ITMI20081201A1 - Olio contenente idrossitirosolo ed altri biofenoli ad attivita' nutrizionale preventiva benefica - Google Patents

Olio contenente idrossitirosolo ed altri biofenoli ad attivita' nutrizionale preventiva benefica Download PDF

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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“OLIO CONTENENTE IDROSSITIROSOLO ED ALTRI BIOFENOLI AD ATTIVITA' NUTRIZIONALE PREVENTIVA BENEFICA”
La presente invenzione si riferisce a un olio contenente come componente addizionale l’idrossitirosolo ed altri biofenoli. Il termine olio si riferisce sia all'olio di oliva ricavato dalla spremitura dei frutti dell'olivo (Olea europaea) che a tutti i grassi che si trovano allo stato liquido a temperatura ambiente.
STATO DELLA TECNICA
La dieta mediterranea ha una dimostrata capacità di prevenire le malattie dell’apparato cardiocircolatorio (infarto cardiaco e trombosi) e, quasi certamente, altre malattie. A richiamare l’attenzione su questo regime alimentare è stato un nutrizionista statunitense, Ancel Keys, che negli anni ’50, avendo notato una bassissima incidenza di malattie delle coronarie presso le popolazioni della Campania e dell’isola di Creta, nonostante l’elevato consumo di olio d’oliva, avanzò l’ipotesi che ciò fosse da attribuire al tipo di alimentazione caratteristico di quell’area geografica. In seguito a questa osservazione prese l’avvio il famoso Seven Countries Study (pubblicato nel libro “Eat well and stay well, the Mediterranean way”) basato sul confronto dei regimi alimentari di 12.000 persone, di età compresa tra 40 e 59 anni, sparse in sette Paesi di tre continenti (Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia). I risultati mettono in evidenza che la mortalità per cardiopatia ischemica (infarto) è molto più bassa presso le popolazioni mediterranee rispetto a Paesi, come la Finlandia, dove la dieta è ricca di grassi saturi. Pur nella differenza nel modo di alimentarsi, le popolazioni che vivono nel bacino del Mediterraneo hanno in comune l’impiego di alimenti quali pasta, verdure, frutta, pesce, erbe aromatiche ma soprattutto olio d’oliva (prodotto quasi esclusivamente nel bacino mediterraneo). Gli effetti favorevoli della dieta in questione sulla salute sono, principalmente, un più basso rischio di contrarre malattie delle coronarie, un diminuito rischio di andare incontro al cancro del colon, della mammella e del polmone, un aumento della durata di vita, un migliore controllo del livello dei trigliceridi nel sangue e, secondo recenti ricerche, un decorso meno grave delle malattie autoimmuni e dell’artrite reumatoide. I suddetti effetti sono da attribuire, alla luce delle attuali conoscenze, a vari componenti presenti nei cibi tradizionalmente impiegati nella dieta mediterranea, e cioè gli acidi grassi monoinsaturi (in particolare l’acido oleico), gli antiossidanti e le fibre. Gli acidi grassi monoinsaturi sono contenuti in elevata quantità nell’olio extravergine di oliva. Per capire quanto siano utili gli acidi grassi monoinsaturi per mantenersi in buona salute basti pensare che un alimento naturale, quale è il latte materno, è ricco di grassi, la cui composizione è simile a quella dell’olio d’oliva. Questo, assunto nelle dovute quantità, diminuisce i livelli di LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo) mentre aumenta o lascia invariato il livello di HDL (cosiddetto colesterolo buono). La pericolosità delle LDL risiede nella loro capacità di innescare, se ossidate dai radicali liberi, un meccanismo che conduce alla progressiva occlusione delle coronarie e al conseguente infarto. Gli antiossidanti, largamente diffusi in tutto il mondo vegetale, sono sostanze prodotte dalle piante a difesa delle loro stesse strutture. Gli antiossidanti presenti nell’olio d’oliva, ad esempio, proteggono l’olio contro le ossidazioni, evitando così il suo irrancidimento. Gli antiossidanti assunti con l’olio esplicano nel nostro organismo le stesse azioni protettive esplicate nelle piante. In particolare essi si oppongono alle ossidazioni prodotte dai cosiddetti radicali liberi, un sottoprodotto delle reazioni chimiche che avvengono nell’organismo. Di per se i radicali liberi non sono nocivi (rappresentano, ad esempio, una difesa naturale contro le infezioni) ma se vengono prodotti in eccesso risultano dannosi, infatti l’ossidazione delle LDL, prodotta dai radicali liberi, è la prima tappa del percorso che conduce alla occlusione delle coronarie (e non solo di queste). Gli antiossidanti contenuti nell’olio d’oliva più noti sono l’idrossitirosolo e l’oleuropeina e appartenenti alla classe dei fenoli.
