ITTO20080482A1 - Dispositivo elettronico indossabile sul braccio di un operatore con algoritmi e procedure informatizzate per l implementazione di un interfaccia mobile e una sinergia uomo/macchina nell ambito di cicli produttivi automatizzati nell industria tessile. - Google Patents

Dispositivo elettronico indossabile sul braccio di un operatore con algoritmi e procedure informatizzate per l implementazione di un interfaccia mobile e una sinergia uomo/macchina nell ambito di cicli produttivi automatizzati nell industria tessile. Download PDF

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ITTO20080482A1
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Riccardo Comper
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Description

Descrizione dell’Invenzione Industriale avente per titolo:
“Dispositivo elettronico indossabile sul braccio di un operatore con algoritmi e procedure informatizzate per l’implementazione di un’interfaccia mobile e una sinergia uomo/macchina nell’ambito di cicli produttivi automatizzati nell’industria tessile”
DESCRIZIONE
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo elettronico indossabile sul braccio di un operatore con algoritmi e procedure informatizzate per l’implementazione di un’interfaccia mobile e una sinergia uomo/macchina nell’ambito di cicli produttivi automatizzati nell’industria tessile.
L'invenzione si basa su un dispositivo elettronico indossabile sul braccio di un operatore, come se fosse un grosso orologio. Questa soluzione consente quindi all’operatore di fruire del dispositivo indossato potendo continuare ad agire con le mani libere. Il dispositivo ha peso contenuto, ha una struttura robusta e resistente all’acqua, è dotato di autonomia grazie ad una batteria ricaricabile, possiede un display grafico tattile e/o un tastierino funzionale ed è predisposto per la connessione a reti wireless (senza fili). Il dispositivo può disporre anche di un’interfaccia RFID per il riconoscimento a distanza tramite onde radio di oggetti o persone e, in una sua configurazione evoluta, può essere dotato di ricevitore GPS e/o GPRS/UMTS, rendendo possibile l’acquisizione della sua posizione fisica e/o la diretta connessione al web e a reti di telefonia mobile.
L’invenzione applicativa prevede di connettere in modalità wireless il dispositivo in oggetto a una o più reti eterogenee composte sia da apparecchiature di automazione e controllo di macchine di processo e impianti produttivi (installate in campo e nei reparti di lavorazione), sia da computer centralizzati o distribuiti (solitamente collocati in uffici, laboratori o sale tecniche) connessi a reti cablate o al web e utilizzati in varie procedure gestionali o per la supervisione remota della produzione. L’invenzione sfrutta quindi le potenzialità tecniche e funzionali derivanti dall’integrazione e dall’impiego combinato e armonizzato delle seguenti tecnologie già menzionate:
- dispositivo indossabile dall’operatore; - interfacce RFID, GPS e/o GPRS/UMTS;
- reti wireless e cablate;
- apparecchiature di automazione e controllo;
- computer gestionali e sistemi di supervisione.
L’invenzione riguarda più specificatamente l’implementazione sul dispositivo in oggetto di algoritmi software, funzionalità e procedure informatizzate che, mediante l’elaborazione di dati, informazioni e comandi disponibili sulle reti comuni o sul web, permettono di realizzare un’avanzata interfaccia mobile e un’innovativa sinergia uomo/macchina, integrando e controllando in modo tempestivo, sicuro, ottimale, ergonomico e vantaggioso operazioni, comandi e interventi manuali nell’ambito di cicli produttivi largamente, ma non completamente, automatizzati.
L’invenzione è pensata per trovare vantaggiosa e ampia applicabilità nei contesti produttivi del comparto industriale tessile (processi di tintura, nobilitazione, resinatura, finissaggio, stampa, tessitura, etc.), dove è consolidato e diffuso l’impiego di tecnologie di automazione, ma dove il ruolo dell’operatore e dell’intervento umano è ancora considerato critico e significativamente condizionante a causa della manovalanza non sempre qualificata, della discontinuità e del frazionamento dei processi di lavorazione, dell’elevato numero dei macchinari solitamente installati nei reparti (spesso dislocati su superfici estese), nonché di alcune caratteristiche intrinseche degli impianti in uso e delle loro conseguenti limitazioni per una completa operabilità automatica in alcune specifiche fasi (per esempio, durante la movimentazione, il carico e lo scarico dei tessuti, il controllo dei campioni e della qualità, la gestione di correzioni e variazioni di processo, la risoluzione di allarmi e disservizi).
