ITRM20080503A1 - Scarpa aerata avente effetto ammortizzante per il piede, equipaggiata con un dispositivo di regolazione del flusso d'aria in entrata e in uscita su tutta la superficie della suola. - Google Patents

Scarpa aerata avente effetto ammortizzante per il piede, equipaggiata con un dispositivo di regolazione del flusso d'aria in entrata e in uscita su tutta la superficie della suola. Download PDF

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ITRM20080503A1
ITRM20080503A1 IT000503A ITRM20080503A ITRM20080503A1 IT RM20080503 A1 ITRM20080503 A1 IT RM20080503A1 IT 000503 A IT000503 A IT 000503A IT RM20080503 A ITRM20080503 A IT RM20080503A IT RM20080503 A1 ITRM20080503 A1 IT RM20080503A1
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    • A43B7/082Footwear with health or hygienic arrangements ventilated with air-holes, with or without closures the air being expelled to the outside

Description

“SCARPA AERATA AVENTE EFFETTO AMMORTIZZANTE PER IL PIEDE, EQUIPAGGIATA CON UN DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE DEL FLUSSO
D’ARIA IN ENTRATA E IN USCITA SU TUTTA LA SUPERFICIE DELLA SUOLAâ€
DESCRIZIONE
Settore della tecnica
La presente invenzione si riferisce al settore industriale delle calzature, e specificatamente al settore delle scarpe aerate, ossia quelle dotate di mezzi che permettono all’aria atmosferica di entrare, ovviamente in modo limitato, all’interno della scarpa, per dare una sensazione di benessere al piede dell’utilizzatore.
Tecnica nota
Sono già note in questo settore della tecnica scarpe di ogni tipo e forma, aventi suola ventilata o aerata.
L’aerazione dell’interno della scarpa tramite l’ingresso di aria dalla suola o lateralmente dona benessere al piede e determina un sicuro rimedio contro la sudorazione.
Tuttavia, à ̈ anche vero che nelle scarpe in cui l’aerazione à ̈ ottenuta mediante la foratura della suola, per quanto l’aria sia “filtrata†tramite una membrana, essendo la suola a contatto con il terreno sottostante esiste sempre il problema del passaggio di umidità all’interno della scarpa e verso il piede.
D’altra parte, à ̈ dimostrato che l’aria che entra nella scarpa per rimediare al problema della sudorazione, dovrebbe preferibilmente entrare da sotto la suola, per poi “salire†verso il piede. Infatti, se il sistema à ̈ tale che l’aria entra dalla suola, essa sale naturalmente verso il piede, mentre se essa entra lateralmente rispetto al piede, trova difficoltà a fluire verso il basso, ossia sotto il piede.
Inoltre, sia nell’una che nell’altra soluzione tecnica, il volume d’aria che fluisce all’interno della scarpa, verso il piede, non può essere modificato dall’utilizzatore. In altri termini, non esistono attualmente sistemi pratici e funzionali che consentono una regolazione della portata d’aria.
Lo svantaggio di questo stato dell’arte à ̈ presto illustrato.
In caso di variazioni, anche forti, della temperatura esterna, la scarpa conserva sempre il medesimo flusso d’aria.
Inoltre, anche con il caldo, non sempre ciò dona benessere al piede poiché la sensibilità à ̈ diversa da persona a persona. Infatti, se una persona preferisce una portata d’aria di ad esempio “X†, un’altra persona gradisce cinque volte tanto, vale a dire “5X†, per sentirsi a proprio agio.
A maggior ragione, nella stagione fredda, l’impossibilità di regolare la portata dell’aria costituisce un vero problema poiché inevitabilmente, entrando aria fredda, si ha un abbassamento della temperatura all’interno della scarpa che viene subito avvertito alla pianta del piede in quanto zona sensibile.
