ITMI20080628A1 - Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, particolarmente per il trattamento del tessuto adiposo. - Google Patents

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ITMI20080628A1
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Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
"DISPOSITIVO AD ULTRASUONI PERFEZIONATO, PARTICO-LARMENTE PER IL TRATTAMENTO DEL TESSUTO ADIPO-SO"
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, particolarmente per il trattamento del tessuto adiposo.
Come è noto, la cavitazione è un fenomeno consistente nella formazione di zone di vapore all'interno di un liquido che successivamente implodono.
Ciò avviene a causa dell’abbassamento locale di pressione ad un valore inferiore alla tensione di vapore del liquido stesso che subisce un cambiamento di fase a gas, formando cavità contenenti vapore.
La cavità contente vapore resiste finché non esce dalla zona di bassa pressione idrostatica: appena ritorna in una zona del fluido pressione idrostatica e la “bolla” da cavitazione implode immediatamente liberando energia.
Nella cavitazione ad ultrasuoni, le vibrazioni ultrasoniche generano nel liquido onde che, alternando una fase o di compressione ed una fase successiva di decompressione, producono una fortissima turbolenza con conseguente formazione di bolle di cavitazione le quali quando implodono sviluppano una forte pressione.
Maggiore è l’azione di compressione e decompressione e più potente è l’energia che si svilupperà.
È noto utilizzare il fenomeno della cavitazione ad ultrasuoni nella medicina estetica per la riduzione e rimodellazione del tessuto adiposo.
L'adipocita è l’unità morfo-funzionale del tessuto adiposo. Gli adipociti hanno la capacità di contenere quantità variabili di grasso e si trovano spesso a formare ammassi, divisi in lobuli da sepimenti connettivali in cui si trovano i vasi sanguigni.
La cavitazione permette la riduzione controllata delle adiposità in eccesso e deH’inestetismo della cellulite attraverso un trattamento non invasivo, breve e sicuro.
L’onda d’urto provocata dall’implosione della "bolla" nel tessuto adiposo favorisce il drenaggio dei liquidi e la liberazione degli acidi grassi da parte della cellula, con una riduzione visibile del volume in eccesso.
Il fenomeno ha un effetto meccanico ed uno termico.
tessuti attraversati dagli ultrasuoni, mentre l'effetto termico è la diretta conseguenza dell’effetto meccanico, in quanto il calore è generato dalla vibrazione, urto e frizione delle strutture cellulari e intracellulari che compongono i tessuti attraversati dagli ultrasuoni.
Tale aumento di temperatura è sia superficiale sia in profondità ed è molto rapido.
L’effetto meccanico generato dagli ultrasuoni e dalla successiva implosione delle "bolle" cavitazionali potrebbe rilasciare una energia sufficiente a causare una necrosi termica della popolazione cellulare locale.
Il possibile riscaldamento del manipolo ad ultrasuoni, determinato da un lungo e continuo utilizzo, invece potrebbe generare una ustione superficiale della pelle.
Compito del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo ad ultrasuoni perfezionato in grado di risolvere i problemi citati della tecnica nota.
Nell’ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo in cui non sia possibile l’innalzamento della temperatura del manipolo e delle relative parti ad esso collegate, per evitare una ustione superficiale della pelle, e che non possa essere tenuto fermo in un unico punto onde evitare la possibile necrosi del tessuto.
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo che, per le sue peculiari caratteristiche realizzative, sia in grado di assicurare le più ampie garanzie di affidabilità e di sicurez za nell'uso.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire un dispositivo che risulti facilmente realizzabile e che inoltre sia competitivo, da un punto di vista economico.
