Descrizione del BREVETTO INV.IND. dal titolo LIMITATORE AUTOMATICO DI CORRENTE PER IMPIANTI ELETTRICI A CORRENTE ALTERNATA
Gli interruttori magnetotermici limitatori di corrente installati nei comuni impianti elettrici casalinghi o industriali comportano la disalimentazione totale e improvvisa dell’impianto utilizzatore di rete in caso di sovraccarico di corrente e ciò’ risulta particolarmente fastidioso oltreché’ dannoso nel caso si stiano usando sensibili apparecchiature elettroniche, in particolar modo P.C. che, se non opportunamente protetti da costosi gruppi di continuità’ o da linee elettriche preferenziali rischiano la perdita di dati non ancora memorizzati. Si può’ inoltre immaginare benissimo cosa potrebbe accadere in ambito casalingo, per esempio ad un frigorifero se questo evento avvenisse quando non c’è nessuno in casa per parecchie ore. La filosofia di questo nuovo dispositivo è la seguente: in caso di sovraccarico di corrente, invece di far scattare il magnetotermico faccio spegnere automaticamente tramite questo dispositivo uno o, se ciò non bastasse, due utilizzatori (o gruppi di utilizzatori) il cui funzionamento in questo momento potrebbe non essere necessario (p.e. uno scaldabagno elettrico), in modo da riportare la corrente ad un valore tale da evitare l’innesco del magnetotermico. Per ottenere questo è necessario un dispositivo che chiamerò’ “CENTRALINA” che, una volta avvertito il superamento di una soglia max. di corrente riesca ad avvisare l’ utilizzatore tramite un segnale intimandogli lo spegnimento. Tale centralina ha anche il pregio di far riaccendere l’utilizzatore quando la corrente totale dell’impianto ritorna ad un valore tale per il quale questo sia possibile. L’utente quindi non dovrà minimamente preoccuparsi di ripristinare rinterruttore spento dal dispositivo, poiché questo avverrà automaticamente quando saranno ristabilite le condizioni di sicurezza. Il sistema, oltre alla centralina è composto anche da un secondo dispositivo che, installato dall’utente sull’ utilizzatore da lui stesso scelto avrà il compito di ricevere i segnali dalla centralina, che opportunamente decodificati serviranno a spegnere o riaccendere
l utilizzatore stesso. Di questi dispositivi, che chiamerò “TELEINTERRUTTORI’ se ne possono installare anche due in tutto l’impianto ed in questo caso uno verrà settato come “UNITA’ 1” e l’altro come “UNITA’ 2”. Un altro pregio del sistema è quello della semplicità di installazione: poiché il mezzo di propagazione dei segnali tra centralina e teleinterruttori (che possono essere fisicamente distanti dalla centralina) è la stessa rete elettrica, non c’è bisogno di ulteriori cablaggi o trasmissioni via etere.
Vediamo adesso in linea generale il funzionamento del dispositivo:
La corrente totale dell’impianto attraversa in centralina un sensore in corrente. Questo produce una tensione alternata ai suoi capi che, opportunamente amplificata va a pilotare l’innesco di un oscillatore di frequenza elevata rispetto a quella di rete. Quando la corrente non supera il valore di soglia massima, cioè in condizioni normali, Poscillatore è disabilitato. Quando invece la corrente supera il valore di soglia, l’oscillatore viene innescato (per un periodo max. di 12 sec.) La tensione di uscita dell 'oscillatore , di valore tale da non creare disturbi agli utilizzatori coi all’impianto, viene opportunamente amplificata in corrente e riportata direttamente sulla linea elettrica tramite un filtro che separi la componente a bassa frequenza di rete da quella a frequenza più alta dell’oscillatore; quindi questa si propagherà sulla linea elettrica raggiungendo il teleinterruttore. Questo dispositivo collegato direttamente sull’ utilizzatore (o gruppo di utilizzatori) da disinserire in caso di sovraccarico, ricevendo tale frequenza al suo ingresso, disalimenta il carico ad esso collegato. A questo punto, se la corrente in centralina toma a valori inferiori alla soglia massima, l’oscillatore toma a bloccarsi e si è cosi raggiunti lo scopo di non far scattare l’interruttore generale dell’impianto. Come è stato già detto si possono installare anche due teleinterruttori su tutta la linea su due utilizzatori (o gruppi di utilizzatori) diversi scelti dall’utente. In questo caso verranno settati come PRIMA e SECONDA unità. Π primo scatterà subito all’ innesco dell’oscillatore. Il secondo ha l’innesco ritardato di S sec. rispetto al primo: se questo non ha sortito l’effetto desiderato allora scatterà anche il successivo dopo 5 secondi. Se viceversa il primo avrà già riportato la corrente sotto il valore massimo allora il secondo non avrà il tempo di entrare in azione dato che l’oscillatore in centralina verrà disabilitato. E’ ovvio che con due di questi dispositivi si avrà maggior possibilità di successo dell’operazione. La seconda caratteristica del dispositivo è quella di ripristinale automaticamente il carico precedentemente disinserito quando la corrente totale dell’impianto ritorna sotto un valore di soglia (programmabile sulla centralina) tale che sia possibile appunto la sua reinserzione. Questo avviene tramite l’innesco di una oscillazione a frequenza diversa da quella di disinserzione. Il teleinterruttore ricevendo al suo ingresso questa frequenza rialimenta il carico ad esso collegato senza che l’utente quindi abbia il compito di ripristinare manualmente il carico. E’ opportune per il buon funzionamento del dispositivo, i carichi collegati ai teleinterruttorì abbiano una potenza di almeno il 20% della potenza totale deU’impianto.