ITPD20130089A1 - Procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio - Google Patents

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Description

PROCEDIMENTO PER IL LAVAGGIO INDUSTRIALE DI VETRERIA DA LABORATORIO
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio per ridurre il rumore di fondo delle misurazioni chimico-fisiche.
Sono note varie norme ISO riguardanti le metodiche e i comportamenti tecnici da adottare per una esecuzione perfetta di una metodica di misurazione chimico-fisica ufficiale, un metodo di prova certificato o una produzione farmacologica secondo le GLP (Good Laboratory Practice) nel campo della farmacopea.
Il primo punto citato dalle norme ISO e dagli standard è il calcolo del residuo nella propria vetreria di laboratorio.
Questo calcolo serve ad individuare le presenze di prodotti residui nella vetreria stessa, che determinano nelle successive misurazioni, un rumore di fondo ovvero un errore nei risultati.
Questa pratica però è spesso disattesa, poiché l'errore standard di un laboratorio lo comprende nella misurazione globale dell'errore generato mediamente.
La presenza di un rumore di fondo nelle vetrerie utilizzate costringe ad una ripetizione dell'analisi e della misurazione, ove questo sia possibile, creando comunque condizioni sempre differenti e non calcolabili poichè sempre variabili.
Con questa tecnica non si ottengono però delle misure corrispondenti alla misura reale, che è quella che si avrebbe qualora la vetreria avesse residui pari allo zero assoluto.
Per quanto riguarda i lavaggi cui vengono assoggettate le vetrerie, essi possono definirsi inefficaci se non garantiscono una riduzione molto importante dei residui presenti, che sono quelli che generano successivamente il rumore di fondo. Talvolta i lavaggi generano un effetto contrario, perché possono far elevare il rumore di fondo invalidando per difetto o per eccesso le prove analitiche che vengono successivamente fatte non avendo un giusto "BJAS" (errore sistematico) dato che non vi è una certificazione di zero assoluto di residui nella vetreria, unica condizione che eliminerebbe le incertezze dei risultati.
A fronte di queste problematiche note lo scopo principale del presente trovato è quello di ottenere un lavaggio, che possa essere certificato, con anioni e ioni chelanti, ovvero sostanze che riducono od inibiscono i residui presenti nella vetreria stessa complessando i residui, precipitandoli per poi eliminarli con il lavaggio e risciacquo in acqua ultrapura.
Ulteriore scopo è quello di ottenere il recupero e di conseguenza l'analisi dei residui del ciclo di lavaggio, cosicché sarà possibile determinare e quindi certificare l'assenza o comunque la massima riducibilità degli stessi, rilasciando un certificato di misura ufficiale.
Un ulteriore scopo è quello di fornire al laboratorio di analisi un insieme di dati che dovrà semplicemente gestire per ottenere un valore numerico certo, per determinare il rumore di fondo presente nella vetreria utilizzata.
Non ultimo scopo è quello di trattare la vetreria in modo che abbia praticamente un residuo pari a zero, cosicché tutti i laboratori di prova che eseguono misure sensibili, quali di micro grammi, pico grammi, nano grammi, femto grammi risolvano il problema della incertezza della misurazione eseguita.
Gli scopi proposti ed altri ancora che risulteranno maggiormente dalla descrizione che segue, vengono raggiunti da un procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio caratterizzato dal fatto di presentare le seguenti fasi operative:
FASE 1
- Lavaggio della vetreria con acqua ultrapura e con sostanze antivirali antifungine;
- Primo lavaggio con una soluzione di sali per legare i cationi(+);
- Lavaggio antimicrobico e successivo risciacquo con acqua ultrapura;
- Lavaggio con soluzioni di sali per legare gli anioni(-) presenti.
Lo schema è illustrato nell'allegata tavola di disegno con la figura 1.
In sostanza il procedimento avviene nel modo che verrà ora descritto.
La vetreria da lavare in modo industriale e controllato, viene consegnata alla "lavanderia" che normalmente ne fa uno stoccaggio in una zona filtro, ove tiene il magazzino della vetreria sporca.
