ITTO20100213A1 - Tegola per tetti di edifici con mezzi di conversione dell'energia solare - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:

“Tegola per tetti di edifici con mezzi di conversione dell’energia solare”

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Campo dell'invenzione

La presente invenzione si riferisce a un elemento di copertura per edifici. Più precisamente, l’invenzione si riferisce a una tegola comprendente mezzi per la conversione dell'energia associata alla radiazione solare.

Descrizione della tecnica nota

Lo sfruttamento e la conversione dell'energia solare hanno assunto negli anni una importanza sempre maggiore grazie alla crescente attenzione verso problematiche di tipo ambientale. In particolare, per ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, molti Paesi nel mondo incentivano l'installazione di pannelli solari di tipo fotovoltaico o termico, il che consente di ridurre in parte la dipendenza da forme di energia non rinnovabili per la produzione di energia elettrica o di acqua calda sanitaria.

Tuttavia, l'installazione di pannelli solari non è in generale ammessa su qualunque tipo di edificio. In particolare, gli edifici ubicati in centri storici e/o località turistiche non possono ospitare pannelli solari di alcun tipo sui tetti, essenzialmente per ragioni estetiche.

Alcune leggi nazionali proibiscono l'installazione dei pannelli solari sui tetti dei predetti edifici, ma, tuttavia, impongono allo stesso tempo che una parte dell'acqua calda sanitaria per gli edifici venga prodotta tramite sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili.

È evidente dunque che sussiste la necessità di conciliare i requisiti estetici con i requisiti imposti dalla legge relativamente allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. Un problema non trascurabile è anche rappresentato dal fatto che, per lo sfruttamento dell'energia solare, l'unica porzione di edificio sfruttabile per ottenere elevate efficienze di conversione è il tetto.

Scopo dell'invenzione

Lo scopo della presente invenzione è quello di superare i problemi della tecnica nota precedentemente descritti.

In particolare, lo scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo con mezzi per lo sfruttamento dell'energia solare che possa essere installato su qualunque tipo di edificio senza contravvenire alle leggi vigenti in materia.

Sommario dell'invenzione

Lo scopo della presente invenzione è raggiunto da un elemento di copertura per edifici avente le caratteristiche formanti oggetto delle rivendicazioni che seguono, le quali formano parte integrante dell'insegnamento tecnico qui somministrato in relazione all'invenzione.

Breve descrizione dei disegni

L'invenzione sarà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, dati a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica di una prima forma di esecuzione di una tegola secondo la presente invenzione,

- la figura 2 è una vista prospettica secondo la freccia II di figura 1,

- la figura 3 è una vista in sezione secondo la traccia III-III della tegola di figura 1 e illustrante una possibile modalità di installazione,

- la figura 4 illustra in modo schematico una forma di esecuzione di una copertura di un tetto realizzata con tegole secondo la presente invenzione,

- la figura 4A è una vista parzialmente sezionata di due tegole secondo l’invenzione accoppiate fra loro,

- la figura 5 è una vista in sezione corrispondente alla figura 3 e illustrante una variante della tegola di figura 1,

- le figure 6 a 10 sono equivalenti alle figure 1 a 5 ma si riferiscono a una seconda forma di esecuzione della tegola secondo la presente invenzione,

- le figure 11 a 15 sono equivalenti alle figure 1 a 5 ma si riferiscono a una terza forma di esecuzione della tegola secondo la presente invenzione,

- la figura 16 è una vista prospettica di una quarta forma di esecuzione della tegola secondo la presente invenzione,

- la figura 17 è una vista in sezione secondo la traccia XVII-XVII di figura 16, e

- la figura 18 illustra in modo schematico una copertura di un tetto di edificio realizzata con tegole secondo la figura 16.

- la figura 19 è una vista in sezione equivalente alla figura 17 ma illustrante una variante della tegola di figura 16.

Descrizione dettagliata dell'invenzione

In figura 1 è indicata con il numero 100 un tegola per tetti di edifici secondo la presente invenzione. La tegola 100 è, nella forma di esecuzione qui illustrata, un coppo avente sezione trasversale sostanzialmente a "C" variabile lungo una direzione longitudinale indicata con X1.

In particolare, la tegola 100 comprende una prima estremità 102 e una seconda estremità 104 in cui le dimensioni trasversali della prima estremità 2 sono maggiori delle dimensioni trasversali della seconda estremità 4.

