ITMO20120043A1 - Capsula per bevande - Google Patents

Description

Capsula per bevande

L’invenzione concerne capsule o contenitori per la preparazione di bevande in macchine erogatrici automatiche, in particolare riguarda una capsula sigillata, monodose e monouso contenente un prodotto percolabile oppure solubile oppure da infusione in grado di realizzare interagendo con fluido in pressione, tipicamente acqua oppure latte, un prodotto finale, ad esempio una bevanda.

Le capsule note per l’impiego su macchine erogatrici note sono contenitori monouso e monodose comprendenti un involucro esterno, realizzato in materiale plastico impermeabile ai liquidi ed ai gas ed avente forma di bicchiere o tazza. In particolare, l’involucro presenta una parete di fondo ed una parete laterale definenti una cavità provvista di un’apertura superiore attraverso la quale può essere inserito il prodotto da cui ottenere la bevanda. L’apertura superiore à ̈ chiusa ermeticamente da una copertura, tipicamente una pellicola di alluminio o di film plastico, in modo da sigillare il prodotto all’interno della cavità del contenitore. La capsula à ̈ perforabile per consentire l’immissione di liquido in pressione, tipicamente acqua, e l’uscita della bevanda ottenuta. In particolare, la copertura e la parete di fondo dell’involucro sono perforabili da opportuni mezzi della macchina erogatrice, per consentire rispettivamente l’immissione dall’alto del liquido in pressione e l’estrazione dal basso della bevanda. Uno svantaggio delle capsule note sopra descritte risiede nel fatto che esse possono essere utilizzate solo su macchine erogatrici provviste di un apposito circuito di erogazione comprendente mezzi di estrazione atti a perforare il fondo della capsula per consentire la fuoriuscita della bevanda e mezzi a condotto atti a convogliare la bevanda al contenitore di fruizione (ad esempio una tazza, una tazzina, un bicchiere, ecc.). Tale circuito di erogazione rende più complessa e costosa la struttura della macchina. Inoltre, poiché esso à ̈ a contatto con le bevande erogate, dovrebbe essere convenientemente lavato dopo ogni erogazione sia per motivi igienici sia per non compromettere il gusto e la qualità (proprietà organolettiche) di una bevanda successivamente erogata (ad esempio una tisana aromatica erogata dopo un caffà ̈). Tuttavia mezzi di lavaggio del circuito di erogazione non sempre sono presenti nelle macchine note a causa della complessità costruttiva e dei costi.

Le macchine erogatrici note comprendono, inoltre, un circuito di alimentazione provvisto di mezzi di iniezione (tipicamente aghi od ugelli appuntiti) che provvedono a perforare la copertura ed immettere il liquido in pressione proveniente da una pompa e/o da una caldaia.

Sono note altresì capsule provviste di un elemento filtrante che inserito all’interno dell’involucro esterno consente il passaggio del fluido o della bevanda ed impedisce la fuoriuscita del prodotto nel caso quest’ultimo non sia solubile.

Con le capsule provviste di elementi filtranti sulla parete di fondo non sono richiesti nella macchina erogatrice mezzi di estrazione, giacché la bevanda in uscita dalla capsula può essere riversata direttamente in un contenitore di fruizione.

Le suddette capsule presentano tuttavia lo svantaggio di non racchiudere ermeticamente il prodotto, a causa dell’elemento filtrante sul fondo, e quindi per motivi igienici e di conservazione del prodotto stesso, devono essere opportunamente confezionate, ad esempio in sacchetti sigillati, preferibilmente in atmosfera controllata, con conseguente ulteriore aggravio dei costi di produzione.

Le capsule note provviste di elemento filtrante permettono di ottenere bevande tramite percolazione del liquido attraverso il prodotto (tipicamente caffà ̈) oppure mediante infusione del prodotto (ad esempio tà ̈, tisane, ecc.).

Uno scopo della presente invenzione à ̈ di migliorare le capsule note per bevande, monouso e monodose, contenenti un prodotto iniziale, in particolare percolabile oppure da infusione oppure solubile oppure liofilizzato o deidratato, atto ad interagire con un fluido, tipicamente acqua calda in pressione, per preparare in una macchina erogatrice automatica un prodotto finale, ad esempio una bevanda o altro prodotto alimentare.