Si potrebbe obiettare che una scarpa aerata non à ̈ comunque utilizzabile in inverno o in autunno inoltrato, tuttavia ciò non à ̈ vero, in quanto l’effetto sul piede prodotto dall’aerazione dipende anzitutto - come à ̈ stato detto - dalla sensibilità specifica dell’individuo, e inoltre, nel caso di una scarpa sportiva, per l’attività stessa svolta dall’utilizzatore à ̈ comunque preferibile una forte ventilazione per contrastare gli odori prodotti dalla sudorazione ed apportare anche un beneficio al piede.
Ritornando al problema della sensibilità individuale, à ̈ effettivamente dimostrato che ogni utilizzatore avverte una sensazione diversa nei confronti della temperatura dell’aria in ingresso: vi sono persone che con il caldo ai piedi godono del massimo comfort, altre invece stanno bene con temperature più basse, medie, oppure più alte.
Anche un flusso d’aria non adeguato porta disagio al piede. Un flusso d’aria non controllato, verso il piede, à ̈ come il classico “colpo d’aria†sempre fastidioso e che potrebbe addirittura diventare dannoso.
In generale, l’ideale sarebbe comunque una scarpa calda d’inverno e fresca d’estate; quindi chiusa o semichiusa l’inverno, ed aperta o semiaperta d’estate. Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una scarpa aerata dalla suola, che impedisca l’ingresso di umidità verso il piede, che sia ammortizzata adeguatamente, e che presenti un sistema di regolazione della quantità d’aria entrante/uscente, lasciando all’aria, alla natura, il suo effetto †̃condizionante’ benefico, evitando particolari accorgimenti meccanici per modificare la temperatura dell’aria entrante, che oltre ad essere costosi e di difficile applicazione, non porterebbero i benefici desiderati e anzi, considerata la sensibilità del piede, potrebbero anche rivelarsi dannosi.
Descrizione dell’invenzione
I suddetti scopi dell’invenzione vengono ottenuti mediante le caratteristiche contenute nella rivendicazione 1 del brevetto.
Secondo questa rivendicazione, la scarpa à ̈ caratterizzata dal fatto di comprendere le seguenti caratteristiche:
- una suola inferiore (5) e una suola superiore (3) tra loro unite perimetralmente da una bordatura (10) recante feritoie fisse (12) preferibilmente equidistanti e distribuite tutt’attorno a detta bordatura (10); detta suola inferiore (5), detta bordatura (10) e detta suola superiore (3) formando una camera interna o intercapedine di circolazione di aria atmosferica entrata dalle feritoie fisse (12);
- la suola inferiore (5) essendo priva di fori o microfori, mentre la suola superiore (3) presenta fori o microfori (4) atti a fare passare l’aria proveniente da detta intercapedine;
- un regolatore del flusso d’aria (13, 14, 15, 16, 17, 18, 19), azionabile manualmente o direttamente dal dito dell’utilizzatore o con uno speciale utensile, e comprendente una parte mobile (13) recante una pluralità di feritoie mobili (15) sovrapponibili in tutto o in parte a dette feritoie fisse (12) in modo da garantire una portata regolabile dell’aria atmosferica verso detta intercapedine;
- una pluralità di elementi (7), disposti in detta intercapedine tra la superficie inferiore della suola superiore (3) e la superficie superiore della suola inferiore (5), detti elementi (7) essendo in materiale duro ma dotato di una certa elasticità, onde garantire un molleggio e un “effetto pompa†per l’aspirazione e l’espulsione ciclica naturale dell’aria atmosferica durante la deambulazione;
- l’aria circolando liberamente nell’intercapedine, tra e/o attraverso detti elementi (7), in quanto detti elementi (7) presentano interstizi che li separano, oppure aperture ricavate sugli stessi.
Le rivendicazioni dipendenti specificano alcune varianti di realizzazione preferite, ma più particolari. Realizzando la parte mobile (13) del dispositivo di regolazione del flusso, nella forma di nastro chiuso, semirigido ma flessibile, il quale si estende tutt’attorno lateralmente alla scarpa ed à ̈ scorrevole entro una gola perimetrale (11) di detta bordatura (10), la scarpa assume un aspetto estetico migliore. Infatti, il dispositivo di regolazione del flusso rimane dentro la gola o scanalatura (11) perimetrale, oppure al massimo rimane a filo con il profilo esterno delle suole (3, 5).
