ITMI20090389A1 - Esca vegetale in forma di pasta per veicolare vaccini per animali - Google Patents

Esca vegetale in forma di pasta per veicolare vaccini per animali Download PDF

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ITMI20090389A1
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IT000389A
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Tiziana Parton
Massimo Tagliaro
Pierpaolo Zambotto
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Zapi Ind Chimiche Spa
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01NPRESERVATION OF BODIES OF HUMANS OR ANIMALS OR PLANTS OR PARTS THEREOF; BIOCIDES, e.g. AS DISINFECTANTS, AS PESTICIDES OR AS HERBICIDES; PEST REPELLANTS OR ATTRACTANTS; PLANT GROWTH REGULATORS
    • A01N25/00Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators, characterised by their forms, or by their non-active ingredients or by their methods of application, e.g. seed treatment or sequential application; Substances for reducing the noxious effect of the active ingredients to organisms other than pests
    • A01N25/002Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators, characterised by their forms, or by their non-active ingredients or by their methods of application, e.g. seed treatment or sequential application; Substances for reducing the noxious effect of the active ingredients to organisms other than pests containing a foodstuff as carrier or diluent, i.e. baits
    • A01N25/004Biocides, pest repellants or attractants, or plant growth regulators, characterised by their forms, or by their non-active ingredients or by their methods of application, e.g. seed treatment or sequential application; Substances for reducing the noxious effect of the active ingredients to organisms other than pests containing a foodstuff as carrier or diluent, i.e. baits rodenticidal

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Description

DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE
La presente invenzione si riferisce ad un’esca vegetale in forma di pasta per veicolare vaccini per animali.
In particolare, la presente invenzione concerne un’esca in forma di pasta fresca a base di componenti adescanti di origine vegetali idonea a veicolare vaccini destinati a specie selvatiche.
La presente invenzione origina nel settore delle esche e delle formulazioni adescanti per animali.
Il problema della vaccinazione degli animali, quelli selvatici innanzitutto per evidenti limiti nel controllo della popolazione, nasce da problemi di ordine sanitario.
Ad esempio la trasmissione di malattie come la tubercolosi bovina da parte di alcune specie selvatiche agli animali da allevamento, rappresenta un grave danno sia sanitario che economico. Tuttavia, quando si tratta di animali selvatici protetti, non ne è consentita la caccia e l’uccisione.
Una soluzione nel rispetto degli animali è rappresentata dalla loro vaccinazione.
Trattandosi di animali selvatici, risulta particolarmente difficile procedere con singole catture e vaccinazioni con soluzione iniettabile, specialmente se essi sono numerosi.
Alcuni campagne di profilassi contro malattie infettive hanno coinvolto alcune specifiche specie animali quali ad esempio l’opossum in Nuova Zelanda, il cinghiale in Spagna, il bufalo africano in Sudafrica, il cervo coda bianca e il bisonte in America del Nord. In Italia è stata condotta una campagna di immunizzazione attiva delle volpi rosse e dei procioni in modo da prevenire le infezioni causate dal virus della rabbia.
In generale le malattie infettive possono minacciare la conservazione della fauna selvatica e rappresentare un rischio per la salute umana, diretto o indiretto attraverso la trasmissione della malattia ad animali da reddito. In quest’ultimo caso si verifica anche un grave danno per le produzioni economiche agro-alimentari. La sorveglianza sanitaria degli animali selvatici che vivono in ambienti extra o intra urbani non è spesso di semplice realizzo, ma si rende necessaria in quanto la tutela della salute pubblica avviene anche attraverso il controllo delle malattie degli animali quali ad esempio tubercolosi, brucellosi, ornitosi, rabbia, tularemia, leptospirosi, parassitosi.
In particolare, le patologie degli animali da reddito possono avere importanti conseguenze su alimentazione umana e su qualità e sanità dei prodotti di origine animale, sia direttamente per la possibile veicolazione di patogeni attraverso gli alimenti, che indirettamente per gli eventuali trattamenti farmacologici sugli animali e per lo scadimento delle condizioni di benessere degli animali destinati alle produzioni.