Altro scopo à ̈ realizzare una capsula che sia in grado di erogare un prodotto finale direttamente in un contenitore di fruizione (tazza, bicchiere, ecc.) senza necessità di essere perforata da mezzi della macchina erogatrice.

Ulteriore scopo à ̈ ottenere una capsula ermeticamente chiusa in grado di preservare ed isolare dall’ambiente in modo ottimale il prodotto iniziale in essa contenuto, senza richiedere un apposito confezionamento.

Altro scopo ancora à ̈ realizzare una capsula che permetta di erogare in modo controllato e uniforme il prodotto finale preparato nel contenitore, in particolare con pressione e velocità di uscita ridotte e contenute.

Altro ulteriore scopo à ̈ ottenere una capsula che consenta di non sporcare o inquinare con il prodotto finale mezzi o parti della macchina erogatrice, garantendo in questo modo sia l’igienicità e la pulizia di quest’ultima sia il gusto e la qualità, ossia l’integrità delle proprietà organolettiche, del prodotto finale stesso.

Tali scopi ed altri ancora sono raggiunti da una capsula secondo una o più delle rivendicazioni sotto riportate.

L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano alcune forme esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:

Figura 1 à ̈ una vista frontale della capsula secondo l’invenzione;

Figura 2 à ̈ una vista in pianta dall’alto della capsula di figura 1;

Figura 3 Ã ̈ una sezione secondo la linea III-III di figura 1; Figura 4 Ã ̈ una vista ingrandita della sezione di Figura 3 illustrante un elemento di chiusura associato ad una parete di base di un involucro della capsula, detta parete di base essendo disposta in una configurazione iniziale;

Figura 5 à ̈ una sezione come quella di Figura 4 in cui la parete di base à ̈ in una configurazione finale per l’erogazione di un prodotto finale;

Figura 6 à ̈ una vista in pianta di una variante della capsula dell’invenzione;

Figura 7 à ̈ una sezione parziale ingrandita secondo la linea VII-VII di Figura 6 che illustra l’elemento di chiusura e la parete di base, quest’ultima disposta nella configurazione iniziale e, in linea tratteggiata, nella configurazione finale;

Figura 8 à ̈ sezione parziale ingrandita di un’altra variante della capsula dell’invenzione che illustra l’elemento di chiusura e la parete di base, quest’ultima disposta nella configurazione iniziale e, in linea tratteggiata, nella configurazione finale.

Figura 9 à ̈ una sezione parziale di un’ulteriore variante della capsula dell’invenzione.

Con riferimento alle figure da 1 a 5, à ̈ illustrata una capsula 101 secondo l’invenzione, contenente un prodotto iniziale P ed utilizzabile in una macchina erogatrice per produrre, mediante iniezione di un fluido in pressione al suo interno, un prodotto finale B, ad esempio una bevanda, quale caffà ̈, orzo, tà ̈, ecc.

La capsula 101 dell’invenzione comprende un involucro 102, o contenitore, esterno, sostanzialmente a forma di bicchiere o tazza, provvisto di una parete di base 103 e di una parete laterale 104 definenti una cavità 105 aperta ed atta a contenere il prodotto iniziale P da cui ottenere il prodotto finale B.

L’involucro 102 à ̈ realizzato mediante formatura di un foglio di materiale termoformabile, in particolare un materiale plastico multistrato impermeabile ai liquidi ed ai gas e idoneo al contatto con gli alimenti.

La parete di base 103, come meglio descritto nel seguito della descrizione, à ̈ deformabile e può disporsi, o configurarsi o deformarsi o piegarsi, da una configurazione iniziale D1 ad una configurazione finale D2 a seguito di un aumento di pressione all’interno della cavità 105 dovuto ad esempio all’immissione del fluido F in pressione. Più precisamente, come illustrato nelle figure 4 e 5, la parete di base 103 a causa della pressione interna nella cavità 105, dalla configurazione iniziale D1, in cui essa à ̈ ripiegata o incurvata verso l’interno della cavità 105, in particolare in modo da formare una parete sostanzialmente convessa, assume la, o si dispone nella, configurazione finale D2, in cui essa à ̈ ripiegata o incurvata verso l’esterno della cavità 105, in particolare in modo da formare una parete sostanzialmente concava.

