ITMI20101045A1 - Dispositivo per l'ottenimento di campioni di dna - Google Patents

Dispositivo per l'ottenimento di campioni di dna Download PDF

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ITMI20101045A1
ITMI20101045A1 IT001045A ITMI20101045A ITMI20101045A1 IT MI20101045 A1 ITMI20101045 A1 IT MI20101045A1 IT 001045 A IT001045 A IT 001045A IT MI20101045 A ITMI20101045 A IT MI20101045A IT MI20101045 A1 ITMI20101045 A1 IT MI20101045A1
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adhesive
sheet
film
bas
sample
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IT001045A
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Valentina Cesati
Gianluca Frosini
Alessandro Quattrone
Silvia Quattrone
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Description

Titolo: “Dispositivo per l’ottenimento di campioni di DNAâ€
Descrizione
Oggetto della presente invenzione à ̈ un dispositivo non invasivo per la raccolta, il trasporto e la conservazione di campioni di cellule da epidermide. Il dispositivo che viene qui descritto presenta caratteristiche che lo rendono economico da produrre e di semplice utilizzo, ed à ̈ strutturato in maniera tale da limitare fortemente il rischio di contaminazioni incrociate. Il dispositivo risulta pertanto utilizzabile in ogni situazione in cui si renda necessario ottenere in maniera non invasiva un campione biologico da cui poi estrarre il DNA di un dato soggetto.
Stato dell’arte
Il patrimonio genetico à ̈ conservato nel DNA, presente in ogni cellula dell’organismo. Il DNA di ogni individuo racchiude informazioni sufficienti alla sua identificazione non equivoca, ricavabili analizzando il DNA in questione mediante tecniche note nello stato dell’arte (Sambrook J and Russell DW. Molecular cloning: a laboratory manual. Cold Spring Harbor Press. 2001) che permettono di evidenziarne omologie e peculiarità rispetto ad altri DNA noti. Per questa ragione, in sede giudiziaria à ̈ entrato con vigore il test del DNA finalizzato all’identificazione di persone.
L’osservazione di sempre più numerose correlazioni tra geni e predisposizione a malattie, tra geni e risposta a un trattamento farmacologico, tra geni ed effetto delle sostanze nocive e infine tra geni e componenti della dieta ha aggiunto ulteriore interesse all’analisi del DNA di un soggetto. Da questi brevi cenni à ̈ evidente come la conoscenza di caratteristiche del DNA di un individuo racchiuda in sé potenzialità enormi, le cui ricadute applicative spaziano dai test diagnostici e prognostici di malattie genetiche e malattie complesse, ai test farmaco genomici, tossico genomici e nutri genomici, dall’identificazione non ambigua di individui ai test di paternità. Una tecnologia così potente deve essere necessariamente supportata da una rigorosa, efficiente e pratica raccolta dei campioni da cui ricavare il DNA stesso, che ne assicuri la provenienza, una purezza e una quantità adeguata ad eseguire il test e che escluda il rischio di contaminazione incrociata. Tradizionalmente, quando l’analisi di riferimento era la RFLP (Restriction Fragment Length Polymorphism) il DNA di un individuo veniva ottenuto dal sangue, con una serie di implicazioni etiche, sanitarie e di compliance del soggetto non trascurabili. Si à ̈ poi passati all’estrazione di DNA da saliva, tramite l’uso di tamponi buccali. Con l’affinarsi delle tecnologie di estrazione e di analisi del DNA, la possibilità di ottenere campioni di DNA di qualità e in quantità sufficienti agli scopi anche da cellule dell’epidermide ha portato a sviluppare alcuni sistemi utili allo scopo. Vengono così superati gli svantaggi di lavorare con campioni liquidi, soggetti a contaminazione batterica e quindi a degradazione.
WO0017396 descrive una superficie adesiva rettangolare per la raccolta di cellule dell’epidermide sufficientemente grande da comprendere l’intero palmo della mano e/o dei polpastrelli.
