ITMI20120364A1 - Sistema automatico per la valutazione della fedelta' di riproduzione video in tempo reale. - Google Patents

Sistema automatico per la valutazione della fedelta' di riproduzione video in tempo reale. Download PDF

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ITMI20120364A1
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    • HELECTRICITY
    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04NPICTORIAL COMMUNICATION, e.g. TELEVISION
    • H04N17/00Diagnosis, testing or measuring for television systems or their details
    • H04N17/004Diagnosis, testing or measuring for television systems or their details for digital television systems

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Biomedical Technology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Multimedia (AREA)
  • Signal Processing (AREA)
  • Testing, Inspecting, Measuring Of Stereoscopic Televisions And Televisions (AREA)
  • Closed-Circuit Television Systems (AREA)

Description

“SISTEMA AUTOMATICO PER LA VALUTAZIONE DELLA FEDELTÀ’
DI RIPRODUZIONE VIDEO IN TEMPO REALE”
La presente invenzione attiene al campo della valutazione della fedeltà di riproduzione dei decodificatori del video digitale caratterizzata dall’esecuzione in tempo reale.
SITUAZIONE ATTUALE.
Il processo digitale di compressione, trasmissione e decompressione di un contenuto video, introduce delle alterazioni più o meno vistose in funzione di alcuni parametri decisi in fase di compressione, quali l’occupazione della banda di trasmissione, il mezzo trasmissivo e la tipologia del mezzo di presentazione del contenuto video. Pertanto, ci si aspetta che il contenuto video decodificato sia, diverso dall’originale.
La valutazione delle alterazioni al contenuto video, introdotte dai sistemi digitali di compressione, di trasmissione, decompressione e presentazione del contenuto video, viene eseguita a vista da singole persone o da gruppi di persone. Per l’implementazione della metodica e la relativa misura esistono diverse raccomandazioni di riferimento; si citano a titolo indicativo e non esaustivo la pubblicazione dell’ITU: “Objective perceptual assessment of video quality: Full reference television” e Γ ITU-R BT.500.
Alla data, esiste uno strumento tecnologico professionale per effettuate le misure secondo la raccomandazione ITU-R BT.500 ed è lo strumento PQA600 della Tektronix. Questo strumento oltre ad essere costoso, complesso da impostare e da utilizzare esegue le valutazioni solo in modalità “off line”, su contenuti precedentemente acquisiti e, soprattutto, non consente di acquisire direttamente contenuti video provenienti dall’ interfaccia HDMI ormai ampiamente diffusa. Inoltre, alla data, in ambito HD (High Definition) non esiste uno strumento che acquisisca il contenuto video dalla porta HDMI e che lo confronti con il contenuto video originale in tempo reale. Quanto mostrato nella Tavola 1 illustra un tipico ambiente di validazione della fedeltà di riproduzione video, effettuato per confronto visivo tra il contenuto video di riferimento e/o originale mostrato sul TV (vedi Tavolal-1) connesso (vedi Tavolal-14) al sistema di riproduzione (vedi Tavolal-3) e il TV (vedi Tavolal-2) che mostra il contenuto video decompresso connesso (vedi Tavolal-15) con il decodificatore (vedi Tavolal-4) che a sua volta riceve i dati compressi dai diversi sistemi di trasmissione quali:
1- Satellitare (vedi Tavolal-6) con la relativa connessione fisica (vedi Tavolal-10).
2- Digitale terrestre (vedi Tavolal-7) con la relativa connessione fisica (vedi Tavolal-1 1).
3- Internet, rappresentata dalla nuvola (vedi Tavolal-8) con la relativa connessione (vedi Tavolal-12) sia essa cablata, radio, fibra ottica e quant’altro disponibile.
4- CD ROM, DVD, BLU RAY, memorie USB, schede di memoria o altri supporti di memorizzazione multimediali quali ad esempio dischi rigidi esterni sia meccanici che allo stato solido rappresentati non in via esclusiva nella Tavolal-9 come CD-ROM con la relativa connessione logica (vedi Tavolal-13).
5- Dispositivi di memorizzazione di contenuti video ricevuti, siano essi interni e/o esterni al decodificatore (vedi Tavolal-5).
Un gruppo di persone, (vedi Tavolal-16) ma molto spesso una sola persona, esegue la valutazione (vedi Tavolal-18) tra il contenuto video di riferimento (vedi Tavolal-1) e il contenuto video (vedi Tavolal-2) che ha subito il processo di compressione, trasmissione e decompressione (vedi Tavolal-17).
La valutazione, essendo soggettiva, spesso genera interpretazioni discordanti e inconsistenti e difficilmente ripetibili, inoltre artefatti molto veloci potrebbero sfuggire anche all’attenzione di un occhio esperto ed allenato.
SITUAZIONE INNOVATA CON IL TROVATO.
