ITRM20100157U1 - Videocomando - Google Patents
VideocomandoInfo
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- ITRM20100157U1 ITRM20100157U1 ITRM20100157U ITRM20100157U1 IT RM20100157 U1 ITRM20100157 U1 IT RM20100157U1 IT RM20100157 U ITRM20100157 U IT RM20100157U IT RM20100157 U1 ITRM20100157 U1 IT RM20100157U1
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- H04N21/00—Selective content distribution, e.g. interactive television or video on demand [VOD]
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- H04N21/4348—Demultiplexing of additional data and video streams
Description
2. RIASSUNTO:
Il Videocomando è un modello di utilità che opera e svolge le sue (unzioni nell’ambito della piattaforma televisiva digitale terrestre basata sullo standard internazionale DVB-T.
Il Videocomando costituisce un modello di utilità dedicato all’utente finale della TV digitale terrestre, ovvero il telespettatore. Esso rappresenta una innovativa evoluzione del classico telecomando così come oggi noto, costituendone la sua estensione “virtuale”. Non è quindi un prodotto sostitutivo del classico telecomando ma ne costituisce una sua integrazione funzionale. Il Videocomando si attiva mediante la pressione di uno specifico tasto del telecomando classico. A seguito di questa operazione apparirà sullo schermo del televisore un “telecomando virtuale<">rappresentato da mvimmagine grafica che contiene, all’interno di un box. tutte le icone dei canali facenti parte dell’offerta editoriale del broadcaster sul quale l’utente è sintonizzato. L’utente potrà quindi scegliere il canale sul quale spostarsi semplicemente muovendosi, con i tasti “freccia" del telecomando classico, tra le icone grafiche rappresentate a video sul “telecomando virtuale<">. Una volta effettuata la scelta, l’utente potrà raggiungere il canale selezionato semplicemente - premendo il tasto “ok” sul telecomando classico ed il televisore verrà automaticamente ed immediatamente sintonizzato, tramite l<'>azione del Videocomando, su tale canale. E' importante evidenziare come tale metodo permetta la scelta e la selezione di un canale, tra i tanti dell’offerta di un broadcaster, senza dover conoscere il numero LCN del canale stesso. Questo, data la grande quantità di canali disponibili nell’offerta digitale terrestre, diventa un elemento di valore del modello di utilità descritto nella presente domanda.
Sotto il profilo dell’architettura tecnologica supportante il modello di utilità, occorre tener presente che il Videocomando basa le sue funzionalità, sulla· cooperazione integrata (così come descritto in dettaglio nella sezione “Descrizione”) di diversi componenti funzionali della piattaforma televisiva terrestre in standard DVB-T, con particolare riguardo ai componenti del sistema di messa in onda del broadcaster, che “iniettano” nel segnale elettromagnetico DVB-T le informazioni inerenti le liste dei canali disponibili, ed ai componenti del sistema di ricezione utente dove uno specifico trattamento del segnale DVB-T. consente lo sviluppo e l’erogazione delle funzionalità sopra accennate.
-3. DESCRIZIONE:
DESCRIZIONE FUNZIONALE DEL MODELLO DI UTILITÀ:
Di seguito verrà fornita una breve descrizione funzionale di alto livello del modello di utilità denominato “Videocomando”, allo scopo di rendere chiaro il contesto tecnologico ed architetturale all’ interno del quale si sviluppa il modello di utilità in oggetto. Nella successiva sezione verrà fornita la descrizione tecnica di dettaglio. Il Videocomando è un modello di utilità che opera e svolge le sue funzioni nell’ambito della piattaforma televisiva digitale terrestre. Occorre ricordare come il modello di utilità Videocomando non DUO applicarsi, così come pensato e descritto nella presente nota tecnico-funzionale, ad altre piattaforme televisive (es. piattaforma televisiva satellitare o piattaforma IPTV).
A livello di architettura generale i macrocomponenti che entrano in gioco. sinteticamente rappresentati in (rif. Fig. T), sono:
a. i sistemi di messa in onda (1 ) del broadcaster che confezionano il segnale elettromagnetico in standard DVB-T contenente i flussi audiovisivi ed il flusso dati; b. i sistemi di trasmissione e distribuzione (2) del segnale elettromagnetico di cui al punto precedente che assicurano che il segnale DVB-T sia irradiato nelle aree geografiche di competenza del broadcaster;
c. il sistema di antenna (3) delTutente finale che porta il segnale elettromagnetico catturato dall’antenna sino al sistema ricevente delTutente finale;
d. il sistema ricevente (4) delTutente finale costituito dal “decoder<">in standard DVB-T/MHP e da un ricevitore TV:
e. l’utente finale, telespettatore, con il telecomando (5) per il controllo della sintonizzazione del TV.
