ITPI20090104A1 - Spazzolino da denti a setole rotanti. - Google Patents

Spazzolino da denti a setole rotanti. Download PDF

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Description

Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
SPAZZOLINO DA DENTI A SETOLE ROTANTI
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico degli spazzolini da denti. In particolare si riferisce ad un innovativo spazzolino a setole rotanti, preferibilmente di tipo elettrico, e configurato in modo tale da ottimizzare il risultato dell’igienizzazione minimizzando al contempo gli sforzi a carico dell’utilizzatore.
Brevi cenni alla tecnica nota
E’ ormai noto da tempo come sia assolutamente fondamentale una corretta igiene orale al fine di mantenere sani nel tempo i denti e non incorrere così in patologie che risultano essere particolarmente dolorose oltre che lunghe e costose da curare.
Sebbene a tal scopo siano orami comunemente presenti sul mercato prodotti di ogni genere (ad esempio colluttori, dispositivi a getto di acqua in pressione, o spazzolini di tipo elettrico), la funzione dei comuni spazzolini da denti rimane tuttora attualmente incomparabile ed insostituibile, a patto però di un corretto loro utilizzo. I comuni spazzolini da denti comprendono, come ben noto, un’impugnatura convergente in una testa arrecante una pluralità di setole più o meno rigide e attraverso cui si opera la rimozione dello sporco residuo presente sui denti. Di tali spazzolini ne esistano praticamente una infinità, in forme diverse e con diverse tipologie di setole.
L’efficacia dell’igiene orale dipende però dal corretto movimento manuale che si trasmette alla testa dello spazzolino. In particolare lo spazzolino deve spazzolare le arcate dentarie con movimenti esclusivamente verticali e con verso tale per cui le setole si muovono partendo dal colletto del dente verso il basso. Tale movimento deve essere eseguito tratto per tratto in modo tale da coprire le due arcate dentarie superiore ed inferiore sia anteriormente che posteriormente. Tuttavia tale movimento risulta essenzialmente poco naturale da eseguire e dunque piuttosto faticoso. In conseguenza di ciò, le persone che realmente lo adottano correttamente non sono poi così tante nonostante una massiccia campagna preventiva ad opera di dentisti ed operatori specializzati del settore. Di contro, il movimento longitudinale, ovvero quello in cui la testa dello spazzolino striscia l’intera arcata dentale lungo la sua lunghezza, risulta sicuramente il più naturale e comodo da eseguire, ma senza dubbio del tutto inadeguato e dunque poco funzionale.
Al fine dunque di unire un’efficace igiene orale unitamente ad una comodità di esecuzione della stessa, sono allora state proposte una varietà enorme di dispositivi elettro-meccanici alternativi e comprendenti essenzialmente un motorino elettrico per condurre in rotazione una testata arrecante una pluralità di setole. Ciò nonostante, sebbene tali dispositivi riducano notevolmente lo sforzo fisico per l’utilizzatore in virtù della rotazione indotta alle setole, si sono tuttavia rilevati nel tempo poco efficaci allo scopo. Le attuali conformazioni della testata unitamente al posizionamento della stessa non sono in grado di garantire una rotazione utile a riprodurre il corretto movimento verticale di igienizzazione dal colletto verso l’esterno del dente.
A titolo di esempio si indicano quelle tipologie di spazzolini elettrici arrecanti una testata a setole di tipo cilindrica. Le setole sono però predisposte sulla testata in modo tale da risultare protraenti dalla base del cilindro verso l’esterno mentre la base opposta à ̈ connessa in asse con l’albero di rotazione. E’ dunque evidente in tal caso come la rotazione oraria o antioraria indifferentemente delle setole poste a contrasto con la superficie dei denti causi semplicemente una spalmatura dello sporco presente piuttosto che una rimozione attraverso il suddetto moto verticale dal colletto del dente verso l’esterno. Il risultato finale à ̈ dunque una pulizia non idonea e con le conseguenze a lungo termine facilmente immaginabili.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo della presente invenzione fornire un dispositivo per l’igiene orale che consenta di realizzare una pulizia efficace e corretta, minimizzando al contempo gli sforzi dell’utilizzatore.