Il 3,4-diidrossifeniletanolo o idrossitirosolo (d’ora in avanti indicato, per brevità, con la sigla HT) è un polifenolo dotato di preziosa attività biologica, come dimostrato in numerose pubblicazioni [1] [2] [3] [4]. In particolare è stato dimostrato che HT:
- contrasta efficacemente gli effetti citotossici delle specie reattive ossidate nei sistemi in cellulari umani [5] [6];
- permea le membrane cellulari tramite un meccanismo passivo [7]; - a concentrazioni di 2 g/kg di peso corporeo non induce fenomeni di tossicità né evidenti alterazioni degli organi interni nei mammiferi (studi proprietari non pubblicati);
- ritarda l’ossidazione delle Lipoproteine a Bassa Densità (LDL), uno dei principali meccanismi alla base dei processi ateroscletorici [4].
È stato dimostrato che l’idrossitirosolo è uno tra i più attivi antiossidanti attualmente noti [6].
Grazie alla sua doppia natura idrofila e lipofila, HT viene immagazzinato nelle membrane cellulari dove svolge un’azione protettiva dai danni ossidativi indotti dai radicali liberi.
È stato dimostrato che HT protegge monostrati di cellule epiteliali dai danni provocati dall’iperossidazione, che consistono in una riduzione della vitalità cellulare e un aumento abnorme della permeabilità della membrana, con conseguente infiammazione e ossidazione degli acidi poliinsaturi delle membrane cellulari.
Le conseguenze, dirette o mediate, dell’effetto di protezione dai radicali liberi sono la riduzione delle malattie cardiovascolari (in particolare quelle connesse all’aterosclerosi) grazie alla prevenzione dell’ossidazione delle LDL e alla proliferazione del colesterolo, delle malattie infiammatorie, dell’invecchiamento, della degenerazione cellulare e dell’angiogenesi con conseguenti neoplasie, delle infezioni microbiche e delle condizioni diabetiche.
Si è inoltre evidenziato (Manna [6]) come HT svolga la sua azione protettiva anche a concentrazioni in vitro estremamente ridotte (0.75 µg/ml).
Un procedimento per la preparazione di idrossitirosolo a elevata purezza e adatto per l’uso come ingrediente da utilizzare in campo farmaceutico, alimentare e cosmetico è descritto, per esempio, in EP 1623960.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Un oggetto della presente invenzione è fornire un olio vegetale alimentare che comprende l’HT come componente benefico aggiuntivo, così da fornire un prodotto alimentare sano e naturale con addizionali caratteristiche salutari e benefiche, in particolare in grado di fornire una prevenzione nutrizionale dei danni derivanti da stress ossidativo, infiammazione, processi angiogenetici, ipercolesterolemia e processi aterosclerotici, processi tumorali oltre a un generale effetto di prevenzione nutrizionale dell’invecchiamento.
