ITMI962651A1

ITMI962651A1 - Impianto per rilevare e bloccare perdite di liquido alimentato da una rete

Info

Publication number: ITMI962651A1
Application number: IT96MI002651A
Authority: IT
Inventors: Sergio Faustini
Original assignee: Sergio Faustini
Priority date: 1996-12-18
Filing date: 1996-12-18
Publication date: 1998-06-18
Also published as: EP0849580A3; ITMI962651A0; EP0849580A2; IT1289457B1

Description

Descrizione di un’Invenzione

DESCRIZIONE

La presente Invenzione riguarda un impianto per rilevare In un ambiente la presenza di un liquido alimentato da una relativa rete presente nell’ambiente, nonché per bloccare l’alimentazione del liquido.

Per rete presente nell’ambiente si Intenderà nel seguito sla la rete vera e propria di alimentazione del liquido, che anche le relative diramazioni, compresi gli eventuali contenitori in cui arriva il liquido alimentato dalla rete.

E’ noto quali disastri possono provocare In abitazioni, uffici o anche fabbricati industriali, fabbricati agricoli e relative dipendenze, perdite di acqua della rete Idrica di cui tali ambienti sono dotati, o da reti di alimentazione di altri liquidi (per esempio vino o olio).

La presente invenzione si propone di ovviare I danni dovuti a tali perdite, o per io meno limitarli. Questo scopo viene raggiunto grazie all’Impianto secondo la presente invenzione, caratterizzato dal fatto di comprendere:

almeno un dispositivo rilevatore della presenza di un liquido nel punti di un ambiente in cui sono stati disposti i dispositivi rilevatori, ciascun dispositivo rilevatore essendo dotato di mezzi che consentono di emettere segnali a seguito della rilevazione della presenza del liquido; e

un dispositivo attuatore per chiudere una valvola, prevista nella rete, per bloccare l’alimentazione di liquido a seguito dei segnali emessi da un dispositivo rilevatore.

Secondo una forma di realizzazione della presente Invenzione, il dispositivo rilevatore comprende:

un elemento di un noto materiale espandibile che è in grado di aumentare significativamente il proprio volume a seguito dell’assorbimento di un liquido, tale elemento essendo a contatto del suolo o delle pareti dell’ambiente direttamente o tramite un elemento Interposto atto ad essere imbevuto di liquido; e

un interruttore chiudibile a seguito dell’aumento di volume dell’elemento espandibile, per azionare i suddetti mezzi emettitori di segnale di cui è dotato il dispositivo rilevatore.

I mezzi emettitori di segnali possano comprendere un circuito elettrico per la trasmissione dei segnali dal dispositivo rilevatore al dispositivo attuatore. Tale circuito elettrico può essere uno specifico circuito previsto allo scopo, oppure può essere utilizzato l’usuale impianto elettrico già presente nell’ambiente per la distribuzione dell’energia elettrica. In entrambi l casi, alla chiusura dell’interruttore sopramenzlonato, viene fatto circolare un segnale elettrico, che vantaggiosamente è una corrente elettrica fornita da una pila o batteria. Tale segnale elettrico o corrente permette di attivare il dispositivo attuatore che comanda la suddetta valvola prevista nella rete di alimentazione del liquido o in sue diramazioni.

I mezzi emettitori di segnali potranno anche essere costituiti da un apparecchio emettitore di segnali via onde radio, oppure da un noto trasmettitore di onde convogliate che utilizza come linea di trasferimento dei segnali l’Impianto elettrico già presente nell’ambiente interessato (per esemplo un’abitazione o un fabbricato industriale).

L’impianto secondo la presente Invenzione potrà essere completato da un altro dispositivo attuatore che, a seguito dei segnali emessi dal dispositivo rilevatore, permette di escludere l’alimentazione fornita all’Impianto elettrico che dovesse essere presente nell’ambiente, o a parte di esso, e/o di azionare un allarme acustico e/o visivo, e/o di azionare dispositivi in grado di Inviare, per esempio per via telefonica o via radio, messaggi di altarme.

L’invenzione risulterà più chiaramente comprensibile dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione. In tale descrizione si farà riferimento al disegno allegato, in cui:

la fig. 1 è uno schema di un impianto secondo la presente invenzione, del tipo che utilizza come segnali le onde convogliate mediante l’impianto elettrico già esistente nell’ambiente interessato; e ia fig 2 è uno schema di un impianto funzionante a onde radio.

