ITMI20130549A1 - Dispositivo automatico di illuminazione artificiale - Google Patents

Dispositivo automatico di illuminazione artificiale

Info

Publication number
ITMI20130549A1
ITMI20130549A1 IT000549A ITMI20130549A ITMI20130549A1 IT MI20130549 A1 ITMI20130549 A1 IT MI20130549A1 IT 000549 A IT000549 A IT 000549A IT MI20130549 A ITMI20130549 A IT MI20130549A IT MI20130549 A1 ITMI20130549 A1 IT MI20130549A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
processing unit
sensor
data processing
light source
artificial lighting
Prior art date
Application number
IT000549A
Other languages
English (en)
Inventor
Roberto Navoni
Alberto Sozza
Original Assignee
Classic Light S R L
Elesi Luce S R L
Fabbian Illuminazione S P A
Metal Lux S N C Di Baccega R & C
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Classic Light S R L, Elesi Luce S R L, Fabbian Illuminazione S P A, Metal Lux S N C Di Baccega R & C filed Critical Classic Light S R L
Priority to IT000549A priority Critical patent/ITMI20130549A1/it
Publication of ITMI20130549A1 publication Critical patent/ITMI20130549A1/it

Links

Classifications

    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/175Controlling the light source by remote control
    • H05B47/19Controlling the light source by remote control via wireless transmission
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/105Controlling the light source in response to determined parameters
    • H05B47/11Controlling the light source in response to determined parameters by determining the brightness or colour temperature of ambient light
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y02TECHNOLOGIES OR APPLICATIONS FOR MITIGATION OR ADAPTATION AGAINST CLIMATE CHANGE
    • Y02BCLIMATE CHANGE MITIGATION TECHNOLOGIES RELATED TO BUILDINGS, e.g. HOUSING, HOUSE APPLIANCES OR RELATED END-USER APPLICATIONS
    • Y02B20/00Energy efficient lighting technologies, e.g. halogen lamps or gas discharge lamps
    • Y02B20/40Control techniques providing energy savings, e.g. smart controller or presence detection

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Computer Networks & Wireless Communication (AREA)
  • Circuit Arrangement For Electric Light Sources In General (AREA)
  • Circuit Arrangements For Discharge Lamps (AREA)
  • Non-Portable Lighting Devices Or Systems Thereof (AREA)

