ITTO20090428A1 - Composizione cosmetica e farmaceutica e mezzo di coltura per la rigenerazione del tessuto mucoso orale, e relativi usi - Google Patents

Composizione cosmetica e farmaceutica e mezzo di coltura per la rigenerazione del tessuto mucoso orale, e relativi usi Download PDF

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ITTO20090428A1
ITTO20090428A1 IT000428A ITTO20090428A ITTO20090428A1 IT TO20090428 A1 ITTO20090428 A1 IT TO20090428A1 IT 000428 A IT000428 A IT 000428A IT TO20090428 A ITTO20090428 A IT TO20090428A IT TO20090428 A1 ITTO20090428 A1 IT TO20090428A1
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Chiara Cesano
Luisa Gennero
Antonio Ponzetto
Marina Povero
Stefano Reguzzi
Maurizio Sara
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Chiara Cesano
Luisa Gennero
Pilato Rosa Maria
Antonio Ponzetto
Marina Povero
Stefano Reguzzi
Maurizio Sara
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo: “Composizione cosmetica e farmaceutica e mezzo di coltura per la rigenerazione del tessuto mucoso orale, e relativi usi”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione concerne, una composizione cosmetica, una composizione farmaceutica, un mezzo di coltura, ed i relativi usi per la rigenerazione di tessuto mucoso orale. In particolare, la presente invenzione si propone di stimolare la rigenerazione di tessuto mucoso in presenza di parodontopatie e patologie a carico della mucosa orale.
SFONDO TECNICO DELL’INVENZIONE
Le parodontopatie
Le parodontopatie sono infiammazioni del parodonto, ovvero dei tessuti di sostegno del dente. Esse possono interessare il parodonto marginale (gengiviti) e profondo (parodontiti). Solitamente le parodontopatie sono determinate da fattori locali (placca batterica) ma possono concorrervi anche fattori iatrogeni (otturazioni e protesi mal eseguite), e fattori generali. I fattori “generali” predisponenti all’insorgenza delle gengiviti e parodontopatie sono:
- fattori endocrini,
- fattori ematologi,
- fattori nutrizionali,
- fattori farmacologici.
Anche le malocclusioni, il digrignamento dei denti, e il fumo sono correlati all’insorgenza di gengiviti e paradontiti. L'accumulo di placca batterica e tartaro, legati a scarsa igiene orale, sono le cause più frequenti di gengiviti e parodontiti.
Le gengiviti si manifestano inizialmente con arrossamento e tumefazione della gengiva e sanguinamento gengivale durante lo spazzolamento dei denti.
Le parodontiti si verificano a seguito dello scollamento del bordo gengivale dal dente e della formazione delle "tasche parodontali". Con l'interessamento dei tessuti profondi di sostegno del dente si ha un progressivo aumento della mobilità dentale, accompagnato da retrazione della gengiva e, talvolta, da dolore e formazione di pus per ascesso parodontale. Se non contrastato, questo processo patologico porta alla perdita del dente.
La causa diretta della gengivite è l'accumulo della placca sull'orlo gengivale.
Stadio 1: la gengivite è caratterizzata da un'infiammazione delle gengive che incominciano a scollarsi dai denti;
Stadio 2: se non viene trattata, la gengivite degenera in parodontite; in questa fase le gengive continuano a ritirarsi e il tessuto osseo sottostante comincia a deteriorarsi;
Stadio 3: la parodontite avanzata è caratterizzata da grave perdita dell'osso alveolare e ulteriore scollamento.
SCOPO E SINTESI DELL’INVENZIONE
Uno scopo della presente invenzione è di mettere a disposizione una composizione atta ad indurre in modo particolarmente efficace la rigenerazione e riparazione del tessuto mucoso orale in vivo, in ambito umano e veterinario, e che quindi sia idonea per applicazioni di vario genere, tra cui applicazioni cosmetiche, farmaceutiche.
