ITMI20040541U1 - Antenna a doppia polarizzazione - Google Patents

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ITMI20040541U1
ITMI20040541U1 ITMI20040541U ITMI20040541U1 IT MI20040541 U1 ITMI20040541 U1 IT MI20040541U1 IT MI20040541 U ITMI20040541 U IT MI20040541U IT MI20040541 U1 ITMI20040541 U1 IT MI20040541U1
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    • H01Q9/285Planar dipole

Description

Descrizione del modello di utilità dal titolo:
"ANTENNA A DOPPIA POLARIZZAZIONE"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Antenna, in particolare antenna stazionaria per telefonia mobile secondo il preambolo della rivendicazioni brevettuale (1).
Sono note da lungo tempo antenne, in particolare a forma di antenne stazionarie per telefonia mobile.
Dal documento EP 1082 781 B1 è per esempio nota una schiera di antenne con diversi moduli di radiatori primari disposti verticalmente uno sopra l'altro, che in una posizione ricevono e irradiano per esempio con orientamento verticale. I singoli elementi radiatori a questo riguardo possono consistere in radiatori a dipolo o sistemi di radiatori a dipolo.
Oltre a ciò sono anche note antenne particolarmente a forma di schiere di antenne, che possono trasmettere e/o ricevere in due piani di polarizzazione che sono ortogonali tra loro. Tali antenne a doppia polarizzazione sono per esempio note dal documento DE 198 60 121 Al. Preferibilmente a questo riguardo i due piani di polarizzazione che sono perpendicolari tra loro sono ruotati di un angolo di 45° rispetto all'orizzontale (o alla verticale). Spesso in questo contesto si parla anche di una cosiddetta polarizzazione od orientamento ad X degli elementi radiatori.
In queste antenne o schiere di antenne si impiegano ugualmente in modo preferito radiatori a dipolo, per esempio radiatori a dipolo cruciformi o anche quadrati di dipoli. A questo riguardo entrano in considerazione anche i cosiddetti dipoli vettori come sono sostanzialemtne noti dal documento DE 198 60 121 Al. Si tratta in queste strutture a dipolo di un sistema di radiatori a doppia polarizzazione, che è strutturato dal punto di vista elettrico come un dipolo a croce e dal punto di vista costruttivo si avvicina proprio a una struttura quadrata.
Partendo da questi radiatori e sistemi di radiatori sostanzialmente noti, scopo del presente trovato è quello di perfezionare una antenna, in particolare a forma di antenna stazionaria per una stazione di base per la gamma di telefonia mobile, in modo tale che la semilarghezza del diagramma di radiazione di un corrispondente sistema di antenne può essere notevolmente allargata.
Il problema viene risolto secondo il trovato corrispondentemente alle particolarità indicate nella rivendicazione 1. Configurazioni vantaggiose del trovato sono indicate nelle rivendicazioni dipendenti.
Si deve indicare in effetti come del tutto sorprendente il fatto che con mezzi relativamente semplici è possibile mediante un elemento supplementare previsto secondo il trovato, allargare notevolmente la semilarghezza di una antenna o di una schiera di antenne, in particolare di una antenna stazionaria per telefonia mobile. Così è per esempio possibile allargare una semilarghezza di una schiera di antenne da circa 90° mediante l'impiego del dispositivo supplementare secondo il trovato senza problemi a 120° e perfino fino a 270°.
A tale riguardo si può sempre realizzare anche un rapporto fronte-retro molto buono.
Secondo il trovato ciò viene ottenuto mediante l'impiego di un sottoriflettore che alloggia davanti a un radiatore od elemento radiatore attivo, quindi sul lato del radiatore contrapposto al riflettore. Poiché nell'antenna secondo il trovato si tratta di un sistema di radiatore a doppia polarizzazione, quindi con almeno due polarizzazioni poste perpendicolari l'una rispetto all'altra (mediante le quali con corrispondente alimentazione di fase si può per esempio produrre anche un onda polarizzata circolarmente), il riflettore presenta ugualmente una struttura cruciforme.