US20090126625 descrive una superficie adesiva ricoperta di grafite sufficientemente grande da comprendere i polpastrelli, così da ottenere con il campionamento sia le cellule dell’epidermide da cui estrarre in seguito il DNA, sia l’impronta digitale dello stesso soggetto.
WO2009/123373, descrive una skin card costituita da un supporto e da una porzione adesiva per la raccolta di campioni di DNA e RNA dalla pelle.
Nessuno tra i documenti citati descrive dispositivi dotati di accorgimenti strutturali tali da facilitare la raccolta, il trasporto, la conservazione e l’eluizione del campione e in grado di prevenire il rischio di contaminazioni incrociate, necessità queste che, con il diffondersi delle applicazioni basate su un’analisi del DNA, sono fortemente avvertite. A titolo di esempio, un’analisi del DNA sarà prioritaria per poter sottoporre un soggetto ad una terapia farmacologica personalizzata. A questo scopo sarà necessario raccogliere il DNA del paziente per poter poi analizzarlo presso centri specializzati. Affinché questo processo possa avvenire in maniera routinaria, à ̈ fortemente avvertita la necessità di disporre di un dispositivo che consenta, in maniera semplice e a costi contenuti, la raccolta, il trasporto, la conservazione del campione biologico e infine l’estrazione dallo stesso del DNA, in quantità e con grado di integrità adeguati da permettere l’analisi.
Scopo della presente invenzione à ̈ di fornire un sistema non invasivo per l’ottenimento di campioni di DNA da soggetti, caratterizzato da semplicità di uso, contenimento dei costi di realizzazione e di utilizzo e strutturato in maniera tale da limitare fortemente il rischio di contaminazioni incrociate.
Il diritto alla privacy, la tracciabilità del campione e l’analisi dello stesso in tempi e/o luoghi distinti sono inoltre favoriti dal dispositivo qui rivendicato.
Descrizione dell’invenzione
Oggetto della presente invenzione à ̈ un dispositivo per la raccolta di cellule dell’epidermide, adatto al trasporto e conservazione e alla successiva estrazione del DNA contenuto nel campione prelevato.
Una delle caratteristiche peculiari del dispositivo à ̈ l’eliminazione del rischio di contaminazioni incrociate, sia in fase di prelievo che in fase di trasporto e conservazione. Ulteriori peculiarità e caratteristiche emergono dalla descrizione e dalle rivendicazioni che seguono e che formano parte integrante della presente descrizione. Descrizione delle figure
Figura 1: Visione prospettica della faccia esterna (A) e della faccia interna (B) di una forma di realizzazione.
Figura 2: Visione prospettica della faccia interna di una seconda forma di realizzazione.
Figura 3: Visione prospettica della faccia interna di una terza forma di realizzazione.
Figura 4: Visione di una quarta forma di realizzazione. (A)visione prospettica della faccia esterna dispiegata. (B) visione prospettica della faccia interna dispiegata.
Figura 5: (A) visione prospettica del dispositivo nella quarta forma di realizzazione pronto per l’uso. (B),(C) visione prospettica del dispositivo in fase di chiusura dopo la raccolta del campione. (D) visione prospettica del dispositivo chiuso contenente il campione.
Descrizione dettagliata dell’invenzione:
Nella forma di realizzazione 1, il dispositivo à ̈ un foglio di supporto 7 avente una linea di demarcazione lungo l’asse di simmetria a dividere il supporto stesso in due metà simmetriche. Il foglio piano 7 comprende una faccia interna 107 ed una faccia esterna 207. La faccia interna 107 comprende una porzione 7a adesiva e una porzione 7b antiadesiva. Il dispositivo comprende un film protettivo 3 a copertura della porzione adesiva 7a, una pellicola protettiva 8 a copertura della porzione antiadesiva 7b e una pellicola protettiva 9 a copertura della faccia esterna 207. Il distacco delle pellicole protettive 8, 9 lascia il foglio pulito. In una forma di realizzazione, tale foglio avrà un’area compresa tra i 10 e i 120 cm<2>, più preferibilmente compresa tra i 20 e i 60 cm<2>, più preferibilmente à ̈ un rettangolo di circa 50 cm<2>di superficie. La porzione adesiva 7a comprende un film adesivo 2.
