ITMI20121084A1 - Rampa di varo e metodo di azionamento della stessa - Google Patents

Rampa di varo e metodo di azionamento della stessa Download PDF

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ITMI20121084A1
ITMI20121084A1 IT001084A ITMI20121084A ITMI20121084A1 IT MI20121084 A1 ITMI20121084 A1 IT MI20121084A1 IT 001084 A IT001084 A IT 001084A IT MI20121084 A ITMI20121084 A IT MI20121084A IT MI20121084 A1 ITMI20121084 A1 IT MI20121084A1
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IT
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elongated structure
ramp
launching ramp
launching
telescopic frame
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IT001084A
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Mauro Mottini
Alessandra Turconi
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Saipem Spa
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16L1/00Laying or reclaiming pipes; Repairing or joining pipes on or under water
    • F16L1/12Laying or reclaiming pipes on or under water
    • F16L1/16Laying or reclaiming pipes on or under water on the bottom
    • F16L1/18Laying or reclaiming pipes on or under water on the bottom the pipes being S- or J-shaped and under tension during laying
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
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Description

DESCRIZIONE
“RAMPA DI VARO E METODO DI AZIONAMENTO DELLA STESSAâ€
La presente invenzione riguarda una rampa di varo per posare una tubazione su un letto di un corpo d’acqua.
In generale, una rampa di varo per posare una tubazione sul letto di un corpo d’acqua presenta un telaio, il quale à ̈ configurato per essere incernierato a un natante di posa attorno a un asse di rotazione, e almeno un dispositivo di supporto montato sul telaio e configurato per sostenere la tubazione in una configurazione determinata.
Un natante di posa idoneo a posare una tubazione sul letto di un corpo d’acqua à ̈ generalmente definito da un corpo galleggiante, il quale comprende una linea di assemblaggio della tubazione, ed à ̈ collegato, a poppa, alla rampa di varo, che definisce la continuazione ideale della linea di assemblaggio ed à ̈ atta a varare la tubazione in modo tale per cui la tubazione si adagi progressivamente sul letto durante l’avanzamento del natante.
Un metodo di realizzazione e di varo della tubazione prevede di assemblare la tubazione per mezzo della linea di assemblaggio e di varare la tubazione tramite la rampa di varo, la quale ha, in una configurazione di lavoro, la funzione di sostenere la tubazione lungo un percorso estendentesi, in parte, sopra il livello del corpo d’acqua, e, in parte, sotto il livello del corpo d’acqua. Le tubazioni posate in accordo con tale metodo di varo assumono una configurazione a S fra il natante e il letto formando due curve il cui raggio di curvatura à ̈ funzione delle caratteristiche della tubazione, della lunghezza della rampa di varo, della configurazione della rampa di varo, e della profondità del letto del corpo d’acqua. Questo metodo di varo può essere implementato tramite diversi tipi di natanti come ad esempio pontoni, bettoline, navi semisommergibili, e navi monoscafo in funzione della profondità del letto, delle condizioni meteorologiche prevalenti, e del tipo di progetto. I pontoni e le bettoline sono i tipi di natanti più frequentemente impiegati nel varo di tubazioni in acque basse.
Generalmente, la rampa di varo comprende un telaio, il quale ha un’estremità articolata al natante di posa e può assumere diverse configurazioni operative in funzione della profondità del letto e delle caratteristiche della tubazione. A questo scopo, la rampa di varo à ̈ collegata al natante per mezzo di un gruppo di azionamento di tipo noto, ad esempio, dai documenti US 4,257,718; WO 2008/149210; e WO 2009/098586 a nome della richiedente. Nei citati documenti la seconda porzione del telaio à ̈ supportata a sbalzo da bracci collegati al natante.
Date le loro dimensioni e le loro caratteristiche strutturali, le rampe di varo e i natanti descritti nei documenti US 4,257,718, WO 2008/149210, e WO 2009/098586 sono evidentemente inadeguati a varare tubazioni in acque basse e, in particolare con un letto avente una batimetria variabile. In particolare, per eseguire operazioni di varo di tubazioni in acque basse à ̈ necessario operare con natanti aventi uno scafo con un pescaggio molto ridotto.