Description

“Dispositivo automatico di illuminazione artificialeâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce al settore dell’illuminazione artificiale nell’ambito della domotica ed in particolare ad un dispositivo automatico di illuminazione artificiale.
Oggigiorno, à ̈ sempre più sentita l’esigenza di ridurre i consumi energetici al fine sia di aumentare i risparmi energetici sia di rispettare sempre più l’ambiente.
A tal proposito, soprattutto nel campo della domotica, esistono sistemi di gestione dei consumi energetici (quindi anche dell’illuminazione artificiale) molto complessi i quali vengono molto spesso installati all’interno di impianti elettrici o di sistemi di gestione già esistenti, in modo da poter sfruttare eventuali dispositivi elettronici (ad esempio, i sensori) già presenti, riducendo dove possibile costi di installazione.
Tuttavia, ciò comporta un incremento dei tempi di installazione ed inevitabilmente anche dei costi, in quanto à ̈ necessario adattare il sistema di gestione in installazione al sistema di gestione o all’impianto elettrico già esistente.
Oltre a questo, un sistema di gestione dei consumi energetici così adattato presenta comunque ulteriori limiti quali la flessibilità, la versatilità e la possibilità di poter garantire un controllo dei consumi energetici il più possibile tempestivo ed in tempo reale, come richiesto ormai dalle odierne esigenze.
Lo scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo automatico di illuminazione artificiale che consenta di ovviare almeno parzialmente agli inconvenienti qui sopra lamentati con riferimento alla tecnica nota ed in particolare che sia in grado di garantire una maggiore flessibilità e versatilità in modo da poter essere installato all’interno di impianti elettrici già esistenti a tempi e soprattutto costi il più possibile contenuti.
Tale scopo à ̈ raggiunto mediante un dispositivo automatico di illuminazione artificiale secondo la rivendicazione 1.
Forme preferite di tale dispositivo sono definite nelle rivendicazioni dipendenti.
Forma oggetto della presente invenzione anche un sistema automatico di illuminazione artificiale.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del dispositivo automatico di illuminazione artificiale secondo l’invenzione risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:
- la figura 1 illustra schematicamente un dispositivo automatico di illuminazione artificiale, secondo una forma di realizzazione dell’invenzione;
- la figura 2 illustra schematicamente mediante un diagramma a blocchi il dispositivo automatico di illuminazione artificiale della figura 1, e
- la figura 3 illustra schematicamente un sistema automatico di illuminazione artificiale secondo una forma di realizzazione dell’invenzione.
Con riferimento alle figure 1 e 2, con 1 à ̈ stato indicato un dispositivo automatico di illuminazione artificiale di un ambiente, nel seguito anche semplicemente dispositivo, secondo l’invenzione nel suo complesso.
Si fa presente che elementi uguali o simili saranno indicati nelle figure con gli stessi riferimenti numerici.
Ai fini della presente descrizione, per ambiente s’intende qualsiasi spazio esterno o interno che possa essere illuminato da un dispositivo di illuminazione quale, ad esempio, un locale di un’abitazione, di un ufficio o di un negozio, uno spazio di fronte ad una vetrina o ad un cartello pubblicitario o informativo, e così via.
In accordo con una forma di realizzazione, il dispositivo automatico di illuminazione artificiale 1 di un ambiente comprende una sorgente luminosa 2. Esempi di sorgente luminosa sono una lampada ad incandescenza, una lampada alogena, una lampada a fluorescenza, una lampada a LED, e così via.
Il dispositivo 1 comprende inoltre una scheda elettronica 3 avente un’unità di elaborazione dati 4, ad esempio un microprocessore o un microcontrollore (CPU, Central Processing Unit).
L’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per immagazzinare un codice programma atto a consentire all’unità di elaborazione dati 4 di controllare il dispositivo 1, come sarà descritto in maggior dettaglio nel seguito.
La scheda elettronica 3 comprende inoltre un’unità di memoria 5, ad esempio di tipo FLASH, operativamente collegata a detta unità di elaborazione dati 4. L’unità di memoria 5 à ̈ configurata per immagazzinare i dati elaborati dall’unità di elaborazione dati 4.
L’unità di elaborazione dati 4 e l’unità di memoria 5 sono illustrate solo nella figura 2.
In accordo alla forma di realizzazione della figura 2, l’unità di memoria 5 à ̈ esterna all’unità di elaborazione dati 4.
In accordo ad una ulteriore forma di realizzazione (non mostrata nelle figure), l’unità di memoria 5 può essere interna all’unità di elaborazione dati 4.
Ritornando alla forma di realizzazione delle figure 1 e 2, si fa presente che la sorgente luminosa 2 à ̈ operativamente collegata alla scheda elettronica 3, quindi all’unità di elaborazione dati 4, come verrà descritto in dettaglio nel seguito.
Il dispositivo 1 comprende inoltre almeno un sensore 6 di rilevazione di un parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa 2.
Ai fini della presente descrizione, per condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa s’intende una qualsiasi condizione che può variare nello spazio illuminabile dalla sorgente luminosa quale, ad esempio, la luminosità, il rumore, il movimento o la presenza di una persona, e così via.
In considerazione di questo, detto almeno un sensore 6 di rilevazione di almeno un parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente può essere: in una forma di realizzazione, un sensore di luminosità, in cui il parametro da rilevare à ̈ il livello di luminosità nell’ambiente; una ulteriore forma di realizzazione, un sensore audio, in cui il parametro da rilevare nell’ambiente à ̈ il livello di rumore presente nell’ambiente; in una ulteriore forma di realizzazione, un sensore di movimento, in cui il parametro da rilevare à ̈ il movimento di una persona che deambula all’interno dell’ambiente; ancora, in una ulteriore forma di realizzazione, un sensore di presenza, in cui il parametro da rilevare à ̈ il movimento impercettibile di una persona all’interno dell’ambiente che necessariamente non esegue un movimento deambulante (ad esempio, i movimenti eseguibili da una persona seduta) rilevabile dal sensore di movimento.
Si fa presente che il dispositivo 1 può comprendere almeno un sensore in accordo ad una qualsiasi delle forme di realizzazione precedentemente descritte, da considerarsi in alternativa l’una rispetto alle altre, ma anche più di un sensore in accordo ad una qualsiasi delle forme di realizzazione precedentemente descritte, secondo una qualsiasi combinazione possibile.
