ITMI20110652A1 - Filtro endonasale modificato per il supporto di un piercing simulato - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

Descrizione dell’ INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

“Filtro endonasale modificato per il supporto di un piercing simulato”

Campo di applicazione dell'invenzione

La presente invenzione si riferisce al campo dei dispositivi di filtrazione deN’aria ambientale, e più precisamente ad un filtro endonasale modificato per il supporto di un piercing simulato.

Rassegna dell'arte nota

Esistono ambienti e condizioni particolari in cui la necessità di filtrare l’aria che si respira è di primaria importanza per evitare danni più o meno gravi all’apparato respiratorio e non solo. Si pensi ad esempio agli spazi urbani ad alta densità di circolazione inquinati dai gas di scarico delle auto a benzina e dal particolato della combustione diesel. Altra fonte d’inquinamento deN’aria legata alle attività umane sono le polveri sottili prodotte da alcune lavorazioni, come la movimentazione di materiale per l’edilizia, il taglio del marmo o di altri materiali, oppure la verniciatura delle carrozzerie, ecc. Persino in ambienti naturali dove non si svolgono attività umane sono presenti neN’aria inquinanti di diverso tipo, come ad esempio pollini, germi, ecc. Da ultimo, pure negli ambienti domestici possono esserci inquinanti come la polvere, specialmente d’inverno quando è attivo il riscaldamento, o acari e peli di animali. In genere le microparticelle inquinanti hanno diametri di 0,5 μιτι e più.

I dispositivi di filtrazione deN’aria sono suddividibili in due categorie, e cioè i filtri applicabili aN’aria d’ingresso in ambienti chiusi, o i filtri applicabili a dispositivi da indossare. La presente invenzione è riferita unicamente ai dispositivi del secondo tipo. Tra i dispositivi da indossare sono ben note le maschere facciali, prodotte in diverse fogge e dotate di filtri più o meno sofisticati a seconda del tipo d’inquinamento da contrastare. Esse spaziano dalle più impegnative maschere antigas fino alle semplici mascherine per uso chirurgico. Queste ultime potrebbero essere considerate come l’arte nota più vicina alla presente invenzione e pertanto meritano una breve descrizione. Le mascherine facciali comprendono un componente filtrante sagomato come la parte inferiore del volto comprendente il naso, la bocca e il mento. Il componente filtrante viene premuto contro naso e bocca tramite lacci od elastici che passano dietro la testa e lo tengono in posizione, di modo che il passaggio deN’aria è impedito lungo il bordo e costretto attraverso il materiale filtrante utilizzato per la fabbricazione della mascherina. A questo proposito viene generalmente utilizzato un tessuto di cotone ad alta densità di tessitura. Più in generale, per la filtrazione deN’aria è possibile utilizzare materiali naturali o sintetici di diverso tipo e con diverse lavorazioni, come ad esempio: tessuti non tessuti, cotone, fibre, resine microporose, granuli di carbone, e sali vari.

Pur assolvendo degnamente il loro compito, le mascherine sono antiestetiche e sembrano inutili a meno che l’inquinamento deN’aria non raggiunga livelli particolarmente elevati tali da richiedere una totale filtrazione deN’aria aspirata. Nei casi di minor inquinamento sarebbe prudente aiutare la funzione filtrante attuata all’interno delle cavità nasali, lasciando libera la bocca, ma questo la mascherina non lo consente. Già esistono dispositivi per l’introduzione di aria purificata o ossigeno direttamente nelle cavità nasali, essi sono costituiti da due tubi in plastica con una terminazione comprendente un innesto di forma bombata (nasal pillow) da inserire nelle narici; un’imbracatura dietro il capo serve per tenere in posizione i due tubicini. Ovviamente questi dispositivi necessitano di filtri separati o bombole d’ossigeno per l’alimentazione dell’aria nelle fosse nasali; essi risultano quindi ingombranti e non possono dirsi veramente portabili.