Nell’industria tessile, come d’altronde in altri settori generalizzati della produzione industriale sia nazionale sia internazionale (per esempio, chimica, farmaceutica o alimentare), l’impiego di tecnologie di automazione e controllo degli impianti produttivi è oggi largamente diffuso e consolidato.
Allo stato dell’arte tutti i macchinari e gli impianti automatizzati hanno a bordo, o nelle immediate vicinanze, una propria interfaccia operatore dedicata, comunemente definita in gergo tecnico HMI (“Human Machine Interface”). Questa interfaccia operatore di primo livello è variamente evoluta e sofisticata (in funzione della complessità e della criticità applicativa) ed è realizzata impiegando componentistica tradizionale (sirene, lampeggiatori, spie luminose, pulsanti, selettori, visualizzatori analogici e digitali) e/o tastiere, display grafici o alfanumerici, schermi tattili e PC.
Sempre nella pratica comune si sta diffondendo anche l’impiego di sistemi distribuiti o centralizzati, basati prevalentemente su eterogenee architetture di computer e reti cablate di PC/PLC, definiti in gergo tecnico SCADA (“Supervisory Control And Data Acquisition”) o DCS (“Distributed Control System”). Tali sistemi, sfruttando un bus di campo (per esempio, Profibus) e/o una rete cablata (per esempio, Ethernet), oppure ora direttamente anche il web, interagiscono scambiando dati, informazioni e comandi con i vari controllori dei macchinari installati e implementano un’interfaccia operatore di livello superiore, che risulta completa (può presentare informazioni di tutti i macchinari in produzione), intuitiva e molto dettagliata, ma che è fruibile solo in una specifica postazione remota rispetto alla collocazione degli impianti controllati.
Ne consegue che nella pratica comune l’operatore addetto alla produzione può e deve interagire solo con queste due tipologie d’interfaccia uomo/macchina, privilegiando spesso la prima soluzione (quella non remotizzata) in conseguenza della necessità intrinseca di operare sui macchinari comunque anche manualmente.
Un’analisi attenta dello scenario attuale pone in evidenza criticità operative, limitazioni, impedimenti e situazioni funzionali che la presente invenzione intende vantaggiosamente superare e migliorare.
Nella pratica comune esistono, infatti, frequenti situazioni operative (per esempio, quella concernente l’avviamento degli aspi durante il carico del tessuto su una macchina di tintura in corda) in cui l’operatore deve “intimamente e fisicamente” interagire con la macchina e “sincronizzarsi” con la sua logica di controllo attraverso pulsanti e comandi manuali che però non sempre, per ragioni e impedimenti di natura tecnica e/o economica, sono localizzati sul macchinario o sull’impianto nella posizione ottimale, più pratica, più comoda, più ergonomica e più sicura.
Risulta inoltre evidente che nella pratica comune l’operatore deve trovarsi fisicamente vicino alla macchina o, in alternativa, nella predisposta postazione remota per accedere a informazioni concernenti il suo attuale funzionamento (come, per esempio, lo stato della fase in corso, la durata rimanente o le eventuali condizioni attive di allarme). Analogamente, anche la possibilità di impartire comandi o attivare consensi funzionali e operativi è subordinata a un’interfaccia uomo/macchina che, ovviamente, deve essere disponibile e facilmente accessibile. Questa dipendenza implica ovvie criticità e limitazioni: per esempio, nel caso il sistema di automazione riconosca e segnali in tempo reale una situazione di allarme, oppure richieda un esplicito consenso per il proseguimento del ciclo produttivo, l’operatore può prenderne visione e intervenire tempestivamente (senza conseguenze in tema di sicurezza e senza provocare danni economici o prestazionali) solo e soltanto se durante la sua attività lavorativa si trovasse (come il più delle volte accade solo occasionalmente) in prossimità o nelle immediate vicinanze dell’interfaccia uomo/macchina connessa al relativo sistema di controllo (da qui la consuetudine a installare “massivamente” sirene e altri dispositivi di segnalazione eventi).
