ITMI20090670A1 - Metodo per la trasmissione di informazioni tra due utenti di una rete di telefonia mobile - Google Patents

Metodo per la trasmissione di informazioni tra due utenti di una rete di telefonia mobile Download PDF

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ITMI20090670A1
ITMI20090670A1 IT000670A ITMI20090670A ITMI20090670A1 IT MI20090670 A1 ITMI20090670 A1 IT MI20090670A1 IT 000670 A IT000670 A IT 000670A IT MI20090670 A ITMI20090670 A IT MI20090670A IT MI20090670 A1 ITMI20090670 A1 IT MI20090670A1
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IT
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transmitted
transmission
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IT000670A
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English (en)
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Birkan Babakol
Tarkan Ersubasi
Gaetano Rizzi
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Tnet Ltd
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    • HELECTRICITY
    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04WWIRELESS COMMUNICATION NETWORKS
    • H04W4/00Services specially adapted for wireless communication networks; Facilities therefor
    • H04W4/20Services signaling; Auxiliary data signalling, i.e. transmitting data via a non-traffic channel

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo:
“METODO PER LA TRASMISSIONE DI INFORMAZIONI TRA DUE UTENTI DI UNA RETE DI TELEFONIA MOBILE”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per la trasmissione di informazioni tra due utenti di una rete di telefonia mobile secondo il preambolo della rivendicazione In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un metodo per la trasmissione di informazioni in casi di emergenza attraverso una rete di telefonia mobile.
E’ noto che in caso di emergenza le persone possono effettuare chiamate verso la polizia oppure verso ospedali per chiedere soccorso.
E’ inoltre noto che è possibile effettuare chiamate verso particolari numeri d’emergenza (come il ‘113’ per la polizia in Italia) anche quando non possono essere effettuate chiamate standard, ad esempio a causa del fatto che la SIM card sia bloccata o a causa di credito esaurito sulla SIM card.
Tali chiamate sono note come “chiamate di emergenza” e regolate dagli Standard come la Norma Tecnica 3GPP 31.102 v.6.3.0 (2003-09).
Questi modi per fornire aiuto alle persone attraverso la rete telefonica, presentano come svantaggio il fatto che se una persona non è in grado di parlare o di fornire informazioni personali, il soccorritore non possiede importanti informazioni per poter fornire aiuto in modo efficiente.
Al fine di risolvere tale problema, è noto inserire sulla SIM card i dati personali del proprietario, in modo tale che, in caso di emergenza, premendo un tasto della tastiera del telefono i dati vengano trasferiti ad un centro di soccorso, vale a dire un altro utente della rete telefonica.
Tali sistemi richiedono che la SIM card sia opportunamente caricata con i dati personali, il che significa che periodicamente, il proprietario deve portare la SIM card ad un centro servizi dove possano aggiornare i dati, ad esempio per poter prendere in considerazione la più aggiornata situazione clinica del proprietario della SIM card, o per aggiornare il software.
Questo potrebbe essere fastidioso per il proprietario della SIM card, il quale dovrebbe recarsi con frequenza ad aggiornare la sua SIM card se vuole essere sicuro di ricevere un buon servizio.
Allo stesso tempo, questo è anche uno svantaggio per il centro servizi che dovrebbe aggiornare le SIM card, in quanto dovrebbero gestire molto lavoro per aggiornare un numero elevato di SIM card.
Al fine di risolvere questi inconvenienti, la domanda di brevetto internazionale n. WO2005053337 rende noto il fatto che per caricare una SIM card con i dati, sia per aggiornarli o per caricarli la prima volta, è sufficiente mandare un messaggio SMS (Short Message System) di configurazione alla SIM Card.
WO2005053337 rende anche noto che un utente può richiedere aiuto mandando un messaggio SMS al pronto soccorso oppure ad una centro di servizi centrale (in entrambi i casi un utente della rete) che gestisce le richieste di aiuto.