Questi ed altri scopi sono raggiunti grazie alla composizione come definita nelle annesse rivendicazioni. Le rivendicazioni formano parte integrante della descrizione.
Una forma di attuazione descritta nella presente domanda concerne una composizione comprendente propoli, un enzima proteolitico, preferibilmente papaina, ed un metallo, preferibilmente argento colloidale, argento oligoelemento o Argento proteinato o Nitrato ferrico.
I risultati istologici ottenuti in vivo dopo uno-sei mesi di trattamento con la composizione qui descritta confermano la ritrofizzazione del tessuto parodontale lesionato con recupero degli stati di infiammazione e conseguente atrofia tissutale. I tessuti parodontali trattati presentano una rigenerazione morfologicamente comparabile a quella integra in vivo con caratteristiche isto-funzionali ottimali.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
La presente invenzione verrà ora descritta in modo dettagliato, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:
- Figura 1. Fotografia di arcata dentaria di un paziente affetto da una forma di parodontite marginale giovanile con tasche diffuse nell’arcata superiore ed al gruppo incisivo inferiore prima (Fig. 1 A e Fig. 1 B, rispettivamente) e dopo il trattamento con una forma di attuazione della composizione oggetto della presente domanda (Fig. 1 C).
- Figura 2. Fotografia di arcata dentaria di una paziente affetta da gengivite marginale diffusa a tutto il cavo orale in particolare da 23 a 27 sede di manufatto protesico incongruo prima (Fig. 2 A) e dopo il trattamento con una forma di attuazione della composizione oggetto della presente domanda (Fig. 2 B).
- Figura 3. Fotografia di molare superiore di un barbone nano bianco prima (Fig. 3 A) e dopo il trattamento con una forma di attuazione della composizione oggetto della presente domanda (Fig. 3 B).
Nella seguente descrizione, numerosi dettagli specifici sono forniti per realizzare una approfondita comprensione delle forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere realizzate senza uno o molti dei dettagli specifici, o con altri metodi, componenti, materiali, etc. In altri casi, strutture, materiali o operazioni noti, non sono mostrati o descritti in dettaglio per evitare di rendere oscuri degli aspetti delle forme di attuazione.
Il riferimento ad “una forma di attuazione” all’interno di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura, o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione è compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, le frasi “in una forma di attuazione” presenti in diverse parti all’interno di questa descrizione non sono necessariamente tutte riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, le particolari configurazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione.
I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodità e non definiscono l’ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
La presente descrzione riguarda una composizione comprendente la combinazione di almeno due principi attivi, detta composizione essendo particolarmente efficace nella rigenerazione e riparazione del tessuto mucoso orale e prestandosi ad essere preparata in varie forme fisiche e formulazioni specificamente adattate allo specifico uso previsto. In particolare, la composizione dell’invenzione può essere preparata ed utilizzata come composizione cosmetica, farmaceutica, per uso umano o veterinario.
Come sarà descritto in dettaglio nella parte sperimentale che segue, la composizione qui descritta si è dimostrata efficace nella rigenerazione e nella riparazione dei tessuti cutanei, mucosi e connettivi sia in vitro sia in vivo, creando le condizioni fisiologiche e biochimiche ottimali per stimolare la vitalità e il trofismo dei tessuti, specialmente i tessuti compromessi, e per la rigenerazione delle cellule staminali native ed il loro differenziamento fisiologico.
Poiché le proprietà rigenerative e riparative rilevate in vitro sono mantenute anche in vivo, la composizione qui descritta si presta inoltre a svariate applicazioni in vivo, ivi incluse applicazioni cosmetiche, particolarmente come prodotto cosmetico, nonché come prodotto farmaceutico rigenerante, particolarmente per il trattamento di patologie o condizioni mediche sia dell’uomo sia degli animali, quali ferite e lesioni della mucosa orale, parodontopatie, poliposi nasale.
