ITPD20140018U1 - Tenda per esterni - Google Patents

Tenda per esterni

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Publication number
ITPD20140018U1
ITPD20140018U1 ITPD2014U000018U ITPD20140018U ITPD20140018U1 IT PD20140018 U1 ITPD20140018 U1 IT PD20140018U1 IT PD2014U000018 U ITPD2014U000018 U IT PD2014U000018U IT PD20140018 U ITPD20140018 U IT PD20140018U IT PD20140018 U1 ITPD20140018 U1 IT PD20140018U1
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IT
Italy
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column
awning
pin
axis
rotoidal
Prior art date
Application number
ITPD2014U000018U
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English (en)
Inventor
Danieli Lorenzo
Original Assignee
Gibus Spa
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Filing date
Publication date
Application filed by Gibus Spa filed Critical Gibus Spa
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Priority to DE201520001731 priority patent/DE202015001731U1/de
Priority to FR1551836A priority patent/FR3018299B3/fr
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F10/00Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins
    • E04F10/02Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of flexible canopy materials, e.g. canvas ; Baldachins
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F10/00Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins
    • E04F10/02Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of flexible canopy materials, e.g. canvas ; Baldachins
    • E04F10/06Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of flexible canopy materials, e.g. canvas ; Baldachins comprising a roller-blind with means for holding the end away from a building
    • E04F10/0607Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of flexible canopy materials, e.g. canvas ; Baldachins comprising a roller-blind with means for holding the end away from a building with guiding-sections for supporting the movable end of the blind

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Architecture (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Tents Or Canopies (AREA)
  • Blinds (AREA)

Description

TENDA PER ESTERNI
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Il presente trovato concerne una tenda per esterni secondo il preambolo della rivendicazione indipendente numero 1.
La tenda di cui trattasi è destinata ad essere impiegata per la copertura di superfici esterne proteggendole dagli agenti atmosferici ed in particolare dal sole e dalla pioggia. La tenda in oggetto è indicata per la realizzazione di pergole, di verande e più in generale di strutture di copertura, sia in giardini di abitazioni private che in spazi aperti di luoghi pubblici, quali ad esempio ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari o altre strutture.
La suddetta tenda può essere ancorata alla parete murale, al soffitto o ad una travatura di un edificio ovvero può essere di tipo isolato, essendo sostenuta da una struttura di supporto dedicata di tipo autoportante.
La tenda oggetto del presente trovato rientra pertanto nel settore industriale della produzione di tende per la copertura di ambienti esterni.
Stato della tecnica
Sono note sul mercato numerose soluzioni di tende per esterni comprendenti una struttura di supporto la quale è fissata al terreno e/o addossata ad una parete di un edificio ed è dotata di due longheroni laterali tra i quali è sospeso un telo di copertura di una sottostante superficie del suolo. Più in dettaglio, i due longheroni sono sostenuti, ad una loro estremità anteriore, da due colonne verticali, e sono fissati, ad una loro estremità posteriore, ad una parete verticale, quale ad esempio il muro di un edificio adiacente alla superficie da coprire.
In particolare, sono note sul mercato tende del tipo a falde, in cui il telo della tenda è sospeso sopra alla superficie da coprire vincolato ad una pluralità di profili frangitratta, i quali sono disposti trasversalmente ai longheroni laterali e sono impegnati scorrevolmente alle loro estremità in guide predisposte sui longheroni medesimi mediante, ad esempio, carrelli di scorrimento.
Sono altresì previsti mezzi di trascinamento dei profili della tenda, i quali comprendono cinghie di trascinamento alloggiate all’interno dei longheroni ed atte a spostare i profili frangitratta lungo le guide dei longheroni medesimi, per movimentare il telo tra una posizione estesa, in cui quest’ultimo è sostanzialmente disteso sopra alla superficie da ricoprire, ed una posizione raccolta, in cui i suddetti profili sono addossati l’uno all’altro con il telo che è raccolto in una pluralità di falde affiancate, ciascuna delle quali si estende tra una coppia di profili successivi.
I longheroni della struttura di supporto della tenda sono solitamente disposti inclinati verso il basso dalla loro estremità posteriore (fissata a parete) alla loro estremità anteriore (sostenuta dalle colonne) per far scendere l’acqua piovana verso il lato anteriore della tenda.
Sono note sul mercato tende in cui l’estremità anteriore di ciascun longherone è incernierata alla sommità della corrispondente colonna mediante un’articolazione rotoidale dotata di un asse di rotazione orizzontale, al fine di consentire, in fase di installazione della tenda, di regolare l’inclinazione dei longheroni per disporre questi ultimi con la desiderata pendenza per lo scolo dell’acqua piovana.
Ad esempio, la domanda di brevetto WO 2012/153357 descrive una tenda per esterni dotata di articolazioni rotoidali ciascuna delle quali comprende un corpo di collegamento fissato alla sommità della corrispondente colonna e disposto tra due piastre parallele fissate all’estremità anteriore del corrispondente longherone. Il corpo di collegamento è incernierato alle due piastre per consentire in fase di installazione di posizionare il longherone con diverse inclinazioni rispetto alla colonna.