Una forma di realizzazione del dispositivo 1 comprendente una possibile combinazione dei suddetti sensori di rilevazione sarà descritta nel seguito con particolare riferimento alla figura 2.
Ritornando in generale al dispositivo 1 delle figure 1 e 2, si fa presente che l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per controllare la sorgente luminosa 2 sulla base della comparazione, da parte dell’unità di elaborazione dati 4, del valore del parametro rilevato da detto almeno un sensore 6 con un valore di riferimento impostato ed immagazzinato nell’unità di memoria 5 (ad esempio, un valore di soglia).
In maggior dettaglio, l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per controllare la sorgente luminosa 2 eseguendo sulla sorgente luminosa 2 un’operazione tra una pluralità di operazioni comprendente l’accensione, lo spegnimento, la regolazione dell’intensità luminosa, il cambio della temperatura colore, il cambio della coordinata cromatica della luce emessa (RGB).
Nel caso in cui detto almeno un sensore 6 di rilevazione sia un sensore di luminosità, l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per procedere all’accensione, allo spegnimento, alla regolazione dell’intensità luminosa, al cambio della temperatura colore o al cambio della coordinata cromatica della sorgente luminosa 2 in funzione del livello di luminosità dell’ambiente.
Nel caso in cui detto almeno un sensore 6 di rilevazione sia un sensore audio, l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per procedere all’accensione, allo spegnimento, alla regolazione, al cambio della temperatura colore o al cambio della coordinata cromatica della sorgente luminosa 2 in funzione del livello di rumore dell’ambiente rilevato. Il fatto che il livello di rumore all’interno dell’ambiente sia sopra o sotto al valore di riferimento impostato può rappresentare la presenza o meno, rispettivamente, di una persona all’interno dell’ambiente con la conseguente necessità di accendere o aumentare l’intensità luminosa della sorgente luminosa in caso di presenza di una persona o, al contrario, diminuire l’intensità luminosa o spegnere la sorgente luminosa in caso di assenza di una persona.
Nel caso in cui detto almeno un sensore 6 di rilevazione sia un sensore di presenza o un sensore di movimento, l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per procedere all’accensione o allo spegnimento (eventualmente anche alla regolazione, al cambio della temperatura colore o al cambio della coordinata cromatica) della sorgente luminosa 2 in funzione della rilevazione o meno della presenza o del movimento all’interno dell’ambiente livello di luminosità dell’ambiente.
In accordo da una ulteriore forma di realizzazione, in alternativa o in combinazione a quelle descritte in precedenza, l’unità di elaborazione dati 4, sulla base del parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa 2 rilevato da detto almeno un sensore 6, à ̈ inoltre configurata per associare alla sorgente luminosa 2 un predeterminato effetto visivo, ad esempio un predeterminato colore, sfumatura di colore o effetto luminoso.
Inoltre, in alternativa o in combinazione alle forme di realizzazione precedentemente descritte, l’unità di elaborazione dati 4, sulla base del parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa 2 rilevato da detto almeno un sensore 6, à ̈ inoltre configurata per associare alla sorgente luminosa 2 un predeterminato effetto audio, ad esempio un predeterminato suono o colonna sonora (brano musicale), riproducibile tramite un sintetizzatore vocale o un altoparlante o speaker, operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4, di cui può essere munito il dispositivo 1.
Si noti che l’effetto audio può essere precedentemente immagazzinato nell’unità di memoria 5 della scheda elettronica 3 o fornito alla scheda elettronica 3 dall’esterno, secondo una modalità di comunicazione che sarà descritta nel seguito.
Si osservi inoltre che il predeterminato effetto visivo e/o il predeterminato effetto audio, in accordo alle forme di realizzazione descritte in precedenza, possono essere associati alla sorgente luminosa 2 in predeterminati orari e per una predeterminata durata temporale.
Con riferimento ancora alla forma di realizzazione delle figure, il dispositivo 1 comprende inoltre un modulo di comunicazione dati 7 operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4.
Il modulo di comunicazione dati 7 à ̈ configurato per consentire all’unità di elaborazione dati 4 di comunicare dati in modalità wireless, ad esempio in tecnologia Bluetooth o Wi-Fi.
In particolare, in una forma di realizzazione, il modulo di comunicazione dati 7 à ̈ configurato per instaurare un canale di comunicazione bidirezionale. Pertanto la comunicazione dei dati da parte dell’unità di elaborazione dati 4, tramite il modulo di comunicazione dati 7, può avvenire sia in ricezione sia in trasmissione.
In accordo ad una ulteriore forma di realizzazione (non mostrata nelle figure), il modulo di comunicazione dati 7 à ̈ configurato per instaurare un canale di comunicazione unidirezionale. Pertanto la comunicazione dei dati da parte dell’unità di elaborazione dati 4, tramite il modulo di comunicazione dati 7, può avvenire in ricezione o in trasmissione. In tal caso, il dispositivo 1 può comprendere un ulteriore modulo di comunicazione dati, operativamente associato all’unità di elaborazione dati 4, configurato per comunicare in modalità wireless, ad esempio in tecnologia Bluetooth o Wi-Fi, instaurando un canale di comunicazione dati unidirezionale, opposto a quello instaurabile dal modulo di comunicazione dati 7.
Ritornando alla forma di realizzazione delle figure 1 e 2, la scheda elettronica 3 comprende un primo connettore elettrico 8 (mostrato solo nella figura 2) operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4. Il modulo di comunicazione dati 7 à ̈ preferibilmente operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4 tramite il primo connettore elettrico 8.
La scheda elettronica 3 comprende inoltre un modulo di input/output 9 operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4. Il modulo di input/output 9 comprende una pluralità di connettori elettrici (non mostrati nella figura) attraverso i quali l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ in grado di ricevere dall’esterno segnali elettrici d’ingresso (input) e di inviare all’esterno segnali elettrici di uscita (output).
L’almeno un sensore 6 di rilevazione di un parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa 2 à ̈ operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4 tramite il modulo di input/output 9. L’almeno un sensore 6 à ̈ ad esempio un sensore di presenza o movimento.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un secondo sensore 6’ di rilevazione di un parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa 2, operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4. Tale secondo sensore 6’ à ̈ ad esempio un sensore audio.