A seconda delle applicazioni e degli usi previsti, la composizione dell’invenzione può essere provvista sotto forma di composizione farmaceutica (in numerose formulazioni tessuto-specifiche), un medical device, una composizione cosmetica.
Come verrà descritto in maggiore dettaglio nella sezione relativa agli esempi, la composizione dell’invenzione, basata sulla combinazione di propoli, un enzima proteolitico, preferibilmente papaina, ed un metallo, preferibilmente Sali d’Argento o Argento proteinato o Nitrato ferrico è stata testata sia in vitro sia in vivo.
I risultati ottenuti confermano la rigenerazione e ritrofizzazione delle mucose orali. Particolarmente significativi sono i risultati istologici ottenuti in vitro dopo 6 mesi di trattamento. La ritrofizzazione dei tessuti indotta dalla composizione dell’invenzione è morfologicamente comparabile alla condizione trofica dei tessuti integri in vivo, con caratteristiche istofunzionali ottimali.
L’invenzione si fonda sull’osservazione di un particolare stimolo pro-proliferativo esercitato dalla combinazione di propoli, un enzima proteolitico ed un metallo sulle mucose in genere e sulle mucose orali in particolare.
L’enzima proteolitico (che preferibilmente è papaina) promuove due funzioni fondamentali, ovvero: (i) l’attivazione dei fattori di crescita presenti fisiologicamente nel microambiente presenti nei tessuti danneggiati o senescenti, e (ii) l’attivazione degli stessi fattori di crescita piastrinici richiamati dagli ioni metallici, con conseguente induzione chemiotattica del comparto staminale residenziale ad un rapido differenziamento riparativo.
La chemiotassi è il processo attraverso cui una cellula è in grado di rilevare gradienti di segnali chimici extracellulari e di muoversi nella direzione del gradiente di concentrazione.
Inoltre, i metalli procurano una micro-dissecazione ed una esfoliazione superficiale delle ferite, eliminando le cellule seriamente danneggiate.
L’enzima preteolitico, e preferibilmente la papaina, oltre ad esercitare un’azione cheratolitica, possiede anche proprietà esfolianti ed antimicrobiche sull’epidermide, facilitando l’eliminazione del tessuto necrotico, la formazione di tessuto di granulazione ed impedendo fenomeni di sovrainfezione batterica o virale in sede di lesione.
L’enzima preteolitico coadiuva la propoli nel trattamento degli edemi sia post-traumatici sia di origine infiammatoria, mediante un meccanismo proteolitico sulla fibrina, facilitando il drenaggio del focolaio infiammatorio ed il riassorbimento del travaso emorragico.
La propoli, oltre ad esercitare un’azione cheratolitica, possiede anche proprietà esfolianti ed antimicrobiche sull’epidermide, facilitando l’eliminazione del tessuto necrotico, la formazione di tessuto di granulazione ed impedendo fenomeni di sovrainfezione batterica o virale in sede di lesione.
Sulla base di queste osservazioni i presenti inventori hanno creato una composizione idonea sia per l’uso come terreno di coltura in vitro sia per applicazioni in vivo.
Esempi di composizioni tessuto specifiche
L’invenzione sarà ora descritta in modo dettagliato, a puro titolo di esempio non limitativo, facendo riferimento ad alcune forme di attuazione particolarmente preferite.
In tabella 1 è riportata una composizione preferita, denominata P-colluttorio, per il trattamento di mucosa orale e tessuto parodontale, dove tale composizione è stata formulata come colluttorio.
Tabella 1. Composizione P-Colluttorio
In tabella 2 è riportata una seconda composizione preferita, denominata P-colluttorio-gel, per il trattamento di mucosa orale e tessuto parodontale, dove tale composizione è stata formulata come colluttorio in gel.
Tabella 2. Composizione P-Colluttorio-gel
Le composizioni qui descritte, oltre agli ingredienti sopra menzionati, possono comprendere ulteriori ingredienti attivi, selezionati per la loro attività potenziante e sinergica ai due principi attivi sopra definiti, in funzione anche della tipologia tissutale da trattare.