La tegola 1 comprende inoltre un estradosso 106 avente una superficie convessa di forma conica, e un intradosso 108 avente una superficie concava 108 di forma conica.

Con riferimento alla figura 2, nell’intradosso 108 è formato, integrale con la tegola 100, un serbatoio 110 avente un volume interno V di forma sostanzialmente cilindrica suscettibile di contenere acqua o altro fluido. Il serbatoio 110 non si estende per l'intera lunghezza dell’elemento 100, e comprende una prima parete di estremità 110A disposta arretrata rispetto alla prima estremità 102, e una seconda parete di estremità 110B che è disposta a filo con la seconda estremità 104. Il serbatoio 110 comprende inoltre un primo orifizio 112 e un secondo orifizio 114.

L'orifizio 112 è disposto sulla parete 110A mentre l'orifizio 114 è disposto sulla parete 110b. Ciascuno degli orifizi 112, 114 è in comunicazione con il volume V e, come verrà successivamente descritto, può essere indifferentemente un orifizio di ingresso o un orifizio di uscita per il fluido contenuto nel volume V.

Con riferimento alla figura 2, al primo orifizio 112 è associato un connettore idraulico maschio 116 esterno rispetto al volume V e sporgente esternamente rispetto al serbatoio 110 al quale è fissato. Il connettore 116 comprende, su una sua superficie esterna, una guarnizione anulare di tenuta 118, ad esempio un O-ring, e una gola anulare 120.

Al secondo orifizio 114 è associato un connettore idraulico femmina 122 interno rispetto al volume V e fissato al serbatoio 110. Il connettore idraulico femmina 122 è predisposto per ricevere un connettore maschio 116 e comprende, su una sua superficie interna, una molla anulare 124.

Preferibilmente, uno o più elementi di connessione a incastro 126 sono formati sul serbatoio 110, preferibilmente in numero di due. Gli elementi 126 sono integrali con il serbatoio 110. Ciascun elemento di connessione a incastro 126 è preferibilmente del tipo comprendente due estremità libere deformabili 128 fra loro separate da una gola 130 avente una porzione allargata 132.

Con riferimento alla figura 4, la tegola 100 viene utilizzata, al pari di una tegola tradizionale, per la copertura di un tetto di un edificio o parte di esso. Gli estradossi 106 vengono disposti in modo tale da essere affacciati verso l'ambiente esterno, mentre gli intradossi 8 sono affacciati sulla struttura del tetto e quindi verso l'interno dell'edificio.

Ciascuna tegola 100 viene accoppiata a tegole 100 ad identiche sia in senso longitudinale (figura 4), sia in senso trasversale (figura 3).

L'accoppiamento longitudinale avviene secondo quanto illustrato schematicamente in figura 4. Ciascuna coppia di tegole 100 viene assemblata longitudinalmente tramite l’accostamento dell'estremità 104 e della parete 110B di una alla parete 110A dell'altra.

In particolare, le due tegole 100 di ciascuna coppia vengono avvicinate longitudinalmente sostanzialmente lungo la direzione longitudinale X1 fino a quando si realizza una compenetrazione fra il connettore femmina 122 di una delle tegole e il connettore maschio 116 dell'altra tegola. Ciò realizza una connessione meccanica e idraulica fra i volumi V dei due elementi 100. In particolare, la guarnizione anulare 118 garantisce la tenuta di fluido nel collegamento fra i connettori 116, 122, mentre la molla 124 si impegna nella gola anulare 120 bloccando in tal modo il moto relativo fra i due connettori 116, 122 e garantendo stabilità all'accoppiamento.

È evidente inoltre che, a causa della geometria della tegola 100, la porzione di essa in prossimità dell'estremità 102 si sovrappone alla porzione in prossimità dell'estremità 104 della tegola 100 longitudinalmente adiacente.

Si realizza in tal modo una schiera 134 di elementi 1 fra loro allineati e accoppiati meccanicamente e idraulicamente (figure 4, 4A).

Con riferimento alla figura 3, l'accoppiamento trasversale fra tegole 100 trasversalmente adiacenti è realizzato mediante una tegola di collegamento 136, che ha sezione analoga a quella della tegola 100 ma è disposta specularmente rispetto ad essa. Ciascuna tegola di collegamento 136 connette una coppia di tegole 100 adiacenti e appartenenti a due schiere 134 distinte.

Con riferimento alla figura 4, nella posa delle tegole 1 su una struttura di un tetto di edificio (non illustrata) è convenientemente impiegata una griglia 138.