DESCRIZIONE TECNICA DEL MODELLO DI UTILITÀ:
Nella presente sezione verrà descritta la logica attraverso la quale i componenti identificati nella (rif. Fig. 1) interoperano allo scopo di produrre le funzioni del “Videocomando” oggetto del modello di utilità. La descrizione tecnica seguente fa riferimento alla (rif. Fig. 2).
a. II broadcaster (1) attraverso la sua piattaforma di messa in onda (3) costituita dai componenti a standard DVB-T data-carousel e mux, confeziona il flusso televisivo in formato TS (Transport Stream) contenente il sottofiusso audio/video ed il sottoflusso dati;
b. nel confezionare il flusso televisivo TS, il broadcaster il) inserisce nel sottoflusso dati, in accordo con la struttura standard DVB-T del TS, ali indicatori PID di localizzazione logica dei canali televisivi (2) di competenza del broadcaster; ___ c. il flusso TS così composto viene modulato su segnale elettromagnetico (4) di _ frequenza appropriata secondo quanto assegnato al broadcaster dagli organi competenti (Ministero S.E./Comunicazioni);
d. il segnale elettromagnetico (4) viene affidato alla rete di trasmissione e distribuzione (5) del broadcaster che ne assicura il trasporto trasparente e sincronòV. la distribuzione nelle aree di copertura del broadcaster;
e. il segnale elettromagnetico (4) viene ricevuto daH’impianto d'antenna (6) dell’utente finale e da questo portato sino al sistema ricevente (7). (11) dell’utente finale;
f. nel decoder in standard DVB-T/MHP (7) dell’impianto ricevente, avviene la manipolazione del segnale elettromagnetico che costituisce uno dei punti cardine del modello di utilità oggetto della presente domanda di brevetto:
I. il segnale elettromagnetico (4) viene portato in ingresso al componente '‘timer DVB-T” (8) e viene da questo trattato con un processo standard di demodulazione per estrarre il sottoflusso audio/video dal flusso televisivo;
II, tale sottoflusso audio/video viene inviato al modulo di interfaccia (9) che ha il compito di adattare tale contenuto all’ interfaccia di ingresso (10) del terminale TV (SCART, HDMI, etc.)
III. al contempo una parte del flusso (4), flusso (17), viene inviata al modulo di trattamento (18) del sottoflusso dati;
IV. il modulo (18) contiene la logica di trattamento del sottoflusso dati, descritta nel dettaglio nella successiva sezione, tramite la quale avviene il recupero, dal sottoflusso dati, delle informazioni inerenti eli indicatori di localizzazione logica PID
dei canali televisivi (2) inseriti nel flusso televisivo TS dal broadcaster (vedi punto b
di questa sezione);
V. determinate le informazioni di cui al punto precedente, la logica implementata
t<'>; nel modulo (18) realizza un’immagine video (12) in modalità Graphical User
Interface costituita, al di là della specifica veste grafica, da una tabella contenente la
lista dei canali TV appartenenti al bouquet del broadcaster (1). Tale immagine video
deve essere intesa come una “finestra client” tesa a presentare all’utente finale ui\a.
lista canali tramite la quale effettuare la scelta di uno specifico canale;
VI. il modulo (18) invia quindi tale immagine al modulo di interfaccia (9). il quale
provvede a mixare l’immagine ( 12) con le immagini costituenti il programma in
onda sulla TV, in maniera che la “finestra client” (12) appaia in “overlay” sul
sottostante contenuto audiovisivo;
g. a seguito delle operazioni di manipolazione del segnale TS effettuate dal
modulo (18), l’utente (13) vedrà sullo schermo della sua TV (1 1 ) il programma
audiovisivo in quel momento in onda e, in overlay, la finestra client (12);
h. utilizzando le frecce di posizione del telecomando ( 14) del decoder DVB-
T/MHP (7), l’utente potrà spostarsi tra le caselle della finestra (12) allo scopo di
scegliere il canale desiderato.