La porzione antiadesiva 7b sarà trattata in maniera tale da risultare antiadesiva.
Il foglio 7 à ̈ costituito da qualsiasi materiale solido che può essere preparato in forma di foglio e ricoperto con un adesivo. A titolo di esempio, possono essere utilizzati supporti di carta, resine sintetiche quali la cellulosa, polipropilene, polietilene e PVC, fibre, quali quelle usate nelle plastiche adesive o metalli, quali alluminio. Il film adesivo 2 può essere di qualsiasi tipo. In particolare, si potranno usare adesivi che non siano dannosi quando applicati sul corpo umano. A titolo di esempio, potranno essere usati adesivi 3M del tipo 1500, 1522 o 9874, oppure Scotchâ„¢, Wave Solder Tape 5414.
Il film protettivo 3 ha un’estensione in lunghezza o larghezza maggiore della porzione adesiva 7a, in modo da presentare un lembo per la pelatura. Il foglio 7, tolto il film protettivo 3, raccolto il campione sulla porzione adesiva 7a e tolta la pellicola di protezione 8 presente sulla porzione antiadesiva 7b, viene piegato lungo la linea di simmetria 5, così che la porzione adesiva 7a contenente il campione prelevato si viene a trovare in contatto con la porzione antiadesiva 7b e resta così protetta nelle fasi di trasporto e stoccaggio.
Una seconda forma di realizzazione à ̈ descritta in Figura 2. Anche in questa forma di realizzazione si ha un foglio 27 di supporto dotato di un asse di simmetria 24. La faccia interna 307 di detto foglio comprende una porzione adesiva 27a ed una porzione non adesiva 27b. Anche qui detta porzione adesiva 27a à ̈ coperta da un film adesivo 21. Il film protettivo 23 a copertura della porzione adesiva 27a ha un’estensione in lunghezza o larghezza maggiore della porzione adesiva, in modo da presentare un lembo per la pelatura. Anche qui à ̈ presente una pellicola protettiva a copertura della faccia esterna (non mostrata). I materiali che costituiscono il foglio, il film adesivo, il film protettivo e la pellicola protettiva saranno gli stessi descritti per la forma di realizzazione precedente.
A caratterizzare questa forma di realizzazione sono zone a bassorilievo 25a, 25b, 25c, 25d, 25e, 25f poste sulla porzione non adesiva 27b. Tali zone a bassorilievo assicurano, una volta piegato il supporto lungo la linea di simmetria 24, la formazione di una camera d’aria a delimitare porzioni della superficie adesiva 21 contenente il campione raccolto. Tali zone a bassorilievo sono preferibilmente realizzate in PVC. Esse vanno a costituire delle cavità che comprendono una porzione piana e un bordo rialzato su tutto il perimetro della stessa. Tale bordo rialzato avrà un’altezza compresa tra 0,1 e 5 mm. Alternativamente, dette zone a bassorilievo formano delle cavità concave, di profondità compresa tra 0,1 e 5 mm. Tali zone a bassorilievo potranno avere forma circolare come indicato in figura o alternativamente qualsiasi altra forma opportuna, ad esempio rettangolare o quadrata.
In alternativa, la forma di realizzazione raffigurata in Figura 3 prevede che il foglio 27 comprenda una doppia serie di zone a bassorilievo 25a, 25b, 25c, 25d, 25e, 25f cui corrispondono due porzioni adesive 27a. In tale dispositivo le due zone adesive 27a sono opposte tra loro ed esterne alle due porzioni non adesive 27b comprendenti le zone a bassorilievo sulle quali si ripiegheranno. Si avrà in questo modo un unico dispositivo che offre una maggior porzione adesiva e quindi la possibilità di ottenere maggiori quantità di campione.
