ITRM970677A1 - Apparato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti solidi generati da allevamenti ittici in gabbia - Google Patents

Apparato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti solidi generati da allevamenti ittici in gabbia Download PDF

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ITRM970677A1
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Fabio Barbato
Angelis Nazzareno De
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Enea Ente Nuove Tec
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DESCRIZIONE
a comedo di una domanda di brevetto per invenzione avente per titolo: "Apparato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti solidi generati da allevamenti ittici in gabbia"
La presente invenzione concerne un apparato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti solidi generati da allevamenti ittici in gabbia. Più in particolare, l'invenzione riguarda una struttura di raccolta dei residui atta ad essere installata al di sotto delle gabbie in impianti già in opera, e dotata di un sistema di recupero per aspirazione dei residui ivi raccolti.
Come è noto, l’installazione di impianti di allevamento ittico in gabbie in zone di acque riparate, come lagune, tratti costieri sufficientemente protetti, acque interne, comporta una serie di importanti vantaggi rispetto all’allevamento in mare aperto, tra cui in primo luogo una maggiore controllabilità, minori spese logistiche e minori rischi di danneggiamenti. Questi vantaggi sono però bilanciati da un impatto ambientale non indifferente, derivante dall’accumulo di residui solidi al di sotto delle gabbie, che non vengono sufficientemente dispersi dalle correnti e dal moto ondoso.
Tali residui, che sono costituiti in parte dal mangime non consumato e in parte dagli escreti solidi dei pesci, danno luogo ad un aumento di materia organica nel sedimento sottostante le gabbie, il quale può determinare l’eutrofizzazione del bacino recettore e a lungo andare l’innesco di fenomeni distrofici. Ciò può avvenire sia attraverso eccessive proliferazioni micro- e/o macro-algali, sia attraverso la produzione, da parte di particolari batteri, di composti tossici quali idrogeno solforato e metano, che possono diffondersi in colonna d'acqua. L'aumento di tali composti tossici nell’acqua, come pure la riduzione della concentrazione di ossigeno disciolto, sono stati più volte posti in relazione con episòdi di aumento della mortalità dei pesci in allevamento.
Una riduzione dell'inquinamento ambientale generato da impianti di allevamento ittico in gabbie può ottenersi essenzialmente attraverso due diversi tipi di interventi: azioni volte a ridurre la produzione di reflui, quali ad esempio l'ottimizzazione della qualità e quantità del mangime e dei regimi temporali di distribuzione dello stesso, e azioni volte a facilitare la degradazione del carico organico da parte del corpo acqueo recettore, quali gli interventi di raccolta, volti a sottrarre una rilevante frazione di detriti solidi dall’ambiente, facilitando così la degradazione di quanto rimane.
Nell’ambito di questo secondo tipo di provvedimenti sono stati proposti e sperimentati, soprattutto in allevamenti di salmonidi nel Mare del Nord, in Scandinavia, sistemi di raccolta dei residui costituiti da imbuti a forma di piramide o di cono rovesciato da porre al di sotto delle gabbie, realizzati con telo di materiale plastico o con rete sufficientemente fitta da non permettere il passaggio dei residui. Questi ultimi si raccolgono e restano confinati nel fondo di tali imbuti, per essere poi scaricati periodicamente per mezzo di appositi sistemi di pompe e tubazioni.
Uno di tali apparati, sperimentato in un allevamento in acque protette sulle coste della Norvegia, e descritto da Bergheim et al. (Bergheim A., Aabel J.P. e Seymour E. A., 1991, Past and present approaches to aquaculture waste management in norwegian net pen culture operations; in “Nutritional strategies and aquaculture waste”, Cowey e Cho Ed., Univ. of Guelph, Ontario, Canada) e da Cripps et al. (Cripps J.S., Kelly A.L., 1996, Reduction in waste from aquaculture; in "Aquaculture and water resource management”; Baird, Beveridge, Kelly e Muir Ed., Blackwell Science, Gran Bretagna), consiste in un sistema con un imbuto a sezione quadrata che copre un'area orizzontale corrispondente al 40% dell'area orizzontale coperta dalla gabbia, con un pozzetto al vertice, nel quale pesca una conduttura per i detriti, collegata ad una pompa, che rìsale verso la superficie. Nella sperimentazione condotta, il sistema veniva azionato almeno una volta al giorno per aspirare i residui accumulati nel pozzetto.