L’olio vegetale alimentare è preferibilmente olio di oliva, in particolare olio extra-vergine di oliva. L’HT viene aggiunto secondo l’invenzione all’olio di oliva, contenente già di per se percentuali di idrossitirosolo variabili da 0.005 a 0.8% in peso, in quantità tali da raggiungere un contenuto di HT superiore ai valori massimi riscontrabili negli oli di oliva naturalmente disponibili. L’olio di oliva dell’invenzione, caratterizzato dall’aggiunta allo stesso olio di HT o frazioni che lo contengono, conterrà pertanto HT in percentuali in peso comprese tra lo 0.85 e il 10%, preferibilmente tra 0.9 e 5%, più preferibilmente tra l’1 e il 2%.
L’olio di oliva arricchito di HT, oggetto dell’invenzione mantiene le tipiche caratteristiche organolettiche dell’olio di oliva tradizionale come percepite dal consumatore, presentando al tempo stesso una aumentata azione antiossidante.
Un altro oggetto della presente invenzione è l’uso dell’olio addizionato di HT per migliorare la resistenza dell’organismo nei confronti dello stress ossidativo, dell’infiammazione, processi angiogenetici, ipercolesterolemia e processi aterosclerotici, processi tumorali e un generale effetto di prevenzione nutrizionale dell’invecchiamento.
L’olio dell’ invenzione potrà eventualmente contenere altri componenti scelti tra quelli tipicamente contenuti nella drupa dell’ulivo, per esempio, oleorupeina, acido gallico, acido triidrossibenzoico, acido caffeico, ecc.
L’aggiunta di HT, nell’olio extra vergine di oliva, si somma alla quantità basale di polifenoli naturalmente contenuta nell’alimento, che mediamente è nell’intervallo 50–800 mg/kg [33, 34] e contribuisce ad abbassare la quantità iniziale del numero di perossidi e a contenerla nel tempo. Ciò permette di controllare anche l’acidità dell’olio nel tempo (vedi esempi di seguito riportati).
Simili considerazioni possono essere fatte per altri oli vegetali a cui venga aggiunto HT.
L’olio dell’invenzione è caratterizzato dal mantenimento di proprietà organolettiche, caratteristiche chimico-fisiche, contenuto in HT ed altri polifenoli e, sorprendentemente, da una stabilità per almeno 30 mesi. Si noti che gli oli vegetali normalmente commercializzati hanno una scadenza non superiore a 12-18 mesi.
Di seguito vengono riportati alcuni esempi di olio secondo l’invenzione, contenente idrossitirosolo in aggiunta ad altri biofenoli ed eventualmente altri componenti salutari.
Esempio 1
Preparazione di un olio extravergine di oliva arricchito allo 0,1% (p/p) con Idrossitirosolo di purezza superiore al 90%.
È stato utilizzato olio di oliva extra vergine di oliva commerciale. L’acidità (come acido oleico) ed il numero di perossidi sono stati controllati, inoltre è stato controllato il profilo dei componenti polari minori per valutare la loro quantità basale prima di addizionare all’olio i componenti biofenolici.
I metodi utilizzati sono quelli riportati dal Regolamento (CEE) n. 2568/91 della Commissione dell'11 luglio 1991 relativo alle caratteristiche degli oli d'oliva e degli oli di sansa d'oliva nonché ai metodi ad essi attinenti in “Allegato II” per la “Determinazione dell'acidità” ed in “Allegato III” per la “Determinazione del numero di perossidi”. Il profilo dei CMP è stato sviluppato e messo a punto per definire e quantificare il profilo dei suddetti composti fenolici.
Per un kg di olio sono stati aggiunti 1.077 g di Idrossitirosolo prelevando 8 ml di una soluzione etanolica (purezza in HT > 95%) a 135 mg/ml di HT. Il componente era stato prodotto secondo il metodo descritto in EP 1623960. La dose efficace era stata calcolata per un uomo di 70 kg di peso corporeo basandosi sullo studio di Visioli F. et al. [15]. Quindi, per ogni cucchiaio da tavola (13 g) vengono assunti circa 14 mg di HT.