Più in dettaglio, il corpo di collegamento di ciascuna articolazione rotoidale è dotato di più fori in cui sono fissati corrispondenti tasselli, i quali sono inseriti in corrispondenti scanalature arcuate ricavate sulle piastre fissate al longherone ed estendentisi per archi di una circonferenza avente centro sull’asse di rotazione dell’articolazione rotoidale. In fase di installazione della tenda è possibile ruotare le piastre (fissate al longherone) rispetto al corrispondente corpo di collegamento (fissato alla colonna), mediante scorrimento relativo dei tasselli fissati al corpo di collegamento all’interno delle scanalature arcuate delle piastre, al fine di regolare l’inclinazione del longherone rispetto alla colonna.
Inoltre, la tenda comprende tre coppie di gusci di copertura per ciascuna articolazione rotoidale, di cui una prima coppia di gusci per rivestire l’elemento di collegamento fissato alla colonna, una seconda coppia di gusci per rivestire le piastre fissate al longherone, ed una terza coppia di gusci per coprire i tasselli del corpo di collegamento e le scanalature arcuate delle piastre.
Un inconveniente della tenda di tipo noto descritta nella domanda di brevetto WO 2012/153357 consiste nel fatto che non consente fissare in maniera particolarmente salda i longheroni alle corrispondenti colonne a causa dei possibili scostamenti di posizione dei tasselli del corpo di collegamento nelle corrispondenti scanalature arcuate delle piastre delle articolazioni rotoidali.
Un ulteriore inconveniente della tenda di tipo noto descritta nella domanda di brevetto WO 2012/153357 è dovuta al fatto che le articolazioni rotoidali di questa tenda non consentono di regolare con elevata precisione l’inclinazione dei longheroni rispetto alle colonne a causa delle tolleranze dimensionali di realizzazione dei componenti delle articolazioni medesime.
Un ulteriore inconveniente delle tende di tipo noto sopra descritte è dovuto al fatto che risultano costruttivamente complesse e costose da realizzare.
Presentazione del trovato
In questa situazione, il problema alla base del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti delle soluzioni di tipo noto sopra citate, mettendo a disposizione una tenda per esterni costruttivamente stabile e strutturalmente sicura. Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una tenda per esterni, la quale consenta di regolare in maniera particolarmente precisa l’inclinazione tra longheroni e corrispondenti colonne, in particolare senza lasciare fessurazioni tra i longheroni e le corrispondenti colonne.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una tenda per esterni semplice da assemblare.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una tenda per esterni, la quale sia costruttivamente semplice ed economica da realizzare.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una tenda per esterni, la quale sia di semplice e rapida manutenzione.
Questi ed altri scopi ancora vengono tutti raggiunti dalla tenda per esterni secondo le rivendicazioni allegate.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
− la figura 1 mostra una vista in prospettiva dall’alto della tenda per esterni oggetto del presente trovato;
− la figura 2 mostra una vista in prospettiva dall’alto di un particolare della tenda illustrata in figura 1 relativo al collegamento angolare tra un longherone e la corrispondente colonna;
− la figura 3 illustra una vista laterale del particolare della tenda in oggetto illustrato in figura 2;
− la figura 4 mostra un particolare della tenda in oggetto relativo ad una articolazione di collegamento tra longherone e colonna, con alcune parti della tenda asportate per meglio evidenziarne altre;
− la figura 5 mostra una vista in prospettiva posteriore dal basso dell’articolazione illustrata in figura 4, con alcune parti in trasparenza per meglio evidenziarne altre; − la figura 6 mostra una vista laterale dell’articolazione illustrata in figura 4, con alcune parti in trasparenza per meglio evidenziarne altre.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 una tenda per esterni oggetto del presente trovato.
La tenda 1 di cui trattasi è indicata per la realizzazione di pergole, di verande e più in generale di strutture di copertura di ambienti esterni, quali ad esempio giardini di abitazioni private e spazi aperti di luoghi pubblici come ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari, ecc.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure la tenda 1 per esterni, oggetto del presente trovato, comprende almeno due colonne 2 appoggiate al suolo, ed almeno due longheroni 3 tra loro paralleli ed affiancati, ed anteriormente supportati dalle suddette colonne 2.
Più in dettaglio, ciascuna colonna 2 si sviluppa lungo una prima direzione di sviluppo X tra una sua estremità inferiore 4, destinata ad essere fissata al suolo (preferibilmente mediante tasselli e tirafondi impiantati nel suolo), ed una sua opposta estremità superiore 5 vincolata al corrispondente longherone 3.
Inoltre, ciascuno longherone 3 si sviluppa longitudinalmente lungo una seconda direzione di sviluppo Y tra una sua estremità posteriore 6 ed una sua opposta estremità anteriore 7 vincolata all’estremità superiore 5 della corrispondente colonna 2 per essere supportata da quest’ultima.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, la tenda 1 è addossata ad una parete verticale (quale ad esempio il muro di un edificio) alla quale sono ancorate le estremità posteriori 6 dei longheroni 3.
In accordo con una diversa forma realizzativa non illustrata, la tenda 1 è dotata di due ulteriori colonne poste a sostegno delle estremità posteriori 6 dei longheroni 3, realizzando in questo modo una struttura autoportante.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, la tenda 1 comprende una trave 8, sostanzialmente orizzontale, posta a collegamento tra i due longheroni 3, e posizionata preferibilmente distanziata dalle estremità anteriori 7 dei longheroni 3 in particolare ad una distanza compresa tra circa 1/3 ed 1/4 della lunghezza dei longheroni 3 medesimi.