È dunque scopo della presente invenzione fornire un dispositivo per l’igiene orale che sia in grado di riprodurre il corretto movimento verticale necessario per operare una corretta igiene orale.
E’ anche scopo della presente invenzione fornire un dispositivo per l’igiene orale che risulti al contempo poco ingombrante e dai costi produttivi molto contenuti.
Questi e altri scopi sono dunque ottenuti con il presente dispositivo per l’igiene orale (1) comprendente: - Un motore (8) rotativo;
- Mezzi di spazzolatura dei denti (19);
- Mezzi di trasmissione (11) interposti tra il motore e i mezzi di spazzolatura e atti a trasformare la rotazione del motore in una rotazione corrispondente dei mezzi di spazzolatura.
In accordo con la presente invenzione, i mezzi per la spazzolatura (19) comprendono almeno una spazzola (20) comprendente un asse (17) di rotazione ed una pluralità di setole predisposte lungo l’asse in modo tale che la rotazione delle setole definisca un corpo di rivoluzione destinato in uso alla spazzolatura della superficie dentale. L’asse à ̈ dunque predisposto nel dispositivo in modo tale che il corpo di rivoluzione possa essere portato a contatto con la superficie dentale in modo tale che la sua rotazione determini un contatto delle setole con la superficie del dente che si muove dal colletto verso l’esterno del dente.
In virtù, dunque, del posizionamento dell’asse unitamente alla conformazione della setola e del suo posizionamento sull’asse stesso, la sua rotazione à ̈ in grado di determinare un moto di pulitura corretto altrimenti attuabile solo dall’utilizzo appropriato di uno spazzolino tradizionale.
Vantaggiosamente il corpo di rivoluzione comprende una superficie di rivoluzione laterale (22) destinata in uso al contatto principale con la superficie del dente per operare tale igienizzazione.
Vantaggiosamente à ̈ previsto un elemento tubolare cavo (2) comprendente un corridoio (5) di alloggiamento per almeno i mezzi di trasmissione (11).
In tal maniera à ̈ possibile maneggiare facilmente il dispositivo.
Inoltre il tubolare cavo comprende almeno un’asola (7) per consentire il passaggio dal corridoio verso l’esterno di almeno un asse.
Vantaggiosamente à ̈ prevista una seconda spazzola (21) comprendente un secondo asse (18) di rotazione con una pluralità di setole predisposte lungo tale asse in modo tale che la rotazione delle setole definisca una seconda superficie (22) di rivoluzione ed in cui il primo (17) e il secondo asse (18) sono rispettivamente montati in maniera da risultare reciprocamente incrociati a forma<sostanzialmente di V secondo un predeterminato angolo>α<.>
In tal caso le asole 7 sono necessariamente due e opportunamente collocate nel corridoio. Questa particolare predisposizione conferisce una funzionalità notevolmente migliorata per il dispositivo. Infatti non solo si raddoppia l’area di contatto con la superficie dentale ma la conformazione a V segue e si adatta al profilo dell’arcata dentale superiore od inferiore, permettendo così un contatto maggiormente uniforme e funzionale.
Vantaggiosamente la connessione a V del primo (17) con il secondo asse (18) può essere del tipo elastica in modo tale che una maggiore o minore pressione delle spazzole sulla superficie dentale induca una maggiore o minore apertura dell’angolo.
Agendo dunque con maggiore o minore pressione le spazzole si allontanano, allargando l’angolo tra di essi compreso, o si ravvicinano richiudendo l’angolo e consentendo cosi al profilo delle spazzole di adattarsi meglio al profilo dentale. In tal maniera si garantisce un’azione di pulitura ancora maggiormente efficace. Tale scopo può essere perseguito in varie maniere, ad esempio prevedendo l’utilizzo di materiali per la realizzazione degli assi particolarmente flessibili. In tal caso la flessibilità stessa consentirà tale adattamento. Viceversa possono pensarsi appositi mezzi elastici di connessione.