Le figure da 1 a 3 mostrano un filtro dell’aria per applicazione endonasale oggetto della domanda di brevetto PCT/IT2006/000882 dello stesso richiedente.

La figura 1 mostra un filtro endonasale comprendente due componenti filtranti 1 e 2 tra loro adiacenti, sostanzialmente piatti a forma di lunetta, con interposto un elemento d’interconnessione 3 a guisa di molletta. L’elemento 3 è un pezzo unico filiforme costituito da un arco 4 prolungato alle due estremità a formare due gambi paralleli 5 e 6 che si estendono per una certa lunghezza prefissata fino a raggiungere i due componenti filtranti 1 e 2 perpendicolarmente alla faccia di contatto con le stesse. I gambi sono poi piegati a formare due rispettivi elementi simili ad occhielli 7 e 8 che giacciono sui componenti filtranti più vicino ai loro bordi interni rispetto ai bordi esterni, e misurano circa un quarto della lunghezza di detti elementi. I componenti filtranti hanno uno spessore decisamente inferiore al diametro dell’elemento filiforme 3 e sono incollati agli occhielli 7 e 8 che poggiano su di essi. Malgrado lo spessore ridotto dei componenti 1 e 2, il maggior spessore delle parti ovali 7 e 8 e la loro estensione conferiscono una certa rigidità alla parte centrale dei componenti filtranti 1 e 2, favorendone l’inserimento fino alla profondità voluta.

La figura 2 mostra un esempio di applicazione del filtro endonasale di figura 1. Con riferimento alla figura si può notare la base di un naso 11 visto dalla parte delle narici 13 e 14 entro le quali sono inserite i due componenti filtranti 1 e 2 uniti dall’elemento centrale 3 posto a cavallo della cartilagine 12 di separazione delle narici. I componenti filtranti 1 e 2 sono essenzialmente piatti e conformati a lunetta come il lumen del canale d’ingresso delle fosse nasali, in modo da consentire una buona uniformità di utilizzo anche in presenza di narici diversamente conformate perché, a dispetto della diversità delle narici, il lumen d’ingresso è abbastanza uniforme in tutti i soggetti. L’area della superficie di una faccia del componente filtrante è leggermente maggiore rispetto all’area della sezione d’ingresso del condotto endonasale di applicazione, onde consentirne l’inflessione verso l’interno con parziale ripiegamento lungo il bordo per una completa aderenza alla parete del lumen.

La figura 3 mostra il naso 11 visto di profilo, ove si può notare l’elemento di connessione 3 posto a cavallo della cartilagine 12, a guisa di molletta di tenuta dei componenti filtranti 1 e 2 nella posizione indicata dalla linea punteggiata. L’inserimento dei componenti filtranti 1 e 2 entro le narici 13 e 14 viene effettuato prendendo l’archetto 4 con due dita e spingendo verso l’interno del naso. Questa manovra provoca una divaricazione dei gambi 5 e 6 e quindi una variazione nella curvatura dell’archetto 4, il quale, essendo dotato di elasticità, tende a recuperare la forma iniziale esercitando due forze contrapposte sui gambi 5 e 6, entrambe dirette contro la cartilagine 12, mantenendo il filtro in posizione. Il componente filtrante 2 (e lo stesso vale per 1) è leggermente flesso verso l’interno a causa della maggiore superficie d’intercettazione rispetto all’area della sezione d’ingresso del canale. Questo impedisce ’aria di penetrare lateralmente senza essere filtrata.

Facendo riferimento alla figura 3 è possibile notare che l’arco 4 e le parti terminale dei gambi 5 e 6 ad esso adiacenti sporgono dalle narici con un effetto poco gradevole da un punto di vista estetico.

