ITMI20082081A1 - Dispositivo per accelerare la guarigione di un arto fratturato - Google Patents

Dispositivo per accelerare la guarigione di un arto fratturato

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ITMI20082081A1
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    • A61F5/01Orthopaedic devices, e.g. splints, casts or braces
    • A61F5/04Devices for stretching or reducing fractured limbs; Devices for distractions; Splints
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61HPHYSICAL THERAPY APPARATUS, e.g. DEVICES FOR LOCATING OR STIMULATING REFLEX POINTS IN THE BODY; ARTIFICIAL RESPIRATION; MASSAGE; BATHING DEVICES FOR SPECIAL THERAPEUTIC OR HYGIENIC PURPOSES OR SPECIFIC PARTS OF THE BODY
    • A61H1/00Apparatus for passive exercising; Vibrating apparatus; Chiropractic devices, e.g. body impacting devices, external devices for briefly extending or aligning unbroken bones
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Description

DISPOSITIVO PER ACCELERARE LA GUARIGIONE DI UN ARTO
FRATTURATO
------
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per accelerare il processo di guarigione di un arto fratturato.
Con il termine “frattura ossea†in medicina si intende la soluzione di continuità, ovvero una rottura, di almeno un osso che compone la struttura scheletrica. Tali fratture possono essere classificate in vario modo e principalmente si dividono in fratture chiuse, aperte o esposte, multiple o semplici.
Nelle fratture chiuse la pelle che circonda l’osso fratturato non presenta lacerazioni e non si riscontrano monconi ossei sporgenti, differentemente accade nel caso di fratture aperte o esposte ove sono presenti lacerazioni cutanee dalla quali sporgono monconi ossei.
Tali ultime fratture comportano un elevato rischio di infezione e richiedono anche un trattamento antibiotico oltre a quello medico-chirurgico.
Le fratture semplici, la cui diagnosi avviene generalmente effettuata per mezzo dei raggi x, sono caratterizzate dalla rottura dell'osso lungo una linea la quale provoca la divisione dell'osso in due parti, dette monconi.
Nella frattura multipla si riscontrano invece più rotture dell'osso ad individuare diversi monconi ossei. Un'ulteriore classificazione delle fratture può riguardare il posizionamento che assumono i due monconi successivamente alla frattura rispetto all'asse comune che li univa originariamente.
In particolare una frattura si dice composta se presenta i due monconi allineati, alternativamente, quando ciò non avviene, la frattura viene detta scomposta.
In tale secondo caso il trattamento effettuato da parte del medico ortopedico richiede necessariamente una manipolazione per la “riduzione†della frattura, ovvero l’allineamento dei monconi, che in alcuni casi avviene per mezzo di un intervento chirurgico o dispositivi di trazione dell’arto fratturato.
Dopo che l'ortopedico, valendosi del supporto del radiologo, ha eseguito le eventuali manovre di riduzione della frattura, provvede ad immobilizzare la parte interessata dal trattamento per mezzo di un'ingessatura o dell'applicazione di un tutore rigido, o ancora attraverso un intervento chirurgico con l’impianto di mezzi di sintesi.
In particolare tali operazioni, che hanno lo scopo di mantenere i due monconi ossei allineati, rendono possibile nel tempo la formazione del così detto “callo osseo†il quale ripristina in maniera naturale la continuità dalla struttura ossea fratturata riportando l'osso stesso alla funzionalità originaria.
Tale callo osseo non à ̈ altro che una ri-formazione, grazie all'azione della membrana del periostio (o anche dall’endostio) e delle varie fibre che compongono il tessuto osseo stesso, di un tessuto osseo sano che, sia per le fratture scomposte che composte, unisce i due monconi allineati.
Condizione necessaria affinché tale unione dei due monconi ossei avvenga nel modo corretto, ovvero per garantire la corretta formazione del callo osseo, à ̈ che le estremità fratturate dei suddetti due monconi ossei siano fra loro mantenuti ad una particolare reciproca distanza.
Svantaggiosamente le tecniche oggi utilizzate per disporre e mantenere i due monconi ossei nella reciproca posizione di prossimità sopra indicata, quali l'ingessatura, l'applicazione di un tutore rigido o gli interventi chirurgici, non sempre portano i risultati sperati lasciando i due monconi ossei eccessivamente fra loro distanziati.
Conseguenza di tale inconveniente à ̈ il protrarsi della convalescenza del paziente per lunghi periodi senza la certezza di un completo ripristino della funzionalità originaria dell’arto fratturato.
Appare chiaro inoltre quanto tale convalescenza prolungata sia estremamente svantaggiosa poiché obbliga il paziente ad un ulteriore periodo di immobilità e di inattività.