L’utilizzo del sistema, oggetto del presente trovato vede il suo primo impiego in quelle realtà dove si effettuato le valutazioni della fedeltà video e si cercano imperfezioni e alterazioni (si indicano a solo scopo indicativo e non esaustivo macroblocchi, fermo immagine, mancanza/ripetizione di quadro, differenze dimensionali anche di un solo quadro).
Il trovato ben si presta alla valutazione della fedeltà video di quanto messo in onda e quindi valutare la fedeltà recepita dagli utenti o telespettatori del video ricevuto; ma può esser usato, senza uscire dalla privativa, anche negli ambienti di test e di automazione dei test che prevedano la valutazione soggettiva della fedeltà di riproduzione video.
Il trovato proposto permette di effettuare in automatico, quadro per quadro ed in tempo reale, il confronto tra il contenuto video originale, prelevato prima dei dispositivi di compressione digitale e lo confronta con il contenuto video prelevato all’uscita HDMI del dispositivo di decompressione.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL TROVATO.
Uno dei metodi oggettivi che si prestano alla valutazione della fedeltà di riproduzione video digitale, e descritto nella pubblicazione dell’ITU: “Objective perceptual assessment of video quality: Full reference television” è il metodo PSNR (Peack Signal-to-noise Ratio), molto conosciuto dagli esperti del settore, che genera un valore di fedeltà espresso in dB, ma può venir usato anche il metodo SSIM (Structural Similarity) o altri metodi indicati in letteratura, senza uscire dall’ambito della privativa del presente trovato.
Dal confronto quadro per quadro, tra il contenuto video originale e/o di riferimento e il contenuto video decodificato privo di artefatti, si determina un “Indice di Fedeltà” (di seguito abbreviato in IF) di riproduzione, caratteristico di ogni coppia di quadri confrontati.
In condizioni normali il valore IF tra un quadro e il successivo, in termini assoluti, cambia continuamente, ma rimane sufficientemente stabile in un intervallo definito, con piccole variazioni percentuali.
Al fine di ottenere un valore di soglia finalizzato alla valutazione automatica, si effettua una valutazione dei valori IF storici e si stabilisce una “soglia di accettabilità” della fedeltà di riproduzione oltre la quale il sistema considererà il quadro in analisi artefatto.
Pertanto, durante il normale funzionamento del trovato, in assenza di artefatti, se non si oltrepassa il valore di soglia, il sistema non avrà nulla da segnalare, ma se si presenta una alterazione del contenuto video, anche minima, ma sufficiente a far superare la soglia IF, il sistema segnalerà la presenza di un quadro artefatto e lo memorizzerà documentandolo con i relativi dati temporali, di canale e quanf altro disponibile ed utile.
La collimazione temporale tra il video originale e il video decompresso può avvenire con una impostazione manuale o con un ritardo conosciuto, oppure con l’utilizzo dei momenti particolari del contenuto video quali cambi di inquadratura, o altro che abbia una variazione significativa tra un fotogramma e il successivo.
Si cita, a titolo di esempio non esaustivo ma puramente indicativo, un metodo di sincronizzazione per trasmissioni televisive: si acquisisce dalla sorgente non compressa (vedi Tavola2-l e Tavola2 -4 ) e si memorizza su di una memoria di transito il quadro video immediatamente successivo ad un cambio scena e tutti quelli successivi e si avvia il confronto con quanto acquisito dall’uscita HDMI del decoder (vedi Tavola2-6 e Tavola2-5). Dopo un periodo di ritardo temporale dovuto al ritardo introdotto dal metodo di trasmissione, all’uscita HDMI sarà disponibile lo stesso quadro, che genererà una repentina variazione delPIF portandolo nei valori della fascia di accettabilità. Questo evento scatenerà il confronto in tempo reale tra i quadri successivi presenti nella memoria di transito e quelli che sopraggiungono dal decoder.
Si cita, a titolo di esempio, uno dei metodi da utilizzare per mantenere il passo ed avere la giusta sequenza di quadri da confrontare; ogni volta che viene confrontato un quadro e generato il relativo valore IF, viene subito cancellato dalla memoria di transito e si spostano tutti gli altri quadri in avanti, generando lo spazio per un acquisire un nuovo quadro video non compresso, e contemporaneamente si acquisisce il quadro video successivo dalla porta HDMI del decoder.
Possono verificarsi casi particolari, quali la presenza di monoscopi, cartelli o immagini statiche, che possono generare false segnalazioni, pertanto la fase di avvio in questi casi deve essere attentamente controllata.