Per semplificare il processo di produzione, tutto il complesso della suola, comprendente le due suole (3, 5) e la bordatura (10), Ã ̈ realizzato in un pezzo unico assieme agli elementi ammortizzanti interni (7).
Preferibilmente, Ã ̈ previsto un fermo di posizionamento (mezzo di bloccaggio) atto ad impedire spostamenti indesiderati del nastro semirigido.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risultano dalla seguente descrizione particolareggiata, oppure potranno essere compresi appieno quando l’invenzione stessa verrà messa in pratica.
Breve descrizione dei disegni
La presente invenzione verrà ora illustrata più dettagliatamente ricorrendo ad alcuni suoi esempi di esecuzione mostrati nei disegni annessi, aventi carattere puramente esemplificativo, non limitativo o vincolante, in cui:
FIGURA 1 Ã ̈ una vista prospettica generale molto schematica della scarpa della presente invenzione;
FIGURA 2 Ã ̈ una vista prospettica del complesso della suola della scarpa di Fig. 1, sezionato e con parti parzialmente asportate solamente ai fini della descrizione;
FIGURA 3 à ̈ una vista del tutto analoga alla Fig. 2, in cui però una vasta parte della suola superiore 3 à ̈ stata asportata ai fini della descrizione, creando una finestra, per poter vedere la struttura del sistema interno ammortizzante di aerazione, disposto tra la suola superiore e la suola inferiore;
FIGURA 4 mostra, isolatamente, il nastro semirigido del dispositivo di regolazione del flusso d’aria, idealmente smontato dalla scarpa ai fini della descrizione;
FIGURA 5 mostra un dettaglio del nastro semirigido di Fig. 4, che si suppone montato sulla scarpa e si trova nella posizione di apertura completa;
FIGURA 6 à ̈ analoga alla Fig. 5, ma mostra una posizione del nastro semirigido tale da garantire un ingresso dell’aria solo parziale;
FIGURA 7 mostra i dettagli del mezzo per bloccare in posizione il nastro semirigido del dispositivo di regolazione del flusso d’aria, onde evitare che esso si sposti accidentalmente durante l’uso della scarpa;
FIGURA 8 mostra, singolarmente, una fascia traspirante di protezione dalla polvere e dall’acqua;
FIGURA 9 mostra, in una vista prospettica parziale della suola, un foro speciale, che permette il deflusso verso l’esterno di eventuali formazioni acquose.
Descrizione dettagliata della forma di esecuzione preferita
La presente invenzione concerne una scarpa aerata del tipo indicato a titolo esemplificativo e non vincolante o limitativo nei disegni annessi, Figg. 1 sino a 9.
La scarpa rappresentata in queste figure, come risulta dalla seguente descrizione, raggiunge tutti gli scopi anzidetti.
È fondamentale comprendere che nella descrizione vengono omessi tutti quei particolari che possono essere già noti ai tecnici del settore ma che non riguardano specificatamente l’invenzione. Ciò non significa un’omissione, al contrario, in questo modo la descrizione può concentrarsi sui particolari direttamente attinenti all’invenzione, in maniera da mettere un tecnico del settore nelle condizioni di attuare il nucleo dell’invenzione, lasciando ampia libertà per quanto riguarda le possibili varianti. In particolare, la presente descrizione non intende porre alcun limite ai materiali, alle configurazioni, e alle specifiche tecniche di produzione adottati nel settore calzaturiero e che potrebbero essere validamente applicati all’invenzione.
Tenuto conto delle precedenti considerazioni, la Fig. 1 mostra complessivamente e schematicamente l’aspetto definitivo, al termine della produzione e dell’assemblaggio, di una scarpa incorporante il dispositivo di regolazione del flusso d’aria, e all’interno, non visibile in Fig. 1, il sistema interno ammortizzante di aerazione, disposto tra la suola superiore e la suola inferiore.