Vantaggiosamente, la tenda 1 comprende un telo 9, il quale è disposto tra i due longheroni 3 per coprire una sottostante superficie del suolo ed è supportato da una pluralità di profili frangitratta 10 disposti trasversalmente ai longheroni 3 e scorrevolmente impegnati a questi ultimi.
Più in dettaglio, preferibilmente, il telo 9 della tenda 1 si estende tra un suo bordo posteriore, vincolato in particolare ad un profilo fisso 11 assicurato alle estremità posteriori 6 dei longheroni 3, ed un opposto bordo anteriore vincolato ad un profilo frontale 10’ dei suddetti profili frangitratta 10.
Ovviamente, senza per questo uscire dalla tutela della presente privativa, la tenda 1 in oggetto potrà comprendere anche più di due longheroni 3 tra loro paralleli, e più teli 9 di copertura ciascuno disposto tra una corrispondente coppia di longheroni 3 affiancati. Vantaggiosamente, ciascun longherone 3 è dotato di una guida longitudinale, parallela alla seconda direzione di sviluppo Y, e alla quale sono scorrevolmente impegnati i corrispondenti terminali dei profili frangitratta 10.
Vantaggiosamente, ciascun profilo frangitratta 10 porta montato ai suoi terminali corrispondenti carrelli di scorrimento (non illustrati), ciascuno dei quali è dotato di rotelle folli scorrevolmente inserite all’interno delle guide longitudinali dei longheroni 3, in modo di per sé noto al tecnico del settore e per questo non ripreso in dettaglio. La tenda 1 comprende preferibilmente mezzi di trascinamento dei profili frangitratta 10 atti a spostare questi ultimi lungo le guide longitudinali dei longheroni 3, per movimentare il telo 9 tra una posizione distesa, in cui esso è sostanzialmente esteso sopra alla superficie da coprire, ed una posizione raccolta, in cui i suddetti profili frangitratta 10 sono addossati l’uno all’altro con il telo 9 che è raccolto in una pluralità di falde affiancate, ciascuna delle quali si estende tra una coppia di profili frangitratta 10 successivi.
Più in dettaglio, i mezzi di trascinamento comprendono preferibilmente due cinghie di trascinamento ciascuna delle quali è avvolta attorno ad una prima e ad una seconda puleggia di rinvio posizionate in corrispondenza rispettivamente delle estremità anteriori 7 e posteriori 6 dei longheroni 3.
In particolare, ciascuna cinghia di trascinamento è alloggiata all’interno del corrispondente longherone 3 e porta fissato il carrello di scorrimento del corrispondente terminale del profilo frontale 10’.
Operativamente, le seconde pulegge di rinvio sono azionate a ruotare mediante un motore o in modo manuale (ad esempio mediante un’asta di comando impegnata attraverso uno snodo all’albero delle seconde pulegge) per movimentare le cinghie di trascinamento ad avanzare in un primo verso di avanzamento per portare il telo 9 nella posizione raccolta, ed in un secondo opposto verso di avanzamento per portare il telo 9 nella posizione distesa.
I longheroni 3 della tenda 1 sono vantaggiosamente disposti con la loro seconda direzione di sviluppo Y inclinata verso il basso dalla loro estremità posteriore 6 (fissata a parete) alla loro estremità anteriore 7 (sostenuta dalle colonne 2), in modo tale da mantenere il telo 9 parimenti inclinato per favorire la discesa dell’acqua piovana verso il bordo anteriore del telo 9 medesimo.
Vantaggiosamente, il profilo frontale 10’ della tenda 1 supporta una grondaia 12 atta a ricevere al suo interno l’acqua che scende dal bordo anteriore del telo 9. Tale grondaia 12 comprende in particolare un profilato tubolare cavo estendentesi longitudinalmente lungo l’intero sviluppo del bordo anteriore del telo 9, tra due proprie estremità laterali posizionate ciascuna sotto al corrispondente longherone 3 della tenda 1. Il profilato tubolare della grondaia 12 è dotato superiormente di una apertura di ingresso 13, attraverso la quale l’acqua proveniente dal telo 9 entra nella grondaia 12, ed è dotato a ciascuna estremità laterale di un’apertura di scolo 14, attraverso la quale l’acqua esce dalla grondaia 12 cadendo esternamente all’area sottostante al telo 9.
Secondo il presente trovato, la tenda 1 comprende due articolazioni rotoidali 15, ciascuna delle quali è posta a collegamento tra l’estremità anteriore 7 del corrispondente longherone 3 e l’estremità superiore 5 della corrispondente colonna 2, per consentire, in fase di assemblaggio della tenda 1, di regolare l’inclinazione dei longheroni 3, come descritto in dettaglio nel seguito.
Ciascuna articolazione rotoidale 15 comprende un primo corpo di collegamento 16 fissato in corrispondenza dell’estremità superiore 5 della rispettiva colonna 2, ed un secondo corpo di collegamento 17 fissato in corrispondenza dell’estremità anteriore 7 del rispettivo longherone 3, ed incernierato al primo corpo di collegamento 16 mediante un perno 18 avente asse Z sostanzialmente orizzontale e disposto ortogonalmente rispetto alla prima direzione di sviluppo X della colonna 2 e alla seconda direzione di sviluppo Y del longherone 3.
