ITPD20080300A1 - Apparato di saldatura. - Google Patents

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ITPD20080300A1 IT000300A ITPD20080300A ITPD20080300A1 IT PD20080300 A1 ITPD20080300 A1 IT PD20080300A1 IT 000300 A IT000300 A IT 000300A IT PD20080300 A ITPD20080300 A IT PD20080300A IT PD20080300 A1 ITPD20080300 A1 IT PD20080300A1
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Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è applicabile al settore delle macchine utensili industriali.
In particolare, la presente invenzione è applicabile al settore degli apparati di saldatura composti da due o più unità distanziate e collegate tra loro mediante fasci di cavi.
Stato della tecnica
Nel settore delle macchine utensili industriali sono note una pluralità di macchine costituite da due o più unità distanziate e collegate tra loro mediante fasci di cavi.
Tali fasci di cavi possono comprendere tubi di collegamento per il trasporto di liquidi o gas e conduttori elettrici per il trasporto di corrente elettrica di alimentazione, segnali di controllo o altro.
Per comodità d’uso, i fasci di cavi sono generalmente racchiusi in un'unica guaina e dotati, alle estremità, di appositi terminali di collegamento alle suddette unità.
Tra le macchine di tal tipo si distinguono alcuni apparati di saldatura adatti ad unire tra loro elementi metallici di vario tipo.
Un valido esempio di apparato di saldatura di uso molto diffuso è costituito dalle saldatrici a filo, ossia saldatrici che sono composte da due unità distinte e distanziate. Una prima unità è chiamata generatore ed è di servizio alla seconda unità che è chiamata alimentatore di filo e alla quale è associata la torcia per la saldatura.
Le due unità sono collegate tra loro da un fascio di cavi generalmente alloggiati all'interno di una guaina a formare un'unica struttura di cavo complessa.
Tra questi cavi si distinguono almeno un cavo elettrico di potenza, adatto al trasporto della corrente di saldatura dal generatore all’alimentatore, almeno un tubo per il passaggio del gas di protezione della saldatura ed uno o più cavi elettrici aggiuntivi. Questi ultimi sono utilizzati per il trasporto dell’alimentazione elettrica dal generatore all’alimentatore di filo e per la scambio di segnali di controllo.
Poiché gli apparati di saldatura sono generalmente utilizzati in cantieri edili, meccanici o di altra tipologia, è evidente che può capitare che le unità che le compongono siano separate tra loro da grandi distanze.
È senz’altro evidente che nel caso di apparati di saldatura complessi come, ad esempio, le succitate le saldatrici a filo, il numero di elementi componenti i fasci di cavi sono numerosi con la conseguenza che la struttura di cavo risultante presenta una sezione particolarmente allargata e un peso rilevante.
In particolare, il numero di cavi elettrici aggiuntivi per i segnali di controllo della saldatura che si devono scambiare le due o più unità può essere molto elevato.
Nel caso di esempio delle saldatrici a filo, inoltre, il cavo elettrico di potenza e il tubo del gas presentano una sezione particolarmente ampia a causa, rispettivamente, della portata elettrica e della portata di gas che devono garantire.
È evidente che una struttura di cavo di questo tipo risulta pesante e ingombrante non solo per l’elevata sezione del cavo risultante, ma anche per le elevate dimensioni e l'elevato peso delle parti terminali per il collegamento alle unità.
Come detto, alcuni ambiti di utilizzo degli apparati di saldatura costringono gli operai a distanziare notevolmente le unità che le compongono. Un esempio lampante è costituito dall’utilizzo in cantieri navali dove la prima unità è generalmente posizionato nella banchina, mentre la seconda unità trova posto all’interno della nave.
La conseguenza di ciò è che il fascio di cavi di collegamento tra le due unità presenta lunghezze notevoli, anche di svariate decine di metri. Data la dimensione e la composizione del fascio di cavi, è ovvia conseguenza che il cavo risultante presenta un peso notevole e tale da renderlo difficilmente trasportabile e difficilmente dislocabile in loco da parte degli operai.
Tale inconveniente è aggravato dal fatto che, in caso di rottura o danneggiamento del cavo risultante o anche solo di qualcuno dei terminali, è necessario procedere alla sostituzione dell'intero fascio con notevole dispendio di energia, tempo e denaro.
