ITMI20111375A1 - Apparecchiatura per l'elaborazione di files audio/video - Google Patents

Apparecchiatura per l'elaborazione di files audio/video Download PDF

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ITMI20111375A1
ITMI20111375A1 IT001375A ITMI20111375A ITMI20111375A1 IT MI20111375 A1 ITMI20111375 A1 IT MI20111375A1 IT 001375 A IT001375 A IT 001375A IT MI20111375 A ITMI20111375 A IT MI20111375A IT MI20111375 A1 ITMI20111375 A1 IT MI20111375A1
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Italy
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IT001375A
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Andrea Agostini
Dona Giovanni De
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Diachronic Media Ltd
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    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
    • G11B27/00Editing; Indexing; Addressing; Timing or synchronising; Monitoring; Measuring tape travel
    • G11B27/005Reproducing at a different information rate from the information rate of recording
    • GPHYSICS
    • G10MUSICAL INSTRUMENTS; ACOUSTICS
    • G10HELECTROPHONIC MUSICAL INSTRUMENTS; INSTRUMENTS IN WHICH THE TONES ARE GENERATED BY ELECTROMECHANICAL MEANS OR ELECTRONIC GENERATORS, OR IN WHICH THE TONES ARE SYNTHESISED FROM A DATA STORE
    • G10H1/00Details of electrophonic musical instruments
    • G10H1/02Means for controlling the tone frequencies, e.g. attack or decay; Means for producing special musical effects, e.g. vibratos or glissandos
    • GPHYSICS
    • G11INFORMATION STORAGE
    • G11BINFORMATION STORAGE BASED ON RELATIVE MOVEMENT BETWEEN RECORD CARRIER AND TRANSDUCER
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    • G11B27/10Indexing; Addressing; Timing or synchronising; Measuring tape travel
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Description

"APPARECCHIATURA PER L'ELABORAZIONE DI FILES
AUDIO/VIDEO"
La presente invenzione si riferisce ad un'apparecchiatura per l'elaborazione di files audio/video .
Attualmente lo stato della tecnica mette a disposizione diversi strumenti per l'elaborazione di files audio/video, come per esempio files musicali. Tali strumenti consentono di editare i files nelle maniere più svariate, andando ad operare sui parametri che concorrono alla definizione delle caratteristiche dei files medesimi.
A titolo meramente esemplificativo, à ̈ possibile selezionare e/o modificare la frequenza, la velocità di esecuzione, l'intensità del suono, ecc.
Tuttavia, con specifico riferimento alla modifica della velocità di riproduzione di un brano, non sono attualmente disponibili apparecchiature o prodotti software che permettano di compensare variazioni di velocità introdotte arbitrariamente in durate arbitrariamente determinate di file audio.
In altre parole, a fronte di una variazione della velocità di esecuzione di un brano, lo stato della tecnica non fornisce attualmente alcuno strumento in grado di assicurare che il brano possa riprendere la propria esecuzione a velocità "normale", ed in maniera sincrona rispetto ad una intera riproduzione del medesimo brano a velocità "normale", dopo l'alterazione introdotta. Tale "normalità" à ̈ definita sia dalla registrazione originale del brano che dal mezzo di riproduzione: un programma per l'esecuzione performativa di file musicali à ̈ comunemente provvisto dell'opzione per la variazione del pitch, ed à ̈ agendo su questo parametro che à ̈ possibile attuare la definizione della velocità di riproduzione, che può essere lasciata costante nel punto opportunamente prescelto, oppure affidata alla variazione approssimativa data dalla mano dell'utente. Tale possibilità di variazione attuata manualmente, o attraverso un'automazione di una variazione manuale precedente, esula da ogni possibilità ragionevolmente considerabile di ritorno del file audio così manipolato ad un punto di sincrono puntuale con il medesimo file procedente alla cosiddetta velocità "normale", e tanto meno a quel tal punto di sincrono posto alla chiusura di un intervallo di tempo predeterminato .
Scopo della presente invenzione à ̈ quindi mettere a disposizione un'apparecchiatura per l'elaborazione di files audio/video che permetta ad un utilizzatore di modificare la velocità di riproduzione del file, mantenendo comunque inalterata la durata complessiva del file medesimo, sia che si agisca sul file completo, che in una durata in esso individuata.
Un altro scopo del trovato à ̈ fornire un'apparecchiatura che sia in grado di modificare, su input dell'utente, la velocità di esecuzione di un file audio/video, e di compensare in un tempo predefinito tale variazione in modo che, dopo tale tempo predefinito, il file possa proseguire la propria esecuzione in perfetta sincronia con un riproduzione del medesimo file in cui non sono state apportate modifiche alla velocità di esecuzione. Un ulteriore scopo dell'invenzione à ̈ fornire un'apparecchiatura che consenta ad un utilizzatore di introdurre variazioni alla velocità di esecuzione di un brano, e che sia in grado di compensare tale variazioni di velocità sostanzialmente in tempo reale.