Allo stato attuale si sente l'esigenza di disporre di formulazioni veicolanti per vaccini destinati agli animali che possano essere facilmente assunte dalle specie target grazie ad una buona palatabilità della formulazione.
Uno scopo generale della presente invenzione consiste quindi nel fornire un'esca integralmente vegetale per veicolare vaccini per la somministrazione orale ad animali la cui formulazione sia particolarmente appetibile alle specie target.
Un altro scopo della presente invenzione consiste nel provvedere un'esca per somministrare vaccini ad animali selvaggi che sia in forma di pasta ed abbia una formulazione a base di ingredienti vegetali che siano compatibili con l’alimentazione dell’animale e con le più comuni formulazioni di vaccini orali.
Un ulteriore scopo della presente invenzione consiste nel fornire un’esca a base di componenti vegetali che siano idonei a veicolare vaccini orali e risultino appetibili alle più comuni specie di animali che popolano i boschi, sottoboschi e praterie in generale.
In vista di questi scopi viene fornita, in accordo ad un primo aspetto della presente invenzione un’esca vegetale per veicolare vaccini per la somministrazione orale ad animali caratterizzata dal fatto di essere in forma di pasta e di comprendere
un veicolo fisiologicamente accettabile ed appetibile per un animale, comprendente una farina di origine vegetale a base di amido miscelata o impastata con un olio di origine vegetale, una componente adescante dispersa nel veicolo, comprendente una sostanza specie-specifica nei riguardi di una specie animale target.
Ulteriori forme di realizzazione dell’esca vegetale dell’invenzione sono indicate nelle accluse rivendicazioni dipendenti 2-9.
La Richiedente ha individuato la possibilità di ottenere un’esca vegetale per animali, idonea a veicolare vaccini orali, impastando una farina di origine vegetale con almeno un olio di origine vegetale sino alla formazione di una pasta (impasto) e disperdendo in essa una componente adescante specie-specifica che abbia un gusto gradito alla specie target.
Tipicamente, l’esca per la somministrazione orale di vaccini dell’invenzione è pressoché priva di componenti o ingredienti alimentari di origine animale, quali ad esempio le farine animali.
La sostanziale assenza di componenti/ingredienti di origine animale, latte e miele inclusi, è condizione necessaria per evitare la trasmissione e l’insorgenza di alcune malattie gravi che si trasmettono tramite l’assunzione di ingredienti di natura alimentari. Tra queste malattie è annoverata l’encefalopatia spongiforme (BSE), una malattia neurodegenerativa dei bovini nota col nome di morbo della mucca pazza, causata da agenti infettivi denominati prioni. Questi ultimi sono frazioni proteiche (proteina bizzarra), la cui funzione non è ancora completamente conosciuta, soggette a ad alterazioni chimiche o mutazioni genetiche che le rendono tossiche, scatenando malattie rare e potenzialmente mortali aventi la caratteristica singolare di essere sia infettive che ereditarie.
La BSE colpisce animali da allevamento ma anche selvatici (come ad esempio i cervi). Questa malattia è trasmissibile all’uomo, attraverso l’assunzione di sostanze alimentari di origine animale, nella variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob.
Poiché la comparsa d epidemia da BSE in specie animali, in particolare quella bovina, è stata ricondotta alla presenza in mangimi (tipicamente farine animali preparate a partire da carcasse di animali deceduti di BSE) di frazioni proteiche di origine animale contaminate dal prione, è importante nella formulazione dell’esca dell’invenzione evitare la presenza di ingredienti di origine animali che potenzialmente potrebbero essere contaminati dall'agente patogeno. Per tale motivo la legislazione in molti Paesi ha definitivamente disposto la messa al bando delie farine animali come prodotti alimentari per uso animale.
Nella preparazione dell’esca dell'invenzione in forma di pasta viene utilizzata una farina di origine vegetale ovvero una farina pressoché priva di ingredienti o componenti di origine animale, proprio con il fine di limitare i rischi di contaminazioni con componenti potenzialmente portatrici di infezioni, come l’encefalopatia spongiforme bovina (BSE).