Lo stesso dicasi se si sta utilizzando un fascio di cavi che si rivela troppo corto per eseguire saldature in alcuni punti del cantiere. In questa situazione la sostituzione con un cavo risultante più lungo diviene ancor più gravoso per il fatto che il nuovo cavo sarà ancor più pesante e quindi ancor più difficile da maneggiare.
Presentazione dell’invenzione
Uno scopo generale del presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti sopra lamentati mettendo a disposizione un apparato di saldatura che consenta di utilizzare fasci di cavi più leggeri e maneggevoli.
Uno scopo particolare nell’ambito dello scopo generale sopra accennato è quello di realizzare un apparato di saldatura che consenta di semplificare la struttura del cavo di collegamento tra le unità dell’apparato diminuendone la sezione.
Ne consegue che un altro scopo del presente brevetto è di diminuire la complessità di manutenzione del fascio di cavi di collegamento tra le unità di un apparato di saldatura.
Questi scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un apparato di saldatura in accordo con la rivendicazione principale.
In particolare, l’apparato di saldatura proposto comprende:
- almeno una prima unità provvista almeno di un generatore di corrente;
- almeno una seconda unità suscettibile di essere separata da una distanza di lavoro da detta prima unità e disposta in prossimità dell’oggetto da saldare;
- almeno un fascio di cavi per il collegamento tra dette prima e seconda unità per il trasporto almeno dell'alimentazione elettrica di detta seconda unità e di segnali elettrici di controllo dei parametri di saldatura,
e si caratterizza per il fatto che dette prima e seconda unità comprendono mezzi di ricetrasmissione di segnali con una tecnica ad onde convogliate per lo scambio di almeno uno di detti segnali di controllo tramite uno o più cavi elettrici appartenenti a detto fascio e destinati all’alimentazione elettrica di detta seconda unità.
In sostanza, l'invenzione si distingue dall’arte nota per il fatto che la comunicazione di almeno una parte dei segnali di controllo tra le unità dell’apparato di saldatura, se non tutti, avviene mediante una tecnica ad onde convogliate, ossia modulando i segnali di controllo e sovrapponendoli all’alimentazione elettrica della seconda unità in modo di poterli trasmettere nella stessa coppia di conduttori elettrici. In tal modo, diminuisce drasticamente il numero di cavi del fascio e, di conseguenza, la sezione ed il peso del cavo risultante.
Evidentemente, anche un metodo di comunicazione per la ricetrasmissione dei segnali di controllo tra le unità componenti di un tale apparato, raggiunge gli scopi dell’invenzione.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il fascio di cavi è alloggiato all’interno di una guaina di protezione e assieme definiscono un tratto modulare di lunghezza inferiore alla distanza di lavoro che separa le due unità. Inoltre, ciascun tratto presenta terminali di estremità multifunzionali che consentono il collegamento simultaneo dei cavi del fascio con corrispondenti terminali di estremità multifunzionali associati ad un tratto modulare similare e/o ad una tra la prima e la seconda unità.
In sostanza, il fascio di cavi è riunito in un unico cavo risultante avente struttura modulare, ossia composto da una pluralità a piacere di tratte corte.
Tali tratte saranno quindi ancor meno pesanti e più facilmente maneggiabili. Inoltre, la rottura o il danneggiamento del cavo risultante comporterà la sostituzione solamente delle tratte interessate diminuendo la difficoltà di intervento, i tempi di manutenzione e i costi.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, dell’apparato di saldatura secondo l’invenzione, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 rappresenta l'apparato di saldatura dell’invenzione in vista schematizzata;
la FIG. 2 rappresenta un'ulteriore vista schematizzata dell’apparato di saldatura dell'invenzione;
la FIG. 3 rappresenta una forma di esecuzione dell’apparato di saldatura dell’invenzione.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento alle figure allegate, si osserva un apparato di saldatura 1 comprendente almeno una prima unità 2 provvista almeno di un generatore di corrente. Quest’ultimo è adatto a fornire alimentazione elettrica ad almeno una seconda unità 3, componente anch'essa l’apparato di saldatura 1 dell’invenzione, suscettibile di essere separata dalla prima unità 2 da una distanza di lavoro e disposta in prossimità dell’oggetto da saldare.