In entrambi i casi, l’utilizzo di messaggi SMS per scambiare informazioni tra due utenti della rete telefonica (centro servizi ed utente) presenta lo svantaggio che l’SMSC (Short Message Service Center) che riceve e consegna il messaggio SMS deve trattare diversi messaggi; conseguentemente i messaggi SMS non sono sempre consegnati immediatamente, ma sono inseriti in una coda di messaggi SMS in attesa di essere consegnati, il che significa che saranno consegnati con un certo ritardo di tempo.
E’ quindi evidente che se il messaggio SMS è una richiesta di aiuto, un ritardo nella consegna del messaggio può avere delle conseguenze sul risultato dell’aiuto da portare.
Inoltre, se il messaggio SMS è uno dei molti messaggi di configurazione per aggiornare la SIM card con dati personali, un ritardo nella consegna può avere come conseguenza che l’aggiornamento della SIM card non vada a buon fine.
Questo problema è anche aggravato dal fatto che un messaggio SMS può esser utilizzato per consegnare una quantità di dati molto limitata.
Nel caso in cui due utenti di una rete di telefonia mobile volessero scambiarsi un gran numero di dati, sarà necessario inviare una pluralità di messaggi SMS. Dal momento che la probabilità che tutti i messaggi SMS siano trasmessi in ordine sequenziale è molto bassa, è possibile che l’utente destinatario dei dati non sia in grado di ricostruire l’ordine corretto dei dati e quindi di utilizzarli.
Scopo principale della presente invenzione è superare i citati svantaggi relativi al metodo di trasmissione di informazioni tra due utenti di una rete di telefonia mobile secondo l’arte nota.
In particolare, primo scopo dell’invenzione è quello di superare lo svantaggio dell’arte nota quando la comunicazione tra i due utenti è necessaria per scambiare informazioni importanti, come la richiesta di aiuto in condizioni di emergenza.
Questi ed ulteriori scopi della presente invenzione sono raggiunti mediante il metodo secondo le rivendicazioni annesse che formano parte integrante della presente descrizione.
Secondo l’invenzione, lo scambio di informazioni tra due utenti di una rete di telefonia mobile è ottenuto mediante una trasmissione dati attraverso canali di segnalazione (signalling channels) stabiliti tra la rete ed i due utenti, tale trasmissione essendo possibile mediante un protocollo orientato connessione (connection oriented protocol); ossia un protocollo che consegna una stinga di dati nello stesso ordine con cui sono stati inviati.
E’ noto che i canali di segnalazione possono essere utilizzati con un protocollo orientato connessione, come nel caso di USSD (Unstructured Supplementary Service Data), ma ad oggi questa possibilità è stata prevista solo per lo scambio di informazioni tra un utente e la rete.
Il richiedente ha notato che potrebbe essere vantaggioso utilizzare canali di segnalazione con un protocollo orientato connessione non solo per la comunicazione tra l’apparecchio utente e la rete, ma anche per scambiare informazioni tra due apparecchi utente registrati in rete Un primo utente che desideri inviare dati ad un secondo utente, utilizza il suo apparecchio utente (ad esempio un telefono cellulare) per trasmettere i dati ad un server della rete mobile.
Nel seguito della descrizione, con il termine “server della rete” si farà riferimento a qualsiasi apparecchiatura (costituita da uno o più computer interconnessi) dell’operatore di rete, ossia un’apparecchiatura utilizzata per fornire servizi agli utenti, ma che non è vista come un utente della rete; questo tipo di apparecchiature formano quella che viene comunemente definita “rete intelligente”. I dati sono trasmessi dall’apparecchio utente nel canale di segnalazione assieme ad un codice identificativo (ad esempio un header) che viene riconosciuto dal server ricevente e che fa sì che il server trasmetta i dati ricevuti al secondo utente. La trasmissione dal server della rete al secondo utente è ottenuta attraverso una trasmissione nel canale di segnalazione allocato dalla rete al secondo utente.