Le composizioni fornite nelle tabelle possono essere modificate, senza per questo uscire dalla portata dell’invenzione.
Il metallo utilizzato può essere scelto, a titolo esemplificativo, fra Sali idrati di Fe2(CO3)3= Carbonato ferrino, FeCl3= Cloruro ferrino, Fe(IO3)3= Iodato ferrico, Fe(NO3)3= Nitrato ferrico, Fe(NO2)3= Nitrato ferroso, Fe(NO3)2= Nitrito ferrico FePO4= Ortofosfato ferrino, Fe2(SO4)3= Solfato ferrico,Fe2(SO3)3= Solfito ferrico, Fe2S3= Sulfuro ferrino, ematite, greigite; Sali d’Argento. Argento proteinato, etc.
Come enzima proteolitico è preferita la papaina. In alternativa alla papaina può essere utilizzato collagenasi, serratiopeptidasi, eparanasi, elastasi, bromelaina, bradichinasi, Clostridium peptidasi, enzimi espressi da Lactobacillus acidophilus, enzimi espressi dal genere Aspergillus, proteasi, aliinasi, fibrinolisina.
La quantità di enzima proteolitico può essere variata ed adattata alle specifiche esigenze del caso, tenendo conto dello specifico enzima proteolitico prescelto e dell’attività proteolitica desiderata, senza che ciò richieda l’esercizio di alcuna attività inventiva.
La composizione qui descritta è adatta ad un uso cosmetico, o farmaceutico per il trattamento della mucosa orale o del tessuto parodontale.
La concentrazione preferita della propoli in soluzione idroalcolica è nell’intervallo di 0,1 a 100 ml/L (o mg/kg se si tratta di una composizione solida); la concentrazione preferita di enzima proteolitico, preferibilmente papaina, è nell’intervallo di 0,1 a 40 mg/L (o mg/kg); la concentrazione preferita dei metalli è nell’intervallo di 0,0001-20 ug/Litro, preferibilmente fra 0,001-2 ug/Litro (o ug/kg se si tratta di una composizione solida).
Le composizioni dell’invenzione sono state testate fornendo risultati ottimali, in termini di crescita e sviluppo di tessuto mucoso con caratteristiche istofunzionali normali.
Le composizioni dell’invenzione possono anche essere impiegate quali terreni di coltura di tessuto mucoso. Tutti i campioni bioptici di tessuto mucoso testati hanno risposto positivamente all’impiego dei mezzi di coltura dell’invenzione restando vitali, depositando matrice ed avendo una distribuzione ordinata e tridimensionale.
Senza volersi vincolare ad alcuna teoria specifica al riguardo, i presenti inventori ritengono che i risultati ottenuti con i terreni di coltura oggetto della presente invenzione abbiano permesso di dimostrare che lo stato di atrofia cutanea in corso in processi degenerativi è recuperabile.
Esempi di composizioni tessuto specifiche
Nella tabella 3 è riportata una diversa composizione, denominata P-Mezzo di coltura, per la coltura in vitro di tessuto mucoso.
Tabella 3. Composizione P-Mezzo di coltura
ESEMPIO 1. Biopsie e soluzioni-prototipo
Biopsie
I campioni bioptici in studio sono elencati di seguito:
- biopsie di tessuto parodontale sano;
- biopsie di tessuto parodontale patologico.
Tutti i campioni sono stati lavati tre volte con soluzione fisiologica ed antibiotici (100 unità/ml di penicillina 100 ug/ml streptomicina 160 mg/L gentamicina, fluconazolo 0,2 mg/ml) per 10 min a temperatura ambiente.
Le biopsie sono quindi state sezionate in tre parti (due controlli e un campione da trattarsi per ciascun paziente) e sospese in una soluzione fisiologica per 15 minuti dentro piastre (Lab-Tek chamber slides, Nunc, Kamstrup, Danimarca) di 15-cm.