A questo riguardo secondo il trovato si prevede anche che il sottoriflettore cruciforme è disposto in modo tale che i suoi elementi di sottoriflettore o tratti di sottoriflettore sono orientati paralleli al corrispondente piano di polarizzazione, cioè in particolare si trovano nello stesso piano di polarizzazione che viene predefinito dai radiatori a doppia polarizzazione o dagli elementi radiatori a doppia polarizzazione.
I radiatori impiegati secondo il trovato possono essere strutturati in modo completamente diverso. Essi possono essere realizzati sostanzialmente come radiatori a croce a doppia polarizzazione o per esempio anche a forma di un quadrato di dipoli come ciò è sostanzialmente noto dal documento EP 1082 781 Bl.
Parimenti le strutture a dipolo possono presentare una forma come è stata descritta all'inizio per lo stato della tecnica facendo riferimento al documento DE 198 60 121 Al, le quali vengono indicate anche come cosiddetti dipoli vettore. Tuttavia possono sostanzialmente entrare in considerazione anche radiatori a fessura, radiatori a mosaico e simili a forma di un mosaico a doppia polarizzazione e così via.
Il riflettore è normalmente formato da una lamiera chiusa, ma può tuttavia possedere anche aperture.
Per grandi riflettori queste aperture sono normali che sono del resto piccole rispetto alla lunghezza d'onda e sostanzialmente riducono soltanto il carico dovuto al vento (per esempio a forma di cosiddetti riflettori a griglia).
Anche quando l'orientamento di polarizzazione dell'antenna a doppia polarizzazione con il dispositivo supplementare secondo il trovato per l'ingrandimento della semilarghezza di radiazione è orientato normalmente con una cosiddetta polarizzazione ad X con un angolo di 45° o -45° rispetto alla verticale (e pertanto anche alla orizzontale), l'antenna secondo il trovato o il dispositivo supplementare secondo il trovato è impiegabile anche con altri orientamenti del piano di polarizzazione, per esempio con una antenna in cui il primo piano di polarizzazione è diretto in direzione verticale e l'altro piano di polarizzazione in direzione orizzontale .
Il trovato può ugualmente essere impiegato per un sistema di antenne in cui i dispositivi supplementari che formano o contengono il sottoriflettore, sono disposti all'esterno o all'interno del radomo. Infine è anche possibile che il radomo (quindi la carcassa protettiva che copre gli elementi radiatori) comprenda assieme il sottoriflettore o per lo meno lo sostenga oppure questo può anche essere realizzato e posizionato separatamente da esso.
Infine è possibile un sistema misto in cui non tutti i radiatori di una antenna a gruppo sono dotati dei sottoriflettori secondo il trovato. Tuttavia preferibilmente si impiega una antenna a gruppo costituita da diversi radiatori o sistemi radiatori, che sono posti avanti ad un riflettore comune, davanti al quale ogni volta sono previsti i sottoriflettori secondo il trovato.
In una forma di realizzazione particolarmente preferita è infine anche possibile che i sottoriflettori cruciformi siano così disposti e dimensionati alloggiando davanti ai radiatori a doppia polarizzazione, che almeno le estremità ogni volta rivolte l'una verso l'altra di due sottoriflettori adiacenti siano collegati saldamente tra loro. Il collegamento può avvenire soltanto puramente meccanico e separatamente elettricamente o galvanicamente, ma anche a forma di un collegamento meccanico ed elettricamente conduttivo (collegamento galvanico). Con ciò si ottiene una struttura di sottoriflettore comune che ricopre diversi elementi radiatori a doppia polarizzazione.
Preferibilmente la distanza dei radiatori rispetto al riflettore sta in una gamma da 0,1 λ fino a 0,25 λ (lunghezza d'onda), riferita ad una frequenza di esercizio da trasmettere, preferibilmente riferita alla lunghezza d'onda centrale in una banda di frequenza.