Dall’esame della figura 1 si vede che l’impianto A comprende un dispositivo rivelatore della presenza di un liquido, per esempio d’acqua, indicato nel suo complesso con 10 e racchiuso entro una cornice rettangolare tratteggiata. Il dispositivo rivelatore comprende un sensore di presenza del liquido, d’acqua indicato in figura con 12, che nel caso specifico è appoggiato direttamente sul suolo 14 dell’ambiente. Esso potrà tuttavia anche essere appoggiato su un tappetino (non mostrato) di un materiale che assorbe il liquido, in modo da ampliare il campo d’azione del sensore 12. Tale sensore 12, rappresentato schematicamente nella figura, presenta una cavità inferiore in cui è inseribile un elemento 16 di un noto materiale, reperibile sul mercato, atto ad espandersi, e quindi ad aumentare notevolmente di volume (anche fino a 10 volte) se messo a contatto con liquidi (per esempio acqua) che dovessero bagnare il suolo nel punto in cui è disposto II sensore 12 o venire a contatto con II suddetto tappetino.

L’aumento di volume dell’elemento espandibile 16 fa sì che un magnete permanente 22, applicato sopra l’elemento espandibile 16, si sposta verso l’alto In contrasto a mezzi (nel caso specifico le molle 20), che servono a mantenerlo nella sua posizione più bassa quando l’elemento espandibile è nella sua condizione non espansa. L’aumento di volume dell’elemento espandibile 16 fa pertanto avvicinare il magnete permanente 22 ad un convenzionale interruttore magnetico 26 disposto nella parte superiore stagna del sensore 12, in modo da provocare la chiusura dell’Interruttore magnetico 26. Tale Interruttore è collegato tramite un cavo elettrico 28, ad un generatore di onde convogliate 30 di tipo noto, per cui la chiusura dell’interruttore 26 permette di attivare tale generatore 30. Quest’ultimo è collegabile, mediante la spina 32 di cui è dotato, all’impianto elettrico dell’abitazione (indicato, nel suo complesso con 34) che, In fig. 1 è rappresentato schematicamente mediante prese (indicate con il numero di riferimento 36 seguito da un numero progressivo da 1 a 6) e relativi cavi elettrici di collegamento 38. Nel caso illustrato in tale figura, il generatore di onde convogliate 30 è accoppiato, mediante la relativa spina 32, con la presa 36.1 dell’Impianto elettrico 34.

Come variante, invece del magnete permanente 22 e dell’interruttore magnetico 26 può più semplicemente essere previsto un terminale elettrico applicato sopra l’elemento espandibile che, quando quest’ultimo aumenta di volume, viene in contatto con un corrispondente terminale elettrico fìsso, in modo da chiudere II suddetto circuito elettrico.

Un dispositivo attuatore 40 (rappresentato in fig.

1 contenuto in una linea chiusa tratteggiata), in grado di aprire o chiudere una valvola 42 che chiude la rete 44 di alimentazione dei liquido (per esemplo la rete idrica), comprende un mezzo attuatore 46 collegato mediante un cavo elettrico 48 ad un ricevitore di tipo noto 50 (nel caso specifico un noto ricevitore di onde convogliate del tipo monocanale), collegato all’impianto elettrico 34 mediante una sua spina 52 inseribile In una presa 36.4 dell’impianto 34. Pertanto, quando II generatore di onde convogliate 30 emette un segnale, quest’ultimo viene ricevuto dal ricevitore 50 attraverso l’impianto elettrico 34. Il ricevitore 50, oltre a segnalare (per esempio mediante una spia luminosa 51 e/o l’emissione di un segnale acustico mediante buzzer 53) una condizione di allarme, comprende una convenzionale unità di comando di un servomotore contenuto nel mezzo attuatore 46 per chiudere la valvola 42 ed interrompere così l’afflusso di liquido dalla rete 44. L’attuatore 46 potrà comprendere un motorino elettrico (anche a bassa tensione) che quando viene azionato fa ruotare lo stelo della valvola 42 nel senso della chiusura di quest’ultlma, nonché una leva che, quando la valvola arriva a fine corsa, s’impegna con un microinterruttore che permette di interrompere l’alimentazione del motorino elettrico. Come alternativa l’attuatore 46 potrà essere costituito dal dispositivo a solenoide che fa parte di un’elettrovalvola che sostituisce la valvola 42. La valvola 42 resterà chiusa fino a quando non verrà resettata la condizione di allarme sul generatore di impulsi 30, e In pratica finché non verrà riarmato il relativo sensore 12 del rivelatore 10. Lo stesso ricevitore 50, o anche un distinto, anàlogo, ricevitore (non mostrato) collocato in posizione opportuna, potranno mediante una loro unità di comando, attivare un convenzionale interruttore 70 per interrompere l’alimentazione elettrica a valle del contatore 72 previsto nell’ambiente.