Questi ed altri scopi ancora sono sostanzialmente raggiunti da un'apparecchiatura per l'elaborazione di files audio/video secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni .
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita e non esclusiva dell'invenzione.
Tale descrizione à ̈ fornita qui di seguito con riferimento alle unite figure, anch'esse aventi scopo puramente esemplificativo e pertanto non limitativo, in cui:
- la figura 1 mostra uno schema a blocchi di un'apparecchiatura secondo l'invenzione;
la figura 2 mostra schematicamente una consolle digitale che può essere impiegata nell'apparecchiatura di figura 1;
- la figura 3 mostra un grafico rappresentativo di alcune grandezze elaborate dall'apparecchiatura di figura 1;
le figure 4a-4c mostrano schematicamente alcune operazioni che possono essere svolte dall'apparecchiatura di figura 1.
Con riferimento alle unite figure, con 1 Ã ̈ stata complessivamente indicata un'apparecchiatura per l'elaborazione di files audio/video secondo la presente invenzione .
L'apparecchiatura 1 può essere utilizzata per la elaborazione di files audio/video, così da ottenere effetti artistici di particolare pregio.
Come sarà più chiaro in seguito, le modifiche apportate tramite l'apparecchiatura 1 sono recepite sostanzialmente in tempo reale dal sistema di riproduzione. L'apparecchiatura 1 può essere quindi vantaggiosamente impiegata durante esibizioni dal vivo, per esempio da dee-jay che volessero ottenere particolari effetti nei brani proposti al pubblico.
L'apparecchiatura 1 comprende innanzitutto una memoria 10, nella quale à ̈ archiviato un file F audio/video.
La memoria 10 può essere una qualsiasi memoria di tipo elettronico e/o ottico; in pratica, la memoria 10 può essere un qualunque supporto interfacciabile con dispositivi di lettura e riproduzione di files audio/video.
Il file F audio/video può essere in un qualsiasi formato riproducibile tramite dispositivi elettronici.
Per esempio, il file F può essere un file audio; il formato di tale file F può essere .WAV, .AIFF, .MP3, ecc.
Il file F può anche essere un file video, per esempio in formato QuickTime, DV, ecc..
Il file F à ̈ associato ad una velocità di riproduzione iniziale VI. La velocità di riproduzione iniziale VI à ̈ la velocità alla quale il file F viene riprodotto da un convenzionale dispositivo di riproduzione o lettore. Come sarà più chiaro in seguito, l'invenzione propone una peculiare tecnica di modifica di tale velocità, così da ottenere, come detto, esiti artistici di grande interesse.
L'apparecchiatura 1 (figura 1) comprende inoltre un'interfaccia utente 20, associata alla memoria 10.
L'interfaccia utente 20 può essere ottenuta con un dispositivo o apparecchio elettronico, come per esempio un convenzionale PC o altro elaboratore opportunamente programmato.
L'interfaccia utente 20 può anche essere ottenuta tramite dispositivi più specializzati, dedicati specificatamente alla elaborazione ed alla riproduzione di files audio/video elettronici.
L'interfaccia utente 20 Ã ̈ innanzitutto configurata per ricevere da un utente un comando principale MC, per individuare almeno una porzione P del file F.
Si noti che, in funzione delle esigenze, 1'utilizzatore può anche selezionare tutto il file F, così che la porzione P ed il file F coincidano.
Viceversa, l'utente può anche individuare solamente una parte del file F, e questa parte à ̈ denominata, nel presente contesto, "porzione P".
La porzione P, sia essa coincidente con l'intero file F o con una sotto-parte dello stesso, ha una durata temporale T, definita tra un inizio TI ed una fine T2. L'interfaccia utente 20 à ̈ inoltre configurata per consentire ad un utente di inserire un segnale di identificazione IS per identificare un istante intermedio I compreso tra l'inizio e la fine Tl, T2 della porzione P. Come sarà più chiaro in seguito, l'istante intermedio I può anche essere denominato "punto di scalìng".
L'istante intermedio I suddivide la porzione P in due parti: una parte da modificare Pi, ed una parte da compensare P2.
Nell'esempio illustrato schematicamente in figura 2, la parte da modificare PI Ã ̈ compresa tra l'inizio Tl della porzione P e l'istante intermedio I, mentre la parte da compensare P2 Ã ̈ compresa tra l'istante intermedio I e la fine T2 della porzione P.
Nell'ambito della presente invenzione, comunque, rientra anche la configurazione opposta, in cui la parte da modificare Pi à ̈ compresa tra l'istante intermedio I e la fine T2 della porzione P, e la parte da compensare P2 à ̈ compresa tra l'inizio Tl della porzione P e l'istante intermedio I.
Come sarà più chiaro in seguito, la denominazione "porzione da modificare" fa riferimento al fatto che l'utente ha la possibilità di modificare la velocità di riproduzione di questa parte, mentre la denominazione "porzione da compensare" si riferisce al fatto che l'apparecchiatura 1 apporta una compensazione alla velocità di riproduzione di questa parte.