La distanza di un sottoriflettore rispetto al riflettore sta preferibilmente in una gamma da 0,35 λ fino a 1,25 λ. La lunghezza del corrispondente sottoriflettore può stare preferibilmente in una gamma da 0,25 λ fino a 1,5 λ, quindi ogni volta riferita alla lunghezza d'onda di una banda di frequenza da trasmettere, preferibilmente riferita alla lunghezza d'onda centrale o in particolare alla lunghezza d'onda più alta di una corrispondente banda di frequenza, poiché la lunghezza d'onda più alta corrisponde ogni volta alla frequenza più bassa di una banda di frequenza corrispondente.
Gli elementi o bracci del sottoriflettore cruciforme in vista in pianta possono presentare sezioni trasversali diverse. Sono possibili sezioni trasversali di braccio circolari ma anche npoligonali, per esempio quadrate, retanngolari, ovali e così via. A tale riguardo non esistono limitazioni.
Nello stato della tecnica sono note convenzionali antenne che stanno al di fuori della tecnica delle antenne per telefonia mobile, che sono ugualmente dotate di dispositivi supplementari.
Così per esempio dalla pubblicazione anteriore di Karl Rothammel: Antennenbuch, 9. Auflage, Franck'sche Verlagsbuchhandlung , 1988, ISBN 3-440-05853-0, pagina 483, è nota una cosiddetta antenna ritorno corto che comprende un riflettore principale a forma di un disco di grandi dimensioni piatto con bordo continuo, al cui centro sporgendo perpendicolarmente ad esso su una barra di antenna è sostenuto un elemento di antenna alimentato estendentesi parallelamente al piano del riflettore. L'elemento di antenna alimentato è disposto ad una distanza di 0,26 λ riferita al piano del riflettore. La barra di antenna portante l'elemento alimentato è realizzata prolungata e sostiene alla sua estremità un riflettore ausiliario circolare il cui diametro ammonta a circa 0,53 λ.
Inoltre è per esempio nota dalla pubblicazione anteriore di Rothammel (pagina 490 della pubblicazione) una antenna Yagi polarizzata circolarmente. L'antenna Yagi in essa descritta produce una polarizzazione circolare che è costituita da due polarizzazioni lineari ortogonali. Tutti gli elementi dell'antenna Yagi compreso il direttore, gli elementi alimentati e il riflettore, sono disposti a croce. Alla pagina 481 di detta pubblicazione anteriore si può desumere come è nota una antenna Yagi a ritorno che presenta un riflettore di grandi dimensioni a forma di griglia con una larghezza e una altezza ciascuna di 2 λ.
Sulla barra di antenna disposta perpendicolarmente avanti ad esso sono previsti direttori disposti sfalsati paralleli l'uno all'altro. Nel punto che si trova lontano dall'antenna Yagi di prevede un riflettore triplo che è costituito ugualmente da tre barre conduttrici disposte parallele tra loro la cui lunghezza corrispondenza quella dei direttori.
Infine il sottoriflettore può essere realizzato non soltanto giacente in un piano parallelo al riflettore. E' sufficiente che delle parti siano orientate parallele ad esso. E' anche possibile una configurazione a curvatura sferica. Preferibilmente il sottoriflettore a questo riguardo è disposto in modo tale che esso venga a trovarsi entro una gamma di distanza da 0,35 λ fino a 1,5 λ della lunghezza d'onda corrispondente del radiatore attivo, e precisamente partendo dal riflettore.
Indicazioni o impulsi corrispondenti per la soluzione dell'enunciazione del presente problema nel campo della tecnica stazionaria di telefonia mobile non possono essere desunti da queste pubblicazioni anteriori.