Farine di origine vegetale, tipicamente a base di amido, utilizzabili nell’ambito dell’invenzione comprendono farine di frumento di grano duro o tenero, farina integrale, farine di tuberi, farina di patate o fecola, farine di cereali, farina di mais, di segale, riso, amaranto, castagne, farine di legumi, ceci, piselli, fagioli, farine vegetali di estrazione, farina di soia, di orzo, d’avena, di farro, di kamut, di quinoa, farine di frutta a guscio, di noci, di nocciole e loro miscele.
Tipicamente la farina utilizzata è a base di amidi, ovvero polisaccaridi formati per ripetizione di unità di glucosio. La farina costituisce la componente predominante dell’esca (matrice) ed è principalmente volta a formare massa e a supportare o inglobare la formulazione di vaccino da somministrare.
Secondo una forma di realizzazione la farina utilizzata nell’esca dell'invenzione è farina di fiore 00 (grano tenero), preferibilmente in miscela con fecola di patate.
Secondo una forma di realizzazione l’esca dell’invenzione comprende un quantitativo di farina di origine vegetale compreso tra 40 e 80% in peso.
L’olio utilizzabile nell’esca dell’invenzione è un olio vegetale, tipicamente scelto tra olio di di arachide, colza, soia, sesamo, girasole, mais, di palma, di paimisti, di cocco, di semi vari, di oliva, di germe di grano, di lino, di ricino, di nocciola, di riso, di canapa, di canola, di noce, di nocciola, di mandorla, di semi di albicocca, di argan, di macadamia, cartamo, cotone, vinaccioli, tè e loro miscele.
Tra questi oli è preferito l’utilizzo di olio di semi di soia.
L’olio vegetale presente nella formulazione dell'esca conferisce morbidezza, umidità e omogeneità impasto, preservandolo nel contempo dall’umidità il cui tasso è particolarmente elevato negli ambienti in cui viene distribuita l’esca.
Secondo una forma di realizzazione l’esca dell’invenzione comprende un quantitativo di olio vegetale compreso tra 20 e 40% in peso.
Tipicamente, nella formulazione dell’esca dell’invenzione la farina e l’olio sono miscelati al fine di formare un impasto a base oleosa, in forma di pasta fresca, che risulti essere appetibile per un animale selvatico ed adatto a veicolare la formulazione del vaccino senza interferire con la sua formulazione.
La componente veicolante dell’esca, a base di un impasto di farina ed olio determina in maniera preponderante il texture della pasta, intendendosi con questo termine l'insieme di morbidezza, compattezza, grado di umidità ed omogeneità della pasta.
La formulazione dell’esca dell’invenzione incorpora inoltre una componente adescante comprendente una sostanza specie-specifica nei riguardi dell’animale target.
Con il termine di componente adescante, si intende una sostanza alimentare di origine vegetale, dispersa nel veicolo fisiologicamente accettabile dell’esca, la quale possiede una capacità di adescamento dell’animale ed è determinata in base alle preferenze alimentari dell’animale target.
Tipiche componenti adescanti comprendono uno o più sostanze o ingredienti alimentari scelte dal gruppo comprendente:
zuccheri, poiché adatti a conferire un sapore dolce all’esca, farine vegetali come farina di soia, piselli, fagioli, lenticchie, altri legumi e cereali che forniscono un gusto tipico di alimenti a base amidacea;
farina ed olio derivanti da arachidi, noci, noccioline e/o altra fruita a guscio, che forniscono un sapore dolce con componente acidula derivante dagli acidi grassi e lipidi presenti;
componenti saline alimentari come cloruro di sodio e cloruro di litio;
glutammato monosodico, guanilato disodico e altri esaltatori di sapidità, responsabili del tipico sapore percepito nella carne, nel formaggio e in altri alimenti ricchi di proteine;
salsa di soia, per le sua elevata concentrazione di acido glutammico;
aromatizzanti di estrazione da matrici di origine vegetale o sostanze di sintesi, estratti e parti di piante (foglie, radici, fusti, fiori, corteccia, germogli e gemme), amido, alghe e funghi, che forniscono un gusto dolce, salato, amaro, acido oppure saporito; aromatizzanti speziati come cannella, tartufo, aneto, ginepro, noce moscata;
olio di palma, paimisti e cocco;
olio vegetale estratto da semi di kiwi adatto a fornire il sapore di pesce (dovuta alla presenza di acidi grassi a catena lunga, in particolare acidi omega-3 quali l'acido eicosapentaenoico EPA e l'acido docosaesaenoico DHA);
verdure, frutta e/o altri vegetali in polvere, convenientemente disidratati o liofilizzati, come ad esempio pomodoro, lattuga, germogli di soia, germogli di frumento, cipolla, carote, patate, mela, arancia, banana, pesca, uva, kiwi, avocado, papaia per la presenza di amminoacidi liberi tra cui anche acido glutammico e aspartico.
