ITPD20100278A1 - Sistema antidecubito con materasso a celle gonfiabili e circuito di gonfiaggio/sgonfiaggio di sicurezza - Google Patents

Description

SISTEMA ANTIDE CUBITO CON MATERASSO A CELLE

GONFIABILI E CIRCUITO DI GONFIA GGIO/S GONFIA GGIO DI

SICUREZZA

DESCRIZIONE

Il presente brevetto è attinente ai materassi antidecubito ed in particolare concerne un nuovo sistema antidecubito con materasso a celle gonfiabili e circuito di gonfiaggio/sgonfiaggio di sicurezza.

Sono noti i sistemi antidecubito per persone costrette a rimanere distese su un letto per un periodo di tempo molto lungo, senza avere la possibilità di muoversi autonomamente.

Le parti del corpo della persona allettata, che rimangono a lungo in appoggio e a contatto con il materasso, subiscono una compressione che, alla lunga, può provocare la formazione di piaghe da decubito di difficile guarigione.

Sono noti i sistemi antidecubito ad aria, a pressione altemata/statica o bassa pressione continua, composti di un materasso formato da una serie di celle gonfiabili e di un circuito pneumatico di gonfiaggio/sgonfiaggio delle celle. Dette celle gonfiabili sono solitamente di forma sostanzialmente cilindrica o con a sezione a otto, sono tra loro affiancate e giustapposte nella direzione longitudinale del materasso e sono tra loro pneumaticamente collegate in modo alternato, A+B, oppure sequenziale, A+B+C, denominati a tre vie. Detto circuito di gonfiaggio/sgonfiaggio comprende in genere almeno un compressore o similare, collegato alle celle.

Dette celle vengono gonfiate/sgonfiate alternativamente con cicli di gonfiaggio sequenziali e predefiniti, ad esempio di dieci minuti, tramite detto compressore e un sistema di scambiatori che spostano l’aria sulle celle da gonfiare e contemporaneamente fanno uscire l’aria dalle altre celle, da sgonfiare.

In questo modo, vengono ridotti i tempi di compressione sulle parti del corpo della persona allettata a contatto con le celle del materasso che risultano gonfiate.

Inconveniente dei sistemi antidecubito del tipo noto consiste nel fatto che la persona avverte il movimento delle celle che si gonfiano e sgonfiano, particolarmente quelle di sostegno del collo e della testa.

Tale movimento risulta fastidioso a molti.

Per risolvere questo inconveniente, sono noti sistemi antidecubito in cui le celle del materasso per il sostegno del collo e della testa della persona, ossia in genere le tre o quattro celle terminali, sono in genere mantenute costantemente gonfiate, essendo collegate alle altre celle tramite valvole di non ritorno che ne impediscono lo sgonfiaggio anche qualora altre celle del corpo del materasso si sgonfiassero, ad esempio in caso di rotture del circuito pneumatico.

Tale eventualità può però provocare altri gravi conseguenti inconvenienti. Infatti, se ad esempio le celle del materasso prossime a dette celle terminali si dovessero accidentalmente e improvvisamente sgonfiare, la persona allettata si troverebbe in una posizione estremamente scomoda, oltretutto senza la possibilità di riaccomodarsi autonomamente o di sgonfiare lei stessa le celle terminali rimaste gonfie.

Inconveniente più grave si verifica nel caso di persone allettate con particolari dispositivi di ausilio alla respirazione, ad esempio intubate, per le quali un improvviso sgonfiaggio delle celle del corpo del materasso adiacenti alle celle terminali potrebbe provocare addirittura danni fisici, mettendo anche a rischio la vita della persona, soprattutto se non dovesse essere soccorsa tempestivamente.

Tale eventualità si verifica particolarmente quando la persona allettata non è ospitata in strutture ospedaliere o altre situazioni in cui non sia garantita un'assistenza continua, ad esempio ospitate in casa.