Entrambi i riferimenti citati notano che un tale apparato si presta airinstallazione in acque lacustri o ugualmente tranquille, ma non è adattabile a siti con presenza anche sporadica di forti correnti o di moto ondoso rilevante.
Un impianto basato sostanzialmente sullo stesso tipo di intervento, ma di dimensioni maggiori e molto più complesso sia come apparecchiature che come ciclo di funzionamento, è stato sperimentato in Svezia, ed è descritto da Enell et al. (Enell M., Lof S. e Bjorklund T.L., 1984, Fiskkasseodling med rening teknisk beskrivning och reningseffekt, Insitute of Limnology, University of Lund, pag. 34). L'impianto consiste in un certo numero di gabbie connesse tra loro in un blocco compatto, al di sotto di ciascuna delle quali sono previsti uno o più imbuti a piramide rovesciata realizzati in tela di PVC, ciascuno collegato con il vertice ad un tubo flessibile lungo il quale è montata una pompa sommersa ad aria compressa. I vari tubi flessibili trasportano tutti la miscela di aria ed acqua mista a residui pompata dal fondo degli imbuti ad un'unità di filtrazione e di separazione delle deiezioni dal mangime non utilizzato, che viene reimmesso automaticamente nelle gabbie. Il funzionamento dell’intero impianto è comandato da un sistema computerizzato.
Anche in questo caso si tratta di un apparato atto ad essere installato in acque estremamente tranquille e, verosimilmente, data la presenza di apparecchiature piuttosto sofisticate e la necessità di alimentazione elettrica, nell’immediata vicinanza della terraferma.
Sempre nello stesso campo applicativo, la domanda di brevetto intemazionale PCT pubbl. No. 92/14357, di origine finlandese, descrive un sistema di allevamento ittico che, per la sua struttura, è studiato per bacini a tema piuttosto che per sistemi in acque aperte. Il sistema comprende un certo numero di gabbie ciascuna dotata, al di sotto, di un cono di raccolta dei residui solidi che termina in un recipiente di accumulo, e una rete fissa di tubazioni per la movimentazione dei residui da ciascuno dei recipienti di accumulo fino ad un punto di raccolta comune.
Secondo la soluzione ivi descrìtta, la movimentazione dei residui è realizzata mediante aria compressa, che è alimentata da un serbatoio in pressione posto a terra e circola nella rete di tubazioni da un recipiente di accumulo all'altro. Al momento in cui i residui devono essere evacuati dai recipienti di accumulo, la chiusura di una valvola automatica isola il recipiente di accumulo dal soprastante cono di raccolta, e la quantità di acqua e detriti ivi contenuta viene trascinata via da un getto d’aria in pressione.
Da quanto precede è evidente che nessuno dei sistemi finora descritti è adatto ad essere installato in zone di mare della fascia costiera, seppur relativamente riparate, dove il moto ondoso e le correnti marine possono raggiungere sporadicamente livelli notevoli, inoltre, i sistemi descrìtti propongono strutture per allevamento ittico complete, da costruire e porre in opera ex novo e spesso comportanti costi d'impianto e complessità di gestione notevoli, o comunque non prendono in considerazione la possibilità di installazione su impianti preesistenti, in cui le gabbie siano già in opera.
La presente invenzione si propone pertanto io scopo di fornire un sistema per il confinamento e l’asportazione dei residui solidi generati da installazioni di acquacultura o maricuitura che possa essere montato direttamente sugli impianti esistenti senza richiedere modifiche degli stessi o interruzioni nella loro conduzione, che sia estremamente semplice ed economico sia per la realizzazione che per la gestione e la manutenzione, e che sia adattabile a qualunque tipo di situazione ambientale, pur nell’ambito della localizzazione in siti classificabili come riparati.
A tale scopo si propone, secondo l’invenzione, di dotare le normali gabbie degli allevamenti ittici di un dispositivo di raccolta del mangime non consumato e delle deiezioni, da porre al di sotto di una o più gabbie, di struttura piramidale o conica rovesciata analoga a quelle della tecnica anteriore, il quale è però dotato di un telaio poligonale o circolare di sostegno comprendente elementi tubolari stagni, il cui assetto può essere modificato variando le proporzioni di aria e acqua presenti all’interno di detti elementi. Il telaio mantiene in forma l’imbuto di raccolta e lo dispone al di sotto della gabbia (o delle gabbie, se il dispositivo interessa più gabbie adiacenti) anche in presenza di forti correnti e, grazie alla possibilità di regolarne l’assetto, consente un agevole montaggio della struttura anche sotto gabbie di allevamento già in opera.