L’utilizzo dei canali di segnalazione con il protocollo orientato connessione per la comunicazione tra due utenti della rete, generalmente permette la trasmissione di più dati rispetto all’utilizzo di un messaggio SMS, quindi il metodo secondo l’invenzione supera lo svantaggio di mandare molti messaggi SMS per aggiornare una SIM card.
Inoltre, il server della rete che riceve i dati dell’utente non è sovraccarico come l’SMSC che deve gestire molti messaggi SMS, pertanto l’utilizzo dei canali di segnalazione per scambiare i dati tra due utenti supera lo svantaggio dei ritardi nella consegna dei dati.
Inoltre l’utilizzo di un protocollo orientato connessione permette di risolvere il problema della trasmissione di una notevole quantità di dati utilizzando numerosi messaggi SMS, infatti i dati trasmessi dal primo utente con una certa sequenza, sono ricevuti dal secondo utente nello steso ordine, così che quest’ultimo è sempre in grado di utilizzare i dati.
In una forma di realizzazione preferita, il server che riceve i dati dal primo utente consegna i dati in tempo reale, ossia non archivia i dati per utilizzarli in un secondo momento, ma li riceve, verifica l’indirizzo destinatario e li trasmette. In tale ottica, ai fini della presente invenzione, l’archiviazione temporanea di dati (ad esempio in un registro) al fine di una immediata analisi dei dati, è considerata rientrare nella definizione di elaborazione in “tempo reale” dei dati.
In una forma di realizzazione preferita, i dati trasmessi in un canale di segnalazione sono del tipo USSD (Unstructured Supplementary Service Data).
Con “Tipo USSD” si intendono ricomprendere i dati trasmessi nei canali di segnalazione ed aventi una struttura simile a quella definita da 3GPP TS 22.090 v.8.0.0 (2008-12) per USSD.
Questi tipi di dati sono trasmessi inserendo sulla tastiera del telefono cellulare un determinato codice identificativo del tipo “*767#” e poi premendo il tasto di chiamata. ;In una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, la trasmissione dei dati dal primo utente verso il secondo utente è ottenuta premendo uno tasto predeterminato della tastiera o selezionando un’opzione da un menu, quindi senza inserire un codice; come conseguenza di tale azione, il telefono cellulare compone il codice identificativo per trasmettere i dati alla rete attraverso il canale di segnalazione. ;Tale soluzione risulta vantaggiosa dal momento che l’utente non ha la necessità di ricordare con esattezza il codice identificativo, che potrebbe essere molto complesso come indicato nell’esempio sopra riportato. ;In una ulteriore soluzione preferita, il codice identificativo associato ai dati, sollecita il server della rete a trasmettere ad un numero predeterminato i dati ricevuti. ;Tale soluzione presenta il vantaggio che il codice identificativo può essere semplice e l’utente non ha la necessità di indicare il numero di telefono dell’utente cui vuole trasmettere i dati. Ciò risulta essere d’aiuto quando i dati sono trasmessi ad un centro servizi dal momento che il server gestisce in modo più rapido i dati ricevuti, poiché non ha la necessità di cercare l’indirizzo del destinatario (ossia del secondo utente nell’esempio sopra riportato). ;In alternativa, il numero di telefono dell’utente che deve ricevere i dati è inserito in un pacchetto di dati da trasmettere; in questo caso il server della rete riceve i dati, guarda all’interno del pacchetto dati e recupera il numero telefonico dell’utente quale cui devono essere trasmessi i dati, in modo che possa trasmettere i dati al destinatario attraverso il rispettivo canale di segnalazione. ;Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione riportata di seguito e dai disegni annessi, che sono forniti solo a titolo esemplificativo e non limitativo, in cui : ;- Fig. 1 mostra una rete di telefonia mobile. ;- Fig. 2 mostra un esempio di pacchetto dati secondo l’invenzione; ;- Fig. 3 mostra un