Secondo una forma di realizzazione, la componente di adescamento specie-specifica dell’esca dell’invenzione comprende uno o più zuccheri al fine di conferire all'esca un gusto dolce che è particolarmente appetibile ad un numero elevato di specie animali, appartenenti a diversi ordini quali quelli dei roditori, dei carnivori, insettivori, dei mustelidi, monotremi ma anche dei marsupiali.
Zuccheri idonei come componente adescante nell’ambito dell’invenzione comprendono monosaccaridi e/o disaccaridi tra i quali è preferito l’uso del saccarosio.
Altri zuccheri utilizzabili nell’ambito dell’invenzione comprendono zucchero a velo, zucchero di canna, agenti dolcificanti come saccarina, destrosio e aspartame, sciroppo d’acero e di frutta.
Secondo una forma di realizzazione l’esca dell’invenzione comprende un quantitativo di componente adescante, in particolare zucchero, compreso tra ΙΊ ed il 5% in peso.
Seconda una forma di realizzazione, la componente adescante dell’esca dell'invenzione comprende ulteriormente uno o più sostanze aromatiche o aromi adatti ad aumentare la palatabilità dell’esca nei confronti delle specie animali target. Ad esempio, tipici aromi utilizzabili sono quelli di vaniglia, cioccolato o ai frutti. Si è riscontrato che l’aroma di vaniglia è particolarmente idoneo per aumentare la palatabilità dell’esca quando le specie target da adescare, per somministrare il vaccino, appartengono alle famiglie dei roditori o specie muriniche, dei mustelidi, degli equini, e ovini.
Si è osservato che la predominanza del gusto dolce nell’esca, tipicamente conferito dalla componente adescante a base zuccherina, ed enfatizzato dalla presenza dell'aroma alla vaniglia migliora sensibilmente l’appetibilità nei confronti di numerose specie animali selvatiche, in particolare roditori ma anche mustelidi. In prove su campo è stato verificato il consumo significativamente superiore dell'esca dell’invenzione, provvista di una palatabilità spostata verso il gusto dolce grazie alla componente adescante zuccherina, rispetto a preparati di adescamento privi di zucchero e o di aromi.
Tipicamente aromi e sostanza aromatiche sono presenti nella formulazione dell’esca in un quantitativo compreso tra 0,05 e 1% in peso. Seconda una forma di realizzazione, la componente adescante dell’esca dell’invenzione comprende ulteriormente una o più componenti solide erodibili ad esempio ingredienti solidi sminuzzati o semi dispersi nella pasta idonei ad aumentare il sapore e l’appetibilità.
Tipicamente, nella formulazione dell’esca dell'invenzione le componenti solide sono costituite da noci tritate, noccioline tritate, arachidi tritate, semi di piccole dimensioni come sesamo, frutta secca a pezzetti, parti sminuzzate di ghiande, carrube, funghi e semi di zucca, semi di girasole, mais e avena.
Secondo una forma di realizzazione l’esca dell’invenzione comprende un quantitativo di solido amalgamato all’interno della pasta compreso tra ΙΊ ed il 10% in peso.
In accordo ad una forma di realizzazione, la formulazione dell’esca dell’invenzione comprende ulteriormente una o più sostanze conservanti e/o una o più sostanze antiossidanti idonee per gli usi alimentari ed atte ad aumentarne la durata di conservazione e la stabilità di lungo termine nell’ambiente senza pregiudicare la palatabilità della formulazione per le specie target.
Le sostanze conservanti e antiossidanti utilizzate nella formulazione dell’esca non devono interferire con la formulazione di vaccino da veicolare e non devono presentare un sapore sgradevole per le specie animali target.
