ITMI20130037A1

ITMI20130037A1 - Dispositivo per il bloccaggio della rotazione di una chiave all'interno della propria serratura

Info

Publication number: ITMI20130037A1
Application number: IT000037A
Authority: IT
Inventors: Mattia Melocchi
Original assignee: Macom S R L
Priority date: 2013-01-14
Filing date: 2013-01-14
Publication date: 2014-07-15

Description

DISPOSITIVO PER IL BLOCCAGGIO DELLA ROTAZIONE DI UNA

CHIAVE ALL’INTERNO DELLA PROPRIA SERRATURA

La presente invenzione si riferisce a un dispositivo antieffrazione in grado di bloccare la rotazione di una chiave inserita nella serratura di una porta.

Come è noto, una chiave è un oggetto utilizzato per aprire o chiudere una serratura. Una chiave consiste usualmente in una sottile barretta di metallo, provvista di gole intagliate che formano denti, scanalature e/o piccoli incavi che corrispondono alla forma della serratura e dei suoi meccanismi interni, permettendo così l’apertura della serratura stessa tipicamente a seguito di una rotazione della chiave.

Esistono numerose possibilità di azionare in modo illecito una serratura quando la relativa chiave non è inserita al suo interno. Possono infatti essere utilizzati grimaldelli di varia forma o altri arnesi che sono in grado di emulare la presenza della chiave nella serratura e, quindi, di azionarne i meccanismi interni, così da attivare lo sblocco della serratura stessa.

Per evitare l’utilizzo di grimaldelli o di altri arnesi similari, e impedire quindi l’apertura indesiderata di una porta, viene spesso ritenuto sufficiente lasciare la chiave inserita nella serratura dal lato interno di tale porta. Esistono tuttavia particolari attrezzi (chiavi passepartout speciali, cilindri con frizione, ecc.) che possono essere inseriti nella serratura dal lato esterno della porta per trascinare la chiave, oppure per espellerla, e ottenere quindi lo sblocco della serratura stessa senza alcuna forzatura.

Un moderno e sofisticato sistema utilizzato per aprire/sbloccare serrature in cui è inserita la chiave consiste ad esempio in un utensile passepartout collegato a uno strumento elettronico in grado di generare vibrazioni ad alta frequenza. La vibrazioni, abbinate a una leggera torsione operata sulla chiave dall’utensile passepartout, inducono i meccanismi interni della serratura a posizionarsi in modo da non creare più il blocco. Risulta quindi possibile girare il rotore e azionare la serratura. Anche la chiave, inserita dall’interno, si muove e può essere sospinta e/o trascinata. L’intera procedura può essere agevolata utilizzando speciali liquidi superlubrificanti oppure polvere di grafite.

Scopo della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un dispositivo antieffrazione, utilizzabile in particolare per bloccare la rotazione di una chiave inserita nella serratura di una porta, che sia in grado di risolvere gli inconvenienti sopra citati della tecnica nota in una maniera estremamente semplice, economica e particolarmente funzionale.

Nel dettaglio, è uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un dispositivo per il bloccaggio della rotazione di una chiave all’interno della propria serratura che consenta di mantenere stabilmente tale chiave in una precisa posizione, impedendo l’utilizzo di sistemi/arnesi da scasso sia di tipo meccanico, sia di tipo elettronico.

Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo per il bloccaggio della rotazione di una chiave all’interno della propria serratura che sia adattabile a numerosi tipi di serrature e di porte attualmente presenti in commercio.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo per il bloccaggio della rotazione di una chiave all’interno della propria serratura che, quando in uso, non danneggi in alcun modo né la serratura e i relativi meccanismi, né la porta su cui tale serratura è montata.

Questi scopi secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando un dispositivo antieffrazione, utilizzabile in particolare per bloccare la rotazione di una chiave inserita nella serratura di una porta, come esposto nella rivendicazione 1.

Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate dalle rivendicazioni dipendenti, che sono parte integrante della presente descrizione.

Le caratteristiche e i vantaggi di un dispositivo per il bloccaggio della rotazione di una chiave all’interno della propria serratura secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:

la figura 1 è una vista in prospettiva che illustra il dispositivo secondo la presente invenzione, applicato alla chiave di una generica serratura montata su una porta;

la figura 2 è una vista in alzata laterale del dispositivo di figura 1;

la figura 3 è una vista in alzata laterale di un primo componente del dispositivo di figura 1;

la figura 4 è una vista in prospettiva del componente di figura 3;

la figura 5 è una vista in alzata laterale di un secondo componente del dispositivo di figura 1; e

la figura 6 è una vista in prospettiva del componente di figura 5.

Con riferimento alle figure, viene mostrato un dispositivo per il bloccaggio della rotazione di una chiave all’interno della propria serratura secondo la presente invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento 10. Il dispositivo 10 è fabbricato di preferenza in materiale plastico ed è configurato per essere applicato sia a una porzione fissa 12 di una generica porta, come ad esempio un pomolo o una maniglia, sia a una chiave 14 inserita nella serratura 16 di tale porta, così da bloccare la chiave 14 in una precisa posizione.