La parete laterale 104 à ̈ divergente a partire dalla parete di base 103 fino ad un bordo 107 periferico, ad esempio con forma pressoché troncoconica.

La parete di base 103 à ̈ dotata di un passaggio di uscita 108, ad esempio un’apertura od un foro, per l’erogazione del prodotto finale B direttamente in un contenitore di fruizione.

L’involucro 102 comprende, inoltre, una parete di connessione 106 che à ̈ interposta tra la parete di base 103 e la parete laterale 104.

La capsula 101 à ̈ provvista di un elemento di chiusura 130 disposto all’interno della cavità 105, affacciato ed adiacente ad una superficie interna della parete di base 103. L’elemento di chiusura 130 comprende una porzione di chiusura 132 disposta per selettivamente impegnare e chiudere il passaggio di uscita 108 quando la parete di base 103 à ̈ nella configurazione iniziale D1 o per disimpegnare ed aprire il passaggio di uscita 108 quando, a seguito dell’aumento di pressione nella cavità 105, la parete di base 103 assume la configurazione finale D2, così da consentire l’erogazione del prodotto finale B.

Il passaggio di uscita 108 Ã ̈ in particolare realizzato in un condotto di erogazione 109 della parete di base 103. Il condotto di erogazione 109 Ã ̈ provvisto di una porzione terminale 109a sostanzialmente convergente, in particolare di forma troncoconica. Il condotto di erogazione 109 ed il passaggio di uscita 108 sono disposti sulla parete di base 103 centralmente, sostanzialmente allineati ad un asse longitudinale X della capsula 1.

L’elemento di chiusura 130 à ̈ un elemento discoidale sostanzialmente piatto, realizzato in materiale plastico, ad esempio mediante stampaggio per iniezione.

L’elemento di chiusura 130 comprende una porzione laterale 131 periferica atta a riscontrare, in particolare con interferenza, la parete laterale 104 e/o la parete di connessione 106 dell’involucro 102 ed una porzione centrale 133 interposta tra la porzione laterale 131 e la porzione di chiusura 132.

Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure da 1 a 5, l’elemento di chiusura 130 funge anche da elemento filtrante e comprende a tale scopo una pluralità di passaggi o condotti 135 realizzati nella porzione centrale 133 per consentire il passaggio e quindi la fuoriuscita dalla capsula 101 del prodotto finale B e nello stesso tempo impedire la fuoriuscita del prodotto iniziale P. In tal modo, l’elemento di chiusura 130 definisce all’interno della cavità 105 una camera atta a contenere il prodotto iniziale P.

La porzione laterale 131 dell’elemento di chiusura 130 à ̈ fissata, in particolare saldata oppure incollata, alla parete laterale 104 e/o alla parete di connessione 106.

Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento di chiusura 130 ha forma disco pressoché circolare e la parete laterale 104 presenta una sporgenza periferica 104a atta a riscontrare e sostenere il suddetto elemento di chiusura 130 lungo tutta la sua porzione laterale 131.

La porzione di chiusura 132 comprende, a partire dalla porzione centrale 133, un primo tratto 132a rastremato, avente in particolare una prima conicità, destinato a chiudere il passaggio di uscita 108, ed un secondo tratto 132b rastremato, in particolare avente una seconda conicità, disposto per convogliare in uscita il prodotto finale B in cooperazione con il passaggio di uscita 108. Più precisamente il primo tratto 132a riscontra internamente ed occlude il condotto di erogazione 109 e quindi il passaggio di uscita 108, nella configurazione iniziale D1 della parete di base 103.

Una porzione di unione 137 à ̈ prevista per fissare l’elemento di chiusura 130 alla parete di base 103 in corrispondenza della porzione di chiusura 132, in modo da chiudere ermeticamente il passaggio di uscita 108 nella configurazione iniziale D1 della parete di base 103. La porzione di unione 137 à ̈ realizzata fissando, ad esempio mediante saldatura termica o ad ultrasuoni, una porzione anulare della parete di base 103, disposta attorno al passaggio di uscita 108 e al condotto di erogazione 109, ad una corrispondente porzione anulare di una faccia esterna 133a della porzione centrale 133 disposta attorno alla porzione di chiusura 132.