In maggiore dettaglio, l'interfaccia utente 20 consente all'utente di inserire un segnale di modifica MS per modificare la velocità di riproduzione della parte da modificare PI. In particolare, il segnale di modifica MS definisce un profilo di velocità modificato MP per la riproduzione della parte da modificare Pi.
In pratica, il file F, ed in particolare la parte da modificare PI, sarebbero di per sé riprodotti ad una velocità costante, pari alla citata velocità iniziale VI. Tramite l'inserimento del segnale di modifica MS, e del relativo profilo di velocità modificato MP, la parte da modificare Pi subisce una corrispondente variazione della velocità con la quale viene riprodotta.
Il profilo di velocità modificato MP può essere rappresentato in un piano cartesiano, avente come ascissa il tempo (t) e come ordinata la velocità di riproduzione (V) del file F (figura 3).
Come si può notare, la retta V(t)=Vl, costante nel tempo, rappresenta la velocità alla quale il file F sarebbe riprodotto se non intervenissero modifiche o variazioni - rappresenta, cioà ̈, la velocità iniziale Vi.
Il profilo di velocità modificato MP descrive, invece, le variazioni di velocità alle quali la parte da modificare Pi à ̈ sottoposta.
In figura 3 si può osservare anche l'istante intermedio I.
Vantaggiosamente, l'inserimento del segnale di modifica MS può essere effettuato tramite un'interfaccia di tipo grafico, facente parte dell'interfaccia utente 20 e schematicamente illustrata in figura 2: nel grafico rappresentato nell'area 21 dell'interfaccia, l'utente può modificare il profilo di velocità inizialmente rettilineo (V(t)=Vl), in modo da definire liberamente il profilo di velocità modificato MP. Tale modifica può essere eseguita, per esempio, utilizzando un mouse, o dispositivo analogo, e trascinando singoli punti del profilo .
L'apparecchiatura 1 comprende inoltre un'unità di elaborazione 30, collegata alla memoria 10 ed all'interfaccia utente 20.
L'unità di elaborazione 30 può essere realizzata come un qualunque processore o microprocessore, opportunamente programmato e configurato per svolgere le operazioni qui descritte e rivendicate.
A titolo meramente esemplificativo, l'apparecchiatura 1 può essere costituita sostanzialmente da un convenzionale PC che, opportunamente programmato e configurato, consente di implementare le funzionalità dell'interfaccia utente 20 e dell'unità di elaborazione 30. In generale, la memoria 10 può essere costituita da un qualsiasi registro di memoria disponibile in tale PC.
L'unità di elaborazione 30 à ̈ configurata per determinare un profilo di compensazione CP per la velocità di riproduzione V della parte da compensare P2.
Tale profilo di compensazione CP viene determinato in funzione del profilo di velocità modificato MP inserito dall' utente.
Il profilo di compensazione CP può essere rappresentato nel medesimo piano cartesiano in cui à ̈ rappresentato il profilo di velocità modificato MP; il profilo di compensazione CP à ̈ determinato in modo che l'integrale del medesimo profilo di compensazione CP rispetto alla retta V(t)=Vl, dove V(t) à ̈ la velocità di riproduzione del file F espressa in funzione del tempo, e VI à ̈ la velocità di riproduzione iniziale del file F, à ̈ sostanzialmente uguale in valore assoluto, ed opposto in segno, all'integrale del profilo di velocità modificato MP rispetto alla medesima retta V(t)=Vl.
L'integrale del profilo modificato MP à ̈ calcolato tra gli estremi della parte da modificare Pi; nell'esempio di figura 3, tale integrale à ̈ calcolato tra Tl ed i.
L'integrale del profilo di compensazione CP à ̈ calcolato tra gli estremi della parte da compensare P2; nell'esempio di figura 3, tale integrale à ̈ calcolato tra i e T2.
Questa situazione à ̈ schematicamente illustrata in figura 3: nella parte Pi l'utente ha modificato la velocità di riproduzione, definendo il profilo modificato MP; nella parte P2 l'unità di elaborazione 30 ha predisposto il profilo di compensazione CP. Le aree sottese dai due profili MP e CP sono sostanzialmente uguali in valore assoluto, ed opposti in segno.
Questa condizione si traduce, in pratica, nel fatto che l'accelerazione o decelerazione (o, più in generale, combinazione di accelerazioni e decelerazioni) subite dal file F nella parte da modificare Pi, viene compensata in maniera uguale ed opposta nella parte da compensare P2 così che, al termine della porzione P, il file F sia perfettamente sincronizzato con una riproduzione integrale del file F stesso in cui non siano state apportate modifiche alla velocità di esecuzione.
In altri termini, immaginando di riprodurre il file F tramite un primo dispositivo (o un primo canale) alla velocità iniziale VI, senza variazioni di velocità e, simultaneamente, il medesimo file F tramite un secondo dispositivo (o un secondo canale), e modificandone una porzione P di quest'ultimo secondo quanto sopra descritto, al termine della porzione P stessa i due files eseguiti risultano perfettamente sincronizzati. Ciò in virtù del fatto che, a seguito dell'introduzione del profilo di velocità modificato MP, viene calcolato il profilo di compensazione CP sopra descritto.