Sempre secondo l’invenzione, per il recupero del detrito che si accumula per gravità in corrispondenza del vertice dell’imbuto di raccolta si fa ricorso ad un sistema a sorbona ad aria compressa, di tipo analogo a quelli utilizzati nel campo delle prospezioni archeologiche subacquee, il quale non richiede energia elettrica ma soltanto un’alimentazione di aria in pressione, che può essere fornita da una bombola per uso subacqueo o da un compressore a scoppio posti a bordo di un'imbarcazione di servizio. La sorbona è un sistema di movimentazione che si adatta particolarmente ai trasporto di liquidi fangosi e misti a detriti, il cui funzionamento è basato sul principio dell'emulsere: in prossimità dell’estremità di un tubo aspirante di diametro relativamente grande, che viene immersa nel materiale da prelevare, si innesta un tubo più sottile, dal quale viene insufflata aria ad una distanza calcolata dal l'imboccatura del tubo aspirante, il diametro del tubo sottile essendo tale da consentire l'immissione della giusta quantità d'aria per il risucchio dei detriti. Quando viene fatta fluire aria dal tubicino, questa va naturalmente verso la superficie passando all'interno del tubo aspirante, e provoca una depressione all’imboccatura del tubo che trasdna l'acqua mista a detriti verso l’alto.
li sistema aspirante a sorbona, pertanto, è semplicemente costituito da una coppia di tubi di opportuno diametro e spessore che si connettono normalmente su un terminale rigido, dotato di un raccordo a gomito su cui si innesta il tubo sottile, in prossimità dell'imboccatura. A differenza delle pompe convenzionali, la sorbona non presenta organi in movimento, e quindi non è soggetta a guasti o a danneggiamenti dovuti alla natura della dispersione o del fango trattati.
Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione un apparato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti solidi generati da allevamenti ittici in gabbia costituito da un sistema di raccolta comprendente:
un telaio rigido ad assetto modificabile di geometria e dimensioni tali da riprodurre o circoscrivere la pianta della gabbia, o delle gabbie, a cui l’apparato è applicato, e
un mezzo di raccolta ad imbuto il cui bordo superiore ha geometria e dimensioni corrispondenti a quelle di detto telaio, ed è ad esso collegato lungo il bordo,
e da un sistema di recupero a sorbona ad aria compressa, comprendente:
un tubo di aspirazione posto all'interno di detto mezzo di raccolta ad imbuto, con ['imboccatura in prossimità del suo vertice, che prosegue verso l’alto fuori del mezzo di raccolta fino alla superficie dell’acqua, per il collegamento con un recipiente di raccolta del rifiuto,
un tubo di alimentazione di aria in pressione proveniente dalla superficie dell'acqua ed estendentesi fino all’imboccatura del tubo di aspirazione, in prossimità della quale si raccorda con detto tubo di aspirazione.
Preferibilmente, il telaio ad assetto modificabile comprende più elementi tubolari stagni, costituenti altrettante casse d’aria indipendenti. Tali casse d'aria possono anche non interessare tutto il perimetro del telaio, ma essere poste, regolarmente intervallate, in corrispondenza di tratti limitati del telaio stesso. Secondo un’altra soluzione preferita, gli elementi tubolari stagni sono integrati nella struttura portante del telaio e ciascuno di essi è dotato, sulla sua superficie laterale, di fori con tappi per l’immissione e l'uscita di aria. In modo specifico, ciascuno degli elementi tubolari è dotato, alle due estremità, di due fori con tappi, disposti a 180° l’uno dall’altro rispetto all’asse longitudinale dell’elemento tubolare, e il telaio viene montato in modo tale che gli elementi tubolari siano orientati con i fori per l’aria posizionati nella direzione fondo-superficie.
Secondo alcune forme di realizzazione preferite dell'invenzione, il telaio ad assetto modificabile ha forma quadrata o rettangolare, e gli elementi tubolari stagni sono quattro, ciascuno corrispondente ad uno dei lati di detto telaio. Tali elementi sono tenuti insieme da quattro raccordi a gomito non stagni.
Preferibilmente, il mezzo di raccolta ad imbuto del sistema di raccolta è realizzato con un telone di materiale plastico flessibile, in modo specifico PVC, sagomato a piramide rovesciata o a cono, a seconda della geometria del telaio.