Tipici esempi di sostanze conservanti utilizzabili comprendono acido sorbico, paraossibenzoato di metile, di propile e loro miscele.
Tipici esempi di sostanze antiossidanti utilizzabili comprendono acido citrico, acido ascorbico, beta-carotene, tocoferolo, BHA (3-tert-Butyl-4-hydroxyanisole), BHT (2.6-di-tert-Butyl-4-methylphenol o Butylhydroxytoluenum) e loro miscele.
In accordo ad una forma di realizzazione, la formulazione dell’esca dell’invenzione comprende ulteriormente una o più sostanze equilibranti del pH idonee per gli usi alimentari ed atte ad aumentarne la durata di conservazione e la stabilità di lungo termine nell'ambiente senza pregiudicare la palatabilità della formulazione per le specie target.
Le sostanze stabilizzanti e regolatrici del pH utilizzate nella formulazione dell’esca non devono interferire con la formulazione di vaccino da veicolare e non devono presentare un sapore sgradevole per le specie animali target.
Tipici esempi di sostanze stabilizzanti e regolatrici del pH comprendono trietanolammina (TEA), regolatori del pH alimentari, carbonati, idrossidi, sostanze basificanti alimentari.
L’esca dell'invenzione è particolarmente idonea per veicolare uno o più vaccini utilizzati in ambito veterinario attraverso la somministrazione orale. Ad esempio l’esca dell’invenzione è idonea a supportare vaccini contro le malattie a rischio contaminazione degli animali da allevamento quali bovini, ovini, caprini, equini, suini e degli animali selvatici ad esempio coniglio, cervo, erbivori selvatici, cinghiale, volpe, lince, lupo, mustelidi, che possono successivamente veicolare la malattia presso animali da reddito o altri animali selvatici.
In accordo ad una forma di realizzazione, le esche alimentari rappresentano il veicolo di somministrazione di un vaccino, che è contenuto al loro interno in una adeguata forma, ad esempio incapsulato in matrici biodegradabili e assorbibili attraverso lo stomaco o l’intestino, a rilascio controllato o immediato.
In accordo ad una forma di realizzazione, l’esca a base vegetale per la somministrazione orale di vaccini ad animali è confezionata in una o più busta-dose o in un sacchetto ad esempio del tipo tea bag. E’ possibile utilizzare diversi tipi di materiali per il confezionamento delle esche dell'invenzione.
In una forma di realizzazione sono usati materiali naturali, preferibilmente biodegradabili, come ad esempio la cellulosa o l’amido e suoi derivati. Un tipico esempio è la confezione in carta filtro con forma di bustina per il tè.
In una forma di realizzazione alternativa la confezione dell’esca può essere realizzata in un materiale sintetico preferibilmente di tipo biodegradabile, come ad esempio le pellicole biodegradabili in Mater-Bi e/o in Biophan, preferibilmente di tipo traspirante ad esempio con valori di permeabilità compresi tra 250 e 1000 g, preferibilmente 500-800 g 30 pm/m<2>per 24h. Convenientemente dette pellicole biodegradabili hanno uno spessore compreso tra 10 e 100 pm.
Sulla base degli esiti di prove di appetibilità su animali selvatici si è verificato che l’esca dell’invenzione è stata ingoiata intera dalla specie target, masticata molto poco ed inghiottita. La pasta è stata estremamente gradita dalle specie animali in necessità di vaccinazione, con una percentuale di assunzione dell’80-100%. Si è registrato tale consumo di esca anche con animali non molto affamati e in presenza di esche alternative a disposizione nello stesso momento.
Secondo una forma di realizzazione dell’invenzione viene fornita un’esca vegetale per la somministrazione orale di vaccini ad animali, del tipo precedentemente descritto comprendente un vaccino orale ad uso veterinario.
Le esche alimentari dell’invenzione rappresentano il veicolo di somministrazione del vaccino orale, che viene contenuto al loro interno in una adeguata forma.
Il vaccino può essere miscelato o inserito all’interno dell’esca al momento della produzione dell’esca stessa o al momento della distribuzione agli animali, preferibilmente il vaccino viene miscelato o incorporato nell'esca al momento della sua produzione.