Vantaggiosamente le setole possono essere predisposte lungo l’asse in maniera protraente radialmente verso l’esterno dell’asse stesso.
Indipendentemente dall’angolatura di predisposizione delle setole la superficie laterale (22) di rivoluzione ottenuta dalla rotazione delle spazzole à ̈ sostanzialmente di tipo cilindrica.
Vantaggiosamente i mezzi di trasmissione (11) comprendono:
- un albero rotativo (12) comprendente alla sua sommità un ingranaggio (13) in forma di pignone;
- Una corona dentata (14) accoppiata al pignone e comprendente una prima (15) ed una seconda sede (16) di attacco in corrispondenza della sua faccia anteriore (15’) e posteriore (16’) rispettivamente per detto primo e detto secondo asse.
In tal maniera si rendono girevoli i due assi che fuoriescono attraverso le asole o il singolo asse nel caso di un solo asse fuoriuscente da una singola asola.
Inoltre il motore, tra le varie possibili soluzioni, può essere scelto del tipo elettrico (8) rotativo e comprende un attacco ad una alimentazione esterna.
Vantaggiosamente sono previsti mezzi per invertire la rotazione della spazzola.
In tal maniera, non avendosi necessariamente un solo verso di rotazione della singola o delle due spazzole, ad esempio solo orario o solo antiorario non si rende più necessario, durante la pulitura dell’arcata superiore o inferiore ed esterna o interna, di posizionare correttamente il dispositivo al fine di evitare che la specifica rotazione per quella particolare area sia tale da creare un moto dall’esterno del dente verso il colletto.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del dispositivo, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di alcune forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui: - la figura 1 mostra una vista assonometrica del presente dispositivo in accordo ad una prima possibile configurazione realizzativa;
- La figura 2 mostra una vista ed una sezione dell’elemento tubolare;
- La figura 3 mostra in vista il dispositivo meccanico complessivo di funzionamento;
- La figura 4 mostra un dettaglio degli assi di applicazione per le spazzole;
- La figura 5 mostra possibili configurazioni realizzative di spazzole;
- La figura 6 mostra vista frontale di una spazzola e vista frontale e laterale della superficie di rivoluzione ottenuta dalla rotazione della spazzola;
- La figura 7 mostra in uso un’applicazione del presente dispositivo all’arcata dentale inferiore;
- La figura 8 mostra l’azione di pulitura del dispositivo ed in particolare evidenzia il verso delle frecce di pulitura che vanno dal collare del dente verso l’esterno congruamente al verso di rotazione delle spazzole.
Descrizione alcune forme realizzative preferite Con riferimento alle figure allegate à ̈ dunque descritto il dispositivo per l’igiene orale in accordo con la presente invenzione.
Con particolare riferimento alla figura 1 à ̈ descritta una prima forma realizzativa preferita dell’invenzione. Un elemento tubolare 2 di forma generalmente allungata comprende una prima porzione 3 destinata in uso ad una funzione di impugnatura. A tal scopo una pluralità di rilievi o costine 4 di tipo gommato, una sagomatura a profilo ergonomico o una combinazione di entrambi possono essere utilizzati allo scopo di migliorare tale funzionalità. Come descritto in figura 2 (in particolare la sezione A-A), l’elemento tubolare à ̈ cavo lungo il suo asse longitudinale in modo da realizzare un corridoio interno 5. La porzione 6 opposta alla porzione 3 destinata in uso alla funzione di manico prevede due asole o tagli passanti contrapposti 7, ovvero che si affacciano dalla cavità interna verso l’esterno.
L’elemento tubolare à ̈ naturalmente realizzabile in materiali e lunghezze variabili e ritenute idonee allo scopo di rendere il dispositivo stesso nel suo complesso maneggevole e dunque di dimensioni e pesi contenuti. Solo a titolo esclusivamente di esempio, e dunque non limitativo per la presente invenzione, si può indicare una lunghezza utile complessiva dell’ordine di circa 20 centimetri e una realizzazione in materie del tipo plastico.