Inoltre, il peso della tubazione e il peso della rampa di varo possono sbilanciare il natante. Per ovviare a questo inconveniente, à ̈ noto supportare la rampa di varo in corrispondenza della seconda estremità con elementi galleggianti a spinta variabile come, ad esempio, à ̈ reso noto dai documenti US 4,030,311; US 3,670,511; US 3,606,759; US 3,538,712; US 3,507,126.
Tuttavia, il tipo di rampa di varo descritto in questi ultimi documenti non à ̈ adatto a operare in acque particolarmente basse con un letto a batimetria variabile. Infatti, in alcuni casi, à ̈ necessario varare le tubazioni in acque con una profondità media attorno a 4 metri e con variazioni comprese fra 1,5 metri e 20 metri. In questi casi, le camere a galleggiamento controllato dovrebbero essere di grandi dimensioni e, a parte l’ingombro e il peso delle stesse, il loro azionamento per variarne la profondità sarebbe incompatibile con le altre operazioni associate al varo della tubazione.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che in acque basse la tubazione à ̈ soggetta a due curvature opposte lungo un tratto relativamente breve della tubazione stessa.
Inoltre, tutti gli inconvenienti sopra esposti sono amplificati al crescere del peso specifico della tubazione.
Il documento US 3,280,571 descrive una rampa di varo che comprende delle slitte disposte in corrispondenza dell’estremità libera della rampa e atte a essere disposte in appoggio sul letto del corpo d’acqua e, in parte, risolve gli inconvenienti sopra riportati.
Tuttavia, la rampa di varo descritta nel documento US 3,280,571 non à ̈ adatta a operare in qualsiasi tipo di letto e non à ̈ in grado di essere avanzata nella direzione opposta alla direzione di varo perché le slitte potrebbero incagliarsi e disallineare la rampa di varo rispetto al natante.
Una soluzione tecnica proposta dalla richiedente e descritta in WO 2011/077238 A1 consiste nel supportare l’estremità libera della rampa di varo tramite un carrello motorizzato, il quale à ̈ configurato per avanzare sul letto del corpo d’acqua. In questo caso, tuttavia, l’inclinazione della rampa di varo rispetto al natante di posa à ̈ imposta sostanzialmente dalla batimetria del letto del corpo d’acqua con la conseguenza che gli angoli formati fra il natante di posa e la rampa di varo e il letto del corpo d’acqua variano al variare della batimetria e possono assumere configurazioni pericolose per l’integrità della tubazione al crescere della profondità.
Uno degli scopi della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una rampa di varo per posare una tubazione sul letto di un corpo d’acqua per minimizzare gli inconvenienti dell’arte nota e che, in particolare, sia in grado di operare in modo efficace in acque basse e con accentuata variabilità della batimetria.
Secondo la presente invenzione à ̈ realizzata una rampa di varo per posare una tubazione su un letto di un corpo d’acqua, la rampa di varo comprendendo un telaio telescopico, il quale si estende lungo un asse longitudinale, à ̈ configurato per essere incernierato a un natante di posa attorno a un asse di rotazione, ed à ̈ selettivamente mobile in una direzione parallela all’asse longitudinale fra una configurazione ritratta e una configurazione estesa in funzione della batimetria del letto del corpo d’acqua.
In questo modo la lunghezza della rampa di varo può essere modificata per adattarsi alla batimetria del fondale senza abbandonare la tubazione sul letto del corpo d’acqua.
Quando il letto del corpo d’acqua à ̈ particolarmente basso e a batimetria variabile la rampa di varo oggetto della presente invenzione à ̈ particolarmente vantaggiosa perché aumenta in modo sensibile la produttività delle operazioni di varo e riduce le sollecitazioni nella tubazione.
