ITMI990764U1 - Tavolo allungabile - Google Patents

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Description

Descrizione della domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo: “Tavolo allungabile”.
Descrizione
Il presente trovato riguarda un tavolo allungabile.
Più in particolare, il presente trovato riguarda un tavolo, indifferentemente utilizzabile per interni o per esterni, atto a essere esteso quanto a superfìcie di utilizzo in funzione delle specifiche e temporanee esigenze.
Come è noto, gli elementi di arredo sono attualmente realizzati in modo da consentire all’utilizzatore varie possibilità, tenuto specialmente conto dello spazio disponibile, sovente limitato. I mobili in genere, e più specificamente i tavoli, vengono strutturati in modo da permetterne, all’occorrenza, l’estensione quanto a superficie utile attraverso- parti scorrevoli- e prolunghe. Queste tradizionali soluzioni comportano tuttavia inconvenienti non trascurabili, essenzialmente dovuti al fatto che impianto originario- del tavolo permette solo allungamenti limitati, pena la sua instabilità.
I prolungamenti tradizionalmente integrati- nel mobile, la cui estrazione è possibile a partire da una o da entrambe le testate del tavolo, lungo i lati più corti, non possono infatti risultare superiori a una determinata quota, postoche risultano sbalzati e privi di appoggio a terra; detti prolungamenti, al fine di sopportare con sufficiente stabilità le sollecitazioni durante l'utilizzo, comportano inoltre complicazioni costruttive del tavolo nel suo complesso, come ad esempio binari di guida e scorrimento e/o dispositivi di aggancio. Sono altresì noti tavoli allungabili per mezzo di piani aggiuntivi centrali, non integrati o collegati al mobile, che all’occorrenza vengono intercalati alla superficie d’appoggio esistente; anche in questo caso, a parte la difficoltà di realizzare il prolungamento che in genere richiede attrezzi specifici, allungamento della superficie utile indebolisce la stabilità del'insieme, in quanto il tavolo resta appoggiato al pavimento solo attraverso le tradizionali quattro gambe o piantane disposte in corrispondenza dei vertici o lungo il perimetro nel caso di superficie d’appoggio circolare. Come è ovvio, anche il successivo accorciamento del tavolo risulta in questo caso laborioso, dovendosi intervenire con attrezzi per asportare il piano aggiuntivo e collegare nuovamente e stabilmente le due contrapposte parti.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti lamentati in precedenza.
Più in particolare, lo scopo del presente trovato è quello di realizzare un tavolo allungabile, utilizzabile sia all’interno che all’esterno, in cui il prolungamento della superficie d’appoggio non determini l’indebolimento o l’instabilità della struttura nel suo complesso:
Ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un tavolo atto a essere rapidamente allungato senza necessità di interventi complessi con specifici utensili.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un tavolo allungabile in cui l’elemento atto a determinare il prolungamento della superficie utile sia direttamente immagazzinato, se non utilizzato, nella struttura del mobile. Ulteriore scopo del trovato è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un tavolo allungabile atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inotre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal tavolo allungabile del presente trovato che, ottenuto in legno, plastica e/o altro idoneo materiale, comprende almeno due complementari tavolati, a pianta quadrangolare o di altra forma, disposti orizzontalmente in allineamento e accostamento tra loro a formare il piano di utilizzo del tavolo stesso, una coppia di appaiate piantane o gambe che si sviluppano verso il basso dalla testata esposta e dal fronte inferiore di ciascuno di detti tavolati essendo collegate trasversalmente da una traversa e vincolate a listelli estesi longitudinalmente lungo detto fronte inferiore di detti tavolati in prossimità dei loro bordi laterali, caratterizzato fondamentalmente dal fatto di comprendere almeno un’ulteriore coppia di piantane o gambe sviluppate verso il basso, vincolate da un lato al fronte inferiore di almeno uno dei tavolati e dall’altro lato a mezzi mobili in relazione di impegno con detti listelli per scostare tra loro i tavolati stessi e alloggiare nell’apertura cosi formata almeno un piano aggiuntivo.