Nel caso poi di concomitanza temporale, su macchine diverse, di eventi che richiedono un intervento operatore, quest’ultimo, non avendo sempre a “portata di mano” in tempo reale una visione complessiva dell’ambito produttivo, è spesso costretto a operare senza poter applicare ottimali criteri di priorità che possono determinare razionali e vantaggiose metodologie d’intervento.
Allo stato dell’arte il numero delle interfacce uomo/macchina (HMI) che sono predisposte negli stabilimenti produttivi è correlato al numero dei macchinari installati e non al numero degli operatori coinvolti nella loro gestione. Negli ambiti applicativi presi in considerazione dalla presente invenzione il rapporto numerico tra operatori e macchine risulta, nella maggior parte dei casi, fortemente sbilanciato: di fatto, un singolo operatore può avere in carico la gestione produttiva anche di dieci, venti, trenta macchinari o impianti diversi. Curiosamente, la concorrenza di mercato e l’evoluzione tecnologica inducono i costruttori di macchine a progettare, sviluppare e realizzare per i propri macchinari automatizzati interfacce HMI sempre più complesse, raffinate e quindi costose, anche se a causa del suddetto rapporto (tra il numero degli operatori e quello delle macchine) queste interfacce rimangono poi, per la maggior parte del tempo operativo, inutilizzate e non sfruttate. Deve inoltre essere considerato che tutte le interfacce uomo/macchina costituiscono per le aziende, di fatto, anche un elemento di criticità nelle attività produttive e manutentive e che un loro guasto o disservizio (anche se parziale) può pregiudicare il buon esito della produzione.
Ulteriore riflessione sulla pratica comune riguarda la fruibilità limitata a una sola persona per volta dei dati elaborati da computer gestionali o di supervisione (SCADA o DCS), essendo questi tradizionalmente dotati di un solo monitor con tastiera.
Infine, nella pratica comune non sono applicate specifiche soluzioni tecnologiche che consentirebbero di valutare, misurare e registrare l’operatività, l’efficienza e la produttività degli operatori, di monitorare la loro posizione fisica, di tracciarne gli spostamenti e gli stazionamenti nei vari reparti produttivi, nonché di coordinare e regolamentare le loro azioni manuali con criteri spersonalizzati e dettati da efficienti politiche e strategie manageriali.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di superare i limiti della pratica comune, in precedenza menzionata, implementando un’avanzata interfaccia mobile e un’innovativa sinergia uomo/macchina nell’ambito di cicli produttivi largamente, ma non completamente, automatizzati.
Ciò è realizzato implementando un’interfaccia mobile basata su un dispositivo indossabile da un operatore, che consente a quest’ultimo di interagire in sicurezza e in modo ergonomico, liberamente, opportunamente e tempestivamente con varie apparecchiature di automazione e controllo, con computer gestionali e con sistemi di supervisione, senza impedimenti e condizionamenti dovuti alla sua contestuale posizione fisica nei reparti produttivi, negli uffici, negli spazi aziendali o nelle predisposte aree di riposo (locali caffè e sale mensa). Grazie alle opportunità offerte dalla connessione (sempre senza fili) al web, l’interfaccia operatore in oggetto risulterebbe poi eventualmente fruibile anche in situazioni extralavorative al di fuori della sede di lavoro istituzionale come, per esempio, in auto, in treno o presso il domicilio dell’addetto alla supervisione degli impianti.
L’intrinseca caratteristica di mobilità e la connettività wireless dell’applicazione oggetto della presente invenzione costituiscono un indubbio, basilare e rilevante elemento vantaggioso.
Questo e altri scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti impiegando un dispositivo elettronico indossabile dall’operatore con opportune funzionalità software e come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche e specifiche applicative, operative, tecniche e funzionali sono previste e descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione saranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa.
Per una maggior evidenza e comprensione di quanto esposto si allegano anche le seguenti figure, da intendersi puramente indicative e schematiche:
- la figura 1 mostra un esempio, rappresentativo della pratica comune, di applicazione HMI (“Human Machine Interface”);
- la figura 2 mostra un esempio, rappresentativo della pratica comune, di applicazione SCADA (“Supervisory Control And Data Acquisition”);
- la figura 3 mostra un esempio, rappresentativo della pratica comune, di interconnessioni e di reti cablate in un’architettura DCS (“Distributed Control System”);
- la figura 4 mostra un esempio di dispositivo elettronico che può essere indossato al braccio da un operatore e su cui è basata l’applicazione oggetto dell’invenzione.