Nel caso in cui l’ambiente da tenere sotto controllo richieda il posizionamento di più dispositivi di rivelazione 10 (per esemplo uno In cucina e uno in ciascun bagno di un’abitazione) l'impianto può essere completato con un convenzionale ricevitore, (nel caso specifico del tipo multicanale) indicato nei suo complesso in figura con 60, che funge da centralino di supervisione, per segnalare da quale del rilevatori 10 giunge II segnale (il ricevitore 60 ne prevede quattro visualizzati da relative spie indicate nelle figure con i numeri da 1 a 4). Il ricevitore multicanale 60 è collegabile all’impianto elettrico 34 mediante cavo 62 e relativa spina 64 inseribile nella presa 36.5 e viene installato preferibilmente in una zona opportuna dell’ambiente da tenere sotto controllo.

Il ricevitore 50, la centralina 60 o anche II trasmettitore 10 possono vantaggiosamente comprendere mezzi (non mostrati, comunque convenzionali per l’esperto del ramo) che, quando viene ricevuto un segnale d’allarme, fanno partire mediante rete telefonica o mediante onde radio, segnali d’allarme atti ad essere ricevuti dalle persone Interessate.

Nell’Impianto B illustrato in fig. 2 II dispositivo rivelatore 110 comprende il sensore 112, appoggiato al suolo 114, e che può per esempio essere identico a quello descritto con riferimento alla fig. 1, o essere del tipo con due o più terminali destinati ad essere collegati elettricamente dal liquido stesso se conduttivo. Il dispositivo rilevatore comprende pure un emettitore 130 di segnali via onde radio, che vengono ricevuti dal dispositivo attuatore 140 dotato di un ricevitore 150 di onde radio. Anche in questo caso l’impianto potrà essere completato da un ricevitore multicanale (non illustrato in fig. 2) analogo a quello Indicato con 60 in fig. 1, con la differenza che anch’esso sarà dotato di un ricevitore di onde radio emesse dall’emettitore 130. Si fa presente che per quanto i sensori 12 e 112 siano stati mostrati nelle figure appoggiati sul suolo, essi potrebbero ugualmente essere applicati su pareti verticali o Inclinate, sulle quali possano essere raggiunti da liquidi.

E’ da tener presente che il sensore (12 e 112) che rivela la presenza di liquido può essere anche utilizzato come indicatore di livello massimo di un liquido. Infatti II sensore può essere disposto su un piccolo ripiano orizzontale o su una parete verticale ad una determinata elevazione, In modo da rilevare la presenza del liquido quando il suo pelo Ubero raggiunge il sensore. In tal caso l’impianto secondo la presente Invenzione funziona da dispositivo atto ad Interrompere l’alimentazione del liquido quando questo raggiunge un certo livello (per esempio in una vasca).

Secondo un’ulteriore variante della presente invenzione, nel caso In cui il liquido sia del tipo elettricamente conduttore, al posto del sensore dotato di elemento di materiale espandibile può essere previsto un usuale mezzo atto a rilevare la presenza di liquido grazie al fatto che tale liquido è conduttore, per cui è il liquido che chiude il circuito che permette di attivare l’emettitore di segnali. Tale soluzione può essere molto interessante per la sua economicità.

Come già accennato, al posto dell’impianto elettrico (34) già esistente, può eventualmente essere previsto un apposito distinto Impianto alimentato da batteria o pila mediante il quale inviare I segnali al dispositivo attuatore.

Il sensore 12 potrà essere dotato di una retina (non mostrata) applicabile alla sua faccia inferiore, alla quale retina è già applicato l’elemento di materiale espandibile 16 ed eventualmente anche il magnete permanente 22. E’ così possibile, una voita che l’elemento espandibile è venuto a contatto con Il liquido (per cui è aumentato notevolmente di volume), asportare l’assieme retina-elemento espanso-magnete permanente e sostituirlo con un nuovo assieme in cui l’elemento espandibile è ancora nello stato non espanso.