In un’ulteriore forma di realizzazione, descritta in Figura 4A e 4B e 5A, 5B, 5C, si prevede che la superficie di raccolta, dopo aver prelevato il campione, possa essere alloggiata in un’apposita custodia con un semplice movimento di scorrimento. In particolare, nella visione prospettica di Figura 4A e 4B vengono raffigurate la faccia esterna 407 e la faccia interna 507 del foglio 30 che costituisce il dispositivo dell’invenzione. Il dispositivo à ̈ mostrato in forma dispiegata. La faccia esterna 407 comprende una porzione di custodia 40 che, quando ripiegata, andrà a costituire il lato esterno, di manipolazione, della custodia; ed una porzione a linguetta 31 che si sviluppa a partire da un bordo della porzione di custodia 40.
La porzione di custodia 40 si sviluppa lungo un asse principale, in modo da definire due bordi maggiori 40’ opposti e due bordi minori 40†opposti.
La porzione di custodia 40 à ̈ divisa da una linea di demarcazione 41 perpendicolare a detti bordi maggiori 40’ che divide la porzione di custodia 40 in due porzioni non simmetriche, una porzione minore 40a ed una porzione maggiore 40b. la porzione maggiore 40b comprende una porzione di estremità 42, a sua volta separata da una linea di demarcazione, che servirà quale chiusura di detta custodia.
La porzione a linguetta 31, fabbricata di pezzo con la porzione di custodia 40, si sviluppa a partire da un bordo maggiore 40’ della porzione minore 40a della porzione di custodia 40, perpendicolarmente all’asse principale della porzione di custodia 40. In una diversa forma di realizzazione, la porzione a linguetta 31 si sviluppa a partire dal bordo della porzione maggiore 40b.
La porzione a linguetta 31 comprende una porzione adesiva 33. La porzione adesiva 33, adiacente al bordo della porzione di custodia 40 da cui si sviluppa, à ̈ ricoperta da un film adesivo. L’estremità distale della porzione a linguetta 31 costituisce dei mezzi di presa 36. I mezzi di presa 36 e la porzione adesiva 33 sono demarcati da una linea di piegatura 131.
In figura 4B à ̈ raffigurata la faccia interna 507 di detto foglio 30. Tale faccia interna 507 comprende una porzione antiadesiva 39 che, quando il dispositivo à ̈ ripiegato come in figura 5D, si troverà in corrispondenza della porzione adesiva 33 della porzione a linguetta 31. Di conseguenza, tale porzione antiadesiva à ̈ disposta in posizione sostanzialmente mediana della porzione maggiore 40b della porzione di custodia 40.
In fase di assemblaggio, la porzione di custodia 40 viene ripiegata a formare la custodia e la porzione a linguetta 31 viene inserita nella custodia stessa come illustrato in figura 5A, così da far uscire l’estremità distale 36 della porzione a linguetta 31 dal bordo della custodia opposto a quello da cui la porzione a linguetta 31 si sviluppa. In tale configurazione, la porzione adesiva 33 sporge superiore dal bordo della custodia stessa.
La porzione adesiva 33 à ̈ protetta da un film protettivo 35 da togliere al momento della raccolta del campione. Il film protettivo 35 ha un’estensione in lunghezza o larghezza maggiore della porzione adesiva 33, in modo da presentare un lembo per la pelatura.