Il trovato viene qui appresso illustrato in maggiore dettaglio con riferimento ad esempi di realizzazione. I disegni mostrano in dettaglio:
la Fig. la una rappresentazione schematica prospettica di una antenna secondo il trovato con un radiatore a doppia polarizzazione e un sottoriflettore cruciforme disposto sopra di esso secondo il trovato;
la Fig. lb una vista dall'alto sulla rappresentazione della Fig. la;
la Fig. le una vista lungo la rappresentazione di freccia le nella Fig. la parallelamente al piano del riflettore;
le Figg. da 2a a 2c una rappresentazione corrispondente alle Figg. da la a le rispetto ad un esempio di realizzazione modificato con un elemento radiatore cruciforme a polarizzazione doppia di configurazione diversa;
le Figg. da 3a a 3c un esempio di realizzazione leggermente modificato rispetto alla Fig. 1, che comprende una struttura di sottoriflettore la cui estremità esterna è dotata di un tratto leggermente piegato in direzione del riflettore;
le Figg. da 4a a 4c una schiera di antenne secondo il trovato con per esempio tre elementi radiatori disposti uno sopra l'altro corrispondentemente all'esempio di realizzazione secondo le Figg. da la a le con corrispondentemente tre sottoriflettori disposti al di sopra degli elementi radiatori; e
le Figg. da 5a a 5c un esempio di realizzazione modificato rispetto alle Figg. da 4a a 4c, in cui i singoli sotto riflettori sono collegati in corrispondenza dei loro tratti terminali rivolti l'uno verso l'altro con formazione di una struttura di riflettore comune unitaria.
Nelle Figg. da la a le viene mostrato un primo esempio di realizzazione con un riflettore 1 che è conduttivo. Il riflettore può anche essere costituito da una lamiera di riflettore chiusa.
E' possibile anche una struttura a griglia. Parimenti il riflettore può essere dotato di cavità od aperture (in particolare per diminuire il carico dovuto al vento), in cui le aperture sono relativamente piccole rispetto alla corrispondente lunghezza d'onda di esercizio.
Tra le due zone 3 laterali longitudinali si prevede preferibilmente nella zona centrale un sistema di radiatore 5 che nell'esempio di realizzazione mostrato è costituito da un radiatore a dipolo cruciforme. Questo radiatore a dipolo cruciforme 5 a doppia polarizzazione irradia in due piani di polarizzazione disposti perpendicolari tra loro, che nell'esempio di realizzazione mostrato sono orientati preferibilmente con un angolo di 45° o -45° rispetto alla orizzontale (e pertanto alla verticale) . Il radiatore può tuttavia anche essere disposto ruotato rispetto a ciò e presentare piani di polarizzazione orientati diversamente a volontà, per esempio una direzione di polarizzazione orizzontale e una verticale rispetto ad essa.
Il riflettore 1 almeno nella zona del sistema di radiatore 5 è configurato sostanzialmente piano. Nell'esempio di realizzazione mostrato nelle zone laterali longitudinali 3 sono previsti tratti di parete o listelli riflettori 1' sporgenti in direzione di radiazione ed estendentisi trasversalmente al piano del riflettore. Questi non devono essere disposti obbligatoriamente sull'estremità laterale esterna del riflettore 1, ma possono anche essere previsti disposti più all'interno. Inoltre possono essere disposti ulteriori listelli o tratti di limitazione laterali disposti esternamente, come ciò è noto per esempio dalle pubblicazioni anteriori WO 99/62138 Al, US 5.710.569 A od EP 0916 169 Bl. I menzionati listelli 1' a tale riguardo possono essere orientati perpendicolarmente al piano del riflettore ma anche con un angolo diverso estendentesi obliquamente.
Il sistema di antenna descritto è di regola installato in modo tale che il riflettore 1 si estenda giacente in un piano verticale e così i menzionati listelli 1' disposti nella zona laterale si estendono ugualmente in direzione verticale.