Le preparazioni sono state ripartite in aliquote ciascuna in contenitori di vetro scuro alimentare da 30 ml con chiusura a ghiera metallica; una parte è stata lasciata a temperatura ambiente ed un’altra è stata posta in camera climatica a 30°C ± 2°C, 60%RH ± 5%RH [32]. I preparati sono stati seguiti per 24 mesi ed i risultati delle determinazioni sono qui di seguito riportati:
Come si vede dal grafico in figura 1, il formulato a base di olio extravergine di oliva addizionato di Idrossitirosolo mantiene più a lungo la quantità in polifenoli rispetto allo stesso olio tal quale. Inoltre la presenza di un maggior contenuto in Idrossitirosolo meglio preserva l’olio dalla formazione di perossidi e mantiene bassa l’acidità (grafici in figura 2 e 3).
Esempio 2
Preparazione di un olio di mais arricchito di una miscela polifenolica allo 0,1% (p/p) con Idrossitirosolo di purezza superiore al 90%.
È stato utilizzato olio di mais commerciale. L’acidità (come acido oleico) ed il numero di perossidi sono stati controllati, inoltre è stata verificata la non determinabilità di componenti polari minori prima di addizionare all’olio i componenti biofenolici.
I metodi utilizzati sono quelli riportati nell’Esempio precedente. Per un kg di olio sono stati aggiunti circa 2.50 g di una miscela polifenolica arricchita in Idrossitirosolo, prodotto ottenuto da acque di vegetazione della lavorazione delle olive, e contenente Idrossitirosolo alla concentrazione di 2,52 g/l e Tirosolo al concentrazione di 1,52 g/l. Il componente era stato prodotto secondo il metodo descritto in EP 1623960. Si riporta di seguito la composizione percentuale sul secco dei componenti.
Composizione percentuale s.s. :
Idrossitirosolo 44,6 ± 1,1
Tirosolo 11,4 ± 0,6
Acido Triidrossibenzoico 16,7 ± 1,1
Acido Caffeico 4,4 ± 1,1
Acido Omovanillico 5,3 ± 1,8
Catecolo 5,1 ± 0,7
Metilgallato 1,3 ± 0,2
Acido idrossicinnamico 1,9 ± 0,4
Veratrolo 0,9 ± 0,2
La miscela era stata prodotta secondo il metodo descritto in EP 1623960 in modo da ottenere una concentrazione di 0,1% in Idrossitirosolo. La preparazione è stata ripartita in aliquote ciascuna in contenitore di vetro scuro alimentare da 30 ml con chiusura a ghiera metallica; una parte è stata lasciata a temperatura ambiente ed un’altra è stata posta in camera climatica a 30°C ± 2°C, 60%RH ± 5%RH [32]. I preparati sono stati seguiti per 12 mesi ed i risultati delle determinazioni sono qui di seguito riportati:
Tabella
Tempo (mesi) 0 1 3 12
Titolo HT (%p/p) 0.101 0.097 0.095 0.087
Decadimento (∆%) 0.00 3.96 5.94 13.86 BIBLIOGRAFIA
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Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Olio vegetale alimentare addizionato di idrossitirosolo.
  2. 2. Olio secondo la rivendicazione 1, in cui l’olio vegetale è olio di oliva.
  3. 3. Olio secondo la rivendicazione 2, contenente idrossitirosolo in quantità percentuali varianti dall'0.85 al 10% in peso.
  4. 4. Olio secondo la rivendicazione 1, 2 o 3 comprendente inoltre altri biofenoli.
  5. 5. Olio secondo la rivendicazione 4, in cui gli altri biofenoli sono presenti in quantità percentuali varianti dal 10 allo 0.0001%, preferibilmente varianti dall'1 allo 0.1% in peso.
  6. 6. Uso di un olio delle rivendicazioni 1-5 per la preparazione di composizioni alimentari, nutrizionali o dietetiche per migliorare la resistenza dell’organismo nei confronti dello stress ossidativo, dell’infiammazione, dei processi angiogenetici, dell'ipercolesterolemia, dei processi aterosclerotici, dei processi tumorali e per la prevenzione dell’invecchiamento. Milano, 30 giugno 2008
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