La Fig. 2 e la Fig. 3 mostrano nei dettagli solamente il sistema interno ammortizzante di aerazione secondo la presente invenzione, incorporato nel complesso della suola.
Il complesso 2 della suola, realizzato in qualsiasi materiale adatto e noto al tecnico del settore (ma preferibilmente cuoio o gomma), comprende la suola superiore 3 recante una foratura o microforatura 4 in tutta la sua superficie, e una suola inferiore 5 che viene posta a contatto con il terreno e che non presenta fori.
Preferibilmente, il complesso 2 della suola forma un pezzo unico. Specifica tamente, nella presente attuazione preferita, la suola inferiore 5 e la suola superiore 3, opportunamente distanziate (separate tra loro) dal sistema interno ammortizzante di aerazione, come descritto in seguito, formano un pezzo unico essendo unite sul loro perimetro esterno da una bordatura o parete verticale 10, per dare rigidità e sostegno. La bordatura 10 forma lateralmente una scanalatura o gola 11, in modo da rientrare rispetto al profilo esterno perimetrale delle due suole 3 e 5 che sono di forma geometrica congruente. Sulla bordatura, o parete verticale 10 di unione tra le suole superiore 3 ed inferiore 5, sono praticate feritoie (rettangolari) 12 equidistanti, tali da consentire l’ingresso dell’aria all’interno dell’intercapedine tra le due suole superiore 3 ed inferiore 5.
Come si evince dalle Figure 2 e 3, sopra la suola superiore 3 (e quindi direttamente a contatto con la pianta del piede dell’utilizzatore) à ̈ posto un cosiddetto salvapiede 6, costituito da uno strato sagomato di materiale traspirante tramite foratura o microforatura, che permette il passaggio dell’aria ascendente, proveniente dalla suola superiore 3.
Ad unire le due suole 3 e 5 in modo omogeneo e facente funzione di distanziale atto a creare un’intercapedine di aerazione tra dette due suole, à ̈ disposto il sistema interno ammortizzante di aerazione, o sistema interno di molleggio e aerazione che dir si voglia, i cui elementi costitutivi 7, aventi funzione di circolazione dell’aria e molleggio, sono posti a distanze reciproche adeguate. Nella realizzazione mostrata, gli elementi 7 fanno corpo unico con le suole, ossia sono solidali alle due suole 3 e 5. In tal modo, il complesso 2 della suola potrebbe comprendere, formando un pezzo unico - ad esempio in gomma -, anche il sistema interno di molleggio e aerazione formato dai componenti 7 distribuiti uniformemente tra le due suole. Nel disegno, questi componenti 7 che uniscono le due suole costituiscono una pluralità di “archi di Tito†, i cui fori centrali garantiscono la circolazione dell’aria, proveniente lateralmente dall’esterno attraverso le feritoie 12, nell’intercapedine creata tra le due suole 3 e 5. Ovviamente, i componenti 7 del sistema di molleggio e aerazione potrebbero essere costituiti da cilindretti o avere una qualsiasi altra forma, eventualmente anche appositamente studiata per garantire massima durabilità e molleggio ottimale di tutto il sistema.
Preferibilmente, gli elementi 7 sono ricavati da fusione unica assieme alle due suole, ma essi potrebbero essere fissati tra le due suole; in alternativa, le suole potrebbero essere realizzate in cuoio, ad esempio, e il sistema formato dagli elementi 7 potrebbe essere realizzato in un solo blocco, separatamente, mediante fusione e poi fissato alle suole in modo opportuno (ad esempio mediante incollaggio, ecc.). E’ ovvio che un tecnico del settore ha diverse soluzioni a disposizione, ugualmente praticabili, e potrà eventualmente preferirne una che garantisce la maggior durabilità, oppure la maggior aerazione, oppure il miglior molleggio, oppure egli potrà scegliere la soluzione ottimale che dà luogo al miglior compromesso tra tutti questi requisiti. Ovviamente anche la velocità e la semplicità del processo di produzione possono rivestire la loro importanza, per contenere i costi del prodotto finale.