Dalla rappresentazione si può vedere che al di sopra del radiatore 5 a doppia polarizzazione è previsto un sottoriflettore 9 che è costituito da un materiale conduttivo o comprende una struttura conduttiva nella struttura superficiale. Il sottoriflettore è ugualmente conformato a croce in vista in pianta (perpendicolarmente al riflettore). I bracci od elementi 9A del sottoriflettore sono a tale scopo orientati in modo tale che essi giacciono paralleli ai due piani di polarizzazione del radiatore attivo 5, cioè nell'esempio di realizzazione mostrato non soltanto paralleli ma nel corrispondente piano di polarizzazione. In altre parole il sottoriflettore cruciforme 9 è così disposto che corrispondentemente alla vista dall'alto secondo la Fig. lb i bracci od elementi 9A del sottoriflettore 9 giacciono nei due piani di polarizzazione del radiatore 5 disposti perpendicolari tra loro.
La lunghezza del sottoriflettore a questo riguardo può non soltanto essere di poco più grande della lunghezza del radiatore a dipolo, ma perfino notevolmente più grande. Il dimensionamento dipende tra l'altro dall'ampiezza del lobo desiderata e dalla dipendenza dalla frequenza.
La distanza del radiatore 5 rispetto al riflettore ammonta preferibilmente da 0,1 λ fino a 0,25 λ. La distanza del sottoriflettore che è orientato preferibilmente parallelo al piano del riflettore o preferibilmente devia di non più di 30°, in particolare non più di 20° o in modo del tutto particolare non più di 10° da esso, presenta preferibilmente una distanza dal riflettore, cioè dal piano del riflettore da 0,35 λ fino a 1,5 λ. La lunghezza dei singoli bracci del sottoriflettore ammonta preferibilmente da 0,25 λ fino a 1,5 λ, in cui λ è sempre riferito alla lunghezza d'onda della banda di frequenza da trasmettere del radiatore attivo od elemento radioattivo influenzato da esso, in particolare riferita alla lunghezza d'onda centrale o massima della banda di frequenza da trasmettere.
In generale il sottoriflettore in vista laterale può anche essere di curvatura sferica o presentare tratti estendentisi angolati o di curvatura sferica. La disposizione complessiva a tale scopo è tale che il sottoriflettore conduttivo 9 si trova ad una distanza di più di 0,35 λ al di sopra del piano del riflettore fino al massimo 1,5 λ al di sopra del piano del riflettore. Tuttavia il sottoriflettore può anche presentare tratti estendentisi di più sul piano del riflettore o partendo da esso, per esempio tratti di sostegno o portanti che tuttavia allora sono realizzati non conduttivi. In altre parole i tratti conduttivi del sottoriflettore si aggirano soltanto nella gamma di distanza da 0,35 λ fino a 1,5 λ misurati dal piano del riflettore.
Il sottoriflettore mostrato nelle Figg. da la fino a le può essere posizionato mediante mezzi adatti al di sopra del riflettore, per esempio mediante una struttura portante o di sostegno non conduttiva. Possibilmente il sottoriflettore può essere fissato e sostenuto su un radomo (copertura a carcassa) non rappresentata in dettaglio nelle Figg. da la a le che si sovrappone alla struttura di antenna, che notoriamente è attraversabile o quasi attraversabile e pertanto non conduttiva per le radiazioni da trasmettere. Preferibilmente il sottoriflettore è disposto all'interno del radomo, ma può teoricamente anche essere disposto all'esterno del radomo. Infine esso può anche essere realizzato come struttura conduttiva sul radomo stesso. La struttura di sostegno a questo riguardo è preferibilmente formata da materiale non conduttivo e/o dielettrico, poiché la struttura conduttiva deve essere realizzata soltanto nella gamma di distanza sopra menzionata e definita da 0,35 λ fino a 1,5 λ misurata al di sopra del riflettore.
La struttura di radiatore a dipolo 5 viene notoriamente posizionata sul riflettore 1 mediante un corrispondente dispositivo portante e di sostegno 7 che viene indicato anche come simmetrizzazione . A questo riguardo si fa riferimento alle note soluzioni.