Preferibilmente il profilo di compensazione CP viene determinato dall'unità di elaborazione 30 eseguendo un'operazione di simmetria centrale del profilo modificato MP rispetto al punto di coordinate (i, Vi), in cui "i" à ̈ l'ascissa dell'istante intermedio I e Vi, come detto, à ̈ la velocità iniziale del file F.
In questo modo, ogni modifica alla velocità di riproduzione del file F che viene apportata nella parte da modificare PI (cioà ̈, per mezzo del profilo di velocità modificato MP), viene riportata in maniera uguale ed opposta nella parte da compensare P2 (cioà ̈ nel profilo di compensazione CP).
Preferibilmente, il profilo di compensazione CP viene determinato dall'unità di elaborazione 30 eseguendo un'operazione di scaling orizzontale. In questa operazione, l'ascissa di ciascun punto del profilo di compensazione CP, ottenuta per mezzo della sopra citata simmetria centrale e valutata rispetto all'asse t=i, viene moltiplicata per un fattore pari al rapporto tra la durata temporale della parte da compensare P2 e la durata temporale della parte da modificare Pi.
In altre parole, la conformazione ottenuta dal "ribaltamento" del profilo modificato MP rispetto al punto (i, VI), viene "stirata" oppure "compressa" orizzontalmente in ragione del rapporto tra la durata della parte da compensare P2 e la durata della parte da modificare Pi. In questo modo, la parte da compensare P2 Ã ̈ occupata dal profilo di compensazione CP in proporzione alla durata temporale della parte da compensare P2 stessa, senza distoreere nella sostanza la conformazione che il profilo di compensazione CP deve assumere .
Preferibilmente, l'unità di elaborazione 30 determina il profilo di compensazione CP eseguendo anche un'operazione di scaling verticale. In questa operazione, l'ordinata di ciascun punto del profilo di compensazione CP, ottenuta per mezzo della sopra citata simmetria centrale e valutata rispetto all'asse v(t)=Vl, viene moltiplicata per un fattore pari al rapporto tra la durata temporale della parte da modificare Pi e la durata temporale della parte da compensare P2.
In altre parole, la conformazione ottenuta dal "ribaltamento" del profilo modificato MP rispetto al punto (i, VI), viene "stirata" oppure "compressa" verticalmente in ragione del rapporto tra la durata della parte da modificare PI e la durata della parte da compensare P2. Questa deformazione avviene secondo un fattore di scala P1/P2 che à ̈ il reciproco del fattore di scala P2/P1 utilizzato per l'operazione di scaling orizzontale .
In questo modo, la conformazione ottenuta dall'operazione di simmetria centrale viene allungata orizzontalmente e ristretta verticalmente, oppure ristretta orizzontalmente ed allungata verticalmente, in modo da rispettare la condizione relativa alla sostanziale uguaglianza, in valore assoluto, dei rispettivi integrali.
Le figure 4a-4c mostrano, in sequenza, le operazioni che possono essere svolte dall'unità di elaborazione 30 per ottenere il profilo di compensazione CP a partire dal profilo di velocità modificato MP inserito dall'utente per mezzo dell'interfaccia 20.
La figura 4a mostra schematicamente l'operazione di simmetria centrale rispetto al punto (i, Vi), in cui le coordinate di ciascun punto del profilo modificato di velocità MP sono cambiate di segno, immaginando l'origine del piano fissata nel punto (i, Vi).
La figura 4b mostra schematicamente l'operazione di scaling orizzontale in cui, prendendo sempre come origine degli assi il punto (i, Vi), l'ascissa di ciascun punto ottenuto dall'operazione di simmetria viene moltiplicata per un fattore pari a P2/P1.
La figura 4c mostra schematicamente l'operazione di scaling verticale, in cui l'ordinata di ciascun punto ottenuto dall'operazione precedente viene moltiplicata per un fattore pari a P1/P2, cioà ̈ un fattore reciproco (o inverso) rispetto al fattore impiegato nello scaling orizzontale.
Vantaggiosamente, l'interfaccia utente 20 consente all' utilizzatore di inserire un parametro di scala SP rappresentativo di un fattore di scala per le ordinate dei punti del profilo modificato MP e/o del profilo di compensazione CP.
Tale parametro di scala SP à ̈ utile, in sostanza, per scalare o modulare l'intensità delle modifiche di velocità inserite dall'utente e processate dall'unità di elaborazione 30. In questo modo, l'andamento definito dal profilo modificato di velocità MP, ed il conseguente profilo di compensazione CP, possono essere applicati al file F con intensità diversa rispetto a quella inizialmente mostrata dall'interfaccia grafica a disposizione dell'utente.