Le suddette due unità 2, 3 sono reciprocamente collegate mediante almeno un fascio di cavi 4 utilizzato per il trasporto dell'alimentazione elettrica della seconda unità 3 e di segnali elettrici di controllo dei parametri di saldatura.
La forma di esecuzione che si descrive, quindi, è relativa ad un apparato di saldatura composto di due unità. Ovviamente, con ciò non si vuole porre limiti a forme di esecuzione differenti che comprendano ulteriori unità.
II fascio di cavi 4 di un apparato di saldatura 1 può comprendere almeno un tubo 5 per il passaggio di un gas. In particolare, in alcuni apparati tale gas è diretto responsabile della saldatura, mentre in altri, come ad esempio in un apparato di saldatura ad arco elettrico, esso è un gas inerte ed è utilizzato per la protezione della saldatura.
Nel caso di saldatrice ad arco elettrico, il fascio di cavi 4 comprende sicuramente almeno un cavo elettrico di potenza 6 per il trasporto di corrente di saldatura dalla prima unità 2 alla seconda unità 3.
Il generatore elettrico della prima unità 1 è, quindi, di potenza adeguata per produrre tensione e corrente continua adatte ad essere usate nella saldatura di metalli. La saldatura è eseguita mediante una torcia associata alla seconda unità 3 e generalmente avviene con l'ausilio di materiale d’apporto.
Per tale motivo, nell'esempio di esecuzione dell'invenzione che si sta trattando, la seconda unità 3 comprende anche un motore per l’erogazione di filo di apporto che va alimentato ed opportunamente comandato secondo le esigenze della saldatura, esigenze che cambiano continuamente ed in tempi brevissimi e richiedono ripetuti interventi sull’alimentazione del suddetto motore.
Di conseguenza, la prima unità 2 deve essere perfettamente a conoscenza dello stato della saldatura e dei comandi dell'operatore. Ciò rende necessario una numerosa quantità di segnali di controllo che, nella tecnica nota, viaggiano ciascuno su un conduttore elettrico differente dagli altri.
Ciò che appare evidente è che generalmente la prima unità 2 è particolarmente voluminosa, pesante e complessa, soprattutto a causa della tipologia di generatore di alimentazione elettrica che si deve utilizzare, mentre la seconda unità 3 risulta più compatta e leggera, quindi facilmente trasportabile.
Per tali motivi, spesso le due unità 2, 3 sono disposte ad una distanza di lavoro particolarmente elevata. Infatti, il normale modo di procedere è quello di disporre la prima unità 2 in un luogo ove essa sia facilmente trasportabile, e di spostare la seconda unità 3 nei punti del cantiere ove si devono eseguire saldature.
È tuttavia chiaro che, come anticipato, il fascio di cavi 4 di collegamento fra le unità 2, 3 secondo l’arte nota presenta una struttura particolarmente complessa e pesante a causa della numerosità e delle sezioni dei cavi che lo compongono. Non solo, anche i terminali presenti alle estremità del fascio risultano numerosi, ingombranti e tali da aumentare il peso e la difficile maneggiabilità del fascio.
Opportunamente, quindi, l’invenzione proposta prevede che la prima 2 e la seconda unità 3 comprendono mezzi di ricetrasmissione 7 di segnali con una tecnica ad onde convogliate per lo scambio di almeno uno dei segnali di controllo tramite uno o più cavi elettrici 8 appartenenti al fascio 4 e destinati all’alimentazione elettrica della seconda unità 3.
Ciò significa che uno o più segnali di controllo, se non tutti, vengono scambiati tra le due unità 2, 3 servendosi dei cavi di alimentazione elettrica 8 della seconda unità 3. È evidente che così facendo si diminuisce notevolmente la numerosità dei cavi del fascio 4 diminuendo di conseguenza peso e ingombri del cavo risultante 9.