Un idoneo vaccino può essere un vaccino inattivato, un vaccino vivo attenuato o un vaccino ottenuto con (a tecnica del DNA ricombinante. In ogni caso gli antigeni che devono essere veicolati per stimolare la risposta immunitaria sono rappresentati da macromolecole biologiche, come peptidi, proteine, glicoproteine o frammenti di materiale genetico.
Tipicamente, un vaccino in forma liofilizzata una volta ricostituito viene protetto dalla luce una volta incorporato all’interno dell’esca e mantenuto in genere ad una temperatura convenientemente posta nell’intervallo tra 2°C e 8°C (intervallo variabile a seconda del vaccino) ed utilizzato prima possibile.
Tipicamente, in questo intervallo di temperatura il vaccino ha una validità determinata dagli studi farmacologici di stabilità. La validità cambia al cambiare della temperatura a cui l’esca è sottoposta.
Un vaccino costituito da batteri o virus vivi a bassa virulenza può essere contenuto all'interno della matrice appetente, attraverso bustine o capsule se in forma di sospensione orale.
Se la forma finale del vaccino richiede refrigerazione o congelamento per la stabilità, l'esca contenente il vaccino è convenientemente conservata alle stesse condizioni di mantenimento del vaccino. In alternativa l’esca viene conservata separatamente dal vaccino e sotto differenti condizioni, e le due componenti vengono ricombinate al momento dell’uso.
Tra le tipologie di formulazioni di vaccino orale e le modalità di incorporazione dello stesso nell’esca dell’invenzioni sono comprese le seguenti:
inserimento all’interno dell’esca di una capsula gastroresistente, rigida, molle o a rilascio modificato, contenente il vaccino in forma stabilizzata, liquida, solida o dispersione semisolida a seconda della forma finale del farmaco. Tipicamente, la capsula può essere costituita da gelatina, cellulosa o amido, con aggiunta di sostanze plastificanti come glicerolo o sorbitolo. In una realizzazione, il vaccino può anche essere veicolato in forma liposomiale;
sistemi micro e nano particellari come carriers di vaccini: a) MICRO e NANOSFERE: comprendono una matrice solida polimerica contenente il principio attivo che può essere disciolto nel polimero, intrappolato tra le maglie della matrice e/o semplicemente adsorbito sulla superficie esterna della particella;
b) MICRO e NANOCAPSULE: sistemi vescicolari (“reservoir”) comprendenti una membrana di natura polimerica, che racchiude un nucleo in cui è disciolto o sospeso il principio attivo. Quest’ultimo può anche essere adsorbito alla superficie esterna della membrana stessa. Idonee sostanze utilizzate nella preparazione delle micro particelle sono comprese tra: proteine (Albumina, Gelatina, Collageno, Caseina); polisaccaridi (Amidi, Cellulosa e derivati, Arginati, Pectine, Carragenani, Chitosani); poliesteri (Acido polilattico (PLA), Acido poliglicolico (PGA), Acido polilattico co-glicolico (PLGA), Poli-ecaprolattone, Poli-b-odrossibutirrato, Ortoesteri); polianidridi (poli[bis(p-carbossi fenossi) propananidride); polivinilici (Vinil alcool, Vinil acetato); poliacrilati (Acrilati, Metacrilati, Co-polimeri acrilici metacrilici); varie (Gliceridi, Cere, Esteri solidi).
adsorbimento del vaccino in forma liquida o sospensione su macrogranuli e successiva integrazione dei macrogranuli nella pasta, in quantità dipendente dalla dose terapeutica del vaccino. I macrogranuli adsorbiti possono essere inseriti all'interno di capsule a loro volta posizionate dentro all'esca. I macrogranuli sono matrici polimeriche o eccipienti inerti adatti al trasporto di farmaci e si differenziano dai microgranuli per le dimensioni medie particellari macroscopiche;
sistemi a rilascio controllato del vaccino orale attraverso uno dei precedenti meccanismi.