Sono state preparate due tipologie di controlli, un controllo negativo (1) trattato esclusivamente con soluzione fisiologica e antibiotici (come sopra descritto), e un controllo negativo (2) trattato con terreni per coltura cellulare comuni.
1. i reperti bioptici di controllo sono stati sospesi in soluzione fisiologica dentro piastre (Lab-Tek chamber slides, Nunc, Kamstrup, Denmark) di 15-cm.
2. reperti bioptici di controllo sono quindi stati posti dentro piastre (Lab-Tek chamber slides, Nunc, Kamstrup, Denmark) di 15-cm in terreno D-MEM supplementato con:
10% FBS (Celbio, Milano, Italy)
100 unità/ml di penicillina
100 ug/ml streptomicina
160 mg/L gentamicina (Schering-Plough, Milano, Italy)
0,2 mg/ml fluconazolo (Pfizer Italia S.r.l.),
2 mM L-glutammina (Life Technologies; growth medium).
I reperti bioptici di campione sono stati risospesi nella soluzione P-Mezzo di coltura (vd. tabella 3) dentro piastre (Lab-Tek chamber slides, Nunc, Kamstrup, Danimarca) di 15-cm.
Tutti i controlli ed i campioni sono stati posti in un incubatore Heraeus termostaticamente controllato alla temperatura di 37 °C con un’atmosfera contenente il 5% di apporto costante di CO2(v/v in aria).
Tutti tessuti bioptici, utilizzati in coltura costituiscono un possibile supporto opzionale cocondizionante per la crescita tridimensionale dei campioni di cellule studiati.
Protocollo di colorazione
Dopo tre lavaggi per 10 min a temperatura ambiente in PBS (pH 7,4), i campioni sono stati risospesi in una soluzione fissante di paraformaldeide al 4% in D-MEM (Gibco) con pH 7,4, per 1 ora a temperatura ambiente. Tutte le biopsie oggetto di studio sono state trattate con azzurro di Alcian blue. Questo colorante è costituito da un gruppo dei colori basici polivalenti solubili in acqua. Il colore blu è dovuto alla presenza di rame nella molecola. L'azzurro di Alcian blue in soluzione con PBS (pH 7,4) all’1% di concentrazione finale p/V viene addizionato ad una soluzione di acido acetico al 3% (pH 2,5). Questa composizione, dopo incubazione di 2 ore a temperatura ambiente, colora indelebilmente legando i mucopolisaccaridi acidi e le glicoproteine sia solfonati che carbossilati. Per ogni campione sono stati allestiti controlli specifici. Tutti i campioni sono stati lavati 3 volte con PBS (pH 7,4) a temperatura ambiente per cinque minuti e poi osservati al microscopio ottico. Si nota un netto aumento di collagene tipo 2 e collagene tipo 4, che si colorano di blu, nei campioni trattati con la soluzione P-Mezzo di coltura rispetto al controllo 1 ed al controllo 2.
RISULTATI
Colorazione con metodo colorimetrico Alcian blue
- Controllo 1 trattato con fisiologica: lievissima colorazione di fondo appena percettibile (punteggio=+/-).
- Controllo 2 trattate con comune terreno di coltura per biopsie D-MEM, 10% FBS addizionato, come descritto sopra. Si nota una lievissima colorazione di fondo azzurrina pallida diffusa(Alcian blue, (punteggio=++).
- Campione trattato con la soluzione P-Mezzo di coltura. Si nota come le cellule, in cui si è indotta una ri-deposizione di mucopolisaccaridi e glicoproteine, si colorino nettamente con Alcian blue crescendo in strati sovrapposti (punteggio=+++++).