In accordo con l’idea alla base del presente trovato, ciascuna articolazione rotoidale 15 comprende un primo corpo girevole 19 imperniato al primo corpo di collegamento 16 (fissato alla colonna 2), posizionato distanziato dal perno 18, e dotato di un primo asse di rotazione W1 parallelo all’asse Z del perno 18 medesimo; inoltre, l’articolazione rotoidale 15 comprende un secondo corpo girevole 20 imperniato al secondo corpo di collegamento 17 (fissato al longherone 3), posizionato distanziato dal perno 18 e dotato di un secondo asse di rotazione W2 parallelo all’asse Z del perno 18.
Inoltre, ciascuna articolazione rotoidale 15 comprende un elemento di tiraggio 21 posto a collegamento tra il primo ed il secondo corpo girevole 19, 20 ed azionabile per variare la distanza tra il primo ed il secondo corpo girevole 19, 20 medesimi al fine di regolare l’inclinazione del secondo corpo di collegamento 17 rispetto al primo corpo di collegamento 16, in modo tale da regolare l’inclinazione del corrispondente longherone 3 rispetto alla corrispondente colonna 2 in fase di assemblaggio della tenda 1.
In particolare, ciascuna colonna 2 delimita con il corrispondente longherone 3 un angolo α estendentesi tra la prima e la seconda direzione di sviluppo X e Y rispettivamente della colonna 2 e del longherone 3.
L’apertura di tale angolo α dipende in maniera proporzionale dalla distanza tra i due corpi girevoli 19, 20 regolata mediante l’elemento di tiraggio 21.
Essendo la colonna 2 predisposta in posizione verticale, ad una maggiore ampiezza dell’angolo α tra la colonna 2 ed il rispettivo longherone 3, corrisponde una maggiore inclinazione di quest’ultimo rispetto al suolo.
Vantaggiosamente, il primo ed il secondo corpo girevole 19, 20 sono dotati rispettivamente di un primo e di un secondo foro trasversale 22, 23 ortogonali rispettivamente al primo e al secondo asse di rotazione W1, W2 e sviluppantisi preferibilmente in maniera passante attraverso il corrispondente corpo girevole 19, 20. Inoltre, l’elemento di tiraggio 21 comprende un corpo allungato 21’, preferibilmente astiforme, formato vantaggiosamente da una vite di regolazione 24, ed inserito nei suddetti fori trasversali 22, 23 dei corpi girevoli 19, 20. In particolare, il corpo allungato 21’ è dotato di una prima porzione di estremità 25’ vincolata al primo corpo girevole 19 (imperniato al primo corpo di collegamento 16 fissato alla colonna 2), e di una seconda porzione di estremità 25’’ vincolata al secondo corpo girevole 20 (imperniato al secondo corpo di collegamento 17 fissato al longherone 3), in modo tale da trattenere i due corpi girevoli 19, 20 ad una determinata distanza, predisposta in fase di assemblaggio della tenda 1 e che determina una corrispondente ampiezza dell’angolo α tra il primo ed il secondo corpo di collegamento 16, 17 dell’articolazione rotoidale 15 e determina pertanto la corrispondente inclinazione del longherone 3 rispetto alla colonna 2. Preferibilmente, almeno una delle suddette porzioni di estremità 25’, 25’’ del corpo allungato 21’ è impegnata per avvitamento al corrispondente corpo girevole 19, 20, in modo tale da poter azionare il corpo allungato 21’ in avvitamento o in svitamento per variare la distanza tra i due corpi girevoli 19, 20.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, il corpo allungato 21’ dell’elemento di tiraggio 21 è ottenuto, come detto in precedenza, con la vite di regolazione 24, la quale è dotata di un gambo 24’ filettato inserito nei fori trasversali 22, 23 dei corpi girevoli 19, 20 ed impegnato per avvitamento, in corrispondenza della prima porzione di estremità 25’, al primo corpo girevole 19; inoltre, la vite di regolazione 24 è dotata, sulla seconda porzione di estremità 25’’, di una testa 24’’ impegnata in battuta sul secondo corpo girevole 20.
Preferibilmente, il gambo 24’ della vite di regolazione 24 è inserito in maniera folle all’interno del secondo foro trasversale 23 del secondo corpo girevole 20 (su cui va in battuta la testa 24’’ della vite di regolazione 24) ed è avvitata nel primo foro trasversale 22, filettato, del primo corpo girevole 19.
Operativamente, avvitando la vite di regolazione 24 nel primo foro trasversale 22 del primo corpo girevole 19, la testa 24’’ della vite di regolazione 24 è portata ad agire in battuta sul secondo corpo girevole 20 in modo tale da tirare in avvicinamento i due corpi girevoli 19, 20 l’uno verso l’altro. Conseguentemente, il primo ed il secondo corpo di collegamento 16, 17 dell’articolazione rotoidale 15 (ai quali sono imperniati rispettivamente il primo ed il secondo corpo girevole 19, 20) sono sollecitati a ruotare (attorno all’asse Z del perno 18) l’uno verso l’altro riducendo l’ampiezza dell’angolo α tra la corrispondente colonna 2 ed il corrispondente longherone 3. Essendo la colonna 2 destinata ad essere fissata verticalmente al suolo, ciò comporta una corrispondente riduzione dell’inclinazione del longherone 3 rispetto al suolo.
