ITMI20080422A1 - Dispositivo e metodo per il controllo della vegetazione - Google Patents

Description

“DISPOSITIVO E METODO PER IL CONTROLLO DELLA VEGETAZIONE”

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo e ad un metodo per il controllo della vegetazione.

Uno dei sistemi più diffusi per il controllo della vegetazione prevede l’utilizzo di diserbanti (sostanze chimiche atte a provocare la morte della pianta). Tuttavia i diserbanti risultano essere notevolmente inquinanti sia per la terra che per le falde acquifere.

Per risolvere almeno tale inconveniente ambientale sono note macchine agricole, quali ad esempio trattori, tagliaerba e simili che prevedono delle lame per tagliare la vegetazione. Questi tipi di macchine tuttavia risultano poco efficienti e non consentono un buon controllo della vegetazione.

È anche noto l’utilizzo del fuoco per bruciare la vegetazione non desiderata. Tuttavia appare evidente che tale sistema risulta essere pericoloso e diffìcile da controllare.

In ogni caso tutti i metodi della tecnica nota, non consentono un controllo ottimale della vegetazione, poiché generalmente intaccano le radici delle piante, con il risultato della morte della pianta stessa.

Scopo della presente invenzione è di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo un dispositivo ed un metodo per il controllo della vegetazione che siano pratici, rapidi, efficaci, ed efficienti.

Questo scopo è raggiunto in accordo all’invenzione con il dispositivo ed il metodo le cui caratteristiche sono elencate nelle annesse rivendicazioni indipendenti 1 e 12.

Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.

Per mettere a punto il sistema di controllo di vegetazione secondo l’invenzione, la richiedente ha eseguito studi e prove sperimentali per conoscere il comportamento della vegetazione sotto l’azione di un emettitore di un raggio infrarosso.

L'uso del calore, apportato con un sistema ad irraggiamento ad infrarossi, per il controllo della vegetazione ha soddisfatto tutti gli scopi che l’invenzione intendeva perseguire. Infatti le alte temperature provocate sulle cellule vegetali dai raggi infrarossi producono un’ebollizione dell acqua in esse contenuta con la conseguente rottura delle membrane cellulari e successivo appassimento dell'apparato epigeo. Con questa metodologia si ottiene il controllo della vegetazione e non la sua distruzione, in quanto le radici coperte dal terreno non sono interessate dall'azione del calore. Il terreno infatti è un ottimo coibente.

Le piante che assorbono i raggi infrarossi trasformano l'irraggiamento in calore al loro interno e non sulla loro superficie. Ciò permette di raggiungere elevati rendimenti nell'azione diserbante.

In seguito a tali studi la richiedente a messo a punto un dispositivo che prevede almeno un emettitore di infrarosso.

Preferibilmente viene utilizzato un emettitore di infrarosso di tipo a bruciatore a gas.

L’emettitore d'infrarosso di tipo a bruciatore a gas è un apparecchio che trasforma un’energia primaria gassosa in un’energia irraggiante diretta. Poiché l'infrarosso è direzionale e l'intensità del riscaldamento indotto in un corpo assorbente è inversamente proporzionale alla distanza del corpo stesso, è stata assunta la massima cura nell'assemblare e posizionare i vari emettitori di infrarosso al fine di ottenere i risultati prefissati.

Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita ad una sua forma di realizzazione puramente esemplificativa e quindi non limitativa, illustrata nei disegni annessi, in cui:

le Figg. 1, 2 e 3 sono tre viste in prospettiva, prese da angolazioni diverse, illustranti il dispositivo per il controllo della vegetazione secondo l’invenzione; e la Fig. 4 è uno schema a blocchi illustrante schematicamente il funzionamento del dispositivo per il controllo della vegetazione secondo l’invenzione.

Con l’ausilio delle figure, viene descritto il dispositivo per il controllo della vegetazione secondo l’invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento 1.

Il dispositivo 1 comprende un carrello 2 costituto da una struttura di supporto o telaio 3 montato su ruote 4. Il carrello 2 può essere dotato di un sistema di spinta manuale o motorizzato.