La griglia 138 comprende una pluralità di elementi filiformi longitudinali 140 e una pluralità di elementi filiformi trasversali 142 fra loro connessi

La griglia 138 viene fissata alla struttura del tetto dell'edificio e ciascun elemento 1 viene impegnato su un elemento filiforme longitudinale 140 grazie agli elementi di connessione a incastro 126. In particolare, le due estremità libere 128 sono in grado, deformandosi, di afferrare un corrispondente elemento filiforme 140 trattenendolo nella porzione allargata 132 della gola 130 e di bloccare la tegola 100 su di esso.

Su ciascun elemento filiforme 140 si impegnano gli elementi 1 appartenenti a una singola schiera 134, mentre gli elementi filiformi 142 hanno solamente funzione strutturale e su di essi non si impegna alcun elemento di connessione 126.

La copertura del tetto realizzata mediante le tegole 100 ha struttura sostanzialmente identica a una copertura realizzata con tegole tradizionali, e comprende dunque una pluralità di schiere 134 fra loro affiancate e trasversalmente connesse mediante le tegole di collegamento 136.

Alle estremità di ciascuna schiera 134, coincidenti con l'estremità 104 e l’estremità 102 di due tegole 100 rispettivamente in testa e in coda alla schiera 134, viene collegato un rispettivo elemento di raccordo idraulico 144, 146. Ciascun elemento 144, 146 può fungere da elemento terminale o può confluire in un canale collettore (non illustrato) a seconda delle modalità di collegamento fra le varie schiere 134 che compongono la copertura del tetto dell'edificio.

Le modalità di collegamento idraulico delle schiere 134 sono essenzialmente due. In una prima modalità di connessione (idraulicamente in parallelo) gli elementi di raccordo 144, 146 di ciascuna schiera 134 confluiscono in corrispondenti canali collettori che si estendono in direzione trasversale rispetto alle schiere 134 lungo l'intera porzione di tetto da esso interessata e sono idraulicamente connessi, ad esempio, a una caldaia.

In una seconda modalità di collegamento (idraulicamente in serie) le schiere 134 sono fra loro connesse secondo uno schema sostanzialmente a serpentina, in cui elemento di raccordo 144 di una schiera è idraulicamente connesso all'elemento di raccordo 146 della schiera adiacente. Gli elementi di raccordo 144, 146 ai capi del collegamento sono effettivamente elementi terminali e sono idraulicamente connessi, ad esempio, a una caldaia.

In ambedue le modalità di collegamento, la circolazione di acqua all'interno dei volumi V, quindi del circuito idraulico da essi realizzato, è di tipo forzato e può avvenire indifferentemente in un verso o nell'altro a seconda delle esigenze. Ciò significa che ciascuno orifizio 112, 114, può indifferentemente fungere da orifizio di ingresso o di uscita per il fluido contenuto in ciascuno dei volumi V.

Quando la radiazione solare incide su un tetto la cui copertura è realizzata mediante le tegole 100, il flusso di calore che investe le tegole viene trasferito all'acqua contenuta nei volumi V dei serbatoi 110, riscaldandola.

Grazie alla circolazione forzata dell'acqua all'interno del circuito così realizzato è possibile soddisfare le normali richieste di acqua calda sanitaria di un edificio. Ciascun serbatoio 110 ha un volume V di capacità all’incirca pari a 2 litri, quindi la capacità totale del circuito dipende dal numero di tegole 100 che vengono installate sul tetto.

Le tegole 100 sono perfettamente integrabili con tegole aventi le stesse caratteristiche estetiche e geometriche, e possono essere quindi integrate in tetti di edifici ubicati in centri storici o luoghi di interesse turistico senza deturpare il paesaggio. Infatti, la tegola 100 è realizzata di materiale polimerico, di preferenza polietilene resistente ai raggi ultravioletti e colorato con pigmenti che conferiscono un colore identico a quello delle tegole realizzate di terracotta.

È altresì possibile rimpiazzare tutte le tegole di un tetto esistente, ad esempio durante operazioni di restauro, con tegole 100, ampliando in tal modo la capacità del circuito e adattandola alle richieste di un numero maggiore di utenze.