Secondo una preferita forma di attuazione della presente invenzione il telaio telescopico comprende una prima struttura allungata avente una prima estremità configurata per essere incernierata al natante di posa attorno all’asse di rotazione, e una seconda estremità; e almeno una seconda struttura allungata accoppiata in modo selettivamente scorrevole alla prima struttura allungata.
In questo modo la rampa di varo può essere selettivamente allungata estraendo la seconda struttura allungata dalla prima struttura allungata.
Preferibilmente, la rampa di varo comprende un dispositivo di azionamento, il quale à ̈ configurato per selettivamente movimentare la seconda struttura allungata rispetto alla prima struttura allungata ed essere controllato da una postazione remota, preferibilmente disposta a bordo del natante di posa.
In questo modo à ̈ possibile controllare la lunghezza della rampa di varo da una postazione remota.
Preferibilmente la rampa di varo comprende un dispositivo di bloccaggio configurato per bloccare la seconda struttura allungata rispetto alla prima struttura allungata in almeno due posizioni determinate e per essere controllato da una postazione remota, preferibilmente a bordo del natante di posa.
Le citate almeno due posizioni comprendono la configurazione completamente estratta della seconda struttura allungata rispetto alla prima struttura allungata e la configurazione completamente ritratta della seconda struttura allungata rispetto alla prima struttura allungata.
Preferibilmente il dispositivo di bloccaggio consente una pluralità di posizioni di bloccaggio rispetto alle due citate posizioni di bloccaggio.
Preferibilmente la rampa di varo comprende una terza struttura allungata, la quale à ̈ accoppiata in modo selettivamente scorrevole alla seconda struttura allungata.
Questa soluzione permette un ulteriore allungamento della rampa.
Preferibilmente la rampa di varo comprende un ulteriore dispositivo di azionamento per selettivamente movimentare la terza struttura allungata rispetto alla seconda struttura allungata e un ulteriore dispositivo di bloccaggio configurato per bloccare la terza struttura allungata rispetto alla seconda struttura allungata in almeno due posizioni determinate e per essere controllato da una postazione remota, preferibilmente a bordo del natante di posa.
Secondo una preferita forma di attuazione la rampa di varo comprende una quarta struttura allungata, la quale à ̈ configurata per essere collegata al telaio telescopico all’estremità opposta all’asse di rotazione.
Preferibilmente, la quarta struttura allungata comprende elementi galleggianti, preferibilmente a spinta variabile.
In questo modo à ̈ possibile regolare l’inclinazione della rampa di varo attorno all’asse di rotazione.
Secondo una preferita forma di attuazione della presente invenzione la rampa di varo comprende un dispositivo di appoggio, il quale ha la funzione di supportare la tubazione in corrispondenza dell’estremità della rampa di varo opposta all’asse di rotazione.
Il dispositivo di appoggio definisce l’ultimo appoggio della tubazione prima di disporre la tubazione sul letto. La regolazione del telaio telescopico permette di regolare la distanza fra l’ultimo appoggio e il letto, nella fattispecie il punto di atterraggio della tubazione su letto.
Preferibilmente, la rampa di varo comprende un ulteriore dispositivo di appoggio, il quale à ̈ montato sulla prima struttura allungata.
In pratica, la rampa di varo comprende unicamente due punti di appoggio per la tubazione lungo la rampa di varo selettivamente distanziabili uno rispetto all’altro.
Secondo una preferita forma di realizzazione della presente invenzione la rampa di varo comprende un gruppo di azionamento, il quale à ̈ configurato per essere montato sul natante di posa e per ruotare il telaio telescopico attorno all’asse di rotazione.
Questa regolazione della rampa di varo attorno all’asse di rotazione à ̈ eseguita per regolare l’inclinazione della rampa di varo in funzione della lunghezza della rampa e della batimetria del letto del corpo d’acqua.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un metodo di azionamento di una rampa di varo.