L’aria fluisce verso l’alto, ossia verso la pianta del piede, passando attraverso i (micro)fori 4 della suola superiore 3 e quindi attraverso il salvapiede, o strato sagomato di materiale traspirante 6.
Gli elementi 7 provvedono quindi a “dare un effetto ammortizzante†al piede durante il cammino; il grado di durezza del materiale (ad esempio gomma) determinerà l’elasticità desiderata. Inoltre, questo sistema di molleggio determinato dal complesso della suola 2 a forma di sandwich, con i suoi elementi ammortizzanti 7 sopra descritti, produce anche un “effetto pompa†di aspirazione e compressione dell’aria nell’intercapedine, favorendo così la naturale circolazione dell’aria nell’intercapedine e quindi anche nella scarpa. Oltretutto, l’intercapedine funge anche da “trappola†per un’eventuale condensa, evitando che essa raggiunga il piede.
Ovviamente, la forma degli elementi 7 potrebbe essere qualsiasi purché idonea allo scopo. La loro disposizione potrebbe essere a quadri, come in Figura 2 e Figura 3, oppure a esagoni (notoriamente la forma con il massimo risparmio di materiale), triangoli, ecc., di forma continua (come nel disegno) ossia con pareti continue, oppure di forma interrotta (cilindretti separati, ecc. ) come detto sopra, eccetera.
Verrà ora descritto il dispositivo di regolazione del flusso dell’aria, altro elemento fondamentale della presente innovazione.
Nell’attuazione mostrata, a ridosso della scanalatura 11 e coprente la stessa lungo tutto il perimetro, à ̈ posto un nastro semirigido 13:
â— cfr. Fig. 2 che mostra - ai fini della descrizione - solo una piccola sezione di nastro 13 visibile entro la sua sede 11, la rimanente parte di nastro essendo coperta da una fascia traspirante 20 (vedi sotto), e
â— cfr. Fig. 4, che mostra tutto il nastro semirigido 13 separato, ai fini della descrizione, dalla scarpa, per meglio poterne descrivere struttura e componenti. Il nastro semirigido 13 può essere in qualsiasi materiale idoneo, flessibile ma semirigido, unito tramite una cosiddetta lastrina 14 del regolatore, la quale unisce saldamente le due estremità opposte del nastro semirigido 13, come mostrato chiaramente in Fig. 4. Il nastro semirigido 13 reca feritoie rettangolari 15, oppure, in generale, feritoie 15 di forma identica a quella delle feritoie 12 della bordatura 10 innanzi descritta, facente parte del complesso 2 della suola. Inoltre, le interdistanze tra le feritoie 15 corrispondono esattamente a quelle delle feritoie 12 della parete verticale della bordatura 10. La semirigidità del nastro 13 à ̈ necessaria per non creare “indurimenti†in corrispondenza del perimetro esterno del complesso 2 della suola, che potrebbero essere avvertiti, anche se in forma leggera, alla pianta del piede.
Nella parte interna/esterna (cioà ̈ destra/sinistra) della suola, in qualsiasi posizione, allo stesso livello del nastro 13 del regolatore, o dispositivo di regolazione del flusso d’aria, à ̈ posta una piastrina centralmente aperta 16, avente sul suo bordo interno una pluralità di dentini di bloccaggio (cfr. in particolare la Fig. 7). La piastrina centralmente aperta 16 costituisce una particolare attuazione, non vincolante, di un possibile mezzo di bloccaggio temporaneo del nastro 13 in posizione, per evitare spostamenti longitudinali accidentali del nastro 13 nella scanalatura 11 durante l’uso della scarpa.
