Titolo: “SISTEMA DI SANIFICAZIONE PER MACCHINE LAVASCIUGA PAVIMENTI†Title: â € œSANIFICATION SYSTEM FOR FLOOR SCRUBBING MACHINESâ €
Testo della descrizione Description text
* ;La presente invenzione à ̈ relativa ad un sistema automatico di sanificazione per macchine lavasciuga pavimenti, e più in particolare ad un sistema automatico di sanificazione del serbatoio dell’acqua sporca di dette macchine. ;Le macchine lavasciuga, sia con operatore a terra che con operatore a bordo macchina, sono impiegate per la pulizia di pavimenti che presentano una notevole estensione e che possono essere i pavimenti di impianti industriali, magazzini, supermercati, o anche aree di edifici pubblici. In tutti questi casi l’esigenza di una lavasciuga pavimenti nasce soprattutto dalla possibilità di eseguire in maniera veloce e quasi automatica, oltreché con una notevole efficacia, diversi cicli di pulizia di queste vaste aree pavimentate. Inoltre tali macchine permettono, durante ciascun ciclo di pulizia, sia il lavaggio che la immediatamente successiva asciugatura del pavimento creando perciò il minimo intralcio in zone che spesso sono attraversate da un elevato flusso di persone. Le macchine lavasciuga pavimenti attualmente utilizzate per questi scopi, stanti le ovvie differenze tecniche esistenti fra i vari modelli disponibili in commercio, presentano uno schema abbastanza comune che prevede, a bordo macchina, una coppia di serbatoi fra loro separati ed atti al contenimento dei fluidi necessari in ciascun ciclo di pulizia. Un primo serbatoio, serbatoio della soluzione, contiene acqua pulita mescolata con un particolare detergente ed un secondo serbatoio, serbatoio di recupero, contiene l’acqua aspirata dalla macchina in fase di asciugatura del pavimento, ovvero acqua sporca. Pertanto ogni volta che si raggiunge la capacità massima del serbatoio di recupero sarà necessario interrompere la pulizia del pavimento per permettere lo scarico del serbatoio stesso, ed ovviamente il ricarico del serbatoio di soluzione qualora questo abbia esaurito il suo contenuto. È in questo modo possibile riprendere la pulizia del pavimento. ;È bene notare che fra una fase di pulizia e la successiva à ̈ anche previsto che il personale addetto esegua, con una certa regolarità , il lavaggio del serbatoio di recupero in quanto, con ogni probabilità , successivamente allo scarico dell’acqua sporca questo può ancora presentare residui di sporcizia non defluiti. È necessario ora osservare che tali macchine lavasciuga, oltre che nelle aree precedentemente elencate come appunto industrie, magazzini, ed aree pubbliche in genere, vengono impiegate anche in ambienti come ospedali, laboratori, industrie alimentari e simili. In questo ultimo genere di ambienti o locali à ̈ ovviamente richiesto un livello di pulizia estremo che può arrivare anche alla completa sanificazione, come ad esempio nel caso delle sale operatorie degli ospedali, che deve essere eseguita rispettando determinate procedure previste anche dalla normativa vigente. Per il rispetto della normativa à ̈ ormai consuetudine asservire a ciascuna sala operatoria una unica macchina lavasciuga che pertanto resta confinata costantemente nella sala operatoria stessa e nei suoi corridoi di accesso ed uscita. Inoltre, un semplice lavaggio con acqua del serbatoio di recupero non à ̈ più sufficiente a garantire la rimozione di residui di sangue o di altri fluidi corporei e lascerebbe la macchina esposta al generarsi di batteri derivanti da questi residui di natura genericamente biologica. La normativa, se da un lato impone l’uso di particolari sostanze per la sanificazione, dall’altro consente che l’operazione di sanificazione del serbatoio di recupero possa essere eseguita manualmente dall’operatore, lasciando di fatto aperta ogni possibilità di non corretta sanificazione per un qualsivoglia errore o disattenzione da parte dell’operatore. ;Scopo principale della presente invenzione à ̈ allora quello di prevedere un sistema automatizzato di sanificazione per macchine lavasciuga pavimenti, ed in particolare un sistema automatico di sanificazione del serbatoio di recupero di macchine lavasciuga pavimenti. ;Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di prevedere una macchina lavasciuga pavimenti dotata di un sistema automatizzato di sanificazione del serbatoio di recupero. ;Queste ed ulteriori caratteristiche del sistema automatizzato di sanificazione del serbatoio di recupero di una macchina lavasciuga pavimenti diverranno evidenti alla lettura della seguente descrizione dettagliata di una realizzazione preferita in conformità della presente invenzione fatta con riferimento alle annesse tavole di disegni in cui: ;la fig. 1 à ̈ una vista prospettica di una macchina lavasciuga pavimenti dotata del sistema automatizzato di sanificazione in conformità di una realizzazione preferita della presente invenzione; ;la fig. 2 à ̈ una vista prospettica della macchina in fig. 1 mostrata con il coperchio dei serbatoi sollevato; ;la fig.3 à ̈ una vista prospettica ingrandita