Come meglio descritto in figura 3, il corridoio interno 5 à ̈ destinato, a seguito di assemblaggio, ad alloggiare un motore elettrico 8 rotativo ed una alimentazione esterna 9 atta ad accogliere un pacco batterie (ad esempio una o più pile) del tipo ricaricabile o non ricaricabile indifferentemente. Un normale contatto elettrico azionabile da un pulsante esterno 10 (vedi a tal scopo nuovamente figura 1) apre e chiude il contatto del pacco batterie con il motore consentendo così, come ben noto dallo stato della tecnica, di comandare l’accensione e lo spegnimento dello stesso.
Sempre come descritto in figura 3, il motore elettrico risulta meccanicamente connesso ad opportuni mezzi di trasmissione 11 comprendenti un albero rotativo 12 la cui sommità termina con un ingranaggio 13 in forma di pignone. La connessione meccanica del motore con l’albero à ̈ tale, dunque, da condurre in rotazione l’albero quando il motore gira, come rappresentato a titolo esemplificativo dal verso rotativo della freccia applicata all’albero 12. Sempre come descritto in figura 3, il pignone 13 si impegna con una corona dentata 14 comprendente una prima 15 ed una seconda sede 16 di attacco in corrispondenza della sua faccia anteriore 15’ e posteriore 16’. Le due sedi di attacco vengono utilizzate per fissare rispettivamente un primo 17 ed un secondo asse 18 di rotazione appartenenti a opportuni mezzi di spazzolatura dei denti 19. La configurazione di accoppiamento dunque della corona dentata 14 con il pignone 13 à ̈ tale per cui i due suddetti assi 17 e 18 risultano fuoriuscenti rispettivamente ogni uno da una asola 7 dell’elemento tubolare in modo tale da risultare sostanzialmente ortogonali rispetto all’albero 12 (vedi anche figura 4). In aggiunta (vedi a tal scopo figura 1) la predisposizione dei due assi può essere predisposta in modo incrociato in modo tale che partano dal loro rispettivo punto di attacco 15 e 16 secondo una direzione angolare tale da ottenere una conformazione a V (dunque<con una angolazione>α<inferiore a 180°).>
Sempre come descritto in figura 1, il primo 17 e il secondo asse 18 servono a costituire rispettivamente una prima 20 ed una seconda spazzola 21 di tipo rotativa. A tal scopo i due assi sono rispettivamente rivestiti da una pluralità di setole, o materiali affini. Come descritto in figura 5, secondo una possibile forma realizzativa delle spazzole, le setole possono essere predisposte lungo l’asse in modo da risultare protraenti in maniera radiale (perpendicolarmente o in maniera inclinata indifferentemente) dall’asse stesso verso l’esterno. In maniera indifferente solo una parte o l’intera lunghezza dell’asse può essere ricoperta da tali setole. In tal maniera, vedi a tal scopo figura 6, si realizzano due spazzole 20 e 21 tali per cui la rotazione delle loro setole definisce ogni una rispettivamente un corpo di rivoluzione idoneo per la spazzolatura e avente una superficie laterale di rivoluzione 22 particolarmente atta a tale scopo.
Tra le varie forme possibili del corpo di rivoluzione, dipendenti dunque dal taglio, lunghezza e predisposizione delle setole lungo l’asse, si può ad esempio distinguere la forma in cui il corpo di rivoluzione, e conseguenzialmente anche la superficie laterale 22, à ̈ del tipo sostanzialmente cilindrico (vedi ad esempio la predisposizione delle setole ortogonali di figura 5 e conseguente rotazione dello stesso). Alternativamente può essere prevista un’applicazione di setole anche in corrispondenza della testa dell’asse, definendo così una forma complessiva del corpo di rivoluzione del tipo sostanzialmente a proiettile (come descritto in figura 1) e in cui si distingue di conseguenza una superficie laterale attiva per la pulitura con sezione sostanzialmente a forma di proiettile.