Il tubo di aspirazione del sistema a sorbona è realizzato preferibilmente con un tubo flessibile corrugato, mentre il tubo di alimentazione di aria compressa è un tubo flessibile atto a resistere ad una pressione interna superiore a 7 bar, e preferibilmente superiore a 9 bar (che è la pressione a cui di norma viene fatto lavorare il sistema). Per sopportare meglio le sollecitazioni meccaniche e l'azione abrasiva a cui è sottoposto da parte dei detriti aspirati, il tubo di aspirazione comprende preferibilmente una sezione terminale rigida in acciaio inossidabile, su cui si innesta a gomito, in prossimità della sua imboccatura, un raccordo per la connessione con il tubo di alimentazione di aria in pressione.
L’invenzione ha ulteriormente ad oggetto un procedimento per il recupero dei rifiuti solidi generati da allevamenti ittici in gabbia facente uso dell'apparato di raccolta e recupero descritto, il quale procedimento comprende le fasi di:
cotlegare una bombola di aria compressa o un compressore a scoppio con opportuno riduttore, posti a bordo di un’imbarcazione di servizio, all'estremità del tubo di alimentazione di aria in pressione emergente alla superficie dell'acqua,
collegare l’estremità del tubo di aspirazione emergente alla superficie con un recipiente di raccolta del rifiuto anch’esso posto a bordo dell’imbarcazione,
erogare aria compressa per ottenere l’aspirazione del rifiuto dal fondo del mezzo di raccolta ad imbuto mediante effetto sorbona.
Ulteriori caratteristiche costruttive e funzionali dell’apparato secondo l'invenzione, così come i relativi vantaggi, risulteranno più evidenti con riferimento ad una sua forma specifica di realizzazione, illustrata a titolo esemplificativo nei disegni allegati, in cui:
la figura 1 mostra una vista in elevazione laterale di un apparato secondo l’invenzione, montato su una gabbia di allevamento ittico a pianta quadrata;
la figura 2 è una vista in pianta dall’alto del mezzo di raccolta ad imbuto dell’apparato di fig. 1 ;
la figura 3 è una vista in elevazione laterale del mezzo di raccolta ad imbuto di fig. 2;
la figura 4 è una vista in elevazione laterale di un elemento tubolare stagno del telaio dell'apparato di fig. 1 ;
la figura 5 è una vista in pianta di un raccordo a gomito del telaio dell’apparato di fig. 1 ; e
la figura 6 è una vista in elevazione laterale del terminale in acciaio della sorbona montata sull’apparato di fig. 1.
Come mostrato dalle figg. 1, 2 e 3, il dispositivo di raccolta dell’apparato illustrato comprende principalmente il telaio (1) ad assetto regolabile, di forma quadrata e di dimensioni tali da circoscrivere la pianta della gabbia (2) e il telone (3) ad imbuto in PVC, sagomato a forma di piramide a base quadrata rovesciata. Il telone (3) è realizzato con quattro teli di PVC triangolari, termosaldati lungo gli spigoli, e presenta un rinforzo (4), anch’esso a forma di piramide rovesciata, in corrispondenza del suo vertice, che è realizzato con un doppio telo.
Sempre in corrispondenza del vertice del telone (3) è previsto un anello (5) di aggancio per una zavorra (non mostrata), il quale è fissato al telone (3) mediante quattro strisce di rinforzo (6).
Il telone (3) è congiunto strettamente tramite cime, che passano attraverso una serie di occhielli previsti sul suo bordo superiore (non mostrati), ai telaio (1) di forma tubolare cava, costituito da quattro tubi ciechi (7) di PVC a tenuta stagna (di cui uno è mostrato singolarmente nella figura 4) congiunti rigidamente l’uno all’altro a formare un quadrato da quattro raccordi a gomito (8) (di cui uno è mostrato singolarmente nella figura 5), sempre in PVC ma aventi le estremità aperte. Come mostrato nella figura 4, ciascuno dei quattro tubi ciechi (7) è dotato, su due punti delia sua superficie laterale in prossimità delle due estremità, di due fori (9) filettati, con O-ring e rispettivi tappi (non mostrati), disposti in posizióne assialmente opposta l'uno rispetto all’altro. Nel montaggio del telaio (1), i fori (9) vengono posizionati in modo da essere in direzione fondo-superfìcie nel dispositivo assemblato.