Le caratteristiche costruttive e funzionali del tavolo allungabile del presente trovato potranno essere meglio comprese dalla descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle allegate tavole di disegni che ne rappresentano una forma di esecuzione preferita e non limitativa e in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, il tavolo del presente trovato in condizione di utilizzo normale, cioè senza allungamento; la figura 2 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, lo stesso tavolo in condizione di utilizzo ad allungamento effettuato;
la figura 3 rappresenta schematicamente una vista di testa dello stesso tavolo sul fronte allungabile;
la figura 4 rappresenta schematicamente, in sezione longitudinale parziale, il tavolo del presente trovato, in condizione di utilizzo senza allungamento; la figura 5 rappresenta schematicamente Io stesso tavolo in sezione longitudinale parziale e in condizione di utilizzo ad allungamento effettuato; la figura 6 rappresenta il tavolo del presente trovato in sezione parziale secondo la linea IV - IV di figura 3.
Con riferimento alle citate figure, il tavolo allungabile del presente trovato, indicato nel complesso con 10 alla figura 1 e ottenuto in legno, plastica o altro idoneo materiale, comprende basilarmente un piano superiore d’appoggio a sviluppo orizzontale, esemplificativamente a pianta rettangolare, costituito da due complementari tavolati 12, 14 supportati da piantane verticali o gambe 16 rese solidali a longheroni o listelli 18 estesi longitudinalmente e parallelamente sul fronte inferiore di detti tavolati. Le piantane 16, realizzate a coppie di due unità, sono unite trasversalmente da un tirante o traversa 24 e sono disposte in prossimità dei vertici esterni dei tavolati 12, 14; detti ultimi sono supportati longitudinalmente dai listelli 18 formanti, con le piantane 16 un’intelaiatura esterna stabile.
Ai listelli 18 le piantane 16 sono fissate in modo noto, con viti do staffe 26. Secondo il trovato, almeno uno dei tavolati 12, 14 è connesso a un telaio interno mobile, formato da listelli o longheroni 20 e da un’ulteriore coppia di piantane verticali o gambe 22; a detti longheroni, analoghi ai listelli 18 del telaio esterno stabile, le piantane 22 sono vincolate nella parte superiore attraverso viti 28 o equivalenti. Le stesse piantane 22 sono collegate trasversalmente fra loro da una traversa 30.
Nell’esempio di cui alle figure, il tavolato connesso al telaio interno mobile, formato dai listelli o longheroni 20 e dalle piantane 22, è quello indicato con 12, ma si intende che tale connessione può riguardare l’altro tavolato 14 oppure entrambi i tavolati 12 e 14, in quest’ultima ipotesi, un’intelaiatura interna mobile formata da listelli 20 e da piantane 22 sarà presente in corrispondenza di ciascuna delle contrapposte testate del tavolo 10. Detta testata o testate sono vantaggiosamente quelle definite dal lato esposto, indicato con "L” a figura 2, dei tavolati 12 o 14 che formano la superficie di utilizzo del tavolo 10 in condizioni di non allungamento.
I listelli 20 del telaio interno mobile sono vincolati al fronte inferiore 12’ del tavolato 12 in modo noto, ad esempio mediante adesivi, viti e/o equivalenti mezzi; gli stessi listelli o longheroni 20 sono scorrevolmente accoppiati ai listelli 18 del telaio esterno stabile, come appresso specificato. Ciascuno dei listelli 18 del telaio esterno stabile è provvisto sul fronte interno, opposto alle piantane 16, di un risalto 32, avente ad esempio sezione quadrangolare, ottenuto in solido con i listelli 18 oppure costituito da un elemento riportato in plastica o altro idoneo materiale; detto risalto si estende di preferenza sul fronte interno dei listelli 18 senza soluzione di continuità. Corrispondentemente, ciascuno dei listelli 20, collegati alle piantane 22 e formanti con esse il telaio interno mobile, è provvisto di una complementare scanalatura 32’ estesa longitudinalmente, nella quale si attesta il risalto 32; l’estensione della scanalatura 32’ è ovviamente maggiore di quella del risalto 32, per consentire lo scorrimento dei listelli 20 del telaio interno mobile rispetto ai listelli 18 del telaio esterno stabile e quindi lo scostamento del tavolato 12 rispetto al tavolato 10, come schematizzato a figura 5. Tale scostamento determina la formazione di un’apertura centrale, o discontinuità, nella superficie di utilizzo del tavolo 10, che viene vantaggiosamente colmata con l’inserimento di un ulteriore tavolato o piano aggiuntivo di prolungamento, indicato con 34 e di forma esemplificativamente rettangolare. Detto ultimo presenta dimensioni tali da allinearsi