Una seconda possibile configurazione realizzativa dell’invenzione può prevedere un solo asse rotativo invece che due 17 e 18 contrapposti a V. Tale singolo asse può inoltre essere predisposto in maniera ortogonale rispetto all’albero di rotazione come sopra descritto attraverso una corona oppure essere coassiale ad esso. In questo ultimo caso la soluzione risulta costruttivamente più semplice in quanto non à ̈ necessario l’utilizzo della corona dentata, bensì l’asse risulta integrato nella parte terminale dell’albero stesso. In tal caso le asole vengono sostituite con un’unica apertura 7 ricavata sulla testa dell’elemento tubolare.
In tutte le configurazioni descritte può eventualmente, ma non necessariamente, essere previsto un dispositivo di inversione della rotazione della o delle spazzole. Questo può facilmente essere ottenuto prevedendo ad esempio un motorino elettrico già predisposto con tale funzionalità di inversione del suo senso di rotazione. In tal maniera selezionando uno o l’altro verso di rotazione si consente di selezionare la rotazione della o delle spazzole nel senso orario o antiorario. Alternativamente, nel caso di motorino elettrico ad un solo senso di rotazione, si può prevedere di interporre una ulteriore ruota dentata tra il pignone e la corona. In tal maniera quando il pignone agisce direttamente sulla corona si ha un verso di rotazione mentre quando agisce sulla ruota intermedia la rotazione risultante sulla corona sarà nel verso opposto. Naturalmente tale soluzione deve prevedere un dispositivo di movimentazione dell’albero tale da portarlo selettivamente a contatto o con la corona per un verso di rotazione o con la ruota intermedia per l’altro verso di rotazione.
Infine, in tutte le configurazioni descritte, à ̈ possibile prevedere un motorino elettrico dotato di variatore di velocità in modo tale da avere la possibilità di settare più velocità di rotazione e prevedere un attacco delle spazzole del tipo intercambiabile.
Inoltre in tutte le configurazioni il motorino elettrico può essere sostituito con motorino di altra natura.
Avendo strutturalmente descritto la presente invenzione, passiamo adesso ad una descrizione di funzionamento della stessa e con particolare riferimento alla prima configurazione preferita. Il funzionamento della altre configurazioni realizzabili à ̈ infatti del tutto equivalente.
Agendo opportunamente sul pulsante 10 di accensione e spegnimento ON/OFF, si può operare l’accensione del dispositivo. In tal maniera la rotazione del motore conduce in rotazione l’albero con il pignone 13 e le relative due spazzole 20 e 21 attraverso l’accoppiamento con la corona 14. Accostando le due spazzole all’arcata dentaria, ad esempio quella inferiore come rappresentato in figura 7, la conformazione a V à ̈ tale per cui la superficie laterale 22 di rivoluzione definita dalla rotazione delle setole accarezza una predeterminata superficie dei denti. Sempre la figura 7 mette a paragone<l’angolo>α<prima di operare l’accostamento delle due><spazzole e l’angolo>β<maggiore dell’angolo>α<a seguito>dell’accostamento. In tal senso à ̈ evidente la funzionalità delle suddette asole 7. In virtù infatti dell’elasticità stessa dei materiali realizzativi degli assi di rotazione 17 e 18 o prevedendo una connessione degli stessi alla corona di tipo elastico à ̈ possibile prevedere un certo grado di cedevolezza elastica degli assi consentendo una apertura dell’angolo originario della V in funzione della pressione esercitata contro la superficie del dente ed un ritorno alla condizione angolare iniziale al termine di tale pressione. In tal maniera le asole consentono tale movimento di apertura e chiusura degli assi e conseguentemente un ottimo adattamento delle spazzole alla conformazione specifica dell’arcata dentaria dell’utilizzatore. Sempre la figura 7 mostra il verso di rotazione delle spazzole. Tale verso, come mostrato schematicamente anche in figura 8, consente di rimuovere lo sporco partendo dal colletto 23 del dente (attaccatura alla gengiva) verso l’esterno seguendo dunque una profilassi di pulitura corretta. In base dunque all’arcata specifica che si pulisce à ̈ sufficiente posizionare il dispositivo correttamente affinché la rotazione delle spazzole esegua tale tipo di pulitura. Inoltre, nel caso di possibilità di inversione della rotazione, à ̈ sufficiente semplicemente settare il verso di rotazione orario o antiorario necessario al fine di rimuovere lo sporco come descritto.