L’invenzione consiste in un’interfaccia mobile che offre all’operatore la possibilità, indipendentemente dalla posizione in cui si trova, di accedere spontaneamente e liberamente a informazioni e dati (di cui, ovviamente, egli ha autorizzata accessibilità) che sono disponibili sulle reti comuni e che possono riguardare sia tutto il reparto produttivo a lui affidato sia solo uno specifico o particolare macchinario. Queste informazioni possono essere inerenti, per esempio, lo stato operativo dell’impianto automatizzato, il ciclo di lavorazione in corso o vari processi gestionali e aziendali ad esso abbinati. Ciò consente quindi all’operatore di avere ovunque e in ogni istante un controllo completo delle varie situazioni produttive e operative, nonché di razionalizzare e ottimizzare i tempi e i suoi spostamenti in reparto, potendo disporre sempre e in ogni luogo d’informazioni e dati che viceversa sarebbero accessibili solo a bordo macchina (HMI) o nelle predisposte postazioni remote di supervisione o controllo (SCADA o DCS). In questo modo l’operatore, sfruttando appunto il dispositivo indossabile e il particolare software implementato, pur continuando a controllare tutto l’ambito produttivo di sua competenza, può rimanere presente e operativo nel luogo di lavoro ritenuto prioritario o più opportuno e appropriato.
L’invenzione consiste in un’interfaccia mobile che offre all’operatore anche la possibilità, indipendentemente dalla posizione in cui si trova, di acquisire (tramite le reti comuni) e ricevere automaticamente e in tempo reale (dai vari sistemi di automazione o dai computer gestionali e di supervisione) informazioni e indicazioni operative di propria competenza che possono riguardare, per esempio, lo stato di allarme attivo su un particolare macchinario o la conclusione di una fase di lavorazione automatica che implica un intervento manuale. Di chiara evidenza sono i vantaggi pratici derivanti dall’opportunità automatizzata di ricevere tempestivamente segnalazioni, indicazioni o messaggi inerenti impreviste circostante operative e funzionali, considerate urgenti, pericolose, critiche o semplicemente solo significative (“warning message”), e che possono riguardare sia uno specifico impianto sia un contesto di produzione più generalizzato.
L’invenzione consiste in un’interfaccia mobile che offre all’operatore anche la possibilità, indipendentemente dalla posizione in cui si trova, di attivare comandi manuali o automatici (tramite algoritmi di controllo basati sulla comunicazione in rete con altre apparecchiature) e di inviare ai vari sistemi di automazione connessi in rete condizionanti e vincolanti autorizzazioni, consensi operativi o parametri funzionali. Pertanto, quando è permesso dalle relative logiche di sicurezza dell’impianto, l’operatore può interagire con macchinari e apparecchiature senza necessariamente essere presente sul posto, o doversi recare nella predisposta postazione remota di controllo. L’operatore è quindi libero di concentrarsi su prioritari lavori già in corso senza doverli interrompere, senza introdurre tempi morti nei cicli di produzione e senza perdere tempo egli stesso per spostarsi ripetutamente nelle varie postazioni lavorative.
L’invenzione consiste in un’interfaccia mobile che offre all’operatore anche la possibilità, quando deve operare manualmente su uno specifico impianto (per esempio, per gestire l’avviamento degli aspi durante il carico del tessuto su una macchina di tintura in corda), di interagire “intimamente e fisicamente” con il relativo macchinario e di “sincronizzarsi” con la relativa logica di controllo sfruttando direttamente l’operabilità implementata sul dispositivo indossato al braccio, comunicante in modalità wireless con il sistema di automazione dell’impianto in oggetto. In questo caso applicativo si prevede quindi di “clonare” e duplicare sul dispositivo indossabile funzionalità e comandi che sono invece usualmente e tradizionalmente previsti solo sulla dedicata interfaccia uomo/macchina (HMI), disponibile appunto a bordo del macchinario o nelle sue immediate vicinanze. L’operatore tramite l’impiego del dispositivo indossato sul braccio può pertanto fruire in tempo reale di queste funzionalità e comandi (resi così più ergonomici e sempre disponibili), spostandosi liberamente durante il suo lavoro e operando in modo ottimale, più pratico, più comodo, più ergonomico e più sicuro.