Secondo un aspetto dell’invenzione, i mezzi di ricetrasmissione 7 sono bidirezionali per consentire la trasmissione dei segnali di controllo da una unità all’altra. Tuttavia, ciò non limita l'invenzione ad altre forme di esecuzione dove i mezzi di ricetrasmissioni sono unidirezionali essendo sufficiente, ad esempio, che solo la seconda unità comunichi segnali di controllo alla prima. Quest’ultima reagirà, ad esempio, modificando il valore di corrente di saldatura e/o la portata del gas.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, i mezzi di ricetrasmissione 7 comprendono almeno un circuito elettronico modulatore 10 di segnali in frequenza e almeno un circuito elettronico demodulatore 11 di segnali in frequenza. Tali due circuiti 10, 11 sono disposti, nel caso di mezzi bidirezionali, in ciascuna delle unità 2, 3 e servono a modulare in frequenza i segnali di controllo che successivamente saranno sovrapposti all’alimentazione elettrica della seconda unità 3 realizzando una tecnica di ricetrasmissione di segnali a onde convogliate.
Le modulazioni eseguibili possono essere di diverso tipo. È possibili infatti utilizzare la modulazione di frequenza o di fase, di ampiezza, d'impulso o altre tipologie. La scelta può essere determinata, ad esempio, dalla quantità di informazione da trasmettere o dalla tipologia di interferenze e disturbi che gli altri cavi del fascio 4 possono provocare sui segnali di controllo così modulati. Si pensi, infatti, ad un apparato di saldatura ad arco elettrico: la potenza della corrente di saldatura fornita dalla prima unità 2 alla seconda 3 unitamente alle repentine variazioni impulsive che essa può presentare dovute all'instabilità dell’arco, alla sua accensione e al suo spegnimento, possono provocare serie interferenze elettromagnetiche sui segnali di controllo.
Spesso accade che l’apparato di saldatura 1 sia particolarmente complesso ed elettronicamente evoluto. In tale situazione generalmente i segnali di controllo sono di tipo digitale. Nel caso di modulazione analogica, i mezzi di ricetrasmissione 7 comprendono almeno un circuito elettronico convertitore digitale/analogico 12 ed almeno un circuito elettronico convertitore analogico/digitale 13 posti, rispettivamente, a monte del circuito elettronico modulatore 10 e a valle del circuito elettronico demodulatore 11.
Per aumentare l’insensibilità dei segnali di controllo ai disturbi e alle interferenze, o anche per renderli distinguibili l’uno dall’altro nel caso si scelga di modularli con la stessa frequenza, i mezzi di ricetrasmissione 7 comprendono almeno un circuito elettronico codificatore 14 e almeno un circuito elettronico decodificatore 15 per codificare e decodificare i segnali di controllo digitali. Tali circuiti elettronici codificatore 14 e decodificatore 15 sono opportunamente disposti, rispettivamente, a monte del circuito elettronico convertitore digitale/analogico 12, e valle del circuito elettronico convertitore analogico/ digitale 13.
Ovviamente, nel caso di modulazione digitale e quindi di assenza dei circuiti elettronici convertitori 12, 13, i circuiti elettronici codificatore 14 e decodificatore 15 saranno a ridosso dei circuiti elettronici modulatore 10 e demodulatore 11.
Per quanto detto, è evidente che, a parità di apparato di saldatura, il fascio di cavi 4 necessario all’apparato 1 dell'invenzione presenta dimensioni e peso inferiori rispetto ai fasci di cavi degli apparati noti. Tutto ciò, però, non si riduce al solo fascio di cavi 4, ma riguarda anche i terminali disposti agli estremi del cavo risultante 9.
Essi risultano semplificati e minori in numero e quindi anch’essi presentano ingombri e peso inferiori. In quest’ottica è anche possibile realizzare terminali multifunzionali in modo tale che ad ogni estremità del fascio di cavi 4, solitamente racchiuso in una guaina di protezione, vi sia un solo terminale.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il fascio 4 e la guaina che lo avvolge sono assemblati per definire un tratto modulare 16 di lunghezza inferiore alla distanza di lavoro, avente terminali di estremità multifunzionali 17 per consentire il collegamento simultaneo dei cavi del fascio 4 con corrispondenti terminali di estremità multifunzionali 17 associati ad un tratto modulare 16 similare e/o ad una tra la prima 2 e la seconda unità 3.
Ciò si traduce nel fatto che il cavo risultante 9 è modulare, ossia composto di una pluralità a piacere di tratte 16 corte.