In maggior dettaglio, tale secondo sensore 6’ à ̈ operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4 tramite il modulo di input/output 9.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un terzo sensore 6†di rilevazione di un parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa 2, operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4. Tale secondo sensore 6†à ̈ ad esempio un sensore di luminosità.
In maggior dettaglio, tale terzo sensore 6†à ̈ operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4 tramite il modulo di input/output 9.
Si fa presente che detti almeno un sensore 6, un secondo sensore 6’ ed un terzo sensore 6†sono configurati per fornire all’unità di elaborazione dati 4 segnali elettrici rappresentativi del parametro rilevato nell’ambiente (presenza o movimento, livello di rumore, livello di luminosità, rispettivamente). Tali segnali elettrici sono segnali elettrici di ingresso che l’unità di elaborazione dati 4 riceve dall’esterno tramite il modulo di input/output 9.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un attuatore 10, ad esempio un alimentatore regolabile, operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4 ed alla sorgente luminosa 2.
In maggior dettaglio, si osservi che l’attuatore 10 à ̈ operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4 tramite il modulo di input/output 9 e, di conseguenza, la sorgente luminosa 2 à ̈ operativamente collegata all’unità di elaborazione dati 4 tramite l’attuatore 10 e il modulo di input/output 9.
Alla luce di quanto indicato, l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per controllare la sorgente luminosa 2 tramite l’attuatore 10. I segnali elettrici di controllo dell’attuatore 10 sono segnali elettrici di uscita che l’unità di elaborazione dati 4 invia all’esterno tramite il modulo di input/output 9.
La scheda elettrica 3 comprende inoltre un rispettivo alimentatore 11, ad esempio un alimentatore a corrente continua regolabile, atto a fornire l’alimentazione elettrica alla scheda elettrica 3 ed a tutti i componenti elettrici ad essa collegati, descritti in precedenza. L’alimentazione elettrica richiesta dalla scheda elettrica 3 à ̈ variabile, preferibilmente compresa nell’intervallo 8V – 30V.
Come mostrato schematicamente nella figura 1, la scheda elettrica 3, quindi anche l’alimentatore 11 (non mostrato nella figura), à ̈ elettricamente collegata alla linea elettrica di distribuzione di energia elettrica PWL, industriale o domestica, a seconda della applicazioni a cui à ̈ destinato il dispositivo automatico di illuminazione artificiale 1.
Ritornando in generale alla forma di realizzazione delle figure 1 e 2, si fa presente l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per immagazzinare nell’unità di memoria 5 i dati rilevati da detto almeno un sensore 6, dal secondo sensore 6’ e dal terzo sensore 6†(questi ultimi, se previsti).
In alternativa o in combinazione alla forma di realizzazione appena descritta, l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ altresì configurata per trasmettere, mediante il modulo di comunicazione dati 7 (o l’ulteriore modulo di comunicazione dati, se previsto), i dati rilevati da detto almeno un sensore 6, dal secondo sensore 6’ e dal terzo sensore 6†(questi ultimi, se previsti) ad un calcolatore elettronico remoto, ad esempio tramite un dispositivo elettronico portatile (smartphone) configurato per acquisire tali dati dal dispositivo 1 mediante la comunicazione dati in modalità wireless (tecnologia Bluetooth o Wi-Fi) e inviare i dati acquisiti al calcolatore elettronico tramite una rete di comunicazione dati, ad esempio Internet.
In altre parole, l’unità di elaborazione dati 4 può essere configurata per immagazzinare i dati in locale (nell’unità di memoria 5) e/o in remoto (in un calcolatore elettronico remoto).
I dati immagazzinati, in locale e/o in remoto, possono essere vantaggiosamente impiegati a fini statistici per sviluppare opportune strategie di gestione dell’energia elettrica o del singolo dispositivo di illuminazione in base a scenari del passato, a statistiche del livello del rumore di fondo o al numero di passaggi o soste di persone, e così via.
Con riferimento in generale al dispositivo 1, in accordo ad una qualsiasi delle forme di realizzazione descritte in precedenza, si fa presente che l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ vantaggiosamente configurabile per il controllo del dispositivo 1.
In particolare, a seconda delle esigenze o applicazioni, può essere necessario configurare nuovamente l’unità di elaborazione dati 4.
La configurazione dell’unità di elaborazione dati 4 si concretizza fornendo ad essa dati di configurazione quali ad esempio, comandi di abilitazione/disabilitazione di sensori, parametri di funzionamento del dispositivo 1, valori di riferimento da immagazzinare nell’unità di memoria 5 da confrontare con i valori dei parametri rilevabili da detto almeno sensore 6 e da altri sensori (se presenti e/o abilitati).
La riconfigurazione (o riprogrammazione) dell’unità di elaborazione dati 4 (quindi del dispositivo automatico di illuminazione artificiale 1) rappresenta una gestione del dispositivo 1 secondo una modalità automatica, come descritto nel seguito.
In accordo da una forma di realizzazione, l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata infatti per ricevere, tramite il modulo di comunicazione dati 7, i dati di configurazione del dispositivo 1.
Tali dati di configurazione possono essere forniti all’unità di elaborazione dati 4, tramite il modulo di comunicazione dati 7, da un dispositivo elettronico portatile 12 (illustrato schematicamente nella figura 2, ad esempio uno smartphone, il quale, essendo equipaggiato con un apposito prodotto programma (APP), à ̈ configurato per consentire ad un utente, tramite una rispettiva interfaccia utente, l’impostazione e il trasferimento all’unità di elaborazione dati 4 del dispositivo 1 dei dati di configurazione.
L’unità di elaborazione dati 4, ricevuti i dati di configurazione, à ̈ configurata per controllare la sorgente luminosa 2 sulla base del parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa 2 rilevato dall’almeno un sensore 6. In particolare, l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per confrontare il valore del parametro rilevato con il valore di riferimento impostato ricevuto dal dispositivo elettronico portatile 12 come uno dei dati di configurazione.
In tal caso, si osservi che la sorgente luminosa 2 Ã ̈ controllata in modo combinato in funzione di quanti e quali sensori siano abilitati/disabilitati sulla base dei dati di configurazione ricevuti.