Con riferimento alla figura 5, una vantaggiosa variante dell’elemento di copertura 1 è indicata con il numero di riferimento 100’. I componenti indicati con il medesimo numero di riferimento rispetto a quelli di figura 1 sono da considerarsi ad essi identici. La variante illustrata in figura 5 comprende, sulla superficie 106, una pellicola polimerica 160, preferibilmente realizzata di polietilene, PMMA o in generale di materiale polimerico trasparente. In ulteriori varianti è possibile prevedere un rivestimento vetroso in luogo della pellicola polimerica 160, ma con funzione simile.

Le proprietà della pellicola 160 sono tali per cui essa risulta permeabile alla radiazione solare incidente ma è poco permeabile al flusso di calore in uscita dal volume V, che viene in tal modo limitato. Ciò realizza in sostanza, un effetto del tutto simile a quello osservabile in una serra.

Nondimeno, la pellicola polimerica 160 si presta all'applicazione di uno o più elementi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, consentendo in tal modo di ottenere un impianto solare misto termico-fotovoltaico.

Con riferimento alla figura 6, una seconda forma di esecuzione della tegola secondo la presente invenzione è indicata con il numero di riferimento 200. Nella descrizione di questa e delle ulteriori forme di esecuzione che verranno, le parti strutturalmente eventualmente differenti ma funzionalmente identiche verranno designati con numeri di riferimento maggiorati, rispetto ai numeri delle figure 1 a 5, di un multiplo intero di 100 con incremento sequenziale in base alla forma di esecuzione.

Pertanto un equivalente funzionale di una parte indicata ad esempio con il numero 110 in figura 1 verrà indicato con numeri di riferimento quali 210, 310, 410 e così via. La funzione di essi non verrà ulteriormente descritta poiché è identica a quanto descritto per le parti corrispondenti in relazione alle figure 1 a 5.

Con riferimento alla figure 6, 7, 8, la tegola 200 è del tipo cosiddetto “doppia romana” o "coppo di Francia" o ancora "coppo di Grecia". La tegola 200 comprende una prima estremità 202 e una seconda estremità 204, un estradosso 206 avente una superficie con due porzioni concave 206A e una porzione convessa 206B, e un intradosso 208 avente una superficie con due porzioni convesse 208A e una porzione concava 208B. La sezione della tegola 200 decresce procedendo dall’estremità 202 all’estremità 204 lungo una direzione longitudinale X2.

Sull’intradosso 208, nella porzione concava 208b, è formato, integrale con la tegola 200, un serbatoio 210 avente una prima e una seconda parete di estremità 210A, 210B. La parete 210A è disposta in posizione arretrata rispetto all'estremità 202, mentre la parete 210B è disposta a filo con l'estremità 204.

Il serbatoio 210 comprende un volume interno V di forma sostanzialmente cilindrica e comprende un primo orifizio 212 e un secondo orifizio 214. All'orifizio 212 è associato un elemento connettore idraulico maschio 216 avente una guarnizione di tenuta anulare 218 e una gola anulare 220. Al secondo orifizio 214 è associato un elemento connettore idraulico femmina 222 alloggiante al suo interno una molla anulare 224.

Sulla superficie 208 sono inoltre formati, integrali con la tegola 200, quattro elementi di connessione 226 disposti da parti opposte e a coppie rispetto al serbatoio 210. Ciascun elemento 226 comprende due estremità libere 228 separate da una gola 230 avente un'estremità allargata 232.

Con riferimento alla figura 9, una pluralità di tegole 200 può essere impiegata per la copertura del tetto di un edificio. Le tegole 200 vengono assemblate longitudinalmente e trasversalmente in modo analogo a quanto descritto per la tegola 100. In particolare, l’estremità 204 e la parete 210B di ogni tegola 200 viene accostata alla parete 210A di una tegola 200 longitudinalmente adiacente fino a realizzare la compenetrazione fra il connettore maschio 216 di ognuna delle tegole e il connettore idraulico femmina 222 della tegola 200 longitudinalmente adiacente. Il risultato dell’accoppiamento è analogo a quanto illustrato in figura 4A per la tegola 100.

Gli elementi 200 longitudinalmente accoppiati realizzano anche in questo caso schiere 234 che vengono assemblate trasversalmente le une con le altre grazie a tegole di collegamento 236 (figura 8).

Analogamente alle tegole 100, l’impiego di una rete 238 (figura 9) per la posa delle tegole 200 su una struttura di un tetto di edificio risulta particolarmente vantaggiosa. La rete 238 comprende una pluralità di elementi filiformi longitudinali 240 e una pluralità di elementi filiformi trasversali 242 fra loro connessi.