Per ovviare a tutti i suddetti inconvenienti si è studiato e realizzato un nuovo tipo di sistema antidecubito con materasso a celle gonfiabili e circuito di gonfiaggio/sgonfiaggio di sicurezza.

Compito principale del presente trovato consiste nel fatto di garantire le massime condizioni di sicurezza per la persona allettata, garantendo uno sgonfiaggio tempestivo e automatico delle celle della zona testa, nel caso di sgonfiaggio accidentale di una o più altre celle del corpo del materasso. Altro scopo del presente trovato consiste nel fatto di garantire il massimo comfort per la persona allettata, poiché le celle della zona testa mantengono una pressione di gonfiaggio sempre equilibrata a quella delle celle dei settori rimanenti.

Inoltre, le celle della zona testa, in caso di sgonfiaggio accidentale delle celle rimanenti, si sgonfiano gradualmente e in misura uguale alle altre celle.

Altro scopo del presente trovato è quello di non utilizzare valvole di non ritorno sul condotto di gonfiaggio delle celle della zona testa, che non garantiscono un'adeguata sicurezza per il paziente.

Altro vantaggio del presente trovato è quello di essere efficacemente utilizzabile in situazioni in cui non sia garantita un'assistenza continua, ad esempio in casa, garantendo le massime condizioni di sicurezza per la persona allettata.

Questi ed altri scopi, diretti e complementari, sono raggiunti dal nuovo sistema antidecubito con materasso a celle gonfiabili e circuito di gonfiaggio/sgonfiaggio di sicurezza di dette celle, e dove detto circuito di sicurezza è atto a mantenere almeno le prime una o più celle terminali, ossia le celle di sostegno della testa e del collo della persona allettata, ad una pressione di gonfiaggio costante durante i cicli di gonfiaggio/sgonfiaggio delle altre celle del corpo del materasso, mentre, in caso di rotture o guasti dove una o più di dette altre celle si sgonfiano, detto circuito di sicurezza permette l'istantaneo sgonfiaggio, totale o parziale, di dette una o più celle terminali.

Il nuovo sistema antidecubito comprende quindi detto materasso a celle gonfiabili del tipo di forma sostanzialmente tubolare a sezione cilindrica o a otto o altro, disposte tra loro affiancate nella direzione longitudinale del letto.

Tutte dette celle sono collegate a detto circuito di gonfiaggio/sgonfiaggio, a sua volta comprendente almeno un compressore, condotti per l'aria, e almeno un'unità di controllo dei parametri relativi allo stato di gonfiaggio di una o più di dette celle.

Nella soluzione preferita, dette celle sono suddivise in almeno tre gruppi, dove le celle di ciascun gruppo sono collegate tra loro e a detto circuito di gonfiaggio/sgonfiaggio .

In particolare, almeno un primo gruppo di dette celle è formato dalle prime una o più celle, o celle della zona testa, direttamente collegate a detto compressore e mantenute ad una pressione di gonfiaggio costante.

Dette celle della zona testa sono direttamente collegate a detto compressore senza alcuna valvola di non ritorno che ne impedirebbe lo sgonfiaggio in caso di abbassamento della pressione in qualsiasi zona del circuito e in qualsiasi altra cella.

Le celle rimanenti sono raggruppate in almeno due gruppi, disposte alternate, e dove ciascun gruppo è collegato a detto compressore tramite almeno un dispositivo deviatore, atto a controllare che il gonfiaggio e lo sgonfiaggio delle celle dei due gruppi avvengano in modo alternato secondo una sequenza predefinita.

Qualora si verifichi una rottura di parte di detto circuito, ad esempio a valle di detto deviatore, una o più celle di detti gruppi alternati si sgonfiano.

In questo caso, poiché dette celle della zona testa sono direttamente collegate a detto compressore a monte di detto deviatore, anche tutte le celle della zona testa si sgonfiano in modo graduale ed equilibrato con lo sgonfiaggio delle altre celle.