Western blot
I campioni sono stati sottoposti ad analisi fenotipiche con Western Blot per i marcatori anti collagene tipo II (Santa Cruz Biotechnology, America, California), anti collagene tipo IV (Santa Cruz Biotechnology, America, California), anti citocheratine 1, 5, 10, 14 (Santa Cruz Biotechnology, America, California). Dopo cinque lavaggi, le membrane sono state incubate con i relativi anticorpi secondari (1:1000) coniugati con perossidasi di rafano (HRP, SantaCruz Biotechnologies Inc., Santa Cruz, California USA) per 1h a temperatura ambiente, come riportato nella tabella 4 che segue.
Caratterizzazione del tessuto mucoso trattato con P-Mezzo di coltura versus controlli non trattati
I risultati, riportati in tabella 4, relativi all’espressione di collagene tipo III, collagene tipo IV e delle citocheratine 1, 3, 5, 6/11, 14/15, 16 e 18 sono stati espressi con una scala quantitativa come segue:
Tabella 4.
Legenda
--- = assenza di banda
-/+ = lieve presenza di banda
= banda presente sottile
+ = banda presente media
++ = banda presente estesa
+++ = banda presente alta
++++ = banda presente effusa
ESEMPIO 2. STUDI CLINICI IN VIVO
Formulazione P-Colluttorio e P-Colluttorio-gel
E’ stato condotto uno studio clinico atto a valutare la tollerabilità e l’efficacia terapeutica nella rigenerazione delle mucose orali e del tessuto parodontale del prodotto denominato P-Colluttorio e P-Colluttorio-gel. Il presente studio è stato condotto in regime compassionevole su di un campione costituito da 5 casi umani e 5 casi veterinari.
Studio umano.
Caso 1
Paziente adulto maschio caucasico di anni 53 affetto da malattia parodontale diffusa ad entrambe le arcate. Sanguinamento ai sondaggi che in alcuni punti 3+ 4+ 5+ (canino, premolari superiori di destra) raggiungono i 9 mm di profondità. Le mucose si presentano infiammate e dolenti in corrispondenza delle zone di sondaggio. Mobilità di grado 1 generalizzata con grado 1 1⁄2 sui citati elementi.
Terapia: dopo una seduta di igiene e un’accurata levigatura radicolare vengono prescritti al paziente due sciacqui quotidiani di collutorio dopo le normali manovre d’igiene domiciliari e una applicazione serale di gel per trenta giorni.
Esito: significativa riduzione dell’infiammazione mucosa con riduzione della mobilità dentale e indice di sanguinamento azzerato. Il paziente riferisce una gradevole sensazione di benessere alle mucose e maggior solidità dentale.
Caso 2
Paziente femmina caucasica anni 38 affetta da parodontopatia superficiale con sanguinamento diffuso ad entrambe le arcate.
Terapia: viene effettuata una seduta di igiene professionale e istruita la paziente alle corrette manovre di spazzolamento. Come terapia di supporto viene prescritto il protocollo in oggetto di studio con collutorio e gel per trenta giorni.
Esito: la riduzione fino alla scomparsa del sanguinamento ed il ritorno delle gengive ad un aspetto normale sono i maggiori risultati ottenuti.
Caso 3
Paziente maschio caucasico anni 25 affetto da una forma di parodontite marginale giovanile con tasche diffuse specialmente al gruppo incisivo inferiore (Figura 1 A e B).
Terapia: vengono programmate periodiche sedute di levigatura e detersione professionale in associazione al collutorio e alle applicazioni di gel come da protocollo.
Esito: dopo i trenta giorni di trattamento si è ottenuta la completa remissione dei sintomi con scomparsa del sanguinamento e diminuzione dei parametri infiammatori a carico delle mucose del cavo orale (Figura 1 C).
Caso 4
Paziente femmina caucasica di anni 63 affetta da gengivite marginale diffusa a tutto il cavo orale in particolare da 23 a 27 sede di manufatto protesico incongruo (Figura 2 A).
Terapia: seduta di igiene professionale e applicazione del gel e collutorio come da protocollo per 30 giorni.