A raccolta effettuata, la porzione adesiva 33 contenente il campione verrà fatta scorrere all’interno della custodia applicando una trazione della porzione a linguetta 31, impugnando i mezzi di presa 36, come raffigurato in figura 5B e 5C. Così facendo, la porzione adesiva 33 contenente il campione prelevato si ritroverà all’interno della custodia, a contatto con la porzione anti-adesiva 39 come raffigurato in figura 5D. Come nelle precedenti forme di realizzazione, anche questa forma prevede di rivestire la faccia esterna 407 con una pellicola protettiva 38. La custodia à ̈ facilmente apribile per consentire il recupero dei campioni. L’apertura della custodia può essere resa possibile attraverso una linea di indebolimento 141 che ad esempio à ̈ disposta, come in figura 5D, lungo il lato corto della custodia stessa, a consentire un’apertura a finestra, o attraverso altri sistemi opportuni. La porzione adesiva 33, la porzione a custodia 40 e la porzione a linguetta 31, così come il film protettivo 35 e la pellicola protettiva 38, sono costituiti dagli stessi materiali descritti per le precedenti forme di realizzazione.
Un’alternativa applicabile a tutte le forme descritte prevede la possibilità di staccare il film adesivo 2, 21, 33 dalla porzione adesiva 7a, 27a, 33. In questa forma di realizzazione si utilizzerà un film biadesivo scelto in maniera tale da avere una forza adesiva maggiore sul lato a contatto con il supporto rispetto alla forza adesiva presente sul lato da utilizzarsi per la raccolta del campione. I materiali che vanno a costituire l’adesivo e il supporto sono stati scelti così da permettere il distacco dell’adesivo dal supporto da parte dell’operatore in fase di analisi ma da evitare che l’adesivo si stacchi dal supporto in fase di raccolta del campione. In questa forma di realizzazione, il film adesivo 2, 21, 33 può essere a sua volta costituito da una o più porzioni separabili, come mostrato ad esempio per la forma di realizzazione di figura 2. In particolare, potrà comprendere da 1 a 10 lembi adesivi, preferibilmente 6 lembi adesivi disposti in maniera contigua sul supporto a formare la superficie adesiva totale.
In particolare, considerando la forma di realizzazione 20, un accorgimento previsto à ̈ quello di disporre di un film adesivo 21 costituito da tante porzioni quanti sono le zone a bassorilievo 25a, 25b, 25c, 25d, 25e, 25f e aventi forma e dimensioni tali da essere contenute all’interno delle zone a bassorilievo stesse; lembi adesivi e zone a bassorilievo saranno disposte in maniera speculare rispetto all’asse di simmetria 24.
Opzionalmente, nelle forme di realizzazione descritte saranno presenti etichette autoadesive staccabili contenenti un codice identificativo del campione, costituito da un codice alfa numerico o un codice a barre. Dette etichette potranno essere presenti sul foglio 7, 27, sulla porzione di custodia 40 o sulla porzione a linguetta 31, o su una porzione aggiunta allo scopo e posizionata in maniera tale da non interferire con l’utilizzo del dispositivo stesso.
I dispositivi raffigurati nelle figure hanno forma rettangolare, sono tuttavia possibili ulteriori forme di realizzazione che prevedono l’utilizzo di superfici circolari, quadrate o a forma di qualsivoglia poligono avente almeno un asse di simmetria.
Il dispositivo, in una qualsiasi delle forme di realizzazione descritte, potrà essere preventivamente trattato con DiEtilPiroCarbonato (DEPC) per prevenire la degradazione di DNA e di RNA da parte di deossiribonucleasi e ribonucleasi, rispettivamente.
Inoltre, il dispositivo potrà essere preventivamente sterilizzato, preferibilmente in autoclave.