secondo esempio di un pacchetto dati secondo l’invenzione. ;Una descrizione dettagliata verrà ora fatta con riferimento alla Fig. 1, in cui due utenti provvisti di rispettivi apparecchi utenti UE1 ed UE2 sono registrati nella rete di telefonia mobile 1. ;La rete 1 comprende un sottosistema di accesso ed un sottosistema di trasporto (chiamato anche CORE Network in alcuni Standard come quello UMTS). ;Gli apparecchi utente UE1 ed UE2 accedono alla rete attraverso i sottosistemi di accesso, in cui certi apparecchi di accesso (come stazioni base radio 2) comunicano con gli apparecchi utente via onde radio. ;Le stazioni base radio 2 sono collegate ad un controllore radio di rete 3 che controlla numerose stazioni base 2 ed è in comunicazione con la core network 4. ;Gestione della mobilità, gestione della sessione e funzioni di commutazione dei pacchetti dati della rete sono implementate all’interno della core network 4 per mezzo di apparecchi dedicati noti. ;In fig. 4 la core network è raffigurata come comprendente un MSC 5 (Mobile Switching Center) che gestisce le risorse radio e le funzioni switching degli apparecchi utente all’interno di una certa area geografica denominata area MSC. ;Al fine di completare le sue funzioni, l’MSC 5 utilizza le informazioni contenute nel VLR 6 (Visitor Location Register) e nell’ HLR 7 (Home Location Register). ;L’HLR 7 è un database per la gestione di tutti gli abbonati e contiene informazioni sulla loro posizione, mentre il VLR 6 contiene le informazioni per recuperare la posizione di tutti gli apparecchi utente connessi alla rete. ;Utilizzando tali informazioni l’MSC è così in grado di gestire tutte le funzioni di commutazione per gli apparecchi utente connessi alla rete. ;Quando l’apparecchio UE1 è registrato nella rete, i dati di segnalazione sono scambiati attraverso canali di segnalazione per l’apparecchio UE1; esempi di canali che trasportano i dati di segnalazione sono i canali di controllo dedicati (Dedicated Control Channels) (chiamati DCCH nel sistema GPRS), i quali sono utilizzati dall’apparecchio UE1 e dalla rete per scambiare informazioni relative al livello di potenza del segnale ricevuto dall’apparecchio UE o le misurazioni effettuate dalle stazioni base. ;Secondo l’invenzione, quando l’apparecchio UE1 vuole mandare dati all’apparecchio UE2, trasmette dati all’interno di un canale di segnalazione. ;Questi dati sono trasmessi come pacchetti di dati aventi un header atto ad identificare il server della rete che deve gestire tali dati, o un agente di un server dedicato alla gestione di questi dati. ;I dati sono trasmessi secondo un protocollo connessione orientato, quindi i pacchetti dati comprendono inoltre un codice atto ad identificare la posizione del pacchetto in un flusso di dati, così che se i dati sono trasmessi in un certo ordine, saranno sempre consegnati ad un destinatario rispettando detto ordine. ;Più in dettaglio, i pacchetti dati trasmessi dall’apparecchio UE1 sono ricevuti da una stazione base 2 e poi consegnati all’ MSC 5. ;Qui l’MSC riconosce dall’header l’informazione che tali dati non sono da trasmettere su una rete diversa (ad esempio attraverso un gateway 8), ma sono da consegnare ad un dato server 9, che, nella forma di realizzazione preferita della presente invenzione, è un server USSD. ;Questo header è un codice identificativo che attiva un’azione del server che riceve i dati. ;Preferibilmente, l’header attiva il server alla trasmissione verso l’apparecchio UE2 dei dati contenuti nel pacchetto dati, attraverso un canale di segnalazione. ;Al fine di permettere alla rete di computer di comprendere che i dati sono diretti dall’apparecchio UE1 verso l’apparecchio UE2, in una prima forma di realizzazione l’header comprende un numero telefonico o un altro codice identificativo di UE2 (ad esempio il codice IMEI o IMSI). Il server 9 quindi utilizza l’informazione disponibile da HLR 7 e VLR 6 al fine di inviare i dati