Queste risultano ancor meno pesanti di quanto fin qui ottenuto e facilmente maneggiabili. Inoltre, la manutenzione del cavo risultante 9 diviene particolarmente semplice dovendo provvedere alla sostituzione solo delle tratte 16 danneggiate e non di tutto il cavo 9.
Semplificata è anche la gestione della lunghezza del cavo risultante 9 potendo esso essere composto da un numero di tratte 16 tale da ottenere la lunghezza risultante desiderata e necessaria allo scopo. Anche questo fatto si traduce in riduzione dei costi non solo di magazzino e di acquisto per il fatto che non si devono più comprare svariati cavi risultanti 9 di lunghezze differenti, ma anche di tempi e di difficoltà di utilizzo di tali cavi 9 essendo la lunghezza sempre ottimizzata aN'uso che se ne deve fare in cantiere.
Secondo un aspetto dell’invenzione, i terminali multifunzionali 17 possono essere di tipo maschio o del tipo complementare femmina. Inoltre, possono essere previsti anche terminali multifunzionale 17 di diversa esecuzione per adattarsi più comodamente al collegamento, con la prima 2 e la seconda 3 unità operative.
Tutto ciò perché è prevedibile l’uso di differenti tipologie di tratte 16. Una prima tipologia, generalmente disposta in posizione intermedia nel cavo risultante 9, comprende, in corrispondenza delle sue estremità longitudinali opposte, un primo terminale multifunzionale 17 di tipo maschio ed un secondo terminale multifunzionale 17 di tipo femmina.
Una seconda tipologia, usata alle estremità, comprende, in corrispondenza di una estremità longitudinale, un terminale multifunzionale 17 maschio o femmina, ed all’estremità opposta un terminale multifunzionale 17 del tipo adatto a collegarsi alle unità 2 o 3.
Tipicamente, quindi, il cavo risultante 9 presenterà almeno due tratte 16 della seconda tipologia unite da una o più tratte 16 della prima tipologia in modo da realizzare una lunghezza almeno pari alla distanza di lavoro.
Come anticipato, e come si deduce da quanto fin qui detto, oggetto dell’invenzione è anche un metodo di comunicazione di segnali di controllo tra una prima unità 2 ed una seconda unità 3 di un apparato di saldatura 1 di quelli fin qui descritti o similari.
Tale metodo prevede, in particolare, che almeno uno di dei segnali di controllo sia trasmesso sullo stesso collegamento elettrico per l’alimentazione elettrica della seconda unità 3 utilizzando una tecnica di trasmissione ad onde convogliate.
Più in dettaglio, il metodo comprendere sicuramente una fase di modulazione in frequenza di almeno uno dei segnali di controllo, una fase di trasmissione del segnale di controllo modulato eseguita sovrapponendolo all’alimentazione elettrica della seconda unità 3, ed una fase di demodulazione per ottenere, a destinazione, il segnale di controllo di partenza.
Dalla descrizione che precede si deduce anche che prima della fase di modulazione può essere presente una fase di conversione digitale/analogica del segnali di controllo e dopo la fase di demodulazione può essere presente una fase di conversione analogica/digitale.
Inoltre, prima della fase di conversione digitale/analogica, o comunque prima della fase di modulazione se di tipo digitale, è presente una fase di codifica del segnale di controllo, Di conseguenza, dopo la fase di demodulazione, o dopo la fase di conversione analogico/digitale, è presente una fase di decodifica.
Alla luce di quanto precede, si comprende che l’apparato di saldatura dell'invenzione è in grado di superare gli inconvenienti citati e, in particolare, consente di utilizzare fasci di cavi più leggeri e maneggevoli.
A ben vedere, l’apparato di saldatura proposto è tale per cui la struttura del cavo di collegamento tra le unità dell’apparato risulta più semplice, snella, leggera e maneggievole.
Inoltre, la manutenzione del fascio di cavi di collegamento tra le unità dell’apparato di saldatura dell'invenzione è senz’altro meno complessa rispetto all’arte nota.
L’apparato di saldatura secondo il trovato è senz’altro suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri tecnicamente equivalenti senza uscire daM'ambito del trovato.