Nei dettagli, la piastrina centralmente aperta 16 à ̈ incastrata nella bordatura 10 (ad esempio durante il processo di stampaggio, nella suola superiore e inferiore rispettivamente) mentre il nastro semirigido 13 può scorrere al disotto della piastrina 16. Inoltre, la lastrina 14 del nastro semirigido 13 presenta una levetta o sporgenza 18 che attraversa l’apertura centrale di 16 ed à ̈ atta ad impegnarsi in diverse posizioni con i dentini 17 della piastrina 16 stessa (cfr. Fig. 7). Spostando lateralmente, con la semplice azione del dito, la levetta 18 che à ̈ solidale alla lastrina 14 e quindi anche al nastro 13, si avrà, a causa dello scorrimento del nastro semirigido 13 entro la gola 11, una graduale apertura o chiusura delle feritoie 12 del complesso 2 della suola, in virtù della sovrapposizione tra le feritoie 12 e 15. In tal modo si riesce a quantificare una desiderata portata d’aria verso l’interno della scarpa.
Il numero di riferimento 19 mostra la punta superiore della levetta 18, che si impegna con un rispettivo dentino 17 della piastrina 16 centralmente aperta. Riassumendo, il dispositivo di regolazione (o regolatore) del flusso d’aria comprende i componenti 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, e in particolare il mezzo di bloccaggio (o fermo di posizionamento) del regolatore, che ne impedisce i movimenti casuali, comprende i componenti 16, 17, 18, 19.
Ovviamente, un tecnico del settore potrebbe realizzare altri tipi di regolatori e fermi di posizionamento, che permettono la nulla-parziale-totale sovrapposizione tra le aperture laterali, a scelta dell’utilizzatore, in cui, le aperture laterali associate al regolatore sono “mobili†e quelle associate al sistema di molleggio e aerazione sono “immobili†.
Una fascia traspirante 20 (che rimane sempre immobile sulla scarpa a differenza del nastro semirigido 13), presentante un’asola 21 di accesso alla levetta 18 del regolatore, ha lo scopo di proteggere dalla polvere e dall’acqua - vedi Fig. 8 - e copre pertanto esternamente lungo tutto il perimetro, sia la scanalatura 11 che il nastro semirigido 13 in essa contenuto. La Figura 2 mostra la fascia traspirante 20 nella sua posizione, assemblata alla scarpa. Per non complicare eccessivamente la Figura 2 e la Figura 3, queste figure non mostrano i dettagli illustrati invece nelle Figure 5, 6, 7 (anche se, ovviamente, tutti questi dettagli potrebbero trovarsi sul lato non a vista per l’osservatore di Fig. 2, come già detto sopra).
Infine, la forma leggermente a dosso 22 della suola inferiore 5 permette il deflusso verso l’esterno di eventuali formazioni acquose tramite i fori 23 opposti, ossia situati uno a destra e uno a sinistra nella suola inferiore 5, in posizione adeguata. Detti fori 23 comunicano con l’interno della scarpa, oppure con l’intercapedine che funge da trappola di condensa tra le due suole 3 e 5, estendendosi in direzione obliqua e verso l’alto. Ovviamente, tali fori 23 sono solamente opzionali.
Il regolatore potrebbe essere di vario tipo, anche azionabile non direttamente dal dito bensì con uno speciale utensile o con un semplice cacciavite.