La tecnologia del microincapsulamento è preferita in quanto protegge peptidi e proteine dalla degradazione, e consente di veicolare peptidi e proteine e quindi vaccini in modo sostenuto e direzionato. Le microcapsule possono essere ottenute attraverso vari processi industriali, ad esempio quali spray-dryer, omogeneizzazione ad alta pressione a caldo o a freddo, gelificazione ionica, solventi supercritici quali C02.
Secondo una forma di realizzazione, Il vaccino incorporato nell’esca è un vaccino contro la tubercolosi bovina. La tubercolosi bovina è una malattia infettiva contagiosa, caratterizzata da un'infiammazione che colpisce tutti i vertebrati, pesci inclusi, provocando difficoltà respiratorie e di conseguenza la morte. Il batterio che causa questa malattia è il Mycobacterium bovis, un micobatterio a localizzazione prevalentemente polmonare ma capace di aggredire qualsiasi organo ed apparato; la tubercolosi bovina è trasmissibile dalla fauna selvatica agli animali domestici, selvatici, da reddito e uccelli. Essa è potenzialmente trasmissibile anche all’uomo. L’unico vaccino attualmente disponibile è il BCG (bacillo di Calmette e Guerin), costituito da un ceppo di Mycobacterium bovis vivo ed attenuato. L’infezione artificiale con il bacillo di Calmette e Guerin è uguale a quella prodotta dall’infezione naturale con bacilli virulenti, in entrambi i casi l’immunità è di tipo cellulare e nell’uomo si stabilisce dopo circa 6 settimane. Alcune specie selvatiche sono tra i principali vettori della malattia, insieme ad altri componenti della fauna selvatica (cinghiali, cervi, bufali). Le modalità di somministrazione del vaccino per la tubercolosi bovina sono generalizzabili a qualsiasi altro vaccino, già disponibile di futura applicazione.
Tipicamente, nei test di assunzione dell’esca da parte delle specie selvatiche viene inserita nella pasta una sostanza marcante quale IPA (alcol isopropilico) o tetraciclina per la verifica dell’efficacia di trasferimento del farmaco (simulato dal marker) all’organismo. La sostanza marcante viene rilevata attraverso esame del sangue o dei plasma degli animali.
Si è osservato che le formulazioni delle esche dell’invenzione, anche quando incorporano uno o più vaccini come precedentemente decritto, rimangano stabili per un lungo periodo di tempo, una volta rilasciati nell’ambiente
I seguenti esempi sono forniti a mero scopo illustrativo della presente invenzione e non devono essere intesi in senso limitativo dell’ambito di protezione come risulta dalle accluse rivendicazioni.
ESEMPIO 1
E’stata realizzata un'esca con una componente aromatica particolarmente gradita alle specie muriniche avente la seguente formulazione:
DESCRIZIONE COMPOSIZIONE %
farina fiore 00 57.40
paraossibenzoato di propile 0.02
paraossibenzoato di metile 0.18
zucchero semolato sudzucker 2.70
trietanolammina 0.05
olio di semi di soia 30.40
fecola di patate 9.00
aroma vaniglia 0.25
TOTALE 100.00
ESEMPIO 2
E’ stata realizzata un’altra esca utilizzabile per veicolare un vaccino veterinario orale ed avente la seguente composizione percentuale:
DESCRIZIONE COMPOSIZIONE %
farina fiore 00 56.47
premix conservanti 1.75
zucchero semolato sudzucker 2.63
trietanolammina 0.05
olio di semi di soia 29.82
farina di noci 6.50
carote essiccate in scaglie 2.50
aroma mela 0.28
TOTALE 100.00
ESEMPIO 3
Prove di appetibilità sui roditori dell’esca dell’esempio 1 e prove comparative (composizione senza componente adescante zuccherina).