di un primo dettaglio della fig. 2; ;la fig.4 à ̈ una vista prospettica ingrandita di un secondo dettaglio della fig. 2; ;la fig. 5A à ̈ uno schema funzionale di una realizzazione preferita in conformità della presente invenzione; e ;la fig. 5B à ̈ uno schema funzionale di una realizzazione alternativa in conformità della presente invenzione. ;Con riferimento ora alle fig. 1 e 2, una macchina 10 lavasciuga pavimenti risulta dotata di un sistema 20 automatizzato di sanificazione. Detta macchina 10 include una coppia di serbatoi, ovvero un serbatoio 11 della soluzione ed un serbatoio 12 di recupero, che risultano internamente separati fra di loro. Un coperchio 13 à ̈ progettato e dimensionato per chiudere superiormente in maniera ermetica detta coppia di serbatoi 11 e 12 e presenta una faccia 13a interna ed una faccia 13b esterna sui cui à ̈ ricavato un passaggio 14. Detto sistema 20 automatizzato, invece, comprende un serbatoio 21 contenente la sostanza per la sanificazione, connesso tramite un condotto 22 di aspirazione ad una centralina 23 idraulica, i suddetti componenti del sistema 20 essendo posti esternamente alla macchina 10. Detta centralina 23 idraulica à ̈, a sua volta, connessa, tramite un condotto 24 di mandata passante attraverso detto passaggio 14 sulla faccia 13b esterna, ad una pluralità di ugelli 25 di distribuzione della sostanza sanificante (vedere fig.2) disposti su una faccia 13a interna del coperchio 13 in modo da rivolgere il flusso verso le pareti interne di detti serbatoi 11 e 12. La suddetta centralina 23 idraulica à ̈ internamente costituita, nella particolare realizzazione mostrata, essenzialmente da una pompa 23a comandata da un dispositivo 23b temporizzatore (non mostrati), attivabile da parte dell’operatore tramite un pulsante 23c posto su una faccia esterna di detta centralina 23 e retroilluminato per indicare lo stato di funzionamento, ovvero acceso/spento, del dispositivo 23b temporizzatore. ;Passando ora alle fig. 3 e 4, vengono mostrati alcuni dettagli relativi alla struttura del sistema 10 automatizzato di sanificazione ed in particolare alla disposizione degli ugelli 25 sulla faccia 13a interna del coperchio (fig. 3) ed alla modalità di aggancio del complesso costituito dalla centralina 23 idraulica e dal serbatoio 21 della sostanza sanificante (fig. 4). In fig. 3 à ̈ possibile distinguere detti ugelli 25 di distribuzione alimentati, tramite l’azione della pompa 23a, con fluido sanificante ad una data pressione: la disposizione, il numero e l’orientamento di ogni singolo ugello 25 sono parametri scelti in fase di progettazione del sistema 10 di sanificazione in base alla particolare macchina 10 lavasciuga su cui detto sistema 10 viene installato. Infatti, affinché il processo di sanificazione venga effettuato con successo à ̈ importante che la sostanza sanificante raggiunga ogni parte delle pareti interne dei serbatoi 11 e 12 di soluzione e recupero, rispettivamente. Pertanto disposizione, numero ed orientamento degli ugelli 25 saranno scelti sostanzialmente in base alla forma geometrica interna dei serbatoi 11 e 12. Inoltre, sempre in fase di progettazione del sistema 10 di sanificazione, dovranno essere scelti attentamente i valori di pressione di alimentazione del fluido sanificante e di durata della alimentazione stessa. Molto spesso i serbatoi di dette macchine 10 lavasciuga sono realizzati con materiali plastici stampati che, quindi, presentano una rugosità superficiale non trascurabile per questo tipo di applicazione. I residui di sangue o altro fluido corporeo possono essere di dimensioni confrontabili con le irregolarità microscopiche di dette superfici plastiche rendendo pertanto necessaria la penetrazione del fluido sanificante anche all’interno di dette irregolarità . Questo scopo viene raggiunto dal sistema 10 di sanificazione adottando un valore di pressione di mandata della pompa 23a (pompa a pressione variabile fino ad un valore massimo da circa 7 bar a circa 10 bar), e quindi di alimentazione degli ugelli 25, che permette al fluido sanificante di essere nebulizzato, in corrispondenza della bocca di uscita di ciascun ugello 25, fino a formare goccioline di fluido sanificante sufficientemente piccole da penetrare in dette irregolarità microscopiche della superficie dei serbatoi 11 e 12. Allo stessa maniera la durata dell’erogazione dovrà essere opportunamente scelta per garantire l’erogazione della necessaria quantità di fluido sanificante per la specifica estensione delle superfici dei serbatoi 11 e 12: in genere tale durata di erogazione à ̈ compresa in un intervallo da circa 1 sec a circa 20 sec, ma altri valori di durata vengono presi in considerazione. In fig. 4 vengono mostrati una piastra 26 su cui viene fissata detta centralina 23 idraulica ed una coppia di supporti 27, ciascun supporto 27 fissato, in corrispondenza di una sua prima estremità , a detta piastra 26 ed, in corrispondenza di una seconda estremità sagomata a “C†, agganciato al bordo di uno o più serbatoi di detta macchina 10 lavasciuga. ;In