Anziché limitarsi a duplicare solo alcune funzionalità e comandi come descritto nel precedente caso applicativo, la presente invenzione prevede anche, con medesimi e ulteriori vantaggi, l’opzione di sostituire completamente e radicalmente, con il dispositivo indossabile e con opportuni software d’interfaccia, alcune delle tradizionali HMI di macchine e impianti. Questo concetto rivoluziona le consuetudini diffuse nella pratica comune che, come accennato in precedenza, contemplano un numero d’interfacce uomo/macchina abbinato e correlato al numero dei macchinari installati e non a quello (solitamente molto inferiore) dei potenziali operatori coinvolti nella loro gestione produttiva. Pertanto, l’invenzione prevede anche che, quando l’operatore è impegnato nelle immediate vicinanze di un macchinario, il suo dispositivo indossabile possa acquisire (dalle reti comuni o direttamente dalla sua memoria interna pre-programmata) il software d’interfaccia del macchinario stesso (che, ovviamente, è differente a seconda della tipologia) e possa poi eseguire un’implicita procedura di login e di sincronizzazione con il sistema di automazione del macchinario in oggetto per rendere fruibile l’interfaccia uomo/macchina direttamente sul dispositivo indossato dall’operatore e presente sul posto. L’interattività e l’operabilità che sono implementabili potranno essere particolarmente innovative, ergonomiche e pregevoli sfruttando appieno le notevoli caratteristiche tecniche, costruttive ed ergonomiche del dispositivo indossabile su cui è basata la presente invenzione (schermo grafico tattile, tastierino funzionale, sensoristica, accessori, ecc.). Questa radicale soluzione consente quindi all’operatore di lavorare e interagire con vari macchinari e impianti produttivi, indipendentemente dalla loro specificità, avvalendosi sempre e soltanto dello stesso e unico dispositivo indossato al braccio, sia per acquisire informazioni sia per impartire comandi, configurare funzioni, impostare parametri operativi, tacitare allarmi, etc. Questo innovativo approccio mira anche a ridurre numericamente e a semplificare tecnicamente le tradizionali interfacce uomo/macchina oggi in uso, che rappresentano sempre e comunque una rilevante voce di costo e che costituiscono un’importante criticità per la manutenzione e per la produzione industriale. Inoltre, le HMI in uso in uno stabilimento produttivo non sono quasi mai fra loro intercambiabili perché cablate fisicamente alle macchine, perché solitamente realizzate da vari produttori e costruttori mediante soluzioni personalizzate e perché relative a installazioni avvenute in epoche diverse con componentistica variegata. In virtù della presente invenzione è ragionevole e auspicabile quindi anche prospettare lo sviluppo di software d’interfaccia uomo/macchina per impianti di differenti costruttori realizzati con il medesimo “look & feel” e che siano quindi tra loro similari e armonizzati in modo da semplificare, uniformare, standardizzare e migliorare il loro aspetto, la loro ergonomicità e il loro impiego. Sono ulteriori vantaggi di questa soluzione il risparmio economico, la semplificazione tecnica e strutturale, la facilità d’uso, la praticità, l’ergonomicità, l’intercambiabilità e la intrinseca predisposizione a evoluzioni migliorative e prestazionali future basate prevalentemente, se non esclusivamente, sull’implementazione e sulla distribuzione di nuovi software applicativi.