La porzione di unione 137 à ̈ tale da consentire un agevole distacco della parete di base 103 dall’elemento di chiusura 130 - e quindi il disimpegno della porzione di chiusura 132 dal passaggio di uscita 108 - quando la suddetta parete di base 103, in conseguenza dell’aumento della pressione all’interno della cavità 105, si dispone o deforma dalla configurazione iniziale D1 alla configurazione finale D2.

La porzione di unione 137 à ̈ tale però da sigillare in modo ermetico la cavità 105 dall’ambiente esterno in modo da preservare ed isolare il prodotto iniziale P per l’igienicità e la conservazione di quest’ultimo.

La capsula 102 comprende altresì un elemento di copertura 118 fissato al bordo 107 dell’involucro 102 per chiudere ermeticamente la cavità 105. L’elemento di copertura 118 à ̈ perforabile, in particolare da mezzi di iniezione del fluido F di una macchina erogatrice. L’elemento di copertura 118 comprende, ad esempio, un foglio di alluminio o di materiale plastico.

Il funzionamento od utilizzo della capsula 101 dell’invenzione prevede, in una fase iniziale, l’immissione all’interno della cavità 105 del fluido F attraverso mezzi di iniezione della macchina erogatrice in cui la capsula à ̈ inserita. I mezzi di iniezione sono in grado di perforare l’elemento di copertura 118 ed iniettare il fluido F che può interagire con il prodotto iniziale P per formare il prodotto finale B, tipicamente una bevanda. Nella fase iniziale di erogazione, la parete di base 103 à ̈ disposta o configurata nella configurazione iniziale D1 e la porzione di chiusura 132 dell’elemento di chiusura 130 à ̈ impegnata e chiude il passaggio di uscita 108, impedendo la fuoriuscita del prodotto iniziale P e/o del prodotto finale B.

All’aumentare della pressione all’interno della cavità 105, a seguito dell’immissione del fluido F in pressione, la parete di base 103 si deforma e s’incurva verso l’esterno, ossia si estroflette, nella configurazione finale D2 in cui essa assume una forma concava in modo da consentire l’apertura del passaggio di uscita 108. La porzione di unione 137 in questa fase viene separata.

Come illustrato in dettaglio in figura 5, in tale configurazione finale D2 della parete di base 103, la porzione di chiusura 132 dell’elemento di chiusura 130 non s’impegna con il passaggio di uscita 108 consentendo il flusso in uscita del prodotto finale B.

È bene osservare che in questa fase il secondo tratto 132b della porzione di chiusura 132 di forma conica dirige e convoglia il flusso di prodotto verso la porzione terminale 109a convergente e conica del condotto di erogazione 109. In tal modo, si garantisce un flusso in uscita dalla capsula uniforme, esente da schizzi, spruzzi e zampilli.

La fuoriuscita graduale e progressiva del prodotto finale B dalla capsula 101 (senza quindi schizzi, spruzzi e zampilli) à ̈ anche assicurata dall’apertura graduale del passaggio di uscita 108, giacché la parete di base 103 non passa dalla configurazione iniziale alla configurazione finale D2 in modo brusco o repentino, ma in modo graduale al crescere della pressione all’interno della cavità 105.

Un vantaggio della capsula 101 oggetto della presente invenzione à ̈ di erogare un prodotto finale, ad esempio bevanda od altro prodotto alimentare fluido, direttamente in un contenitore di fruizione (tazza, bicchiere, ecc.) senza necessità di essere perforata inferiormente. La deformazione controllata della parete di base 103, dalla configurazione iniziale D1 alla configurazione finale D2, e la presenza dell’elemento di chiusura 130 permettono, infatti, l’apertura automatica e graduale del passaggio di uscita 108 con l’aumento di pressione all’interno della capsula 101.

L’elemento di chiusura 130 provvisto di passaggi 135 impedisce inoltre la fuoriuscita del prodotto iniziale P nel caso questo sia un prodotto percolabile o da infusione.