Gli elementi di connessione 226 sono atti a impegnarsi sugli elementi filiformi 240, i quali dovranno necessariamente essere spaziati di una distanza pari a quella fra elementi 226 disposti da parti opposte del serbatoio 210.

Su ciascun elemento filiforme longitudinale 240 si impegnano le tegole 200 appartenenti a una singola schiera 234, mentre gli elementi filiformi trasversali 242 hanno solamente funzione strutturale e su di essi non si impegna alcun elemento di connessione 226.

Elementi idraulici di raccordo 244, 246 sono connessi alle estremità di ciascuna schiera 234 per la connessione idraulica a schiere adiacenti e/o a un canale collettore, con modalità analoghe a quanto descritto per la tegola 100.

Una vantaggiosa variante della tegola 200 è illustrata in figura 10 ed è indicata con il numero di riferimento 200’. I componenti identici a quelli delle figure 6 a 9 recano lo stesso numero di riferimento.

Sull’estradosso 206 della tegola 200’, è applicata una pellicola polimerica 260 ad esempio realizzata di polietilene, PMMA o in generale di materiale polimerico trasparente. In ulteriori varianti è possibile prevedere un rivestimento vetroso in luogo della pellicola polimerica 260 ma con funzione simile.

Analogamente alla pellicola 160, le proprietà della pellicola 260 sono tali per cui essa risulta permeabile alla radiazione solare incidente ma è poco permeabile al flusso di calore in uscita dal volume V, che viene in tal modo limitato. Nondimeno, la pellicola polimerica 160 si presta all'applicazione di uno o più elementi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, consentendo in tal modo di ottenere un impianto solare misto termicofotovoltaico.

Analogamente alla tegola 100, la tegola 200 è realizzata di materiale polimerico, di preferenza polietilene resistente ai raggi ultravioletti e colorato con pigmenti che conferiscono un colore identico a quello delle tegole realizzate di terracotta.

Con riferimento alle figure 11, 12, 13, il numero di riferimento 300 designa una tegola in base a una terza forma di esecuzione dell’invenzione. La tegola 300 è del tipo cosiddetto “portoghese" o "monocoppo".

La tegola 300 comprende una prima estremità 302 e una seconda estremità 304, un estradosso 306 avente una superficie con una porzione convessa 306A e una porzione piana 306B e un intradosso 308 includente una porzione concava 308A e una porzione piana 308B. La sezione della tegola 300 decresce procedendo dall’estremità 302 all’estremità 304 lungo una direzione longitudinale X3.

Sulla porzione piana 306B della superficie 306 è inoltre formato, integrale con l’elemento 300, un risalto longitudinale 309. Sull’intradosso 308, particolarmente in corrispondenza della porzione concava 308A, è formato, integrale con la tegola 300, una serbatoio 310. Il serbatoio 310 comprende una prima e una seconda parete di estremità 310A, 310B. La parete 310A è disposta in posizione arretrata rispetto all'estremità 302, mentre la parete 310B è disposta a filo con l'estremità 304.

Il serbatoio 310 comprende inoltre un volume interno V e un primo e un secondo orifizio 312, 314.

All'orifizio 312 è associato un connettore idraulico maschio 316, sporgente esternamente rispetto al serbatoio 310, e includente un elemento di tenuta anulare 318 e una gola anulare 320.

Al secondo orifizio 314 è associato un connettore idraulico femmina 322 alloggiante al suo interno una molla anulare 324.

Uno o più elementi di connessione 326 sono formati, sul serbatoio 310 e sono con esso integrali. Gli elementi di connessione 326 sono del tipo comprendente una coppia di estremità libere 328 separate da una gola 330 avente un'estremità allargata 332.

Con riferimento alle figure 13, 14, la copertura del tetto di un edificio mediante le tegole 300 prevede, al pari di quanto descritto per le tegole 100, 200, un accoppiamento longitudinale e un accoppiamento trasversale.

In particolare, con riferimento alla figura 14, l'accoppiamento longitudinale delle tegole 300 è realizzato con modalità identiche a quanto descritto per le tegole 100, 200: l’estremità 304 e la parete 310B di ciascuna tegola 300 vengono accostate alla parete 310A di una tegola 300 longitudinalmente adiacente fino a realizzare una compenetrazione di ciascun elemento connettore idraulico maschio 316 con un corrispondente elemento connettore idraulico femmina 322 di una tegola 300 adiacente. Il risultato dell’accoppiamento è analogo a quanto illustrato in figura 4A per la tegola 100.