Svitando la vite di regolazione 24 dal primo foro trasversale 22 del primo corpo girevole 19, la testa 24’’ della vite di regolazione 24 è allontanata dal secondo corpo girevole 20, consentendo pertanto di allontanare quest’ultimo dal primo corpo girevole 19. In questo modo, il primo ed il secondo corpo di collegamento 16, 17 dell’articolazione rotoidale 15 possono essere ruotati in allontanamento l’uno dall’altro aumentando l’ampiezza dell’angolo α tra la corrispondente colonna 2 ed il corrispondente longherone 3, aumentando conseguentemente l’inclinazione del longherone 3 rispetto al suolo.
In particolare, a seguito dell’azionamento in avvitamento o in svitamento della vite di regolazione 24, la variazione della distanza tra i due corpi girevoli 19, 20 della rispettiva articolazione rotoidale 15 (e la corrispondente variazione dell’angolo tra i due rispettivi corpi di collegamento 16, 17) comporta conseguenti variazioni degli angoli definiti tra la vite di regolazione 24 e ciascun elemento di collegamento 16, 17, le quali variazioni sono determinate da corrispondenti rotazioni di ciascun corpo girevole 19, 20 attorno al rispettivo asse di rotazione W1, W2.
Vantaggiosamente, il primo ed il secondo asse di rotazione W1, W2 rispettivamente del primo e del secondo corpo girevole 19, 20 sono posizionati sostanzialmente alla stessa distanza dall’asse Z del perno 18. In questo modo, il primo ed il secondo corpo girevole 19, 20 sono disposti in posizione simmetrica rispetto alla bisettrice dell’angolo α tra longherone 3 e colonna 2. Conseguentemente, la vite di regolazione 24 (posta a collegamento tra i due corpi girevoli 19, 20) è posizionata ortogonalmente alla bisettrice dell’angolo α, qualunque sia il valore dell’ampiezza di tale angolo α (e pertanto qualunque sia l’inclinazione del longherone 3 rispetto alla colonna 2). In questo modo, la vite di regolazione 24 è sempre posizionata con un angolo di inclinazione rispetto al primo corpo di collegamento 16 uguale all’angolo di inclinazione rispetto al secondo corpo di collegamento 17, comportando una distribuzione simmetrica delle forze e degli spostamenti angolari sui due corpi di collegamento 16, 17.
In accordo con una diversa forma realizzativa del presente trovato (non illustrata nelle allegate figure), il corpo allungato 21’ dell’elemento di tiraggio 21 di ciascuna articolazione rotoidale 15 è ottenuto con un’asta filettata impegnata per avvitamento ai due corpo girevoli 19, 20 mediante corrispondenti dadi avvitati alle corrispondenti porzioni di estremità 25’, 25’’ del corpo allungato 21’ ed impegnati in battuta sul corrispondente corpo girevole 19, 20.
Vantaggiosamente, il primo corpo di collegamento 16 di ciascuna articolazione rotoidale 15 (fissato alla colonna 2) comprende una prima staffa 26 dotata di una prima base 26’ solidalmente vincolata alla corrispondente colonna 2, e di due primi bracci 26’’ sviluppantisi tra loro paralleli in aggetto dalla prima base 26’, preferibilmente ortogonali a quest’ultima.
Inoltre, il secondo corpo di collegamento 17 (fissato al longherone 3) comprende una seconda staffa 27 dotata di una seconda base 27’ fissata al corrispondente longherone 3 e di due secondi bracci 27’’ tra loro paralleli e sviluppantisi in aggetto dalla seconda base 27’ e preferibilmente ortogonali a quest’ultima.
I primi bracci 26’’ della prima staffa 26 sono vantaggiosamente inseriti tra i secondi bracci 27’’ della seconda staffa 27 e sono incernierati a questi ultimi ai mediante il perno 18.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, ciascun corpo girevole 19, 20 di ciascuna articolazione rotoidale 15 è ottenuto con un cilindro metallico disposto tra i bracci 26’’, 27’’ della corrispondente staffa 26, 27 e girevolmente vincolato ai suddetti bracci 26’’, 27’’ mediante viti di imperniatura 28, 29 inserite in corrispondenti forature ricavate nei bracci 26’’, 27’’ ed avvitate al corrispondente corpo cilindrico.
Vantaggiosamente, il secondo corpo di collegamento 17 di ciascuna articolazione rotoidale 15 (fissato al rispettivo longherone 3) è dotato di una prima fenditura passante 30 disposta allineata con la testa 24’’ della vite di regolazione 24 dell’elemento di tiraggio 21.
In questo modo, vantaggiosamente, in fase di assemblaggio della tenda 1, un operatore può agevolmente agire con uno strumento (quale ad esempio un cacciavite o una chiave a brugola) sulla testa 24’’ della vite di regolazione 24 dell’elemento di tiraggio 21 passando attraverso la suddetta prima fenditura 30.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, la prima fenditura passante 30 è ricavata sulla seconda base 27’ della seconda staffa 27 (fissata al longherone 3) con forma preferibilmente allungata secondo la seconda direzione di sviluppo Y del corrispondente longherone 3.
Vantaggiosamente, ciascuna colonna 2 della tenda 1 in oggetto comprende un primo corpo tubolare 31 il quale è ottenuto preferibilmente mediante un profilato metallico cavo, in particolare in alluminio estruso, all’interno del quale è almeno parzialmente alloggiato il primo corpo di collegamento 16 della corrispondente articolazione rotoidale 15.