una realizzazione alternativa in conformità della presente invenzione, il sistema 20 di sanificazione viene integrato con una macchina 10 lavasciuga pavimenti tramite l’alloggiamento di detta centralina 23 idraulica e detto serbatoio 21 di sostanza sanificante all’interno del corpo della macchina 10 stessa, disponendo ulteriormente i condotti di aspirazione e mandata della pompa 23a sempre all’interno del corpo della macchina 10 o comunque prevedendo passaggi interni alla macchina per detti condotti, in modo da corrispondere allo schema funzionale di un impianto come riportato in fig. 5A. ;In ancora una altra realizzazione in conformità della presente invenzione, il sistema 20 di sanificazione può prevedere, al posto della pluralità di ugelli 25 di distribuzione disposti in maniera fissa sulla superficie interna del coperchio dei serbatoi della macchina 10, una testa rotante (fig. 5B) di supporto ad un unico ugello 25 di distribuzione: questa soluzione si presenta particolarmente vantaggiosa nel caso in cui la macchina 10 lavasciuga à ̈ una macchina compatta che, di conseguenza, o ha serbatoi troppo piccoli per offrire lo spazio di installazione di molteplici ugelli 25 o, comunque, ha una altezza dell’ugello, rispetto al fondo del serbatoio, troppo ridotta per permettere al cono di fluido vaporizzato dall’ugello stesso di investire tutta la superficie interna dei serbatoi. La testa rotante permette, al contrario, di usare un unico ugello 25 e di indirizzarne il cono di fluido sanificante vaporizzato su ciascuna parte della superficie interna del serbatoio in maniera sequenziale fino alla sanificazione di tutta la superficie. ;Una altra realizzazione in conformità della presente invenzione prevede l’installazione a muro della centralina 23 idraulica e del serbatoio 21, ancora interconnessi dal condotto 22, con il condotto 24 di volta in volta collegabile, eventualmente attraverso detto passaggio 14, alla pluralità di ugelli 25 di distribuzione previsti su una o più macchine. Quest’ultima realizzazione pertanto consente l’utilizzo di un unico sistema 20 automatizzato di sanificazione con un insieme di macchine 10 predisposte con detta pluralità di ugelli 25 di distribuzione. ;Ulteriori modifiche o varianti possono essere apportate al sistema 10 automatizzato di sanificazione senza peraltro ricadere al di fuori dell’ambito di protezione richiesto per la presente invenzione. Tali modifiche possono comportare, ad esempio, l’utilizzo di un controllo della pompa 23a completamente automatizzato tramite l’introduzione di uno o più sensori per il rilevamento dello stato di scarico di uno o più serbatoi ed il conseguente avvio automatico della procedura di sanificazione interna della macchina 10. Altri sensori possono essere adottati per rilevare il livello di liquido sanificante presente nel serbatoio 21 e quindi allertare l’operatore, ad esempio con segnali luminosi o acustici, qualora questo risultasse inferiore alla quantità necessaria. Ancora, il controllo della centralina idraulica può essere messo in comunicazione, ad esempio tramite opportuni e noti moduli wireless, con un sistema di gestione esterno in grado di monitorare e/o modificare determinati parametri di funzionamento del sistema 10 di sanificazione. **; The present invention relates to an automatic sanitizing system for scrubbing machines, and more particularly to an automatic sanitizing system for the dirty water tank of said machines. ; The scrubbing machines, both with walk-behind and operator on board the machine, are used for cleaning floors that have a considerable extension and which can be the floors of industrial plants, warehouses, supermarkets, or even areas of public buildings. In all these cases, the need for a scrubbing machine arises above all from the possibility of performing various cleaning cycles of these large paved areas in a fast and almost automatic way, as well as with considerable effectiveness. Furthermore, these machines allow, during each cleaning cycle, both the washing and the immediate subsequent drying of the floor, thus creating the minimum obstacle in areas that are often crossed by a high flow of people. The scrubbing machines currently used for these purposes, given the obvious technical differences existing between the various models available on the market, have a fairly common scheme which provides, on the machine, a pair of separate tanks suitable for containing the necessary fluids. in each cleaning cycle. A first tank, the solution tank, contains clean water mixed with a particular detergent and a second tank, the recovery tank, contains the water sucked by the machine during the floor drying phase, ie dirty water. Therefore, every time the maximum capacity of the recovery tank is reached, it will be necessary to stop cleaning the floor to allow the tank to be drained, and obviously the solution tank to be refilled if it has run out of its contents. In this way it is possible to resume cleaning the floor. ; It should be noted that between one cleaning phase and