Sommario dell’invenzione

Scopo della presente invenzione è quello di superare il suddetto inconveniente. Per conseguire tali scopi la presente invenzione ha per oggetto un dispositivo filtrante l’aria ambientale includente:

- due componenti filtranti endonasali essenzialmente planari conformati a lunetta come il lumen del canale d’ingresso delle fosse nasali;

- un elemento flessibile a forma di U applicabile a cavallo della cartilagine compresa tra le due narici a guisa di molletta, i gambi della U essendo sostanzialmente perpendicolari alle superfici dei due componenti filtranti ed avendo le estremità curvate a formare due elementi ovali adagiati ad una faccia dei rispettivi componenti filtranti ed ivi incollati;

in cui secondo l'invenzione il dispositivo inoltre include:

- un elemento pendente dal centro della U recante un brillantino così da simulare un piercing ad anello nasale, come descritto nella rivendicazione 1.

Ulteriori caratteristiche della presente invenzione ritenute innovative sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.

In un esempio di realizzazione dell’invenzione, detto elemento pendente è parte integrale del detto elemento flessibile a forma di U.

In un esempio alternativo di realizzazione dell’invenzione, detto elemento pendente include integralmente dei mezzi di applicazione all’elemento flessibile a forma di U. Vantaggiosamente, ciò consente di rendere intercambiabile il brillantino.

In un altro esempio alternativo di realizzazione, il filtro endonasale include inoltre dei mezzi di applicazione dell’elemento pendente all’elemento flessibile a forma di U, detti mezzi avendo:

- primi elementi flessibili incurvati contrapposti, applicabili a pressione al corpo cilindrico dell’elemento ad U serrandolo elasticamente;

- secondi elementi flessibili incurvati contrapposti simili a fusi sferici parziali, applicabili a pressione ad un elemento pendente pressoché ellissoidale, i secondi elementi costituendo un tutt’uno con i detti primi.

Vantaggiosamente, ciò consente di rendere intercambiabile il pendente oltre che il brillantino.

L’elemento pendente che incorpora il brillantino può assumere una qualunque forma desiderata, ad esempio discoidale, o di ago con il brillantino all’estremità, o altro ancora. Il brillantino a sua volta può essere sostituito da una perlina, una pietruzza, o ciò che più aggrada.

Vantaggi dell’invenzione

L’invenzione, mascherando la poco estetica molletta posta a cavallo della cartilagine del setto nasale per fissare i componenti filtranti, coniuga l’utilità dei filtri endonasali alle esigenze estetiche di chi il filtro lo porta. Il mascheramento avviene non tanto per il nascondimento della molletta, bensì per il fatto di richiamare l’attenzione sul gioiellino sporgente dal naso come fosse un piercing. Specialmente per i più giovani l’idea potrebbe risultare interessante fino al punto che in alcuni ambienti, come quelli urbani tendenzialmente inquinati, il filtro dell’invenzione potrebbe sostituire il piercing nasale, evitando le complicazioni sanitarie conseguenti all’uso di tali dispositivi.

Breve descrizione delle figure

Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: - in figura 1 è indicata una vista prospettica di un filtro endonasale secondo l’arte nota;

- le figure 2 e 3 mostrano come applicare il filtro endonasale di figura 1 ;

- la figura 4 mostra la modifica del filtro di figura 1 secondo la presente invenzione;

- la figura 4A mostra come appare il filtro di figura 4 nell’uso;

- la figura 5 è una sezione lungo il piano di mezzeria del filtro di figura 4;

- la figura 6 mostra una variante del filtro di figura 4;

- la figura 7 è una sezione lungo il piano di mezzeria del filtro di figura 6;

- la figura 8 mostra una seconda variante del filtro figura 4;

- la figura 9 è una vista laterale di un elemento pendente del filtro di figura 8 per simulare un piercing ad anello nasale.

Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione

Nella descrizione che segue, elementi uguali che compaiono in figure differenti potranno essere indicati con gli stessi simboli. Nell’illustrazione di una figura è possibile fare riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in figure precedenti. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.