Grazie alla realizzazione con camere d’aria ad assetto modificabile, il dispositivo di raccolta secondo l’invenzione può essere facilmente montato su gabbie (2) già in opera, secondo la seguente procedura: il telaio (1 ), inizialmente galleggiante e portante sospeso il telone (3) (che di per sé ha assetto negativo) viene gradualmente affondato facendo penetrare nei suoi tubi ciechi (7) quantità controllate di acqua, inclinandolo da una parte per facilitare l'inserimento sotto la gabbia (2). Il montaggio può essere eseguito da due operatori subacquei senza dover spostare la gabbia (2) dalla propria posizione. Una volta posizionato ai di sotto della gabbia (2), e in condizioni neutre dal punto di vista de) galleggiamento, il telaio (1) completo di telone (3) viene assicurato da una parte al collare galleggiante (10) della gabbia (2) tramite le cime (11) e dall'altra ad una zavorra fornita di catena (entrambe non mostrate), agganciandolo per mezzo dell’anello (5) previsto sul vertice del telone (3). Il complesso di dispositivo di raccolta e zavorra viene infine equilibrato immettendo quantità regolate di aria compressa nel telaio, in modo che nell'assetto finale il telone (3) sia mantenuto ben disteso sott’acqua.
Il sistema di recupero dei residui associato al sistema di raccolta appena descritto è costituito da una sorbona ad aria compressa, la quale si compone essenzialmente di un tubo di aspirazione (12) (mostrato in figura 1 ), realizzato con un tubo corrugato di diametro relativamente grande, e di un tubo più sottile di alimentazione di aha compressa (non visibile in figura 1), realizzato con tubo flessibile resistente alla pressione interna di 9 bar. Le estremità dei due tubi che emergono alla superficie sono fissate al collare galleggiante (10) della gabbia (2), mentre le due estremità sommerse arrivano in prossimità del vertice del telone (3) di raccolta, i tue tubi essendo fissati preferibilmente lungo uno spigolo interno della piramide che costituisce il telone (3).
La figura 6 mostra nel dettaglio la sezione terminale (13) rigida della sorbona, realizzata in acciaio inox, con un tratto tubolare (14) che si inserisce nel tubo di aspirazione (12) corrugato e un raccordo a gomito (15) per il collegamento con il tubicino di alimentazione deH’aria compressa. L’Imboccatura della sezione terminale (13) è dotata di una gabbietta (16) di protezione, che evita intasamenti all'interno del tubo di aspirazione (12) e impedisce che la sorbona possa chiudersi aspirando il telone (3). Il funzionamento del sistema a sorbona e le fasi operative attraverso cui si attua il procedimento di recupero dei residui che è oggetto della presente invenzione sono già stati descritti nella parte generale che precede.
Per quanto riguarda la scelta dei materiali, il telone (3) può essere realizzato con qualunque materiale in foglio o tessuto che sia in grado di fornire una sufficiente resistenza meccanica nelle condizioni di uso previste e che non si deteriori eccessivamente in ambiente marino o salmastro, mentre gli elementi del telaio (1) possono essere realizzati in qualunque materiale rigido dotato di sufficiente resistenza meccanica e resistenza alla corrosione e/o al deterioramento in ambienti acquatici. Per la forma di realizzazione presentata è stato scelto anche per il telaio (1) un materiale plastico (in particolare, il PVC) per ragioni di costo, ma sarebbe anche possibile utilizzare, ad esempio, alluminio, vetroresina o titanio.
Gli elementi tubolari stagni del telaio possono venire realizzati con sezione trasversale di qualunque geometria e dimensioni, scelte in modo tale da assicurare il giusto equilibrio in acqua e sott’acqua per il volume d’aria contenibile.
Come risulta dalla descrizione che precede, il sistema proposto può essere applicato, con un modesto investimento e tempi di montaggio minimi, anche su impianti esistenti, e può adattarsi a qualunque geometrìa delle gabbie, sia essa circolare, quadrilatera o poligonale. Tutti gli elementi che compongono l'apparato dell’invenzione sono di facile reperibilità sul mercato. E’ da notare, infine, come il sistema proposto possa essere utilizzato in qualunque condizione e localizzazione, dato che non richiede il collegamento con fonti di energia elettrica o di forza motrice. Il sistema di movimentazione con aria compressa può essere azionato con semplici bombole ARA trasportate su un’imbarcazione di servizio, che sono disponibili praticamente ovunque ed hanno caratteristiche di funzionamento universali.