Utilizzo e vantaggi
Utilizzando una qualsiasi delle forme di realizzazione descritte, la raccolta del campione verrà effettuata andando a togliere il film protettivo 4, 23, 35 e appoggiando con una leggera pressione la porzione adesiva così scoperta 2, 21, 33 sulla cute del soggetto. Il fatto che il film protettivo si estenda per una porzione maggiore rispetto alla porzione adesiva previene contaminazioni incrociate e facilita il distacco del film protettivo 3, 23, 35 da parte del soggetto stesso o dell’operatore incaricato. La porzione adesiva può essere staccata e riattaccata più volte alla cute, così da massimizzare il numero di cellule raccolte. La cute dovrà essere pulita e asciutta, così da evitare che polvere o umidità eventualmente presenti possano interferire con la capacità adesiva. La porzione adesiva del dispositivo verrà quindi ripiegata sul supporto, nelle forme di realizzazione di Figura 1, 2, e 3, o ritratta nella custodia, nella forma di realizzazione di Figura 4, così che la zona adesiva contenente il campione venga messa al riparo da agenti esterni. Così facendo il supporto stesso, nella sua porzione antiadesiva pulita perché protetto fino a quel momento dalla pellicola protettiva o perché interno alla custodia, fungerà da protezione dell’area adesiva ora contenente il campione. Laddove presenti, i bassorilievi in PVC andranno a costituire una camera d’aria in grado di proteggere il campione dalla degradazione dovuta a sbalzi termici o eccessiva umidità.
Opzionalmente, il dispositivo può essere parte di un kit che comprende anche una busta, preferibilmente impermeabile e sigillabile, dove inserire e custodire il dispositivo stesso. Il campione raccolto tramite il dispositivo e così custodito può essere facilmente trasportato o archiviato.
Al momento dell’analisi, l’operatore andrà a prelevare il dispositivo dalla busta, ove questa à ̈ presente, a eliminare la pellicola protettiva 7, 26, 38 e a prelevare la porzione adesiva 2, 21, 33 contenente il campione.
Dove previsto, l’operatore staccherà dal supporto e utilizzerà per l’estrazione solo una o più delle porzioni adesive, conservando le restanti per analisi successive o per la consegna a terzi.
In particolare, nella forma di realizzazione che prevede l’utilizzo di zone a bassorilievo, al fine di estrarre il DNA e/o l’RNA solo da quella porzione di campione che à ̈ stata conservata all’interno della camera d’aria formatesi grazie ai bassorilievi, verranno prese le porzioni di film adesivo contenute negli stessi. Questa forma di realizzazione à ̈ particolarmente indicata qualora i campioni biologici raccolti debbano essere esposti a condizioni ambientali estreme per lunghi periodi di tempo.
Ove presenti, le etichette identificative accompagneranno i campioni nelle diverse fasi di lavorazione.
La presenza di un’etichetta-codice integrale al supporto che contiene il campione favorisce la tracciabilità del campione stesso nelle molteplici fasi dal prelievo all’estrazione, all’analisi dei dati. Va infatti considerato che la raccolta e l’analisi dei dati avvengono in luoghi diversi, sono gestite da persone diverse, e tra l’una e l’altra fase possono passare periodi di tempo che vanno da poche ore a mesi o anni. Inoltre, l’associazione di un campione ad un codice identificativo elimina la necessità di utilizzare nome e cognome del soggetto in esame, garantendo la dovuta privacy e mantenendo la tracciabilità. Un apposito registro ad accesso controllato assicurerà la gestione degli identificativi.
Il DNA e/o l’RNA verranno estratti dalle cellule dell’epidermide contenute sulla porzione adesiva del dispositivo seguendo metodiche note (Sambrook J and Russell DW. Molecular cloning: a laboratory manual. Cold Spring Harbor Press. 2001), o varianti di esse. Vista la necessità di immergere la porzione di dispositivo contenente il campione nella soluzione di estrazione, à ̈ opportuno che tale porzione sia il più possibile piccola e sottile, così da poter usare un volume quanto più limitato di soluzione di estrazione. Questo permette di semplificare la procedura di estrazione, contenerne i costi e, non trascurabile, aumentare la concentrazione del DNA estratto. Poiché l’utilizzo di supporti adesivi molto sottili risulterebbe scomodo in fase di raccolta del campione, risulta evidente che poter disporre di sistemi dove il film adesivo 2, 21, 33 contenente il campione può venire staccata dalla porzione adesiva offre considerevoli vantaggi.
I materiali selezionati per la preparazione dell’adesivo e del supporto, laddove l’adesivo à ̈ integrale al supporto stesso, sono tali da non interferire con il processo di estrazione del DNA e/o del RNA e con la successiva analisi.