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per l’igiene orale (1) comprendente: - Un motore (8) rotativo; - Mezzi di spazzolatura dei denti (19); - Mezzi di trasmissione (11) interposti tra il motore e detti mezzi di spazzolatura e atti a trasformare la rotazione del motore in una rotazione corrispondente dei mezzi di spazzolatura; e caratterizzato dal fatto che detti mezzi per la spazzolatura (19) comprendono almeno una spazzola (20) comprendente un asse (17) di rotazione ed una pluralità di setole predisposte lungo l’asse in modo tale che la rotazione di dette setole definisca un corpo di rivoluzione destinato in uso alla spazzolatura della superficie dentale ed in cui detto asse à ̈ predisposto in modo tale che detto corpo possa essere portato a contatto con detta superficie dentale in una maniera tale che la sua rotazione determini un contatto delle setole con detta superficie del dente che si muove dal colletto verso l’esterno del dente.
  2. 2. Dispositivo per l’igiene orale (1), secondo rivendicazione 1, in cui detto corpo di rivoluzione comprende una superficie di rivoluzione laterale (22).
  3. 3. Dispositivo per l’igiene orale (1), secondo rivendicazione 1, in cui à ̈ previsto un elemento tubolare cavo (2) comprendente un corridoio (5) di alloggiamento per almeno detti mezzi di trasmissione (11).
  4. 4. Dispositivo per l’igiene orale (1), secondo rivendicazione 2, in cui detto elemento tubolare cavo comprende almeno un’asola (7) per consentire il passaggio dal corridoio verso l’esterno di almeno un asse.
  5. 5. Dispositivo per l’igiene orale (1), secondo rivendicazione 1, in cui à ̈ prevista una seconda spazzola (21) comprendente un secondo asse (18) di rotazione con una pluralità di setole predisposte lungo detto secondo asse in modo tale che la rotazione di dette setole definisca una seconda superficie (22) di rivoluzione ed in cui detto primo (17) e detto secondo asse (18) sono rispettivamente montati in maniera da risultare reciprocamente incrociati a forma sostanzialmente di V secondo un predeterminato angolo α<.>
  6. 6. Dispositivo per l’igiene orale (1), secondo rivendicazione 5, in cui detta connessione a V di detto primo (17) e detto secondo asse (18) à ̈ elastica in modo tale che una maggiore o minore pressione delle spazzole sulla superficie dentale induca una maggiore o minore apertura dell’angolo.
  7. 7. Dispositivo per l’igiene orale (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui dette setole risultano predisposte in maniera protraente radialmente verso l’esterno dell’asse.
  8. 8. Dispositivo per l’igiene orale (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie laterale (22) di rivoluzione à ̈ sostanzialmente di tipo cilindrica.
  9. 9. Dispositivo per l’igiene orale (1), secondo una o più rivendicazioni dalla 1 alla 8 , in cui detti mezzi di trasmissione (11) comprendono: - un albero rotativo (12), detto albero comprendendo alla sua sommità un ingranaggio (13) in forma di pignone; - Una corona dentata (14) accoppiata al pignone e comprendente una prima (15) ed una seconda sede (16) di attacco in corrispondenza della sua faccia anteriore (15’) e posteriore (16’) rispettivamente per detto primo e detto secondo asse.
  10. 10. Dispositivo per l’igiene orale (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui sono previsti mezzi per invertire la rotazione della spazzola.
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