La capsula 101 dell’invenzione può quindi essere utilizzata su una macchina erogatrice sprovvista di circuito di erogazione giacché tale capsula non richiede mezzi di estrazione atti a perforarne il fondo per consentire la fuoriuscita della bevanda né mezzi a condotto per convogliare la bevanda al contenitore di fruizione (ad esempio una tazza, una tazzina, un bicchiere, ecc.).

L’assenza del circuito di erogazione rendere la macchina erogatrice più semplice ed economica ed inoltre garantisce l’igienicità del processo di erogazione e il mantenimento della qualità delle bevande erogate poiché contaminazioni tra bevande successivamente erogate sono impossibili.

Un ulteriore vantaggio della capsula 101 à ̈ di non richiedere un’apposita confezione sigillata, giacché la porzione di unione 137 che fissa la parete di base 103 all’elemento di chiusura 130 consente di chiudere in modo ermetico la cavità 105 dall’ambiente esterno così da preservare ed isolare il prodotto iniziale P per l’igienicità e la conservazione di quest’ultimo. La capsula 101 dell’invenzione permette dunque di ridurre i costi di produzione rispetto alle capsule note provviste di elementi filtranti.

Le figure 6 e 7 illustrano una variante della capsula 101 dell’invenzione che differisce dalla forma di realizzazione precedentemente descritta per l’elemento di chiusura 130 che in questo caso à ̈ sprovvisto di passaggi o condotti filtranti in grado di trattenere ed impedire la fuoriuscita del prodotto iniziale P e consentire nello stesso tempo la fuoriuscita del prodotto finale B. L’elemento di chiusura 130 comprende, infatti, una o più aperture passanti 136 realizzate nella porzione centrale 133 dell’elemento di chiusura 130 per consentire il passaggio del prodotto.

Il funzionamento di questa variante della capsula 101 Ã ̈ sostanzialmente identico a quello della capsula illustrata nelle figure da 1 a 5.

La figura 8 illustra un’ulteriore variante della capsula 101 dell’invenzione che differisce dalle forme di realizzazione sopra descritte per il diverso elemento di chiusura 110. Quest’ultimo à ̈ associato ad una superficie interna della parete di base 103 e disposto selettivamente per chiudere il passaggio di uscita 108 quando la parete di base 103 à ̈ nella configurazione iniziale D1 o per aprire il passaggio di uscita 8 quando, a seguito dell’aumento di pressione all’interno della capsula, la parete di base 103 assume la configurazione finale D2, così da consentire l’erogazione del prodotto finale B.

L’elemento di chiusura 110 à ̈ un elemento discoidale sostanzialmente piatto realizzato in materiale elastomerico. L’elemento di chiusura 110 comprende una porzione laterale 111 periferica atta a riscontrare, in particolare con interferenza, la parete laterale 104 e/o la parete di connessione 106 dell’involucro 2, una porzione di chiusura 112 atta ad impegnare e chiudere il passaggio di uscita 108, ossia inserirsi a tenuta nel condotto di erogazione 109, ed una porzione centrale 113 sagomata in modo da riscontrare la parete di base 103, quando quest’ultima à ̈ nella configurazione iniziale D1. La porzione centrale 113 à ̈ interposta tra la porzione di chiusura 112 alla porzione laterale 111.

Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento di chiusura 110 ha forma in pianta pressoché circolare e la porzione centrale 113 comprende almeno un’apertura passante 114 per il passaggio del prodotto finale B. Più precisamente, la porzione centrale 113 à ̈ provvista di una pluralità di aperture passanti o fori 114, ad esempio in numero di sei e a forma di lobo, disposti tra loro angolarmente distanziati, ad esempio di un medesimo angolo. Le aperture passanti 114, oltre a consentire il flusso del prodotto finale B durante una fase di erogazione, come meglio spiegato nel seguito della descrizione, permettono alla porzione centrale 113 di riscontrare ed aderire meglio e più efficacemente alla parete di base 103, quando quest’ultima si trova nella configurazione iniziale D1.