Dai campioni di epidermide raccolti con il dispositivo qui descritto à ̈ possibile estrarre DNA e/o RNA con procedure note ottenendo un DNA e un RNA di qualità tale da poter essere utilizzato in una qualsiasi delle metodiche ad oggi disponibili per l’analisi del DNA e del RNA, quali sequenziamento con metodica di Sanger o con metodica detta di Next Generation Sequencing, ibridazione con sistemi di sonde di vario tipo, compresi microarray, saggi di polimorfismo di singolo nucleotide (SNP) eseguiti con varie metodiche, saggi di mutazione, saggi di metilazione, eventualmente a seguito di amplificazione mediante Polymerase Chain Reaction (PCR) o Reverse Transcription (RT-PCR).
Per verificare la stabilità di campioni raccolti e conservati con il dispositivo qui descritto sono stati condotti test di stabilità accelerata che hanno dimostrato che dopo un tempo pari ad almeno 25 anni à ̈ possibile procedere con l’estrazione ottenendo un DNA di qualità tale da permetterne l’amplificazione per PCR e la successiva analisi.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la raccolta, il trasporto e la conservazione di cellule dell’epidermide che comprende un foglio (7, 27, 30) avente una porzione adesiva (7a, 27a, 33) per la raccolta del campione ed una porzione anti-adesiva (7b, 39) o non adesiva (27b), caratterizzato dal fatto che detta porzione anti-adesiva o non adesiva à ̈ destinata a contattare o ad affacciarsi a detta porzione adesiva dopo il prelievo di detto campione.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, dove da dette cellule dell’epidermide viene estratto DNA e/o RNA.
  3. 3. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, dove detta porzione adesiva comprende un film adesivo non dannoso quando applicato sul corpo umano, preferibilmente à ̈ un film adesivo 3M del tipo 1500, 1522 o 9874, oppure Scotchâ„¢, Wave Solder Tape 5414.
  4. 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, dove detto foglio à ̈ in carta, in resine sintetiche quali la cellulosa, polipropilene, polietilene e PVC, in fibre, quali quelle usate nelle plastiche adesive o in metalli, quali alluminio.
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, che comprende un film protettivo (3, 23, 35) a copertura della porzione adesiva (7a, 27a, 33).
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, dove detto film protettivo (3, 23, 35) ha un’estensione in lunghezza o larghezza maggiore della porzione adesiva (7a, 27a, 33) in modo da presentare un lembo per la pelatura.
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, che comprende una pellicola protettiva (8) a copertura della porzione antiadesiva (7b) e una pellicola protettiva (9, 38) a copertura della faccia esterna (207, 407) di detto foglio (7, 27, 30), dove il distacco di dette pellicole lascia il foglio pulito.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, dove detto foglio ha una linea di demarcazione lungo l’asse di simmetria a dividere il supporto stesso in due metà simmetriche e che comprende sulla faccia interna una porzione (7a) adesiva coperta da un film adesivo (2) e una porzione (7b) antiadesiva e detto foglio ha un’area compresa tra i 10 e i 120 cm<2>, più preferibilmente compresa tra i 20 e i 60 cm<2>, più preferibilmente à ̈ un rettangolo di circa 50 cm<2>di superficie.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, dove detto foglio (27) Ã ̈ dotato di un asse di simmetria (24) e comprende sulla faccia interna (307) una porzione adesiva (27a) coperta da un film adesivo (21) ed una porzione non adesiva (27b).
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, dove su detta porzione non adesiva (27b) sono poste zone a bassorilievo (25a, 25b, 25c, 25d, 25e, 25f).
  11. 11. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, dove dette zone a bassorilievo sono preferibilmente realizzate in PVC e vanno a costituire delle cavità che comprendono una porzione piana e un bordo rialzato su tutto il perimetro della stessa.