A tal proposito, con particolare riferimento alla forma di realizzazione delle figure 1 e 2, nel caso in cui il sensore abilitato sia il terzo sensore 6†, ovvero il sensore di luminosità 6†mentre siano disabilitati sia detto almeno un sensore 6, ovvero il sensore audio, sia il secondo sensore 6’, ovvero il sensore di presenza, l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per controllare la sorgente luminosa 2 solo sulla base del parametro rappresentativo del livello di luminosità dell’ambiente.
Nel caso in cui invece siano abilitati sia il secondo sensore 6’ (presenza) ed il terzo sensore 6†(luminosità), l’unità di elaborazione dati 4 à ̈ configurata per controllare la sorgente luminosa 2 in questo modo: accendere o spegnere la sorgente luminosa 2 sulla base del parametro rappresentativo della presenza di una persona nell’ambiente e, in caso ci accensione, regolarne il livello di luminosità sulla base del parametro rappresentativo del livello di luminosità.
In accordo ad una ulteriore forma di realizzazione, in combinazione a quella descritta in precedenza, il dispositivo 1 può comprendere, in via opzionale, un modulo di controllo manuale 13, ad esempio un pulsante, operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4.
Il modulo di comando manuale 13, in quanto opzionale, Ã ̈ rappresentato nella figura 2 con linee tratteggiate.
Il modulo di comando manuale 13 à ̈ configurato per consentire ad un utente di controllare manualmente la sorgente luminosa 2, ovvero accensione, spegnimento o regolazione dell’intensità luminosa.
La presenza del modulo di comando manuale 13 consente ad un utente una gestione manuale del dispositivo 1, in combinazione con la gestione automatica dello stesso, descritta in precedenza.
Infatti, i dati di configurazione ricevibili dall’unità di elaborazione dati 4, trasmissibili dal dispositivo elettronico portatile 12 (gestione automatica del dispositivo 1), comprendono anche un comando di abilitazione/disabilitazione del modulo di comando manuale 13.
Nel caso in cui il modulo di comando manuale 13 sia abilitato, à ̈ possibile, per un utente, procedere all’accensione ed allo spegnimento della sorgente luminosa 2 in qualsiasi momento mentre à ̈ possibile regolare manualmente l’intensità luminosa della sorgente luminosa 2 solo quando, sulla base dei dati di configurazione ricevuti dal dispositivo elettronico portatile 12 (gestione automatica del dispositivo 1), il terzo sensore 6†di luminosità à ̈ disabilitato.
In accordo ad una ulteriore forma di realizzazione, non illustrata nelle figure, il dispositivo 1 può essere operativamente collegato a sensori già pre-esistenti nell’ambiente atti a generare rispettivi segnali di allarme. A tal proposito, l’unità di elaborazione dati 4 del dispositivo 1 à ̈ vantaggiosamente configurata per controllare la sorgente luminosa 2 in modo tale da generare nell’ambiente segnalazioni visive e/o audio specifiche che vanno ad integrare i suddetti segnali di allarme.
Con riferimento ora alla figura 3, Ã ̈ descritto un sistema automatico di illuminazione artificiale di un ambiente secondo una forma di realizzazione della presente invenzione.
Il sistema automatico di illuminazione artificiale 300 di un ambiente, in seguito anche semplicemente sistema 300, comprende una pluralità di dispositivi di illuminazione artificiale 301 di un ambiente, ciascuno del tutto analogo al dispositivo automatico di illuminazione artificiale 1 di un ambiente le cui possibili forme di realizzazione in accordo alla presente invenzione sono state descritte in precedenza.
Si fa presente che molti riferimenti numerici riportati nelle precedenti figure 1 e 2 sono stati volutamente omessi nella figura 3 per non complicare troppo la figura stessa.
Il sistema 300 comprende inoltre un apparato di tipo gateway 302 (mostrato schematicamente nella figura 3) alloggiato all’interno dello stesso ambiente e configurato per instradare dati ricevuti da (ad esempio i dati rilevati) e trasmessi a (ad esempio, i dati di configurazione) la pluralità di dispositivi automatici di illuminazione 301 all’interno dell’ambiente, in modalità wireless (ad esempio, in tecnologia Bluetooth o Wi-Fi). Inoltre, l’apparato di tipo gateway 302 à ̈ configurato per convertire la comunicazione di tipo PLC in una comunicazione di tipo wireless (ad esempio, in tecnologia Bluetooth).
Secondo una ulteriore forma di realizzazione (non mostrata nelle figure), l’apparato di tipo gateway à ̈ inoltre configurato per instradare dati, attraverso modalità di comunicazione di tipo wired o su rete di distribuzione di energia elettrica, ricevuti da o trasmessi a altri dispositivi automatici di illuminazione artificiale disposti in ambienti remoti rispetto all’ambiente in cui à ̈ alloggiato l’apparato di tipo gateway 302.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione (non mostrata nella figura), uno qualsiasi dei dispositivi automatici di illuminazione della pluralità di dispositivi automatici di illuminazione 301 del sistema 300 può essere configurato come apparato di tipo gateway per tutti gli altri dispositivi automatici di illuminazione presenti all’interno dello stesso ambiente. Tale dispositivo automatico di illuminazione artificiale così configurato può essere impiegato in alternativa all’apparato di tipo gateway 302, descritto in precedenza.
Si fa notare che la configurazione di un dispositivo automatico di illuminazione artificiale in modo che possa operare come apparato di tipo gateway prevede che tale dispositivo comprenda l’ulteriore modulo di comunicazione dati in modalità wireless, descritto in precedenza, configurato almeno per la trasmissione di dati.
Come detto in precedenza con riferimento alla forma di realizzazione delle figure 1 e 2, il dispositivo automatico di illuminazione artificiale 1 può essere configurato e controllato dal dispositivo elettronico portatile 12, opportunamente configurato, operativamente collegato all’unità di elaborazione dati 4 del dispositivo 1, in modalità wireless.
Allo stesso modo, il sistema 300 può comprendere un dispositivo elettronico portatile 303, del tutto analogo al dispositivo elettronico portatile 12 (descritto in precedenza), configurato per poter comunicare con ciascuno dei dispositivi della pluralità di dispositivi automatici di illuminazione artificiale 301 in modalità wireless, ad esempio in tecnologia Bluetooth o Wi-Fi.
In aggiunta, il dispositivo elettronico portatile 303 à ̈ configurato con un protocollo gateway per instradare contemporaneamente i dati ricevuti da e trasmessi a tutti i dispositivi della pluralità di dispositivi automatici di illuminazione artificiale 301, in modalità wireless, ad esempio in tecnologia Bluetooth o Wi-Fi, in alternativa all’apparato di tipo gateway 302, descritto in precedenza.