In questo modo, in condizioni normali, durante i cicli di gonfiaggio/sgonfiaggio delle celle dei settori rimanenti, le celle della zona testa risultano sempre gonfiate a pressione costante.

Al contrario, quando una rottura o un guasto del circuito provoca l'improvviso e accidentale sgonfiaggio di una o più celle di altri settori, le celle della zona testa si sgonfiano automaticamente , garantendo la sicurezza della persona allettata, che non subisce traumi, particolarmente in caso di utilizzo di strumenti di ausilio alla respirazione, ad esempio se la persona è intubata.

Detta unità di controllo, oltre che comandare la sequenza di gonfiaggio/sgonfiaggio dei due o più gruppi di celle alternate, controlla il buon funzionamento e il buono stato del circuito.

Detta unità di controllo comprende ad esempio uno o più sensori che controllano i parametri di funzionamento del compressore e del deviatore, eventualmente attivando segnali di allarme nel caso di valori anomali.

Ad esempio, l'unità di controllo comprende uno o più sensori di rilevamento dei valori di pressione alfintemo del circuito.

Detti valori vengono elaborati da appositi software che rilevano qualunque malfunzionamento legato a valori anomali.

Secondo una soluzione preferita, l'unità di controllo comprende anche uno o più sensori di buon funzionamento del deviatore, rilevando eventuali blocchi del deviatore, che interromperebbero la sequenza di gonfiaggio delle celle.

Le caratteristiche del nuovo sistema antidecubito di sicurezza saranno meglio chiarite dalla seguente descrizione con riferimento alla tavola di disegno, allegata a titolo di esempio non limitativo.

In figura 1 è schematizzato il nuovo sistema antidecubito, con materasso (DI) a celle gonfiabili (A, B, C) e circuito di gonfiaggio/sgonfiaggio di sicurezza (D2), comprendente almeno un compressore (P), condotti per l'aria (11, 12, 13) e almeno un deviatore (D).

Il nuovo sistema antidecubito comprende un materasso (DI) del tipo a celle (A, B, C) gonfiabili, dette celle essendo del tipo di forma sostanzialmente tubolare, ad esempio a sezione cilindrica, come da figura 1, o a otto o altro. Dette celle (A, B, C) sono disposte tra loro affiancate nella direzione longitudinale (X) del materasso (DI).

II corpo del materasso (DI) comprende almeno tre gruppi di dette celle (A, B, C).

Almeno un primo gruppo di celle è formato dalle celle (C) del tratto terminale del materasso, atte all'appoggio della testa e del collo della persona allettata e di seguito chiamate celle della zona testa (C).

II resto del corpo del materasso è suddiviso in almeno due ulteriori gruppi di celle (A, B), disposte alternate.

Le celle di ciascuno di detti gruppi sono tra loro collegate e ciascun gruppo è collegato a detto compressore (P).

In particolare, le celle (A, B) dei gruppi del corpo del materasso sono collegate a detto compressore (P) tramite due condotti (11, 12) e un deviatore (D).

Detto deviatore (D), controllato da un'unità di controllo, provvede ad invertire il flusso dell'aria pompata dal compressore (P) tra i due gruppi di celle (A, B), provocando il loro gonfiaggio/sgonfiaggio alternato secondo una sequenza predefinita.

Le celle della zona testa (A), invece, sono direttamente collegate a detto circuito (D2) tramite un condotto (13) collegato (131) a valle di detto compressore (P) e a monte di detto deviatore (D) e senza alcuna valvola di non ritorno.

Nellesempio rappresentato in figura 1, le celle indicate con la lettera (A) sono sgonfiate, mentre le celle indicate con la lettera (A) sono sgonfiate. In questo modo, il corpo della persona allettata subisce una compressione maggiore in corrispondenza delle celle (C) della zona testa e delle sue parti in appoggio sulle sole celle (B) gonfiate.