Con riferimento alle Figg. da 2a a 2c si descrive una forma di realizzazione leggermente variata in cui si impiega semplicemente un elemento radiatore 5 a doppia polarizzazione conformato diversamente. A tale riguardo si tratta di un elemento radiatore come è sostanzialmente noto dal documento DE 198 60 121 Al ed è indicato in generale come cosiddetto dipolo vettore. Questo elemento radiatore 5 è mostrato nelle Figg. da 2a a 2c presenta ugualmente una struttura di polarizzazione cruciforme confrontabile all'elemento radiatore secondo le Figg. da la a le benché il contorno esterno è formato quasi come un rettangolo. I piani di polarizzazione si estendono diagonalmente attraverso l'elemento radiatore mostrato nelle Figg. da 2a a 2c.
Nell'esempio di realizzazione secondo le Figg. da 3a a 3c a modifica dell'esempio di realizzazione secondo le Figg. da 2a a 2c si mostra che il sottoriflettore non deve estendersi completamente in un piano preferibilmente in un piano parallelo rispetto al riflettore 1. In questo esempio di realizzazione il sottoriflettore è dotato di bracci od elementi cruciformi 9a che nei loro tratti 9Ά disposti esternamente sono dotati di angolazioni estendentisi in direzione verso il riflettore. Queste angolazioni presentano una lunghezza che preferibilmente corrisponde da 0,3 fino a 1,5 λ e nell'esempio di realizzazione mostrato è un poco più corca della semilunghezza dei corrispondenti bracci od elementi 9a. L'angolazione presenta rispetto ad un piano parallelo dal riflettore un angolo preferibilmente minore di 40°, in particolare minore di 30°, 20° o 10° come viene riprodotto nell'esempio di realizzazione mostrato. Le angolazioni possono anche essere conformate notevolmente più forti di quelle dell'esempio di realizzazione secondo le Figg. da 3a a 3c, in cui nuovamente tutte le strutture elettricamente conduttive del sottoriflettore 9 sono così realizzate e disposte, che esse giacciono in una gamma di distanza da circa 0,25 λ fino al massimo 1,5 λ riferito al piano del riflettore (in cui λ preferibilmente è riferita alla lunghezza d'onda della frequenza più bassa di una gamma di frequenze da trasmettere).
Con riferimento alle Figg. da 4a a 4c si mostra ora una schiera di antenne, quindi una antenna a gruppo, nella quale tre radiatori 5 mostrati nelle Figg. da 2a a 2c sono disposti distanziati uno sopra l'altro in direzione verticale. Corrispondentemente in questo esempio di realizzazione avanti a ciascuno di questi radiatori 5 è disposto un sottoriflettore cruciforme già descritto con riferimento alle Figg. da 2a a 2c, i cui bracci od elemento 9a giacciono nel corrispondente piano di polarizzazione dei radiatori 5 polarizzati cruciformi. A modifica di ciò non ciascuno dei tre radiatori mostrati 5 dovrebbe essere dotato di un tale sottoriflettore. Al contrario il numero degli elementi di antenna può anche diversamente comprendere meno di 3 o perfino molti più di 3 radiatori. Inoltre questa disposizione potrebbe essere impiegata per una schiera di antenne che comprende diverse colonne nelle quali ogni volta sono disposti uno sopra l'altro diverso radiatori a doppia polarizzazione. Anche qui i sottoriflettore possono presentare sui loro elementi piegature e così via, così che si formi un sottoriflettore proprio a curvatura sferica come è per esempio mostrato con riferimento alla Fig. 3a.