i. Una volta posizionatosi sul canale scelto l’utente potrà premere il tasto “ok<">del
telecomando (14) per ottenere l’immediata sintonizzazione del ricevitore TV ( 1 1 )
sul canale prescelto tramite la citata operazione sulla finestra ( 12). Le operazioni
per ottenere questo risultato saranno guidate dalla logica di trattamento operata dal
modulo (18) come verrà descritto nel dettaglio nella successiva sezione:
j. Il controllo della finestra (12) descritto nei due punti precedenti (navigazione
<:>canali tramite tasti “freccia” e scelta tramite tasto “ok”) avverrà tramite il semiale (15) di comunicazione tra telecomando e decoder. Tale segnale, ove presente il video comando, verrà intercettato dal modulo di interfaccia telecomando ( 16) del decoder e indirizzato direttamente al modulo di trattamento del sottoflusso dati ( 18) che lo tradurrà nelle azioni richieste dall<'>utente sulla finestra (12). E importante sottolineare che se il TV è sintonizzato su un broadcaster che non implementa il video comando, il modulo (16) provvederà ad indirizzare i segnali di comando del telecomando (14) al modulo tuner DVB-T (8).<Λ>. LOGICA DI TRATTAMENTO DEL SOTTOFLUSSO DATI
Nella presente sezione verrà descritta la logica dei componenti che si occupano del trattamento del sottoflusso dati. Tali componenti rappresentano il dettaglio architetturale e funzionale del “modulo trattamento del sottoflusso dati” descritto nella (rif. Fig. 2) con il numero di riferimento (18). La descrizione tecnica seguente fa riferimento alla (rif. Fig. 3)
a. il tuner del decoder (1 ) riceve il segnale elettromagnetico e sintonizza la frequenza e il canale televisivo DVB-T ed interpreta le informazioni contenute nel transport stream TS per visualizzare il contenuto audio/video e gestire -la parte dati; b. il flusso dati del transport stream (2) viene indirizzato verso il modulo di trattamento del sottoflusso dati (3);
c. il flusso dati del transport stream (2) viene elaborato ed inviato (4) allo stack MHP (5);
d. lo Stack MFIP (5) carica nella memoria del decoder l<’>applicazione comprensiva dei dati (4) necessari alla sintonizzazione dei canali elencati nella sezione dati del transport stream (2);
e. l’Application Manager (6) attiva il ciclo di vita dell’applicazione e della Xlet f. la Xlet (7) crea un vettore di puntatori ( 8) ai feed DVB-Locator;
g. la Xlet (7) crea il modulo per la gestione della logica applicativa (9);
h. la Xlet (7) costruisce la graphical user interface GUI (10) e, tramite il modulo di interfacciamento audio/video/dati del decoder (13) la invia sul televisore ( 14). che visualizzerà la finestra client per la scelta dei canali (15);
i. l’utente finale ( 16) tramite il proprio telecomando (17) abbinato al decoder sceglie un canale da visualizzare utilizzando i tasti direzionali del telecomando e iltasto OK per confermare la scelta;
j. Alla pressione del tasto OK il telecomando (17) invia un segnale ( 18) all’interfaccia di ricezione del decoder (19), che interpreta fazione dell’utente e la invia al modulo di gestione della logica applicativa (9);
k. Il modulo di gestione della logica applicativa (9) ricava i riferimenti per il cambio canale e invia al sintonizzatore del decoder (1) il comando di cambio canale ed il PID (Program IDentifier) corrispondente al canale scelto (12);
1. Il timer (1) sintonizza conseguentemente il canale prescelto;
m. Il nuovo segnale viene inviato all’interfaccia audio/video/dati (13), che rende visibile il nuovo canale sul televisore (14).
Benefici per l’utente finale:
Tramite l’impiego del Videocomando l’utente potrà migliorare significativamente la sua esperienza di fruizione della tv digitale terrestre nelle operazioni di ricerca, scelta e selezione dei canali che vuole vedere. È noto, infatti, che diversamente dalla vecchia televisione analogica, nella televisione digitale terrestre non vi è una regola condivisa per l’ordinamento dei canali disponibili, i quali, peraltro, sono in numero assai maggiore. Questo porta, di fatto, ad una dispersione dei canali offerti da uno specifico broadcaster su numerazioni LCN (Logicai Channel Number) anche molto distanti tra loro, rendendo a volte davvero molto complessa l'operazione di ricerca e selezione dei canali preferiti da parte del telespettatore. Tramite il Videocomando quindi, il telespettatore può effettuare scelta e selezione dei suoi canali preferiti senza dover conoscere la numerazione LCN ufficiale di tali canali, ma semplicemente per via grafica direttamente sullo schermo del suo televisore.
Ulteriore benefìcio, anche se di minor impatto rispetto a quello primario sopra<1>descritto, deriva dagli importanti arricchimenti informativi inerenti la programmazione dei vari canali presenti sul Videocomando, che con la semplice pressione di un tasto vengono resi disponibili sulla TV dell' utente finale.