In accordo alla presente invenzione à ̈ fornito un metodo di azionamento di una rampa di varo per posare una tubazione su un letto di un corpo d’acqua, in cui la rampa di varo comprende un telaio telescopico, il quale si estende lungo un asse longitudinale ed à ̈ configurato per essere incernierato a un natante di posa attorno a un asse di rotazione; il metodo comprendendo la fase di selettivamente variare la lunghezza del telaio telescopico fra una configurazione ritratta e una configurazione estesa in una direzione parallela all’asse longitudinale in funzione della batimetria del letto del corpo d’acqua.
Grazie alla presente invenzione à ̈ possibile realizzare un sostegno ottimale della tubazione in funzione della batimetria del letto del corpo d’acqua in modo rapido, semplice ed economico. In particolare non à ̈ necessario abbandonare e recuperare la tubazione per adattare la rampa alla mutata batimetria del letto del corpo d’acqua.
Secondo una preferita forma di realizzazione della presente invenzione il metodo prevede la fase di selettivamente bloccare il telaio telescopico in una configurazione determinata da una postazione remota, preferibilmente a bordo del natante di posa.
Grazie alla presente invenzione la lunghezza del telaio telescopico à ̈ fissata tramite un bloccaggio comandato da una postazione remota a vantaggio della rapidità del metodo.
Secondo un’ulteriore preferita e vantaggiosa forma di attuazione della presente invenzione il metodo prevede di regolare l’inclinazione del telaio telescopico attorno all’asse di rotazione oltre alla lunghezza del telaio telescopico in modo da fornire una pluralità di configurazioni in grado di supportare in modo ottimale la tubazione in funzione della batimetria del letto del corpo d’acqua.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista in pianta, con parti asportate per chiarezza, di una rampa di varo realizzata in accordo con la presente invenzione e in una configurazione ritratta;
- la figura 2 Ã ̈ una vista in elevazione laterale, con parti asportate per chiarezza, della rampa di varo della figura 1;
- la figura 3 Ã ̈ una vista in pianta, con parti asportate per chiarezza e in scala ridotta, della rampa di varo della figura 1 in una configurazione estesa;
- la figura 4 Ã ̈ una vista in elevazione laterale, con parti asportate per chiarezza, della rampa di varo della figura 3;
- la figura 5 Ã ̈ una vista in sezione trasversale, con parti asportate per chiarezza e in scala ingrandita, della figura 1 secondo la linea di sezione V-V;
- la figura 6 Ã ̈ una vista in sezione trasversale, con parti asportate per chiarezza e in scala ingrandita, della figura 3 secondo le linee di sezione VI-VI;
- la figura 7 Ã ̈ una vista in sezione trasversale, con parti asportate per chiarezza e in scala ingrandita, della figura 3 secondo le linee di sezione VII-VII;
- la figura 8 Ã ̈ una vista in sezione trasversale, con parti asportate per chiarezza e in scala ingrandita, della figura 3 secondo le linee di sezione VIII-VIII;
- le figure 9 e 10 sono delle viste in pianta, con parti asportate per chiarezza in scala ingrandita, di due componenti della rampa di varo della figura 3; e
- le figure da 11 a 13 sono delle viste schematiche in elevazione laterale, della rampa di varo della figura 1 in diverse configurazioni operative.
Con riferimento alle figure da 11 a 13, con 1 à ̈ indicata nel suo complesso un’unità di varo per posare una tubazione 2 su un letto 3 di un corpo d’acqua 4.
L’unità di varo 1 comprende un natante di posa 5 e una rampa di varo 6 collegata al natante di posa 5 in corrispondenza della poppa del natante di posa 5.
Il natante di posa 5 Ã ̈ preferibilmente definito da una bettolina e comprende uno scafo 7 con pescaggio ridotto e configurato per operare in acque particolarmente basse; e una linea di assemblaggio della tubazione 2 non illustrata nelle figure allegate. In pratica, nelle fasi di posa la tubazione 2 Ã ̈ avanzata in una direzione di avanzamento D rispetto alla rampa di varo 6, la quale ha la funzione di supportare almeno un tratto della tubazione 2 stessa. La rampa di varo 6 si estende lungo un asse longitudinale A1 parallelo alla direzione di avanzamento D della tubazione 2.