L’innovazione che forma l’oggetto del presente trovato consiste in un sistema composto da una unità di elaborazione di adeguata capacità e velocità, collegata ad opportune interfacce che hanno il compito di:
1. Acquisire il quadro video “originale” e/o di riferimento.
2. Acquisire il quadro video da comparare con l’originale e/o il riferimento.
3. Mostrare su uno schermo i due contenuti video, di cui ai punti 1 e 2.
4. Mostrare su uno schermo le differenze tra i due video di cui ai punti 1 e 2.
5. Mostrare su uno schermo l’evidenziazione delle differenze tra i due video di cui ai punti 1 e 2. 6. Mostrare su uno schermo e memorizzare i valori IF di ogni quadro.
In relazione ai punti 1 e 2 gli stessi possono esser realizzati con qualunque tecnica nota, sia in termini hardware che software e/o firmware quali ad esempio schede di acquisizione video HDMI.
In relazione ai punti 3, 4, e 5 gli stessi possono esser realizzati con qualunque tecnica nota sia in termini hardware, software e/o firmware.
Quanto mostrato nella Tavola 2 indica un tipico ambiente di utilizzo del trovato dove è presente un monitor (vedi Tavola2-3) connesso (vedi Tavola2-17) all’unità di elaborazione (vedi Tavola2-2). Nell’unità di elaborazione sono inserite due interfacce di acquisizione video, la prima (vedi Tavola2-4) e collegata (vedi Tavola2-16) con il sistema di riproduzione di riferimento / originale non compresso (vedi Tavola2-l), la seconda (vedi Tavola2-5) é collegata all’uscita HDMI del dispositivo di decodifica (vedi Tavola2-6) in grado di ricevere flussi di dati dai diversi possibili media trasmissivi, a titolo di esempio non esaustivo si cita la ricezione satellitare (vedi Tavola2-7) con la relativa connessione (vedi Tavola2-ll), la connessione digitale terrestre (vedi Tavola2-8) con la relativa connessione (vedi Tavola2-12), la connessione IP con la rete internet rappresentata dalla nuvola (vedi Tavola2-9) con la relativa connessione sia essa cablata, radio e su fibra ottica (vedi Tavola2-13) o attraverso supporti fisici quali CD ROM, DVD, BLU RAY, memorie USB, schede di memoria o altri supporti di memorizzazione multimediali quali ad esempio dischi rigidi esterni sia meccanici che allo stato solido indicati in modo simbolico nella Tavola 2-10 con il disegno del CD ROM, proprio per enfatizzare la trasportabilità un dispositivo di memorizzazione digitale trasportabile con la relativa connessione logica (vedi Tavola2-10) .
LEGENDA DELLA TAVOLA 1
1 TV o monitor di presentazione del contenuto video non compresso
2 TV o monitor di presentazione del contenuto video decompresso/decodificato
3 Sistema di riproduzione del contenuto originale e/o di riferimento
4 Decodificatore/decoder satellitare, digitale terrestre, OTT/IP e/o generico player multimediale con uscita HDMI
5 Dispositivo di memorizzazione contenuti video (es: disco) esterno o interno al decodificatore/decoder
6 Antenna satellitare
7 Antenna digitale terrestre
8 Internet
9 Simbolo del CD ROM, DVD, BLU RAY ma che sottintende memorie USB, dischi esterni, schede di memoria e altri supporti di memorizzazione digitale mobili
10 Connessione fisica tra antenna satellitare e il decodificatore/decoder
11 Connessione fisica tra antenna digitale terrestre e il decodificatore/decoder
12 Connessione fisica alla rete internet
13 Connessione fisica e/o logica con CD ROM, DVD, BLU RAY, memorie USB, dischi esterni, schede di memoria e altri supporti di memorizzazione digitale mobili
14 Connessione tra televisore o monitor e sistema di riproduzione del contenuto originale
15 Connessione tra televisore o monitor e decodificatore/decoder satellitare, digitale terrestre, OTT/IP e/o player multimediale
16 Gruppo di persone
17 Processo di valutazione soggettiva del contenuto video decodificato
18 Processo di valutazione soggettiva del contenuto video originale
LEGENDA DELLA TAVOLA 2
1 Sistema di riproduzione del contenuto originale e/o di riferimento
2 Unita di elaborazione
3 Monitor di presentazione dei contenuti video di riferimento, decompresso, differenze e valori IF 4 Interfacce di acquisizione video originale e/o di riferimento
5 Interfacce di acquisizione video HDMI dal decodificatore/decoder
6 Decoder satellitare, digitale terrestre, OTT/IP e/o player multimediale
7 Antenna satellitare
8 Antenna digitale terrestre
9 Internet
10 Simbolo del CD ROM, DVD, BLU RAY ma che sottintende memorie USB, dischi esterni, schede di memoria e altri supporti di memorizzazione digitale mobili
11 Connessione fisica tra antenna satellitare e decodificatore/decoder
12 Connessione fisica tra antenna digitale terrestre e decodificatore/decoder
13 Connessione fisica alla rete internet
14 Connessione fisica e/o logica con CD ROM, DVD, BLU RAY, memorie USB, dischi esterni, schede di memoria e altri supporti di memorizzazione digitale mobili