A titolo esemplificativo:
• nel caso in cui il parametro di scala SP dovesse essere posto uguale a zero (in una scala lineare), le modifiche di velocità definite dal profilo modificato MP e dal profilo di compensazione CP sarebbero annullate, ed il file F sarebbe interamente riprodotto alla propria velocità iniziale VI;
• nel caso in cui il parametro di scala SP fosse posto uguale ad un qualsiasi valore diverso da zero in una scala lineare, tale valore sarebbe utilizzato come fattore di scala per le ordinate dei profili MP e CP.
Una caratteristica di questo tipo risulta vantaggiosa dal momento che rende più agevole il compito dell'utilizzatore. Si immagini, infatti, la circostanza in cui l'utente voglia inserire modifiche molto intense nel profilo di velocità - cioà ̈, un profilo di velocità modificato avente punti con ordinata, in valore assoluto, molto grande. Si tratterebbe di individuare i punti di interesse e trascinare gli stessi molto distanti dall'asse orizzontale di riferimento (V=V1); questo potrebbe risultare addirittura impossibile, dal momento che la sopra citata area 21 dell'interfaccia grafica presenta necessariamente dimensioni limitate. Pertanto, grazie alla possibilità fornita dal menzionato parametro di scala SP, l'utente può semplicemente disegnare la forma "qualitativa" del profilo che desidera, e successivamente impostarne l'intensità tramite il parametro di scala SP stesso.
A seguito dell'inserimento del parametro di scala SP, l'unità di elaborazione 30 provvede a moltiplicare per tale parametro le ordinate dei punti del profilo modificato MP e del profilo di compensazione CP, valutate rispetto alla retta V(t)=Vl.
In pratica, detta VX l'ordinata di un qualsiasi punto del profilo modificato MP o del profilo di compensazione CP, viene valutata la stessa rispetto alla retta V(t)=Vl, ottenendo V*=VX-V1; il valore VX viene moltiplicato per il parametro di scala SP e si ottiene, quindi, la nuova ordinata del punto in questione come V**= (SP-V*)+V1.
Preferibilmente, l'interfaccia utente 20 consente all'utente di inserire anche un parametro di traslazione TP rappresentativo di una traslazione dell'asse V(t)=Vl ad un valore V2 tale che V(t)=V2.
Questa operazione consiste sostanzialmente in una modifica della velocità iniziale Vi del file F, portando la stessa ad un valore differente V2.
Graficamente, questo si traduce in una traslazione verticale del profilo di velocità modificato MP e del profilo di compensazione CP.
Corrispondentemente, l'unità di elaborazione 30 à ̈ configurata per calcolare il profilo di compensazione CP considerando la velocità iniziale del brano pari a V2. Esistono dunque possibilità di utilizzo del mezzo per il sample editing, dunque la messa a punto di frammenti audio opportunamente deformati da utilizzare in seguito come elementi nuovi nella composizione; oppure per il lavoro dal vivo o di post produzione: ciò può essere realizzato nella ricerca di figure ritmiche come di "shuffle" per rendere swing particolari, di figure dinamiche nel senso degli accenti che possono scaturire dalla modifica dei toni del frammento audio, di ricerche di armoniche o dissonanze particolari, di messa a punto di procedimenti di phasing di nuovo tipo riferiti al senso dinamico della velocità - in riferimento al phasing di primo tipo alla Steve Reich basato solo sulla riproduzione simultanea di brani a velocità diverse ma fisse -, di ricerca di effetti di decomposizione della struttura ritmica, di stratificazione poliritmica che si spingano ben oltre a quelli resi possibili dall'uso di un effetto come il delay; oppure ancora di utilizzo degli sviluppi di tal mezzo per la riproduzione di sequenze di immagini a velocità variabile, con potenziali conseguenze estetiche radicalmente innovative nel mondo del multimediale.
In particolare, il valore V2 può anche essere posto pari a zero.
In questo modo, à ̈ possibile simulare un'operazione manuale di "scratching" eseguita su un tradizionale disco di vinile posto su di un giradischi a trazione spenta ma rispondente alle caratteristiche di compensazione delle variazioni di velocità date dell'apparecchio, come avverrebbe anche se la trazione fosse accesa, con V2 diverso da zero: le variazioni di velocità, positive e negative, corrispondono comunque, e dunque anche in tal caso, a rotazioni del disco, rispettivamente, in avanti o indietro, sia che la trazione sia ferma, sia che il giradischi suoni il disco alla tal velocità. Se la marcia à ̈ inserita, ossia se V2 à ̈ diverso da zero, anche lo scratch comunemente inteso à ̈ simulabile sul disco in movimento, ed in entrambi i casi tali alterazioni della velocità del disco sono soggette alla compensazione della velocità nella durata. E' possibile inoltre passare in tempo reale da uno stato all'altro - inserendo e disinserendo la marcia - senza alterare la regola corrispondente alla curva di variazione della velocità, ottenendo un effetto dinamico interessante ed inedito. Gli scratch di cui si tratta potranno essere definiti a piacimento in una parte del frammento audio arbitrariamente selezionato, ricordando che la restante parte del frammento à ̈ soggetta ad una compensazione matematica della velocità, e lì si dovranno compensare i suoi disavanzi, per i vincoli di sincrono che vengono imposti in accordo con la presente invenzione secondo una finalità precisa. Tale finalità à ̈ arrivare giusti al cosiddetto "appuntamento" con la medesima traccia avente un andamento tale come procedesse a velocità costante. Il vincolo imposto da questa finalità a livello perfomativo permette all'utente di ragionare con riferimenti regolari a livello macro, lasciandogli spazi di improvvisazione in durate determinate che possono essere scelte arbitrariamente.