Secondo quanto meglio illustrato nelle figure 1 e 2, la rampa di varo 6 comprende un telaio telescopico 8, il quale à ̈ incernierato al natante di posa 5 attorno ad un asse di roteazione A2 perpendicolare all’asse longitudinale A1 in modo da poter selettivamente inclinare la rampa di varo 6 rispetto a un piano orizzontale. La rampa di varo 6 comprende un gruppo di azionamento 9, il quale à ̈ montato a poppa del natante di posa 5, à ̈ collegato al telaio telescopico 8 e ha la funzione di regolare l’inclinazione del telaio telescopico 8 attorno all’asse di rotazione A2.
Il telaio telescopico 8 à ̈ selettivamente mobile fra una configurazione ritratta illustrata nelle figure 1 e 2 e una configurazione estesa illustrata nelle figure 3 e 4. In generale, il telaio telescopico 8 à ̈ realizzato da almeno due strutture allungate 10 e 11 e preferibilmente tre strutture allungate 10, 11 e 12 accoppiate fra loro in modo scorrevole in una direzione parallela all’asse longitudinale A1.
Con riferimento alle figure 3 e 4, il telaio telescopico 8 comprende una struttura allungata 10 avente una prima estremità configurata per essere incernierata al natante di posa 5 attorno all’asse di rotazione A2, una seconda estremità; una struttura allungata 11 accoppiata in modo selettivamente scorrevole alla struttura allungata 10; e una struttura allungata 12, la quale à ̈ accoppiata in modo selettivamente scorrevole alla struttura allungata 11.
Nella fattispecie illustrata, il telaio telescopico 8 à ̈ in grado di passare selettivamente dalla configurazione ritratta delle figure 1 e 2 alla configurazione estesa delle figure 3 e 4 senza abbandonare la tubazione 2 (figure 11, 12 e 13) in funzione della batimetria del letto 3 del corpo d’acqua 4. La configurazione estesa à ̈ sostanzialmente tre volte più lunga della configurazione ritratta. Il telaio telescopico 8 può assumere anche lunghezze intermedie a quelle raffigurate nelle figure da 1 a 4.
Con riferimento alle figure da 1 a 4, la rampa di varo 6 comprende un’ulteriore struttura allungata 13, la quale si estende prevalentemente parallelamente all’asse longitudinale A1, ed à ̈ configurata per essere collegata al telaio telescopico 8 dalla banda opposta al natante di posa 5. La struttura allungata 13 definisce un prolungamento del telaio telescopico 8 ed à ̈ preferibilmente incernierata alla struttura allungata 12 con la possibilità di bloccare l’articolazione fra le strutture 12 e 13.
Con riferimento alla figura 3, la rampa di varo 6 comprende un dispositivo di appoggio 14, il quale à ̈ disposto in corrispondenza dell’estremità libera della rampa di varo 6 stessa e ha la funzione di supportare la tubazione 2 (figura 11). Nella fattispecie illustrata il dispositivo di supporto 14 à ̈ montato sulla struttura allungata 13.
La rampa di varo 6 comprende un ulteriore dispositivo di appoggio 15, il quale à ̈ montato sulla struttura allungata 10.
Nella fattispecie illustrata, la distanza fra i dispositivi di supporto 14 e 15 può essere selettivamente variata tramite il telaio telescopico 8 in funzione delle circostanze, in particolare, in funzione della batimetria del letto 3 (Figure 11 - 13).
Dal punto di vista costruttivo e con riferimento alla figura 5, le strutture allungate 10, 11 e 12 sono collegate le une alle altre per mezzo di un sistema di guide e carrelli in reciproco impegno. Nella fattispecie la struttura allungata 11 Ã ̈ appesa in modo selettivamente scorrevole alla struttura allungata 10, mentre la struttura allungata 12 Ã ̈ disposta in appoggio sulla struttura allungata 11 in modo selettivamente scorrevole.