La porzione di chiusura 112 dell’elemento di chiusura 110 comprende, a partire dalla porzione centrale 113, un primo tratto 112a rastremato, avente in particolare una prima conicità, destinato a chiudere il passaggio di uscita 108 ed un secondo tratto 112b rastremato, in particolare avente una seconda conicità, disposto per convogliare in uscita il prodotto finale B in cooperazione con il passaggio di uscita 108. Più precisamente il primo tratto 112a riscontra internamente ed occlude il condotto di erogazione 109 e quindi il passaggio di uscita 8.

Il funzionamento di questa variante della capsula 101 dell’invenzione à ̈ sostanzialmente analogo a quello della capsula illustrata in figura 7.

La figura 9 illustra un’altra ulteriore variante della capsula 101 dell’invenzione che si differenzia dalla forma di realizzazione sopra descritta ed illustrata nelle figure da 1 a 5, per il fatto di comprendere un elemento di supporto 140 fissato al bordo 107 dell’involucro 102 ed affacciato alla cavità 105 ed al quale à ̈ fissato almeno un ugello 141 disposto per immettere nella cavità 105 il fluido F.

In particolare, il bordo 107 forma una sede anulare 107a che riceve un bordo periferico dell’elemento di supporto 140 che può essere ivi fissato tramite saldatura o incollaggio oppure mediante montaggio per interferenza.

L’elemento di supporto 140 comprende un corpo avente forma sostanzialmente piatta, ad esempio un disco, e provvisto di una o più rispettive aperture 148, ad esempio due, per consentire di introdurre il prodotto iniziale P nella cavità 105 della capsula 1, in una fase di riempimento di quest’ultima.

L’ugello 141 à ̈ fissato ad una faccia interna 140b dell’elemento di supporto 140, mentre su un’opposta faccia esterna 140a di quest’ultimo à ̈ previsto un foro di alimentazione 144 in collegamento di flusso con un condotto interno 141a di detto ugello 41.

Almeno un foro di sfiato o ventilazione à ̈ previsto sull’elemento di supporto 140 per consentire durante la fase di riempimento con il fluido F della capsula 101 la necessaria fuoriuscita dell’aria o gas inerte ivi contenuto. L’elemento di supporto 140 e l’ugello 141 possono essere realizzati in corpo unico, ad esempio mediante processo di stampaggio per iniezione di materiale plastico.

Il foro di alimentazione 144 dell’elemento di supporto 140 à ̈ disposto per impegnarsi con mezzi di iniezione della macchina erogatrice comprendenti in questo caso un ago o elemento similare disposto per perforare l’elemento di copertura 118 ed inserirsi e riscontrare a tenuta il foro di alimentazione 144 così da immettere il fluido F nella cavità 105. I mezzi di iniezione possono comprendere un ulteriore ago o elemento similare disposto per perforare l’elemento di copertura 118 ed inserirsi e riscontrare a tenuta il foro di sfiato dell’elemento di supporto 140, in modo da permettere la fuoriuscita dell’aria dalla capsula 1.

Si noti che con questa variante della capsula 101 dell’invenzione, i mezzi di iniezione della macchina erogatrice non vengono a contatto con il prodotto iniziale P, ciò garantendo l’igienicità del processo di erogazione e la qualità delle bevande ad ogni erogazione, preservandone le proprietà organolettiche.