Facendo riferimento alla figura 4, si può notare un filtro endonasale 20 comprendente due componenti filtranti 21 e 22 tra loro adiacenti, sostanzialmente piatti a forma di lunetta, e con interposto un elemento d’interconnessione 23. Quest’ultimo è un pezzo unico filiforme flessibile a guisa di molletta ad eccezione di un elemento ellissoidale centrale 24, recante un brillantino 25 inserito in un foro centrale mediante pressione o incollaggio. L’elemento filiforme 23 è incurvato in corrispondenza di un arco 26 le cui estremità costituiscono due gambi paralleli 27 e 28 che si estendono per una lunghezza prefissata fino a raggiungere i due componenti filtranti 21 e 22, dove sono poi piegati alle loro estremità a formare due rispettivi occhielli 29 e 30 giacenti in un piano perpendicolare ai gambi, poggianti contro i componenti filtranti 21 e 22, più vicino ai loro bordi interni rispetto ai bordi esterni. L’elemento ellissoidale 24 è integrale all’elemento filiforme 23, da cui si protende ortogonalmente dal centro della U nella direzione della convessità, cioè pende verso il basso durante l’uso.

I componenti filtranti 21 e 22 hanno uno spessore decisamente inferiore al dia metro dell’elemento filiforme 23 e sono incollati agli occhielli 29, 30. Il maggior spessore degli occhielli 29, 30 e la loro estensione per più di metà della lunghezza dei componenti filtranti 21 , 22, conferiscono una certa rigidità alla parte centrale dei suddetti componenti, favorendone l'inserimento nelle narici fino alla profondità voluta.

Circa i materiali da utilizzare per i componenti filtranti 21 e 22, è possibile sceglierli tra quelli noti allo scopo, ad esempio polietilene, con l’accortezza di utilizzare spessori assai ridotti in modo da non disturbare più di tanto la normale respirazione. La scelta dei materiali e degli spessori, anche considerando il particolare tipo d’inquinamento che si vuole ostacolare, è alla portata del tecnico del settore. A titolo esemplificativo, l’elemento di raccordo 23 è di materiale plastico, ad esempio polietilene preferibilmente trasparente, come pure il pendente 24. Se anche i componenti filtranti 21 e 22 sono di polietilene, l’incollaggio agli occhielli 27 e 28 non richiede alcuna colla in quanto è sufficiente pressare i componenti filtranti contro il materiale ancora caldo nella pressa per ottenere un fissaggio permanente.

Il tipo di materiale dell’elemento di raccordo 23, il suo spessore, il raggio di curvatura dell’arco 26, e la lunghezza dei due gambi 27 e 28, dovranno essere tali da garantire la presa elastica contro la cartilagine posta tra le narici, ed il posizionamento delle due parti filtranti 21 e 22 ad una certa profondità entro le narici stesse fino ad intercettare il lumen del canale d’ingresso alle fosse nasali. Anche queste caratteristiche sono facilmente ottenibili dalle comuni conoscenze. Le considerazioni già fatte nella descrizione delle figure 2 e 3 si applicano anche al filtro endonasale di figura 4. In particolare la figura 4A mostra che l’arco 26 a cavallo della cartilagine del setto nasale con il pendente 24 e brillantino 25 inserito al centro da effettivamente l’impressione di un piercing ad anello nasale.

La figura 5 è una sezione lungo il piano di mezzeria del filtro di figura 4. In figura si nota che l’elemento pendente ellissoidale 24 è parte integrale dell’elemento filiforme 23 nella zona dell’arco 26. Il pendente 24 è ottenuto nel medesimo passo di formatura dell’elemento plastico 23. Il brillantino 25 sporge da entrambi i lati dell’elemento 24, di modo che la sua trasparenza non sia mascherata.

La figura 6 mostra un filtro 32 costituito dal filtro di figura 1 e da un elemento ellissoidale 33 pendente dall’arco 4 per esporre il brillantino 25 al centro. Diversamente dal filtro di figura 4, il pendente 33 non è integrale all’arco 4 ma è applicato a pressione a cavallo di tale elemento. A questo scopo, il pendente 33 è solidale ad un elemento di giunzione 34, meglio visibile nell’esploso mostrato nella parte inferiore della figura. L’elemento 34 è simile ad un manicotto tagliato lungo un piano longitudinale per ottenere due bracci incurvati aventi estensione angolare superiore a 90°, e quindi in grado di apri rsi elasticamente per accogliere l’elemento flessibile 3 a sezione trasversale cilindrica e serrarlo a mo’ di pinza. Il pendente 33 ha un foro centrale passante 35 per l'inserimento a pressione del brillantino 25.