Questo ed altri scopi, che meglio appariranno evidenziati in seguito, sono raggiunti da un dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, particolarmente per il trattamento del tessuto adiposo, caratterizzato dal fatto di comprendere un'apparecchiatura di controllo, la quale, collegata ad una CPU con un software adeguato, non permette l’innalzamento della temperatura del manipolo e delle relative parti ad esso collegate, per evitare una ustione superficiale della pelle, e non permette di tenere fermo l'emettitore in un unico punto, evitando la possibile necrosi del tessuto.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'oggetto del presente trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nei disegni allegati, in cui:
la figura 1 è una vista prospettica del dispositivo secondo l’invenzione;
la figura 2 è una vista in sezione del dispositivo;
la figura 3 è uno schema a blocchi dell’apparecchiatura di controllo del dispositivo secondo l’invenzione;
la figura 4 è uno schema a blocchi dell’emettitore;
la figura 5 è uno schema elettrico dell’emettitore.
Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, il dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo l'invenzione, indicato globalmente con il numero di riferimento 1 , comprende un manipolo costituito da un corpo scatolare preferibilmente composto da due semigusci, indicati con i numeri di riferimento 2 e 3.
Nel semiguscio inferiore 3 è alloggiato un trasduttore ultrasonico 4 associato ad una parte vibrante 5 che risulta in contatto con il corpo.
La parte vibrante 5 è vantaggiosamente costituita da una placca in contatto con la pelle che oscilla alla stessa frequenza del trasduttore ultrasonoro.
Secondo la presente invenzione, il dispositivo comprende una elettronica di controllo la quale, collegata ad una CPU con un software adeguato, non permette l’innalzamento della temperatura del manipolo e delle relative parti ad esso collegate, per evitare una ustione superficiale della pelle, e non permette di tenere fermo l'emettitore in un unico punto evitando la possibile necrosi del tessuto.
Il dispositivo funziona preferibilmente nella gamma di frequenza tra i 22Khz e i 150Khz ed è atto a generare un effetto cavitazione all’interno di tessuti cellulari.
Il dispositivo secondo l’invenzione comprende, oltre al trasduttore ultrasonico 4, un sensore di accelerazione 6 (o circuiti simili ad esso riconducibile e/o che svolga la medesima funzione) che permette di rilevare lo spostamento dell’emettitore, ed un sensore di temperatura 7 applicato sulla parte 5 in contatto con la pelle.
L’emettitore è quindi collegato all’apparecchiatura di controllo come è schematicamente illustrato nelle figure 3 e 4.
L’apparecchiatura di controllo è basata su una CPU 8 e sul relativo software/firmware operativo.
Il software, con l’ausilio della CPU 8 e dell’hardware, è in grado di discernere se il manipolo rimane posizionato più del tempo stabilito dal programma in una unica posizione e di bloccare e/o limitare l’emissione ultrasonica al fine di evitare danni cellulari e/o controindicazioni.
L’apparecchiatura è inoltre in grado di monitorare la temperatura del manipolo e di bloccare e/o limitare l’emissione ultrasonica ed avvisare l’operatore in caso in cui la stessa superasse i valori prestabiliti al fine di evitare ustioni e/o danni superficiali della pelle.
L’apparecchiatura permette inoltre di controllare ed impostare la frequenza di oscillazione del trasduttore ultrasonico per massimizzare l’efficienza dello stesso e/o selezionare la frequenza più adatta al tipo di trattamento da eseguire.
Tale funzione può essere svolta dalla CPU con l’ausilio o meno dei dati tecnici salvati all’interno di una memoria non volatile 9 contenuta nell’elettronica dell’emettitore.
La memoria non volatile assicura il salvataggio dei dati dell’emettitore ultrasonoro e/o altri dati necessari al funzionamento.
L’emettitore ultrasonico è collegato all'apparecchiatura di controllo per mezzo di cavi elettrici.
In particolare, il trasduttore ultrasonico è collegato al relativo generatore di frequenza posto all’interno dell'apparecchiatura per mezzo di due cavi schermati singolarmente e conformi all'alta tensione per evitare emissioni di radiofrequenze nell'ambiente circostante e ridurre quanto più possibile gli effetti non desiderati sull’operatore e sulla persona che si sottopone al trattamento.