Seguendo detta sequenza predefinita, dopo un intervallo di tempo determinato, ad esempio dieci muniti, l'unità di controllo determina l'inversione del deviatore (D), provocando lo sgonfiaggio graduale delle celle (B) gonfiate e il contemporaneo gonfiaggio graduale delle celle sgonfiate (A).

La pressione di gonfiaggio delle celle (C) della zona testa rimane invece costante, in quanto riceve l'aria pompata a monte del deviatore (D).

In questo modo, il corpo della persona allettata subisce una compressione maggiore in corrispondenza delle sue parti in appoggio sulle altre celle (B) gonfiate, mentre le parti precedentemente sollecitate non risultano più comprese.

In questo modo, il nuovo sistema antidecubito impedisce la formazione di piaghe da decubito dovute alla compressione prolungata di alcune parti del corpo della persona allettata sul materasso.

Nel caso di rottura o malfunzionamento di parte del circuito (D2) che comporti l'improvviso e accidentale sgonfiaggio di una o più celle (A, B), anche dette celle della zona testa (C) si sgonfiano istantaneamente e in modo equilibrato con lo sgonfiaggio delle altre celle (A, B).

Infatti, poiché dette celle della zona testa (C) sono collegate direttamente al compressore (P) e senza alcuna valvola di non ritorno, se una parte del circuito (D2) si rompe, con fuoriuscita di aria e perdita di pressione, anche le celle della zona testa (C) si sgonfiano, perdendo pressione in modo graduale, corrispondentemente aalle altre celle (A, B).

Queste sono le modalità schematiche sufficienti alla persona esperta per realizzare il trovato, di conseguenza, in concreta applicazione potranno esservi delle varianti senza pregiudizio alla sostanza del concetto innovativo.

Pertanto con riferimento alla descrizione che precede e alla tavola acclusa si esprimono le seguenti rivendicazioni.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema antidecubito comprendente un materasso (DI) a celle gonfiabili (A, B, C), e un circuito di gonfiaggio/sgonfiaggio (D2) di dette celle (A, B, C) in sequenze alternate e predeterminate, detto circuito (D2) comprendente almeno un compressore (P), condotti per l'aria (11, 12, 13) e almeno un deviatore per il gonfiaggio alternato delle celle (A, B), e dove le celle della zona testa (C), ossia le celle di sostegno della testa e del collo della persona allettata, sono mantenute ad una pressione interna di gonfiaggio costante durante i cicli di gonfiaggio/sgonfiaggio delle altre celle (A, B) del corpo del materasso (DI), caratterizzato dal fatto che dette celle della zona testa (C) sono collegate a detto compressore (P) tramite condotto dell'aria (13) direttamente collegato a detto circuito (D2) di gonfiaggio/sgonfiaggio a valle di detto compressore (P) e a monte di detto deviatore (D), e dove, in caso di rotture o guasti del circuito che comportino lo sgonfiaggio accidentale di una o più di dette celle (A, B) del corpo del materasso (DI), anche dette celle della zona testa (C) si sgonfiano corrispondentemente.
2. 2. Sistema antidecubito, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materasso (DI) comprende almeno due gruppi di celle (A, B), disposte alternate, ciascun gruppo essendo collegato a detto compressore (P) tramite condotti separati (11, 12) confluenti in detto deviatore (D), e dove almeno un'unità di controllo controlla detto deviatore (D) per provocare il gonfiaggio e lo sgonfiaggio di dette celle (A, B) in modo alternato secondo una sequenza predefinita.
3. 3. Sistema antidecubito, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo comprende uno o più sensori che rilevano i parametri di funzionamento di detto compressore (P) e/o di detto deviatore (D), eventualmente attivando segnali di allarme nel caso di valori anomali.
4. 4. Sistema antidecubito, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo comprende uno o più sensori di rilevamento dei valori di pressione all'intemo del circuito (D2), e dove detti valori vengono elaborati da appositi software che rilevano qualunque malfunzionamento legato a valori anomali.