In una forma di realizzazione dell'invenzione, l'unità di elaborazione 30 può essere configurata per applicare al file F una variazione di frequenza o pitch shift sostanzialmente uguale ed opposta alla variazione di frequenza o pitch shift alla quale detto file F à ̈ sottoposto per effetto delle variazioni di velocità dovuta al profilo di velocità modificato MP ed al profilo di compensazione CP.
In altri termini, l'unità di elaborazione 30 può fare in modo che la velocità di riproduzione del file F, ed in particolare della porzione P, sia modificata secondo i profili MP e CP senza che la frequenza o "altezza" del suono (cioà ̈ la struttura spettrale istantanea dello stesso, valutata per tutta la durata del brano) subisca variazioni .
In questo modo à ̈ possibile ottenere un ulteriore effetto di notevole interesse artistico/musicale.
Preferibilmente, l'applicazione del citato pitch shift di compensazione può essere decisa dall'utente, e comunicata all'unità di elaborazione 30 tramite l'interfaccia utente 20, in cui 1'utilizzatore stesso può inserire un opportuno comando.
L'apparecchiatura 1 comprende inoltre un modulo di riproduzione 40 associato alla memoria 10 ed all'unità di elaborazione 30 per generare un segnale di riproduzione 100 atto a riprodurre il file F in modo che la porzione P sia riprodotta ad una velocità definita dal profilo modificato MP e dal profilo di compensazione CP.
In pratica, il modulo di riproduzione 40 fornisce in uscita il segnale di riproduzione 100, indirizzando lo stesso ad un dispositivo di riproduzione 50 in modo che il file F sia eseguito rispettando sia le modifiche inserite dall'utente tramite l'interfaccia 20, sia quelle calcolate dall'unità di elaborazione 30.
Il dispositivo di riproduzione 50 può comprendere, per esempio, uno o più altoparlanti e/o uno o più monitor o schermi .
A titolo esemplificativo viene ora descritta l'interfaccia grafica rappresentata in figura 2, che può far parte dell'interfaccia utente 20 e può consentire all'utente stesso di gestire l'apparecchiatura 1.
L'area 23 rappresenta graficamente l'intero file F. In questa area, l'utente può individuare la porzione P di file in cui desidera modificare la velocità di riproduzione .
La già citata area 21 rappresenta la porzione P in un piano cartesiano (t, V); in tale area, l'utente può:
- individuare il punto intermedio I, denominato anche "punto di scaling";
- definire il profilo di velocità modificato MP nella parte PI, e può altresì osservare in tempo reale il corrispondente profilo di compensazione CP generato dall'unità di elaborazione 30.
L'area 24 mette a disposizione un'icona per attivare/disattivare la riproduzione del file.
L'area 22 permette di inserire il citato parametro di scala SP, spostando il cursore 22a lungo un rispettivo percorso graduato.
Preferibilmente, l'apparecchiatura 1 permette di fruire in tempo reale sia dell'esecuzione del file F modificato secondo i profili MP e CP, sia del medesimo file F senza tali variazioni (cioà ̈ ad una velocità costante pari alla velocità iniziale Vi, oppure alla velocità V2 "traslata") .
Nell'area 26 Ã ̈ possibile variare il volume audio con cui il file modificato e/o il file originale vengono riprodotti, operando su rispettivi cursori mobili 26a, 26b .
L'area 25 mostra, con tre differenti rappresentazioni grafiche, la velocità con cui il file originale e/o il file modificato vengono riprodotti:
- l'area 25a mostra numericamente la velocità istantanea con cui il file originale e/o il file modificato vengono eseguiti;
l'area 25b mostra in formato grafico le medesime informazioni dell'area 25a, su rispettive scale graduate;
- l'area 25c simula graficamente la rotazione di due dischi virtuali: uno esegue il file alla velocità iniziale VI (o alla velocità "traslata" V2), l'altro esegue il medesimo file seguendo il profilo modificato MP ed il profilo di compensazione CP. La rotazione dei due dischi à ̈ rappresentata tramite corrispondenti elementi radiali 25'. Ritornando all'esempio in cui V2=0, l'area 25c mostrerà un elemento radiale fermo (rappresentativo, appunto, del fatto che il file a velocità costante in realtà non procede), ed un elemento radiale che si muove a cavallo del precedente, avanti e indietro, in funzione del segno positivo o negativo della velocità istantanea, a simulare il citato "scratching" analogico.