Al telaio 3 è collegata un’impugnatura 40 atta ad essere afferrata dall’ utilizzatore per manovrare manualmente il carrello 2. Inoltre il carrello 2 è provvisto di un gruppo frenante (non mostrato nelle figure) atto a bloccare la rotazione delle ruote 4. Il gruppo frenante può essere azionato dall’utilizzatore tramite un pedale disposto dietro il telaio 3 o tramite una leva disposta sull’impugnatura 40.

La movimentazione del carrello 2 può avvenire anche mediante una motorizzazione, controllabile dall’operatore per ottenere velocità di percorso diverse, in conformità alla varie esigenze operative.

Il telaio 3 del carrello prevede un pianale orizzontale 5 sul quale è ricavato un alloggiamento 6 per alloggiare una bombola 7 atta a contenere Gas-Propano-Liquido (GPL). La bombola 7 può avere una capacità che varia da 5 a 102 Kg, in funzione della potenza del dispositivo 1 e della durata dell'intervento di diserbo.

Sul pianale 5, dietro l’alloggiamento 6 della bombola, è ricavata una cassetta in cui è montata, in modo amovibile, una batteria 8 di tipo ricaricabile. Per caricare la batteria 8 è previsto un pannello fotovoltaico 9. Il pannello fotovoltaico 9 è montato su una staffa 10 collegata all’impugnatura 40. Il pannello fotovoltaico 9 può essere regolato in posizione dall’utilizzatore, in modo da orientare la sua superficie sensibile verso i raggi del sole. La batteria 8 può essere alimentata anche dalla rete elettrica (Fig. 4). A tale scopo è previsto un cavo elettrico con spina per il collegamento della batteria 8 alla rete elettrica.

Nel telaio 3 del carrello 2 sono montati una pluralità di emettitori di raggio infrarosso 11 che sporgono anteriormente dal carrello 2. A titolo esemplificativo sono illustrati quattro emettitori di raggio infrarosso 11.

Ciascun emettitore di infrarossi 11 è costituito da un bruciatore a gas. Ciascun bruciatore 11 comprende un corpo di contenimento a forma di piastra sostanzialmente parallelepipeda entro i quali sono disposti gli ugelli di erogazione della fiamma alimentati con una miscela di aria e gas, tramite tubi ad effetto Venturi. Il bruciatore 11 prevede una superficie inferiore radiante 12, atta ad emettere una radiazione nel range degli infrarossi (700 nm - 1 mm), quando viene riscaldata dalla fiamma generata dagli ugelli del bruciatore. La superficie radiante 12, ad esempio, è realizzata in piastre di ceramica forate. Chiaramente i bruciatori 11 sono disposti con la superfìcie radiante 12 rivolta verso il basso per emettere la radiazione di infrarossi verso la vegetazione da controllare.

Gli emettitori utilizzati sono di tipo luminosi ed emettono una radiazione con una lunghezza d'onda di 2,5 micron e raggiungono una temperatura superficiale di 850 - 1000 °C.

Per l’alimentazione dei bruciatori 11 è utilizzato il gas contenuto nella bombola 7. A tale scopo, all’ estremità anteriore dei bruciatori 11 è montato un collettore 13 nella forma di un condotto che prevede quatto raccordi di uscita che alimentano gas nei rispettivi bruciatori 11. Il collettore 13 prevede anche un raccordo d’ingresso 14 che è collegato mediante un tubo flessibile 15 all’interno della bombola 7. Il collettore 13 è stato studiato per facilitare una presa d'aria pulita necessaria per alimentare i tubi di venturi dei bruciatori con miscele di aria e gas ottimali.

A monte del raccordo d’ingresso 14 del collettore è prevista una valvola di intercettazione 16 comandata da una leva 17 azionabile manualmente dall’ utilizzatore per aprire/chiudere l’alimentazione di gas ai bruciatori 11.

Come mostrato in Fig. 4, ciascun bruciatore 11 presenta una candela 18 per la sua accensione e una termocoppia 28 a garanzia della continua presenza di fiamma sull'ugello del bruciatore. La termocoppia 28 infatti interviene in caso dì spegnimento della fiamma, bloccando l’alimentazione del gas dalla bombola 7. Le candele di accensione 18 e le termocoppie 28, sono collegate elettricamente alla batteria 8. A tale scopo nel circuito elettrico di collegamento della batteria 8 alle candele di accensione 18 è previsto un inverter 19, un interruttore 20 ed una capacita 2 1.