Esiti: è stato interessante notare e documentare come la gengiva aderente abbia reagito alla terapia con netto miglioramento dell’aspetto con diminuzione della vascolarizzazione confermando la scomparsa dei segni di infiammazione e riacquistando consistenza nei colli interdentali e peri-protesici. Ridotto o quasi nullo il sanguinamento al sondaggio in tutti i siti monitorati (Figura 2 B).
Caso 5
Paziente maschio caucasico di anni 45 affetto da periimplantite in sede 23 con tumefazione e arrossamento dei tessuti peri-implantari. Sondaggi di 7 mm vestibolare 5 mesiale 5 distale 3 palatino, sanguinamento 3 al sondaggio.
Terapia: sciacqui con collutorio e applicazioni di gel in situ come da protocollo per 30 giorni.
Esito: diminuzione del sondaggio di circa 1 mm su tutti i siti monitorati , valore di sanguinamento ridotto a 1 scomparsa dell’edema e arrossamento dei tessuti periimplantari.
Studio veterinario
Caso 1
Barbone nano bianco, 3 anni.
Seduta di igiene orale prima di una esposizione canina.
Condizioni cliniche: presenza di tartaro prevalentemente sulle arcate dentali superiori, in particolare sui premolari e molari; moderata gengivite; nessuna difficoltà masticatoria.
Terapia: detartrasi e lucidatura; inizio della terapia con gel due volte a settimana per trenta giorni.
Esito: ottimo esito della terapia con miglioramento della gengivite e scomparsa dell’alitosi.
Caso 2
Barbone nano femmina, 8 mesi.
Condizioni cliniche: gengivite causata dalla recente perdita dei denti decidui; alitosi.
Terapia: nessun trattamento di detartrasi; inizio della terapia con gel una volta a settimana per trenta giorni.
Esito: ottimo miglioramento della gengivite; ottimo miglioramento dell’alitosi.
Caso 3
Barbone nano bianco maschio, 9 anni.
Condizioni cliniche: grave alitosi; difficoltà masticatorie; parodontopatia con conseguente mobilità molari superiori e inferiori (Figura 3 A).
Terapia: estrazione dei denti mobili; detartrasi; lucidatura; inizio della terapia con gel quattro volte a settimana per trenta giorni.
Esito: netto miglioramento della gengivite; scomparsa dell’alitosi; scomparsa delle difficoltà masticatorie (Figura 3 B).
Caso 4
Gatto tigrato femmina, 14 anni.
Condizioni cliniche: presenza di grave gengivo/stomatite; totale impossibilità di masticare per l’intenso dolore; presenza di proliferazioni gengivali sanguinanti in corrispondenza di molari inferiori.
Accertamenti diagnostici: profilo biochimico in norma. Test FiV e FelV negativi.
Esame citologico: stomatite linfoplasmocitaria.
Esame istologico: epulide fibromatosa con flogosi plasmacellulare.
Trattamento: estrazione dei molari inferiori situati in corrispondenza delle proliferazioni gengivali; terapia con gel quattro volte a settimana per trenta giorni.
Esito: cessazione del dolore e ritorno alla masticazione corretta; miglioramento dell’alitosi e lieve miglioramento della flogosi; moderata regressione delle proliferazioni gengivali.
Caso 5
Gatto, europeo maschio, 11 anni.
Condizioni cliniche: gravissima alitosi; difficoltà masticatorie; parodontopatia grave con conseguente mobilità dei denti premolari superiori e inferiori.
Terapia: estrazione dei denti mobili; detartrasi; lucidatura; inizio della terapia con gel quattro volte a settimana per trenta giorni.
Esito: netto miglioramento della gengivite; scomparsa dell’alitosi; scomparsa delle difficoltà masticatorie.
Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, i particolari di implementazione e le forme di realizzazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione come definita nelle rivendicazioni che seguono.