precisamente ai tavolati 12 e 14 una volta disposto tra i medesimi, in particolare, la sua larghezza corrisponde a quella del lato o Iati “L” di detti tavolati, come pure il suo spessore. Il piano aggiuntivo 34, secondo la forma di esecuzione preferita di cui alle figure, trova alloggiamento nella stessa struttura del tavolo 10 nel momento in cui non è utilizzato, essendo vantaggiosamente immagazzinabile al di sotto dei tavolati 12, 14 dove appoggia su una o più traverse 36; dette ultime sono vincolate alle contrapposte estremità, con mezzi noti, al fronte inferiore dei listelli 18. Lungo la parete verticale che definisce lo spessore dei tavolati 12 o 14, nella parte destinata a unirsi, è formata almeno una spina 38 di impegno e allineamento, la spina o spine 38, realizzate ad esempio sul tavolato 12, riscontrano corrispondenti sedi ottenute sul contrapposto tavolato 14. Di preferenza, dette spine e sedi corrispondenti sono ricavate su entrambi i tavolati 12, 14, in posizione sfalsata. Anche il piano aggiuntivo 34 presenta corrispondentemente spine e/o relative sedi (non rappresentate) per essere allineato, ove utilizzato per prolungare il tavolo 10, con i tavolati 12, 14. Detto piano aggiuntivo 34, nei momento in cui non è utilizzato, è immagazzinato nella struttura del tavolo 10 in posizione ortogonale rispetto al suo effettivo utilizzo, cioè con i lati maggiori disposti parallelamente o in orientamento tendenzialmente parallelo rispetto ai listelli 18 e 20. Da tale posizione, una volta allungato il tavolo 10 con formazione dell'apertura o discontinuità centrale, il piano aggiuntivo 34 viene estratto manualmente dalla sede di accoglimento e ruotato di 90° per P opportuno adattamento dimensionale rispetto ai tavolati 12 e 14.
L’utilizzo del tavolo 10, come deducibile da quanto precede, consente quindi di realizzare in modo semplice e rapido una superficie utile di appoggio differenziata in funzione delle specifiche esigenze. In condizioni standard, cioè con tavolo 10 non allungato (figure 1 e 4), il piano aggiuntivo 34 è immagazzinato e i tavolati 12, 14 sono collegati e allineati fra loro, mentre il telaio interno mobile, formato dai listelli 20 e dalle piantane 22 non è esposto, dette piantane 22 restano quindi in posizione di sostanziale allineamento trasversale con le piantane 16 del telaio esterno stabile, all’interno di esse.
Nel momento in cui il tavolo 10 deve essere esteso, per formare una superficie maggiore di appoggio utile, è sufficiente intervenire manualmente sulla testata provvista di telaio interno mobile, estraendo il telaio stesso e, di conseguenza, il tavolato 12 o 14 a esso collegato. In questa fase, nella quale il punto di presa può essere costituito dal bordo del lato “L” del tavolato, dalla traversa 30 e/o dalle piantane 22, i listelli 20 scorrono parallelamente ai listelli 18 guidati dai risalti 32; il tavolato 12, di conseguenza, si scosta dal contrapposto tavolato 14, formando un’interruzione della superficie di utilizzo del tavolo 10 ed esponendo, in pari tempo, il piano aggiuntivo 34. Quest’ultimo è quindi facilmente asportabile dalla sua sede di immagazzinamento e posizionarle in corrispondenza di detta interruzione, previa sua rotazione di 90° rispetto alla superficie esistente. La centratura quanto a corretto allineamento del piano aggiuntivo 34 è assicurata dalle citate spine 38, che si innestano in corrispondenti sedi ottenute sullo stesso piano aggiuntivo. Nel corso della fase di allungamento del tavolo 10, il tavolato 12 è scostato, rispetto al tavolato 14, di una quota superiore rispetto all’altezza del piano aggiuntivo 34, per facilitarne il corretto posizionamento; successivamente, il telaio interno mobile, e quindi il tavolato 12, sono risospinti in direzione del tavolato 14, per accorpare il piano aggiuntivo 34. Ad allungamento realizzato, il tavolo 10 presenta una superficie d’appoggio utile superiore di una quota pari all’altezza del piano aggiuntivo 34, il quale appoggia lateralmente sul fronte superiore dei contrapposti listelli 18, 20 ed è stabilizzato per mezzo delle citate spine. Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che il trovato consegue.
Il tavolo 10 può essere allungato in modo semplice e rapido, senza ricorso ad attrezzi per interventi sulla struttura del tavolo stesso.
Particolarmente vantaggiosa risulta la possibilità di integrare il piano aggiuntivo nella intelaiatura del tavolo stesso, senza ingombri aggiuntivi. Una volta allungato, detto tavolo risulta inoltre adeguatamente stabilizzato in ogni sua parte grazie alla coppia di piantane o gambe 22, che si aggiungono alle due coppie di analoghe piantane 16.
