ITPD970099A1 - Portaplacchetta inclinato - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE

TITOLO: “PORTAPLACCHETTA INCLINATO”

RIASSUNTO: Trattasi di particolare supporto a forma inclinata, ad inclinazione variabile, atto a contenere una placchetta di forma triangolare o circolare.Detto supporto, completo di placchetta, viene fissato sulla superficie di un rullo destinato alla macinazione di vario materiale, tramite viti poste sul portaplacchetta.

DESCRIZIONE: Il particolare supporto sopra descritto ha la funzione di contenere un’utensile (placchetta) di forma triangolare o circolare.

La scelta della forma sara’ determinata dal tipo di materiale che la macchina dovrà’ triturare.

Il supporto completo di placchetta viene inserito su di un rullo che mediante la sua rotazione permette la macinazione di vari tipi di materiale tra cui: legno ed affini, plastica, stoffa, noci di cocco, juta e gomma con il conseguente recupero di tale materiale che altrimenti sarebbe destianto alle discariche.

Si tenga presente che il recupero del materiale di scarto , come sopra elencato, e’ possibile solo se:

- la macinazione produce una granulometria adeguata al liuti izzo immediato del prodotto macinato.

- la produzione di macinato risulta essere di grossi quantitativi in pochi minuti.

Tutto questo viene garantito solo ed esclusivamente dal numero di placchette inserite all’interno di un rullo di macinazione.

La forma di tale particolare, anche se costituito da un’ unico pezzo

si può suddividere in due parti ,

-una zona piana destinata all’appoggio su di un rullo,

-una zona destinata a supportare la placchetta di macinazione.

La parte piana del portaplacchetta, ha la stessa configurazione di una linguetta per albero, essa presenta due estramita’ , anteriore e posteriore, arrotondate, una superficie inferiore piana ed una superficie superiore in parte piana ed in parte con una protuberanza di forma triangolare o circolare.

La zona piana del portaplacchetta andra’ inserita totalmente all’intemo di una sede creata tramite fresatura su di una struttura cilindrica chiamata rullo di macinazione, il quale conterrà, a seconda della sua lunghezza e del suo diametro, un determinato numero di portaplacchette.

La parte protuberante del supporto uscirà totalmente dalla circonferenza del rullo macinatore permettendo l’appoggio della placchetta, in questo modo avremmo una superficie di taglio perpendicolare alla circonferenza del rullo macinatore.

Sulla parte protuberante vi e’ un foro passante il quale permette, una volta posizionata la placchetta, di fissarla definitivamente al portaplacchette.

Sulla superficie piana del portaplacchetta si presentano due fori passanti situati posteriormente all’appoggio della placchetta.

Questi due fori contengono due viti del tipo T.S.P.E.I. le quali permettono il fissaggio del portaplacchette al rullo macinatore mentre la sede creata tramite fresatura evita lo spostamento del portaplacchette tangenzialmente al rullo assorbendo totalmente gli urti.

Non rimane escluso che la quantità di viti necessarie al fissaggio del portaplacchetta e il loro posizionamento lungo il portaplacchetta stesso, è variabile dipendentemente dalla funzione che la macchina deve assolvere. Così il loro numero può variare da un minimo di una, a due, a più viti; il loro posizionamento può essere anteriore, posteriore, o entrambe le posizioni contemporaneamente, all’appoggio della placchetta.

Le dimensioni del supporto e la sua inclinazione possono variare, pur mantenendo la stessa forma, in base al tipo di materiale da macinare e in base al quantitativo di materiale macinato richiesta dal cliente utilizzatore.

Il materiale di cui e’ costituito il portaplacchette può variare sempre in base al tipo di materiale da macinare.

Generalmente sarà costruito in C45 oppure in altri casi

in semplice trafilato.

Sfruttando la nuova forma del portaplacchette della ditta

si potrà’ ovviare a tutti quei problemi fino ad ora presenti sull’argomento macinazione.

La forma innovativa del portaplacchette permette:

1) II posizionamento a scalare (vista la sua forma), consentendo una produzione granulometrica ottimale senza l’ausilio di vagli.

Tale granulometria permette il recupero totale del materiale senza ulteriori macinazioni e conseguenti aggravi di spesa per le aziende del settore.

2) L’ inserimento di innumerevoli supporti su rulli di vario diametro e di varia lunghezza.

Il numero elevato di portaplacchette consente una macinazione veloce con rumorosità’ minima.

3) Il numero elevato di portaplacchette permette inoltre di evitare

il surriscaldamento del rullo e l’inevitabile fusione soprattuto di materiale plastico durante la macinazione.

4) l’utilizzo della placchetta triangolare su sei spigoli mediante semplice rotazione consentendo in questo modo di utilizzare la placchetta anche se uno degli spigoli di taglio si dovesse rovinare.

5) la regolazione della granulometria del materiale macinato alzando o abbassando il portaplacchette dalla sede del rullo variando in questo modo la superficie di impatto.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI: 1) La novità’ e soprattutto l’ essenzialità’ del portaplacchette risulta essere la particolare forma , la quale permette l’inserimento di innumerevoli elementi su di un rullo garantendo un risultato ottimale sia dal punto di vista granulometrico sia dal punto di vista quantitativo senza l’ausilio di un vaglio. L’ elevata quantità’ di portaplacchette inseriti garantisce inoltre la macinazione di materiale plastico che fino a questo momento ha determinato fusioni e conseguenti difficolta’ di recupero. La forma permette anche la regolazione delle dimensioni del materiale macinato alzando il supporto dalla sede di appoggio, interponendo degli spessori senza tuttavia modificare il numero di portaplacchette.