BIBLIOGRAFIA
1. Wagers, A. J., Christensen, J. L., & Weissman, I. L. Cell fate determination from stem cells. Gene Ther. 2002;9:606-612 .
2. Bianco, P. and Cossu, G. Uno, nessuno e centomila: searching for the identity of mesodermal progenitors. Exp Cell Res. 1999 Sep 15;251(2):257-63.
3. Parker F.: "Cute e ormoni" in Williams R.H. eds: "Trattato di Endocrinologia". III° edizione italiana, Piccin, Padova. 1979; vol II°, cap 23: 1115-19.
4. Miller EJ. A review of biochemical studies on the genetically distinct collagens of skeletal system. Clin Orthop. 1973;92:260-80.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione per rigenerazione e riparazione di tessuto mucoso, preferibilmente tessuto mucoso orale, caratterizzata dal fatto di comprendere propoli, almeno un enzima proteolitico ed almeno un metallo.
  2. 2. Composizione secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un enzima proteolitico è scelto dal gruppo che consiste di papaina, collagenasi, serratiopeptidasi, eparanasi, elastasi, bromelaina, bradichinasi, Clostridium peptidasi, enzimi proteolitici espressi da Lactobacillus acidophilus, enzimi proteolitici espressi dal genere Aspergillus, proteasi, aliinasi e fibrinolisina, detto almeno un enzima proteolitico essendo preferibilmente papaina.
  3. 3. Composizione secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui detto almeno un metallo è presente sotto forma di sale di detto metallo, detto sale di detto metallo essendo scelto fra Fe2(CO3)3, FeCl3, Fe(IO3)3, Fe(NO3)3, Fe(NO2)3, Fe(NO3)2, FePO4, Fe2(SO4)3, Fe2(SO3)3, Fe2S3, ematite, greigite, argento colloidale, argento proteinato, argento oligoelemento, detto sale di detto metallo essendo preferibilmente nitrato ferrico.
  4. 4. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la propoli è sotto forma di soluzione idroalcolica avente una concentrazione nell’intervallo da 0,1 a 100 ml/L.
  5. 5. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la propoli è sotto forma di soluzione idroalcolica avente una concentrazione nell’intervallo da 0,1 a 100 mg/kg.
  6. 6. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un enzima proteolitico è presente in una concentrazione nell’intervallo da 0,1 mg/L a 40 mg/L.
  7. 7. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un enzima proteolitico è presente in una concentrazione nell’intervallo da 0,1 mg/Kg a 40 mg/Kg.
  8. 8. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un metallo è presente in una concentrazione nell’intervallo 0,0001-20 ug/Litro, preferibilmente 0,001-2 ug/Litro.
  9. 9. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un metallo è presente in una concentrazione nell’intervallo 0,0001-20 ug/Kg, preferibilmente 0,001-2 ug/Kg.
  10. 10. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta composizione è sotto forma di crema, gel, schiuma, polvere, cerotto, film, velo, liofilizzata, iniettabile, siero, emulsione, o spray.
  11. 11. Uso di una composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10 come terreno di coltura per coltura in vitro di cellule o tessuti, in particolare per il mantenimento in condizioni vitali eutrofiche di biopsie tissutali in coltura.
  12. 12. Uso secondo la rivendicazione 11, in cui dette biopsie tissutali sono biopsie di tessuto mucosale.
  13. 13. Uso di una composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10 per la preparazione di un medicamento per la rigenerazione di tessuti animali, preferibilmente tessuti mucosali.
  14. 14. Uso di una composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10 per la preparazione di un medicamento per il trattamento rigenerativo di mucose orali, preferibilmente per il trattamento terapeutico di parodontopatie.
  15. 15. Uso di una composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10 come composizione cosmetica lenitiva, rigenerante, antinfiammatoria, eutrofizzante, sotto forma di crema, gel, siero, emulsione, cerotto, spray, polvere e/o schiuma.
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