Nell'esempio di realizzazione secondo le Figg. da 5a a 5c a completamento dell'esempio di realizzazione precedente si mostra che i sottoriflettore 9 alle loro estremità 9b disposte esterne possono essere collegati anche con un sottoriflettore adiacente, di modo che si forma una struttura 109 di sottoriflettore complesso che può essere utilizzata unitariamente. Nei punti di collegamento 109b i sottoriflettori 9 di per sé conduttivi possono essere isolati l'uno dall'altro. Parimenti i sottoriflettori possono essere collegati in modo fisso non soltanto meccanicamente ma anche essere collegati in comune in modo elettricamente conduttivo. La disposizione ed il dimensionamento anche in questo esempio di realizzazione è nuovamente tale che i singoli tratti di sottoriflettori a forma dei menzionati bracci od elementi 9a giacciono nel corrispondente piano di polarizzazione dei singoli radiatori 5 a doppia polarizzazione. Anche qui la struttura può essere tale che i tratti di collegamento dei sottoriflettori in vicinanza dei punti di collegamento 109b sono leggermente piegati verso il basso o verso l'alto dal piano altrimenti comune del sottoriflettore, il che non è mostrato più in dettaglio, in modo comparabile all'esempio di realizzazione secondo le Figg. da 3a a 3c.
La forma in sezione trasversale e lo spessore in sezione trasversale del sottoriflettore 9, cioè dei bracci di riflettore o elementi di riflettore 9a o della struttura di sottoriflettore 109 possono essere scelti in modo diverso in ampi limiti. La sezione trasversale può presentare una forma circolare, essere conformata ovale, presentare contorni come una n-poligonale o in qualsiasi altra maniera voluta deviante da essa. Più importante per la formazione della radiazione e la grandezza della semilarghezza del diagramma di radiazione di una corrispondente antenna o schiera di antenne è la superficie del sottoriflettore o dei bracci od elementi 9a del sottoriflettore.
Il diametro dei bracci di un sottoriflettore, quindi riferito alla forma in sezione trasversale o allo spessore in sezione trasversale può essere per esempio a 0,05 lunghezze d'onda (λ) riferito alla lunghezza d'onda di esercizio, preferibilmente alla lunghezza d'onda massima della banda di frequenza da trasmettere. Tuttavia è sfruttabile anche l'intera gamma, per esempio da 0,0025 λ fino a 0,1 λ.
Mediante l'antenna strutturata secondo il trovato o mediante i sottoriflettori impiegati si può allargare notevolmente il diagramma di radiazione rispetto alle antenne convenzionali che non hanno questi dispositivi supplementari, cioè in un piano trasversale ai lati 1' del riflettore.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Antenna, in particolare antenna stazionaria per telefonia mobile, con le seguenti particolarità: con un riflettore conduttivo (1), con almeno un radiatore (5) per un funzionamento in almeno due piani di polarizzazione disposti perpendicolari tra loro, caratterizzata dalle seguenti ulteriori particolarità: si prevede inoltre un elemento passivo elettricamente conduttivo a forma di un sottoriflettore (9, 109), 1'almeno un sottoriflettore (9, 109) è configurato cruciforme in vista dall'alto sul riflettore (1), il sottoriflettore (9, 109) è posizionato sul lato contrapposto al riflettore (1) del radiatore (5) associato da influenzare, il sottoriflettore (9, 109) con i sui bracci od elementi (9a) estendentisi a forma di croce è disposto in modo tale che questi bracci od elementi (9a) giacciono nel corrispondente piano di polarizzazione del radiatore (5) influenzato da esso.
  2. 2. Antenna secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il sottoriflettore (9, 109) è disposto parallelo al piano del riflettore (1) o devia da esso per meno di 30°, in particolare meno di 20° o meno di 10°.
  3. 3. Antenna secondo la rivendicazione 1 oppure 2 caratterizzata dal fatto che i bracci od elementi (9a) del sottoriflettore (9, 109) presentano parti che sono disposte paralelle al piano del riflettore (1) e comprendono ulteriori tratti che si estendono almeno leggermente angolati rispetto a questo piano parallelo al riflettore (1).