La figura 7 è una sezione lungo il piano di mezzeria del filtro di figura 6. In figura si nota l’elemento di giunzione 34 integrale al pendente 33, con i suoi due bracci curvi serrati attorno all’arco 4 dell’elemento flessibile 3 ed il brillantino 25 in posizione centrale.

La figura 8 mostra un filtro 38 costituito dal filtro di figura 1 e da un elemento ellissoidale 39 pendente dall’arco 4 per esporre il brillantino 25 al centro. Il pendente 39 è connesso al suddetto filtro mediante un elemento di giunzione a pressione 40. Diversamente dal filtro di figura 6, l’elemento di giunzione 40 non è integrale con il pendente 39 ma è a sua volta applicato a pressione. Con una tale soluzione il pendente 39 può essere scelto liberamente tra quelli disponibili in gioielleria o bigiotteria. Per mantenere l’uniformità con le precedenti realizzazioni, il pendente 39 è realizzato in materiale plastico ed ha un foro centrale 41 per l'inserimento a pressione del brillantino 25. L’elemento di giunzione 40 è meglio visibile nell’esploso mostrato nella parte inferiore della figura. La parte superiore dell’elemento 40 possiede un manicotto semiaperto 42 simile all’elemento 34 che, invece di continuare nel pendente, è contiguo ad una semicalotta flessibile costituita da due fusi sferici parziali 43 e 44 in grado di aprirsi elasticamente per accogliere il pendente 39 e serrarlo a mo’ di pinza.

La figura 9 è una vista laterale del pendente del filtro di figura 8. In figura si nota l’elemento di giunzione 40, con i suoi due bracci curvi serrati attorno all’arco 4 dell’elemento flessibile 3, e con i suoi due fusi sferici parziali 43, 44 che serrano il pendente 39 con il brillantino 25 in posizione centrale.

Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, è ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciò uscire daN’ambito dell’invenzione come risulta dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (5)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo filtrante l’aria ambientale includente: - due componenti filtranti endonasali (21 , 22) essenzialmente planari conformati a lunetta come il lumen del canale d’ingresso delle fosse nasali; - un elemento flessibile (23, 3) a forma di U applicabile a cavallo della cartilagine compresa tra le due narici a guisa di molletta, i gambi (27, 28) della U essendo sostanzialmente perpendicolari alle superfici dei due componenti filtranti (21 , 22) ed avendo le estremità curvate a formare due elementi ovali (29, 30) adagiati ad una faccia dei rispettivi componenti filtranti ed ivi incollati; caratterizzato dal fatto che inoltre include: - un elemento pendente (24, 33, 39) dal centro della U recante un brillantino (25) così da simulare un piercing ad anello nasale.
2. 2. Il dispositivo della rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto elemento pendente (24) è parte integrale del detto elemento flessibile (23) a forma di U.
3. 3. Il dispositivo della rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto elemento pendente (33) comprende dei mezzi di applicazione (34) a cavallo dell’elemento flessibile (3) a forma di U mediante pressione.
4. 4. Il dispositivo della rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di applicazione a pressione (34) sono parte integrale del detto elemento pendente (33).
5. 5. Il dispositivo della rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che inoltre include dei mezzi di applicazione (40) dell’elemento pendente (39) all’elemento flessibile (3) a forma di U, detti mezzi avendo: - primi elementi flessibili incurvati contrapposti (42), applicabili a pressione al corpo cilindrico dell’elemento ad U (3) serrandolo elasticamente; - secondi elementi flessibili incurvati contrapposti (43, 44), simili a fusi sferici parziali applicabili a pressione ad un elemento pendente pressoché ellissoidale (39), i secondi elementi costituendo un tutt’uno con i detti primi (42).