Preferibilmente il file F viene eseguito in loop: una volta che la riproduzione del file F Ã ̈ terminata, il file F stesso viene eseguito nuovamente, in continuazione .
In questo modo le modifiche apportate, anche durante l'esecuzione della porzione P, alla velocità di riproduzione, possono essere recepite dal sistema sostanzialmente in tempo reale ed attuate dal ciclo successivo. Quello finora descritto à ̈ un utilizzo possibile dell'invenzione; un altro utilizzo può essere la manipolazione di un solo frammento di una traccia musicale caricata nel buffer: invece di una ripetizione in loop di tale frammento, il sistema esegue una riproduzione continua della traccia, a meno che non intervenga ad esempio un'altra variazione in una durata che à ̈ stata selezionata.
Si noti che, una condizione importante affinché l'invenzione possa essere attuata correttamente, consiste nel fatto che la variazione di velocità dovuta al profilo modificato MP ed al profilo di compensazione CP debba essere riprodotta interamente, ogni volta che si desidera ottenere il particolare effetto dato dalle variazioni di velocità: ciò allo scopo di "rispettare l'appuntamento", cioà ̈ di non perdere sincronia, con l'esecuzione del file a velocità costante.
Viceversa, nel caso in cui dovesse essere riprodotta solo una sottoparte della porzione P, ci si troverebbe nella situazione in cui l'esecuzione à ̈ stata accelerata o decelerata, e non vi à ̈ stato completo recupero per tale modifica, impedendo così che il file modificato ed il file a velocità costante possano continuare una riproduzione sincrona al termine delle variazioni di velocità. Ci si troverebbe in tal caso di fronte ad un normale sistema cosiddetto di "varispeed".
Una caratteristica molto vantaggiosa della presente invenzione riguarda il fatto che le modifiche inserite dall'utente, relative alle variazioni del profilo di velocità, possono essere assimilate ed attuate dal sistema in tempo reale. Ciò à ̈ preferibilmente realizzato come segue: per ciascun istante di tempo, definito da un riferimento di fase rappresentato da una riproduzione del brano (o frammento) alla velocità iniziale Vi, viene identificato un corrispondente istante temporale, definito tramite profilo di velocità modificato MP, che individua la porzione "istantanea" di brano o frammento che deve essere eseguita.
In questo modo, il sistema ha la possibilità di ricevere ed eseguire in tempo reale modifiche al profilo di velocità del brano o frammento che deve essere suonato. L'invenzione consegue importanti vantaggi.
Innanzitutto, l'invenzione permette all'utilizzatore di modificare la velocità di riproduzione del file, mantenendo comunque inalterata la durata complessiva del brano medesimo.
Un altro vantaggio consiste nel fatto che, tramite il trovato, à ̈ possibile modificare, su input dell'utente, la velocità di esecuzione di un file audio/video, e compensare in un tempo predefinito tale variazione in modo che, dopo tale tempo predefinito, il file possa proseguire la propria esecuzione in perfetta sincronia con un riproduzione del medesimo brano in cui non sono state apportate modifiche alla velocità di esecuzione. Un ulteriore vantaggio consiste nel fatto che l'invenzione à ̈ in grado di compensare sostanzialmente in tempo reale le variazioni di velocità introdotte dall' utente.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per l'elaborazione di files audio/video comprendente: - una memoria (10) contenente un file (F), associato ad una velocità di riproduzione iniziale (Vi); - un'interfaccia utente (20), configurata per ricevere da un utente un comando principale (MC) per individuare almeno una porzione (P) di detto file (F), detta porzione (P) avendo una durata temporale (T), detta durata temporale (T) avendo un inizio ed una fine (Tl, T2); detta interfaccia utente (20) essendo inoltre configurata per: • consentire ad un utente di inserire un segnale di identificazione (IS) per identificare un istante intermedio (I) compreso tra l'inizio (Tl) e la fine (T2) di detta porzione (P), detto istante intermedio (I) dividendo detta porzione (P) in una parte da modificare (PI) ed una parte da compensare (P2); • consentire ad un utente di inserire un segnale di modifica (MS) per modificare una velocità di riproduzione di detta parte da modificare (Pi), detto segnale di modifica (MS) definendo un profilo di velocità modificato (MP) per la riproduzione della parte da modificare, detto profilo di velocità modificato (MP) essendo rappresentabile su un piano cartesiano, avente come ascissa il tempo (t), e come ordinata la velocità di riproduzione (V) di detto file (F); un'unità di elaborazione (30) collegata a detta interfaccia utente (20) e configurata per determinare un profilo di compensazione (CP) per la velocità di riproduzione (V) della parte da compensare (P2), detto profilo di compensazione (CP) essendo rappresentabile in detto piano cartesiano ed essendo determinato in modo che un integrale di detto profilo di compensazione (CP) rispetto alla retta V(t)=Vl, dove V(t) à ̈ la velocità di riproduzione del file (F) espressa in funzione del tempo, e VI à ̈ la velocità di riproduzione iniziale del file, à ̈ sostanzialmente uguale in valore assoluto, ed opposto in segno, ad un integrale di detto profilo modificato (MP) rispetto alla medesima retta V(t)=Vl; un modulo di riproduzione (40) associato a detta memoria (10) ed a detta unità di elaborazione (30) per generare un segnale di riproduzione (100) atto a riprodurre detto file (F) in modo che detta porzione (P) sia riprodotta ad una velocità definita da detto profilo modificato (MP) e da detto profilo di compensazione (CP).