Il primo corpo tubolare 31 di ciascuna colonna 2, in corrispondenza dell’estremità superiore 5 di quest’ultima, è dotato di un bordo superiore 31’ tagliato ad angolo acuto secondo un piano di taglio γ inclinato rispetto alla prima direzione di sviluppo X della colonna 2 e rivolto verso il longherone 3.
Vantaggiosamente, ciascun longherone 3 comprende un secondo corpo tubolare 32, il quale è ottenuto preferibilmente mediante un profilato metallico cavo, in particolare in alluminio estruso, ed alloggia preferibilmente al suo interno i suddetti mezzi di trascinamento dei profili frangitratta 10 a cui è appeso telo 9 della tenda 1.
In particolare, ciascun longherone 3 comprende, in corrispondenza della sua estremità anteriore 7, un profilato di rivestimento 33 (ottenuto preferibilmente in alluminio estruso) e posizionato allineato al secondo corpo tubolare 32.
Il secondo corpo tubolare 32 ed il profilato di rivestimento 33 alloggiano al loro interno il secondo corpo di collegamento 17 della corrispondente articolazione rotoidale 15 e sono fissati a quest’ultimo preferibilmente mediante prime e seconde viti di fissaggio 34, 35, le quali sono inserite in corrispondenti primi e secondi fori passanti ricavati rispettivamente sul secondo corpo tubolare 32 e sul profilato di rivestimento 33 e sono avvitate alla seconda base 27’ della seconda staffa 27.
Vantaggiosamente, il profilo di rivestimento 33 è dotato di un bordo anteriore 33’ tagliato ad angolo acuto secondo il suddetto piano di taglio γ e posizionato adiacente al bordo superiore 31’ del corpo primo tubolare 31 della colonna 2.
Preferibilmente, il suddetto piano di taglio γ è disposto sulla bisettrice dell’angolo α tra la corrispondente colonna 2 ed il corrispondente longherone 3, in modo tale che il bordo superiore 31’ del primo corpo tubolare 31 della corrispondente colonna 2 sia tagliato con un angolo della stessa ampiezza dell’angolo con cui è tagliato il bordo anteriore 33’ del profilato di rivestimento 33 del corrispondente longherone 3.
Vantaggiosamente, l’asse Z del perno 18 di ciascuna articolazione rotoidale 15 giace sul suddetto piano di taglio γ del primo corpo tubolare 31 della corrispondente colonna 2 e del bordo anteriore 33’ del profilato di rivestimento 33 del corrispondente longherone 3. In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, il primo corpo di collegamento 16 di ciascuna articolazione rotoidale 15 comprende un’anima metallica 36, realizzata preferibilmente in alluminio estruso, disposta all’interno del primo corpo tubolare 31 della corrispondente colonna 2, solidalmente fissata a quest’ultimo mediante mezzi di fissaggio (descritti nel seguito), e dotata di una faccia superiore 36’ su cui è fissata in appoggio la prima base 26’ della corrispondente prima staffa 26.
Più in dettaglio, preferibilmente, ciascuna prima staffa 26 è fissata sulla faccia superiore 36’ della corrispondente anima metallica 36 mediante viti di trattenimento 37 inserite in corrispondenti terzi e quarti fori passanti ricavati rispettivamente sulla prima base 26’ della prima staffa 26 e nell’anima metallica 36, ed impegnate in avvitamento a corrispondenti dadi 38 agenti su una faccia inferiore 36’’ dell’anima metallica 36 medesima.
Vantaggiosamente, i suddetti mezzi di fissaggio (che trattengono l’anima metallica 36 solidale al primo corpo tubolare 31 della corrispondente colonna 2) comprendono un collante adesivo interposto tra l’anima metallica 36 e la superficie interna del corpo primo tubolare 31. In questo modo l’anima metallica 36 è fissata alla colonna 2 senza la necessità di realizzare forature sul primo corpo tubolare 31 e senza l’impiego di viti che rimarrebbero a vista sulla superficie esterna della colonna 2.
Le operazioni di montaggio della tenda 1 in oggetto prevedono una prima fase di fissaggio della prima staffa 26 del primo corpo di collegamento 16 di ciascuna articolazione rotoidale 15 alla corrispondente anima metallica 36, preferibilmente mediante le suddette viti di trattenimento 37 e i corrispondenti dadi 38.
Quindi, è prevista una fase di inserimento dell’anima metallica 36 di ciascuna articolazione rotoidale 15 all’interno del primo corpo tubolare 31 della corrispondente colonna 2, posizionando l’asse Z del perno 18 dell’articolazione rotoidale 15 sul piano di taglio γ del bordo superiore 31’ del primo corpo tubolare 31.