L’invenzione consiste in un’interfaccia mobile che offre all’operatore anche la possibilità di disporre, ovunque e in contemporanea con altre persone, di alcune o di tutte le funzionalità gestionali o di supervisione, realizzate con computer centralizzati o distribuiti (SCADA o DCS) e tradizionalmente fruibili solo in postazione remota (uffici, laboratori o sale tecniche). Il dispositivo indossabile può quindi essere utilizzato, grazie alla sua programmabilità e alle connessioni di rete, come se fosse un’ulteriore interfaccia operatore di questi computer, ausiliaria e personalizzata, in aggiunta agli esistenti monitor con tastiera, consentendo pertanto la visibilità e la gestione dei dati elaborati anche a più individui contemporaneamente (in pratica, a ogni operatore che è dotato di dispositivo mobile) e indipendentemente dalla posizione o luogo in cui queste persone si trovano e operano. Per esempio, come caso applicativo estremo, grazie alla già menzionata possibilità di connettere in modalità wireless il dispositivo anche al web, l’operatore potrebbe continuare a supervisionare gli impianti in produzione standosene “comodamente” seduto in macchina, in treno o presso la propria abitazione.
L’invenzione consiste anche nello sfruttamento della tecnologia RFID per realizzare in modo automatico il riconoscimento e l’identificazione a distanza tramite onde radio dei vari macchinari e degli operatori coinvolti nella loro gestione, consentendo di attuare una reciproca sincronizzazione o discriminazione funzionale e operativa. Infatti, tramite i sensori e i trasduttori RFID presenti sia nei dispositivi indossabili dal personale sia a bordo (o nelle immediate vicinanze) dei macchinari, il software implementato e installato su ogni dispositivo consentirebbe di apprendere implicitamente della presenza di ogni operatore e della sua contestuale vicinanza fisica a ogni specifico impianto, discriminando eventuali operazioni non consentite all’operatore sull’impianto in questione o attivando automaticamente opportune procedure e algoritmi come, per esempio, il login e la sincronizzazione con il sistema di automazione e controllo del macchinario rilevato oppure la visualizzazione dei suoi dati di processo e la segnalazione degli eventi più significativi. In sostanza, un’ulteriore sinergia uomo/macchina con evidenti benefici.
L’invenzione consiste anche nello sfruttamento di sensori e di trasduttori RFID e/o ricevitori GPS e/o accelerometri (di cui il dispositivo indossabile può essere dotato) per rilevare sporadicamente o in continuazione e in tempo reale la posizione fisica di ogni operatore e il suo stato stazionario o di movimento. La posizione attualizzata di ogni operatore e il suo stato sono originali e preziose informazioni che il software può trasmettere sulle reti comuni con varie finalità, come il monitoraggio della posizione fisica e della distribuzione del personale nei reparti produttivi, il “tracking” dei loro spostamenti e degli stazionamenti, la valutazione, la misurazione e la registrazione della loro operatività, efficienza e produttività, nonché il coordinamento e l’ottimizzazione delle loro azioni manuali. Per esempio, nel caso di un allarme critico generato dal sistema di automazione di uno specifico macchinario, la segnalazione del disservizio potrebbe essere trasmessa in tempo reale direttamente sul dispositivo indossato dall’operatore che si trova al momento più vicino all’impianto in oggetto.
L’invenzione consiste nel rendere fruibile, mediante la connessione al web, alle reti comuni e/o a reti di telefonia mobile agganciate dai ricevitori GPRS/UMTS, il dispositivo indossabile anche come semplice, pratico ed efficace strumento mobile di comunicazione (sia audio/video sia scritta). Gli operatori in reparto potranno quindi tra loro comunicare e collaborare avvalendosi del proprio dispositivo di lavoro indossato al polso e il responsabile della produzione potrà inviare loro indicazioni operative utilizzando diffusi e noti programmi di VOIP o chat (come, per esempio, Skype o Messenger).
Infine, l’invenzione prevede anche la gestione della connessione cablata o senza fili al dispositivo indossabile di specifici e vari componenti elettronici dedicati a funzionalità particolari, come trasduttori di segnale, interfacce audio, webcam, lettori di codici a barre, dispositivi salva-vita o sensori biometrici. Per esempio, il dispositivo al polso dell’operatore potrebbe anche monitorare durante l’attività lavorativa il suo battito cardiaco, vigilando così in tempo reale anche sulle sue condizioni di salute e sulla sua sicurezza (interessante il caso applicativo di personale giunto in età avanzata, ma ancora impegnato in faticosi processi di produzione o reduce da percorsi riabilitativi).
La presente invenzione offre quindi evidenti vantaggi e benefici facilmente desumibili e immaginabili accogliendo i concetti applicativi illustrati e le specifiche tecniche e funzionali esposte anche nelle rivendicazioni allegate.