Le pile o batterie che alimentano l’Impianto o le singole sue parti saranno convenientemente corredate da un dispositivo segnalatore dello stato di carica dello stesso.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Impianto per rilevare in un ambiente la presenza di un liquido alimentato da una relativa rete presente nell’ambiente, nonché per bloccare l’alimentazione del liquido, caratterizzato dal fatto di comprendere: almeno un dispositivo rilevatore della presenza dei liquido nel punti dell’ambiente in cui sono disposti i dispositivi rilevatori, ciascun dispositivo rilevatore essendo dotato di mezzi che consentono di emettere segnali a seguito della rilevazione della presenza del liquido; e un dispositivo attuatore per chiudere una valvola, prevista nella rete per bloccare l’alimentazione di liquido a seguito del segnali emessi dal dispositivo rilevatore.
2. Impianto secondo la rivendicazione 1, In cui i mezzi emettitori di segnali vengono attivati a seguito della chiusura di un circuito elettrico provocata dalla presenza di liquido.
3. Impianto secondo la rivendicazione 2, in cui il dispositivo rilevatore comprende un sensore della presenza di liquido, tale sensore comprendendo un elemento espandibile a seguito dell’assorbimento di un liquido, tale elemento espandibile essendo a contatto dell’ambiente, la chiusura del circuito elettrico che provoca l’emissione dei segnali verificandosi a seguito dell'aumento di volume dell'elemento espandibile.
4. Impianto secondo la rivendicazione 3, in cui l’elemento espandibile racchiuso in una cavità aperta prevista nel sensore del dispositivo rivelatore, sulla faccia dell’elemento di materiale espandibile opposta a quella a contatto con l’ambiente essendo applicato un magnete permanente, il sensore comprendendo una camera a tenuta stagna in cui è contenuto un Interruttore Inserito nel suddetto circuito elettrico, tale Interruttore essendo chiudibiie a seguito dello spostamento del magnete permanente a causa dell’aumento di volume dell’elemento espandibile.
5. Impianto secondo la rivendicazione 2, in cui il liquido è del tipo elettricamente conduttivo e la chiusura del circuito elettrico che provoca l’emissione di segnali è provocata dalla presenza del liquido che collega elettricamente due o più terminali elettrici di tale circuito.
6. Impianto secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui I segnali vengono trasmessi dal dispositivo rilevatore al dispositivo attuatore mediante un circuito elettrico.
7. Impianto secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi emettitori di segnali comprendono un trasmettitore di onde convogliate, che utilizza come circuito elettrico per la trasmissione dei segnali l’Impianto elettrico già presente nell’ambiente.
8. Impianto secondo la rivendicazione 2, in cui I mezzi emettitori di segnali comprendono un emettitore di segnali radio, e il dispositivo attuatore comprende un ricevitore di segnali radio.
9. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, In cui è inoltre previsto un mezzo Interruttore che, a seguito dei segnali emessi dal dispositivo rilevatore, permette di escludere l’alimentazione elettrica fornita all’impianto elettrico presente nell’ambiente o a specifiche apparecchiature collegate allo stesso, e/o di azionare un allarme acustico e/o visivo, e/o di azionare dispositivi in grado di Inviare messaggi di allarme.
10. Impianto secondo la rivendicazione 7, In cui il dispositivo attuatore comprende un mezzo attuatore collegato mediante cavo elettrico ad un ricevitore monocanale a sua volta collegato all’impianto elettrico presente nell’ambiente.
11. Impianto secondo la rivendicazione 10, in cui il ricevitore monocanale dispone di una unità di comando dei mezzo attuatore.
12. Impianto secondo la rivendicazione 9 o 10, In Cui il mezzo attuatore comprende un motorino elettrico montato sullo stelo della valvola.
13. Impianto secondo la rivendicazione 12, in cui il dispositivo attuatore comprende un mezzo interruttore che, quando l’otturatore della valvola giunge a fine corsa, consente di interrompere l’alimentazione al motorino elettrico.
14. Impianto secondo le rivendicazioni 7, 10 o 11, in cui nell’ambiente sono previsti più dispositivi rilevatori, ed è inoltre previsto un ricevitore multicanale per segnalare da quale del dispositivi rivelatori arriva il segnale di allarme.
15. Impianto secondo la rivendicazione 4, in cui tra l’elemento espandibile e l’ambiente è Interposto un tappetino di un materiale imbevibile di liquido.
16. Impianto secondo la rivendicazione 1, in cui la valvola è un’elettrovalvola il cui solenoide fa parte del dispositivo attuatore.
17. Impianto secondo la rivendicazione 3, In cui l’elemento espandibile è esternamente ricoperto di una retina fissabile al sensore. l’elemento espandibile è fornito già fissato alia retina. 19. Impianto secondo le rivendicazioni 4 e 17, in cui l’assieme retina-elemento espandibile è fornito con un magnete permanente già fissato all’elemento espandibile.