In tale fase di inserimento, l’anima metallica 36 è fissata al primo corpo tubolare 31 della corrispondente colonna 2 preferibilmente mediante il suddetto collante adesivo. È prevista altresì una fase di regolazione dell’inclinazione del secondo corpo di collegamento 17 rispetto al primo corpo di collegamento 16 di ciascuna articolazione rotoidale 15, agendo mediante uno strumento sulla testa 24’’ della vite di regolazione 24 per azionare quest’ultima in avvitamento o in svitamento rispetto al primo foro trasversale 22 del primo corpo girevole 19, in modo tale da ridurre o aumentare l’angolo tra il primo ed il secondo corpo di collegamento 16, 17. Più in dettaglio, agendo sulla vite di regolazione 24, i due corpi di collegamento 16, 17 vengono fatti ruotare attorno all’asse Z del perno 18 della corrispondente articolazione rotoidale 15 fino a determinare l’ampiezza dell’angolo α corrispondente alla prefissata inclinazione del longherone 3 della tenda 1 rispetto alla colonna 2.
Successivamente, è prevista una seconda fase di fissaggio del profilato di rivestimento 33 di ciascun longherone 3 alla seconda staffa 27 del secondo copro di collegamento 17 della corrispondente articolazione rotoidale 15, preferibilmente mediante le seconde viti di fissaggio 35. In tale seconda fase di fissaggio il bordo anteriore 33’ del profilato di rivestimento 33 è posizionato sostanzialmente adiacente al bordo superiore 31’ del primo corpo tubolare 31 della colonna 2.
Successivamente, è prevista una fase di serraggio di ciascuna articolazione rotoidale 15, in cui la corrispondente vite di regolazione 24 è azionata in avvitamento per tirare i due corpi di collegamento 16, 17 uno verso l’altro al fine di comprimere il bordo anteriore 33’ del profilato di rivestimento 33 contro il bordo superiore 31’ del primo corpo tubolare 31 della colonna 2, fissando in questo modo il profilato di rivestimento 33 e la colonna 2 nella posiziona desiderata.
In particolare, la vite di regolazione 24 di ciascuna articolazione rotoidale 15 impedisce la rotazione in allontanamento dei corrispondenti corpi di collegamento 16, 17, impedendo in questo modo variazioni di inclinazione tra la corrispondente colonna 2 ed il corrispondente longherone 3.
Inoltre, la suddetta fase di serraggio consente di eliminare qualsiasi fessurazione significativa tra il bordo superiore 31’ di ciascuna colonna 2 ed il bordo anteriore 33’ del profilato di rivestimento 33 del corrispondente longherone 3 spingendo i due bordi 31’, 33’ ad appoggiarsi l’uno contro l’altro.
Vantaggiosamente, il profilato di rivestimento 33 è dotato di una seconda fenditura passante, disposta allineata con la prima fenditura passante 30 del secondo corpo di collegamento 17 dell’articolazione rotoidale 15, al fine di consentire all’operatore di raggiungere la testa 24’’ della vite di regolazione 24 durante la suddetta fase di serraggio.
Le suddette fasi operative di montaggio della tenda 1 sono eseguite vantaggiosamente nella sede di produzione della tenda 1 medesima, consentendo di fornire agli installatori la colonne 2 con le corrispondenti articolazioni rotoidali 15 ed i profilati di rivestimento 33 dei corrispondenti longheroni 3 già completamente montati.
Nel sito di installazione della tenda 1, gli operatori dovranno semplicemente fissare le colonne 2 al suolo, inserire i mezzi di trascinamento del telo 9 nei secondi corpi tubolari 32 dei longheroni 3, fissare le estremità posteriori 6 di questi ultimi a parete e quindi fissare i secondi corpi tubolari 32 dei longheroni 3 ai secondi copri di collegamento 17 delle articolazioni rotoidali 15 delle corrispondenti colonne 2, preferibilmente mediante le suddette prime viti di fissaggio 34.
Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tenda (1) per esterni, la quale comprende: − almeno due colonne (2), ciascuna delle quali si sviluppa lungo una prima direzione di sviluppo (X) tra una estremità inferiore (4), destinata ad essere fissata al suolo, ed una opposta estremità superiore (5); − almeno due longheroni (3) tra loro paralleli, ciascuno dei quali si sviluppa longitudinalmente lungo una seconda direzione di sviluppo (Y) tra una estremità posteriore (6) ed una opposta estremità anteriore (7) vincolata all’estremità superiore (5) della corrispondente colonna (2); − almeno due articolazioni rotoidali (15), ciascuna delle quali è posta a collegamento tra l’estremità anteriore (7) del corrispondente longherone (3) e l’estremità superiore (5) della corrispondente colonna (2), e comprende un primo corpo di collegamento (16) fissato in corrispondenza dell’estremità superiore (5) di detta colonna (2), ed un secondo corpo di collegamento (17) fissato in corrispondenza dell’estremità anteriore (7) di detto longherone (3) ed incernierato a detto primo corpo di collegamento (16) mediante almeno un perno (18) avente asse (Z) ortogonale alla prima direzione di sviluppo (X) di detta colonna (2) e alla seconda direzione di sviluppo (Y) di detto longherone (3); detta tenda (1) essendo caratterizzata dal fatto che ciascuna detta articolazione rotoidale (15) comprende: − un primo corpo girevole (19) imperniato a detto primo corpo di collegamento (16), posizionato distanziato da detto perno (18), e dotato di un primo asse di rotazione (W1) parallelo all’asse (Z) di detto perno (18); − un secondo corpo girevole (20) imperniato a detto secondo corpo di collegamento (17), posizionato distanziato da detto perno (18), e dotato di un secondo asse di rotazione (W2) parallelo all’asse (Z) di detto perno (18); − almeno un elemento di tiraggio (21) posto a collegamento tra detto primo e detto secondo corpo girevole (19, 20), ed azionabile per variare la distanza tra detto primo e detto secondo corpo girevole (19, 20) al fine di regolare l’inclinazione di detto secondo corpo di collegamento (17) rispetto a detto primo corpo di collegamento (16).