In accordo ad una ulteriore forma di realizzazione, il dispositivo elettronico portatile 303 à ̈ configurato per comunicare, ad esempio in modalità wireless o wired, con l’apparato di tipo gateway 302. In questo caso, l’apparato di tipo gateway 302 à ̈ configurato per essere in instradare contemporaneamente dati ricevuti da e trasmessi a tutti i dispositivi della pluralità di dispositivi automatici di illuminazione artificiale 301 mentre il dispositivo elettronico portatile 303, in comunicazione con l’apparato di tipo gateway 302, à ̈ configurato per monitorare e controllare ciascuno dispositivi automatico di illuminazione artificiale.
In accordo ad una ulteriore forma di realizzazione del sistema 300, non mostrata nelle figure, uno o più dispositivi della pluralità di dispositivi automatici di illuminazione artificiale 301 possono essere operativamente collegati a sensori già pre-esistenti nell’ambiente atti a generare rispettivi di segnali di allarme.
A tal proposito, l’unità di elaborazione dati 4 di tali dispositivi à ̈ vantaggiosamente configurata per controllare la rispettiva sorgente luminosa 2 in modo tale da generare nell’ambiente segnalazioni visive e/o audio specifiche che vanno ad integrare i suddetti segnali di allarme.
Inoltre, l’unità di elaborazione dati 4 di tali dispositivi può essere configurata per trasmettere e controllare altri dispositivi automatici di illuminazione artificiale di detta pluralità per diffondere all’interno dell’ambiente una segnalazione specifica di allarme.
Vengono ora illustrati i vantaggi del dispositivo automatico di illuminazione artificiale in accordo alla presente invenzione, riportandone anche alcuni esempi di applicazione.
Il dispositivo automatico di illuminazione può essere vantaggiosamente impiegato come antifurto. Infatti, la possibilità di controllare la sorgente luminosa, ad esempio generando un particolare effetto visivo (ad esempio cambio colore e lampeggio) consente di segnalare una situazione d’allarme (situazione di pericolo in azienda, o segnalazione di intrusione), anche tramite un accoppiamento elettronico con un sistema di allarme già esistente nell’ambiente in cui si trova il dispositivo automatico di illuminazione artificiale.
Questo adattamento à ̈ possibile grazie all’impiego di un protocollo di interfacciamento di cui à ̈ munito il dispositivo automatico di illuminazione artificiale.
Inoltre, il dispositivo automatico di illuminazione artificiale può essere vantaggiosamente integrato con un sistema di segnalazione domestico preesistente, in modo da impiegare la segnalazione con effetto visivo come alternativa alla segnalazione acustica, in orari definiti ad esempio durante le ore di riposo pomeridiane dei bambini.
Come detto in precedenza, il dispositivo automatico di illuminazione artificiale può essere vantaggiosamente integrato con sensori di allarme o di monitoraggio già preesistenti, ad esempio sensori di monitoraggio della qualità dell’aria all’interno di un ambiente, ad esempio un edificio, quali sensori di CO2, sensori di rilevazione di fumo e/o di allagamento o altri agenti inquinanti.
In tal modo, uno o più dispositivi automatici di illuminazione artificiale operativamente associati a detti sensori possono essere vantaggiosamente configurati per controllare la rispettiva sorgente luminosa in funzione dei segnali di allarme generati da tali sensori al fine di produrre un segnale di allarme generale all’interno dell’ambiente.
Ancora, il dispositivo automatico di illuminazione artificiale può essere impiegato per realizzare delle lampade o punti luce per usi specifici, ad esempio realizzare particolari punti luce per bambini che, attraverso la funzionalità integrata di sintesi audio archiviata all’interno dell’unità di memoria del dispositivo automatico di illuminazione artificiale e in presenza di particolari condizioni (tempo specifico o mancanza di luce), à ̈ in grado di attivare un sintetizzatore audio integrato e una sequenza di luci predefinita per uno specifico scenario preimpostato, modificabile, come già detto in precedenza, attraverso un dispositivo elettronico portatile (smartphone).
Come si può constatare lo scopo dell’invenzione à ̈ pienamente raggiunto in quanto il dispositivo automatico di illuminazione artificiale, essendo in grado di autocontrollarsi tramite l’unità di elaborazione dati di cui à ̈ equipaggiato, à ̈ del tutto svincolato ed indipendente da un qualsivoglia controllo domotico eventualmente preesistente in un ambiente, riducendone di fatto sia i tempi sia i costi di installazione.
Inoltre, l’eventuale adattamento o integrazione con eventuali dispositivi o sistemi pre-esistenti avviene in modo alquanto semplice ed a costi comunque ridotti soprattutto in considerazione del valore aggiunto introdotto in termini di aumento e ridondanza della segnalazione di allarme e/o del monitoraggio ai fini del risparmio energetici introdotti in un ambiente.
Alle forme di realizzazione della dispositivo automatico di illuminazione artificiale sopra descritte, un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni. Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo automatico di illuminazione artificiale (1) di un ambiente, comprendente: - una sorgente luminosa (2); - una scheda elettronica (3) avente un’unità di elaborazione dati (4) ed almeno un’unità di memoria (5) operativamente collegata a detta unità di elaborazione dati (4), detta sorgente luminosa (2) essendo operativamente collegata a detta scheda elettronica (3), il dispositivo automatico di illuminazione artificiale (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un sensore (6, 6’, 6†) di rilevazione di un parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa (2), detta unità di elaborazione dati (4) essendo configurata per controllare la sorgente luminosa (2) sulla base del parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa (2) rilevato da detto almeno un sensore (6, 6’, 6†).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui l’unità di elaborazione dati (4) à ̈ configurata per controllare la sorgente luminosa (2) sulla base della comparazione del valore del parametro rilevato da detto almeno un sensore (6, 6’, 6†) con un valore di riferimento impostato ed immagazzinato nell’unità di memoria (5).
  3. 3. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’unità di elaborazione dati (4) à ̈ configurata per controllare la sorgente luminosa (2) eseguendo sulla sorgente luminosa (2) un’operazione tra una pluralità di operazioni comprendente: accensione, spegnimento, regolazione dell’intensità luminosa, cambio della temperatura colore, cambio della coordinata cromatica della luce emessa.