E’ anche evidente che la scanalatura 11 che alloggia il regolatore potrebbe anche non essere chiusa/continua, cioà ̈ potrebbe estendersi solo su parte del perimetro della doppia suola, per cui il regolatore, in questo caso non un nastro chiuso ma - ad esempio - un cursore/pattino eventualmente alloggiato nella scanalatura 11, regolerebbe il flusso solo su una parte della scarpa. Tuttavia, à ̈ preferibile che il regolatore agisca in modo uniforme tutt’attorno alla scarpa, ad esempio secondo la soluzione definita nella rivendicazione 2.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Scarpa caratterizzata dal fatto di comprendere le seguenti caratteristiche: - una suola inferiore (5) e una suola superiore (3) tra loro unite perimetralmente da una bordatura (10) recante feritoie fisse (12) preferibilmente equidistanti e distribuite tutt’attorno a detta bordatura (10); detta suola inferiore (5), detta bordatura (10) e detta suola superiore (3) formando una camera interna o intercapedine di circolazione di aria atmosferica entrata dalle feritoie fisse (12); - la suola inferiore (5) essendo priva di fori o microfori, mentre la suola superiore (3) presenta fori o microfori (4) atti a fare passare l’aria proveniente da detta intercapedine; - un regolatore del flusso d’aria (13, 14, 15, 16, 17, 18, 19), azionabile manualmente o direttamente dal dito dell’utilizzatore o con uno speciale utensile, e comprendente una parte mobile (13) recante una pluralità di feritoie mobili (15) sovrapponibili in tutto o in parte a dette feritoie fisse (12) in modo da garantire una portata regolabile dell’aria atmosferica verso detta intercapedine; - una pluralità di elementi (7), disposti in detta intercapedine tra la superficie inferiore della suola superiore (3) e la superficie superiore della suola inferiore (5), detti elementi (7) essendo in materiale duro ma dotato di una certa elasticità, onde garantire un molleggio e un “effetto pompa†per l’aspirazione e l’espulsione ciclica naturale dell’aria atmosferica durante la deambulazione; - l’aria circolando liberamente nell’intercapedine, tra e/o attraverso detti elementi (7), in quanto detti elementi (7) presentano interstizi che li separano, oppure aperture ricavate sugli stessi.
  2. 2. Scarpa secondo la rivendicazione 1, in cui il regolatore del flusso d’aria (13, 14, 15, 16, 17, 18, 19) comprende un nastro semirigido (13) flessibile, chiuso, costituente detta parte mobile (13), il quale si estende tutt’attorno lateralmente alla scarpa ed à ̈ scorrevole entro una gola perimetrale (11) di detta bordatura (10) e presenta dette feritoie mobili (15).
  3. 3. Scarpa secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui dette feritoie mobili (15) sono geometricamente congruenti con le feritoie fisse (12).
  4. 4. Scarpa secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto regolatore del flusso d’aria (13, 14, 15, 16, 17, 18, 19) comprende un mezzo di bloccaggio (16, 17, 18, 19) che ne impedisce gli spostamenti casuali.
  5. 5. Scarpa secondo la rivendicazione 1, in cui detta suola superiore (3), detta suola inferiore (5) e detta bordatura (10), formano un pezzo unico, ad esempio ricavato mediante un unico processo di stampaggio.
  6. 6. Scarpa secondo la rivendicazione 5, in cui detta suola superiore (3), detta suola inferiore (5), detta bordatura (10), e detti elementi (7) disposti nell’intercapedine, formano un pezzo unico, ad esempio ottenuto mediante un unico processo di stampaggio.
  7. 7. Scarpa secondo la rivendicazione 1, in cui detti elementi (7) vengono fissati tra la suola superiore (3) e la suola inferiore (5) e formano eventualmente un unico blocco di stampaggio.
  8. 8. Scarpa secondo la rivendicazione 1, in cui detti elementi (7) formano elementi separati oppure pareti verticali continue ma forate per garantire il passaggio dell’aria, aventi ad esempio struttura triangolare, esagonale, quadrata o altro.
  9. 9. Scarpa secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui à ̈ previsto uno strato sagomato in materiale traspirante (6), detto salvapiede, preferibilmente di tipo amovibile, situato sopra la suola superiore (3).
  10. 10. Scarpa secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui sono previsti fori (23) sulla suola inferiore, comunicanti con l’intercapedine suddetta oppure con l’interno della scarpa, e che si estendono attraverso la bordatura in direzione obliqua e verso l’alto.
ITRM2008A000503A 2008-09-22 2008-09-22 Scarpa aerata avente effetto ammortizzante per il piede, equipaggiata con un dispositivo di regolazione del flusso d'aria in entrata e in uscita su tutta la superficie della suola. IT1395217B1 (it)

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