al destinatario attraverso l’MSC. ;Un esempio del pacchetto dati secondo questa prima forma di realizzazione è mostrato in Fig. 2. ;Il pacchetto dati ha un header 10 ed un carico (payload) 20. ;L’header 10 è formato da due parti, la prima 101 identifica il server che deve gestire i dati o il server e l’azione che deve essere effettuata nel caso in cui il server 9 è impegnato ad implementare numerose funzioni differenti. La seconda parte dell’header 102 identifica l’indirizzo destinatario. ;In questa prima forma di realizzazione il carico 20 è costituito dai dati 202 che devono essere trasmessi e da un codice 201 identificante la posizione del pacchetto dati nel flusso di dati trasmesso dall’apparecchio UE1. ;Secondo questa forma di realizzazione, l’MSC che commuta il pacchetto dati secondo l’header, legge la prima parte 101 dell’header 10 trascurando la seconda parte 102. ;In una ulteriore forma di realizzazione mostrata in Fig. 3, l’header 10 del pacchetto dati identifica solo il server 9 o il server e le azioni da farsi in caso il server 9 sia dedicato ad implementare numerose funzioni diverse. ;In questo caso, l’indirizzo del destinatario 203 è preferibilmente inserito in una stringa di 8 o 16 bit che segue l’MSB (Main Significant Bit) del carico. ;Si deve comprendere, che allo scopo della presente invenzione, “l’indirizzo del destinatario” può essere rappresentato dal numero di telefono o qualsiasi altro codice che può essere utilizzato per identificare univocamente il destinatario, ad esempio il codice IMEI o IMSI. ;In entrambi i casi raffigurati in Fig. 2 e Fig. 3, il server 9 che riceve il pacchetto dati è connesso agli altri computer e registri (HLR o VLR) della rete, cosicché sa dove è posizionato il destinatario UE2 e può trasmettere i dati a UE2. ;I dati provenienti dalla rete verso UE2 sono preferibilmente trasmessi all’interno di un canale di segnalazione dedicato, come un canale di controllo dedicato DCCH. Più preferibilmente i dati sono trasmessi all’interno dello stesso canale riservato ai messaggi SMS. ;Tuttavia, è possibile utilizzare altri canali di segnalazione di downlink non dedicati all’apparecchio UE2, come ad esempio i Broadcast Control Channels (BCCH). ;In quest’ultimo caso, il server 9 che riceve i dati dall’apparecchio UE1, genera preferibilmente un nuovo pacchetto dati avente un header che indica l’apparecchio utente verso il quale sono diretti i dati, in modo tale che i dati provenienti dall’apparecchio UE1 siano utilizzati solo dall’apparecchio UE2, mentre tutti gli altri apparecchi utente ignoreranno tali dati quando ricevuti. In una forma preferita della presente invenzione, i dati provenienti dall’apparecchio UE1 verso la rete e dalla rete verso l’apparecchio UE2, sono trasmessi come USSD (Unstructured Supplementary Service Data). ;L’utente provvisto di UE1 comporrà un codice del tipo “*767#” attraverso la tastiera dell’apparecchio utente UE1. L’apparecchio UE1 trasmette quindi certi dati memorizzati in un’area della SIM card.
In particolare, se l’apparecchio UE1 è il telefono cellulare dell’utente che necessita soccorso, e l’apparecchio UE2 è un terminale del pronto soccorso, allora l’apparecchio UE1 può recuperare dati personali dalla SIM card e trasmetterli al pronto soccorso UE2.
Se l’apparecchio UE1 è un centro servizi che invia informazioni aggiornate per la SIM card dell’apparecchio UE2, allora i dati trasmessi saranno dati di configurazione o porzione di codici software necessari all’apparecchio UE1. Questi dati potranno essere recuperati dall’area di memoria, ad esempio un hard disk, dell’apparecchio UE2 o di un computer connesso e accessibile dall’apparecchio UE2. É chiaro che la presente invenzione non è limitata agli esempi citati e che molte varianti sono possibili all’uomo esperto del ramo della tecnica senza per questo fuoriuscire dall’ambito di protezione della presente invenzione quale risulta dalle rivendicazioni allegate.