the next it is also expected that the personnel in charge carry out, with a certain regularity, the washing of the recovery tank since, in all probability, after the dirty water has been discharged it may still have residual dirt that has not flowed out. It is now necessary to observe that these scrubbing machines, in addition to the areas previously listed such as industries, warehouses, and public areas in general, are also used in environments such as hospitals, laboratories, food industries and the like. In this last type of environments or premises, an extreme level of cleanliness is obviously required, which can even reach complete sanitation, as for example in the case of hospital operating rooms, which must be carried out in compliance with certain procedures also provided for by current legislation. To comply with the law, it is now customary to enslave each operating room a single washer-dryer machine which therefore remains constantly confined to the operating room itself and its access and exit corridors. Furthermore, a simple washing of the recovery tank with water is no longer sufficient to guarantee the removal of blood residues or other body fluids and would leave the machine exposed to the generation of bacteria deriving from these generically biological residues. While the legislation requires the use of particular substances for sanitization on the one hand, on the other it allows the recovery tank to be sanitized manually by the operator, effectively leaving every possibility open. of incorrect sanitation due to any mistake or carelessness on the part of the operator. The main purpose of the present invention is therefore to provide an automated sanitizing system for scrubbing machines, and in particular an automatic sanitizing system for the recovery tank of scrubbing machines. A further object of the present invention is to provide a floor scrubbing machine equipped with an automated system for sanitizing the recovery tank. These and further characteristics of the automated system for sanitizing the recovery tank of a floor scrubbing machine will become evident upon reading the following detailed description of a preferred embodiment in accordance with the present invention made with reference to the attached drawings in which: Fig. . 1 is a perspective view of a scrubbing machine equipped with the automated sanitizing system in accordance with a preferred embodiment of the present invention; fig. 2 is a perspective view of the machine in fig. 1 shown with the tank lid raised; ; fig. 3 is an enlarged perspective view of a first detail of fig. 2; ; fig. 4 is an enlarged perspective view of a second detail of fig. 2; fig. 5A is a functional diagram of a preferred embodiment in accordance with the present invention; and; fig. 5B is a functional diagram of an alternative embodiment in accordance with the present invention. With reference now to figs. 1 and 2, a scrubbing machine 10 is equipped with an automated sanitizing system 20. Said machine 10 includes a pair of tanks, ie a solution tank 11 and a recovery tank 12, which are internally separated from each other. A lid 13 is designed and sized to hermetically close said pair of tanks 11 and 12 from the top and has an internal face 13a and an external face 13b on which a passage 14 is obtained. Said automated system 20, on the other hand, comprises a tank 21 containing the substance for sanitization, connected by means of a suction duct 22 to a hydraulic unit 23, the aforementioned components of the system 20 being placed outside the machine 10. Said hydraulic unit 23 is, in turn, connected by means of a delivery duct 24 passing through said passage 14 on the external face 13b, to a plurality of nozzles 25 for distributing the sanitizing substance (see fig. 2) arranged on an internal face 13a of the cover 13 so as to direct the flow towards the internal walls of said tanks 11 and 12. The aforementioned hydraulic power unit 23 is internally constituted, in the particular embodiment shown, essentially of to a pump 23a controlled by a timer device 23b (not shown), which can be activated by the operator by means of a button 23c placed on an external face of said control unit 23 and backlit to indicate the operating status, i.e. on / off, of the timer device 23b. Turning now to figs. 3 and 4, some details are shown relating to the structure of the automated sanitizing system 10 and in particular to the arrangement of the nozzles 25 on the internal face 13a of the lid (fig. 3) and to the method of coupling the assembly consisting of the hydraulic unit 23 and the tank 21 of the sanitizing substance (fig. 4). In fig. 3 It is possible to distinguish said distribution nozzles 25 fed, through the action of pump 23a, with sanitizing fluid at a given pressure: the arrangement, number and orientation of each individual nozzle 25 are parameters chosen during the design of the sanitizing system 10 on the basis of the particular washer-dryer machine 10 on which said system 10 is installed. In fact, for the