Si realizzano in tal modo schiere 334 di tegole 300 le quali, con riferimento alla figura 13, vengono assemblate trasversalmente e vincolate fra loro non più mediante una tegola di collegamento, bensì utilizzando il risalto longitudinale 309 come elemento di spallamento trasversale.

Analogamente a quanto precedentemente descritto per le tegole 100, 200, l'utilizzo di una rete 338 (figura 14) per la posa degli elementi di copertura 300 risulta particolarmente vantaggioso.

La rete 338 comprende una pluralità di elementi filiformi longitudinali 340 e una pluralità di elementi filiformi trasversali 342 fra loro interconnessi. Gli elementi di connessione a incastro 326 presenti su ciascun elemento 300 impegnano rispettivi elementi filiformi longitudinali 340 fissando gli elementi di copertura 300 alla rete 338.

Su ciascun elemento filiforme longitudinale 340 si impegnano le tegole 300 appartenenti a una singola schiera 334, mentre gli elementi filiformi trasversali 342 hanno solamente funzione strutturale e su di essi non si impegna alcun elemento di connessione 326.

Elementi idraulici di raccordo 344, 346 sono connessi alle estremità di ciascuna schiera 334 per la connessione idraulica a schiere adiacenti e/o a un canale collettore, con modalità analoghe a quanto descritto per la tegola 100.

Analogamente alle tegole 100, 200, la tegola 300 è realizzata di materiale polimerico, di preferenza polietilene resistente ai raggi ultravioletti e colorato con pigmenti che conferiscono un colore identico a quello delle tegole realizzate di terracotta.

Una vantaggiosa variante della tegola 300 è illustrata in figura 15 e indicata globalmente con il numero di riferimento 300’. I componenti identici a quelli delle figure 11 a 14 recano lo stesso numero di riferimento.

L’elemento di copertura 300’ comprende, deposta sulla superficie 306, una pellicola polimerica 360 ad esempio realizzata di polietilene, PMMA o in generale di materiale polimerico trasparente. In ulteriori varianti è possibile prevedere un rivestimento vetroso in luogo della pellicola polimerica 360 ma con funzione simile.

Analogamente alle pellicole 160, 260, le proprietà della pellicola 360 sono tali per cui essa risulta permeabile alla radiazione solare incidente ma è poco permeabile al flusso di calore in uscita dal volume V, che viene in tal modo limitato. Nondimeno, la pellicola 360 si presta all'applicazione di uno o più elementi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, consentendo in tal modo di ottenere un impianto solare misto termicofotovoltaico.

Con riferimento alle figure 16, 17, 18, una quarta forma di esecuzione di una tegola secondo l'invenzione è indicata con il numero di riferimento 400. La tegola 400 è di tipo cosiddetto “marsigliese”.

La tegola 400 comprende una prima estremità 402, una seconda estremità 404. Si osservi che la sezione trasversale della tegola 400 è costante procedendo dall’estremità 402 all’estremità 404 lungo una direzione longitudinale X4.

La tegola 400 comprende un estradosso 406 comprendente una pluralità di gole e rilievi e un intradosso 408, sul quale è formato un lembo longitudinale 409 estendentesi per l’intera lunghezza della tegola 400 e sporgente lateralmente.

Sull’estradosso 406 è formato, integrale con la tegola 400, un serbatoio 410. Il serbatoio 410 comprende una prima e una seconda parete di estremità 410A, 410B, entrambe disposte a filo con, rispettivamente, la prima e la seconda estremità 402, 404. Il serbatoio 410 ha un volume interno V e un primo e un secondo orifizio 412, 414. Il serbatoio 410 realizza uno dei rilievi che caratterizzano l’estradosso 406.

Al primo orifizio 412 è associato un connettore idraulico maschio 416 includente un elemento anulare di tenuta 418 e una gola anulare 420. Al secondo orifizio 414 è associato un connettore idraulico femmina 422, alloggiante al proprio interno una molla anulare 424.

Sull’intradosso 408 sono inoltre formati, integrali con la tegola 400, elementi di connessione a incastro 426 disposti a coppie da parti opposte rispetto al serbatoio 10. Ciascun elemento di connessione a incastro 426 comprende due estremità libere 428 fra loro separate da una gola 430 avente un'estremità allargata 432.