Benefici per il broadcaster:
Pur essendo un prodotto dedicato alfutente finale, il Videocomando, costituisce un formidabile strumento di fìdelizzazione che può essere sfruttato dai broadcaster che dispongono di un'offerta editoriale suddivisa in molti distinti canali. Infatti quando un utente si sintonizza su un canale qualunque tra quelli del bouquet di un tale broadcaster (ricordiamo che già oggi i due principali broadcaster italiani hanno abbondantemente superato la decina di canali nei loro bouquet), ed attiva il Videocomando, l’oggetto grafico che apparirà sullo schermo del suo TV mostrerà tutte e sole le icone dei canali facenti parte dell’offerta editoriale di tale broadcaster. Ciò si traduce in un forte stimolo per l'utente a restare nel perimetro di tale offerta. dove la navigazione tra i canali è, grazie al Videocomando, semplice ed intuitiva. Questo di fatto si traduce in una forte azione di “retention<">del telespettatore all’interno dell’offerta del broadcaster con evidenti vantaggi di mercato per quest'ultimo.
Possiamo allindi concludere dicendo che il Vìdeocomando rappresenta un prodotto per la piattaforma televisiva digitale terrestre che porta vantaggi sia alludente finale che al broadcaster.
Claims (1)
- 4. RIVENDICAZIONI: Il modello di utilità descritto nella presente richiesta di brevetto si caratterizza, sotto il profilo deir innovazione, per i seguenti principali motivi: a. possibilità di accedere ai canali del bouquet trasmesso senza dover ricordarne laposizione LCN (Logicai Channel Number). Oggi, sulla piattaforma digitale terrestre italiana, non esiste altra modalità per sintonizzare un canale che quello di conoscere il suo numero LCN. Il modulo di trattamento del sotto flusso dati (il cui funzionamento è stato descritto nella sezione “logica di trattamento del sottoflusso dati<7>’) consente infatti all<'>utente di accedere al canale del bouquet semplicemente selezionando con i pulsanti “freccia” del telecomando l<'>icona corrispondente al canale scelto e confermando la scelta premendo il pulsante OK. La logica di gestione del sopracitato modulo si occupa quindi di sintonizzare il canale desiderato, risparmiando all’ utente la<‘>necessità di ricordare il numero LCN del canale stesso; b. possibilità di operare in ambiente DVB-T, standard aperto della televisione digitale terrestre, che non necessita di uno specifico decoder come, invece. avviene in ambito satellitare. Al fine di garantire questa importantissima caratteristica del Videocomando, ovvero il funzionamento con qualunque decoder/televisore compatibile con lo standard DVB-T/MHP. il già citato modulo di trattamento del sottoflusso dati, che come noto opera all<">interno del decoder, è stato studiato ed implementato in maniera da operare in piena conformità con i citati standard; c. possibilità di realizzare una importante azione di “retention” delPutente all’interno del bouquet rappresentante l’offerta editoriale del broadcaster. Per un dato broadcaster il Videocomando presenta solo i canali inerenti la sua offerta editoriale e, costituendo una comodissima modalità di navigazione e scelta tra questi, rende assai meno probabile che l<'>utente si sposti sull’offerta di un altro editore; il Videocomando infatti utilizza gli indicatori P1D di localizzazione logica dei canali televisivi forniti dal broadcaster (cfr. sezione “descrizione. tecnica modello di utilità, punto b.”), che vengono utilizzati dal modulo di trattamento del sottoflusso dati per visualizzare a video Γ interfaccia grafica di scelta dei canali del bouquet; d. possibilità di ordinare i canali del bouquet secondo criteri diversi da quello numerico, ad esempio secondo criteri tematici; utilizzando gli indicatori PIE<)>di localizzazione logica dei canali televisivi forniti dal broadcaster (cfr. sezione “descrizione tecnica modello di utilità, punto b.”) il modulo di trattamento del sottoflusso dati è in grado di operare un ordinamento dei canali secondo i criteri definiti dal broadcaster. consentendo così all<'>utente di visualizzare- facilmente la lista dei canali tematici di suo interesse (es. news, documentari, ragazzi etc. ).
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IT (1) | ITRM20100157U1 (it) |
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2010
- 2010-09-13 IT ITRM20100157 patent/ITRM20100157U1/it unknown
-
2011
- 2011-09-08 EP EP11180544A patent/EP2429212A1/en not_active Withdrawn
Also Published As
Publication number | Publication date |
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