sanitization process to be carried out successfully, it is important that the sanitizing substance reaches every part of the internal walls of the solution and recovery tanks 11 and 12, respectively. Therefore, the arrangement, number and orientation of the nozzles 25 will be chosen substantially on the basis of the internal geometric shape of the tanks 11 and 12. Furthermore, again during the design phase of the sanitizing system 10, the supply pressure values of the sanitizing fluid must be carefully chosen. and duration of the power supply itself. Very often the tanks of said washer-dryers 10 are made of molded plastic materials which, therefore, have a not negligible surface roughness for this type of application. The residues of blood or other body fluid can be of a size comparable to the microscopic irregularities of said plastic surfaces, therefore making it necessary to penetrate the sanitizing fluid also inside said irregularities. This purpose is achieved by the sanitization system 10 by adopting a delivery pressure value of the pump 23a (variable pressure pump up to a maximum value from about 7 bar to about 10 bar), and therefore feeding the nozzles 25, which allows the sanitizing fluid to be nebulized, in correspondence with the outlet of each nozzle 25, to form droplets of sanitizing fluid small enough to penetrate into said microscopic irregularities of the surface of the tanks 11 and 12. In the same way the duration of the dispensing must be suitably chosen to ensure the delivery of the necessary quantity of sanitizing fluid for the specific extension of the surfaces of the tanks 11 and 12: generally this duration of delivery is included in an interval from about 1 sec to about 20 sec, but others duration values are taken into account. In fig. 4 shows a plate 26 on which said hydraulic power unit 23 and a pair of supports 27 are fixed, each support 27 fixed, in correspondence of a first end thereof, to said plate 26 and, in correspondence of a second end shaped like a. œCâ €, hooked to the edge of one or more tanks of said washer-dryer 10 machine. In an alternative embodiment in accordance with the present invention, the sanitizing system 20 is integrated with a floor scrubbing machine 10 by housing said hydraulic power unit 23 and said tank 21 of sanitizing substance inside the body of the machine 10 itself, further arranging the suction and delivery ducts of the pump 23a always inside the body of the machine 10 or in any case providing passages inside the machine for said ducts, so as to correspond to the functional diagram of a system as shown in fig. 5A. In yet another embodiment in accordance with the present invention, the sanitizing system 20 can provide, instead of the plurality of distribution nozzles 25 fixedly arranged on the internal surface of the tank cover of the machine 10, a rotating head (fig. 5B) supporting a single distribution nozzle 25: this solution is particularly advantageous in the case in which the washer-dryer machine 10 is a compact machine which, consequently, either has tanks that are too small to offer the installation space of multiple nozzles 25 or, in any case, the height of the nozzle, with respect to the bottom of the tank, is too low to allow the cone of fluid vaporized by the nozzle itself to invest the entire internal surface of the tanks. The rotating head allows, on the contrary, to use a single nozzle 25 and to direct the cone of vaporized sanitizing fluid on each part of the internal surface of the tank in a sequential manner until the entire surface is sanitized. Another embodiment in accordance with the present invention provides for the wall installation of the hydraulic unit 23 and of the tank 21, still interconnected by the duct 22, with the duct 24 which can be connected from time to time, possibly through said passage 14, to the plurality of distribution nozzles 25 provided on one or more machines. This last embodiment therefore allows the use of a single automated sanitizing system 20 with a set of machines 10 arranged with said plurality of distribution nozzles 25. Further modifications or variations can be made to the automated sanitation system 10 without however falling outside the scope of protection required for the present invention. Such modifications may involve, for example, the use of a completely automated control of the pump 23a through the introduction of one or more sensors for detecting the discharge status of one or more tanks and the consequent automatic start of the internal sanitizing of the machine 10. Other sensors can be used to detect the level of sanitizing liquid present in the tank 21 and therefore alert the operator, for example with light or acoustic signals, if this is less than the necessary quantity. Furthermore, the control of the hydraulic unit can be put in communication, for example by means of suitable and known wireless modules, with an external management system capable of monitoring and / or modifying certain operating parameters of the sanitizing system 10. *