Successivamente, all'inizio del trattamento, la vetreria viene lavata con acqua pura e successivamente con delle sostanze antivirali ed antifungine.
Vantaggiosamente questo lavaggio può essere eseguito anche con clorexidina.
La clorexidina è un disinfettante chimico ad azione antisettica ad ampio spettro d'azione che è attivo contro i batteri Gram-positivi e Gramnegativi ed anche verso i miceti.
La vetreria così trattata viene passata in una camera di lavaggio, ove viene effettuato un primo lavaggio con acido etilendiamminoepta-acetico (EDEA) capace di legare gli ioni(+) presenti nella vetreria.
Successivamente e per la medesima finalità viene eseguito un lavaggio con acido etilediamminotetraacetico (EDTA).
Successivamente viene eseguito un ulteriore lavaggio antimicrobico (ET-OH), con ossido di etilene.
La vetreria viene successivamente risciacquata con acqua ultrapura.
La fase successiva è costituita da un lavaggio con n,idrossibenzitilendiammino-tetra-acetico (HEBD) e successivamente da un ulteriore lavaggio con acido dimercaptopropansolfonico (DMPS) per il trattamento degli anioni presenti.
Queste sostanze legano infinitesime quantità di anioni a cationi.
Alla fine viene eseguito un risciacquo finale e viene eseguito un prelievo del campione di lavaggio, dalla pompa di ricircolo dell'apparecchiatura che lavora in circuito chiuso e viene effettuato un controllo con misurazione cromatografica ionica, gascromatografica di massa (GC MASSA) o cromatografica liquida ad alta prestazione (HPLC).
In una seconda fase, eseguita in una camera bianca, viene effettuata l'asciugatura e la sterilizzazione della vetreria e successivamente il confezionamento sotto vuoto.
Convenientemente i lavaggi della FASE 1 vengono eseguiti con lavatrici a circuito chiuso e a temperature non superiore a 35-40°Centigradi.
Nella FASE 2, in camera bianca, o ambiente equipollente (cabina bianca) ove avviene l'asciugatura e la sterilizzazione la temperatura potrà arrivare ad 80° centigradi ed alla sterilizzazione U.V. o equipollente.
Il procedimento illustrato raggiunge lo scopo di ottenere un lavaggio ottimale e la possibilità di una certificazione della riduzione allo "zero" del rumore residuo, cosa quindi vantaggiosa per l'utilizzo della vetreria lavata e per la correzione ed il controllo delle misure che verranno eseguite nei laboratori di analisi.
Ovviamente i prodotti citati potranno essere sostituiti da prodotti aventi le medesime caratteristiche ed il medesimo modo di impiego.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio caratterizzato dal fatto di presentare le seguenti fasi operative: -FASE 1 - Lavaggio della vetreria con acqua ultrapura e con sostanze antivirali antifungine; - Primo lavaggio con una soluzione di sali per legare gli ioni(+); - Lavaggio antimicrobico e successivo risciacquo con acqua ultrapura; - Lavaggio con soluzioni di sali per legare gli anioni(-) presenti; - FASE 2: asciugatura, sterilizzazione e confezionamento sottovuoto. 2 - Procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sostanza antivirale antifungina impiegata è clorexidina. 3 - Procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il primo lavaggio per legare gli ioni(+), viene effettuato con acido etilendiamminoepta-acetico (EDEA). 4 - Procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il primo lavaggio per legare gli ioni(+), viene ulteriormente effettuato con acido etilediamminicotetra-acetico (EDTA). 5 - Procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che un primo lavaggio per legare gli anioni(-), viene effettuato con n,idrossibenzitilendiammino-tetra-acetico (HEBD). 6 - Procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che un primo lavaggio per legare gli anioni(-), viene effettuato con acido dimercaptopropansolfonico (DMPS). 7 - Procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio caratterizzato dal fatto che i lavaggi vengono effettuati con lavatrici acido dimercaptopropansolfonico (DMPS) 8 - Procedimento per il lavaggio industriale di vetreria da laboratorio, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sterilizzazione e l'asciugatura, vengono effettuate in camera bianca, ad una temperatura intorno agli 80°C.
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