  4. 4. Antenna secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che i bracci od elementi (9a) presentano inoltre tratti che sono inclinati rispetto al piano del riflettore con un angolo di meno di 40°, in particolare meno di 30°, meno di 20° e in modo particolare meno di 10°, preferibilmente si estendono inclinati in direzione del riflettore.
  5. 5. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4 caratterizzata dal fatto che la lunghezza degli elementi (9a) del sottoriflettore (9) è maggiore della lunghezza dei semi dipoli dei radiatori (5) a forma di dipolo.
  6. 6. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5 caratterizzata dal fatto che la distanza del sottoriflettore (9) o delle parti elettricamente conduttive del sottoriflettore (9) rispetto al piano del riflettore (1) corrisponde ad almeno 0,35 volte λ e al massimo 1,5 volte λ, in cui λ è la lunghezza d'onda della banda di frequenza da trasmettere del radiatore associato (5), preferibilmente la massima lunghezza d'onda della banda di frequenza da trasmettere.
  7. 7. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6 caratterizzata fatto che la lunghezza degli elementi (9a) del sottoriflettore (9, 109) corrisponde circa da 0,5 λ fino a 1,5 λ, in cui λ è la lunghezza d'onda della banda di frequenza da trasmettere del radiatore associato (5), preferibilmente la massima lunghezza d'onda della banda di frequenza da trasmettere.
  8. 8. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7 caratterizzata dal fatto che la distanza del radiatore (5) rispetto al riflettore (1) corrisponde circa da 0,1 λ fino a 0,25 λ, in cui λ è la lunghezza d'onda della banda di frequenza da trasmettere del radiatore associato (5), preferibilmente la massima lunghezza d'onda della banda di frequenza da trasmettere.
  9. 9. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8 caratterizzata dal fatto che i piani di polarizzazione e pertanto gli elementi (9a) del sottoriflettore (9) sono orientati con un angolo di 45° o -45° rispetto alla verticale o all'orizzontale.
  10. 10. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8 caratterizzata dal fatto che i piani di polarizzazione e pertanto gli elementi (9a) del sottoriflettore (9) sono orientati in direzione verticale o in direzione orizzontale.
  11. 11. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10 caratterizzata dal fatto che il diametro e la sezione trasversale dei bracci od elementi (9a) del sottoriflettore (9, 109) sono di forma circolare, ovale, del tipo di una sezione trasversale npoligonale o simili.
  12. 12. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11 caratterizzata dal fatto che le dimensioni in sezione trasversale o il diametro dei bracci od elementi (9a) di un sottoriflettore stanno in una gamma da 0,0025 fino a 0,1 λ, in cui λ è la lunghezza d'onda della banda di frequenza da trasmettere del radiatore associato (5), preferibilmente la massima lunghezza d'onda della banda di frequenza da trasmettere.
  13. 13. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12 caratterizzata dal fatto che sono previsti almeno due sottoriflettori (9) che sono isolati l'uno dall'altro.
  14. 14. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13 caratterizzata dal fatto che sono previsti almeno due sottoriflettori (9) che sono collegati meccanicamente tra di loro, preferibilmente alle loro estremità esterne disposte adiacenti 1'una all'altra (punti di collegamento (19b).
  15. 15. Antenna secondo la rivendicazione 14 caratterizzata dal fatto che i punti di collegamento (109b) sono elettricamente non conduttivi .
  16. 16. Antenna secondo la rivendicazione 14 caratterizzata dal fatto che i punti di collegamento (109b) sono elettricamente conduttivi, di modo che gli almeno due sottoriflettori (9) sono elettricamente collegati tra loro.
  17. 17. Antenna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 15 caratterizzata dal fatto che l'antenna è formata da una antenna a gruppo con almeno due radiatori (5), e precisamente con almeno un sottoriflettore (9) e preferibilmente un numero di sottoriflettori (9, 109) che corrisponde al numero dei radiatori (5).
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