  4. 4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 3, comprendente inoltre un modulo di comunicazione dati (7) operativamente collegato all’unità di elaborazione dati (4), detto modulo di comunicazione dati (7) essendo configurato per consentire all’unità di elaborazione dati (4) di comunicare dati in modalità wireless.
  5. 5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4, in cui la scheda elettronica (3) comprende inoltre un primo connettore (8) operativamente collegato all’unità di elaborazione dati (4), il modulo di comunicazione dati (7) essendo operativamente collegato all’unità di elaborazione dati (4) tramite il primo connettore elettrico (8).
  6. 6. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la scheda elettronica (3) comprende inoltre un modulo di input/output (9) operativamente collegato all’unità di elaborazione dati (4), detto almeno un sensore (6, 6’, 6†) essendo operativamente collegato all’unità di elaborazione dati (4) tramite il modulo di input/output (9).
  7. 7. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 6, comprendente inoltre un attuatore (10) operativamente collegato tra l’unità di elaborazione dati (4) e la sorgente luminosa (2), l’unità di elaborazione dati (4) essendo configurata per controllare la sorgente luminosa (2) tramite l’attuatore (10), detto attuatore (10) essendo operativamente collegato all’unità di elaborazione dati (4) tramite il modulo di input/output (9).
  8. 8. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’unità di elaborazione dati (4) à ̈ configurata per immagazzinare i dati rilevati da detto almeno un sensore (6, 6’, 6†) nell’unità di memoria (5) o in un calcolatore elettronico remoto.
  9. 9. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti, in cui l’unità di elaborazione dati (4) à ̈ configurata per ricevere, tramite il modulo di comunicazione dati (7), dati di configurazione del dispositivo (1) da un dispositivo elettronico portatile (12) configurato per consentire ad un utente l’impostazione ed il trasferimento all’unità di elaborazione dati (4) del dispositivo (1) di detti dati di configurazione.
  10. 10. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 9, comprendente inoltre un modulo di controllo manuale (13) operativamente collegato all’unità di elaborazione dati (4), detto modulo di controllo manuale (13) essendo configurato per consentire ad un utente di controllare manualmente la sorgente luminosa (2).
  11. 11. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10, in cui i dati di configurazione ricevibili dall’unità di elaborazione dati (4) comprendono un comando di abilitazione/disabilitazione del modulo di comando manuale (13).
  12. 12. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti, in cui l’unità di elaborazione dati (4), sulla base del parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa (2) rilevato da detto almeno un sensore (6, 6’, 6†), à ̈ inoltre configurata per associare alla sorgente luminosa (2) un predeterminato effetto visivo.
  13. 13. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti, in cui l’unità di elaborazione dati (4), sulla base del parametro rappresentativo di una condizione dell’ambiente in cui si trova la sorgente luminosa (2) rilevato da detto almeno un sensore (6, 6’, 6†), à ̈ inoltre configurata per associare alla sorgente luminosa (2) un predeterminato effetto audio.
  14. 14. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in detto almeno un sensore (6, 6’, 6†) comprende un sensore appartenente al gruppo costituito da: sensore audio, sensore di luminosità, un sensore di presenza, un sensore di movimento.
  15. 15. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 13, comprendente inoltre un secondo sensore (6’) operativamente associato all’unità di elaborazione dati (4), detto almeno un sensore (6) essendo un sensore audio e detto secondo sensore (6’) essendo un sensore di presenza.
  16. 16. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 15, comprendente inoltre un terzo sensore (6†) operativamente associato all’unità di elaborazione dati (4), detto almeno un sensore (6) essendo un sensore audio, detto secondo sensore (6’) essendo un sensore di presenza e detto terzo sensore (6†) essendo un sensore di luminosità.
  17. 17. Sistema automatico di illuminazione artificiale (300) di un ambiente, comprendente: - una pluralità di dispositivi automatici di illuminazione artificiale (301), ciascun dispositivo di detta pluralità (301) essendo in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; - un apparato di tipo gateway (302) alloggiato all’interno dell’ambiente e configurato per instradare dati ricevuti da e trasmessi alla pluralità di dispositivi automatici di illuminazione artificiale (301) in modalità wireless.
  18. 18. Sistema (300) secondo la rivendicazione 17, in cui l’apparato di tipo gateway (302) à ̈ inoltre configurato per instradare, attraverso modalità di comunicazione di tipo wired o su rete di distribuzione di energia elettrica, dati ricevuti da e trasmessi a altri dispositivi automatici di illuminazione artificiale disposti in ambienti remoti rispetto all’ambiente in cui à ̈ alloggiato l’apparato di tipo gateway (302).
  19. 19. Sistema (300) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 17 e 18, in cui un dispositivo di detta pluralità di dispositivi automatici di illuminazione artificiale (301) à ̈ configurato come apparato di tipo gateway per tutti gli altri dispositivi automatici di illuminazione artificiale presenti all’interno dello stesso ambiente.
  20. 20. Sistema (300) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un dispositivo elettronico portatile (303) configurato per comunicare con ciascuno dei dispositivi della pluralità di dispositivi automatici di illuminazione artificiale (301) in modalità wireless.
  21. 21. Sistema (300) secondo la rivendicazione 19, in cui il dispositivo elettronico portatile (303) à ̈ configurato con un protocollo gateway per instradare contemporaneamente dati ricevuti da e trasmessi a tutti i dispositivi della pluralità di dispositivi automatici di illuminazione artificiale (301) in modalità wireless, in alternativa all’apparato di tipo gateway (302).
  22. 22. Sistema (300) secondo la rivendicazione 19, in cui il dispositivo elettronico portatile (303) à ̈ configurato per comunicare con l’apparato di tipo gateway (302), il dispositivo elettronico portatile (303), in comunicazione con l’apparato di tipo gateway (302), essendo configurato per monitorare e controllare ciascuno dispositivo automatico di illuminazione artificiale di detta pluralità di dispositivi (301).
IT000549A 2013-04-09 2013-04-09 Dispositivo automatico di illuminazione artificiale ITMI20130549A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000549A ITMI20130549A1 (it) 2013-04-09 2013-04-09 Dispositivo automatico di illuminazione artificiale