E’ chiaro che quanto qui concepito e descritto in modo generalizzato può essere suscettibile di numerose modifiche e varianti particolareggiate che sono tutte da considerare rientranti nell’invenzione in oggetto.
Resta inoltre inteso che tutti i dettagli menzionati possono essere sostituiti da elementi tecnicamente e funzionalmente equivalenti.
In aggiunta a quanto già espresso, l’ambito di tutela della presente invenzione è pertanto delimitato dalle rivendicazioni allegate.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo elettronico indossabile da un operatore con algoritmi e procedure informatizzate per l’implementazione di un’interfaccia mobile e una sinergia uomo/macchina nell’ambito di cicli produttivi automatizzati, detto dispositivo essendo atto a integrare e utilizzare in modo combinatole seguenti tecnologie: - dispositivo elettronico indossabile; - interfacce RFID, GPS e/o GPRS/UMTS; - reti wireless e cablate; - apparecchiature di automazione e controllo; - computer gestionali e sistemi di supervisione.
  2. 2. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere dotato di almeno un display grafico tattile e/o un tastierino funzionale, e di essere atto a venire indossato da un operatore addetto alla gestione e/o alla supervisione di cicli produttivi automatizzati nell’industria tessile.
  3. 3. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere atto ad essere connesso in modalità wireless (senza fili) a una o più reti strutturate, tramite le quali detto dispositivo è atto ad interagire con apparecchiature di automazione e controllo e con computer centralizzati o distribuiti utilizzati in procedure gestionali o per la supervisione remota di impianti produttivi.
  4. 4. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere dotato inoltre di un’interfaccia RFID per il riconoscimento a distanza tramite onde radio di oggetti o persone.
  5. 5. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere dotato inoltre di un ricevitore GPS e/o GPRS/UMTS atto ad effettuare l’acquisizione della sua posizione fisica e/o la diretta connessione al web e a reti di telefonia mobile.
  6. 6. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere atto all'impiego da parte di un utente per accedere spontaneamente e liberamente a qualsiasi informazione e dato disponibile, di cui l'utente ha autorizzata accessibilità.
  7. 7. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere atto all'impiego da parte di un utente per acquisire e ricevere automaticamente e in tempo reale informazioni e indicazioni operative di competenza dell'utente.
  8. 8. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere atto all'impiego da parte di un utente per attivare comandi manuali o automatici e per inviare autorizzazioni condizionanti e vincolanti, consensi operativi o parametri funzionali.
  9. 9. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di contenere in esso, in forma clonata e duplicata, funzionalità e comandi che sono previsti solo sulle HMI a bordo dei macchinari o nelle loro immediate vicinanze.
  10. 10. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere atto a sostituire alcune delle HMI di macchine e impianti.
  11. 11. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere atto all'impiego da parte di un utente per disporre di alcune o di tutte le funzionalità gestionali o di supervisione disponibili e solitamente realizzate tramite computer e sistemi SCADA o DCS.
  12. 12. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere atto, sfruttando la tecnologia RFID, a consentire in modo automatico il riconoscimento e l’identificazione a distanza dei vari macchinari e degli operatori coinvolti nella loro gestione, consentendo conseguentemente anche di attuare sincronizzazioni o discriminazioni funzionali e operative.
  13. 13. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere atto, sfruttando sensori e trasduttori RFID e/o ricevitori GPS e/o accelerometri, a rilevare sporadicamente o in continuazione e in tempo reale la posizione fisica di ogni operatore e il suo stato stazionario o di movimento, con varie finalità gestionali.
  14. 14. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto, sfruttando la connessione al web, alle reti comuni e/o a reti di telefonia mobile agganciate dai ricevitori GPRS/UMTS, di essere atto all'impiego da parte di un utente anche come strumento mobile di comunicazione, sia audio/video sia scritta.
  15. 15. Dispositivo elettronico di interfaccia mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere atto a consentire la gestione della connessione cablata o senza fili di componenti elettronici dedicati a funzionalità particolari, come trasduttori di segnale, interfacce audio, webcam, lettori di codici a barre, dispositivi salva-vita o sensori biometrici.
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