Con riferimento alla figura 3, la struttura allungata 10 comprende due travi longitudinali 16, traverse 17 di collegamento delle travi longitudinali 16, e due guide 18 (figura 6) disposte sotto le travi longitudinali 16. Con riferimento alla figura 6, ciascuna guida 18 comprende un’anima 19 e un’ala 20 inferiore, la quale à ̈ disposta simmetricamente rispetto all’anima 19 e definisce due piste 21, nella fattispecie piste 21 di rotolamento.
Con riferimento alla figura 7, la struttura allungata 11 comprende due travi longitudinali 22, traverse 23 di collegamento delle travi longitudinali 22 (figura 10), e due carrelli 24 disposti sopra le travi longitudinali 22.
Con riferimento alla figura 10, ciascun carrello 24 comprende due serie di ruote folli 25 e motorizzate 26 configurate per rotolare sulle piste 21 (figura 6). Ciascuna serie di ruote comprende ruote folli 25 e ruote motorizzate 26. Le ruote 26 motorizzate sono azionate da un attuatore (non illustrato nelle figure allegate) di tipo elettrico o pneumatico o idraulico comandato da una postazione remota preferibilmente a bordo del natante di posa 5 (figura 3). Nel loro complesso le ruote motorizzate 26 e l’attuatore non illustrato definiscono un dispositivo di azionamento per selettivamente movimentare la struttura allungata 11 rispetto alla struttura allungata 10.
La struttura allungata 11 comprende inoltre due guide 27 disposte fra le travi longitudinali 22. Ciascuna guida 27 Ã ̈ adiacente a una rispettiva trave longitudinale 22 e, nella fattispecie illustrata comprende un profilato 28 con sezione a L e definente una pista 29 per la struttura allungata 12.
Con riferimento alla figura 8, la struttura allungata 12 comprende due travi longitudinali 30, traverse 31 di collegamento delle travi longitudinali 30 (figura 9), e due carrelli 32, ciascuno dei quali à ̈ associato a una rispettiva trave longitudinale 30.
Con riferimento alla figura 9, ciascun carrello 32 comprende una serie di ruote folli 33 e motorizzate 34 configurate per rotolare sulle piste 29 (figura 10). Ciascuna serie di ruote comprende ruote folli 33 e ruote motorizzate 34. Le ruote motorizzate 34 sono azionate da un attuatore (non illustrato nelle figure allegate) di tipo elettrico o pneumatico o idraulico comandato da una postazione remota, preferibilmente a bordo del natante di posa 5 (figura 1).
Nel loro complesso le ruote motorizzate 34 e l’attuatore non illustrato nelle figure allegate definiscono un dispositivo di azionamento per selettivamente movimentare la struttura allungata 12 rispetto alla struttura allungata 11.
Con riferimento alle figure da 1 a 4, la struttura allungata 13 comprende elementi galleggianti 35 longitudinali collegati da traverse 36. Gli elementi galleggianti 35 sono preferibilmente a spinta variabile in modo da contribuire alla regolazione della configurazione della rampa di varo 6.
Con riferimento alle figure da 5 a 7, la rampa di varo 6 comprende dispositivi di bloccaggio 37 e 38 per bloccare la struttura allungata 11 alla struttura allungata 10 e la struttura allungata 12 alla struttura allungata 11. Ciascuno dei dispositivi di bloccaggio 37 e 38 comprende dei perni 39 e dei fori 40 configurati per essere selettivamente impegnati dai perni 39. Nella fattispecie illustrata, i dispositivi di bloccaggio 37 sono uniformemente distribuiti lungo le guide 18 e i carrelli 24 e comprendono perni 39 uniformemente distribuiti lungo le guide 18 della struttura allungata 10, e fori 40 uniformemente distribuiti lungo il carrello 24 in modo da poter bloccare la struttura allungata 11 in diverse posizioni rispetto alla struttura allungata 10. Ciascun perno 39 Ã ̈ azionato idraulicamente tramite un attuatore non illustrato nelle figure allegate.