  12. 12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, dove detto bordo rialzato ha un’altezza compresa tra 0,1 e 5 mm e dette zone a bassorilievo hanno forma circolare o alternativamente qualsiasi altra forma opportuna, ad esempio rettangolare o quadrata.
  13. 13. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, dove dette zone a bassorilievo formano delle cavità concave, di profondità compresa tra 0,1 e 5 mm.
  14. 14. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13, dove detto dispositivo comprende sulla faccia interna una doppia serie di zone a bassorilievo (25a, 25b, 25c, 25d, 25e, 25f) cui corrispondono due porzioni adesive (27a) opposte tra loro e esterne alle due porzioni non adesive (27b) comprendenti le zone a bassorilievo sulle quali si ripiegheranno.
  15. 15. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 14, che comprende una porzione di custodia (40) ed una porzione a linguetta (31) che si sviluppa a partire da un bordo della porzione di custodia (40), dove detta porzione di custodia (40) si sviluppa lungo un asse principale, in modo da definire due bordi maggiori (40’) opposti e due bordi minori (40†) opposti ed à ̈ divisa da una linea di demarcazione (41) perpendicolare a detti bordi maggiori (40’) che divide detta porzione di custodia (40) in due porzioni non simmetriche, una porzione minore (40a) ed una porzione maggiore (40b), dove detta porzione maggiore (40b) comprende una porzione di estremità (42), a sua volta separata da una linea di demarcazione, che servirà quale chiusura di detta custodia, dove detta porzione a linguetta (31), fabbricata di pezzo con la porzione di custodia (40), si sviluppa a partire da un bordo maggiore (40’) di detta porzione minore (40a) di detta porzione di custodia (40), perpendicolarmente all’asse principale della porzione di custodia (40) e dove detta porzione a linguetta (31) comprende adiacente al bordo della porzione di custodia (40) da cui si sviluppa una porzione adesiva (33) che à ̈ ricoperta da un film adesivo e dove l’estremità distale di detta porzione a linguetta (31) costituisce dei mezzi di presa (36).
  16. 16. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 15, dove detta porzione di custodia (40) viene ripiegata a formare la custodia e la porzione a linguetta (31) viene inserita nella custodia stessa così da far uscire l’estremità distale (36) della porzione a linguetta (31) dal bordo della custodia opposto a quello da cui la porzione a linguetta (31) si sviluppa e da far sporgere dal bordo della custodia stessa detta porzione adesiva (33).
  17. 17. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 16, dove vi à ̈ la possibilità di staccare il film adesivo (2, 21, 33) dalla porzione adesiva (7a, 27a, 33), utilizzando un film biadesivo scelto in maniera tale da avere una forza adesiva maggiore sul lato a contatto con il supporto rispetto alla forza adesiva presente sul lato da utilizzarsi per la raccolta del campione.
  18. 18. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 17, dove detto film adesivo (2, 21, 33) à ̈ costituito da una o più porzioni separabili, in particolare potrà comprendere da 1 a 10 lembi adesivi, preferibilmente 6 lembi adesivi, disposti in maniera contigua sul supporto a formare la superficie adesiva totale.
  19. 19. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 18, preventivamente trattato con DiEtilPiroCarbonato.
  20. 20. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 19, preventivamente sterilizzato, preferibilmente in autoclave.
  21. 21. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 20, dove il dispositivo à ̈ parte di un kit che comprende anche una busta, preferibilmente impermeabile e sigillabile, dove inserire e custodire il dispositivo stesso.
  22. 22. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 21, che comprende etichette autoadesive staccabili contenenti un codice identificativo del campione, costituito da un codice alfa numerico o un codice a barre, dove dette etichette potranno essere presenti su detto foglio (7, 27) su detta porzione di custodia (40) o su detta porzione a linguetta (31), o su una porzione aggiunta allo scopo e posizionata in maniera tale da non interferire con l’utilizzo del dispositivo stesso.
  23. 23. Uso del dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 22 per la raccolta di cellule dell’epidermide e la successiva estrazione di DNA e/o RNA dalle cellule stesse.
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