Con riferimento alla figura 18, la posa delle tegole 400 per realizzare la copertura di un tetto di un edificio viene realizzata in modo differente rispetto a quanto descritto per gli elementi 100, 200, 300.

In particolare, l'accoppiamento longitudinale degli elementi 400 viene realizzato semplicemente accostando le estremità 402 e 404 di due tegole longitudinalmente adiacenti, fino a provocare una compenetrazione fra i rispettivi connettori maschio 416 e femmina 422.

Il risultato dell’accoppiamento è analogo a quanto illustrato in figura 4A per la tegola 100 e vengono definite in tal modo schiere 434 di tegole 400 longitudinalmente adiacenti.

Con riferimento alla figura 17, l’accoppiamento trasversale viene realizzato accostando trasversalmente due tegole 400 in modo da posizionare una di esse al di sopra del lembo longitudinale 409 dell’altra e a contatto con essa.

Analogamente a quanto descritto in precedenza, l'impiego di una griglia 438 (figura 18) risulta particolarmente vantaggioso. La griglia 438 comprende una pluralità di elementi filiformi longitudinali 440 e una pluralità di elementi filiformi trasversali 442. Gli elementi di connessione 426 sono predisposti per impegnarsi su rispettivi elementi filiformi longitudinali 440 durante la posa degli elementi 400.

Su ciascun elemento filiforme longitudinale 440 si impegnano le tegole 400 appartenenti a una singola schiera 434, mentre gli elementi filiformi trasversali 442 hanno solamente funzione strutturale e su di essi non si impegna alcun elemento di connessione 426.

Elementi idraulici di raccordo 444, 446 sono connessi alle estremità di ciascuna schiera 434 per la connessione idraulica a schiere adiacenti e/o a un canale collettore, con modalità analoghe a quanto descritto per la tegola 100.

Analogamente alle tegole 100, 200, 300, la tegola 400 è realizzata di materiale polimerico, di preferenza polietilene resistente ai raggi ultravioletti e colorato con pigmenti che conferiscono un colore identico a quello delle tegole realizzate di terracotta.

Con riferimento in particolare alla figura 19, una vantaggiosa variante della tegola 400 è indicata con il numero 400’. I componenti identici a quelli delle figure 11 a 14 recano lo stesso numero di riferimento.

La tegola 400’ comprende una pellicola polimerica 460, ad esempio realizzata di polietilene, PMMA o in generale di materiale polimerico trasparente deposta su parte dell’estradosso 406, incluso il serbatoio 410. In ulteriori varianti è possibile prevedere un rivestimento vetrosoin luogo della pellicola polimerica 460 ma con funzione simile.

Analogamente alle pellicole 160, 260, 360 le proprietà della pellicola 460 sono tali per cui essa risulta permeabile alla radiazione solare incidente ma è poco permeabile al flusso di calore in uscita dal volume V, che viene in tal modo limitato. Nondimeno, la pellicola 460 si presta all'applicazione di uno o più elementi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

È evidente dunque che le tegole secondo la presente invenzione presentino una serie di indiscutibili vantaggi. Primo fra tutti, le tegole 100, 200, 300, 400 hanno forme completamente identiche a quelle delle tegole normalmente utilizzate per realizzare la copertura dei tetti degli edifici.

Nondimeno, le possibilità offerte in termini di colorazione dei polimeri di cui esse sono realizzate le rendono praticamente indistinguibili, una volta installate, da tegole tradizionali. Possono eventualmente essere riprodotti particolari effetti di invecchiamento volti a ottenere le medesime caratteristiche estetiche di tegole esposte agli agenti atmosferici tipici di una determinata area per aumentare le possibilità di integrazione con tegole pre-esistenti.

Le tegole 100, 200, 300, 400 possono essere impiegate per realizzare l'intera copertura del tetto di un edificio o soltanto parte di essa, in dipendenza dalle richieste di acqua calda sanitaria dello stabile.

La loro installazione è particolarmente rapida e non richiede attrezzatura specifica, in quanto l'accoppiamento fra i connettori maschio 116, 216, 316, 416 e i connettori femmina 122, 222, 322, 422 è del tipo a incastro ed è assicurato dalle molle anulari 124, 224, 324, 424 che si impegnano nelle gole anulari 120, 220, 320, 420.