La presente invenzione è stata descritta con riferimento ad alcune sue forme di realizzazione specifiche, ma è da intendersi che variazioni o modifiche potranno essere ad essa apportate dagli esperti nel ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti solidi generati da allevamenti ittici in gabbia costituito da un sistema di raccolta comprendente: un telaio (1) rigido ad assetto modificabile di geometria e dimensioni tali da riprodurre o circoscrìvere la pianta della gabbia (2), o delle gabbie, a cui l’apparato è applicato, e un mezzo di raccolta (3) ad imbuto il cui bordo superiore ha geometria e dimensioni corrispondenti a quelle di detto telaio (1 ), ed è ad esso collegato lungo detto bordo, e da un sistema di recupero a sorbona ad aria compressa, comprendente: un tubo di aspirazione (12) posto all'interno di detto mezzo di raccolta (3) ad imbuto, con l'imboccatura in prossimità del suo vertice, che prosegue verso l'alto fuori del mezzo di raccolta (3) fino alla superficie dell’acqua, per il collegamento con un recipiente di raccolta del rifiuto, un tubo di alimentazione di aria in pressione proveniente dalia superficie dell’acqua ed estendentesi fino all’imboccatura di detto tubo di aspirazione (12), in prossimità della quale si raccorda con esso.
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detto telaio (1) ad assetto modificabile comprende più elementi tubolari (7) stagni.
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui detti elementi tubolari (7) sono integrati nella struttura portante def telaio (1) e ciascuno di essi è dotato, sulla sua superficie laterale, di fori (9) con tappi per l'immissione e l’uscita di aria.
  4. 4. Apparato secondo (e rivendicazioni 2 o 3, in cui ciascuno di detti elementi tubolari (7) è dotato, alle due estremità, di due fori (9) con tappi, disposti a 180° l'uno dall’altro rispetto all'asse longitudinale di detto elemento tubolare (7).
  5. 5. Apparato secondo ognuna delle rivendicazioni 2-4, in cui detto telaio (1) ad assetto modificabile ha forma quadrata o rettangolare, e detti elementi tubolari (7) stagni sono quattro, ciascuno corrispondente ad uno dei lati di detto telaio (1 ).
  6. 6. Apparato secondo ognuna delle rivendicazioni 1-5, in cui detto mezzo di raccolta ad imbuto è realizzato con un telone (3) di materiale plastico flessibile sagomato a piramide rovesciata o a cono, a seconda della geometria di detto telaio (1).
  7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 6 in cui detto telone (3) è realizzato in PVC.
  8. 8. Apparato secondo ognuna delle rivendicazioni 1-7, in cui detto sistema di raccolta comprende anche un corpo di zavorra collegato tramite catena e/o cima ad un anello (5) provvisto sul vertice di detto mezzo di raccolta (3).
  9. 9. Apparato secondo ognuna delle rivendicazioni 1-8, in cui detto telaio (1) è assicurato per mezzo di cime al sistema di galleggianti che sostengono la gabbia (2) o le gabbie.
  10. 10. Apparato secondo ognuna delle rivendicazioni 1-9, in cui detto tubo di aspirazione (12) di detto sistema a sorbona è realizzato con un tubo flessibile corrugato.
  11. 11. Apparato secondo ognuna delle rivendicazioni 1-10, in cui detto tubo di alimentazione di aria in pressione di detto sistema a sorbona è realizzato con un tubo flessibile atto a resistere ad una pressione interna superiore a 7 bar.
  12. 12. Apparato secondo ognuna delle rivendicazioni 10 o 11, in cui detto tubo di aspirazione (12) comprende una sezione terminale (13) rigida in acciaio inossidabile, su cui si innesta a gomito, in prossimità della sua imboccatura, un raccordo (15) per la connessione con detto tubo di alimentazione di aria in pressione.
  13. 13. Procedimento per il recupero dei rifiuti solidi generati da allevamenti ittici in gabbia facente uso dell’apparato di raccolta e recupero di cui alle rivendicazioni 1-12, comprendente le fasi di: collegare una bombola di aria compressa o un compressore a scoppio con opportuno riduttore, posti a bordo di un’imbarcazione di servizio, all’estremità di detto tubo di alimentazione di aria in pressione emergente alla superficie dell’acqua, collegare l’estremità di detto tubo di aspirazione (12) emergente alla superficie con un recipiente di raccolta del rifiuto anch’esso posto a bordo di detta imbarcazione, erogare aria compressa per ottenere l’aspirazione del rifiuto dal fondo di detto mezzo di raccolta (3) ad imbuto mediante effetto sorbona.
  14. 14. Apparato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti solidi generati da allevamenti ittici in gabbia e relativo procedimento di impiego secondo le rivendicazioni 1-13, sostanzialmente come sopra descritto e illustrato.
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