La struttura allungata 11 e la struttura allungata 10 sono fissabili l’una all’altra in una pluralità di posizioni relative tramite dei perni 39 impegnabili in una pluralità di fori 40 in modo da assicurare la necessaria rigidezza strutturale fra la struttura allungata 11 e la struttura allungata 10 e definire una pluralità di configurazioni della rampa di varo 6.
Con riferimento alle figure da 5 a 9, ciascun dispositivo di bloccaggio 38 presenta una pluralità di perni 39 uniformemente distribuiti lungo il carrello 32 della struttura allungata 12, e fori 40 uniformemente distribuiti lungo la pista 29 della struttura allungata 11 in modo da poter bloccare la struttura allungata 12 in diverse posizioni operative rispetto alla struttura allungata 11. Il dispositivo di bloccaggio 38 opera in modo analogo al dispositivo di bloccaggio 37.
In uso e con riferimento alle figure da 11 a 13, la rampa di varo 6 à ̈ in grado di assumere diverse configurazioni in funzione della batimetria del letto 3 del corpo d’acqua 4. Le configurazioni della rampa di varo 6 sono ottenibili variando l’inclinazione della rampa di varo 6 attorno all’asse di rotazione A2 e variando la lunghezza del telaio telescopico 8. Entrambe le operazioni sono controllate da un operatore da una postazione remota e nella fattispecie tramite un’unità di controllo 41 disposta a bordo del natante di posa 5. L’inclinazione della rampa di varo 6 à ̈ determinata dall’azione del gruppo di azionamento 9 (figure da 1 a 4) che agisce direttamente sulla struttura allungata 10 e/o dagli elementi galleggianti 35 a spinta variabile della struttura allungata 13.
Nella figura 11 la rampa di varo 6 à ̈ disposta nella configurazione di massima estensione poiché il telaio telescopico 8 à ̈ nella configurazione di massima estensione. In altre parole, entrambe le strutture allungate 11 e 12 sono completamente estratte. La tubazione 2 à ̈ supportata dai dispositivi di supporto 14 e 15 disposti lungo la rampa di varo 6 e dal punto di atterraggio 42 sul letto 3 del corpo d’acqua 4.
Nella figura 12 il letto 3 del corpo d’acqua 4 si trova a una profondità inferiore rispetto a quella illustrata nella figura 11, mentre la rampa di varo 6 à ̈ disposta in una configurazione intermedia in cui la struttura allungata 12 à ̈ completamente estratta, mentre la struttura allungata 11 à ̈ completamente ritratta.
Nella figura 13 il letto 3 del corpo d’acqua 4 si trova a una profondità inferiore rispetto a quella illustrata nella figura 12, mentre la rampa di varo 6 à ̈ disposta in una configurazione completamente ritratta in cui le strutture allungate 11 e 12 sono completamente ritratte e sostanzialmente sovrapposte alla struttura allungata 10.
In questo modo, la lunghezza della rampa di varo 6 può essere variata in modo continuo senza abbandonare la tubazione.
È evidente infine che alla presente invenzione possono essere apportate varianti rispetto alla forma di attuazione descritta senza peraltro uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Rampa di varo per posare una tubazione su un letto di un corpo d’acqua, la rampa di varo (6) comprendendo un telaio telescopico (8), il quale si estende lungo un asse longitudinale (A1), à ̈ configurato per essere incernierato a un natante di posa (5) attorno a un asse di rotazione (A2), ed à ̈ selettivamente mobile in una direzione parallela all’asse longitudinale (A1) fra una configurazione ritratta e una configurazione estesa in funzione della batimetria del letto (3) del corpo d’acqua (4).
  2. 2. Rampa di varo come rivendicata nella rivendicazione 1, in cui il telaio telescopico (8) comprende una prima struttura allungata (10) avente una prima estremità configurata per essere incernierata al natante di posa (5) attorno all’asse di rotazione (A2), e una seconda estremità; e almeno una seconda struttura allungata (11) accoppiata in modo selettivamente scorrevole alla prima struttura allungata (10).