Nondimeno, in ognuna delle forme di esecuzione descritte, i serbatoi 110, 210, 310, 410 e gli elementi di connessione a incastro 126, 226, 326, 426 sono formati in un unico pezzo con il corpo delle tegole 100, 200, 300, 400, eliminando anche eventuali problemi di assemblaggio delle varie parti. Ogni tegola 100, 200, 300, 400 è un oggetto modulare che reca tutti i componenti necessari al montaggio e al funzionamento senza pertanto richiedere ulteriori interventi al momento dell’installazione.

Il funzionamento di un impianto solare termico realizzato mediante gli elementi di copertura secondo la presente invenzione non richiede l'utilizzo di componenti elettronici, a tutto favore della semplicità di utilizzo, ed è inoltre collegabile direttamente a una caldaia per sopperire alle richieste di acqua calda sanitaria nel caso in cui la luce solare sia oscurata da nuvole o in generale qualora si attraversino intensi periodi di precipitazioni.

Naturalmente, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno essere ampiamente variate rispetto a quanto descritto ed illustrato senza per questo uscire dall'ambito di protezione della presente invenzione, così come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Tegola (100, 200, 300, 400) di materiale polimerico per tetti di edifici, caratterizzata dal fatto che comprende: - un serbatoio (110, 210, 310, 410) avente un volume (V) suscettibile di contenere un fluido, - un primo (112, 212, 312, 412) e un secondo (114, 214, 314, 414) orifizio per il passaggio di detto fluido idraulicamente connessi a detto serbatoio (110, 210, 310, 410), - un elemento connettore idraulico maschio (116, 216, 316, 416) associato a detto primo orifizio (112, 212, 312, 412), - un elemento connettore idraulico femmina (122, 222, 322, 422) associato a detto secondo orifizio (114, 214, 314, 414), in cui detto elemento connettore idraulico maschio (116, 216, 316, 416) e detto elemento connettore idraulico femmina (122, 222, 322, 422) sono compenetrabili per realizzare un accoppiamento di detta tegola (100, 200, 300, 400) con una identica tegola (100, 200, 300, 400) ad essa adiacente.
2. 2. Tegola (100, 200, 300, 400) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un elemento di connessione a incastro (126, 226, 326, 426) predisposto per la connessione a una rete (138, 238, 338, 438) fissata a un tetto di edificio.
3. 3. Tegola (100, 200, 300, 400) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento connettore idraulico maschio (116, 216, 316, 416) comprende un elemento anulare di tenuta (118, 218, 318, 418) e una gola anulare (120, 220, 320, 420).
4. 4. Tegola (100, 200, 300, 400) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto elemento connettore idraulico femmina (122, 222, 322, 422) comprende una molla anulare (124, 224, 324, 424) predisposta per impegnarsi in detta gola anulare (120, 220, 320, 420) di detto elemento connettore idraulico maschio (116, 216, 316, 416).
5. 5. Tegola (100, 200, 300) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che è di tipo scelto fra coppo (100), tegola doppia romana (200), coppo di Francia (200), coppo di Grecia (200), portoghese (300) e comprende un estradosso (106, 206, 306) e un intradosso (108, 208, 308), in cui detto serbatoio (110, 210, 310) è formato su detto intradosso (108, 208, 308).
6. 6. Tegola (400) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che è di tipo marsigliese (400) e comprende un estradosso (406) e un intradosso (408), in cui detto serbatoio (410) è formato su detto estradosso (406).
7. 7. Tegola (100, 200, 300) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto serbatoio (110, 210, 310) comprende una prima parete di estremità (110A, 210A, 310A) disposta arretrata rispetto a una prima estremità (102, 202, 302) di detta tegola (100, 200, 300) e una seconda parete di estremità (110B, 210B, 310B) che è disposta sostanzialmente a filo con una seconda estremità (104, 204, 304) di detta tegola (100, 200, 300).
8. 8. Tegola (400) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto serbatoio (410) comprende una prima (410A) e una seconda parete di estremità(410B), entrambe disposte sostanzialmente a filo, rispettivamente, con una prima e una seconda estremità (402, 404) di detta tegola (400).
9. 9. Tegola (100, 200, 300, 400) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende una pellicola o un rivestimento (160, 260, 360, 460) deposta su un estradosso (106, 206, 306, 406) di essa, in cui detta pellicola o rivestimento (160, 260, 360, 460) è predisposta per limitare il flusso di calore in uscita da detto volume (V).
10. 10. Tegola (100, 200, 300, 400) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detta pellicola o rivestimento (160, 260, 360, 460) è predisposta per l’applicazione di uno o più elementi fotovoltaici.