A questo punto un’ulteriore puntualizzazione sul processo di guarigione dell’osso; una delle leggi che ne regolano l’evoluzione à ̈ quella di Wolff, che stabilisce che l’osso viene deposto quando viene sottoposto ad un carico. Bisogna poi sottolineare come l’osso fratturato tolleri molto meglio il carico assiale che non le forze di taglio o di torsione. Anche il carico comunque deve essere limitato e comunque controllato, soprattutto nei primi tempi del processo di guarigione.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo per accelerare il processo di guarigione di un arto fratturato in grado di risolvere gli inconvenienti sopra citati della tecnica nota in una maniera estremamente semplice, economica e particolarmente funzionale.
Altro scopo à ̈ quello di realizzare un dispositivo per accelerare il processo di guarigione di un arto fratturato in grado di applicare un carico assiale controllato su un arto fratturato.
Altro scopo à ̈ quello di realizzare un dispositivo per accelerare il processo di guarigione di un arto fratturato in cui il carico sia sempre applicabile ai corretti segmenti ossei e sia controllato in modo tale da impedire al paziente di poter eccedere nell’applicazione della forza e/o applicare una forza non sufficiente.
Altro scopo à ̈ quello di realizzare un dispositivo in grado di ridurre i periodi di convalescenza del paziente legati ad una frattura ossea e di applicare un carico corretto ai monconi in modo tale da accelerarne la naturale unione tramite la formazione del callo osseo.
Questi scopi secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando un dispositivo per accelerare il processo di guarigione di un arto fratturato come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate dalle rivendicazioni successive.
Le caratteristiche ed i vantaggi di un dispositivo per accelerare la guarigione di un arto fratturato secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 mostra una vista prospettica schematica di un esempio realizzativo di un dispositivo per accelerare la guarigione di un arto fratturato secondo la presente invenzione.
Con riferimento alla figura, viene mostrato con 10 un dispositivo per accelerare la guarigione di un arto fratturato.
Tale dispositivo 10 comprende una struttura di base 12 alla quale 12 sono associati un supporto di ricezione 11 di una porzione intermedia dell’arto, ovvero la porzione a monte della frattura quale ad esempio il gomito o il ginocchio rispettivamente per gli arti superiori e inferiori, ed un dispositivo di applicazione di una forza controllata 13 verso il supporto di ricezione 11 agente su una porzione terminale dell’arto, ovvero la porzione a valle della frattura quale ad esempio la mano o il piede rispettivamente per gli arti superiori e inferiori.
Il supporto di ricezione 11 potrà variare ed essere opportunamente sagomato a seconda che il segmento da trattare sia la gamba o l’avambraccio, o alternativamente la coscia o il braccio.
Secondo quanto sopra à ̈ chiaro come il dispositivo funzioni e come provveda ad immobilizzare i due monconi ossei interessati dalla frattura in una posizione reciproca allineata nonché ad avvicinarli in modo tale da accelerare la formazione del callo osseo e quindi ridurre i periodi la convalescenza del paziente.
Infatti la cooperazione del supporto di ricezione 11 con il dispositivo di applicazione di una forza controllata 13 provvede a immobilizzare i due monconi ossei interessati dalla frattura in una posizione reciproca allineata imposta dall'ortopedico.
Inoltre, a partire da tale posizione, il dispositivo di applicazione di una forza controllata 13 provvede, tramite appunto l’applicazione di una forza di compressione fra le zone ossee di monte e di valle rispetto alla frattura, ad avvicinare le due estremità fratturate dei monconi ossei in modo tale da facilitare la formazione del callo osseo e quindi ridurre i periodi la convalescenza del paziente.
Per garantire il fatto che il dispositivo 10 sia utilizzabile da persone anche con corporatura differente, ad esempio di diversa statura, si prevede che il dispositivo di applicazione di una forza controllata 13 sia del tipo regolabile in posizione rispetto alla base 12 a modificare a piacere la distanza fra il supporto di ricezione 11 e il dispositivo di applicazione di una forza controllata 13 stessa.
Secondo realizzazioni alternative il supporto di ricezione 11 della porzione intermedia dell’arto può essere un supporto di mantenimento in sospensione dell’arto oppure un sostegno di appoggio dell’arto medesimo alla struttura di base 12.
Naturalmente, associato al supporto di ricezione 11 si possono prevedere mezzi di fissaggio dell’arto nonché mezzi di regolazione della posizione del supporto di ricezione 11 stesso.
Come detto, il dispositivo di applicazione di una forza controllata 13 provvede, tramite appunto l’applicazione di una forza di compressione fra le zone ossee di monte e di valle rispetto alla frattura, ad avvicinare le due estremità fratturate dei monconi ossei in modo tale da facilitare la formazione del callo osseo e quindi ridurre i periodi la convalescenza del paziente.
