrato un supporto "complesso" 44 formato da due dispositivi le ai quali è collegata, alle sue opposte estremità, una traversa 46, che supporta, superiormente, una o più tubazioni 2.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (l,lb,le,ld; 100; 43 ;44) di supporto elastico destinato ad equipaggiare impianti industriali, in particolare per effettuare il sostegno, a terra o sospeso, di tubazioni (2) o di altri elementi che necessitano di un sostegno elastico, comprendente almeno un elemento elastico (3) atto a deformarsi elasticamente lungo una direzione prestabilita (D), una prima ed una seconda testata (4,5) collegate rigidamente tra loro ad una distanza prefissata una dall'altra misurata lungo detta direzione prestabilita, ed uno stelo (6) alloggiato scorrevolmente passante attraverso la prima testata parallelamente alla detta direzione prestabilita; una prima estremità (7) dello stelo sporgendo a sbalzo dalla prima testata (4;5), da banda opposta alla seconda testata (5;4) ed essendo atta a ricevere, direttamente o indirettamente, un elemento da sostenere (2); ed una seconda estremità (8) dello stelo, opposta alla prima estremità, cooperando con una prima estremità (9) dell'almeno un elemento elasticamente deformabile (3), il quale è alloggiato interposto tra la prima e la seconda testata (4,5), una seconda estremità (10) dell'almeno un elemento elastico cooperando in battuta contro una di dette testate; caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre: almeno una coppia di tiranti (11) filettati che collegano rigidamente tra loro le dette testate (4,5), alla detta distanza prefissata una dall'altra; una flangia (12) disposta tra la prima e la seconda testata e che impegna scorrevolmente i tiranti filettati (11), la flangia cooperando in appoggio diretto con la prima estremità (9) dell'elemento elastico, alla flangia essendo vincolata la seconda estremità (8) dello stelo; ed una coppia di dadi (13,14) per ciascun detto tirante filettato (11), i dadi di ciascuna coppia di dadi essendo avvitati su uno di detti tiranti filettati in modo da cooperare, da bande opposte, con una prima ed una seconda opposte superfici frontali (15,16) della flangia.
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento elasticamente deformabile è costituito da una molla elicoidale (3) avente asse (A) di avvolgimento definente la detta direzione prestabilita, lo stelo (6) essendo vincolato assialmente di sbalzo alla detta flangia (12), coassiale con l'asse (A) della molla elicoidale, la quale è montata a pacco tra una di dette testate (4;5) e detta flangia (12).
- 3. Dispositivo (lc;ld) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la seconda estremità (8) dello stelo (6) è vincolata rigidamente integrale alla flangia (12), in modo che lo stelo sporge a sbalzo dalla flangia dalla parte della prima superficie frontale (15) della flangia, che è rivolta verso la prima testata (4); la seconda estremità (10) dell'almeno un elemento elasticamente deformabile (3) appoggiando direttamente in battuta contro la seconda testata (5).
- 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che lo stelo (6) vincolato alla flangia è definito da un tubo, il quale è guidato scorrevolmente su un secondo stelo (34), che è fissato integrale di pezzo alla seconda testata (5) e sporge a sbalzo dalla seconda testata, verso la prima testata (4).
- 5. Dispositivo (l;lb) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la seconda estremità (8) dello stelo (6) impegna passante la flangia (12) in modo che lo stelo sporge a sbalzo dalla flangia dalla parte della seconda superficie frontale (16) della flangia, che è rivolta verso la prima testata (5); la seconda estremità (10) dell'almeno un elemento elasticamente deformabile (3) appoggiando direttamente in battuta contro la prima testata (5).
- 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la seconda estremità dello stelo (6) è vincolata alla flangia (12) per semplice appoggio diretto contro la prima superficie frontale (15) della flangia.
- 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la seconda estremità dello stelo (6) è munita di una testa (22) delimitata verso la flangia da una superficie curva (23) e che coopera contro una superficie curva con essa coniugata di un bassofondo (24) ricavato sulla prima superficie frontale (15) della flangia, concentricamente ad un foro passante (25) della flangia alloggiante passante la seconda estremità (8) dello stelo.
- 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la seconda estremità (8) dello stelo è vincolata rigidamente integrale alla flangia (12).
- 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra la prima e la seconda testata (4,5) è montato a pacco almeno un elemento di tamponatura (27) laterale che forma con le dette testate una scatola (28) entro cui sono alloggiati detto almeno un elemento elasticamente deformabile (3) e detta flangia (12); detti tiranti filettati (11) essendo disposti radialmente sull'esterno dell'almeno un elemento di tamponatura (27) rispetto a detta direzione prestabilita (D) e detto almeno un elemento di tamponatura (27) formando una parete laterale della detta scatola (28) e delimitando attraverso la scatola una coppia di feritoie (29) longitudinali parallele alla detta direzione prestabilita ed attraverso le quali opposte estremità laterali (130) della flangia impegnano detti tiranti filettati (11).
- 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette testate (4,5) sono definite da rispettive piastre piane provviste di fori (17) passanti entro i quali sono rigidamente fissate opposte estremità (18,19) dei detti tiranti filettati (11); dette estremità impegnando passanti i detti fori (17) delle piastre definenti le testate, contro le quali le estremità dei tiranti filettati (18,19) sono fissate integrali in modo amovibile mediante rispettivi dadi filettati (30).
- 11. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che dette testate (4,5) sono definite da rispettive piastre piane provviste di fori (17) passanti entro i quali sono rigidamente fissate opposte estremità (18,19) dei detti tiranti filettati (11), le quali estremità (18,19) sono saldate a dette piastre (4,5) entro detti fori (17).
- 12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la prima estremità dello stelo (6) è collegata indirettamente a mezzi di ricezione (38) per un elemento da sostenere, mediante una trasmissione articolata (39) a leve, la quale è supportata insieme con dette testate (4,5) e detti mezzi di ricezione (38) da una staffa (41) ad angolo.
Priority Applications (1)
Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
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IT000336A ITTO20120336A1 (it) | 2012-04-17 | 2012-04-17 | Dispositivo elastico di supporto destinato ad impianti industriali, in particolare per il sostegno a terra o sospeso di tubazioni |
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IT000336A ITTO20120336A1 (it) | 2012-04-17 | 2012-04-17 | Dispositivo elastico di supporto destinato ad impianti industriali, in particolare per il sostegno a terra o sospeso di tubazioni |
Publications (1)
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ITTO20120336A1 true ITTO20120336A1 (it) | 2013-10-18 |
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ID=46178710
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IT (1) | ITTO20120336A1 (it) |
Citations (4)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
---|---|---|---|---|
DE2421952A1 (de) * | 1974-05-07 | 1975-11-27 | Kahle Gmbh Paul | Federnde aufhaengung, insbesondere fuer rohrleitungen |
DE2835435A1 (de) * | 1978-08-12 | 1980-02-14 | Pforzheim Metallschlauch | Federhaenger bzw. -stuetze, insbesondere fuer rohrleitungen |
GB1597731A (en) * | 1977-01-06 | 1981-09-09 | Salter Yd | Pipe supports |
GB2167158A (en) * | 1984-10-04 | 1986-05-21 | B I E Holdings Limited | Improvements relating to pipe supports |
-
2012
- 2012-04-17 IT IT000336A patent/ITTO20120336A1/it unknown
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