  2. 2. Tenda (1) per esterni secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo e detto secondo corpo girevole (19, 20) sono dotati rispettivamente di un primo e di un secondo foro trasversale (22, 23), ortogonali rispettivamente e detto primo e a detto secondo asse di rotazione (W1, W2); detto elemento di tiraggio (21) comprendendo almeno un corpo allungato (21’), il quale è inserito nel primo e nel secondo foro trasversale (22, 23) rispettivamente di detto primo e di detto secondo corpo girevole (19, 20), ed è dotato di una prima porzione di estremità (25’) vincolata a detto primo corpo girevole (19), e di una seconda porzione di estremità (25’’) vincolata a detto secondo corpo girevole (20).
  3. 3. Tenda (1) per esterni secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che almeno una di dette porzioni di estremità (25’, 25’’) di detto corpo allungato (21’) è impegnata per avvitamento al corrispondente corpo girevole (19, 20).
  4. 4. Tenda (1) per esterni secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto corpo allungato (21’) è ottenuto con una vite di regolazione (24), la quale è dotata di un gambo (24’) inserito nei fori trasversali (22, 23) di detti corpi girevoli (19, 20) ed impegnato per avvitamento, in corrispondenza di detta prima porzione di estremità (25’), a detto primo corpo girevole (19); detta vite di regolazione (24) essendo dotata, su detta seconda porzione di estremità (25’’), di una testa (24’’) impegnata in battuta su detto secondo corpo girevole (20).
  5. 5. Tenda (1) per esterni secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il gambo (24’) di detta vite di regolazione (24) è avvitato nel primo foro trasversale (22), filettato, di detto primo corpo girevole (19).
  6. 6. Tenda (1) per esterni secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto che detto secondo corpo di collegamento (17) è dotato di una prima fenditura passante (30) disposta allineata con la testa (24’’) di detta vite di regolazione (24), per consentire di agire con uno strumento su detta testa (24’’).
  7. 7. Tenda (1) per esterni secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 4 alla 6, caratterizzata dal fatto che il gambo (24’) di detta vite di regolazione (24) è inserito in maniera folle all’interno del secondo foro trasversale (23) di detto secondo corpo girevole (20).
  8. 8. Tenda (1) per esterni secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il primo ed il secondo asse di rotazione (W1, W2) rispettivamente di detto primo e di secondo corpo girevole (19, 20) sono posizionati sostanzialmente alla stessa distanza dall’asse (Z) di detto perno (18).
  9. 9. Tenda (1) per esterni secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo corpo di collegamento (16) comprende una prima staffa (26) dotata di una prima base (26’) solidalmente vincolata a detta colonna (2), e di due primi bracci (26’’) tra loro paralleli e sviluppantisi in aggetto da detta prima base (26’); detto secondo corpo di collegamento (17) comprendendo una seconda staffa (27) dotata di una seconda base (27’) fissata a detto longherone (3), e di due secondi bracci (27’’) sviluppantisi tra loro paralleli in aggetto da detta seconda base (27’) ed incernierati ai primi bracci (26’’) di detta prima staffa (26) mediante detto perno (18).
  10. 10. Tenda (1) per esterni secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuna detta colonna (2) comprende un primo corpo tubolare (31) all’interno del quale è almeno parzialmente alloggiato il primo corpo di collegamento (16) della corrispondente articolazione rotoidale (15); detto primo corpo tubolare (31), in corrispondenza dell’estremità superiore (5) di detta colonna (2), essendo dotato di un bordo superiore (31’) tagliato ad angolo acuto secondo un piano di taglio (γ) inclinato rispetto alla prima direzione di sviluppo (X) di detta colonna (2) e rivolto verso detto longherone (3); ciascun detto longherone (3) comprendendo, in corrispondenza di detta estremità anteriore (7), un profilato di rivestimento (33) il quale alloggia almeno parzialmente al suo interno il secondo corpo di collegamento (17) della corrispondente articolazione rotoidale (15); detto profilato di rivestimento (33) essendo dotato di un bordo anteriore (33’) tagliato ad angolo acuto secondo detto piano di taglio (γ) ed adiacente al bordo superiore (31’) di detto primo corpo tubolare (31) di detta colonna (2).
  11. 11. Tenda (1) per esterni secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che l’asse (Z) del perno (18) di detta articolazione rotoidale (15) giace su detto piano di taglio (γ).
  12. 12. Tenda (1) per esterni secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzata dal fatto che detto primo corpo di collegamento (16) comprende almeno un’anima metallica (36) disposta all’interno di detto primo corpo tubolare (31), solidalmente fissata a quest’ultimo mediante mezzi di fissaggio, e dotata di una faccia superiore (36’) su cui è fissata in appoggio la prima base (26’) della prima staffa (26) del primo corpo di collegamento (16) di detta articolazione rotoidale (15).
  13. 13. Tenda (1) per esterni secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di fissaggio comprendono un collante adesivo interposto tra detta anima metallica (36) e la superficie interna di detto primo corpo tubolare (31).
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