L'apparecchiatura di controllo comprende inoltre una interfaccia uomo/macchina come ad esempio display, encoder, pulsanti, led, indicatori, ecc.
Si è in pratica constatato che il trovato raggiunge il compito e gli scopi prefissati.
Si è infatti realizzato un dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, in grado di evitare l’innalzamento della temperatura del manipolo e delle relative parti ad esso collegate, escludendo possibili ustioni superficiali della pelle, e che non permette di tenere fermo l'emettitore in un unico punto, evitando la possibile necrosi del tessuto.
Naturalmente i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, secondo le esigenze.

Claims (12)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, particolarmente per il trattamento del tessuto adiposo, caratterizzato dal fatto di comprendere un'apparecchiatura di controllo, la quale, collegata ad una CPU con un software adeguato, non permette l’innalzamento della temperatura del manipolo e delle relative parti ad esso collegate, per evitare una ustione superficiale della pelle, e non permette di tenere fermo l'emettitore in un unico punto, evitando la possibile necrosi del tessuto.
  2. 2. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere un manipolo costituito da un corpo scatolare preferibilmente composto da due semigusci.
  3. 3. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che nel semiguscio inferiore è alloggiato un trasduttore ultrasonico associato ad una parte vibrante che risulta in contatto con il corpo; la parte vibrante è vantaggiosamente costituita da una placca in contatto con la pelle che oscilla alla stessa frequenza del trasduttore ultrasonoro.
  4. 4. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'emettitore ultrasonico funziona preferibilmente nella gamma di frequenza tra 22Khz e i 150Khz.
  5. 5. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo una o più oltre al trasduttore ultrasonico, un sensore di accelerazione, o circuiti simili ad esso riconducibili e/o che svolga la medesima funzione, che permette di rilevare lo spostamento dell’emettitore, ed un sensore di temperatura applicato sulla parte in contatto con la pelle.
  6. 6. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'emettitore è collegato all’apparecchiatura di controllo la quale è basata su una CPU e sul relativo software/firmware operativo il quale, con l’ausilio della CPU stessa e dell’hardware, è in grado di discernere se il manipolo rimane posizionato più del tempo stabilito dal programma in una unica posizione e di bloccare e/o limitare l’emissione ultrasonica al fine di evitare danni cellulari e/o controindicazioni.
  7. 7. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'apparecchiatura è inoltre in grado di monitorare la temperatura del manipolo e di bloccare e/o limitare l’emissione ultrasonica ed avvisare l’operatore nel caso in cui la stessa superasse i valori prestabiliti al fine di evitare ustioni e/o danni superficiali della pelle.
  8. 8. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'apparecchiatura permette di controllare e di impostare la frequenza di oscillazione del trasduttore ultrasonico per massimizzare l'efficienza dello stesso e/o di selezionare la frequenza più adatta al tipo di trattamento da eseguire; tale funzione può essere svolta dalla CPU con l’ausilio o meno dei dati tecnici salvati all’interno di una memoria non volatile contenuta nell'elettronica dell’emettitore.
  9. 9. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la memoria non volatile assicura il salvataggio dei dati dell’emettitore ultrasonoro e/o altri dati necessari al funzionamento.
  10. 10. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il trasduttore ultrasonico è collegato al relativo generatore di frequenza, posto all’interno dell'apparecchiatura di controllo, per mezzo di due cavi schermati singolarmente e conformi all'alta tensione per evitare emissioni di radiofrequenze nell'ambiente circostante e ridurre quanto più possibile gli effetti non desiderati sull’operatore e sulla persona che si sottopone al trattamento.
  11. 11. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'apparecchiatura di controllo comprende inoltre una interfaccia uomo/macchina come ad esempio display, encoder, pulsanti, led, indicatori, e simili.
  12. 12. Dispositivo ad ultrasuoni perfezionato, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più caratteristiche descritte e/o illustrate.
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