In particolare tale forza à ̈ detta “controllata†in quanto può essere costante o variabile nel tempo a seconda delle esigenze e comunque avere valori impostabili dall’utente.
Per garantire quanto sopra il dispositivo 10 comprende appositi mezzi di controllo del dispositivo di applicazione di una forza 13 quali un display 18 di controllo e regolazione in cui il display 18 Ã ̈ connesso ad una centralina la quale comanda un attuatore associato al dispositivo di applicazione di una forza controllata 13.
Preferibilmente il dispositivo di applicazione di una forza controllata 13 comprende almeno una porzione inferiore 14, associata alla base 12 e regolabile in posizione all’interno di almeno una relativa guida 15 ricavata nella base 12 stessa, ed una porzione superiore di accoppiamento 16 con la porzione terminale dell’arto a valle della frattura.
Tale porzione inferiore 14 può essere movimentata manualmente all’interno dell’almeno una relativa guida 15 della base 12 oppure in modo automatico tramite opportuni mezzi di movimentazione automatici comandabili dal suddetto display 18.
Secondo quanto sopra, la porzione superiore di accoppiamento 16, che può comprendere mezzi di trattenimento 17 della porzione terminale dell’arto a valle della frattura, provvede ad applicare all’osso fratturato una forza al fine di realizzare una compressore fra le zone ossee di monte e di valle rispetto alla frattura.
Risulta del tutto agevole comprendere quale sia il funzionamento del dispositivo oggetto dell’invenzione. Come descritto il dispositivo 10 comprende una struttura di base 12 alla quale sono associati un supporto di ricezione 11 di una porzione intermedia dell’arto a monte della frattura ed un dispositivo di applicazione di una forza controllata 13 verso il supporto di ricezione 11 agente su una porzione terminale dell’arto a valle della frattura.
Per procedere all’utilizzo del suddetto dispositivo 10 à ̈ unicamente necessario disporre l’arto fratturato fra il supporto di ricezione 11 ed il dispositivo di applicazione di una forza controllata 13, i quali collaborano ad immobilizzare i due monconi ossei interessati dalla frattura in una posizione reciproca allineata imposta dall'ortopedico, ed attivare il dispositivo di applicazione di una forza controllata 13.
A questo punto il dispositivo di applicazione di una forza controllata 13 provvederà, tramite l’applicazione di una forza di compressione fra le zone ossee di monte e di valle rispetto alla frattura, ad avvicinare le due estremità fratturate dei monconi ossei del quantitativo richiesto.
Si à ̈ così visto che un dispositivo per accelerare la guarigione di un arto fratturato secondo la presente invenzione realizza gli scopi in precedenza evidenziati.
Infatti il dispositivo per accelerare la guarigione di un arto fratturato secondo la presente invenzione provvede ad immobilizzare i due monconi ossei interessati dalla frattura in una posizione reciproca tale da accelerare la formazione del callo osseo e quindi ridurre i periodi la convalescenza del paziente. Il dispositivo per accelerare la guarigione di un arto fratturato della presente invenzione così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le loro dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (10) per accelerare la guarigione di un arto fratturato comprendente una struttura di base (12) alla quale sono associati un supporto di ricezione (11) di una porzione intermedia di detto arto a monte di detta frattura ed un dispositivo di applicazione di una forza controllata (13) verso detto supporto di ricezione (11) ad una porzione terminale di detto arto a valle di detta frattura, detto arto essendo mantenuto fermo fra detto supporto di ricezione (11) e detto dispositivo di applicazione di una forza controllata (13), detto dispositivo di applicazione di una forza controllata (13) essendo regolabile in posizione rispetto a detta base (12).
  2. 2) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto supporto di ricezione (11) di una porzione intermedia di detto arto à ̈ un supporto di mantenimento di detto arto in sospensione.
  3. 3) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di controllo di detto dispositivo di applicazione di una forza.
  4. 4) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo di detto dispositivo di applicazione di una forza comprendono un display (18) di controllo e regolazione di detta forza, detto display (18) essendo connesso ad una centralina di comando di attuatore, detto attuatore essendo associato a detto dispositivo di applicazione di una forza controllata (13).
  5. 5) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di applicazione di una forza controllata (13) comprende almeno una porzione di base (14) associata a detta base (12) regolabile in posizione all’interno di almeno una relativa guida (15) di detta base (12).
  6. 6) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di movimentazione automatico di detta almeno una porzione di base (14) all’interno di detta almeno una relativa guida (15) di detta base (12).
  7. 7) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di applicazione di una forza controllata (13) comprende una porzione di accoppiamento (16) con detta porzione terminale di detto arto a valle di detta frattura.
  8. 8) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che detta porzione di accoppiamento (16) comprende mezzi di trattenimento (17) di detta porzione terminale di detto arto a valle di detta frattura.
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