Il funzionamento o impiego di questa variante della capsula 101 dell’invenzione sostanzialmente identico a quello delle forme di realizzazione sopra descritte.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Capsula, comprendente un involucro (102) provvisto di una parete di base (103) e di una parete laterale (104) definenti una cavità (105) atta a contenere un prodotto iniziale (P) da unire ad un fluido (F) per realizzare un prodotto finale (B), detta parete di base (103) essendo dotata di un passaggio di uscita (108) per l’erogazione di detto prodotto finale (B), detta capsula (101) essendo caratterizzata dal fatto che detta parete di base (103) à ̈ deformabile e atta essere disposta da una configurazione iniziale (D1) ad una configurazione finale (D2) da un aumento di pressione all’interno di detta cavità (105) e dal fatto di comprendere un elemento di chiusura (110; 130) posizionato all’interno di detta cavità (105), affacciato ed adiacente a detta parete di base (3) e disposto per chiudere detto passaggio di uscita (108), in detta configurazione iniziale (D1) di detta parete di base (103), e per consentire l’erogazione di detto prodotto finale (B) attraverso detto passaggio di uscita (108), in detta configurazione finale (D2) di detta parete di base (103).
2. 2. Capsula secondo la rivendicazione 1, in cui detta parete di base (103) da detta configurazione iniziale (D1) a detta configurazione finale (D2) à ̈ deformabile verso l’esterno di detta cavità (5), in particolare in modo da formare una parete sostanzialmente concava.
3. 3. Capsula secondo la rivendicazione 1 oppure 2, in cui detto passaggio di uscita (108) Ã ̈ realizzato in un condotto di erogazione (109) di detta parete di base (103), detto condotto di erogazione (109) includendo una porzione terminale (109a) sostanzialmente convergente, in particolare di forma troncoconica.
4. 4. Capsula secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di chiusura (110; 130) comprende una porzione di chiusura (112; 132) disposta per impegnare e chiudere detto passaggio di uscita (108) in detta configurazione iniziale (D1) e per disimpegnare ed aprire detto passaggio di uscita (108) in detta configurazione finale (D2).
5. 5. Capsula secondo la rivendicazione 4, in cui detta porzione di chiusura (112; 132) comprende un primo tratto (112a; 132a) rastremato destinato a chiudere detto passaggio di uscita (108) ed un secondo tratto (112b; 132b) rastremato disposto per convogliare in uscita detto prodotto finale (B) in cooperazione con detto passaggio di uscita (108).
6. 6. Capsula secondo la rivendicazione 4 oppure 5, comprendente una porzione di unione (117; 137), in particolare realizzata mediante saldatura, atta a fissare detta porzione di chiusura (112; 132) a detta parete di base (103) in modo da chiudere ermeticamente detto passaggio di uscita (108) in detta configurazione iniziale (D1) di detta parete di base (103).
7. 7. Capsula secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di chiusura (130) à ̈ un elemento filtrante provvisto di una pluralità di passaggi (135) disposti per consentire la fuoriuscita di detto prodotto finale (B) da detta capsula (101) ed impedire la fuoriuscita di detto prodotto iniziale (P) da detta capsula (101).
8. 8. Capsula secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di chiusura (110; 130) comprende una porzione laterale (111; 131) atta a riscontrare, in particolare con interferenza, detta parete laterale (104) e/o una parete di connessione (106) di detto involucro (2) la quale à ̈ interposta tra detta parete di base (3) e detta parete laterale (4).
9. 9. Capsula secondo la rivendicazione 8, in cui detta porzione laterale (111; 131) di detto elemento di chiusura (110; 130) Ã ̈ fissata, in particolare saldata oppure incollata, a detta parete laterale (104) e/o detta parete di connessione (106).
10. 10. Capsula secondo la rivendicazione 8 oppure 9, quando la rivendicazione 8 dipende dalla rivendicazione 7, in cui detto elemento di chiusura (130) comprende una porzione centrale (133) che à ̈ interposta tra detta porzione laterale (131) e detta porzione di chiusura (132), detta pluralità di passaggi (35) essendo realizzata in detta porzione centrale (133).
11. 11. Capsula secondo la rivendicazione 8 oppure 9, in cui detto elemento di chiusura (110) comprende una porzione centrale (113), interposta tra detta porzione laterale (111) e detta porzione di chiusura (112) e sagomata in modo da riscontrare detta parete di base (3) in detta configurazione iniziale (D1).
12. 12. Capsula secondo la rivendicazione 11, in cui detta porzione centrale (113) comprende almeno un’apertura passante (114) per il passaggio di detto prodotto finale (B).
13. 13. Capsula secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente un elemento di copertura (118) fissato ad un bordo (107) di detto involucro (102) per chiudere ermeticamente detta cavità (105), detto elemento di copertura (118) essendo perforabile, in particolare da mezzi di iniezione del fluido (F) di una macchina erogatrice.
14. 14. Capsula secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente un elemento di supporto (140) fissato ad un bordo (107) di detto involucro (102) ed affacciato a detta cavità (105) ed almeno un ugello (141) fissato a detto elemento di supporto (140) e disposto per immettere in detta cavità (105) detto fluido (F).