Più precisamente, il dispositivo 10 comprende un primo componente 18, configurato per agganciarsi alla porzione fissa 12 della porta e mantenere fermo in posizione il dispositivo 10 stesso, e un secondo componente 20 contrapposto rispetto al primo componente 18, configurato per agganciare la chiave 14 e bloccarla in una posizione predeterminata all’interno della rispettiva serratura 16 della porta. Di preferenza la posizione predeterminata della chiave 14 è una posizione a 45° rispetto a una direzione verticale, così da impedire sia l’espulsione, sia la rotazione di tale chiave 14 rispetto alla serratura 16.

La stragrande maggioranza delle serrature attualmente presenti in commercio viene infatti installata sulle porte in maniera tale che la relativa chiave possa essere inserita/estratta a partire da una posizione orizzontale oppure verticale. Bloccando invece la chiave 14 in una posizione intermedia a 45° si impediscono le due effrazioni più comuni di una serratura, vale a dire la possibilità di espellere la chiave 14 dalla serratura 16, spingendola dall’esterno, e la possibilità di trascinare, sempre dall’esterno, tale chiave 14 nella serratura 16 per sbloccarla.

Vantaggiosamente il primo componente 18 e il secondo componente 20 del dispositivo 10 sono mobili l’uno rispetto all’altro, così da rendere il dispositivo 10 regolabile e adattabile alle possibili variazioni della distanza tra la porzione fissa 12 e la serratura 16 di differenti tipi di porte. Il primo componente 18 e il secondo componente 20 del dispositivo 10 sono infatti operativamente collegabili tra loro mediante mezzi di accoppiamento reciproco, come ad esempio mezzi di accoppiamento a incastro. Non è comunque escluso che i mezzi di accoppiamento tra il primo componente 18 e il secondo componente 20 del dispositivo 10 possano essere realizzati in altra maniera, senza per questo uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.

Nell’esempio di realizzazione del dispositivo 10 mostrato nelle figure allegate, i mezzi di accoppiamento a incastro tra il primo componente 18 e il secondo componente 20 del dispositivo 10 sono costituiti da una pluralità di guide coniche 22, ricavate di pezzo sul primo componente 18, che si impegnano selettivamente con una corrispondente pluralità di guide coniche 24 ricavate di pezzo sul secondo componente 20.

Le guide coniche 22 e 24, essendo multiple, permettono al dispositivo 10 di estendersi e di contrarsi semplicemente variando la posizione di accoppiamento tra il primo componente 18 e il secondo componente 20. Questa funzione di regolazione del dispositivo 10 è indispensabile per poter adattare il dispositivo 10 stesso ai vari tipi di porte e di serrature 16 disponibili in commercio.

Nel dettaglio, come mostrato nelle figure 3 e 4, il primo componente 18 del dispositivo 10 è convenientemente provvisto, in sequenza, di una prima estremità terminale 26, che funge da maniglia per l’utilizzatore, di una porzione di aggancio 28 di forma sostanzialmente arcuata, in grado di avvolgere almeno parzialmente la porzione fissa 12 della porta per mantenervi agganciato tale primo componente 18, e di una seconda estremità terminale 30, che si affaccia sulla prima estremità terminale 26 e su cui sono ricavati i mezzi di accoppiamento a incastro 22. In corrispondenza della seconda estremità terminale 30 del primo componente 18 è quindi ricavata di pezzo un’ulteriore maniglia sporgente 32 impugnabile dall’utilizzatore per regolare la posizione dei mezzi di accoppiamento reciproco tra tale primo componente 18 e il secondo componente 20 del dispositivo 10. Inoltre tale maniglia sporgente 32 serve per rendere agevole all’utilizzatore, in combinazione con la prima estremità terminale 26 del primo componente 18, l’applicazione e la rimozione del dispositivo 10.

Come mostrato invece nelle figure 5 e 6, il secondo componente 20 del dispositivo 10 è convenientemente provvisto di una coppia di pareti parallele 34 e 36, reciprocamente affacciate e atte a circondare la chiave 14 su entrambi i suoi lati per bloccarla nella sua posizione predeterminata all’interno della serratura 16, e di un’estremità terminale 38 su cui sono ricavati i mezzi di accoppiamento a incastro 24. Le pareti 34 e 36 sono ottenute in un solo pezzo con l’estremità terminale 38 del secondo componente 20 e sono disposte secondo un angolo di circa 45° rispetto a tale estremità terminale 38. In tal modo, quando il dispositivo 10 si trova in posizione operativa ed è sostanzialmente posizionato lungo una direzione verticale (figura 1), le pareti 34 e 36 sono in grado di bloccare la chiave 14 in una posizione intermedia a 45° all’interno della serratura 16.