Il trovato, così come sopra descritto e più avanti rivendicato, è stato tuttavia proposto a puro titolo esemplificativo e non critico, intendendosi che lo stesso potrà essere suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte peraltro rientranti neirambito del concetto innovativo.
Ad esempio, l’allungamento potrà essere realizzato a partire da entrambe le testate del tavolo 10, non necessariamente di forma rettangolare in origine; lo stesso allungamento, formato anche da due piani aggiuntivi, potrà essere realizzato a partire da qualsiasi lato del tavolo, quindi anche dai lati più estesi, e con inserimento centrale di pannelli o doghe di altezza limitata, immagazzinati nella struttura del tavolo medesimo o altrove.
Inoltre, la superficie utile di appoggio del tavolo 10, sia nelle parti originarie definitive dai tavolati 12, 14 che in quella aggiunta del piano supplementare 34, potrà essere sostituita da una superficie liscia e continua, oppure da un’intelaiatura derivante dall’accostamento di una pluralità di doghe tra loro leggermente distanziate.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Tavolo allungabile (10), ottenuto in legno, plastica e/o altro idoneo materiale, comprendente almeno due complementari tavolati (12), (14), a pianta quadrangolare o di altra forma, disposti orizzontalmente in allineamento e accostamento tra loro a formare il piano di utilizzo del tavolo stesso, una coppia di appaiate piantane o gambe (16) che si sviluppano verso il basso dalla testata esposta e dal fronte inferiore di ciascuno di detti tavolati essendo collegate trasversalmente da una traversa (24) e vincolate a listelli (18) estesi longitudinalmente lungo detto fronte inferiore di detti tavolati in prossimità dei loro bordi laterali, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un’ulteriore coppia di piantane o gambe (22) sviluppate verso il basso, vincolate da un lato al fronte inferiore di almeno uno dei tavolati (12), (14) e dall’altro lato a mezzi mobili (20) in relazione di impegno con detti listelli (18) per scostare tra loro i tavolati stessi e alloggiare nell’apertura così formata almeno un piano aggiuntivo (34).
  2. 2) Tavolo allungabile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi mobili (20) sono costituiti da listelli o longheroni scorrevolmente appaiati ai listelli (18) e accostati ai medesimi per l’intero loro sviluppo longitudinale o parte di esso.
  3. 3) Tavolo allungabile secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una ulteriore coppia di piantane (22) è collegata trasversalmente da una traversa (30) a formare, con detti listelli (20), un’intelaiatura mobile rispetto alle piantane (16) e relativi listelli (18).
  4. 4) Tavolo allungabile secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una ulteriore coppia di piantane (22) è disposta in corrispondenza della testata/e del tavolo stesso tra una coppia di piantane 5) Tavolo allungabile secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’interasse esistente tra detta almeno una coppia ulteriore di piantane (22) è inferiore rispetto all’interasse esistente tra una o entrambe le coppie di piantane (16). 6) Tavolo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i listelli (20) presentano, sul fronte rivolto ai listelli (18), una o più scanalature (32’) continue o discontinue, allineate tra loro e parallele ai tavolati (12), (14), nelle quali si attestano corrispondenti risalti (32) di forma complementare riportati sui listelli (18) o realizzati in solido con essi. 7) Tavolo allungabile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna piantana (22) è vincolata con viti (28) o equivalenti a un listello (20) lungo il fronte opposto a quello della scanalatura/e (32’). 8) Tavolo allungabile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fatto che il fronte superiore dei listelli (20) è vincolato al fronte inferiore dei tavolati (12) e/o (14) con adesivi o equivalenti mezzi. 9) Tavolo allungabile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fatto che almeno nella zona centrale del tavolo stesso i listelli (18) sono collegati tra loro da traverse (36) opportunamente distanziate, formanti altrettante zone di appoggio per il piano o piani aggiuntivi (34) ove non utilizzati per allungare la superficie di utilizzo definita dai tavolati (12), (14). 10) Tavolo allungabile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti tavolati (12), (14) e piano o piani aggiuntivi (34) sono provvisti, lungo la parete verticale che ne definisce la zona destinata a unirsi reciprocamente, di una o più spine (38) e corrispondenti sedi di innesto per le medesime. 11) Tavolo allungabile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le piantane (16) sono vincolate ai listelli (18) con viti (26) o equivalenti.
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