  2. 2 . Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 in cui detta unità di elaborazione (30) determina detto profilo di compensazione (CP) effettuando un'operazione di simmetria centrale, su detto profilo modificato (MP), rispetto al punto di coordinate (i, Vi), in cui i à ̈ rappresentativo di detto istante intermedio (I) sull'asse delle ascisse.
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 in cui detta unità di elaborazione (30) determina detto profilo di compensazione (CP) effettuando un'operazione di scaling orizzontale in cui l'ascissa di ciascun punto del profilo di compensazione (CP), determinata rispetto all'asse t=i, viene moltiplicata per un fattore pari al rapporto tra la durata temporale della parte da compensare (P2) e la durata temporale della parte da modificare (PI).
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 o 3 in cui detta unità di elaborazione (30) determina detto profilo di compensazione (CP) effettuando un'operazione di scaling verticale in cui l'ordinata di ciascun punto del profilo di compensazione (CP), determinata rispetto all'asse v(t)=Vl, viene moltiplicata per un fattore pari al rapporto tra la durata temporale della parte da modificare (PI) e la durata temporale della parte da compensare (P2).
  5. 5. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui: - detta interfaccia utente (20) consente a detto utilizzatore di inserire un parametro di scala (SP) rappresentativo di un fattore di scala per le ordinate di detto profilo modificato (MP) e/o detto profilo di compensazione (CP); - detta unità di elaborazione (30) à ̈ configurata per moltiplicare le ordinate di detto profilo modificato (MP) e di detto profilo di compensazione (CP), definite rispetto alla retta V(t)=Vl, per detto fattore di scala.
  6. 6. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui: - detta interfaccia utente (20) consente ad un utente di inserire un parametro di traslazione (TP) rappresentativo di una traslazione dell'asse V(t)=Vl ad un valore V2 tale che V(t)=V2, - detta unità di elaborazione (30) à ̈ configurata per determinare detto profilo di compensazione (CP) considerando la velocità iniziale del brano pari a V2.
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 in cui detta interfaccia utente consente a detto utente di imporre la condizione V2=0.
  8. 8. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta unità di elaborazione (30) à ̈ configurata per applicare a detto file (F) una variazione di frequenza o pitch shift sostanzialmente uguale ed opposta alla variazione di frequenza o pitch shift alla quale detto file (F) à ̈ sottoposto per effetto delle variazioni di velocità di detta almeno una porzione di file.
  9. 9. Procedimento per l'elaborazione di files audio/video comprendente : - memorizzare un file (F), associato ad una velocità di riproduzione iniziale (Vi); consentire ad un utente di inserire un comando principale (MC) per individuare almeno una porzione (P) di detto file (F), detta porzione (P) avendo una durata temporale (T), detta durata temporale (T) avendo un inizio ed una fine (Tl, T2); - consentire ad un utente di inserire un segnale di identificazione (IS) per identificare un istante intermedio (I) compreso tra l'inizio (Tl) e la fine (T2) di detta porzione (P), detto istante intermedio (I) dividendo detta porzione (P) in una parte da modificare (PI) ed una parte da compensare (P2); - consentire ad un utente di inserire un segnale di modifica (MS) per modificare una velocità di riproduzione di detta parte da modificare (PI), detto segnale di modifica (MS) definendo un profilo di velocità modificato (MP) per la riproduzione della parte da modificare, detto profilo di velocità modificato (MP) essendo rappresentabile su un piano cartesiano, avente come ascissa il tempo (t), e come ordinata la velocità di riproduzione (V) di detto file (F); - determinare un profilo di compensazione (CP) per la velocità di riproduzione (V) della parte da compensare (P2), detto profilo di compensazione (CP) essendo rappresentabile in detto piano cartesiano ed essendo determinato in modo che un integrale di detto profilo di compensazione (CP) rispetto alla retta V(t)=Vl, dove V(t) à ̈ la velocità di riproduzione del file (F) espressa in funzione del tempo, e VI à ̈ la velocità di riproduzione iniziale del file, à ̈ sostanzialmente uguale in valore assoluto, ed opposto in segno, ad un integrale di detto profilo modificato (MP) rispetto alla medesima retta V(t)=Vl; - generare un segnale di riproduzione (100) atto a riprodurre detto file (F) in modo che detta porzione (P) sia riprodotta ad una velocità definita da detto profilo modificato (MP) e da detto profilo di compensazione (CP).
  10. 10. Supporto di memoria contenente un prodotto software che, quando eseguito da un computer, svolge il procedimento della rivendicazione 9.
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