Ad esempio, gli apparecchi utente possono essere con provvisti di agenti software che effettueranno la trasmissione di certi dati (ad esempio dati personali o dati di configurazione) non appena l’utente preme un singolo tasto, o seleziona un’opzione dal menu che appare sul display dell’apparecchio utente.
In questo modo l’utente non necessita di sapere o ricordare il codice esatto da comporre al fine di trasmettere i dati ad un dato apparecchio UE2.
Chiaramente tale soluzione è vantaggiosa per la trasmissione di dati allo stesso destinatario (ad esempio un centro servizi) in quanto la trasmissione a singolo tasto non permette di selezionare l’indirizzo del destinatario.
In una diversa forma di realizzazione, all’utente è data la possibilità di inserire il numero telefonico del destinatario, mentre il codice da comporre per trasmettere i dati al server 9 è automaticamente inserito dall’agente dell’apparecchio utente.
In una ulteriore forma di realizzazione, all’utente è data la possibilità di inserire tutti i codici ed i numeri telefonici necessari alla trasmissione ed alla consegna dei dati.
Preferibilmente, gli apparecchi utente sono dotati di agenti che permettono la selezione di un gruppo di destinatari. In questo caso, invece di trasmettere ripetute volte gli stessi dati, l’apparecchio utente trasmetterà una volta i dati con tutti gli indirizzi dei destinatari. Il server 9 consegnerà quindi gli stessi dati a tutti i diversi indirizzi destinatari.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la trasmissione di informazioni tra due utenti di una rete di telefonia mobile, in cui un primo utente della rete trasmette dati ad un secondo utente della rete, caratterizzato dal fatto che detti dati sono trasmessi all’interno di canali di segnalazione stabiliti tra la rete ed i due utenti, tale trasmissione essendo effettuata secondo un protocollo che consegna un flusso di dati ad un secondo utente nello stesso ordine con cui è stato inviato dal primo utente.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui i dati comprendono una pluralità di pacchetti dati, ciascun pacchetto dati comprendendo un codice atto ad identificare la posizione di un pacchetto in un flusso di dati.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 in cui detti dati sono del tipo USSD.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3, in cui i dati trasmessi dal primo utente sono ricevuti da un server della rete, che consegna i dati in tempo reale.
  5. 5. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo utente trasmette detti dati al secondo utente utilizzando un apparecchio utente (UE1) programmato in modo tale che si ottenga la trasmissione premendo solo un tasto predefinito della tastiera o selezionando un’opzione dal menu dell’apparecchio utente (UE1).
  6. 6. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui un codice identificativo è associato ai dati, ed in cui detto codice identificativo attiva il server della rete a trasmettere i dati ricevuti ad un numero predeterminato.
  7. 7. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui i dati trasmessi dal primo utente comprendono un codice identificativo atto ad identificare il secondo utente, ed in cui il server della rete riceve i dati, guarda all’interno dei pacchetti dati, recupera il codice identificativo del secondo utente, identifica il secondo utente e trasmette i dati al secondo utente attraverso il rispettivo canale di segnalazione.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui il codice identificativo è selezionato nel gruppo di codici identificativi comprendente: un numero telefonico, un codice IMEI, un codice IMSI.
  9. 9. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo utente trasmette detti dati al secondo utente utilizzando un apparecchio utente (UE1) dotato di SIM card per la connessione alla rete, ed in cui i dati trasmessi dal primo utente comprendono dati personali dell’utente memorizzati in detta SIM card e recuperati da detto apparecchio utente (UE1).
  10. 10. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo utente trasmette detti dati al secondo utente utilizzando un apparecchio utente (UE2), ed in cui i dati trasmessi da detto primo utente comprendono dati memorizzati in un’aera di detto apparecchio utente (UE2) o di un computer connesso ed accessibile da detto apparecchio utente (UE2).
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