L’inverter 19 serve al caricamento della batteria 8 dal pannello fotovoltaico 9 o dalla rete elettrica e a fornire la tensione elettrica necessaria all’accensione delle candele 18. L’interruttore 20 è collegato ad un pulsante di accensione azionabile dall 'utilizzatore per aprire/chiudere il circuito..

Bisogna considerare che durante il funzionamento del dispositivo 1, i bruciatori 11 raggiungono una temperatura di circa 900 °C. Pertanto il dispositivo 1 prevede un materassino isolante 22 idoneo fino a temperature limiti di 1000 C°. Il materassino isolante 22 è posto tra il gruppo emettitori 11 e la struttura metallica 3 del carrello, per evitare presenza di calore eccessivo in prossimità di chi opera.

L'alimentazione del gas è regolata dal collettore 13 che eroga le quantità e le pressioni necessarie per il buon funzionamento dei vari emettitori di infrarosso 11. Il sistema di erogazione è protetto da una valvola automatica di intercettazione 26 (Fig. 4) collegata ad un sensore di temperatura. La valvola automatica 26 blocca il flusso del gas, quando il sensore di temperatura rileva una temperatura superiore ad una temperatura di soglia. La temperatura di soglia è impostata in conformità alla temperatura consentita sulla linea che serve ad alimentare gpl dalla bombola 7 agli emettitori 11 .

Alla presente forma di realizzazione dell’ invenzione possono essere apportate numerose variazioni e modifiche di dettaglio, alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l’ambito dell’invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per il controllo della vegetazione comprendente almeno un emettitore di raggi infrarossi (11) per emettere una radiazione, nel range degli infrarossi, verso la vegetazione da controllare, in modo da aumentare la temperatura sulla vegetazione fino a provocare l’ebollizione dell<’>acqua in essa contenuta, con la conseguente rottura delle membrane cellulari e successivo appassimento dell'apparato epigeo.
2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto emettitore di infrarossi (11) comprende un bruciatore a gas, provvisto di una superficie radiante (12) che, quando viene riscaldata, emette una radiazione infrarossa nel range da 700 nm a 1 min.
3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto emettitore di infrarossi (11) è di tipo luminoso ed emette una radiazione con una lunghezza d'onda di 2,5 micron e con una temperatura superficiale di 850 -1000 °C.
4. 4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un carrello (2) sul quale è montato detto almeno un emettitore di infrarossi (11).
5. 5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto carrello (2) prevede una motorizzazione per la sua movimentazione.
6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una bombola di GPL disposta in detto carrello (2) per alimentare detto almeno un emettitore di infrarosso (11).
7. 7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 6, caratterizzato dal fatto che detto bruciatore a gas dell’ emettitore ad infrarosso (1 1) comprende una candela di accensione (18) alimentata elettricamente da una batteria (8).
8. 8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto bruciatore a gas dell’ emettitore ad infrarosso (11) comprende una termocoppia (28) che garantisce la funzionalità dell’ emettitore.
9. 9. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un pannello fotovoltaico (9) atto a caricare detta batteria (8).
10. 10. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 11, caratterizzato dal fatto di comprendere una valvola di intercettazione automatica (26) disposta nellimpianto di fornitura gas dalla bombola (7) al gruppo bruciatori (11), collegata ad un sensore di temperatura per bloccare la fornitura di gas, quando la temperatura rilevata dal sensore supera un valore di soglia preimpostato.
11. 11. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un materassino isolante (22) disposto tra detto gruppo emettitori di infrarossi (11) e detto carrello (2).
12. 12. Metodo per il controllo delia vegetazione caratterizzato dal fatto di prevedere remissione di una radiazione nel range degli infrarossi verso la vegetazione da controllare, in modo da aumentare la temperatura sulla vegetazione fino a provocare l’ebollizione dell acqua in essa contenuta, con la conseguente rottura delle membrane cellulari e successivo appassimento dell'apparato epigeo della vegetazione.