15 Connessione fisica all’interfaccia di acquisizione video HDMI
16 Connessione fisica all’interfaccia di acquisizione video del contenuto originale
17 Connessione tra monitor e sistema di elaborazione
18 Dispositivo di memorizzazione del sistema di elaborazione
La presente invenzione è stata descritta in una sua preferita forma realizzativa ed applicativa, ma si intende che qualunque tecnico esperto del ramo potrà apportarvi modifiche e/o sostituzioni equivalenti, nonché ulteriori aggiunte di dispositivi di interfaccia di tipo non noto al momento, senza peraltro uscire dall’ambito di tutela della presente privativa industriale.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI “SISTEMA AUTOMATICO PER LA VALUTAZIONE DELLA FEDELTÀ DI RIPRODUZIONE VIDEO IN TEMPO REALE” 1) L’utilizzo di un sistema di elaborazione numerico, di adeguata capacità e velocità di elaborazione, per la valutazione della fedeltà o qualità video, dotato di una interfaccia di acquisizione HDMI per acquisire il video decompresso con risoluzione SD (Standard Definition) oppure HD (High Definition) e di adeguata interfaccia per acquisire il video originale non compresso da confrontare quadro per quadro, utilizzante la metodica PSNR o altre metodiche conosciute, purché in grado di generare un valore numerico relazionato alla alterazione del contenuto video e che possa esser utilizzato come Indice di Fedeltà di riproduzione e confrontato con un livello di soglia definibile come “livello di accettabilità” oltre il quale viene considerata la presenza di un artefatto.
  2. 2) L’utilizzo di un sistema di elaborazione numerico, di adeguata capacità e velocità di elaborazione, per la valutazione della fedeltà o qualità video, dotato di due interfacce di acquisizione HDMI per acquisire il video decompresso con risoluzione SD (Standard Definition) oppure HD (High Defmition) da due dispositivi di decodifica da confrontare quadro per quadro, utilizzante la metodica PSNR o altre metodiche conosciute, purché in grado di generare un valore numerico relazionato alla alterazione del contenuto video e che possa esser utilizzato come Indice di Fedeltà di riproduzione e confrontato con un livello di soglia definibile come “livello di accettabilità” oltre il quale viene considerata la presenza di un artefatto.
  3. 3) L’utilizzo del trovato di cui ai punti 1 e 2 dotato di più interfacce di acquisizione HDMI, in modo da poter valutare la fedeltà di riproduzione contemporanea di più dispositivi di decodifica.
  4. 4) L’utilizzo del trovato di cui ai punti 1, 2 e 3, per il monitoraggio tra il contenuto video che viene trasmesso e il contenuto video che realmente fruito dalla porta HDMI, a titolo esemplificativo e non esaustivo si indicano come mezzo trasmissivo i canali televisivi satellitari, digitali terresti, IP, via cavo, wireless o Wi-FL Quando riconosciuta la presenza di alterazione oltre la soglia di accettabilità su di un quadro video, si memorizza il quadro video alterato, con i dati significativi, consentendo investigazioni successive circa la causa dell’alterazione. La stessa indicazione di quadro alterato può esser utilizzata per la commutazione automatica tra il “live” e lo “stand-by”. Ammesso che l’alterazione sia presente solo nel live e sia assente nello stand-by.
  5. 5) L’utilizzo del trovato di cui ai punti 2, 3 e 4, per il monitoraggio remoto, utilizzando come riferimento il video, anche con fattore di compressione molto elevato, trasferito anche attraverso la rete internet.
  6. 6) L’utilizzo del trovato di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 5 per l’automazione dell’esecuzione di test, collaudi e controlli di qualità.
  7. 7) L’utilizzo del trovato di cui ai punti 1, 2, 3, 4, 5 e 6 per la verifica e il controllo della corretta messa in onda/trasmissione di spot pubblicitari.
  8. 8) L’utilizzo del trovato di cui ai punti 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 per CD ROM, DVD, BLU RAY, memorie USB, schede di memoria o altri supporti di memorizzazione multimediali quali ad esempio dischi rigidi esterni sia meccanici che allo stato solido.
  9. 9) L’utilizzo del trovato di cui ai punti 1, 2, 3, 4, 5 e 6 anche con il dispositivo di protezione contro la copia digitale di contenuti video in alta definizione HDCP (High-Bandwidth Digital Content Protection) attivato.
  10. 10) L’utilizzo del trovato di cui ai punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e per la memorizzazione su file (log) sia della parte testuale intesa come data, orario, canale o media log e quant’altro sufficiente a ricostruire la condizione di generazione deH’artefatto, e la memorizzazione del quadro artefatto e opzionalmente il quadro di riferimento.
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