  3. 3. Rampa di varo come rivendicata nella rivendicazione 2, e comprendente un dispositivo di azionamento, il quale à ̈ configurato per selettivamente movimentare la seconda struttura allungata (11) rispetto alla prima struttura allungata (10) ed essere controllato da una postazione remota, preferibilmente disposta a bordo del natante di posa (5).
  4. 4. Rampa di varo come rivendicata in una delle rivendicazioni 2 o 3, e comprendente un dispositivo di bloccaggio (37) configurato per bloccare la seconda struttura allungata (11) rispetto alla prima struttura allungata (10) in almeno due posizioni determinate e per essere controllato da una postazione remota, preferibilmente a bordo del natante di posa (5).
  5. 5. Rampa di varo come rivendicata in una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, e comprendente una terza struttura allungata (12), la quale à ̈ accoppiata in modo selettivamente scorrevole alla seconda struttura allungata (11).
  6. 6. Rampa di varo come rivendicata nella rivendicazione 5, e comprendente un ulteriore dispositivo di azionamento per selettivamente movimentare la terza struttura allungata (12) rispetto alla seconda struttura allungata (11).
  7. 7. Rampa di varo come rivendicata in una delle rivendicazioni 5 o 6, e comprendente un ulteriore dispositivo di bloccaggio (38) configurato per bloccare la terza struttura allungata (12) rispetto alla seconda struttura allungata (11) in almeno due posizioni determinate e per essere controllato da una postazione remota, preferibilmente a bordo del natante di posa (5).
  8. 8. Rampa di varo come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, e comprendente una quarta struttura allungata (13), la quale à ̈ configurata per essere collegata al telaio telescopico (8) all’estremità opposta all’asse di rotazione (A2).
  9. 9. Rampa di varo come rivendicata nella rivendicazione 8, in cui la quarta struttura allungata (13) comprende elementi galleggianti, preferibilmente a spinta variabile.
  10. 10. Rampa di varo come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, e comprendente un dispositivo di appoggio (14), il quale à ̈ disposto in corrispondenza dell’estremità della rampa di varo (6) opposta all’asse di rotazione (A2) e ha la funzione di supportare la tubazione (2).
  11. 11. Rampa di varo come rivendicata in una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 10, e comprendente un ulteriore dispositivo di appoggio (15), il quale à ̈ montato sulla prima struttura allungata (10).
  12. 12. Rampa di varo come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, e comprendente un gruppo di azionamento (9), il quale à ̈ configurato per essere montato sul natante di posa (5) e per ruotare il telaio telescopico (8) attorno all’asse di rotazione (A2).
  13. 13. Metodo di azionamento di una rampa di varo per posare una tubazione su un letto di un corpo d’acqua, in cui la rampa di varo (6) comprende un telaio telescopico (8), il quale si estende lungo un asse longitudinale (A1), ed à ̈ configurato per essere incernierato a un natante di posa (5) attorno a un asse di rotazione (A2); il metodo comprendendo la fase di selettivamente variare la lunghezza del telaio telescopico (8) in una direzione parallela all’asse longitudinale (A1) fra una configurazione ritratta e una configurazione estesa in funzione della batimetria del letto (3) del corpo d’acqua (4).
  14. 14. Metodo come rivendicato nella rivendicazione 13, e comprendente la fase di selettivamente bloccare il telaio telescopico (8) in una configurazione determinata da una postazione remota, preferibilmente a bordo del natante di posa (5).
  15. 15. Metodo come rivendicato nella rivendicazione 13 o 14, e comprendente la fase di regolare l’inclinazione del telaio telescopico (8) attorno all’asse di rotazione (A2).
  16. 16. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 15, in cui le fasi rivendicate sono eseguite sia quando la tubazione à ̈ supportata dalla rampa di varo, sia in assenza di tubazione sulla rampa di varo.
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