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000549A ITMI20130549A1 (it) 2013-04-09 2013-04-09 Dispositivo automatico di illuminazione artificiale

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMI20130549A1 true ITMI20130549A1 (it) 2014-10-10

Family

ID=48485306

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000549A ITMI20130549A1 (it) 2013-04-09 2013-04-09 Dispositivo automatico di illuminazione artificiale

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITMI20130549A1 (it)

Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP2512209A2 (de) * 2011-04-14 2012-10-17 Trilux GmbH & Co. KG Leuchte und Adapter zur Steuerung der Leuchte
US20120286673A1 (en) * 2011-05-15 2012-11-15 Lighting Science Group Corporation Configurable environmental condition sensing luminaire, system and associated methods

Patent Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP2512209A2 (de) * 2011-04-14 2012-10-17 Trilux GmbH & Co. KG Leuchte und Adapter zur Steuerung der Leuchte
US20120286673A1 (en) * 2011-05-15 2012-11-15 Lighting Science Group Corporation Configurable environmental condition sensing luminaire, system and associated methods

Similar Documents

Publication Publication Date Title
JP2011249062A (ja) 照明器具の電源制御装置および照明システム
JP6139247B2 (ja) 家電制御システム
KR20100125799A (ko) 지그비 무선 통신망을 이용한 엘이디 조명제어장치 및 제어방법
KR102356150B1 (ko) 경관조명 제어시스템
KR20080060603A (ko) 유/무선 겸용 건축물 조명 시스템
Mahajan et al. Design of intelligent system for indoor lighting
KR101064591B1 (ko) Led 스마터 컨트롤 모듈을 갖는 led 조명등용 객체 관제 장치
Adnan et al. An IoT based smart lighting system based on human activity
KR101081911B1 (ko) 기축 건물에 설치되는 에너지 절감형 스마트 제어 시스템
KR101602212B1 (ko) 지그비 연동 전원 중첩 방식의 조명제어시스템
JP5800153B2 (ja) 照明器具を制御するための電力供給機器および照明制御システム
JP2008228427A (ja) スイッチングシステム
JP2015138575A (ja) 照明制御システム
KR101559435B1 (ko) Led 램프의 디밍 및 점소등 제어가 가능한 교류 직결형 제어보드
JP2016081701A (ja) 照明器具
ITMI20130549A1 (it) Dispositivo automatico di illuminazione artificiale
CN205408239U (zh) 一种多传感器智能灯控装置
CN107690216A (zh) 无线控制智能灯控插座系统
KR102095285B1 (ko) 리모컨 통신을 이용한 절전 제어시스템
JP2006222053A (ja) ネットワーク照明器具
JP6981906B2 (ja) 信号変換ユニット、照明制御装置および照明システム
KR200446054Y1 (ko) 무선통신을 이용한 조명 제어시스템
JP2007242446A (ja) 照明装置、照明システムおよび異常報知方法
JP7110743B2 (ja) 照明器具
JP3182150U (ja) 照明器具を制御するための電力供給機器