Questa forma del dispositivo 10 è stata studiata per permettere una facile installazione e una conseguente rimozione, ma anche per garantire la tenuta meccanica del dispositivo 10 stesso nel caso in cui la chiave 14 venga fatta ruotare dal lato esterno della porta. Inoltre la forma del dispositivo 10 garantisce una precisa posizione della chiave 14, cosicché non sia possibile l’espulsione dal lato esterno della porta della chiave 14 stessa, sia essa una chiave convenzionale piuttosto che una chiave di sicurezza, utilizzabile o meno su una serratura provvista del cosiddetto “cilindro europeo”.

Le dimensioni del dispositivo 10 sono state calcolate affinché tale dispositivo 10 funzioni su chiavi con o senza portachiavi agganciato. Anche in caso di estrazione verso l’esterno della porta del cilindro della serratura 16, effettuabile con appositi utensili estrattori, il dispositivo 10 rende più difficile questa operazione. La forma e il materiale con cui è realizzato il dispositivo 10 permettono di adattarlo alla maggior parte di maniglie e di chiavi commercializzate, lo rendono pressoché indistruttibile e garantiscono che la porta e la relativa maniglia non si rovinino.

Si è così visto che il dispositivo per il bloccaggio della rotazione di una chiave all’interno della propria serratura secondo la presente invenzione realizza gli scopi in precedenza evidenziati.

Il dispositivo per il bloccaggio della rotazione di una chiave all’interno della propria serratura della presente invenzione così concepito è suscettibile in ogni caso di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

L’ambito di tutela dell’invenzione è pertanto definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (10) applicabile a una porta per bloccare la rotazione di una chiave (14) all’interno della serratura (16) della porta, il dispositivo (10) comprendendo un primo componente (18), configurato per agganciarsi a una porzione fissa (12) della porta e mantenere fermo in posizione detto dispositivo (10), e un secondo componente (20) contrapposto rispetto al primo componente (18), configurato per agganciare la chiave (14) e bloccarla in una posizione predeterminata all’interno della rispettiva serratura (16) della porta, il dispositivo (10) essendo caratterizzato dal fatto che il primo componente (18) e il secondo componente (20) sono mobili l’uno rispetto all’altro e sono collegabili tra loro mediante mezzi di accoppiamento reciproco (22, 24), così da rendere il dispositivo (10) regolabile e adattabile alle possibili variazioni della distanza tra la porzione fissa (12) e la serratura (16) della porta.
2. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di accoppiamento reciproco (22, 24) sono mezzi di accoppiamento a incastro.
3. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi di accoppiamento a incastro sono costituiti da una pluralità di guide coniche (22), ricavate di pezzo sul primo componente (18), che si impegnano selettivamente con una corrispondente pluralità di guide coniche (24) ricavate di pezzo sul secondo componente (20), le guide coniche (22, 24) permettendo al dispositivo (10) di estendersi e di contrarsi variando la posizione di accoppiamento tra il primo componente (18) e il secondo componente (20).
4. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il primo componente (18) è provvisto, in sequenza, di una prima estremità terminale (26), che funge da maniglia per l’utilizzatore, di una porzione di aggancio (28) di forma sostanzialmente arcuata, in grado di avvolgere almeno parzialmente la porzione fissa (12) della porta per mantenervi agganciato detto primo componente (18), e di una seconda estremità terminale (30), che si affaccia sulla prima estremità terminale (26) e su cui sono ricavati i mezzi di accoppiamento a incastro (22).
5. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza della seconda estremità terminale (30) del primo componente (18) è ricavata di pezzo un’ulteriore maniglia sporgente (32), impugnabile dall’utilizzatore per regolare la posizione dei mezzi di accoppiamento reciproco (22, 24) tra detto primo componente (18) e detto secondo componente (20) e che serve per rendere agevole all’utilizzatore, in combinazione con la prima estremità terminale (26) del primo componente (18), l’applicazione e la rimozione del dispositivo (10).
6. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che il secondo componente (20) è provvisto di una coppia di pareti parallele (34, 36), reciprocamente affacciate e atte a circondare la chiave (14) su entrambi i suoi lati per bloccarla nella sua posizione predeterminata all’interno della serratura (16), e di un’estremità terminale (38) su cui sono ricavati i mezzi di accoppiamento a incastro (24).
7. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che le pareti (34, 36) sono ottenute in un solo pezzo con l’estremità terminale (38) del secondo componente (20) e sono disposte secondo un angolo di circa 45° rispetto a detta estremità terminale (38) cosicché, quando il dispositivo (10) si trova in posizione operativa, la posizione predeterminata della chiave (14) all’interno della serratura (16) sia una posizione a 45° rispetto a una direzione verticale, in maniera tale da impedire sia l’espulsione, sia la rotazione di detta chiave (14) rispetto alla serratura (16).
8. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere fabbricato in materiale plastico.