Anche se l’apparato di saldatura è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Apparato di saldatura del tipo comprendente: - almeno una prima unità (2) provvista almeno di un generatore di corrente; - almeno una seconda unità (3) suscettibile di essere separata da una distanza di lavoro da detta prima unità (2) e disposta in prossimità dell’oggetto da saldare; - almeno un fascio di cavi (4) per il collegamento tra dette prima (2) e seconda unità (3) per il trasporto almeno dell'alimentazione elettrica di detta seconda unità (3) e di segnali elettrici di controllo dei parametri di saldatura, caratterizzato dal fatto che dette prima (2) e seconda unità (3) comprendono mezzi di ricetrasmissione (7) di segnali con una tecnica ad onde convogliate per lo scambio di almeno uno di detti segnali di controllo tramite uno o più cavi elettrici (7) appartenenti a detto fascio (4) e destinati all’alimentazione elettrica di detta seconda unità (3).
  2. 2. Apparato di saldatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di ricetrasmissione (7) comprendono almeno un circuito elettronico modulatore (10) di segnali in frequenza e almeno un circuito elettronico demodulatore (11) di segnali in frequenza.
  3. 3. Apparato di saldatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di ricetrasmissione (7) comprendono almeno un circuito elettronico convertitore digitale/analogico (12) ed almeno un circuito elettronico convertitore analogico/digitale (13) posti, rispettivamente, a monte di detto circuito elettronico modulatore (10) e a valle di detto circuito elettronico demodulatore (11).
  4. 4. Apparato di saldatura secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di ricetrasmissione (7) comprendono almeno un circuito elettronico codificatore (14) e almeno un circuito elettronico decodificatore (15).
  5. 5. Apparato di saldatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto fascio di cavi (4) comprende almeno un cavo elettrico di potenza (6) per il trasporto di corrente di saldatura da detta prima unità (2) a detta seconda unità (3) e/o almeno un tubo (5) per il passaggio di un gas di saldatura.
  6. 6. Apparato di saldatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto fascio di cavi (4) comprende una guaina flessibile adatta ad avvolgere detti cavi (8), detto fascio di cavi (4) e detta guaina essendo assemblati per definire un tratto modulare (16) di lunghezza inferiore a detta distanza di lavoro, avente terminali di estremità multifunzionali (17) atti a consentire il collegamento simultaneo dei cavi (8) di detto fascio (4) con corrispondenti terminali di estremità multifunzionali (17) associati ad un tratto modulare (16) similare e/o ad una di dette prima (2) e seconda unità (3).
  7. 7. Metodo di comunicazione di segnali di controllo tra una prima unità (2) ed una seconda unità (3) di un apparato di saldatura (1), in cui detta prima unità (2) è provvista almeno di un generatore di corrente e detta seconda unità (3) è posizionabile distanziata da detta prima unità (2) e in prossimità dell’oggetto da saldare, dette prima (2) e seconda unità (3) essendo collegate da un fascio (4) di cavi flessibili (8) per il trasporto almeno dell'alimentazione elettrica di detta seconda unità (3) e di segnali elettrici di controllo della saldatura, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti segnali di controllo è trasmesso sullo stesso collegamento elettrico per l'alimentazione elettrica di detta seconda unità (3) utilizzando una tecnica di trasmissione ad onde convogliate.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una fase di modulazione in frequenza di detto almeno uno di detti segnali di controllo; - una fase trasmissione di detto almeno uno di detti segnali di controllo modulato eseguita sovrapponendo detto almeno uno di detti segnali di controllo modulato a detta alimentazione elettrica di detta seconda unità (3); - una fase di demodulazione di detto almeno uno di detti segnali di controllo modulato e sovrapposto a detta alimentazione elettrica di detta seconda unità (3).
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 8, in cui prima di detta fase di modulazione è presente una fase di conversione digitale/analogica di detto almeno uno di detti segnali di controllo e dopo detta fase di demodulazione è presente una fase di conversione analogico/digitale di detto almeno uno di detti segnali di controllo.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui prima di detta fase di modulazione è presente una fase di codifica di detto almeno uno di detti segnali di controllo e dopo detta fase di demodulazione è presente una fase di decodifica di detto almeno uno di detti segnali di controllo.
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