Sono state eseguite prove di appetibilità su roditori tenuti in cattività in recinti, in gruppi distinti formati da 2-4 animali di differente età e sesso, appartenenti allo stesso gruppo sociale. Complessivamente i test sono stati effettuati su un totale 40 animali. La performance dell’esca viene determinata in base alla percentuale di assunzione, appetibilità, preferenza rispetto ad alternative, comportamento degli animali (interesse, tendenza a nascondere le esche, manipolazione). L’esca in pasta è stata suddivisa in porzioni da 30 g e messa nei recinti. I risultati hanno evidenziato una assunzione media del 90% dell’esca in pasta vegetale, presentando ottima appetibilità e buon grado di manipolazione per gli animali. L’esca in pasta vegetale è stata preferita rispetto a cibo normalmente fornito agli animali e rispetto ad altre esche, anche quando i roditori non erano particolarmente affamati. Lo standard di riferimento per la valutazione è un’esca particolarmente appetita dai roditori, preparata con carne di pollo macinata fresca. Questa esca rappresenta la linea di base a cui riferire i dati relativi alle altre esche (Tabella 1). L’Esca 2 è un’esca solida costituita da aggregati di cereali misti compressi, l’Esca 3 è un’esca simile all’Esca 2 ma di consistenza più dura, l’Esca 4 è un’esca di consistenza leggermente gommosa a base di adescanti vegetali (noci tritate) aggregate con matrice di gelatina.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Esca vegetale per la somministrazione orale di un vaccino ad animali, caratterizzata dal fatto di essere in forma di pasta e di comprendere: un veicolo fisiologicamente accettabile ed appetibile per un animale comprendente una farina di origine vegetale a base di amido miscelata o impastata con un olio di origine vegetale; una componente adescante dispersa nel veicolo fisiologicamente accettabile, comprendente una sostanza adescante specie-specifica nei riguardi di un animale target.
  2. 2. Esca secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere ulteriormente un vaccino veterinario per la somministrazione orale ad un mammifero.
  3. 3. Esca secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta componente adescante dispersa nel veicolo fisiologicamente accettabile comprende una sostanza adescante specie specifica scelta dal gruppo comprendente: zucchero, farina vegetale a base di legumi e/o cereali; farina e/o olio derivanti da frutta secca a guscio; sale alimentare; esaltatore di sapidità, derivato di soia; aromatizzanti di estrazione da matrici di origine vegetale o di sintesi, estratti e/o parti di piante, alghe, funghi; e loro miscele; aromatizzanti speziati olio vegetale estratto da semi di kiwi; vegetali, frutta, e loro miscele.
  4. 4. Esca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, caratterizzata dal fatto che la componente adescante dispersa nel veicolo comprende un disaccaride, preferibilmente saccarosio.
  5. 5. Esca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, caratterizzata dal fatto che detta farina di origine vegetale a base di amido è una farina scelta dal gruppo comprendente farina di frumento di grano duro, farina di frumento di grano tenero, farina integrale, farine di tuberi, di patate o fecola, farina di cereali, mais, segale, riso, amaranto, castagne, legumi, ceci, piselli, fagioli, farine vegetali di estrazione, farina di soia, orzo, avena, farro, kamut, quinoa, di frutta a guscio, di noci, di nocciole e loro miscele.
  6. 6. Esca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 -5, caratterizzata dal fatto che detto olio di origine vegetale è un olio scelto dal gruppo comprendente olio di arachide, colza, soia, sesamo, girasole, mais, di palma, di paimisti, cocco, semi vari, oliva, germe di grano, lino, ricino, nocciola, riso, canapa, canola, noce, nocciola, mandorla, semi di albicocca, argan, macadamia, cartamo, cotone, vinaccioli, tè e loro miscele.
  7. 7. Esca secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-6, caratterizzata dal fatto di comprendere ulteriormente una o più delle seguenti sostanze: - ingredienti solidi erodibili, - antiossidanti, - conservanti, - regolatori del pH, - aromatizzanti e loro miscele.
  8. 8. Esca secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzata dal fatto di essere formulata per adescare un una specie selvatica di mammifero e di comprendere i seguenti ingredienti: farina 00 paraossibenzoato di propile e/o di metile saccarosio trietanolammina olio di semi di soia fecola di patate, aroma vaniglia.
  9. 9. Esca secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto vaccino veterinario per la somministrazione orale è un vaccino contro la tubercolosi.
  10. 10. Uso di un'esca secondo una qualsiasi delie rivendicazioni 1-9 per veicolare un vaccino veterinario per la somministrazione orale ad un animale target, preferibilmente scelto tra gli ordini dei roditori, carnivori, insettivori, mustelidi, marsupiali, monotremi.
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